giovedì 17 novembre 2011

THE FULL MONTI... (IL MITO, IL MITE ED IL MUTUO...) PART 2°

La nomina di Mario Monti e Lucas Papademos ha provocato un polverone sulla stampa europea. Ma il governo degli esperti è stato per decenni una base del pensiero di sinistra, e dove è stato adottato ha spesso raggiunto risultati positivi.
Sfogliando i giornali britannici della scorsa settimana era impossibile non notare i numerosi avvistamenti di una rara sottospecie politica: i tecnocrati. Tra loro ci sono il nuovo primo ministro italiano Mario monti e il nuovo capo del governo greco, Lucas Papademos. Secondo i giornali i due sono stati catapultati al vertice della politica dei loro paesi con il solo scopo di mettere in pratica i diktat dei loro "padroni" tedeschi e francesi.
La parola "tecnocrazia" deriva dal greco: "techne" significa "abilità", mentre "kratos" vuol dire "potere". Per definizione un tecnocrate è un individuo che promette di "risolvere i problemi", che prende le sue decisioni in base alla propria esperienza e alla sua conoscenza specialistica di un argomento anziché piegarsi agli interessi di un gruppo o di un partito.
Il neologismo viene fatto risalire al 1919 e attribuito all'ingegner William H. Smyth di Berkeley, California.


L'idea che un paese dovrebbe essere organizzato e guidato non dalla chiesa, dai proprietari terrieri o dai militari ma dagli industriali e dagli uomini di scienza è invece più antica, e risale a uno dei primi pensatori socialisti, Saint Simon. Un tempo la tecnocrazia era un cavallo di battaglia della sinistra internazionale. Nell'America degli anni trenta, per esempio, era il concetto basilare del progetto di una nuova utopia sociale.
Nei decenni successivi la tecnocrazia ha però guadagnato una reputazione poco raccomandabile.
La venerazione del progresso industriale e l'impunità dei burocrati sono diventate il marchio di fabbrica dei regimi totalitari nella Germania nazista e in Unione Sovietica.

George Orwell descrive la tecnocrazia come un precursore del fascismo.
D'altronde, cos'era Adolf Eichmann se non un tecnocrate?
In molti paesi europei la parola "tecnocrate" ha ancora connotazioni positive.
Negli anni cinquanta Jean Monnet era convinto che la crescita avesse bisogno di esperienza tecnica piuttosto che di partiti politici. Oggi le piccole democrazie come i Paesi Bassi affidano spesso ai tecnocrati il ruolo di mediatori nel dialogo tra i partiti di una coalizione instabile o tra impiegati e datori di lavoro.
Il Belgio, che per più di 17 mesi è rimasto senza un governo, è il paradiso dei tecnocrati, e anche grazie a loro è riuscito (finora) ad affrontare la crisi in modo egregio.
Negli stati dell'ex blocco comunista dell'Europa centrale e orientale, i tecnocrati hanno avuto un ruolo di primo piano nella transizione dall'autoritarismo alla democrazia.
Kevin Featherstone, professore di politica europea alla London School of Economics, è convinto che "attualmente in Europa ci sono meno tecnocrati al potere rispetto agli anni novanta".
In Italia quello di Mario Monti non è il primo governo tecnico: nel 1992 Giuliano Amato, professore di diritto, fu nominato primo ministro dopo l'espulsione dell'Italia dal Sistema monetario europeo, e in seguito anche l'ex segretario della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi e l'economista Lamberto Dini sono stati chiamati dal presidente della repubblica a guidare il processo di riforma del paese.
La situazione in Grecia è diversa, ma nel 1989-90 anche nella penisola ellenica Xenophon Zolotas è stato presidente ad interim senza essere stato eletto.
Nel panorama Europeo il Regno Unito potrebbe essere dunque l'eccezione, anche se negli anni sessanta il Labour ha brevemente flirtato con la tecnocrazia.


 
La tecnocrazia è meglio della democrazia? Naturalmente no. Ciononostante non è scandaloso sostenere che un breve ricorso ai governi tecnici può essere accettabile – e a volte necessario – in periodi di crisi. Personalmente penso che sarebbe meglio che il sistema sanitario britannico fosse gestito da tecnocrati (leggasi "esperti") e non da politici e ideologi del libero mercato. Così come sono convinto che che i britannici si fiderebbero di più dei membri del governo se la maggior parte di essi non fosse passata direttamente dall'università alla politica.
Probabilmente i "tecnici" non saranno mai completamente apolitici, ma sono comunque meno politici di chi è entrato in politica per diventare un politico. E se i tecnocrati non fossero altro che politici senza carisma e senza un team di esperti a curarne l'immagine? "In politica la mediocrità non è un elemento disprezzabile", scriveva il tedesco (ed euroscettico) Hans Magnus Enzensberger. "La grandezza non è necessaria".
Con tutto questo ragionamento non voglio dire che nell'eurozona le cose vadano bene così come sono. Oggi l'Unione europea, oltre alle conseguenze della crisi finanziaria, deve affrontare anche un grosso problema di immagine. Inoltre Angela Merkel ha fallito clamorosamente nella sua missione di risolvere la crisi, e ai cittadini greci e italiani dovrà essere consentito di eleggere un nuovo governo non appena si saranno calmate le acque.
Il Regno Unito, dal canto suo, fa bene a rifiutare il mantra del "più Europa". Ma è anche vero che forse dovremmo cercare di capire le differenze tra il nostro approccio politico e quello del continente, prima di affrettarci a dare consigli.
 
(traduzione di Andrea Sparacino)

32 commenti:

  1. questa seconda parte la trovo alquanto ingenua.
    intanto bisogna andare nel sito della trilateral commission e cercare di capire chi sono questi personaggi e cosa vogliono davvero.
    nel precedente post che poi ho cancellato avevo collezionato un po di citazioni dai loro siti ufficiali. ovviamente non vanno prese alla lettera, ma tra le righe è descritto il loro programma. si tratta di unire i capitali più ingenti del mondo e farli correre in una stessa direzione. l'idea di base è molto semplice, un finanziere, per quanto possa essere ricco o disporre del capitale dei suoi azionisti, non potrà mai concorrere con il potere economico di uno stato forte. ma se tutto il potere finanziario del mondo si unisse nella speculazione su un unico obbiettivo, allora non ci sarebbe stato al mondo che potrebbe contrastarlo. porto come esempio gli stati uniti. il PIL complessivo, quindi la forza economica degli usa, si aggira intorno ai 14.000 miliardi di dollari. la forza economica dei componenti della trilaterale supera i 400.000 miliardi di dollari. ovvio che si tratta di un organizzazione che può far ballare qualunque governo ed imporre la propria volontà a livello mondiale. se si decide di affondare l'italia, lo si fa e poi si mangia il cadavere di quello che era un paese economicamente autosufficente. lo hanno fatto con la grecia e in misura minore, con irlanda, spagna, portogallo e italia. ora tocca alla francia e al belgio. già stasera il tg dava notizie di un attacco speculativo nei confronti dei titoli del debito di spagna e francia.
    questo il nocciolo della faccenda monti. il problema non è la tecnocrazia, ma di chi è servo il tecnocrate. fosse servo dell'interesse comune non ci sarebbero problemi, ma se è servo del potere economico e delle lobbies finanziarie, allora il problema si pone in modo drammatico.
    democrito

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  2. e' palese che i 400.000 miliardi della elite non hanno un controvalore in beni materiali, sono numeri su di un computer che si sono scritti da soli.
    sono creazioni finanziarie ma e' roba che non si mangia, ergo non vale niente sino al momento in cui uno in cambio ti da una pagnotta di pane.
    se questo uno ad un certo punto si rende conto che sta offrendo pane in cambio di fumo allora potrebbe anche smettere di scambiarlo e per il finanziario sono guai, lui ha solo numeri in cantina e non si mangiano.
    dove sta il potere? in chi costruisce numeri o in chi fa il pane?
    e' ovvio che la finanza sta in piedi solo perche' il panettiere accetta ogni giorno di farsi fregare, la fine di questa finanza la decidera' proprio il panettiere il giorno in cui avra' capito la truffa.

    yak

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  3. Condivido quello che scrivi, Demo. Ma secondo te, questi tecnocrati e finanzieri che FREGANO il panettierete di chi sono servi, delle famiglie reali inglese e company, e principalmente, della cheiesa cattolica ??? Lilith

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  4. yak@
    La materia economica è un gran casino e le cose non sono così semplici come potrebbero apparire ad un primo sguardo. Diciamo che l’economia è un’estensione della società e della sua ideologia, ma con questo ci siamo complicati ancora di più la vita.
    Non hai certo torto a dire che il valore del denaro è solo valore nominale, quindi non è valore reale, ma questo è un punto di arrivo, non di partenza. Dietro il moderno concetto di denaro c’è solo una promessa, da parte dello stato, verso chi lo possiede. Si tratta di un’economia basata sul debito dello stato verso il possessore di denaro.
    Lo stato quindi non è certo il “buon padre di famiglia” che deve risparmiare e stare nei conti, come ci viene fatto credere dai media, e quindi quando i debiti superano gli introiti ha problemi e impone sacrifici a tutta la famiglia. Al contrario, lo stato è il sovrano che impone la sua valuta ai sudditi e ne crea quanta ne vuole dal nulla. Unico limite a questa operazione è l’armonizzazione con il PIL, in quanto il valore del denaro è corrispondente al prodotto interno lordo di nazione. Se lo stato creasse valuta oltre i limiti imposti dal corrispettivo valore prodotto nella nazione, si ha un fenomeno chiamato inflazione, ossia perdita di valore della valuta e innalzamento dei prezzi dei prodotti. Ma proprio perché lo stato crea denaro oltre i limiti della produzione esistente, e proprio allo scopo di incrementare la produttività del paese, che il PIL di una nazione deve necessariamente essere sempre in crescita.
    Quello che succede è che agli stati è stata sottratta questa possibilità. Hanno perso la sovranità monetaria e a seguire tutte le altre prerogative di sovranità a favore di chi può oggi inventarsi il denaro e quindi diventare di fatto il sovrano delle nazioni, che sono state preventivamente unite da patti scellerati e finalizzati a questo passaggio di sovranità.
    La proposta implicita, nella tua osservazione sul panettiere, è quella di tornare ad un economia del baratto, ma tale proposta, oltre ad essere un falso storico, non potrebbe funzionare. Ci complicherebbe la vita oltre misura e lascerebbe inalterati i meccanismi sociali che stanno alla base dell’economia moderna. (cont)

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  5. Nonostante il concetto di denaro fosse molto diverso, nell’800 alcuni pensatori e filosofi avevano già inquadrato perfettamente il nocciolo della questione. Nello slogan “Ne Dio, Ne Stato, Ne Servi, Ne Padroni” è racchiuso un manifesto politico ed un’idea di cambiamento radicale della società, suffragato da migliaia di pagine tese a dimostrare che il concetto di proprietà sia il vero problema da risolvere. Nella società utopica, da loro immaginata, il concetto di denaro veniva superato dal superamento dei concetti di stato e di proprietà privata. L’organizzazione della vita sarebbe passata da uno stato centralizzato a quella di piccole comunità autogestite, dove il frutto del lavoro sarebbe stato condiviso da tutti i componenti. Da qui la parola comunismo.
    La differenza sostanziale tra il movimento anarchico e i marxiani era fondamentalmente di tipo strategico. L’idea di rivoluzione spontanea del popolo, caratteristica della fede anarchico-insurrezionale morì sulle barricate della Comune di Parigi, dove 30.000 persone persero la vita nei moti ed altrettanti vennero giustiziati a rivoluzione sedata.
    La rivoluzione pianificata procrastinata da Marx e soci andò invece a buon fine nella Russia dello Zar, ma fu evidente a tutti il suo fallimento, per motivi di ordine interno, dopo la morte di Lenin, l’assassinio di Trotsky e l’insediamento al potere di Stalin. Anche vincendo la rivoluzione, il fallimento è assicurato se prima non si costruisce l’uomo nuovo. Forse Nietzsche lo aveva capito, ma i tempi non erano ancora maturi per poter capire lui.
    Sulla creazione dell’uomo nuovo verte il pensiero marxiano del ‘900, a partire dalla rivoluzione psicoanalitica di Reich, alla Scuola di Francoforte, da cui i famosi Adorno, Marcuse, Fromm, ecc., fino a Sartre, ecc., ed in questa tentata rivoluzione dobbiamo inquadrare il movimento del ’68, ormai totalmente oltre i rigidi schemi marxisti.
    Siamo partiti dall’economia e dal governo Monti e siamo finiti di nuovo nella necessità di un cambiamento ad ampio respiro, che coinvolga l’individuo, indipendentemente agli obiettivi esteriori e sociali che si è prefissato, ma che lo riguardi non più per la società, ma solo esclusivamente per se stesso.
    Amen

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  6. Ottimo articolo, lo metto sul mio blog se non ti dispiace, naturalmente indico il tuo link come fonte, ovvio.

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  7. Certo Dioniso, mettilo pure senza problemi, anzi...:-)
    Sono d'accordo con Democrito sull'uomo nuovo e con Yak sulla metafora del panettiere... :-)

    Lilith...
    La chiesa cattolica è ancora uno dei maggiori distretti del plagio, nel bene e nel male...
    sono tutti riuniti in un network all'interno del sistema...

    Un bacio a tutti...
    abreve scriverò le miei considerazioni su Monti nel 3° episodio di FULL MONTI :-)

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  8. dev'essere andato un commento nello spam.

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  9. Da un articolo che leggo su stampalibera risulta come Monti sia stato, o sia tuttora, membro dell'agenzia di rating Moody's. Ecco, allora si spiegano tante cose, incluso un conflitto d'interessi enorme. Quelli declassano, gettano nel panico una nazione e poi ci mettono un loro dipendente a comandare. Se questo non e' un colpo di stato non so proprio cosa possa esserlo, oggi.

    Poi apprendo anche che la procura di Trani ha mandato a Moody's e Standard & Poors un avviso di garanzia per aggiotaggio, manipolazione di mercato e abuso di informazioni privilegiate. Spero che il processo ci sia, ma quasi sicuramente i giudici saranno nell'ordine, a seconda della loro caparbieta': trasferiti, coinvolti in uno scandalo, eliminati.

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  10. 1- tutto il denaro creato e' a debito sul quale si pagano interessi, questi ultimi impagabili per definizione perche' al momento della creazioen del debito da parte della banca il denaro degl iinteressi non e' ancora stato creato per cui in giro per il mondo esiste il denaro per ripagare il debito ma non gli interessi.
    inoltre se paghiamo il debito allora tutto il denaro (essendo tutto creato a debito) ritorna alla banca e noi non ne abbiamo piu'.
    e' quindi necessario contrarre sempre un nuovo debito per:
    a- mantenere il denaro in mano nostra
    b- creare il denaro per pagare gli interessi del precedente debito contratto.

    preso da
    http://www.blogger.com/comment.g?blogID=9106183090096685585&postID=8881897323407517059
    primi 3 commenti

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  11. insomma, i commenti con un link spariscono!!!!

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  12. Eccallà... erano nello spam, li ho recuperati:-)

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  13. Anonimo...
    quoto i commenti che hai indicato, sei tu Indopama???

    Posto i commenti...

    -Il valore di un qualcosa va in fumo ma non il denaro.
    se pago 100 un bot allora qualcuno riceve quei 100, se poi il suo valore cala a 30 io rivendendolo prendo solo 30 e perdo 70 ma non e' che vanno in fumo i soldi, quelli rimangono sempre in giro.

    La finanza speculativa e' fare il denaro dal denaro, in pratica non si aggiunge un qualcosa di utile ad un bene se non il fatto, completamente dannoso per i poveri cittadini, di aumentarne il suo valore in denaro (ma non quello effettivo di utilita').

    Quindi da questo possiamo gia' capire che la finanza genera una grossa inflazione poiche' immette molto denaro sempre restando quella la produzione di beni.

    La finanza genera inflazione e fa abbassare il potere di acquisto del cittadino. ci guadagna chi ha un immediato accesso alla fonte del denaro, chi e' vicino alle banche e ci perde chi e' lontano da questa fonte, il cittadino.

    Il prezzo di un bene come per esempio il petrolio cresce immediatamente dopo un'azione speculativa mentre il salario del cittadino richiede mesi se non anni per adeguarsi, da questo l'inflazione vera e propria. chi ci guadagna e' lo speculatore, chi ci rimette e' il lavoratore comune.

    Questo per chiarire quell'"andare in fumo". in fumo ci vanno i nostri risparmi, il nostro potere di acquisto ma non vanno in fumo i soldi, questi passano piano piano dalle nostre tasche a quelle degli speculatori, amici degli amici dei banchieri.
    indopama
    18 novembre 2011 13:44

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  14. SECONDA PARTE...

    Poi possiamo analizzare, senza stare ad ascoltare le ragliate del GEAB che cambiano con la direzione del vento, i 2 problemi di base dell'europa, uno dei quali e' comune al resto del mondo.
    1- tutto il denaro creato e' a debito sul quale si pagano interessi, questi ultimi impagabili per definizione perche' al momento della creazioen del debito da parte della banca il denaro degl iinteressi non e' ancora stato creato per cui in giro per il mondo esiste il denaro per ripagare il debito ma non gli interessi.
    inoltre se paghiamo il debito allora tutto il denaro (essendo tutto creato a debito) ritorna alla banca e noi non ne abbiamo piu'.
    e' quindi necessario contrarre sempre un nuovo debito per:
    a- mantenere il denaro in mano nostra
    b- creare il denaro per pagare gli interessi del precedente debito contratto.

    Poi c'e' una crisi economica dovuta al fatto che i paesi che una volta erano poveri si sono messi a fare le cose che facciamo noi, quindi i loro salari che erano bassi tendono ad alzarsi ma i nostri tendo ad abbassarsi, quindi possiamo comprare meno cose, ergo diventiamo piu' poveri.

    Mentre la soluzione al primo problema e' abbastanza semplice e veloce, e' solo un problema di togliere le banche dalla proprieta' del privato e darle in mano ai cittadini, il secodno richiede molto piu' sforzo in quanto, se si vuole mantenere un vantaggio competitivo nei confronti di altri popoli, occorre fare le cose meglio di loro o addirittura mettersi a fare cose che loro non riescono a fare o cose nuove che loro desiderano scambiare con noi. per questo ci vogliono generazioni e il cambiamento deve avvenire all'interno delle persone, della societa' e non e' attuabile con delle semplici regole. dobbiamo ritornare a fare l'eccellenza e per questo ci vogliono capacita' eccellenti che non si imparano a scuola (ormai e' la stessa in tutto il mondo) ma devono venire da dentro ognuno di noi.
    per questo e' necessario capire com'e' fatto ognuno di noi per tirarci fuori il massimo.

    questi sono e rimangono i problemi veri da risolvere, tutto il resto e' fumo per sviare l'attenzione da questi problemi che sono la base, il resto e' dettaglio che si sviluppa su questo terreno di base.
    non si puo' agire sul dettaglio, si deve agire sulla base, sul terreno.

    quindi ogni volta che vi perdete in inutili discussioni su questo o quello che non siano uno di questi due problemi fate del male a voi stessi e fate il gioco di chi oggi ci guadagna sulle vostre spalle.
    indopama
    18 novembre 2011 14:01

    li rimetto in sintesi:
    FINANZA
    -i soldi per ripagare gli interessi non esistono perche' non sono mai stati creati.
    -i soldi, essendo in prestito, ritornano in banca e a noi non ci rimane piu' niente.

    ECONOMIA
    -gli altri popoli stanno diventando bravi come noi e stiamo quindi perdendo il vantaggio competitivo.
    indopama

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  15. @ Mentre la soluzione al primo problema e' abbastanza semplice e veloce, e' solo un problema di togliere le banche dalla proprieta' del privato e darle in mano ai cittadini, il secodno richiede molto piu' sforzo...

    Concordo pienamente con l'analisi delle cause della crisi (anche se la vera causa secondo me è l'egoismo umano e la soluzione sarebbe l'Amore con la A maiuscola), cioè il denaro come valore e non come strumento, cioè il denaro a debito e, la globalizzazione del lavoro e delle merci. Ma credo che sia più facile sviluppare le economie locali a KM 0 (se lo vuole anche la politica è poi semplicissimo) che non non togliere il potere sul denaro alle banche, dal momento che esse hanno ormai conquistato il potere assoluto. Infatti non appena c'è stato un segnale di rivolta (vedi Indignados e referendum in Grecia) sono scese in campo in prima persona, spudoratamente.
    Atomo

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  16. Il denaro è un PARADOSSO LOGICO e come tutti i padadossi è diabolico perchè crea un circolo vizioso che si autoalimenta e dal quale è difficilissimo (?) uscire. Cioè: da una parte è uno STRUMENTO che misura il valore di un bene o servizio, dall'altra è esso stesso un BENE il cui strumento di misura è ...altro DENARO (!!!) sotto forma di interesse. Ora il DENARO misura se stesso, questo non è possibile, crea un paradosso. E' il famoso paradosso di B.Russel: la classe di tutte le classi è o non è membro di se stessa?
    Ora come risolvere il paradosso denaro? Pagando il valore del denaro con un altro strumento! Con un servizio, un bene....
    Come risolvere il problema del potere delle banche? CON UN ALTRO PARADOSSO! Manifestando a favore di esse e lasciandole e aiutandole a governare. Quando il mondo sarà pieno di denaro e di conti correnti multimiliardari (a vuoto) dovranno seriamente smettere di giocare e iniare a smaltire la carta straccia!
    Atomo

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  17. il discorso di indopama, soprattutto riguardo al debito, mi ha fatto ricordare un video (Wie funktioniert Geld - Come funziona il denaro), che ho visto anni fa. Per chi non lo conoscesse, vi posto i link:

    Prima Parte

    http://www.youtube.com/watch?v=931qKLAbm1U


    Seconda Parte

    http://www.youtube.com/watch?v=Kjb3Id54pwU


    Terza Parte

    http://www.youtube.com/watch?v=XL51otdPUVA

    Se non conoscete il tedesco, ricordatevi di attivare i sottotitoli :-)

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  18. il sitema denaro ha sempre funzionato cosi':
    - il denaro viene creato dal nulla dalla banca e prestato ai cittadini quando questi chiedono un prestito. mai denaro e' stato dato gratis.
    partiamo dal momento zero in cui ancora non esiste denaro, si capisce meglio.
    - la banca presta 100 e rivuole indietro 100+10%/anno=110 dopo il primo anno
    - il cittadino accetta e riceve i 100
    - dopo il primo anno il cittadino si accorge che non ha 110 da ridare indietro ma solo 100, allora il banchiere "che e' un buon uomo" gli dice: mi accontento se mi paghi solo gli interessi, dammi 10
    - il cittadino rimane con 90, con un debito di ancora 100+10%anno=110 ma ha ancora denaro e va avanti
    - il secondo anno stessa storia, deve sempre 110 ma ha solo 90 e al banchiere paga solo gli interessi, gli rimangono 80.
    - il terzo anno gli rimangono 70 ed un debito di sempre 100+10%anno
    - il quarto 60
    - il quinto 50
    - il sesto 40
    - il settimo 30
    - l'ottavo 20
    - il nono 10
    - il decimo anno 0 ed un debito ancora di 100+10%anno

    con questo tasso di interesse in 10 anni tutto il denaro ritorna alla banca ed in piu' noi abbiamo ancora da pagare tutto il debito piu gli interessi.

    a questo punto facciamo un altro debito per avere altro denaro.

    - prendiamo a prestito altri 100 e il debito totale diventa di 200+10%anno
    - il primo anno paghiamo 20 e ci rimane 80
    - il secondo 60
    - il terzo 40
    - il quarto 20
    - il quinto 0 e con un debito di 200+10%anno

    come vedete ci si impoverisce in maniera esponenziale, queste sono le bolle e la velocita' di impoverimento dipende dalla percentuale degli interessi che viene decisa dai padroni della FED, BCE, ecc.

    siamo completamente schiavi di una truffa contabile e non siamo capaci di accorgercene, eppure il ragionamento e' semplice. siamo o non siamo tonti?

    idem

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  19. nell'esempio di sopra la banca e' l'insieme di tutte le banche del pianeta e il cittadino tutta la popolazione.

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  20. @indopama
    il problema del denaro va scomposto:
    1) le banche prestano denaro che non hanno:
    a) b.centrale con l'emissione (signoraggio)
    b) b. commerciali (riserva frazionaria)
    2) interessi sul prestito
    Per quanto riguarda il punto 1 basterebbe che le banche centrali tornassero statali (almeno così il frutto del signoraggio ingrasserebbe le casse dello stato che potrebbe diminuire la pressione fiscale) e per il punto 2 andrebbero eliminati gli interessi sul denaro (tipo banca YAK in Svezia) e alla banca va corrisposto solo il costo del servizio e delle spese sostenute. Così le banche guadagnerebbero il giusto del loro lavoro come tutti quanti.
    Ingenuo

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  21. ovviamente va anche abolita la riserva frazionaria, cioè le banche possono prestare solo i soldi che hanno effettivamente.
    Ingenuo

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  22. il signoraggio e' un interesse come gli altri per cui si puo' fare di tutta l'erba un fascio: le banche sono tutte li' per prestare denaro e crearlo dal nulla all'occorrenza.
    la banca deve pure creare denaro dal nulla se per esempio cresce la popolazione o cresce lo scambio delle merci. il problema non e' creare denaro dal nulla e darlo alla gente, il problema e' riprenderselo indietro (alla gente non rimane piu' niente) e farsi pagare gli interessi (questo e' il vero guadagno della banca, altissimo, che va tutto solo nelle mani di pochi padroni delle banche).
    una soluzione puo' essere quella di far diventare pubbliche tutte le banche, gli interessi ritornano quindi a noi e diventano tasse con le quali ci paghi il pubblico impiego e le opere pubbliche.
    lasciare gli interessi e' utile per dare valore al denaro.
    regolando il tasso di interesse si regola la quantita' di denaro che entra nelle casse statali rispetto a quello che rimane nel privato. in questo modo si puo' dirigere l'economia, sempre che si abbiano alla guida personaggi illuminati, non questa gentaglia rozza ed ignorante che pero' non e' altro che la rappresentanza di un popolo ignorante.

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  23. poi va abolita la speculazione, i prestiti si concedono solo per la produzione di cose concrete o servizi, la speculazione e' dannosa perche' gli speculatori prendendo in prestito cifre enormi di denaro creano inflazione e possono appropriarsi facilmente della ricchezza prodotta da cittadini che hanno a disposizione risorse ben minori.
    quindi va abolita la borsa, l'azienda il prestito lo chiede alle banche statali, come tutti.

    la riserva frazionaria non e' un problema, la banca deve generare denaro dal nulla per darlo alla gente, dietro questa paura c'e' solo la truffa contabile della finanza dovuta alla speculazione. ci sono beni come i CDS e roba varia che non sono beni materiali e nemmeno servizi, sono fiches di un casino', cifre enormi di denaro dove dietro non c'e' nessun valore reale. questo e' il denaro che genera inflazione come ho spiegato sopra.

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  24. Idem/Indopama, hai improvvisamente smesso di assumere quella roba che assumevi prima? :)))))

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  25. no Conte, io sono votato ad aiutare gli altri per cui dipende da voi l'argomento che desiderate trattare. io vi ho sempre detto cose vere, solo che mentre per alcune avevate gia' un metro di giudizio, per altre non lo avete ancora per cui di fronte al nuovo avete ascoltato la paura che vi ha detto di fermarvi bollandomi come "sbagliato", da scartare.

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  26. adesso vi ho proposto l'etichetta "idem" perche' le cose che ho raccontato, anche se non le sapevate (perche' non ci avevate mai posto sopra l'attenzione), le puo' capire pure un bambino con una matematica da elementari che sono VERE.
    quello che ho detto oggi lo capite facilmente, qualcuno guidato dal proprio senso di sfida provera' anche di trovare una spiegazione per dirmi che ho sbagliato ma dentro di voi e' CHIARA questa truffa.
    una truffa semplice, quasi banale che e' stata accettata da tutti noi altrimenti quei pochi banchieri non avrebbero nessun potere.
    diciamo che siamo per il 99% del tempo distratti, con l'attenzione su cose inutili.
    spero che questo esempio serva a portare un po' di consapevolezza, le cose non sono messe male come sembrano, anzi, e' tutto un gioco che si sistema in un attimo, dipende solo dalla consapevolezza e conoscenza della maggioranza di noi.
    e' tutto quasi banale, siamo noi che amiamo creare questa illusione cosi' complicata.

    e se questa volta ho detto una cosa vera allora vi viene subito il dubbio che anche le altre volte abbia detto che vere.....

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  27. Quindi Indopama è idem :-)
    Finalmente parla da umano e non da alieno, penso sia la prima volta in un anno e mezzo di blog...Bene!!!
    Anche zn si è degnato di postare dei link ed ha messo da parte la NON-MENTE...
    E' già un passo avanti...
    :-)

    Sui meccanismi dei mercati e delle banche penso che più o meno siamo tutti d'accordo, sono cose abbastanza note a chi naviga in rete, oggi rese più palesi anche dallo stesso sistema e dai media mainstream...
    Io nel dettaglio sono ignorante, capisco bene però i meccanismi che regolano la truffa, anche se non sarei in grado di fare un articolo di mia sponte sull'argomento del signoraggio, per esempio...Infatti non l'ho mai fatto e ben venga chi ne vuol parlare...

    In questo periodo sto riflettendo molto su ciò che accade in europa, voglio capire quando verrà presentata la "risoluzione" ai problemi ECONOMICI DEI POPOLI,convincendo le persone che il NWO sarà la soluzione a tutti i mali...
    Voglio capire quando verrà realizzato questo step...

    HASTA

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  28. Caro idem, piantala di lagnarti sui pregiudizi che gli altri possono avere su di te. Per quanto mi riguarda non ho alcun pregiudizio e ti pregherei di non accumunarmi ad un “voi” in cui non mi riconosco.
    Nel merito di quanto affermi, che mi sembra un po’ semplicistico, non per pregiudizio su di te, ma per il merito della materia trattata. Essendo però l’economia materia sulla quale non sono sufficientemente informato, tenderei ad avere domande più che dare risposte. Comunque a seguire un commento sul tema trattato.
    Comunque la truffa non è così chiara come il complottismo da 4 soldi vorrebbe farci credere.

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  29. Indoidem dice:
    "no Conte, io sono votato ad aiutare gli altri per cui dipende da voi l'argomento che desiderate trattare. io vi ho sempre detto cose vere, solo che mentre per alcune avevate gia' un metro di giudizio, per altre non lo avete ancora per cui di fronte al nuovo avete ascoltato la paura che vi ha detto di fermarvi bollandomi come "sbagliato", da scartare."


    EEEEEHHH??????????

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  30. ecco che e' cominciata la guerra...
    :D

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  31. Idem, nessuno ha mai contestato, e tanto meno "bollato per sbagliato", il tuo concetto "PRINCIPALE"; che anzi molti, incluso me, condividono, e che probabilmente conoscono da PRIMA e MEGLIO di te....ma si è CRITICATO solamente il tuo DRASTICISMO, ASSOLUTISMO, INCAPACITA' di DIALOGARE e PRESUNZIONE. Lilith

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