martedì 18 gennaio 2011

EGGREGORE ... part 2° ( Pensiero magico ed evocazione )


Pensiero magico ed evocazione:
" ... stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E' come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore. "
Capire la propaganda, R. Winfield

Diffusione del simbolismo occulto ...
Il costante aumento della presenza del simbolismo occulto nella cultura popolare contemporanea è un dato di fatto, mentre divergono le opinioni sul reale significato di tale fenomeno.
Il parere più diffuso vede nell'utilizzo di queste tematiche una semplice moda del momento, oppure un banale esercizio commerciale studiato per rendere più appetibili ed intriganti i prodotti dell'industria del divertimento e dell'intrattenimento.
Si tratta di una opinione legittima, ovviamente, specialmente all'interno di un'epoca in cui al linguaggio simbolico non viene riservata la medesima attenzione di cui era oggetto nei secoli passati.
Questa diffusione, divenuta negli ultimi tempi vera e propria ostentazione, genera tuttavia parecchi interrogativi, sopratutto in coloro che ritengono l'uso del simbolismo un mezzo assai efficace di comunicazione, un metodo attraverso il quale determinati messaggi possono essere trasmessi in modo diretto e profondo.

Tuttavia, anche coloro che non concedono al simbolismo tale valenza, potrebbero comunque rimanere perplessi dinanzi a tale diffusione, se non altro per una questione di buon gusto.
Se si dovessero prendere in considerazione altre motivazioni, che non si riducano a semplici questioni di moda e di marketing, ci si potebbe di conseguenza domandare quali motivi possano giustificare questo fenomeno.
Considerato il carattere della questione, si dovrà necessariamente restare nel campo delle ipotesi; nonostante ciò, è comunque possibile cogliere una certa logica di fondo nell'intera operazione, sopratutto se analizzata da un punto di vista più vasto.

Organizzazioni segrete poco segrete ...
Negli ultimi anni, in particolar modo grazie all'esponenziale crescita del materiale informativo reso disponibile dalla diffusione della rete, sono divenute popolari analisi che cercano di indagare il ruolo giocato da gruppi di potere più o meno segreti, più o meno occulti, all'interno dello svolgimento dei grandi eventi sociali e culturali che caratterizzano la nostra storia recente, e non solo.
Concetti quali il Nuovo Ordine Mondiale, organizzazioni elitarie quali il gruppo Bilderberg, il CFR, i cosiddetti Illuminati, relegati fino a qualche anno fa ad oggetto di studio di pochi visionari catalogati sotto l'etichetta di “teorici della cospirazione”, hanno ormai guadagnato nel tempo una certa dose di popolarità, perlomeno all'interno del mondo della rete, e timidamente iniziano ad essere trattati anche dai mezzi di comunicazione tradizionali.
Vi sono trasmissioni televisive in prima serata che si occupano del simbolismo massonico, altre che addirittura danno risalto alle teorie più estreme sugli “Illuminati”, che danno voce ad analisti che espongono teorie della cospirazione che vorrebbero rivelare piani di dominio segreti e a loro modo diabolici.

La statua del grande gufo nel Bosco Boemo ...
Ed in effetti, parrebbero assai poco “segrete” delle organizzazioni i cui piani vengono analizzati e discussi in prima serata in trasmissioni di intrattenimento seguite da milioni di persone.
Coloro che da sempre tengono posizioni scettiche dinanzi a tali argomenti vedono in tale diffusione una chiara conferma della loro opinione: non vi può essere nulla di misterioso od occulto in qualcosa di così pubblicizzato.
E, senza dubbio, tale posizione è del tutto logica.
Dal lato opposto, chi si occupa di questi argomenti da diversi anni, da quando il reperire informazioni sulle società segrete e sui gruppi elitari di potere era tutt'altro che agevole ed immediato, vede in questa loro improvvisa “notorietà” un chiaro segno del fatto che certi programmi sono entrati nell'ultima fase, quel finale di partita in cui i giocatori si possono permettere di rivelarsi senza timore, dal momento che tutto è già stato studiato al minimo dettaglio e nulla potrà più sconvolgere l'ordine predisposto degli eventi.
Ed anche questa seconda opinione possiede una sua legittima logica.
Vi è, tuttavia, una terza possibilità, a sua volta del tutto coerente all'interno del pensiero esoterico a cui tali organizzazioni si rifarebbero.

Il pensiero magico ...
In una epoca sulla carta materialista e razionalista come la nostra l'analisi del pensiero magico può al massimo avere, come si è detto, una valenza antropologica, applicata specialmente allo studio di popolazioni primitive oppure appartenenti al passato.
Per quanto concerne l'età contemporanea si potrà invece analizzare l'apporto che tale pensiero ha avuto nel formare quel substrato di credenze superstiziose ed irrazionali ancora presenti nella cultura popolare.
Si tratterà comunque sempre di ricerche di tipo “antropologico”, appunto, e difficilmente lo studio del pensiero magico verrà preso in considerazione nel momento in cui verranno analizzati i grandi processi sociali e culturali che hanno influito sui maggiori eventi storici della nostra epoca.
Nei grandi movimenti politici, nei principali protagonisti della nostra storia recente, nel cercare le motivazioni ultime che portano alle rivoluzioni ed ai grandi cambiamenti epocali la moderna storiografia cercherà sempre, quali “spinte”, le ragioni maggiormente coerenti col pensiero predominante, ragioni “logiche” spiegabili all'interno di processi razionali e meccanici.

Il cosiddetto “pensiero magico”, a cui si concede una importanza secondaria all'interno dello sviluppo della cultura contemporanea, è invece considerato quale fondamentale limitatamente per quanto riguarda le civiltà arcaiche, dette anche primitive, dal momento che l'antropologia moderna ha oggi riconosciuto l'importanza che tale pensiero rivestiva all'interno della organizzazione sociale di quelle popolazioni.
Ed uno degli aspetti di questo pensiero magico, quello che in questa breve trattazione maggiormente ci interessa, risiede nella sua ritualità evocativa.

Una diversa percezione della realtà ...
Tra le testimonianze del cosiddetto “uomo preistorico” giunte fino a noi spiccano per interesse artistico e capacità evocativa numerosi dipinti murali ed incisioni, espressioni di profonde civiltà sviluppatesi migliaia, se non decine di migliaia, di anni fa, opera di uomini del tutto simili a noi fisicamente ma con una sensibilità assai distante dalla nostra.
Dipinti ed incisioni inizialmente catalogati come “espressioni artistiche”, come mere decorazioni, a seguito di valutazioni sicuramente riduttive che avevano il difetto di giudicare con parametri contemporanei l'ispirazione e l'immaginario di culture del tutto diverse dalla nostra.
Col tempo, grazie ad analisi più approfondite, grazie a studi che perlomeno tentavano di interpretare il possibile spirito del tempo, si è compreso che quelle produzioni non potevano essere capite se non ricostruendo anche la percezione che quegli uomini avevano del creato, il rapporto che condividevano con la natura e gli eventi che intorno a loro si verificavano.

In un mondo non meccanico come il nostro, tutto l'esistente era concepito quale allegoria e simbolo di realtà superiori, ed ogni azione non si limitava ad una semplice concatenazione di cause ed effetti, ma celava in sé un significato simbolico e magico: l'azione e il rito erano indistinguibili, ed ogni movimento, ogni pensiero, aveva in sé una connotazione sacra.
Nello stesso modo, i dipinti e le raffigurazioni che ancora oggi possiamo ammirare erano simbolo e rito nel medesimo momento.
La realtà raffigurata in una umida parete di una caverna riproduceva un momento centrale della vita degli uomini, ma prima ancora raccontava un momento rituale-mistico destinato a ripetersi ciclicamente in eterno.

Quel momento veniva riprodotto e mitizzato; di più: veniva evocato.
In un universo dominato dal tempo ciclico in cui ogni avvenimento, come le stagioni e i cicli della luna, le nascite e le morti, era destinato a ripresentarsi, ogni racconto era contemporaneamente anche anticipazione, evocazione, ed in un mondo in cui la legge della causa-effetto è meno rigida di quanto la possiamo concepire noi moderni, una riproduzione fatta dall'uomo poteva contribuire a far sì che un determinato evento avesse un certo esito piuttosto che un altro.
Un presente inestricabilmente legato col passato e col futuro, un tempo ciclico in cui gli eventi si ripropongono sempre simili e mai eguali a se stessi, la convinzione di poter influire su quella medesima realtà per mezzo del racconto mitico, che essendo indissolubile dalla realtà vissuta poteva influenzarne lo svolgimento.

Danze ed incisioni ...
Gli antropologi occidentali poterono in qualche modo avvicinarsi alla comprensione di questo immaginario quando nel corso del XX secolo vennero a contatto con popolazioni che vivevano isolate da millenni, sopratutto in Africa e in Oceania, e che avevano mantenuto organizzazioni sociali ed usanze dagli occidentali stessi catalogate quali “primitive”.
Uno dei rituali, ad esempio, che i moderni studiosi poterono osservare da vicino, immutato da millenni, era quello della preparazione della caccia, comune a diverse di queste civiltà “primitive” in varie parti del mondo.
In molte di queste comunità, quindi, gli uomini che si apprestavano a recarsi ad una battuta di caccia partecipavano ad un complesso rituale che consisteva nella proposizione della battuta stessa: il sacerdote o lo stregone raccoglieva intorno a sé gli uomini e dipingeva per terra l'immagine degli animali che sarebbero stati cacciati; in seguito, l'immagine veniva colpita con le armi dai cacciatori, i quali concluso il rituale si impegnavano nella caccia vera.

Il significato del rito è evidente: i cacciatori, dal momento che credono nell'indissolubile legame tra verità e simbolo, tra realtà e rappresentazione, per mezzo del rito “forzano” in qualche modo la realtà a seguire quest'ultimo, e ad adeguarsi di conseguenza al loro volere.
I pittori che 20.000 anni fa dipingevano scene di caccia sulle pareti delle loro sacre caverne mettevano in scena il medesimo rituale: ancora una volta, la rappresentazione doveva precedere la realtà, il mito doveva direzionare gli eventi verso l'esito voluto.

Una ipotesi per il presente ...
L'arte e le usanze delle cosiddette popolazioni primitive non si potrebbe quindi capire se non cercando di comprendere una concezione del mondo del tutto diversa rispetto a quella dominante nella modernità.
Tuttavia, quella percezione, definita in maniera forse riduttiva “pensiero magico”, non si è mai del tutto estinta, e ha lasciato le sue tracce nell'immaginario contemporaneo sotto forma di confuse “superstizioni” (superstizione = ciò che rimane).
Non solo: questa visione è tuttora viva all'interno del pensiero esoterico ed occulto che costituisce oggetto di studio ed interesse per gli ordini iniziatici ed elitari ancora presenti, e prosperi, nelle nostre società.
Come si è visto, di questi ordini fecero parte, e ne fanno tuttora, personalità influenti, pensatori, politici, intellettuali in grado di direzionare gli etat d'esprit di intere epoche.
E quando la cultura di un' epoca produce, per quanto riguarda l'immaginario popolare, un certo tipo di simbolismo, ci si potrebbe chiedere se in qualche modo tale produzione non ricalchi i canoni della ritualità espressa dal pensiero magico, una componente della creatività umana mai realmente estintasi.

Il simbolismo luciferiano mai come oggi ostentato potrebbe essere nient'altro che un immenso rito di evocazione, così come un certa produzione cinematografica (ovvero i moderni dipinti rupestri) di genere apocalittico più che una catarsi collettiva delle paure di inizio millennio potrebbe rappresentare in realtà una sorta di tentata anticipazione degli eventi futuri, un tentativo di condizionare gli eventi stessi per mezzo del simbolo.
E gli stessi gruppi elitari, fino a poco tempo fa ignoti al grande pubblico, che escono allo scoperto sbandierando le loro visioni di potere riguardo il futuro dell'umanità starebbero in realtà mettendo in atto, semplicemente, un enorme rituale, un rito collettivo in cui dall'evocazione del loro progetto si attendono la sua conseguente riuscita, come i cacciatori che inscenano la morte della loro preda prima di partire per la caccia.

Tratto da Santaruina ...

12 commenti:

  1. Un post molto affine al mio pensiero ...
    Molto interessante ed originale !!!
    DITE LA VOSTRA ANCHE VOI :-)

    PS: Notate l'immagine DELLA SCRITTA sulla porta, tratta dal film SHINING ???
    Sarebbe MURDER alla rovescio ...
    Evocazione veicolata dal maestro KUBRICK, RITO MAGICO, RR o cosa ???
    Mi ricorda LA FRASE CHE, IN PUNTO DI MORTE, DICE ORSON WELLES ... "ROSEBUD, ROSEBUD" NEL FILM 4°POTERE ... (BOCCIOLO DI ROSA) ...

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  2. @MDD,
    c'è ben poco da aggiungere rispetto ai POST della Ia parte delle EGGREGORE; l' analisi è molto lucida e sopratutto facilmente "comprensibile" anche da chi "normalmente" NON tratta di questi argomenti,INTERNET è SEMPRE stata un' arma a doppio taglio da una parte un veicolo di messaggi "subliminali" del POTERE ma dall' altra anche dell' INFORMAZIONE e della CONOSCENZA cosidetta "alternativa" la NOSTRA !!!

    HASTA SIEMPRE

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  3. Carissimo Maestro è grazie a te che giorno dopo giorno i miei occhi cominciano a vedere davvero il mondo

    Continua cosi

    Marco

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  4. mdd
    sparito di nuovo il post. guarda se è finito nel cestino come l'altra volta.

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  5. POST DI DEMOCRITO FINITO NEL CESTINO E RITROVATO ...
    GRAZIE X LA SEGNALAZIONE ... :-)

    PS:HO TROVATO UN ALTRO COMMENTO NELLO SPAM, DI ANONIMO, SUL POST DI YARA, GIA' POSTATO TRA I COMMENTI DELL'ARTICOLO ...

    DEMOCRITO:
    - Ok, dico la mia.
    Intanto il pensiero magico è la verità del pensiero umano, ovvero la descrizione più aderente alla realtà che un essere magico possa attuare.
    Vi è stata una tendenza del pensiero, in particolare del pensiero occidentale, che sancisce la morte della metafisica in cambio del meccanicismo cartesiano, ovvero la base del razionalismo che porterà come estrema conseguenza il dilagare nelle coscienze di una descrizione della realtà che chiamiamo materialismo storico.

    Lo scopo del materialismo è l’alienazione dell’individuo, ovvero la prigionia di un essere libero, nato dalla magia, in una gabbia di concetti e di intellettualità fasulla.
    Una volta che si sia assimilata la prigionia intellettuale come stato normale, l’asservimento esteriore è un gioco da ragazzi.

    Detto questo arriviamo al punto. I bramana distinguono 5 tipi di sacrificio, mentre le uppanishad restringono il campo solo a 2.
    La spiegazione dei bramana è piuttosto complicata e ci porterebbe fuori strada, più utile quindi la spiegazione delle uppanishad, che dice le stesse cose in modo più semplice. Ci sono i sacrifici agli dei e ci sono i sacrifici al dio supremo.

    L’esoterismo, il satanismo, la divinizzazione delle eggregore, sono esempi di sacrificio agli dei. La base del sacrificio è l’alimentazione, per continuare ad esistere gli dei hanno bisogno di mangiare e il sacrificio fisico (con spargimento di sangue) è l’atto simbolico che permette di nutrire gli dei di energia vitale. In cambio del cibo energetico gli dei concederanno favori ai sacrificanti.

    La forma moderna di questi sacrifici (senza spargimento di sangue, ma con sacrificio votivo) è il culto dei santi per ottenere grazie. Non essendoci sangue sparso la validità di questi procedimenti è molto limitata e solo pochi riescono ad ottenere la grazia richiesta, mentre il sacrificio sciamanico è molto più potente e vincolante sia per il dio o il demone evocato, sia per il sacrificante.
    Le risse agli stadi, gli scontri di piazza (per quanto giuste possano essere le motivazioni), le guerre, sono dettate da invocazioni inconsce di potenza da parte dei partecipanti verso l’eggregora unificante, cioè il demone dell’occasione.

    Il potere dell’evocazione era ben conosciuto e praticato dai “primitivi”, ma riservato ad un elite ai nostri giorni.
    Del sacrificio al dio supremo ho già parlato in altre occasioni, le uppanishad lo descrivono come un sacrificio interiore (senza spargimento di sangue), di un atto di ringraziamento attraverso la pratica della scienza suprema (raja yoga).
    ...

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  6. Questa è bella Ruby agente del mossad?

    http://sitoaurora.splinder.com/post/23906670/ruby-e-lagente-del-mossad-karima

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  7. Ciao Simone, ciao a tutti,

    Visto che mi hai chiesto di commentare i tuoi articoli sulle eggregore lo faro', anche se questo significa per me ricordare eventi non troppo piacevoli, che hanno appunto a che fare con le eggregore.

    Sono una persona che fin dalla nascita percepisce molto chiaramente la negativita' e la forte onda energetica che proviene da un insieme di persone concentrate (sia in senso fisico che mentale) nella stessa situazione. Ad esempio se vado ad un funerale percepisco l'eggregora creata dal pensiero cupo che i partecipanti stanno avendo, e di solito non amo stare tra la folla in situazioni di emergenza perche' cio' che gli altri percepiscono come "semplice" paura, per me e' come se un'onda di energia nera tentasse di avvolgermi e possedermi...Insomma, sembra che io faccia da magnete per certe manifestazioni energetiche.
    Figuratevi che non riesco ad entrare nemmeno in alcuni siti Internet o blog o canali YT perche' percepisco una tale energia negativa da star male seriamente.

    Credo fermamente nel pensiero magico, ne ho avute le prove io stessa anni fa in un momento particolarmente buio della mia vita, ero letteralmente attaccata da eggregore giorno e notte, eggregore che avevo creato io con i miei costanti pensieri negativi, e ogni volta che non sto benissimo psicologicamente, ecco che tornano.
    Ma il pensiero magico nella mia esperienza si esprime anche nel pensare molto ad una persona che magari non sento da anni e quella dopo pochi minuti od ore mi telefona o manda un'email. Oppure nel pensare ad una persona come morta e poi quella persona muore poco tempo dopo (a volte persino giorni). Oppure ancora pensare ad un evento bello e quello si avvera dopo qualche tempo.
    Potrei continuare ma credo sia chiaro il concetto.

    A livello di societa' e del sistema che ci controlla, io credo che nella nostra epoca ci abbiano appositamente indotto a pensare sempre in negativo, affinche' noi creiamo giornalmente eggregore negative che ci succhino l'energia vitale. La felicita', in cui io credo molto, perche' so che esiste e bisogna lavorarci per ottenerla ma si puo' ottenere eccome, ci e' da secoli sdoganata come miraggio e utopia, qualcosa che e' impossibile ottenere, e vedo persone anche a me vicine quasi vergognose di usare questa parola, limitandosi sempre a parlare di "serenita' ".
    Ecco, ci hanno privato anche della volonta' di pronunciare parole che evochino eggregore positive, di gioia, che ci facciano bene prima ancora che accadano (e infatti il fulcro del pensiero magico e' li', anticipare il senso di benessere prima ancora che l'evento accada nella realta', in questo modo facendolo avvenire come ci aspettiamo che avvenga, piu' o meno)..Il che mi ricorda all'opposto la legge di Murphy, avete presente quella che dice che se una cosa deve andare male sicuramente ci andra'..La legge di Murphy e' un esempio di negativita' creata col pensiero prima ancora che l'evento sfortunato sia accaduto davvero, e come da copione se ci concentriamo su una cosa brutta, quella finira' per accadere. Il potere evocativo e' ancora piu' grande dell'evento stesso. Ed e' infatti su quello che il sistema punta, quando ci induce ad avere paura costantemente, spostando ogni volta l'asse di quella paura, di quell'angoscia.

    Continua...

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  8. ...Continua


    A volte mi alzo la mattina e mi sembra di vedere una cappa nera che aleggia intorno al mondo, che si prepara a stritolarci tutti poco a poco. E se quella cappa nera esiste, e' per nostra responsabilita' che abbiamo abdicato i nostri sogni e la nostra felicita' vera al possedere dei beni materiali che ci hanno convinto sostituiscono egregiamente quella felicita' dell'anima cui anelavamo. Siamo diventati degli involucri senz'anima, dei sepolcri imbiancati. Facendo solo del male a noi stessi.

    Prendere coscienza del pensiero magico, e del significato magico della vista significa riappropriarsi del proprio diritto alla felicita' come esseri umani, e soprattutto riprendersi il potere di evocazione delle eggregore positive che sconfiggano la negativita' che inconsciamente o meno ci attacchiamo addosso. Alla fine io credo che il nostro nemico piu' grande siamo noi stessi, ed e' su noi stessi che va fatto il lavoro piu' grande e difficile di riprendersi la vita che ci stanno togliendo poco a poco uccidendo la nostra volonta' di vivere felici, ormai rassegnati al male ma circondati di oggetti inanimati inutili, costosi ed effimeri.
    Il male si puo' tenere sotto controllo partendo dal pensiero positivo, sempre e nonostante tutto. Ho avuto tante di quelle batoste nella vita che se non avessi avuto quello a quest'ora non sarei nel mondo dei vivi, e' stato il considerare la vita magica che mi ha salvato, la consapevolezza che la vita e' anche e soprattutto cio' che noi ne facciamo anche attraverso l'idea e la percezione di noi stessi e del mondo che abbiamo.
    Dobbiamo incominciare a guardarci con i nostri occhi, non quelli degli altri. Io ad esempio considero molte convenzioni sociali delle eggregore negative, e ne percepisco anche fisicamente il senso di costrizione e quasi strangolatorio, tanto che mi rifiuto da sempre di frequentare posti dove bisogna vestirsi in un certo modo o dove c'e' un codice particolare di comportamento, ad es.

    Prima ci liberiamo dalla paura di tutto e prima raggiungiamo un livello soddisfacente, anche se incompleto, di evoluzione e consapevolezza.

    Il mio Maestro fuori da qui, una persona a cui voglio bene, mi ha detto giusto stamattina via email : "Dovremmo essere liberi davanti alla morte, e conviene liberarci ora di alcune zavorre che ci appesantiscono il cammino."
    E io quando penso alla "morte", provo un senso di liberazione profondo.

    Un abbraccio di Luce a tutti.

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  9. @ANNA,
    è sempre una gioia "rileggerti" qualunque sia il tema che viene trattato sul BLOG; lo dico convinto perchè "sento" che sei sincera e spontanea e NON costruita secondo le mode del momento es. NEW AGE o il frutto di una scuola "qualsiasi" di ESOTERISMO o SIMILE, le persone GENUINE come te NOBILITANO questo BLOG e rendono ricca la discussione e il dialogo diventa così "stimolante" e "costruttivo" !!!

    I miei MAESTRI SPIRITUALI e di LUCE mi hanno DETTO chiaramente più volte che la via del RIS-VEGLIO è molto impegnativa e a volte anche "dolorosa", l' esempio pratico è la tua capacità(DONO) ISTINTIVA di "sentire" la positività/negatività delle persone che formano un' EGGREGORE già a livello di PENSIERO e/o INTENZIONE; coltiva allora questa DOTE e mettila a disposizione dell' UMANITA' aiutando gli UMANI a prendere COSCIENZA del BENE e del MALE, credo che questo sia il tuo compito in questa VITA PRIMARIA perchè e a che fine allora saresti nata SENSITIVA !!!???

    HASTA SIEMPRE

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  10. Ciao Anna ...
    Grazie x i commenti ... :-)

    A presto EGGREGORE PARTE 3°, dove scriverò le mie considerazioni !!!

    HASTA

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  11. Salve MDD, ti ho trovato sul blog di Franceschetti, dopo alcuni giorni che leggevo, e ti ho seguito quì perchè mi hai affascinato. Adesso sono stanca e non voglio commentare( perchè ti ho letto tutta la notte), voglio solo presentarmi. Ma sono molto entusiasta e contenta. Verrò spesso a rispecchiarmi in questo bel laghetto. Saluti LILITH.

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  12. Ciao Lilith, benvenuta in questo lago
    :)
    Mi farebbe piacere che commentassi e dicessi la tua anche nei post recenti ...
    Grazie per i complimenti di cuore, aspetto di leggerti ...
    Ciao a presto

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