venerdì 9 settembre 2011

GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO... DESTRA E SINISTRA MASSONICA !!!

Ancora a proposito di “destra” e “sinistra” massonica: il caso del massone neonazista, razzista, tradizionalista e integralista cristiano Anders Behring Breivik, autore di stragi in Norvegia per conto di chi? Attenzione preventiva anche all’Italia (terra di stragismi vari irrisolti, ricordando che prevenire è meglio che curare) dove non mancano i neonazisti/neofascisti alla corte dell’illegittimo Gran Maestro del G.O.I. Gustavo Raffi 



Lo si rilegga, attentamente.
Si faccia attenzione a quanto, in quello scritto e altrove, abbiamo avuto modo di accennare in ordine a certe alleanze occulte (e neanche troppo) fra destre massoniche (elitarie, gerarchiche, tradizionaliste, mascherate e nascoste in seno a fratellanze insospettabili) e destre extra-massoniche di ambienti spirituali, religiosi e politici reazionari, fondamentalisti, integralisti, anti-moderni, illiberali e intolleranti.
Su ciò e sulla clamorosa contiguità del network neonazista prima, durante e dopo la Seconda Guerra mondiale (e fino ad oggi, giacché lereti neonaziste del cosiddetto Quarto Reich prosperano come non mai nel XXI°secolo) con alcuni ambienti della destra massonica tradizionalista e anti-democratica scriverà pagine chiarificatrici Gioele Magaldi in MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere (in libreria a novembre 2011).
Intanto, ci accontentiamo di esprimere brevi ma precise riflessioni su questa strana vicenda del Massone Anders Behring Breivik, descritto come appartenente alla Soilene di Oslo, una delle Logge di San Giovanni norvegesi.
Si tratterebbe, perciò, di una loggia praticante il cosiddetto rito svedese, diffuso in diversi paesi scandinavi e che prevede la professione di fede cristiana quale requisito imprescindibile per l’ammissione a codesta fratellanza libero-muratoria.
Oltre tutto, poiché il circuito cosiddetto delle massonerie regolariinfeudate alla Gran Loggia d’Inghilterra (UGLE: United Gran Lodge of England) riconosce queste Logge di Rito Svedese scandinave e fa finta di non riconoscere (perché poi rapporti fraterni e diplomatici, conferenze e incontri internazionali ci sono di tutti con tutti…) importantissime comunioni latine, ispaniche e francofone, prime fra tutte il potentissimo e glorioso Grande Oriente di Francia (che ammette tra le sua fila persino gli atei e dal 2010 anche le donne), agli autentici liberi muratori di ogni angolo del pianeta (specie a quelli statunitensi ed israeliani)girano alquanto le palle.
Come si può essere autenticamente Massoni (e la domanda va girata ai fratelli scandinavi di rito svedese, così come ai cristiano-centrici inglesi) limitando ai seguaci di una sola confessione di fede (quella cristiana) l’ammissione nei templi latomistici?
Ma come?
La grandezza e il vanto della Vera Massoneria, dal XVIII° secolo ad oggi, sono consistiti anzitutto nel fatto di realizzare all’interno (e all’esterno) delle logge una perfetta integrazione e tolleranza tra cattolici e riformati prima e tra cristiani ed ebrei poi, estendendo infine questo multiculturalismo spirituale a musulmani, indù, buddhisti e seguaci di qualsivoglia religione.
E’ sempre e soltanto nelle logge massoniche, prima che accada nella società civile moderna (creata essa stessa dall’elaborazione culturale libero-muratoria), che si mescolano-su un piano di libertà, fratellanza e uguaglianza- persone di diverse razze, ceti e professioni.
E in Scandinavia ancora siamo fermi al principio fondamentalista, integralista e intollerante della sola religione cristiana come requisito per l’ammissione alle logge che lavorano ritualmente con il rito svedese?
Non ci siamo, cari Fratelli scandinavi e anche inglesi (corresponsabili di questo stato di cose).
Ad essere stufi di questo stato di cose, sappiatelo, non sono soltanto gli avanguardisti italiani del Grande Oriente Democratico, ma anche tantissimi fratelli latini, francofoni, ebrei, statunitensi, etc., i quali auspicano che la Massoneria del XXI° secolo possa ritrovare la VIA MAESTRA che percorse nei tre secoli precedenti, quando era un’avanguardia progressista e illuminata, mentre adesso (dal Secondo Dopoguerra ad oggi, in tanti, troppi casi) soprattutto grazie a Voi parrucconi conservatori e ammuffiti, diventa il pericoloso brodo di coltura e di strumentalizzazione da parte di oligarchie reazionarie e stragiste di estrazione extra-massonica.
In effetti, in un clima socio-culturale di avanzata democrazia liberale, riformista e socialista come quello di Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, al di là di apprezzabilissime eccezioni, le massonerie filo-inglesi ivi residenti si caratterizzano per tratti fortemente conservatori.
Di qui, nonostante tutto l’armamentario retorico massonico ufficiale che limita le espressioni “pubbliche” del radicalismo integralista e fondamentalista di massoni troppo tradizionalisti e reazionari, è facile che taluno si immedesimi troppo in atmosfere guerriere e neocrociate, attribuendole anacronisticamente alla tradizione templare.
Ciò, dimenticando come proprio i Templari dell’età di mezzo furono i precursori dell’integrazione culturale e religiosa con popolazioni non cristiane.
Ma la storia, appunto, tanto quella massonica che quella “profana”, va studiata in profondità, invece di impararla frettolosamente e superficialmente attraverso slogan, libelli, luoghi comuni, compagni superficiali di chiacchiere o letture confuse, nonché mediante subdoli e astuti cattivi maestri, doppio e triplo-giochisti, che prima o poi ti mandano a fare una strage o un attentato, per fini inconfessabili e incomprensibili a prima vista… ma in seguito magari intelligibili, dopo attenta riflessione sugli scenari globali complessivi in cui certe cose accadono.
Tra l’altro, forse si tratta di una cattiva traduzione dal linguaggio norvegese in cui è stata pronunciata, ma la frase attribuita da diversi media al cosiddetto “portavoce” della loggia massonica di appartenenza di Anders Behring Breivik, tale Fratello Helge Qvigstad:"non abbiamo modo di esprimere un parere su individui o incidenti relativi a tutti i membri", ci sembra clamorosamente elusiva e insufficiente rispetto ad una doverosa CONDANNA del delinquente norvegese cui qualche imbecille ha conferito i primi tre gradi massonici (apprendista, compagno, maestro).
Quanto all’Italia, non staremo ovviamente ad accusare preventivamente nessuno di nulla: constatiamo però, come oramai a tutti noto e mai smentito dai diretti interessati, che alla corte dell’illegittimo (ma tuttora intronato e impoltronato, in attesa che la magistratura o i fratelli lo caccino a pedate) Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Fratello Gustavo Raffi, si è appalesata la presenza di un noto neofascista italiano nella posizione di addetto stampa (più o meno ufficioso) e di generale factotum occulto delle comunicazioni, segno e pegno di probabili rapporti strutturati e fluidi dei vertici del GOI con ambienti della destra reazionaria italiana, nonostante tutta la retorica democratica e illuminista di facciata (impiegata anche stavolta per stigmatizzare frettolosamente e con nervosismo malcelato la strage norvegese, senza però offrire alcuna analisi del back-ground culturale e spiritual-iniziatico in cui ha operato il massone Anders Breivik: vedi Comunicato di Raffi del 24 luglio 2011, su www.grandeoriente.it )
Di ciò parlammo per tempo in:
e in altri contributi, così come ne parlarono altri soggetti, anch’essi mai smentiti.
Vogliamo solo sperare (prescindendo dal caso del Fratello Gerardo Picardo, rispetto al quale saremmo lieti di sapere se nel frattempo si fosse riconvertito alla liberal-democrazia e all’antifascismo) che, in Italia, strane contiguità e strani brodi di coltura in cui sguazzano contigui massoni spregiudicati ed esponenti della destra eversiva e intollerante non portino alla ripetizione di stragismi vecchi e nuovi, ad imitazione del caso norvegese.
Specificando ancora una volta che, quando parliamo di destra massonica, alludiamo a persone che in pubblico possono indifferentemente mostrare idee di destra, centro o sinistra in senso politico profano, ma in segreto perseguono una trasformazione in senso oligarchico, elitario, tradizionalista, antidemocratico e liberticida della società contemporanea.
Per converso, all’interno dell’arco istituzionale politico delle democrazie liberali, sono esistiti ed esistono molti casi di appartenenti alle “destre” parlamentari (certo si tratta di esponenti illuminati e non mediocremente conservatori) e di loro supporters, che sono tuttavia perfettamente aderenti ai principi di libertà, fratellanza e uguaglianzaappresi nei templi massonici.

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

66 commenti:

  1. E' INQUIETANTE, STE ROBE LE SCRIVEVO ANCHE IO QUALCHE ANNO FA... MAGARI LE SCRIVEVO PEGGIO... MA SIAMO LI :-)

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  2. E’ sempre e soltanto nelle logge massoniche, prima che accada nella società civile moderna (creata essa stessa dall’elaborazione culturale libero-muratoria), che si mescolano-su un piano di libertà, fratellanza e uguaglianza- persone di diverse razze, ceti e professioni.

    Oltre il complottismo, affermano che la società civile moderna è creata essa stessa dall'elaborazione culturale libero-muratoria.
    Se partiamo da questo presupposto verosimile, sarà il caso di sbandierarlo ai 4 venti, perchè il sistema mediatico, pur essendone a conoscenza, lo nega fortemente e la cultura mainstream è tendenzialmente per una versione ufficiale... Se iniziamo TUTTI a percepire che tutto lo scibile viene prima ideato nei piani alti per poi essere replicato nel nostro distretto, nella nostra matrice, potremo cominciare a desiderare altro sistema, a desiderare di possedere una consapevolezza maggiore e diffusa a livello collettivo...
    Una vera anarchia...
    Io spero in un'anarchia ed in una diffusa coscienza di classe e di spirito... :-)

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  3. @ Lilith,
    Premesso che questa è solo una mia opinione...

    Vedi Lilith, io credo che possiamo fare (giustamente) tutti i discorsi che vogliamo sul mondo che vorremmo, ma penso tu sia d’accordo con me che, seppur piacevole sia il discorrere di queste cose, non è con i blog che si cambia questo pianeta, anzi. I blog possono aiutare ad acquisire una certa consapevolezza e a dare un’informazione alternativa al potere dei media mainstream, ma è poi nella pratica quotidiana che si misura la nostra capacità di fare qualcosa per gli altri, per la società. Intanto cominciare e poi si vedrà. Se tu mi dici le tasse sono un falso problema e Tizio dice a Caio che la raccolta differenziata è un falso problema e Sempronio dice a Nevio che l’inquinamento è un falso problema non se ne esce più. Secondo me non si può immaginare un mondo migliore respingendo la nostra realtà quotidiana perché questo, come ti ho già detto, è purtroppo il mondo che ci è stato dato vivere.

    Come si può allora cercare, tentare di provare a cambiare il mondo (ammesso che sia possibile, cosa sulla quale ho molti dubbi) senza cedere alla presunzione? In primo modo con l’impegno personale nelle piccole cose. Sarebbe già molto. Personalmente io ho più stima di un rozzo contadino che tiene in ordine i suoi campi e i suoi ruscelli e magari regala la frutta in eccedenza, piuttosto di un intellettuale che fa solo parole. Si potrebbe cominciare come tu dici con l’affermazione dei buoni principi e delle buone intenzioni, ma questo non è sufficiente e poi alle élites dominanti non gliene frega più di tanto. A queste affermazioni deve seguire qualcosa di molto più concreto e di molto più terreno, di molto più banalmente…terra terra come per esempio una politica fiscale. E le politiche fiscali, credimi, possono essere delle bombe a orologeria e cambiare le società umane. Insomma bisogna sporcarsi le mani.

    Buona giornata

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  4. Proprio ora sto leggendo il libro "Il Golpe Inglese" di Fasanella-Cereghino (Chiarelettere) da cui emerge da documentazione declassificata dei servizi inglesi che la fazione massonica conservatrice britannica (esponente di spicco fu Churchill, grande amico e ammiratore di Mussolini) ha condizionato la storia d'Italia da prima dell'unificazione, attraverso il fascismo, la guerra fredda e fino agli anni ottanta, molto piu' del potere USA.

    @ Paolo Giovanni Mauro
    Anch'io come lilith credo che le tasse siano un falso problema. Basterebbe poco per eliminarle. Premesso che il sistema capitalistico non fa per me (preferisco l'anarchia organizzata sul modello Barcellona durante la guerra civile spagnola), basterebbe che:
    1) Chi e' al potere la smettesse di distribuire denaro pubblico a parenti e clientes sotto le forme piu' varie, dalle consulenze milionarie agli enti inutili, all'editoria, alla scuola privata fin giu'all'impieguccio statale (e "para") visto come merce di scambio.
    2) Chi e' al potere la smettesse di prendere mazzette.
    3) Lo stato entrasse nell'economia come qualsiasi altro operatore, facendo concorrenza seria a tutti, con manager seri pagati a percentuale, producendo decine di milioni di profitto che andrebbe a sostituire le tasse completamente.

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  5. Propongo queste forme di manovre fiscali per risolvere il debito pubblico

    http://www.youtube.com/watch?v=ypnwyTHqIG0&ob=av2n

    http://www.youtube.com/watch?v=WwuLQDv2hLY&feature=related

    :-)

    Mr Blue

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  6. Errata corrige:
    "Decine di miliardi" invece di "decine di milioni".

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  7. @ Mr Blue. " Chi in profondità non riconosce di sentirsi uno schiavo ( perchè gliel' hanno fatto credere ) e quindi non ne prende coscienza e prova a cambiare atteggiamento interiore, automaticamente sarà continuamente in cerca di una padrone all' esterno che pensi per lui, ovvero "lo pensi.....e lo crearà..........Un io che sa padroneggiare la mente difficilmente può essere manipolato". Neanche da tutte le astuzie e PNL di questo mondo !!! Sono totalmente d' accordo con tutto ciò che affermi. Lilith p.s. Il VERO flamenco, sia suonato, cantato, che ballato, non nasce nelle accademie ma nelle strade. Cerca il cantante " Camaron de la isla", accompagnato por la guitarra di "el tomatito", e nel baile "Manuela Carrasco". Ce ne sono tanti altri ma non tra i moderni.....ormai si sta perdendo, come si sta perdendo "el pueblo Gitano".

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  8. @ Paolo. Ti avevo appena scritto un lungo commento che mi è stato INCENDIATO, CARBONIZZATO, DISTRUTTO dai "soliti ignoti". Non ho fatto la copia ( mannaggia a me ) e adesso sono rimasta senza energie; appena mi ritornano ti rispondo. Lilith

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  9. @ MDD. Il messaggio di ALLERTA è tuo ??? E' già da un pò che avverto qualcosa che non va !!! Lilith

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  10. E FA DUE !!! OGNI TANTO, QUALCHE MISERABILE E INFELICE FIGLIO/A DI UNA "GRAN TROIA", DECIDE DI ROMPERMI I COGLIONI. CHI E' GIA' MEZZO MORTO ODIA TUTTO CIO' CHE VIBRA DI VITA E L' UNICO PIACERE CHE GLI RIMANE E' QUELLO DI CERCARE DI FAR MORIRE GLI ALTRI. ADESSO VADO A FARGLI UNA BELLA "VISUALIZZAZIONE" CON LE ANTICHE ED EFFICIENTI ARTI ZINGARE.....AFFINCHE' GLI VENGA UN ACCIDENTI. AMEN

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  11. Si Lilith, quello si è mio... L'altro, il primo, senza oggetto di presentazione no... e contiene pure un link virus... eliminalo!!!
    Bisogna cancellarlo come ho fatto io quando me lo hanno mandato, clonandomi la mail...

    Sul commento perduto, invece purtroppo non so... Capita anche a me ogni tanto questa pippa quando commento e di doverli rifare...
    Anzi, se qualcuno sa da cosa potrebbe dipendere a livello tecnico, ben venga... :-)

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  12. Comunque hai fatto bene a chiedermelo, lo avrei fatto anch'io...
    x IL TESTO
    Prova prima a scriverlo su word per sicurezza...

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  13. @Lilith:<>

    Sono veramente bravi!:-)

    @MDD:grazie dell'allerta.

    Mr Blue

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  14. Boh.....avevo quotato tra < > il discorso di Lilith sul flamenco ed è sparito.....mah.

    Mr Blue

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  15. @ Lilith,

    Non proccuparti. Fai pure con comodo.

    Ciao

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  16. il problema delle tasse è un falso problema?
    la domanda diventa interessante solo se si considerano le implicazioni.
    per prima cosa dobbiamo capire a quale livello vogliamo accedere nella discussione. non è che se non pago le tasse sono una merda e non accederò al paradiso. penso che se trattiamo l'argomento da un punto di vista metafisico sia effettivamente un falso problema, che riconduce al concetto di morale tanto caro ai cattolici e con il quale si sono inculati metà dell'umanità.
    possiamo scendere un attimino di livello e considerare cosa rappresenti lo stato e il perchè si pagano le tasse, considerando che queste sono la linfa vitale della istituzione stato, che altrimenti non potrebbe esistere.
    cosa penso dello stato lo ho già esposto parecchie volte, e quindi non voglio tediarvi ancora una volta, ma ritengo che allora la discussione debba scendere ancora un po più giù e dobbiamo fare i conti con il fatto che lo stato esiste, anche se in regime di occupazione, e l'alternativa sarebbe molto peggio del male. se non ci fosse un'istituzione chiamata stato, allora tutto sarebbe nelle mani dei proprietari, che farebbero il bello e il cattivo tempo. ovviamente in parte è già così, si tratta della sempre aperta questione tra destra e sinistra, come evidenzia MDD, dove di fronte ad un programma di occupazione dello stato, da parte dei soliti noti, si dovrebbe opporre un poltere centralizzato che sia davvero rappresentativo dei cittadini, ma che allo stato dell'arte non esiste più. oggi siamo nella patetica situazione dove alla fin fine è più a sinistra un personaggio come fini, o per assurdo lo stesso tremonti, che non chi si dichiara di sinistra. lo scandalo dei governi di sinistra in italia è stato tale da distruggere, non solo il tessuto sociale con le leggi sul lavoro, non solo l'economia con l'entrata nell'euro, ma addirittura la ricchezza pubblica del paese con le privatizzazioni selvaggie di prodi dove le aziende produttive sono state regalate agli amici degli amici (camorra e ndrangheta compresi), mentre le aziende strategiche di interesse pubblico in mano ai privati costano allo stato molto di più di qualunque deficit avessero accumulato.
    la sinistra in italia non andrà mai più al governo. berlusconi è cotto, ma già si sta preparando il dopo con alfano e il rientro di fini e casini. devo dire meno male! i danni che la sinistra ha fatto al sistema statale sono tali che berlusconi nemmeno in altri 100 anni di governo se li sarebbe potuti permettere.
    oggi le tasse servono solo a pagare i debiti di un'economia malata, ma questi debiti ricadono sulle mie spalle, ma non sono miei. mi sentirei meglio se tutti pagassero, se non altro per una questione di giustizia, ma non è possibile. è il sistema stesso che lo impedisce. non possiamo infatti pensare che uno stato in regime di occupazione da parte dei proprietari, da una parte raccolga le tasse proprio per il loro beneficio, e dall'altra li faccia pagare. i grandi gruppi finanziari sono i proprietari del debito e le tasse servono a pagare gli interessi sul debito, quali tasse dovranno quindi pagare costoro, se il loro guadagno è la riscossione stessa delle tasse?
    il mondo è ora pronto ad un salto di qualità. siamo prossimi ad un'impero mondiale, ma quello sarà l'inizio della fine, come è sempre stato e sempre sarà. la stroria procede a cicli e le cose ritornano e si ripetono sempre in forme sempre diverse. pagare o non pagare per me è un falso problema, perchè non ne ho il controllo e i soldini me li scippano direttamente dalla busta paga.

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  17. @ Paolo. Ci riprovo ( terza volta !!!!! ). A parte che è meglio fare discorsi utili da cui possono, anche, eventualmente, nascere delle azioni giuste; piuttosto che non dire che idiozie ( come fa la maggioranza ) o compiere azioni inutili !! non mi sembra di aver mai detto che si possano risolvere i problemi "solo" teoricamente. Comunque, io apprezzo sia il bravo contadino che il bravo pensatore...perchè non c' è pratica senza teoria e si complementano. Piuttosto bisogna guardarsi dalle teorie inattendibili che possono portare solo a pratiche fallaci, illusorie....e ad una gran perdita di tempo. Tu dici che "questo è l' unico mondo in cui ci è stato dato di vivere"...ma dimentichi che non è STATICO, bensì DINAMICO ( per questo si danno SEMPRE un GRAN da fare a mantenerci schiavi !!! ), per cui si può intervenire, sia teoricamente che praticamente; ma qui casca l' asino....perchè ci si dovrebbe mettere d' accordo sul "COME" !!! A mio avviso, non con le ( improbabili ) riforme in cui tu credi, ma forse neanche tanto, dato che affermi che hai molti dubbi su un possibile cambiamento di questo mondo. Visto, che "politica fiscale e via dicendo" ha dimostrato essere FALLIMENTARE migliaia e migliaia di volte, perchè persistere nell' errore? forse.....solo perchè non c' è niente di meglio da fare per cui, con un pò di raccolta differenziata e "robe" del genere, ci mettiamo la coscienza a posto ??? Conosco tanti di quegli stronzi e carogne che fanno la raccolta differenziata, appestando l' aria dei cortili con i loro liquidi di MERDA e fregandosene di avvelenare i vicini...e questi sarebbero i riformisti ? affanculo, io non la faccio...anche perchè non cambia NIENTE !!! Caro Paolo, i conti, con le tue proposte, non mi tornano. Io credo, che i tempi siano quasi maturi affinchè il mondo faccia un salto qualitativo IMPORTANTE, che siamo vicini a che l' uomo scopra che, per un suo sano, individuale beneficio, deve VOLERE e POTERE REALIZZARE il SANO beneficio di tutti. Questo cambiamento può avvenire solo attraverso il risveglio di tanti singoli individui, che teoricamemte e praticamente, si diano da fare per far crescere una collettiva CONSAPEVOLEZZA, una collettiva SALUTE MENTALE, per l' EQUILIBRIO di una MIGLIORE UMANITA' che viva, finalmente, LIBERA in una ANARCHIA ORGANIZZATA. Lilith. p.s. A proposito del problema delle tasse, quale miglior soluzione di quella proposta da Conte....se ci fosse la VOLONTA' di soluzionarlo... Ed anche il discorso di Demo che, come sempre, tocca tasti molto particolari !!! Ciao

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  18. L'unico vero cambiamento che è valido procede verso l'interno e non verso l'esterno.......l'esterno poi inizia a cambiare di conseguenza come riflesso dell'interiore. La vera responsabilità è sempre stata del singolo che non si riconosce come tale quindi accetta il suo destino (ingannevolmente indotto) da schiavo rispettoso delle "regole" e non si accorge nemmeno dello stupro mentale alla quale è sottoposto,cercando (inutilmente) una soluzione all'esterno,giorno dopo giorno,mese dopo mese,anno dopo anno. Quelli che dirigono il gioco sanno benissimo che l'unica mossa veramente valida è il tenere sempre l'attenzione delle masse rivolta all'esterno in modo da creare un pensiero indotto che però la gente percepisce come proprio e in questo purtroppo sono maestri.
    Il mondo dei "pensieri" è ampiamente sottovalutato.......ma forse è proprio da li che bisognerebbe iniziare a fare un po di discernimento.....forse...

    Mr Blue

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  19. @ Lilith, Conte e Demo

    Innanzi tutto, constato quanto sia difficile (ma non ne dubitavo) governare questo mondo se anche fra di noi, presumibilmente animati dalle migliori intenzioni, non riusciamo a metterci d’accordo. Anche se mi pare di capire che sono solo io che penso così. Quello che mi divide da voi è il vostro pensiero più che legittimo sul destino dell’umanità, senz’altro più ottimistico del mio. Io, infatti, non credo che l’uomo sia destinato a un futuro perfetto e non credo che esista una ideologia, una religione, una dottrina politica perfetta perché non è nella natura delle cose. A un livello superiore, creazione e distruzione fanno parte delle leggi dell’universo e non vedo perché l’uomo dovrebbe costituire un’eccezione. Non credo nell’anarchia né in un risveglio collettivo e individuale. Diffido dei politici che, puntualmente abbindolano gli elettori con false promesse. E diffido e mi fa anche più paura il popolo che, sempre secondo il mio parere, è anche lui responsabile del proprio destino perché è molto più facile farsi sedurre da venditori vari piuttosto che prendere in carico i propri problemi. Brevemente sui temi interessantissimi abbozzati da Conte e Demo…l’anarchia, secondo me, può funzionare forse in piccolissimi ambiti, dove le distanze fisiche, anche territoriali fra amministrati e amministratori sono quasi inesistenti e i conflitti possono forse risolversi con il contatto umano, ma non nella gestione complessa di uno stato. E anche in un piccolo ambito ci sono comunque dei problemi (parlo per esperienza diretta) perché c’è Tizio che è un collerico, Caio che è un frustrato, Sempronio che è un pigro e per lui l’anarchia è una scusa per fare niente, perché questi sono gli uomini. Come dico sempre, provare ad amministrare per credere. Breve risposta a Lilith per quanto riguarda la raccolta differenziata: dove vivo io la raccolta differenziata funziona e da anche un piccolo margine di guadagno che aiuta le finanze dei comuni.

    Detto questo, se come dice Lilith, andiamo verso un risveglio collettivo sarò il primo ad esserne felice.

    Buona giornata.

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  20. Paolo Giovanni Mauro scrive:
    "l’anarchia, secondo me, può funzionare forse in piccolissimi ambiti"

    Infatti personalmemte sono (in accordo con quanto scritto tempo fa da MDD in un commento non mi ricordo dove), per un'insieme federato di piccole realta', di molto inferiori al milione di abitanti; un po' come le Polis greche ed etrusche ma in chiave moderna e anarchica. Ad esempio, secondo me i pochi abitanti dell'Islanda, tutti loro una specie di piccola "polis", sono attualmente sulla strada giusta, facendo evolvere a vista d'occhio la loro nuovissima democrazia diretta in qualcosa di diverso e ancor piu' interessante. Se i media ufficiali la smetteranno di ignorare questa nazione, ne vedremo delle belle...

    Vorrei aggiungere che sono in perfetto accordo con le analisi politiche di Democrito, e con Mr Blue e Lilith (specialmente nell'ultima parte del suo commento).

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  21. @ Conte

    Riprendo brevemente il tuo interessante progetto sociale per un insieme federato di piccole realtà ma ti faccio la seguente domanda:

    Ipotizzando una ragnatela di queste polis ma proprio sulla scorta dell’esperienza delle polis greche, esperienza che, come tu ben sai, non ha evitato gli spargimenti di sangue come la guerra del Peloponneso all’interno e la guerra con i Persiani all’esterno…

    Chi è che, in una siffatta società, gestirebbe, per esempio, le risorse come le acque, le foreste…sulla base di quali criteri, obbiettivi, progetti sociali e, soprattutto, su quale base di legittimità?

    E ancora, su quali parametri impostare la redistribuzione delle ricchezze?

    Ciao e buona giornata

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  22. Paolo Giovanni Mauro,
    Io ho fatto l'esempio delle polis solo per l'aspetto riguardante il numero degli abitanti, non certo per altri aspetti ben poco edificanti come la violenza. Per gli aspetti organizzativi, ripeto che il mio modello e' la provincia di Barcellona durante la Guerra Civile Spagnola, un episodio storico che volutamente viene spesso dimenticato. Nel bel mezzo di una guerra civile, gli anarchici spagnoli si organizzano e danno vita ad una societa' anarchica perfettamente organizzata. Tutto riprende a funzionare perfettamente a Barcellona e provincia (tutti i servizi, trasporti inclusi). Tutt'intorno gli spagnoli si scannano a vicenda, ma a Barcellona regna la pace. Certo, per sminuire questa esperienza, chi ne parla oggi la chiama "esperimento". Questo esempio di anarchia organizzata sarebbe durata invece a lungo se non fosse stata schiacciata da Franco. C'e' da dire che anche i comunisti marxisti che parteciparono alla guerra civile combatterono contro la realta' di Barcellona (ce ne fornisce la cronaca un giovane Orwell), perche' il suo successo significava il fallimento dei loro dogmi, come quelli dei fascisti infatti basati sul leader, sull'autorita', sulla gerarchia (guardacaso piramidale) e sul capitalismo (anche se di stato).
    Se l'anarchia organizzata fu possibile quasi un secolo fa, figuriamoci cosa potremmo fare oggi con la tecnologia di cui disponiamo.

    Per ulteriori particolari su quanto ho descritto invito ad una ricerca sull'argomento.

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  23. @ Conte,

    Ti confesso la mia ignoranza su quello che successe a Barcellona e cercherò d'informarmi a riguardo, anche se mantengo sempre le mie riserve.

    Ciao e grazie della risposta.

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  24. PGM,
    le tue osservazioni sono coerenti e meritano senz’altro una riflessione approfondita.
    Premetto che, come penso anche tu, non credo affatto in un risveglio di massa, ne ad una soluzione politica. Per me la via è solo individuale e solamente pochi hanno il coraggio di percorrerla. Come si dice: Molti i chiamati, ma pochi gli eletti. In questo periodo c’è in effetti molto movimento e la chiamata sta progressivamente diventando un fenomeno di massa, ma alla fine credo che solo pochi percorreranno il sentiero ed otterranno la libertà. Il mondo d’altra parte è sempre andato in questo modo e noi non siamo eterni.
    Questo ragionamento non significa che non ci si debba interessare di politica, in questo mondo ci viviamo e siamo coinvolti nelle vicende che ci accadono intorno, ma non bisogna chiedere alla politica ciò che essa non può dare. Occorre un altro modo di fare politica, che tenga meno conto dei massimi sistemi e di più della nostra piccola realtà ordinaria. I politici questi meccanismi li hanno capiti molto bene, ma invece di usarli per il bene comune, sfruttano la buona fede di chi non li ha ancora capiti per raccontargli un sacco di palle e ricevere i consensi di cui hanno bisogno per i loro interessi. Ho fatto politica sindacale per anni e ti assicuro: nell’ambiente della politica, dei massimi sistemi non interessa niente a nessuno. Si mordono come cani solo per difendere gli interessi propri e del loro gruppo di potere. Il militante sa bene che la vittoria della sua parte politica significherà benefici per lui e si sbatte per ottenere consensi dalla base, ubriacandola di cazzate sull’equità e la giustizia sociale, a cui non ha mai nemmeno forse creduto. La chiamano Real-Politic ed è l’unico modo di fare politica che possa esistere.
    Se devi fare una torta per stasera, devi considerare gli ingredienti che hai sottomano o quelli che ti puoi procurare in un tempo ragionevole. Se vuoi fare una torta con ingredienti esotici che ci metteresti mesi a procurarti, non ce la farai per stasera e verresti escluso dalle preparazioni future.
    Il popolo è stato escluso dalle decisioni per millenni, finché qualcuno non si è accorto che esso rappresentava una risorsa per le proprie ambizioni. (cont)

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  25. Gli eredi di costoro, che oggi sono al potere anche grazie all’appoggio popolare dato ai loro padri, si sono resi conto che gli umori della popolazione sono mutevoli e che la manipolazione potrebbe favorire altri gruppi pronti a subentrare e quindi tendono ad escluderlo di nuovo dalla politica. Ma che sia escluso oppure no per il comune cittadino non cambia nulla, perché i beneficiari sono sempre altri e non certo lui.
    Sono d’accordo con te, quando affermi che il mondo sarà sempre imperfetto, ma questo fa parte della ciclicità della storia. Ci sono momenti migliori e momenti peggiori, ma alla fine le società nascono, vivono e muoiono sempre allo stesso modo. Cambia il vestito ma non la sostanza.
    Quando ero ragazzo ero un anarco-comunista convinto, di quelli che andavano in manifestazione con il passamontagna per intenderci, ma ben presto mi sono reso conto che mi avevano preso per il culo 3 volte. Mi avevano preso per il culo perché l’utopia deve fare i conti con le miserie umane, mi avevano preso per il culo perché comunque, anche si fosse realizzata, non sarebbe stata la soluzione ai miei perché, ma soprattutto mi avevano preso per il culo perché nessuno mi aveva mai detto con convinzione e cognizione di causa che alla fine bisogna comunque morire.
    Non so cosa succede in quel momento, forse quello che hai dentro te lo porti dietro, ma sicuramente ciò che è fuori di te evapora. Tanto sbattimento, per qualcosa che evaporerà molto presto, non mi sembrava davvero un buon investimento. (cont)

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  26. Sono invece certo di una cosa. Mentre tutta la letteratura new-age continua a propinarci cazzate sulla vita dopo la morte e ci dice che la morte è un’illusione e che il primo passo sarebbe proprio quello di convincerci di essere immortali, io penso che al contrario tutti siano già intimamente convinti che la morte sia solo un bluff e che il primo passo sia proprio di capire che invece non si sta bluffando e che siamo imperfettamente mortali ed accettare questo stato di cose come la nostra realtà e farcene una ragione.
    Se amare significa andare oltre se stessi, allora significa morire a se stessi ed ecco la ragione dell’importanza di conoscere, finché siamo in vita. Amare qualcosa che non si conosce è un’assurdità, possiamo amare solo ciò che conosciamo e tanto più conosci, tanto più sai accettare la morte.
    Ecco la difficoltà del cammino, sei solo e la morte è la tua unica compagna. In ogni momento puoi mollare e la tentazione a volte può essere grande, ma più perseveri più sei libero e l’amore prende il posto della paura.
    Forse ci siamo allontanati dall’argomento principale, ma forse no. Davvero la cosa che mi sorprende delle Massonerie è questa presunta conoscenza di segreti occulti, finalizzata al potere, eppure non si accorgono della realtà semplice dell’esistenza: ciò che è nato morirà, ricordo compreso. L’immortalità non è data a chi è nato. Si potrà, nella migliore delle ipotesi ottenere un prolungamento. Forse ricordare le vite passate, ammesso che esistano, può essere un modo di prolungare, ma prima o poi devi morire definitivamente e tanto più sei stato in vita solo per te stesso, tanto più sarà doloroso.
    Per me l’unica cosa che vale la pena di fare è vivere con innocenza la propria esistenza e giocare con il mondo come se la vita fosse una gita di un bambino a Eurodisney.

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  27. Concordo con Democrito, la presa di coscienza deve essere oggi individuale seppure, aggiungo io, non asociale.

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  28. Riporto questa semplice ma molto intelligente riflessione su cos' è la felicità per il saggio e volenteroso Nicolò Bellia: "Per me la felicità è l' accordo con me stesso. Io mi sento felice quando i miei pensieri sono in armonia con i miei sentimenti e sono in armonia con le mie azioni. E il mio continuo sforzo è quello di armonizzare queste tre sfere: PENSARE, SENTIRE E VOLERE. Da questa armonizzazione scaturisce la mia felicità. E la mia infelicità viene da me accolta con senso di grande gratitudine perchè è indice che qualche cosa va aggiustato. E quindi io non rifiuto l' infelicità perchè è solo attraverso l' infelicità che io posso superare i miei errori. Perchè se gli errori che sono in me mi dessero felicità io non mi salverei mai. Perchè mi godrei la mia felicità e mi terrei i miei errori. Se invece i miei errori mi danno infelicità mi spingono a scoprirli e a superarli. Quindi viva la felicità ma viva anche l' infelicità". Lilith

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  29. Credo che occorra fare molta attenzione ad un nefasto e maligno pensiero diffuso, ad una DICERIA che si sta propagando ( ultimamente con maggior forza ) con l' unico fine di creare IMMOBILISMO e di farci ARRENDERE senza neanche aver combattuto; questa falsa "filosofia-naturale" ( in realtà vecchia come il cucco ) che professa che tutto è uguale, che non ti devi fidare di nessuno, ma anche "vogliamoci tutti bene" ( il che sembra una contraddizione ma non lo è....così è accessibile a tutti i gusti !!! ) e che "NON CI SONO SOLUZIONI"; si basa sull' INCONSAPEVOLEZZA e sull' IGNORANZA, difatti, è proprio dagli ignoranti inconsapevoli che, da quando ho memoria, sento dire: " ci sono sempre stati i ricchi e i poveri, non c' è niente da fare, è nella natura delle cose che il pesce grosso si mangi il piccolo, da che mondo è mondo è sempre stato così, ecc". Questa falsa sapienza popolare non ha origine nel popolo ma in coloro che hanno voluto è vogliono continuare "A STARE ASTUTAMENTE E TRANQUILLAMENTE SEDUTI SUI LORO TRONI". Come giustamente dice Mr Blue, sono i nostri pensieri le nostre idee( se così possiamo ancora chiamarli visto che non sono nostri ) ad essere PRINCIPALMENTE schiavi; per cui, quale maggior garanzia e sicurezza, per "I SIGNORI MAIALI", che noi continiamo a pensare in questa stolta, primordiale e sado-masochistica maniera. La perfezione non esiste, come punto d' arrivo, se non nella dissoluzione nel NULLA alla fine di tutti i nostri viaggi. Però, porca puttana! esiste l' EVOLUZIONE ( quella vera ), esiste la VOLONTA di trascendere dall' uomo-bestia primordiale all' uomo-dio superiore, esisono, già nei bambini e nei CONSAPEVOLI: il senso dell' altro, la solidarietà, l' empatia, ecc.),esiste la volontà di perfezionarsi, non nell' accezione stagnante di punto d' arrivo "al livello fisico" ma di percorso sempre in cambiamento. Ma per quale cazzo di motivo, a meno che io non fossi demente, dovrei credere: che la VITA deve per forza EQUIVALElERE a MERDA !!! a INFELICITA', a BRUTTURE, a GUERRE, e a tutto il resto dell' INFAME lista che già tutti conosciamo. Ma mi facciano il piacere, tutti gli PSICOPATICI che vorrebbero farmi credere che il mondo è un riflesso della loro PATOLOGIA...che io, tanti altri e la VITA STESSA, siamo qui per dimostrare il contrario e smantellare tutte le loro BAGGIANATE !!! Questa schifezza in cui ci troviamo a vivere è solo un INSEGNAMENTO, una fase dell' evoluzione, un PASSAGGIO MOMENTANEO e NIENT' ALTRO. Lilith

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  30. @ Democrito." Per me l' unica cosa che vale la pena di fare è vivere con innocenza la propria esistenza e giocare con il mondo come se fosse una gita di un bambino a Eurodisney". Molto bello, poetico e soprattutto giusto. Lilith

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  31. La preziosa frase di Demo mi ha ricordato il mio amato Georg Groddeck, per cui trascrivo l' ultima parte del paragrafo di " Questione di donna", sul "bambino": "Ti credi bello? Odiosa è la tua bellezza. Angoli e spigoli spezzano il flusso delle tue linee; nascosta appassisce la tua nudità, irrigidita è l' onda della commozione, piatto, freddo e rigido è il polso del tuo essere. E dagli occhi scintilla senza pudore la vita falsa, senza infantilità. Dinnanzi alla bellezza di tuo figlio sei in adorazione. Prezioso ti appare il morbido tocco della pelle: assetato tu segui il piacere che segue dalle sue membra, e lo sguardo del bambino ti sommerge nella devozione. Vivi con i bambini, così diventerai tu un bambino, e più ancora: UN ESSERE UMANO. Dai mai come dà un bambino, così principesco, così puro, così prodigo? Mondi gli appartengono e mondi regala. Non chiede un ringraziamento, non dovere, non merito. Innumerevoli fiumi d' amore irrompono da lui e ristorano uomini e terra. Angusta è la tua libertà. Fede e sapere, piacere e ansia, amore e odio ostacolano il tuo agire. La testa ti si spezza contro le vecchie mura, al primo passo che arrischi fuori dalla tua tana. Ma osserva tuo figlio, come è uguale a quella degli dei la sua vita! Egli piega tutto al suo io, non conosce limiti, nulla per lui è impensabile...il bambino si crea mondi propri, per essere libero e per liberare. Vivi con i bambini! Con essi sarai libero, con essi diventerai un bambino, e più ancora: UN ESSERE UMANO. Guarda tuo figlio. Ti rimane in bocca il lamento che nulla è perfetto. Terra e cielo giubilano, da eterna gioia scaturiscono rivi di purissimo fuoco, e le stelle risuonano in armonia: SALVE ALLA PERFEZIONE ! SALVE ALL' UOMO, AL FIGLIO PERFETTO DI UN MONDO PERFETTO ! Lilith

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  32. Concordo pienamente con il commento di Lilith del 15 settembre 2011 21:57.

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  33. @ Demo
    @ Conte
    @ Lilith

    “Per me la via è solo individuale e solamente pochi hanno il coraggio di percorrerla.” Demo dixit e concordo
    “La presa di coscienza deve essere oggi individuale seppure, aggiungo io, non asociale” Conte dixit e concordo
    “Però, porca puttana! esiste l' EVOLUZIONE …” Lilith dixit e concordo

    Innanzi tutto vi faccio i miei complimenti per le vostre riflessioni che sono molto profonde e dimostrano un vissuto e una tensione emotiva alle quali mi sento molto vicino. In questo paese di plastica, con persone superficiali e definitivamente anestetizzate dalla televisione e dal consumismo, è un incoraggiamento vedere che qualcuno che vibra, pensa, riflette e ha l’umiltà di rimettersi in discussione esiste! Magari da qualche parte nei boschi della Marsica, o nel palazzo di un nobile decaduto o forse una sposa delusa dal suo Adamo :-) Reputo il tono della discussione talmente tragico seppur elevato e civile e conferma la giustezza delle due frasi di Demo e Conte che ho citato in apertura.
    Ma giustamente Lilith, con la sua legittima passione ci urla che esiste l’evoluzione! Il volere migliorarsi! E’ vero, cara Lilith, e in questo l’umanità di passi in avanti ne ha fatti parecchio, ma per ragioni che a noi sono inconoscibili e insondabili, ci troviamo, a centinaia di migliaia d’anni dall’apparizione dei primi ominidi sulla terra a discutere certo di filosofia, di scienza, di tecnologia ma anche sempre, noiosamente sempre di sopraffazioni, guerre e ingiustizie. Allora fermiamoci un attimo e facciamo, anzi parlo per me, faccio una constatazione, molto semplice e banale, certo triste e cioè che l’uomo è senz’altro una creatura intelligente e può arrivare a delle vette eccelse nei campi del pensiero, delle scienze esatte e in quelle umane, ma non è intelligente al punto tale da aver sconfitto definitivamente tutti i suoi demoni. Dobbiamo insomma tendere verso un ideale di società più giusta pur sapendo, però, quali sono i nostri limiti. E poi dobbiamo avere l’umiltà di ammettere che molte cose della nostra natura ci sfuggono, e, sempre secondo me, non è affatto vero che siamo tutti uguali alla nascita. Certo l’ambiente influisce moltissimo, ma ognuno ha il suo DNA specifico, c’è quello che sarà più intelligente, oppure più sensibile, più riflessivo o più istintivo, quello che sarà più forte e quello più debole, quello che sarà bianco, nero, giallo. Si pone, quindi, dall’alba dei tempi, il problema di gestire le società umane che hanno tutte queste diversità che sono senz’altro una ricchezza, ma anche una fonte enorme di problemi. E poi (lo so mi attirerò gli strali di Lilith): siamo veramente sicuri che, pur animati dalle migliori intenzioni, non sia arrogante e presuntuoso da parte dell’uomo respingere le leggi della natura? Per carità, non fraintendermi, non voglio dire che i più forti devono sopprimere i più deboli, ma perché l’homo sapiens dovrebbe fare eccezione a questa regola?

    Io su questo non ho risposte.


    Buona giornata a tutti, MDM compreso.

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  34. Pardon, volevo dire MDD compreso.

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  35. Nel frattempo in Islanda succede questo:

    Dopo un anno di tribolazioni per l’economia, nel 2009, tramite un referendum, il popolo islandese ha (per il 93 %) deciso di non pagare più il debito pubblico alle banche.


    http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=10319

    sempre interessanti post e commenti.

    buona consapevolezza a tutti

    abbracci dal cosmo

    a.v.

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  36. Certo, esiste l'Evoluzione. Ma evolversi e' come il voler smettere di bere o drogarsi dopo anni di dipendenza e abuso: lo si fa solo per se stessi, non per gli altri e non perche' costretti dall'esterno, ed e' un percorso fatto di tentativi, fallimenti, dolore, grande sforzo e con parecchie ricadute. E soprattutto apre una porta verso l'ignoto: non sapere piu' chi si e' dopo, perche' ci si saranno lasciate alle spalle tutte le false certezze e le giustificazioni con se stessi che ci si portava pateticamente dentro e dietro. Non esattamente una passeggiata di salute, insomma.

    Chiaro che se si riesce a fare il grande salto di qualita' a beneficiarne non siamo solo noi ma il mondo che ci portiamo dentro, e di conseguenza il mondo di fuori, che riflette il nostro. Quindi il mondo di fuori, il suo "cambiamento" e' un passaggio successivo, non antecedente ne' contemporaneo.

    Ma poi cosa vuol dire fare del bene al mondo? Un poeta e fine pensatore di strada della mia citta' usava dire "si puo' fare male il bene, e si puo' fare bene il male". Era il suo motto, se l'era fatto stampare su una T-shirt, e aveva pienamente ragione.
    Quando facciamo il "bene" aspettandoci che da quel bene scaturisca quello che noi crediamo essere altro bene, non stiamo facendo del bene, che ci piaccia o no, perche' stiamo facendo qualcosa per pura convenienza e con la speranza di un tornaconto per noi stessi. Ecco perche' non esiste il vero altruismo (questo concetto Democrito sarebbe capace di svilupparlo meravigliosamente, l'ha gia' fatto in passato), ma esistono solo le nostre azioni gia' viziate in partenza, con la speranza di ottenere qualcosa per noi stessi.

    Basta vedere come questo concetto del tutto strumentale di bene che non ha alcun senso (come le parole in generale in realta', mere convenzioni linguistiche) abbia fatto danni irreversibili nel corso della storia, mi riferisco al colonialismo anglo-americano, e non solo; non so di che bene si stia parlando quando si parla appunto di "bene". Non siamo capaci di capire quale sia il nostro, di bene, possiamo veramente pretendere (perche' e' un PRETENDERE, punto) di sapere quale sia il bene degli altri?
    Vi e' una grandissima ipocrisia nella distinzione bene-male, e nel volere il bene universale.
    L'unico bene che personalmente riconosco e' quello di capire che la vita e' un gioco e un'illusione e che va giocata come dice Democrito, capendo che tutto e' transitorio e una prova, null'altro.

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  37. Il tuo commento, Anna, è solo energia negativa che aleggia come un' ombra di morte. Un accavallamento di concetti scomposti, distorti, atti solamente a portare acqua al tuo disilluso e triste mulino. La vera via spirituale non è una NEGAZIONE di quella fisica, e va cercata con gioia, con amore, con un cuore leggero; non come "unica" alternativa rimasta alla DELUSIONE per la perdita del corpo. Perchè questo, sarebbe pari a prendere per il sedere sé stessi e lo spirito. Lilith

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  38. Anna dice:
    "Quando facciamo il "bene" aspettandoci che da quel bene scaturisca quello che noi crediamo essere altro bene, non stiamo facendo del bene, che ci piaccia o no, perche' stiamo facendo qualcosa per pura convenienza e con la speranza di un tornaconto per noi stessi."

    Non capisco perche' generalizzare in questo modo. E' vero, fare il bene per tornaconto o, peggio, fare il bene e poi pretendere il plauso di tutti, e' ipocrita e inutile. Ma non e' sempre cosi' e lo dico anche (non solo) per esperienza personale.

    Il colonialismo e' classificato come bene dalla propaganda dei suoi stessi criminali propinatori (e ci mancherebbe...), ma in realta' e' profondo male perche' esclusivamente disegno di potere e sopraffazione: non serve una laurea in geopolitica per capirlo, basta un minimo di buon senso.

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  39. Sono d'accordo con Conte e con Lilith, anche se condivido il primo paragrafo di Anna riguardo alla capacità di rimettersi in discussione. Certo, Anna, dalle sue righe traspare un grandissimo pessimismo. Direi inoltre che bisogna non fare confusione parlando del bene nel suo comune significato e il concetto di bene a fini strumentali vedi politici.

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  40. Volevo commentare ma hanno già scritto tutto ciò che volevo dire Lilith e Conte.
    Più che mettersi in discussione,uno dei punti importanti è capire chi si mette in discussione.
    Per me è importante capire che bisogna prima smantellare il sistema di credenze che ci è stato IMPOSTO con l'inganno.

    Mr Blue

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  41. Lilith, padronissima di credere quello che vuoi.

    Mai detto o scritto che la vita spirituale debba negare quella fisica, ma di sicuro se ci si identifica col corpo evidentemente non si e' capito molto del senso vero della vita, che passa dalla fisicita' poiche' il corpo e' solo un mezzo, non il fine.

    Continuo a ribadire, e qui rispondo a Conte, che nessuno di noi fa del bene per il puro e semplice bene in se stesso. Anche perche' andrebbe dimostrato, prima, che il bene -come il male- in se' esiste senza di noi, cosi' come andrebbe dimostrato che qualunque cosa facente parte della "realta' " esiste di per se', indipendentemente dalla percezione che se ne ha.

    Tutto e' solo un punto di vista, e dipende decisamente da chi guarda e dove.

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  42. Anna scrive: "Lilith, padronissima di credere quello che vuoi".--------------------------------Perchè una tale ovvietà !?! è così scontato questo mio diritto che non dovrebbe essere menzionato...o devo prenderla come una "generosa" concessione da parte tua ?? E finisci con -------------"Tutto è solo un punto di vista, e dipende decisamente da chi guarda e dove".---------------------- Altra ovvietà.......è evidente che il punto di vista di chi, per esempio, crede: nell' empatia, nella condivisione, nella uguaglianza, nella giustizia, nella libertà, nell' evoluzione degli esseri umani; sia diverso da chi, invece, non ci crede. Ma il tuo, "Tutto è un punto di vista", non spiega un bel niente in sé, se non il tuo qualunquismo, è solo un' affermazione dogmatica che lascia il tempo che trova. O ci si cimenta nello spiegare ( e soprattutto SPIEGARSI ) le cose, o si diventa ignare vittime delle realtà sfavorevoli....che includono, spesso, anche quelle APPARENTEMENTE favorevoli. Per me, essere VERAMENTE oltre il corpo, vuol dire, innanzi tutto, non permettere alla mia mente di subire nessun condizionamento, bello o brutto che sia, dalla fisicità. Significa: riuscire a mantenere DISTACCO, OBBIETTIVITA' nella lettura della causa-effetto, e mantenere in allerta le mie capacità d' INTENDERE e di VOLERE in qualsiasi condizione e circostanza....e questo si ottiene soltanto se si è SINCERI e ONESTI, in primis con sé stessi e in seguito con chi lo merita.....Agli altri, i nemici, si può e si DEVE mentire. Lilith

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  43. @ Paolo. -----."Ma perchè l' homo sapiens dovrebbe fare eccezione a questa regola ?--------Ma, mio buon Paolo....forse, appunto, perchè SAPIENS !?! L' ambiente non influisce moltissimo...... ma in TOTO !!! ( anche sulla reincarnazione, sempre che questa teoria sia valida ! ) L' uomo non "PRETENDE" respingere le leggi della natura.... è che queste leggi, in parte, non gli appartengono più, in quanto appartengono SOLAMENTE alle creature INCONSAPEVOLI. L' uomo, in quanto CONSAPEVOLE, non PUO' e non DEVE più accettarle, deve TRASCENDERLE perchè ne ha intravisto la possibilità ed il cammino. Questa è la sua NUOVA natura che deve seguire e che sta costruendo, ed è nelle sua potenzialità, nella sua capacita' SUPERIORE, la possibilità di realizzarla. Egli si trova al punto massimo dell' evoluzione materiale ( orizzontale ) ed ha intrapreso quella spirituale ( verticale ) che lo eleva e lo induce a non lasciarsi più condizionare dalle leggi STRATIFICANTI della materia. In questo senso egli è veramente il figlio della divinità, perchè è l'unico a RICONOSCERLA e ad esserne ispirato per, appunto, elevarsi sulle leggi della natura.--------"Io su questo non ho risposte".------------Ti consiglio un bellissimo libro per capire le origini di tanti preconcetti: "L' origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato" di Friedrich Engels. Ciao. Lilith

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  44. @ Paolo. Sono poligama, per cui.......delusa da Adamo non di certo.....dagli stolti Adamo, un pò, ma solo umanamente, e le Eva, in questo, sono incluse !! Lilith

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  45. Condivido quanto espresso da Anna.

    E' "salvando" se stessi che si salva anche tutto il resto. Non certo creando nemici, pensando di combatterli al di fuori di sé.

    Ma se proprio vogliamo parlare di bene e di male, allora male è l'ignoranza di sé e l'illusione della separazione; bene è la conoscenza di sé e la realtà dell'unità.

    Tutto il resto sono soltanto giochi ed inganni egoici, più o meno sottili.

    Non permettere alla propria mente di subire condizionamenti è sinonimo di chiusura, chiusura mentale, ottusità, stupidità, aridità. Ma poi CHI non permetterebbe alla mente di subire condizionamenti? Una parte della stessa mente? Ma questo è scissione, follia, schizofrenia!

    Non è attraverso la mente che è possibile controllare la mente. Ma il 99% delle persone è proprio questo quello che fa. Quindi reprime, rimuove, si crea una torre d'avorio e vi si rinchiude dentro...

    ...sfugge o combatte l'inferno e insegue o sogna il paradiso.

    Ma questa non è Libertà, è auto inganno, schiavitù, malattia.

    L'essere libero non sfugge l'inferno, né insegue il paradiso. Non combatte. Non sogna. Ma muove ovunque, tra inferno e paradiso, innocentemente, consapevolmente, beatamente... ed essendo tutto perfetto così com'è, se la gode.

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  46. @ Conte & Mr Blue. E' confortante notare che i nostri sguardi si posano, spessissimo, sulle stesse cose e che condividiamo la stessa visione del mondo.....tra questa moltitudine di "sordi" ( ma non muti !!! ) che non vogliono capire un CAVOLO !!! Lilith

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  47. @ zn........AMEN..........Avete proprio l' apparenza di due che se la godono innocentemente, cosapevolmente, beatamente( SIC !!! ) Forse alludi al godimento delle Iene.....ma qui cascate male perchè non ci sono carogne.....ve ne dovrete andare via affamati !!! Lilith

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  48. Bentornati Anna e zn, mi fa piacere rileggervi... :-)

    E' vero che quando facciamo del bene, spesso lo facciamo anche per un discorso egoistico, ma è normale, nel senso che è umano come processo ed è naturale, secondo me, sia così...
    Ma ciò nulla toglie all'importanza dell'azione...
    Ed egoistico per egoistico, meglio allora una buona azione che possa far stare bene anche altre persone, piuttosto che una malvagia...

    Secondo me, esistono anche rapporti affettivi, e quindi di amore, incondizionati e gratuiti...
    Ad esempio, l'amore incondizionato di una madre verso un figlio che può contemplare anche il sacrificio della propria vita se il caso lo necessita, è uno di questi, o in certi casi estremi di un rapporto d'amore, di un'amicizia...

    Il caso della madre, può essere considerato un'amore non egoico, almeno non solo, dove la vita altrui conta più della propria... Amore e bene contemplano anche la proiezione dei propri desideri in altra persona ed è strutturale abbiano anche determinati aspetti proiettivi...
    Se poi il donare la vita possa essere considerato anch'esso un gesto egoico, significa che la natura umana funziona in questo modo, l'importante poi è la direzione che questi slanci prendono rispetto a noi e gli altri...
    C'è azione egoica ed egoica, dipende cosa va a muovere, dipende dal fine che ci si prefigge...!!!
    :-)

    PS: ORA PREPARO IL POST SULL' 11/9... NE SENTIRETE DELLE BELLE !!!

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  49. L'inerzia zenniana del "tutto è perfetto così", diviene, secondo me,con il tempo una scusa per non muovere azioni positive, tanto va bene tutto così ed è inutile qualsiasi cosa, a questo punto qualsiasi desiderio...

    NON SI CAPISCE COSA CI SIAMO INCARNATI A FARE IN UN TEATRINO IN 3D, SE POI L'ATTEGGIAMENTO PRINCIPE DEVE ESSERE QUELLO DELLA PURA INERZIA CONTEMPLATIVA...
    SE SIAMO IN QUESTA REALTA' ED ESISTE ANCHE ALTRO RISPETTO A QUESTA DIMENSIONE PERCETTIVA, DOBBIAMO O DOVREMMO CONDURLA IN SENSO BUONO E POSITIVO, QUINDI DI ASCENSIONE COLLETTIVA...
    L'ACCETTAZIONE DEL MALE ALTRUI COME NORMALITA', COME PRASSI DA CONTEMPLARE TANTO E'TUTTO ILLUSIONE, PUO' TRASFORMARSI COL TEMPO IN UN MENEFREGHISMO TOTALE PER QUALSIASI INGIUSTIZIA SOCIALE...
    IN QUESTA DIMENSIONE, DOBBIAMO FARE I CONTI CON LA MATERIALITA', CON LA FISICITA' E LE RELAZIONI ANIMALI-SOCIALI CHE FANNO PARTE DEL NOSTRO DNA E DELLA NOSTRA REALTA', NON POSSIAMO VIVERE SOLO DI SENSAZIONI METAFISICHE RINUNCIANDO DI FATTO ALLA RAGIONE PRINCIPE DELLA NOSTRA DISCESA SULLA TERRA...
    DOBBIAMO ANCHE SPORCARCI E SENTIRE, FARE ESPERIENZA, SEMPRE IN UN'OTTICA PROGRESSIVA, QUINDI DI AMORE, ANCHE CON ASPETTI EGOICI, SE QUESTI FANNO PARTE DELLA NOSTRA STRUTTURA MENTALE...

    PARLARE DI NON MENTE, LASCIA IL TEMPO CHE TROVA, ALMENO IN QUESTA DIMENSIONE, LA SI PUO' CONTEMPLARE COME CONCETTO ASSOLUTO MA POI DOBBIAMO ANCHE FARE I CONTI COL VIVERE QUOTIDIANO, CON I NOSTRI RAPPORTI, LE NOSTRE RELAZIONI...
    PENSO CHE QUESTI ASPETTI FILOSOFICI DEL VIVERE, SIANO MOLTO CONSONI A CHI CI GOVERNA E CHE FACCIANO IL LORO GIOCO, PER QUESTO MORTO IL CATTOLICESIMO BISOGNAVA IMPORTARE DETERMINATI PATTERN DI PENSIERO, SEMPRE PER UN DISCORSO DI RISTABILIRE I RUOLI IN CAMPO...
    QUINDI NUOVI SCHIAVI CHE SUPINAMENTE ACCETTANO LA LORO CONDIZIONE, TANTO TUTTO E' PERFETTO COSI'... !!!

    NON POSSIAMO SEMPRE FAR FINTA DI NIENTE, QUESTO ATTEGGIAMENTO NON VA NELLA DIREZIONE DI UN' ELEVAZIONE SPIRITUALE, DI UNA CRESCITA, E' UN ATTEGGIAMENTO ESTREMAMENTE CONSERVATORE, TIPICO DI CHI SEGUE DISCIPLINE E LE LORO TESI...
    INFATTI, LE FILOSOFIE ORIENTALI, TANTO BELLE E CARE, SECONDO ME TRA LE PIU' REAZIONARIE CHE SIANO MAI ESISTITE, HANNO SVILUPPATO SISTEMI CULTURALI E POLITICI DI OPPRESSIONE E DI CONSEGUENZA CONDIZIONI DI VITA ALLUCINANTI NELLE POPOLAZIONI DEI PAESI CHE LE HANNO OSPITATE...
    RINGRAZIO D'IO DI NON ESSERMI INCARNATO IN QUEI LIDI...
    :-)

    PENSO CHE L'UOMO POTRA' ASCENDERE QUANDO SI LIBERERA' COMPLETAMENTE DEL SUO PENSIERO MAGICO, RIFIUTANDO QUALSIASI RELIGIONE E QUALSIASI DISCIPLINA FILOSOFICA...
    PENSO CHE IL NOSTRO D'IO INTERIORE SIA LA STRADA DA INTRAPRENDERE, QUINDI AMORE PER SE STESSI E PER GLI ALTRI...
    LIBERATI FINALMENTE DA QUALSIASI SOVRASTRUTTURA DI DEI, DI NON MENTE E DI TANTO ALTRO...
    D'IO E NON DIO...
    RAGIONE E SENTIMENTO...
    NON INERZIA E CONTEMPLAZIONE...
    QUINDI SINISTRA E NON DESTRA...
    (IN SENSO ESOTERICO E NON POLITICO-CULTURALE)
    LUCIFERO E NON SATANA...
    PROGRESSO E NON REGRESSO...
    EVOLUZIONE E NON INVOLUZIONE...
    CARBONARI E NON MASSONERIA NERA...
    PARTIGIANI E NON FASCISTI...
    BENE COLLETTIVO E NON BENE INDIVIDUALISTICO, CONDIVISIONE E NON ESCLUSIONE...
    AMORE E NON ODIO...
    CREATIVITA' E NON SCHEMA PRESTABILITO DOGMATICO...
    LOGICA E NON IRRAZIONALITA'...
    :-)

    RispondiElimina
  50. BISOGNA VOLER E SAPER SCEGLIERE, QUESTO E' IL SENSO DELLA VITA...!!!
    :-)

    HASTA LUEGO !!!

    RispondiElimina
  51. Anna ha detto:
    "andrebbe dimostrato, prima, che il bene -come il male- in se' esiste senza di noi, cosi' come andrebbe dimostrato che qualunque cosa facente parte della "realta' " esiste di per se', indipendentemente dalla percezione che se ne ha."

    Lungi da me l'essere polemico; ma sembrerebbe, Anna, che recentemente ti sia consultata molto con Idem e ZN (che fra l'altro si ritirne gia' un maestro), e/o con i moltissimi personaggi web che propinano poi gli stessi loro "dogmi" new-age/fazione nichilista. Perche' di dogmi si tratta, dichiarati "Ex Chatedra" da qualcuno e mai messi in discussione: stesso solito frasario, stessi concetti ripetuti a macchinetta ma mai una volta un dubbio su di essi. E se anche essi non fossero la verita' assoluta ma solo...percezione?

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  52. Anna e ZN, è sempre un piacere risentirvi.
    Per me il vero problema della dualità Bene-Male è che porta inevitabilmente alla creazione di un catalogo. La catologazione ingessa ed irridisce la struttura ed interrompe il fluire naturale degli eventi.
    Lilith ha ragione quando dice di credere nell'empatia, nella condivisione, nella uguaglianza, nella giustizia, nella libertà, ma ora dobbiamo capire se queste aspirazioni sono spontanee, cioè insite nella natura umana, o frutto di un'elaborazione concettuale. La distinzione è molto importante, perchè, partendo dal secondo caso, si da credito alle teorie di Hobbes sulla ferinità intrinseca dell'essere umano a cui, come unica proposta plausibile, ci può essere solo la gabbia come impedimento al Male. La contradizione nasce dal fatto che Hobbes ha un concetto di Bene, che nasce dalle sue convinzioni religiose. Lo scopo della religione, quindi della morale, è quello di fornire un catalogo preconfezionato di Bene e Male, pertanto certe azioni sono riprovevoli di per se e quindi occorre un'azione repressiva in concerto interno-esterno, proprio per salvarci dal Male che dimora dentro di noi. Ma se, come dice Hobbes, la natura umana è essenzialmente malvagia, per quale motivo creare una repressione della malvagità, quando è evidente che la propria felicità, in questo caso sarebbe nel cosidetto Male, che in questo caso si trasformerebbe automaticamente in Bene? Sarebbe come cercare di reprimere la natura predatoria di un lupo. Certo, l'agnellino ci fa tenerezza, ma il lupo se lo mangia e per la sua natura questo è Bene. Noi possiamo criticare il lupo dal punto di vista della morale, ma questo ci rende solo ridicoli, non fosse altro che perchè poi l'agello risparmiato dalla ferocia del lupo, finisce invitabilmente sulla nostra tavola. Comunque sulla Bibbia è scritto che possiamo cibarci di qualunque animale che cammini o strisci sulla terra e quindi ammazzare l'agnello non è Male, perchè bisogna pur mangiare.
    Uscire dalla dualità Bene-Male è quindi, a mio parere, una scelta di libertà. Non esistendo più il catalogo, rimane la mia natura umana, che mi porta a scegliere di agire, di volta in volta sempre in modo diverso, senza aver la mionima idea se ciò che faccio è Bene o Male.
    Una situazione del genere esportata alla maggioranza dell'umanità, creerebbe una situazione di ingestibilità generale e farebbe paura alle persone, ma questo perchè vi è poca fiducia in se stessi. Siamo stati cresciuti a pane e paure. La nostra natura, il nostro istinto, messo fuori dal controllo della Mente ci spaventa oltremodo, proprio a causa della repressione e dal condizionamento a cui siamo sottoposti fin da piccoli. Abbiamo quindi bisogno della gabbia, di esercitare un controllo sulla nostra istintualità, ma siccome l'istinto non si può reprimere del tutto, ecco che ci troviamo in situazioni scomode, conflittuali, dalle quali si può uscire solo trasgredendo il Bene e creando di fatto il Male Assoluto.
    Bene e Male sono quindi strettamente legati fra di loro e l'uno genera come conseguenza l'altro.
    Il Male insito nell'uomo genera l'esigenza della gabbia, che quindi è Bene, ma fino al punto in cui la contradizione in noi stessi non diventa insopportabile. Allora la gabbia diventa un Male e la via di fuga consiste nel trasgredire, compiere quindi azioni malvagie che diventano liberatorie, quindi si trasformano in Bene.
    Concludo con una citazione di Pascal:
    "Mai si fa così tanto del Male e a cuor sereno, come quando lo si fa in nome di Dio [cioè del Bene Assoluto]"

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  53. Semplicemente io non credo, come dice l'Hobbes citato da Democrito, che la natura umana sia malvagia. L'essere umano diventa malvagio per condizionamenti esterni. Un'esempio piccolo piccolo? L'economia della scarsita' creata dal sistema capitalistico.

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  54. Ciao Simone,

    Quello che dice ZN, tu puoi percepirlo come una non volonta' di agire per il bene altrui, e chiami questo "inerzia", e rispetto questa tua percezione. La vedo diversamente da te, pero'. Perche' ci si riempie la bocca di troppi concetti vuoti e inutili che in se' non hanno alcun significato se non quello che gli viene dato da noi stessi, e arriviamo al punto di sentirci in colpa se non parliamo di bene, giustizia, bla bla bla.

    Il primo passo per risvegliarsi sul serio e' ammettere a se stessi che non siamo ne' buoni ne' giusti ne' bravi, ma che dentro di noi albergano dei mostri che dobbiamo trasformare in qualcosa di diverso, che non ci distrugga la vita. Salvare noi stessi, come dice ZN. Non a caso ho paragonato l'evoluzione interiore allo smettere di bere e drogarsi: prima si accetta il fatto di essere malati, e poi si decide di curarsi con un atto di volonta'.

    L'amore non e' mai incondizionato, Simone, per arrivare a quello bisogna aver raggiunto livelli di evoluzione spirituale molto elevati, e aver perso ogni desiderio di attaccamento a cose e persone. Paradossalmente, meno ci si attacca ad una persona, e piu' la si ama davvero ed incondizionatamente. Nel momento stesso in cui siamo disposti a rinunciare all'amore delle persone che amiamo pur di vederle felici, e siamo del tutto sereni all'idea, allora abbiamo messo in atto l'amore incondizionato. Dare senza voler ricevere, senza nemmeno pensare al voler ricevere qualcosa, amare gli altri per il solo fatto che come noi condividono l'esperienza Vita, ecco cos'e' l'amare gli altri incondizionatamente.
    Amare il nostro nemico (noi stessi), quello e' amore incondizionato, perche' mi sembra alquanto facile amare chi ci ama e ci lecca i piedi, non trovi?
    Proviamo ad amare uno che ci sputa in faccia regolarmente, e vediamo se riusciamo !! Eppure chi ci sputa in faccia ci sta rendendo un servizio, quello di farci affrontare dei lati di noi con cui dobbiamo riconciliarci.

    L'umanita' in generale non ama perche' vive d'Amore, ama per inerzia, e cioe' ama quando sente di venire amato. Insomma, vive di reazione anziche' di azione. Ecco, il reagire anziche' l'agire e' quanto di piu' lontano dal concetto di risveglio, ed e' cio' che distingue l'uomo schiavo delle sue pulsioni psico-fisiche da colui che e' in grado di governare la sua mente ed il suo corpo attraverso l'Anima.

    La frase stupenda scritta da ZN in chiusura di post riassume in effetti il punto d'arrivo di colui che e' un risvegliato: ha compreso che il mondo E', punto. E che tutti gli aggettivi che in genere mettiamo accanto a quel verbo essere, esprimono in giudizio parziale e soggettivo, che ci allontana sempre di piu' dal sentirci parte dell'Universo insieme a tutte le altre forme di vita.

    Se capissimo veramente che ogni cosa e' esattamente cosi' perche' cosi' deve essere, allora saremmo in grado di agire per cambiare noi stessi e di conseguenza il resto del mondo che percepiamo. Sembra un paradosso, non lo e' affatto.
    L'essere invece sempre convinti che il mondo faccia schifo, che noi stessi abbiamo commesso degli "errori" nella vita, significa essere dei pupazzi i cui fili sono sempre mossi da qualcun altro, in balia delle decisioni di non si sa bene chi, e abbiamo esattamente la vita di merda che siamo in grado di costruirci.

    @Conte

    Non mi sono consultata con ZN ed Idem. Le strade per il Risveglio sono diverse tra loro e possono non incontrarsi mai, ma portano tutte verso la stessa meta.

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  55. Carissimo Democrito,

    Ho appena letto il tuo post, e come sempre condivido in pieno cio' che hai scritto cosi' meravigliosamente.
    La scelta di liberta' vera e' quella di decidere di agire sempre secondo quello che ci si sente, chiaramente prendendosi la responsabilita' delle conseguenze della nostra azione. Il punto dolente e' proprio quello della responsabilita': dire che e' sempre colpa di qualcun altro e' la miglior scappatoia con se stessi per non sentirsi mai responsabili di nulla.
    Le religioni non fanno che questo, scaricare sempre la responsabilita' di cio' che non va su altro da se'.

    Quanti di noi possono dire di fare quello esattamente che si sentono ogni giorno? E ti do pienamente ragione, proporre questo concetto su scala planetaria creerebbe grosse questioni di ingestibilita', non essendo l'umanita' assolutamente pronta per la liberta' di cui parli.

    Ognuno vive nella gabbia che si e' creato per se', e se ci sta bene dentro e' piu' che giusto che ci resti.

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  56. buongiorno Maestro,
    ti ho risposto di la'.
    piu' tardi, risponderei anche ad alcune affermazioni che ho trovato qui.

    blog interessante.

    ciao

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  57. Anna dice:
    "Le strade per il Risveglio sono diverse tra loro e possono non incontrarsi mai, ma portano tutte verso la stessa meta"

    Pero' io trovo interessante come anche il frasario e la lingua di chi percorre le strade del Risveglio di cui parla Anna coincidano perfettamente. Mi ricordano il frasario e le formule di tutte le religioni, che non prevedono mai il dubbio. Da laico estremo mi fanno venire il prurito perche' le parole dicono verita', non solo e non tanto per il loro significato intrinseco; specie quando ricorrono spesso.

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  58. @ Lilith,

    Cara Lilith, risponderò domani alle tue ottime osservazioni.

    Buona domenica.

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  59. Se non si conosce, analizza e, quindi, capisce l' esordio di una malattia, ovvero, qual' è il PROBLEMA che l' ha causata, non si può giungere ad una sua guarigione. Per lo stesso procedimento, se non si conoscono, analizzano e capiscono lè origini delle leggi della natura, non si può capirne lo svolgimento e superarne i limiti. La materia VIVE, quindi SI ALIMENTA, , "SOLTANTO" DI SE' STESSA, DELLA LUCE E DEL BUIO, e questo è tutto, NON HA ALTRE RISORSE !! non ha altre possibilità di sopravvivenza....DEVE MANGIARE SE' STESSA se vuole vivere; per cui E', conseguentemente, "STRATIFICANTE" e GERARCHICA. Non, cattiva o buona ma solo IMPERFETTA....ma malgrado ciò, GIUSTA e CONSEGUENTE; difatti, non munisce le sue creature ( pietre, piante, animali ) di CONSAPEVOLEZZA. La pietra è ancora parte, e simile ad essa; con i cristalli inizia un pò di vita; con le piante abbiamo già una specie di cervello nelle radici ma ancora dentro la terra, e la capacità di riprodursi nel fiore; con gli animali c' è già un gran salto, una certa autonomia dalla terra, ne sono staccati ma il loro sguardo è rivolto ancora ad essa; con l' uomo che si erge, e scopre e guarda il cielo che lo circonda come una madre....questa madre che è la più evidente forma d' amore puro, non egoistico, che si manifesta persino negli animali più "feroci", abbiamo l' ESSERE COSCIENTE; ed egli intravede, per ANALOGIA, nella sua vastità e omogeneità, una diversa natura delle cose, scopre altre leggi, scopre l' INFINITO, la SPIRITUALITA'. Con l' uomo avviene un salto di qualità SOSTANZIALE, FONDAMENTALE; con lui si compie e termina l' evoluzione della materia legata meramente alle leggi stratificanti; poichè l' uomo è la PRIMA creatura della materia ad avere consapevolezza di sè, del dolore e della morte, ed è munito della RAGIONE che, insieme all' INTUITO ( che non è l' isinto !!! ), lo spingono a chiedersi il perchè e per come di ciò che lo circonda....e ad INTERVENIRE in maniera cosi importante da mutare il suo intorno. Nasce la dea madre e la religione ma solo come forma di celebrazione e di unione. Se solo ci si prendesse la briga di andare a leggere come si viveva durante il matriarcato, si scoprirebbe che la razza umana aveva, già allora, superato il condizionamento delle leggi DISUGUALI della materia e si conoscerebbe la loro alta evoluzione fin già nel neolitico. L' allegria con cui vivevano, lavoravano e compartivano, uomini e donne, senza distinzioni....e che tanto scandalizzavano Pomponio e Tito Livio che vedevano in quei "barbari" una vera e propria minaccia per l' Impero !!! Vivevano in case bellissime e finemante affrescate, in città d' argento e senza mura di protezione, con strade pavimentate, acqua corrente in casa, gioia nel vivere, nel lavorare e nel crescere i bambini in comunita, ed una allegra e salubre essualità poligama . Ma qualcosa avvenne che mutò questo stato di già avanzata evoluzione e ne invertì il processo. Forse la scoperta del "LOGOS SPERMATICOS" che dette alla testa ai maschi, forse il contatto con tribù meno avanzate e guerriere che facilmente presero possesso di quelle città sprovviste di mura di protezione, forse qualcosa a noi ancora sconosciuto, o forse, SEMPLICEMENTE, il fatto che non si era ancora COMPLETAMENTE pronti a questa nuova forma di vita. Fattostà che iniziò una involuzione dell' umanità di cui tutti conosciamo il decorso. cont. Lilith

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  60. cont. Al contrario di come pensano ZN, Anna e idem vari: il mondo NON E' PERFETTO e gli umani meno, perchè se lo fossero non avrebbe bisogno di evolversi. Ed è attraverso la volontà e l' azione ( implicita in ogni cosa dell' universo ) che questo avviene. Demo, che l' evoluzione del mondo e delle persone, come delle loro "possibili" anime attraverso le loro "possibili" reincarnazioni tendano, in fine, alla meta della dissoluzione nella perfezione del grembo divino, non dimostra la malvagità da cui si vuole sfuggire ma la capacità di trascendere dall' imperfetto verso il perfetto....se no dovremmo presupporre l' esistenza di satana, di conseguenza della dualità, e quindi del bene e male in lotta perpetua...e dar ragione alla religione cattolica !!! Mentre, a mio avviso, esiste solo il NULLA PERFETTO che, nell' assumere forme, poichè ne ha la capacità o potenzialità, dotandosi UNICAMENTE di un piccolissimo concentrato di energia situato al centro del suo essere, ( che io chiamo "un atomo di fuoco" )e da cui si espande all'infinito; ebbene, nell' assumere forme, percorre determinate strade....forse....credo io, fino ad un ritorno a sé stesso. Il mondo, la vita, sono belli e valgono la pena di essere vissuti malgrado tutto, a meno che non ci sia, o non prenda il sopravvento, la STANCHEZZA DI AGIRE e di PENSARE, e quindi di vivere....a quel punto bisogna solo andare a fare l' ultimo, interessante, viaggio.....SERENAMENTE. Ma fino a quando siamo carichi di VOLONTA' e di vita dobbiamo preoccuparci di influire positivamente su questa. Il cammino è lungo e non abbiamo neanche idea delle cose meravigliose che possono ancora accadere nel tragitto, in cui l' uomo è il PROTAGONISTA principale a ragione della sua consapevolezza. Chi si considera veramente umano ha il dovere di partecipare affinchè tutto si svolga in armonia; uccidendo, in PRIMIS, il demonio che noi stessi, per ignoranza, abbiamo creato. Dopodichè, con condivisione ed empatia, costruire insieme quelle realtà che spesso, sia nella storia che personalmente, quasi tutti abbiamo sperimentato qualche volta. E non nell' inerzia, nell' accidia, nel qualunquismo ed individualismo di chi, con un cuore ormai deluso e fatto PIETRA, vorrebbe immobilizzare tutti nelle sue stesse condizioni. Lilith

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  61. Le cose cambiano a seconda dello sguardo dell’osservatore. La stessa cosa può assumere significati diversi, a seconda di chi la osserva.
    Io per esempio, al contrario di ZN, non ho mai detto che il mondo e la natura siano perfetti, come non ho mai creduto a qualcosa che chiamiamo evoluzione.
    Il problema è per sua natura irrisolvibile. Il mondo non è perfetto e non lo sarà mai, perché esiste. Che l’essere umano possa evolversi fino a diventare perfetto non può essere, perché la sua stessa esistenza è separazione. La perfezione è data all’essere umano solo come godimento.
    Mi spiego meglio. L’essere umano ha la grande opportunità di conoscere la perfezione e di gioirne. Ciò non fa di lui un essere perfetto, ma semplicemente un essere in grado di godere della conoscenza della perfezione. La perfezione è qualcosa di unico, nel senso che in essa non vi è dualità, quindi dal momento che un uomo diventasse perfetto, cesserebbe di essere uomo e diventerebbe perfezione. Ma lo scopo della vita non penso sia quello di diventare perfetti, non fosse altro che perché all’inizio esisteva solo la perfezione e così ritornerà ad essere, penso, alla fine dei tempi, ma quello di sperimentare e gioire della perfezione vivendo in uno stato di imperfezione. Il matrimonio tra finito ed infinito si consuma all’interno di un essere dalla vita limitata ed in questo si celebra il dramma della creazione.
    La vita è fondamentalmente un dramma, che i moderni mezzi di comunicazione vorrebbero banalizzare. Solo ritrovando il senso drammatico dell’esistenza possiamo sentirci a posto con noi stessi.
    Evolversi significa migliorare se stessi, ma noi non abbiamo niente da migliorare, ma solo ricordare ciò che siamo sempre stati. Non siamo immortali, ne lo saremo mai. Non siamo onnipotenti, al contrario siamo estremamente fragili. Non abbiamo il controllo della situazione, anzi siamo spesso in balia degli eventi. L’unica carta che abbiamo in mano è la possibilità di innamorarci della vita in se e poter concludere il matrimonio del secolo, dentro di noi.
    Democrito

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  62. QUOTO SIA LILITH CHE DEMOCRITO, MOLTO INTERESSANTI I COMMENTI...
    PIU' EMPIRICAMENTE, SONO D'ACCORDO CON CONTE SULLA VISIONE CULTURALE CHE STA DIETRO CERTE OPERAZIONI FILOSOFICHE...

    MI PIACE .. E non nell' inerzia, nell' accidia, nel qualunquismo ed individualismo di chi, con un cuore ormai deluso e fatto PIETRA, vorrebbe immobilizzare tutti nelle sue stesse condizioni. Lilith
    E
    L’unica carta che abbiamo in mano è la possibilità di innamorarci della vita in se e poter concludere il matrimonio del secolo, dentro di noi.
    Democrito

    HASTA :-)

    RispondiElimina
  63. GRAZIE MAX DE NIRO CADY...

    MA QUALI PAROLE PRONUNCIAVI ALLA FINE DI CAPE FEAR, ERANO IN SANSCRITO ???
    ED IL LUPO CATTIVO NEL FILM DI SCORSESE, SECONDO TE CHI RAPPRESENTAVA SIMBOLICAMENTE ???

    ASPETTO COMMENTI VOLENTIERI... :-)

    A PRESTO

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  64. L’evoluzionismo è e sarà sempre come il vano tentativo di un tacchino di voler volare alto nel cielo, ma senza mai riuscirci e malgrado la volontà e gli sforzi che ci mette.

    L’essere umano non è qui per evolvere, ma per riscoprire se stesso.

    Il seme di un albero non evolve. Semplicemente realizza se stesso, la propria natura insita in sé. E a tal fine non interferisce con il suo naturale processo di realizzazione, come invece fa l’essere umano.

    Non si diventa buddha, bensì si riscopre la buddhità. La “perfezione” (la buddhità) è presente in ognuno di noi sin dalla nostra nascita, e anche prima... da sempre.

    Il mondo è perfetto nella sua imperfezione. Fosse perfetto non sarebbe più mondo. Sarebbe Nulla. Soltanto il Nulla (Vuoto) è perfezione assoluta. Taoisticamente: nell’imperfezione la perfezione, nella perfezione l’imperfezione.

    L’artista mediocre ricerca la perfezione nell’opera finita. Il vero artista, invece, ricerca la perfezione in ogni suo singolo gesto, attraverso il quale realizza l’Opera in ogni momento. Non è l’opera finale, il quadro finito che conta, ma ogni singola pennellata per realizzarlo. L’opera finita è appunto FINITA, compiuta, morta. Insomma, non è la meta che conta ma il Viaggio.

    Anche per l’uomo zen la perfezione si esplica nell’azione fine a se stessa e non nell’azione finalizzata ad una meta futura o nella meta stessa.

    Il seme non sa che diventerà un maestoso albero. Non conosce la “meta”. Tuttavia la realizza immancabilmente, morendo continuamente al passato e accogliendo totalmente il presente momento per momento. Non è nel seme la perfezione, né nell’albero, ma nel suo essere nel non essere.

    Dice bene Democrito, riguardo al matrimonio del secolo dentro di noi. Gli opposti (complementari) son dentro di noi, e finché si faranno guerra sarà impossibile accorgersi della Perfezione e goderne. Il Tantra, tra l’altro, mira proprio a questo, all’unione degli opposti dentro di sé. Ma per unione non si intende fusione, ma piuttosto armonia, danza, celebrazione. Gli opposti quindi non è che svaniranno, continueranno ancora ad esistere, ma in armonia. Saranno creativi e non più distruttivi. Allora l’energia, che prima si sprecava tra conflitti e problemi dualistici, inizierà a scorrere naturalmente verso il centro, attivando l’Occhio interiore, attraverso il quale sarà possibile osservare la Perfezione anche nell’imperfezione. Allora non ci sarà più nulla da scegliere, da decidere se è giusto andare a destra o a sinistra o diritto, e non perché tutto sarà diventato uguale, indifferente, ma perché il “sentiero” giusto dove poggiare il passo sarà diventato ben visibile ed illuminato. Quando vedi chiaramente dove sta il sentiero e dove sta il burrone, non hai più bisogno di capire e scegliere dove andare. Semplicemente segui il sentiero.

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  65. Dici bene Democrito, l'uomo non e' perfetto. Ne' deve diventarlo, in realta'. Risvegliarsi non significa diventare perfetti. Il mondo e' e basta, cosi' come l'essere umano, qualunque cosa sia, non sta a nessuno di noi decidere cosa deve essere, perche' quello si chiama delirio di onnipotenza. Dobbiamo anzi cominciare a comprendere che siamo solo dei puntolini nell'Universo, nemmeno i piu' importanti, ma e' importante quello che facciamo su questa Terra, perche' senno' che ci stiamo a fare, solo a mangiare, comprare, fare sesso, i bisognini e morire?

    Esatto caro Democrito, noi dobbiamo innamorarci della Vita in se', qualunque cosa ci accada, e non perche' la Vita e' bella solo se abbiamo una casa di proprieta', l'auto parcheggiata nel vialetto, un lavoro sicuro e la liberta'...Quelle sono sovrastrutture squallide che la Vita la soffocano, la banalizzano come dici tu, la uccidono. Ci sara' un motivo per cui molte persone riscoprono il piacere e la gioia della Vita vera quando mollano tutto alla San Francesco e decidono di andare a vivere nei boschi o fanno comunque scelte radicali che non includono piu' il possedere ma l'Essere.
    Mi e' capitato di conoscere una persona che in prigione dice di aver trovato la felicita' vera e ringrazia Dio per esserci stato...e' li' la Perfezione di cui parlo: quando qualunque esperienza abbiamo fatto, che io non chiamo ne' positiva ne' negativa bensi' formativa, anche la piu' dolorosa, e' per noi un tesoro prezioso perche' ci ha portato dove siamo oggi, a questo presente, ad aver capito che la Vita e' tutt'altro da quello che credevamo prima. E dunque non viviamo di passato, ma siamo eternamente proiettati nel presente, grati di esserci arrivati.

    Sarebbe gia' tanto se l'umanita' la smettesse di considerare "errore" o "fallimento" un'esperienza che non gli e' piaciuta, o di giudicare tutto in base a degli standard patetici inventati da qualcuno (che era un essere umano pure lui, e in quanto tale, fallace e transitorio).

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  66. Non smetterò mai e poi MAI di ribadire che:"GLI PSICOPATICI SONO SOLO DEGLI ASTUTI, E CHE LA FURBIZIA, "UNICA" CAPACITA' INTELLETTIVA CHE POSSIEDONO, E' IL "SOLO" STRUMENTO DI POTERE CHE UTILIZZANO PER METTERCELO NEL SEDERE; SONO GLI INVENTORI DI SATANA, A CUI SOMIGLIANO, (in quanto loro riflesso ) IN OGNI ESPRESSIONE FISICA E MENTALE". Se potessimo sentie i loro pensieri quando ci si avvicinano, ascolteremmo soltanto, in un ossessivo ripetersi: "ADESSO TI FOTTO, ADESSO TI FOTTO, ADESSO TI FOTTO...!!!!!" SONO DEI MOSTRI.......!!!FORSE SAREBBE ORA DI CONOSCERLA, QUESTA MISERA ARTE CHE RIESCE A IRRETIRE CON L' INGANNO CHI E IN BUONA FEDE, A VESTIRE DI BONTA' LA CRUDELTA', E DI MISTICISMO IL PIU' BASSO MATERIALISMO. MA, COME "BEN DICE" CONTE ( che è un ESPERTO in materia ): "LE PAROLE RIVELANO, e a seconda del contesto VANNO OLTRE AGLI STRETTI SIGNIFICATI". Ed è per questa ragione che, in certi discorsi, dietro certe parole, vedo: così TANTA PATOLOGIA, MESCHINITA', SFACCIATAGGINE ( nel furto !!! ), e VOLGARITA'....CHE NE RIMANGO, OLTRE CHE INDIGNATA.....ANCHE UN PO' TURBATA ! Lilith

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