venerdì 27 gennaio 2012

NO TAV... OVVERO, LA VOCE DEL DISSENSO !!!


Perquisizioni in tutta Italia per
gli scontri di giugno e di luglio.
C'è anche consigliere comunale.
La Procura: fermati solo i violenti

M. TROPEANO, M. NUMA, C. LAUGERI
Torino
Operazione della Polizia in tutta Italia contro esponenti dei centri sociali, dell’area anarchica e dell’autonomia che hanno partecipato a manifestazioni No Tav in Val Susa la scorsa estate. Il risultato del blitz è di venticinque ordini di custodia cautelare in carcere (che scendono a 24 nel pomeriggio dopo il rilascio di una donna incinta), uno agli arresti domiciliari, 15 provvedimenti di obbligo di dimora e un divieto di entrare nella provincia di Torino. I provvedimenti seguono l’inchiesta della Digos e della procura di Torino sui violentissimi scontri che si scatenarono in Val Susa il 27 giugno e il 3 luglio dello scorso anno. Scontri che costarono 211 feriti tra poliziotti e carabinieri.

A Palazzo di Giustizia, oggi sottolineano che le ordinanze di custodia sono «un’operazione chirurgica contro gli autori delle violenze». Per questo, dopo la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni e il danneggiamento in concorso, non sono stati contestati reati associativi. Nella rete sono finiti esponenti dei Centri sociali come Giorgio Rossetto del torinese Askatasuna o Niccolò Garufi del milanese Zam Racaille, nomi storici dell’anarchismo italiano, l’ex brigatista Maurizio Ferrari, studenti universitari, attivisti di partito e di sindacato, persino tre minorenni (denunciati). Abitano a Torino, Milano, Bergamo, Belluno, Foggia, Sassuolo, Genova, Roma, Parma, Macerata, Cremona, Cosenza, in Francia, ma tutti erano saliti in Valle di Susa per unirsi alle dimostrazioni dei No Tav e tutti, come risulta agli esperti della Digos dopo l’analisi di fotografie e filmati, invece di limitarsi a cantare slogan hanno preso parte a quella che il gip Federico Bompieri ha definito senza mezzi termini «una guerriglia».

Il procuratore Gian Carlo Caselli precisa che non è un’inchiesta contro il movimento No Tav né contro la libertà di manifestare e nemmeno contro la Valle di Susa (solo due sono i valligiani arrestati), ma «un’operazione di cesello» diretta a perseguire singoli episodi di resistenza e lesioni. È un’inchiesta - dice il gip - che riguarda «movimenti dell’area anarchica e antagonista» ed è, comunque, contro soggetti che sono «da tempo impegnati in azioni di protesta contro le istituzioni», e quindi non solo contro il Tav. «In Valle - osserva Caselli - si creò un punto di coagulo di forze diverse». Due sono le giornate prese in esame. Il 27 giugno la polizia sgombera il presidio, esteso per decine di km quadrati, che i No Tav mantengono da mesi alla Maddalena di Chiomonte dove è previsto il primo cantiere del treno ad alta velocità. Ci vogliono ruspe e benne per sventrare le barricate erette dai dimostranti, i quali, a migliaia, tentano anche di impedire alle forze dell’ordine di risalire le strade lanciando sassi.

«Sembrerebbe un gioco di ruolo ambientato in un contesto medievale - sono le sconcertate parole del gip - se non fosse che tutto è stato messo in pratica». Gli «assedianti» vengono accolti da una sassaiola fittissima e Guido Fissore, 67 anni, consigliere comunale a Villar Focchiardo, viene riconosciuto come l’uomo claudicante dai capelli bianchi che tempesta gli agenti con una stampella mandandone quattro in ospedale: arrestato questa mattina, sul web diventa subito un eroe, «l’Enrico Toti» della Valsusa. Il 3 luglio si replica. Questa volta sono i No Tav a stringere d’assedio la Maddalena, che nel frattempo è stata recintata dalle forze dell’ordine. I cortei raccolgono decine di migliaia di simpatizzanti No Tav e 400 di loro decidono di «riprendersi il cantiere» - dicono - con un assalto in piena regola che il gip descrive come «una guerriglia» condotta «in un ambiente impervio e ostile». Gli agenti vengono bersagliati da massi, bombe carta, molotov, fumogeni, bottiglie di ammoniaca; gli aggressori si danno il cambio nascondendosi nei boschi, un carabiniere rischia grosso quando, durante una carica, viene isolato dal reparto, picchiato e sequestrato. Ma l’offensiva è respinta. E al cantiere si comincia a lavorare. Subito dopo scattano le indagini sfociate negli arresti di stamattina.



ECCO LA DIRETTA DELLA GIORNATA

Ore 21.49 - La fiaccolata
Centinaia di attivisti del movimento No-Tav, si sono radunati davanti alla stazione ferroviari di Bussoleno (Torino), dove è stata organizzata una fiaccolata in segno di solidarietà verso gli arrestati dello stesso movimento su ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Torino. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta «La valle non si arresta».

Ore 21.22 - Sindaci divisi
Non è stato raggiunto l’accordo tra i sindaci di centrodestra e centrosinistra della comunità montana Valli di Susa e Sangone sulla manifestazione «contro la militarizzazione della Valle» da organizzare insieme al movimento No Tav nella seconda metà di febbraio. Gli esponenti del centrodestra hanno abbandonato polemicamente la riunione che, programmata da tempo, si è svolta in serata a Bussoleno (Torino). I sindaci che sono rimasti all’incontro hanno così approvato all’unanimità una delibera contro la militarizzazione della Valle di Susa e hanno deliberato un incontro con gli esponenti del movimento No Tav da tenersi nei prossimi giorni. L’assemblea ha poi deliberato, alla luce degli arresti di oggi, una richiesta di incontro al Presidente del Consiglio Mario Monti per porre la questione dell’ordine pubblico in Valle di Susa.

Ore 20.10 - Il carabiniere "sequestrato"
Un brigadiere dei carabinieri isolato dal suo reparto durante una carica di alleggerimento contro i manifestanti No Tav, picchiato, trascinato nei boschi, sequestrato e rapinato della sua pistola: c’è anche questo fra gli innumerevoli episodi registrati durante la «guerriglia» (la definizione è del gip Federica Bompieri) che si scatenò il 3 luglio in Valle di Susa davanti al cantiere a Chiomonte (Torino). La vicenda, già emersa nei giorni successivi, è ora citata nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 26 attivisti No Tav.

Ore 18.45 - Presidio a Torino
Un presidio di alcune centinaia di persone ha bloccato la centralissima piazza Castello a Torino per protestare contro gli arresti fatti all’alba in molte città italiane. La manifestazione cominciata con poche decine di giovani dei centri sociali di Torino, di attivisti No Tav e di antagonisti è andata poi ampliandosi con la partecipazione di alcuni esponenti di Sinistra Critica, Rifondazione Comunista e Fiom.

Ore 17.42 - Scarcerata la donna incinta
La Procura della Repubblica di Torino ha avviato le procedure per la scarcerazione di Maja C., di 34 anni, di Torino, che, incinta di sette mesi, è stata arrestata stamani nell’operazione della Polizia sugli scontri della scorsa estate in Val Susa. La gravidanza della donna, che era stata portata nel carcere delle Vallette, non era nota nè alle forze dell’ordine né ai magistrati, i quali, una volta verificata la situazione, hanno attivato le procedure per la scarcerazione immediata.

Ore 14.32 - Il gip: "Azione violenta e coordinata"
«In alcuni frangenti l’azione violenta era stata concertata, organizzata e, sul posto, addirittura coordinata»: lo scrive il gip Federica Bompieri nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita per 26 attivisti No Tav. Il giudice si riferisce in particolare all’assalto al cantiere di Chiomonte (Torino) portato avanti il 3 luglio. «I gruppi - si legge - si sono alternati nello sferrare l’attacco alle forze dell’ordine sì da consentire a "forze fresche" di dare il cambio a chi era stato in prima linea». Si è trattato, per il gip, di scontri «non estemporanei».

Ore 13.59 - Coinvolti anche tre minoirenni
Ci sono anche tre minorenni fra gli indagati nel procedimento giudiziario sui No Tav. Uno di loro, oggi diciottenne, ha precedenti per aver partecipato a manifestazioni sfociate in episodi di violenza e da stamani è agli arresti domiciliari; gli altri due sono indagati in stato di libertà. «Non abbiamo sparato nel mucchio - ha spiegato Anna Baldelli, Procuratore della Repubblica per i minorenni di Torino - ma, tra le migliaia di persone presenti, abbiamo denunciato coloro che sono stati ripresi mentre raccoglievano e lanciavano pietre».

Ore 12.35 - Stasera fiaccolata in Val Susa
Il movimento No Tav ha indetto per questa sera una fiaccolata per le strade di Bussoleno (Torino) per protestare contro gli arresti effettuati stamani su ordine della gip di Torino. La decisione è stata presa dal movimento durante un'assemblea al presidio permanente di Vaie (Torino).

Ore 12.30 - Caselli: "Dai violenti azione mirata contro le forze dell'ordine"
Gli attacchi alle forze dell'ordine, nel corso degli scontri a Chiomonte del 27 giugno e del 3 luglio, non sono stati «estemporanei», e «non sono stati frutto di improvvisazione». Lo ha sottolineato il Procuratore Giancarlo Caselli nel corso della conferenza stampa. «Si tratta di azioni che sono state coordinate sul posto e organizzate - ha spiegato Caselli - per fare un'esempio il 3 luglio nell'area archeologica di Chiomonte , sotto il viadotto Clarea, i gruppi si sono alternati nello sferrare l'attacco alle forze dell'ordine in modo da non consentire a forze fresche di dare il cambio ai colleghi». «Pietre, punte ferrate, bulloni, oggetti contundenti vari, secchi di vernice, letame, petardi, bombe carta e paratie per ostacolare il lavoro delle forze dell'ordine» sono questi gli oggetti elencati da Caselli, in possesso di alcuni manifestanti, «che difficilmente fanno pensare ad atti frutto di improvvisazione».

Ore 12,00 - Caselli: "Azioni contro i singoli, non contro il movimento"
Nel corso della conferenza stampa in Procura il Procuratore Capo di Torino Gianfranco Caselli ha sottolineato che l'operazione svolta stamane dalle forze dell'ordine era mirata a colpire «singoli soggetti che si sono resi responsabili di azioni contro la legge». «Nessuna azione contro la Valle di Susa, il movimento contrario all'alta velocità o contro le mobilitazioni che si svolgono entro i confini della legge», precisa Caselli. E aggiunge: «Le forze dell'ordine hanno compiuto un'operazione di cesello su una materia incandescente. Dei 41 provvedimenti notificati, soltanto tre riguardano cittadini valsusini, ulteriore prova che questa operazione non è contro la Valle e nemmeno contro il dissenso quando questo resta circoscritto nei confini imposti della legge».

Ore 10,30 - Il sindacato di polizia: "Grande soddisfazione"
Riguardo all'operazione della Digos contro la frangia violenta del movimento No Tav, non tardano ad arrivare anche i commenti del sindacato di polizia. In particolare, il segretario provinciale del Siap, Michele Cerviere, dichiara: «Siamo davvero soddisfatti. Le decine di ordinanze di custodia cautelare in via di esecuzione confermano senza ombra di dubbio le denunce del nostro sindacato a partire dal 27 giugno. Per mesi abbiamo chiesto che venissero individuati e perseguiti i violenti del movimento No Tav, che oltre ad attentare direttamente alla vita di donne e uomini in divisa istigano alla violenza e vomitano insulti, su social network e siti internet, oltraggiando la dignità dei poliziotti e dello Stato che rappresentano». Il segtretario Cerviere prosegue: «Oggi lo Stato batte un colpo e comincia a rendere giustizia alle centinaia di feriti tra le forze di polizia causati dai vili attacchi di questi aspiranti omicida, che hanno messo in ombra la legittima e pacifica protesta di migliaia di manifestanti che non condividono la realizzazione della linea Tav».

Ore 9,45 - Arrestati anche due ex terroristi
Sono coinvolte anche due persone che in passato hanno militato in organizzazioni terroristiche nell’inchiesta sul movimento No Tav sfociata questa mattina in una serie di arresti. Si tratta di Maurizio Paolo Ferrari, 66 anni, cofondatore delle Brigate Rosse insieme a Renato Curcio, e Stefano Ginetti 58 anni, ex di Prima Linea.

Ore 9,15 - Conferenza stampa No Tav
Alle 14,30 il movimento No Tav ha convocato una conferenza stampa al presidio di Vaie.

Ore 8,50 - Arrestati leader dell'area anarco-insurrezionalista
Cominciano a filtrare i nomi degli arrestati nel corso dell'operazione scattata all'alba: tra questi figurano Tobia Imperato, uno degli esponenti di rilievo dell'area anarco insurrezionalista e Giorgio Rossetto, uno dei leader del centro sociale Askatasuna di Torino.

Ore 8,26 - Perquisizioni nei centri sociali
Perquisiti tre centri sociali nel Torinese: sono El Paso di Torino, il Mezcal di Collegno e il Barocchio di Grugliasco.

Ore 8,20 - In manette un consigliere comunale
Tra gli arrestati anche Guido Fissore, consigliere comunale di Villar Focchiardo. Sul sito NoTav.info l'invito alla resistenza: «Liberi tutti la Valle non si Arresta»

Ore 8,06 - Ventisei arresti
La Questura di Torino ha emesso ventisei ordinanze di custodia cautelare in carcere, quindici con obbligo di dimora, un provvedimento di arresti domiciliari e un divieto di dimora in provincia di Torino. Le città interessate dalla maxi operazione sono Torino, Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma, Modena e in Francia.

Ore 7,53 - Il movimento No Tav valuta strategie difensive
Il legal team del movimento No Tav sta seguendo lo svolgimento dell'operazione. In tarda mattinata, quando i numeri dell'operazione e i capi d'accusa saranno più chiari, si riuniranno per decidere le strategie difensive da adottare.

Ore 7,30 - Primi arrivi in Questura
Alle 7,30 la prima macchina con uno degli arrestati è entrata in Questura a Torino. Intanto sui siti No Tav si sta diffondendo la notizia del maxi blitz della Polizia. Numerosi attivisti si stanno radunando a Villar Focchiardo. Già attivati i legali del Movimento. Nel corso della giornata si terrà probabilmente un raduno in Valsusa. E salgono i timori che la manifestazione di protesta in programma per sabato a Torino assuma i contorni di una rappresaglia nei confronti dell'operazione di questa mattina.

Ore 6,30 - Il blitz in tutta Italia
Il blitz è scattato questa mattina intorno alle 6. L'operazione si è svolta a Torino, in Valsusa e in alcune città del Nord Est e della Lombardia e in altre regioni italiane. L'inchiesta si è estesa anche a simpatizzanti residenti in altri paesi europei. L'operazione coordinata dai pm Manuela Pedrotta e Giuseppe Ferrando e sotto la supervisione del procuratore capo Giancarlo Caselli nasce in seguito alle indagini svolte dalla Digos di Torino, che attraverso l'uso di sofiscate tecnologie informatiche, ha ricostruito l'identità di chi ha partecipato attivamente agli scontri con le forze dell'ordine.


sabato 21 gennaio 2012

E IL NAUFRAGAR M'E' DOLCE IN QUESTO MARE...??? PARTE 2°


Interessante, molto... potrebbe essere un caso, però è troppo grande l'immagine dietro alla ragazza, immagine che crea una V ed INDICA ANCHE IL RIBALTAMENTO, SCALE RIBALTATE, NAVE INCLINATA, SEMBRA PROPRO LO SFONDO DELLA NAVE RIBALTATA...
OLTRETUTTO ESCHER ERA UN NOTO MASSONE ROSACROCIANO, TUTTE LE SUE OPERE SONO SIMBOLICHE ED UTILIZZANO SIMBOLICAMENTE ATTRAVERSO IL RIBALTAMENTO PERCETTIVO, IL CONTRAPPASSO, CIOE' 13...
ESCHER FECE UN'OPERA CHE SI CHIAMAVA "DELFINI IN MARE" NEL 1923, SAREBBE CURIOSO SAPERE SE CI SONO STATI ULTIMAMENTE DEI DELFINI SPIAGGIATI DALLE NOSTRE PARTI...
DELFINO ERA CHIAMATO A TITOLO ONORARIO, IL PRIMOGENITO DEI RE DI FRANCIA, E DATO CHE NEL PRECEDENTE POST PRESENTAVO UN VIDEO DEL TRAILER DI UN FILM DI GODARD, REGISTA FRANCESE, GIRATO 2 ANNI FA PROPRIO SU COSTA CROCIERE, NOTAVO CHE PARLAVA METAFORICAMENTE DELLA MORTE DEL SOCIALISMO E DEL DECLINO REAZIONARIO DELL' EUROPA, ERANO CURIOSI QUESTI SINCRONISMI...
 
LA SCRITTA SOPRA ALL'IMMAGINE POSTATA E' IN RUMENO...
ea constitutiei astfel incat presedintele sa fie ales cu 51...
costituzione in modo che lei è stato eletto presidente con 51...
INFATTI IL GIORNO SEGUENTE LEGGIAMO LA SEGUENTE NOTIZIA: 
Romania, proteste contro Basescu: scontri a Bucarest. Sabato 14 Gennaio 2012...
Potremmo andare avanti all'infinito... :-)
 
ALTRA COINCIDENZA SIGNIFICATIVA...
IL PAPA IL GIORNO PRIMA DELLA SCIAGURA HA RICEVUTO IN DONO DA MONTI, 2 ATLANTI COMPOSTI DAL CARTOGRAFO FRANCESCO GHISOLFO SCRITTI NEL 500 A FIRENZE (GIGLIO)...
CURIOSO, QUINDI IL BUROCRATE SERVO DEI POTERI FORTI, MONTI, DONA IL SUO SACRIFICIO (LA NAVE CHE AFFONDA/LO STATO CHE AFFONDA) AL CAPO SIMBOLICO DELLA FAZIONE NERA MASSONICA, IL PAPA...
LA COSTA CROCIERE OSSA E CROCE, APPARTIENE ALLA CARNIVAL CRUISE DI UN ARMATORE IS-RAELIANO NATURALIZZATO STATUNITENSE...
L'ETIMO DI CARNEVALE ORIGINARIO SIGNIFICA CARRUS NAVALIS, CIOE' CARRO SU ACQUA... DOPO L'EPIFANIA ARRIVA IL CARNEVALE ED ANTICAMENTE AVVENIVA ESATTAMENTE DOPO 1 SETTIMANA DAL GIORNO DELLA BEFANA...
CIOE' IL NOSTRO VENERDI' 13 2012...
 
IL PAPA, OVVIAMENTE COME AVATAR SIMBOLICO, E' IL CAPO DEI TEMPLARI E DELLA MASSONERIA NERA, DEI CAVALIERI DI MALTA E VIA DICENDO...
SCHETTINO COME ETIMO DERIVA DA FRANCESCO CHE ETIMOLOGICAMENTE SIGNIFICA FRANCO DERIVANTE DAL POPOLO GERMANICO CHE INVASE LA GALLIA... QUINDI MASSONERIA NERA, GERMANIA-VATICANO, ORDINE DEL DRAGO,VINCENTE SULLA FAZIONE GENTILE  FRANCESE MEROVINGIA ROSICRUCIANA ...???
76 MINUTI, SOTTOLINEATI DAI MEDIA IN CONTINUAZIONE, TEMPO TRASCORSO DOVE IL COMANDANTE HA EVITATO DI FAR EVACUARE LA NAVE, 76 QUINDI ANCORA 13
:-)...  DOVE SCHETTINO PRENDE DIRETTIVE DALL'ARMATORE CHE GLI VIETA DI FERMARSI E SOCCORRERE GLI OSPITI...
 
LA MISSION DI COSTA CROCIERE FORSE ERA QUELLA DI FAR CAMBIARE VOLUTAMENTE ROTTA PERCHE' IN QUEL CASO NON AVREBBERO DOVUTO PAGARE I DANNI, O ADDIRITTURA, SI VOLEVA ACCADESSE UNA STRAGE, MA NON E' ANDATO TUTTO COME PREVISTO... E FORSE PER QUELLO IL COMANDANTE AVEVA ABBANDONATO LA NAVE...
SCHETTINO, FORSE AVRA' SBAGLIATO MANOVRA, FORSE NO, COMUNQUE FUNGE DA CAPRO ESPIATORIO... IL CAPRO ED IL GIGLIO SONO LEGATI SIMBOLICAMENTE ALLA FIGURA DELL'ARCANGELO GABRIELE, CHE SI ANNUNCIA TRASFIGURATO DA GIGLIO ALLA VERGINE-VENERE-VIRGO/VENERDI  E 13/TRASMUTAZIONE...
DELIRIUS ???
:-)))
 
 

 

mercoledì 18 gennaio 2012

E IL NAUFRAGAR M'E' DOLCE IN QUESTO MARE...???


ANALISI UFFICIALE E RAZIONALISTA DELLA TRAGEDIA:
VENERDI' 13... ALLE 21.40, LA GROSSA NAVE COSTA CONCORDIA COLPISCE LA SCOGLIERA DEL BASSO FONDALE DAVANTI ALL'ISOLA DEL GIGLIO, ARENANDO E PROCURANDOSI UN'APERTURA DI 70 METRI... INIZIA AD IMBARCARE MOLTA ACQUA...
IL COMANDANTE INIZIALMENTE SMINUISCE IL FATTO DICENDO CHE SI TRATTA DI UN BLACKOUT, NON PROVVEDE ALL'IMMEDIATA EVACUAZIONE DEI PASSEGGERI FACENDO TRASCORRERE UN'ORA PRIMA DI PRENDERE ALCUNA DECISIONE, IN BARBA AL PROTOCOLLO MARITTIMO, MA SOLO DOPO ESSERE STATO SOLLECITATO EVIDENTEMENTE DAL SUO STESSO EQUIPAGGIO... E' UNO DEI PRIMI A SCAPPARE DALLA NAVE METTENDOSI SUBITO IN SALVO, AL POSTO DI ADEMPIERE AL SUO DOVERE, NON PREOCCUPANDOSI AFFATTO DEL SUO RUOLO E DELLE SUE RESPONSABILITA'...
LA NAVE VERSO LE 23 INIZIA AD INCLINARSI SEMPRE DI PIU', E LA SITUAZIONE DIVENTA PERICOLOSA, CI SONO I PRIMI MORTI LA TRAGEDIA E' DI IMMANI PROPORZIONI...
NON VENGONO SEGUITE AL MEGLIO LE PROCEDURE DI SICUREZZA ED IL PANICO TRA LA FOLLA IMPAZZITA AUMENTA...
IL COMANDANTE, FORSE INCREDULO E SORPRESO DELL'ACCADUTO, NON SEMBRA LUCIDO, NELL'IMMEDIATO PARE NON ABBIA REALIZZATO COSA ABBIA COMBINATO, RICEVE TELEFONATE ALLARMATE DALLA CAPITANERIA CHE GLI ORDINA LE PROCEDURE DA COMPIERE, MA IL COMANDANTE SEMBRA NON RENDERSI CONTO DI CIO' CHE HA CAUSATO, IN PRIMIS QUELLO DI AVER VOLUTAMENTE ABBANDONATO LA NAVE PER SALVARE LA SUA PELLE, OLTRE AD AVERE FATTO AFFONDARE LA NAVE STESSA PER SUOI GRAVI ERRORI, CAUSANDO LA MORTE DI PERSONE INNOCENTI...VERRA' IN SEGUITO ARRESTATO, MENTRE VIENE INVECE PREMIATA LA CITTADINANZA DELL'ISOLA DEL GIGLIO PER L'AIUTO PREZIOSO DELLA COMUNITA' E PER IL CONTRIBUTO UMANO E CIVILE...
IL FATTO DIVENTA SUBITO UN MUST IN TUTTI I MEDIA NAZIONALI ED INTERNAZIONALI...
UN NUOVO TITANIC, UNA TRAGEDIA EVITABILE CAUSATA DA ERRORI UMANI GROSSOLANI CHE LA MAGISTRATURA DOVRA' ACCERTARE IN SEDE PENALE, UNA SCIAGURA CHE HA MOSTRATO LA FRAGILITA' DEL NOSTRO SISTEMA MARITTIMO, IMPREPARATO ANCHE MORALMENTE A GESTIRE INCIDENTI GRAVI...


GODARD A FILMÉ LA FIN DE L'EUROPE SUR LE «COSTA CONCORDIA»
"Povera europa. Non purificata ma corrotta dalla sofferenza", si lamenta una giovane donna sul ponte di una nave da crociera.
Nel film "Socialisme", uscito nel 2010, Jean-Luc Godard medita sul cinema e la decadenza dell'Europa. Film a parte, alcune delle scene si svolgono su Costa Concordia, mentre fila verso la notte oscura, la fine del mondo, come riportato dal Guardian.

ANALISI ALTERNATIVA E SIMBOLICA DELLA TRAGEDIA:
VENERDI' 13...ALLE 21.40 LA GROSSA NAVE COSTA CONCORDIA, COLPISCE LA SCOGLIERA DEL BASSO FONDALE DAVANTI ALL'ISOLA DEL GIGLIO, ARENANDO E PROCURANDOSI UN'APERTURA DI 70 METRI... INIZIA AD IMBARCARE MOLTA ACQUA...
IL COMANDANTE INIZIALMENTE SMINUISCE IL FATTO DICENDO CHE SI TRATTA DI UN BLACKOUT, NON PROVVEDE ALL'IMMEDIATA EVACUAZIONE DEI PASSEGGERI FACENDO TRASCORRERE UN'ORA PRIMA DI PRENDERE ALCUNA DECISIONE, IN BARBA AL PROTOCOLLO MARITTIMO, MA SOLO DOPO ESSERE STATO SOLLECITATO EVIDENTEMENTE DAL SUO STESSO EQUIPAGGIO... E' UNO DEI PRIMI A SCAPPARE DALLA NAVE METTENDOSI SUBITO IN SALVO, AL POSTO DI ADEMPIERE AL SUO DOVERE, NON PREOCCUPANDOSI AFFATTO DEL SUO RUOLO E DELLE SUE RESPONSABILITA'...

ALMENO COSI' E' STATO DESCRITTO IL FATTO DAI MEDIA UFFICIALI...
MA LE COSE POTREBBERO ESSERE ANDATE DIVERSAMENTE...
PROVIAMO A "DELIRARE", ATTRIBUENDO ALLA STORIA DELLA TRAGEDIA UNA VALENZA SIMBOLICA ED ALCHEMICA...
INTANTO ABBIAMO IL GIORNO, VENERDI' 13 ED E' CURIOSO SIA CAPITATO PROPRIO IL 13, NUMERO DI CONTRAPPASSO E DI TRASMUTAZIONE, QUASI A VOLERCI INDICARE UN PASSAGGIO ATTRAVERSO UN RITUALE DI MORTE E RINASCITA...
POI ABBIAMO LA NAVE CHE AFFONDA NEL MARE, CHE SIMBOLEGGIA LA PERDITA DEL CONTROLLO DELLA GUIDA DELLA NOSTRA VITA, DELLA NOSTRA STORIA, A SCAPITO DELLA PARTE CONSCIA E CONSAPEVOLE AFFONDATA NELL' INCONSCIO BUIO E PROFONDO DOVE REGNANO I NOSTRI DEMONI INTERIORI, LE NOSTRE PAURE ED I NOSTRI FALLIMENTI...

QUINDI MONITO DI CONTROLLO EMOZIONALE ATTRAVERSO LA VEICOLAZIONE DELLA TRAGEDIA NEI MEDIA SULLA MASSA COLPITA A LIVELLO SOTTILE, ANNICHILITA DAL FATALISMO CHE INCOMBE SULLA NOSTRA INERTE VOLONTA'...
CREAZIONE DI UNA DIMENSIONE RELIGIOSA E MAGICA DOVE POTER GUIDARE VERSO IL BASSO ASTRALE I NOSTRI SENTIMENTI E LE NOSTRE PAURE, CONSOLIDANDO GLI ASPETTI DI IMPOTENZA ED ALIMENTANDO QUELLI DI ACCETTAZIONE DI UN DESTINO MALIGNO NON CONTROLLABILE E QUINDI ETERICAMENTE DOMINANTE...
DIREZIONE (VOLUTA???) NEL BASSO ASTRALE DI UN IGNOTO CHE CI ATTENDE, DA PARTE DEL SISTEMA OCCULTO CHE MANOVRA I FATTI DELLA STORIA A SUO PIACIMENTO, ATTRAVERSO UNA MOLTITUDINE DI RITUALITA' FATTE ACCADERE, CREATE AD HOC PER STABILIRE SEGNALI, PER DICHIARARE PASSAGGI STORICI, COMUNICARE CODICI ERMETICI, PER POTENZIARE ENERGETICAMENTE UN RITO E COLORO CHE LO AVREBBERO MESSO IN SCENA...
UNA PERPETUA STRATEGIA DELLA TENSIONE MESSA IN ATTO PERCHE' PARTE STRUTTURANTE DELLA MATRICE STESSA ATTRAVERSO OGNI SISTEMA POLITICO LA OSPITI... UNA STRATEGIA DELLA TENSIONE IN PROGRESS, CHE OLTRE AD ATTI TERRORISTICI DI STATO E OMICIDI RITUALI E SIGNIFICATIVI, OPEREREBBE ANCHE ATTRAVERSO TRAGEDIE APPARENTEMENTE NORMALI, MA INVECE CREATE PER SODDISFARE SVARIATI BISOGNI DEL SISTEMA OCCULTO...

UNA TAPPA DA CONTEMPLARE E TALVOLTA REALIZZARE, PER DIVERSI MOTIVI E LIVELLI SISTEMICI PARALLELI, AD OPERA DI AGENTI PREPOSTI, PROFESSIONISTI SEGRETI ED INVISIBILI DEL MALE, SICARI DELL'OCCULTO...
FORSE IN VISTA DI PASSAGGI CRUCIALI POLITICI E CULTURALI RIGUARDANTI IL FUTURO DI TUTTA L'EUROPA CHE SI APPRESTA,
DOPO AVERLO FATTO CON LE LORO MONETE,
AD AFFONDARE GLI STATI NAZIONALI, LE NAVI, PER APPRODARE AL NUOVO MACROSTATO FORGIATO DAL TRATTATO DI LISBONA, IN DIREZIONE TOTALITARIA E LIBERTICIDA... PER APPRODARE AI PIEDI DEL GIGLIO, ISOLA DEL NATURALE APPRODO, SIMBOLO E METAFORA DELL'APPARTENENZA AL POTERE CHE DA QUEL FIORE E' RAPPRESENTATO... SIMBOLO MASSONICO MEROVINGIO, FRANCESE, LEGATO ALLA CITTA' DI FIRENZE, FORSE LA FIRMA DI QUELLA FAZIONE MASSONICA A SCAPITO DI QUELLA TRADIZIONALE ATTUALE, INTERPRETATA DA 150 ANNI DI PASSAGGI SISTEMICI OCCULTI REAZIONARI... CONTRO LA FAZIONE CHE AFFONDEREBBE, QUELLA DELLA CROCE E DELLE OSSA, APPUNTO COSTA CROCIERE...

COSTA, IN SLAVO ANTICO ED IN GRECO ANTICO SIGNIFICA KOSTI, OSTEON... QUINDI OSSO, OSSA... CROCIERA, POTREBBE FACILMENTE SIGNIFICARE CROCE, ROSA DEI VENTI... QUINDI FAZIONE NEO-TEMPLARE VERSUS FAZIONE MEROVINGIA ROSICRUCIANA...
OPPURE, ANCOR PIU' ANALITICAMENTE, PASSAGGIO DI CONSEGNE E/O TRASMUTAZIONE DEL COMANDO DEL NEO-TEMPLARISMO NERO DI TESCHI ED OSSA IN ALTRO INVOLUCRO ROSACROCE, QUELLO CHE VORREBBE TORNARE A PRIMEGGIARE IN OCCIDENTE, QUELLO FRANCESE, QUELLO DEL GIGLIO, UNA DIFFERENTE VISIONE DI COMANDO DELLA MACRO STRUTTURA EUROPEISTA, INVOLUCRO, IN ASSOLUTO, DEL DELTA DI RITO SCOZZESE CHE SI MANIFESTA SIA UNITARIO E SCISSO AL TEMPO STESSO, CHE SI MATERIALIZZA IN DIFFERENTI FAZIONI BELLIGERANTI O APPARENTEMENTE BELLIGERANTI...IL GIGLIO VIENE PREMIATO DAL PRESIDENTE MONTI COME SIMBOLO DI RINASCITA, QUINDI SUGGELLATO COME VINCENTE RISPETTO ALLA CROCE ED OSSA CHE INVECE HA FATTO IL SUO CORSO ED E' AFFONDATA, OPPURE COME UNA SPERANZA AVVENGA CIO' IN RELAZIONE A LOTTE INTESTINE, OD ANCORA COME MONITO DI UNA FAZIONE MASSONICA PERCHE' AVVENGA QUESTO IN CORSO D'OPERA, UNA VARIANTE, ALTRA VALUTAZIONE DA POTER SODDISFARE NEL CASO CE NE FOSSE BISOGNO...
UN RITO PROPIZIATORIO PER POTENZIARE VOLUTAMENTE UNA PARTE DEL SISTEMA CONTRO L'ALTRA OPPURE PIU' SEMPLICEMENTE, UNA DOPO L'ALTRA, UNA INSIEME ALL'ALTRA, UNA CON L'AIUTO DELL'ALTRA...

UNA DETERMINAZIONE DI UN PASSAGGIO RACCONTATO CON LINGUAGGIO IN CODICE, ATTRAVERSO FATTI REALI ETERO DIRETTI ALL'INSAPUTA DELLA POPOLAZIONE, MAGARI ATTRAVERSO IL RICATTO ED UN CAPRO ESPIATORIO MESSO SULLA PUBBLICA GOGNA PER FUORVIARE LA VERITA' CELATA MAGICAMENTE...UN COMANDANTE SENZA PIU' VENERE, CHE SCAPPA PERCHE' FORSE GLI E' STATO ORDINATO COSI', CHE ESEGUE ORDINI ATTRAVERSO RICATTI DALL' ALTO, ANCHE PERCHE' NON SI CAPIREBBE IL TENTENNAMENTO A CHIAMARE AIUTI E SOCCORSI FIN DALL'INIZIO, FORSE PRESSIONI, FORZATURE, ORDINI ???LA VECCHIA MADRE AFFONDA E QUELLA NUOVA DEL GIGLIO RINASCE SULLE SUE CENERI, O MEGLIO SULLE SUE OSSA... UNA SPERANZA, UN'OBIETTIVO RAGGIUNTO, UN MONITO TRA FAZIONI ATTRAVERSO LINGUAGGI OCCULTI??? FORSE UNA RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA DI UNA SCELTA GIA' PRESA, UNA TRASMUTAZIONE GIA' IN ATTO, NUOVI EQUILIBRI DEI POTERI FORTI...
UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA COME FONTE LIBERATRICE DALL' IMPASSE DI UNA CRISI CREATA ED ALIMENTATA MA CHE ORA DEVE ESSERE GOVERNATA, ESSENDO STATA RAPPRESENTATIVA DI UN PASSAGGIO STRUMENTALE SISTEMICO, DALLO STATO NAZIONALE ORIGINALE ALL' APPRODO DEL NUOVO MACRO STATO CHE AVANZA...
DALL'ERA DEI PESCI DI UN CARO E VECCHIO ACHAB AL GIGLIO CHE RAPPRESENTA LA NUOVA ESTATE DI LUCE, LA NUOVA ERA DELL' AQUARIO CHE AVANZA...
MA SEMPRE DI ACQUA SI PARLA, SI VIVE E SI MUORE !!!


FINCHE LA BARCA VA LASCIALA ANDARE... cit.

MDD

domenica 15 gennaio 2012

KU KLUX KLAN... OVVERO IL GRADO 11 11 11 DI RITO SCOZZESE !!!


La vera storia del Ku Klux Klan o "Impero Invisibile" si può dividere in tre momenti fondamentali, ognuno contraddistinto da una propria specificità riguardo al grado di violenza e al modo di farla.
Il primo momento è quello del Ku Klux Klan originale, fondato nel 1865 a Pulaski e liquidato sei anni più tardi nel 1871. Il secondo momento vide nascere la prima incarnazione del Klan originale che durò quasi un trentennio, dal 1915 al 1944. L'ultimo momento è specifico di una nuova incarnazione della congrega degli incappucciati che operò in semi-clandestinità dal 1945 al 1965.
Dopo questo periodo parvenze del Klan continuarono ad operare negli Stati Uniti d'America, ma tutto diventa confuso e in ogni caso non nel segno unitario, nel senso che dopo il 1965 ognuno ha resuscitato come meglio credeva l'originale Ku Klux Klan percorrendo strade proprie.
Il Ku Klux Klan s'inserisce in ogni modo nel clima xenofobo e antifederale che seguì alla guerra civile americana. Nel 1944 era presente nel Sud del Paese un movimento che, riunitosi sotto le bandiere dell' "American Party", meglio noto come il "Know Nothing Party", aveva dato voce all'ondata xenofoba bianca e cristiano-protestante contro la liberazione dei neri dalla schiavitù e contro l'ondata di immigrati che arrivavano dall'Europa. Il Ku Klux Klan fa quindi parte a pieno titolo di quella filosofia americana che vedeva l'Identità Nazionale e Cristiana del Paese minacciata dalla presenza di cattolici, ebrei e neri liberati.
Così, accanto al nascente Ku Klu Klan, si possono tranquillamente affiancare altri movimenti xenofobi e antifederali tra i quali: la "White Brotherhood", la "Constitutional Union Guards, i "Men of Justice" e i "Knight of the White Camelia". Indubbiamente il Ku Klux Klan è stato il più longevo delle congregazioni fanatiche presenti nel Sud degli Stati Uniti.

Tutto comincia il 24 dicembre 1865 a Pulaski, una cittadina del Tennessee. Sei giovani, tutti "campioni" della buona borghesia agraria della società sudista ed ex ufficiali dell'esercito confederato, si riuniscono nello studio del giudice Jones, padre di Calvin uno del gruppo. Gli altri convenuti si chiamano John Kennedy, John Lester, James Crowe, Richard Reed e Frank Cord.
Nella riunione i giovani ufficializzano in un atto fondativo la nascita di una confraternita segreta, uno dei passatempi preferiti dai giovani bene del sud degli Stati Uniti.

Nella riunione si stabilisce anche che Kennedy, Lester e Crowe avrebbero trovato un nome alla società segreta, mentre Reed, Cord e Jones avrebbero steso un vero e proprio statuto dell'organizzazione. Dopo pochi giorni una seconda riunione, tenutasi in quello stesso studio che diventerà il primo "den" (covo) della confraternita, battezza la società segreta. Kennedy, Lester e Crowe propongono di chiamare l'organizzazione segreta "Ku Klux", una libera traslitterazione del greco "Kωklos", che significa cerchio, per estensione circolo, gruppo (il nome Ku-Klux-Klan potrebbe essere anche un'onomatopea.
Esso indica il rumore del fucile quando si prepara il colpo in canna). Tutti concordano su quel nome, si decide però di aggiungere il termine "Klan" (clan con la K per assimilazione) sembra in omaggio alla massoneria scozzese (proprio nella massoneria di rito scozzese degli alti gradi il 33° grado vi era simboleggiato dall'undicesima lettera dell'alfabeto ripetuta tre volte: k k k = 11+11+11).
Il principale passatempo della congrega diventa la beffa, l'insulto e il macabro scherzo all'odiato "negro". Cominciano così col mascherarsi con tuniche e cappucci a punta bianchi e, con cavalli bardati come ad un torneo medievale, iniziano a sfilare per le vie della loro sonnolenta cittadina seminando il panico fra i superstiziosi neri del luogo.

Già alla loro prima uscita notturna lo spettacolo improvvisato dai sei giovani ha un'enorme risonanza tra le duemila anime della cittadina di Pulaski. Da questo momento quasi tutte le notti della sonnolenta cittadina si riempiono di sfilate di cavalieri bianchi al galoppo, di fantasmi e di spiriti di morti che all'improvviso appaiono davanti alle case della gente di colore del luogo.
Eccitati dai successi delle parate, i sei "immortali" decidono di trasformare i loro "scherzi" in veri e propri atti di intimidazione nei confronti dei neri. Ad esempio, una notte la confraternita va a fare "visita" ad un freedman, ossia un ex schiavo nero, che ritornato libero aveva aperto una bottega nel paese, appendendo in vetrina un cartello con su scritto "equal rights" (eguali diritti).


Macabra parata di klansmen
nei primi anni del 1900

Già all'arrivo dei sei cavalieri bianchi, l'intera famiglia del freedman resta atterrita e solo il capofamiglia decide in ogni modo di andare incontro a quei "fantasmi".

Uno del sestetto gli chiede un secchio d'acqua. Ricevuta l'acqua dal freedman inizia a berla tutta senza prendere fiato (una sacca di gomma nascosta sotto la tunica bianca aiuta il cavaliere a svuotare l'intero secchio senza versare il liquido per terra).
Soddisfatto di quella bevuta, il cavaliere dice al nero: «E' la prima volta che bevo un bel secchio d'acqua da che mi hanno ammazzato a Shiloh» (riferendosi alla famosa battaglia di Shiloh tra confederati e unionisti avvenuta nei dintorni di Savannah).
Allo stesso tempo, un altro cavaliere mostra un avambraccio di scheletro per salutare la moglie del povero nero, mentre un terzo, abbassatosi il cappuccio, mette in mostra un bel teschio. Da dietro la finestra, davanti a quel tetro spettacolo, la signora perde i sensi cadendo per terra. Prima di sparire nella notte, i sei della congrega fanno rotolare per terra il teschio, lasciando in questo modo la firma di quell'incontro.
Il giorno dopo l'intera comunitΰ locale di colore, ma anche tutti i bianchi del paese, non commentava altro che il racconto fatto da quella famiglia di quella stranissima "visita" ricevuta la notte precedente. Il teschio lasciato dai cavalieri bianchi divenne la prova di quello strano racconto.
Dopo un altro paio di scherzi la piccola congrega dei cavalieri bianchi passa alle intimidazioni: bastava che un nero guardasse una ragazza bianca o rispondesse in modo irriverente ad un bianco, che subito scattava la punizione.

La segretezza della setta e i rituali misteriosi iniziarono ad esercitare un fascino irresistibile tra i bianchi, specialmente tra quelli più direttamente toccati dall'abolizione della schiavitù. Col passare del tempo, infatti, all'iniziale sestetto si uniscono altri klansmen e nuovi "den" iniziano a sorgere nei paesi vicini. Non sapendo chi fossero i primi klansmen, ogni nuovo covo si sentì libero di fondare la propria loggia con propri regolamenti e proprie finalità.
Nell'aprile del 1867, nella stanza numero 10 del Maxwell House Hotel di Nashville, il Ku Klux Klan conobbe il suo storico battesimo sotto gli auspici del suo primo vero grande capo, l'ex generale confederato Nathan Bedford Forrest, che assunse il titolo di "Gran Wizard".

La comparsa di questo losco individuo fece compiere alla congregazione il suo salto di qualità.
Nathan Bedford Forrest era stato un generale della cavalleria confederata, ma prima ancora era stato un trafficante di schiavi. Finita la guerra americana si era integrato perfettamente nell'aristocrazia delle piantagioni. Alto e con la barba nera, era divenuto famoso perchι accusato del feroce massacro di Fort Pillow, in cui furono sterminate le truppe di colore fatte prigioniere nella battaglia. Razzista di costituzione, egli non digerì mai l'abolizione della schiavitù, ma soprattutto non assimilò mai il principio per cui neri rappresentassero i bianchi nelle legislature del Sud.
Al primo congresso del Klan la struttura dell'organizzazione fu organizzata in "Reami" (uno per ogni Stato), governati da un "Gran Dragone" e con otto "Idre". I "Reami", a loro volta, si suddividevano in "Distretti", alle dirette dipendenze di un "Gran Gigante" assistito da quattro "Folletti", e poi in "Den" in cui dirigeva un "Gran Ciclope" coadiuvato da due "Falchi della notte".
Alla fine del 1867 la congregazione contava già oltre 550.000 adepti, quasi la totalità dei maschi adulti del Sud degli Stati Uniti. Il Klan si era soprattutto ramificato in Florida, Georgia, Carolina del Sud, Louisiana, Alabama, Mississippi, arrivando sino al Texas e Arkansas.
Lo statuto della congregazione già prevedeva che scopo dell'organizzazione segreta doveva essere quello di aiutare le vedove e gli orfani dei soldati confederati caduti in guerra:

«Io, di fronte all'immacolato Giudice del Cielo e della Terra, e sui Santi evangelisti di Dio Onnipotente, di mia libera volontà e iniziativa, aderisco ai seguenti sacri e imprescindibili obblighi:
1. siamo dalla parte della Giustizia, dell'Umanità e della Libertà costituzionale come lasciata a noi in eredità dai nostri Padri nella sua purezza;
2. contrastiamo e rifiutiamo i principi del partito [repubblicano] radicale;
3. promettiamo vicendevole mutuo soccorso in malattia, difficoltà e disagio economico;
4. le amiche donne, le vedove e le loro famiglie riceveranno sempre il nostro particolare riguardo e la nostra tutela.
Se un qualsiasi membro dovesse divulgare o causare la diffusione di una qualunque delle suddette promesse, incorrerà nel destino del traditore in un terribile castigo, ossia:
Morte! Morte! Morte!».

Questo è stato il giuramento di iniziazione del primo Klu Klux Klan, rivelato nel 1871 da un ex klansmen alla commissione d'inchiesta del Senato degli Stati Uniti d'America che indagava sulla ferocia della congregazione.
A parte queste "promesse", in realtà gli obiettivi dell'organizzazione erano tutt'altro che caritatevoli: essere si solidali con le vittime degli "Unionisti", ma soprattutto mantenere la supremazia della "razza" bianca, colpita nell'orgoglio dalle leggi sull'abolizione della schiavitù dei neri.
Infatti, il primo congresso del Klan si pose tre obiettivi politici concreti e inderogabili: rovesciare le amministrazioni locali appena elette, impedire ai neri di andare a votare, ostacolare i cosiddetti "carpetbaggers", ossia gli americani del Nord che andavano al Sud per reclutare manodopera. Nella logica perversa del Klan, l'unico modo per assolvere questi compiti era il ricorso al terrore e alla violenza.
Linciaggi, stupri, torture (la più praticata era quella di marchiare a fuoco tre "K" sulla spalla della vittima), impiccagioni, incendi di case e scuole per i neri, passarono all'ordine del giorno. Ora, visto che i cavalieri del Ku Klux Klan erano mascherati, nulla risultò più semplice che incolpare i neri dei delitti commessi dalla confraternita: la copertura del volto delegava qualsiasi responsabilità.


Uno degli episodi passati alla storia nella storia del Klan è la famosa "Saga dei Jeffers".
Nel novembre del 1868 i cavalieri mascherati decidono di punire con un atto dimostrativo il signor Jeffers, un uomo di colore famoso per la sua opera sulla parità dei diritti. Così di notte si recano presso la sua fattoria per spaventarli e, chissà per praticare danni. Spaventato da quelle presenze e memore degli eventi accaduti ad altri ad neri, il fattore imbraccia il suo fucile e colpisce uno di loro. Presi dalla rabbia i cavalieri iniziano a bruciare l'intera fattoria, prendono il figlio più piccolo della famiglia è lo gettano fra le fiamme. La famiglia tenta la fuga, ma la signora Jeffers viene catturata ed impiccata ad un albero con un laccio di seta. Solo il signor Jeffers e quattro suoi figli riescono a fuggire.
La fuga, tuttavia, durerò poco, poichè la congrega dei cavalieri dopo pochissimi giorni riesce a ritrovare gli scampati su un treno diretto a Dearing e, sotto gli occhi dello sceriffo, sono uccisi a sangue freddo.
E' impossibile stabilire con precisione il numero dei delitti commessi dal primo Ku Klux Klan: chiunque poteva indossare un cappuccio e vendicarsi di qualcuno.
Ufficialmente si è a conoscenza solo di alcuni dati stabiliti dalla commissione di indagine aperta dal Senato degli Stati Uniti. Dal rapporto della commissione si evince che la Carolina del Sud e la Florida furono i due epicentri dell'attività terroristica del Klan.
Nella Carolina del Sud la commissione verificò che in nove contee, nell'arco di sei mesi, la confraternita degli incappucciati aveva linciato e assassinato trentacinque persone di colore, mentre aveva picchiato fino a trecento altri neri e insultato, ferito, mutilato o stuprato altre cento uomini e donne della comunità di colore.
I neri si difendevano come potevano, arrivando ad ammazzare solo quattro bianchi, mentre sedici furono malmenati. Nessun caso di stupro di donne bianche ad opera di neri fu segnalato dalla commissione al Senato.

Anche la Florida è la destinataria del triste primato dei delitti commessi dal Klan. Dal 1868 al 1871, in otto contee su trentanove, si registrarono ben duecentotrentacinque assassini: nove su dieci delle vittime erano gente di colore.
La più irrequieta fu la contea di Jackson, dove i crimini assumevano pure teatrali rappresentazioni. Infatti si racconta che nella città di Ocla, per vendicare la morte di un uomo bianco, tutti i presunti colpevoli (ovviamente di colore) furono impiccati dal Klan, mentre uno di loro fu fatto bollire in un pentolone e poi spolpato lo scheletro fu esposto in pubblico con un cartello con su scritto: "Solo la morte fa strada alla giustizia e la libertà".
Anche Nathan Bedford Forrest, il "Gran Wizard" dell' "Impero Invisibile" comparve dinanzi alla commissione del Senato che indagava sul Klan. Egli non ammise di essere il capo della congregazione o di farne parte, tuttavia nel suo interrogatorio ammise la sua convinzione sulla legittimità degli scopi del Klan. Con una faccia tosta, pari alla sua bassezza morale, affermò a chi lo interrogava «C'è una grande insicurezza nella gente del Sud. Moltissimi uomini del Nord arrivano e creano alleanze in tutto il Paese. I negri tengono riunioni segrete notturne e vanno in giro a turbare la quiete, stanno diventando molto insolenti e la gente del Sud è molto allarmata. [.]. Alcuni di questi negri hanno violentato delle signore e dopo essere stati processati e rinchiusi nel penitenziario sono stati liberati in pochi giorni. 
C'è molta insicurezza nel Paese, e credo che quest'organizzazione [il Ku Klux Klan] sia sorta per proteggere il debole, senza alcuna intenzione politica». Con molta arroganza Forrest aveva difeso e giustificato la confraternita degli incappucciati, con molta codardia si dichiarava estraneo all'organizzazione.

Di fronte all'ondata di crimini xenofobi e anticostituzionali commessi dai klansmen, il Congresso degli Stati Uniti prese una serie di provvedimenti legislativi noti come "Ku Klux Act", approvati per placare il razzismo e difendere i diritti civili della gente di colore.
Tra le altre azioni del Congresso fu istituito anche il "Freedmen's Bureau", un organismo specifico per aiutare gli ex schiavi nel reinserimento nella società. Anche molte istituzioni religiose fornirono assistenza agli ex schiavi, la più nota era l'American Missionari Association, che forniva maestri e scuole per i neri americani.
Chiaramente queste ultime due istituzioni furono le più bersagliate dal Klan, perchè impersonavano l'esatto opposto della politica razzista della congregazione dei cavalieri mascherati.
Nonostante il Congresso americano fece intervenire anche le truppe federali a difesa dei neri e della Costituzione statunitense, la violenza gratuita del Klan non cessò.
Lo stesso Forrest aveva perso il controllo del Klan, o forse non l'aveva mai avuto. Così, appena il "Gran Wizard" decretò lo scioglimento della confraternita la violenza dei membri del Klan, sdegnati da questa decisione, non ebbe freni. Il Congresso statunitense e il presidente americano Ulysses Simpson Grant allora decisero il ricorso alla legge marziale e, grazie a questa mossa, il Klan iniziò ad accusare il colpo cominciando a sfaldarsi.
Quello che comunque concedeva una "certa" vittoria alla congregazione e, quindi, annullava le motivazioni ideologiche che permettevano al Klan di sopravvivere, arrivò proprio dal presidente degli Stati Uniti d'America. Infatti, nel 1866 il presidente Andrew Johnson aveva bloccato con un veto il "Civil Rights Bill" che avrebbe garantito definitivamente ai neri d'America il loro diritto al voto (occorrerà aspettare un altro secolo per veder attuati definitivamente in legge quei diritti civili negati alla gente di colore!).
Nel 1871 il Klan come istituzione, o meglio come sigla condivisa, scomparve. Il razzismo, invece, continuò a sopravvivere.


Nel 1915 il Ku Klux Klan risorse. A guidarlo fu il figlio di un ex klansmen, ex soldato, ex "apprendista pastore" della Chiesa metodista ed ex venditore di giarrettiere da donna dell'Alabama: William Joseph Simmons. L'atto che consacrò la rinascita della congregazione arrivò la notte del "Giorno del Ringraziamento" del 1915.

Quella notte Simmons, con una quindicina di adepti, salì sulla cima della Stone Mountain, una grossa collina situata nei pressi di Atlanta e nell'oscurità della notte bruciò una grossa croce posizionata di fianco a un grezzo altare di pietra su cui aveva appoggiato la bandiera americana, una Bibbia aperta, una spada ed una borraccia d'acqua di fiume "sacro". Da questo momento la croce in fiamme entra a far parte dell'iconografia del Ku Klux Klan.
In quella stessa notte Simmons si autoproclamò "Gran Wizard dell'Impero Invisibile", obbligando gli adepti presenti a quella cerimonia a prestare giuramento di fedeltà a lui e al redivivo Ku Klux Klan.
Il giuramento consisteva in nove domande e segnerà tutta la storia del redivivo Ku Klux Klan. Le domande ai gli adepti dovevano rispondere affermativamente ed erano approssimativamente queste:
Sei un bianco, nativo americano e cittadino americano?
Sarai ambiziosio così tanto da mostrarti serio e non egoista?
Sarai assolutamente contrario a tutto quello che è estraneo alla cultura americana?
Stimi gli Stati Uniti d'America e le sue relative istituzioni al di sopra di qualunque altro governo?
Farai rispettare la supremazia degli Stati Uniti d'America?
Credi nei principi del Klan e sarai fedele alle sue direttive ed agli altri klansmen?
Credi nella supremazia della "razza bianca" e ti prodigherai per tenerla sempre altra?
Accetti tutti gli usi e costumi del Klan?
Obbedirai fedelmente a quanto i dirigenti del Klan ti comanderanno?
Ammaliato dalla magia della lettera "K", Simmons la utilizzò come portafortuna in tutte le parole relative al Klan: una riunione della congregazione era chiamata "Klonvokation", ed era presieduta da un "Kloncilium"; un covo locale era invece chiamato "Klavern", governato da un "Gran Ciklope" (presidente) e gestito da un "Kaliff" (vicepresidente), un "Klokard" (conferenziere), un "Kludd" (cappellano), un "Kligrapp" (segretario), un "Klabee" (tesoriere), un "Kladd" (maestro delle cerimonie), e con diversi "Klager" (sentinelle interne) e "Klexter" (sentinelle esterne) e, infine, un "Klokann" (comitato interno). Il contributo di adesione che i novelli klansmen dovevano pagare era chiamato "klecktoken".
L'idea di fondare di nuovo il "grande Klan dei cavalieri incappucciati" venne a Simmons da due libri che aveva letto, The Clansmen: An Historie Romance of the Ku Klux Klan e The Leopard's Spots (Le macchie del leopardo) entrambi di Thomas Dixon Jr., e dalla spettacolare versione hollywoodiana dell'anno precedente The birth of a Nation (Nascita di una Nazione) del regista David Wark Griffith.
Thomas Dixon avrebbe scritto i suoi due libri potrabilmente con l'intento di rivoluzionare il sentimento nordista con una rappresentazione distorta della storia degli uomini del Sud del Paese, trasformando ogni uomo bianco del Sud in un campione dell'americanismo e della libertà. Infatti, secondo Thomas Dixon il ku klux klan avrebbe rappresentato un baluardo della civiltà contro il pericolo dell'anarchia innescata dalla politica dei radicali repubblicani e dall'ardito tentativo di africanizzare gli Stati dell'Unione Americana. Nei libri e nel film si narrano le gesta eroiche di un gruppo di cavalieri che combattevano per giusta causa, in pratica erano alla ricerca di ladri, assassini e stupratori di colore che infangavano il buon nome dell'America e degli americani.
Molti si convinsero che i problemi economici e di sicurezza pubblica fossero legati alla presenza dei neri, degli ebrei e di altre minoranze presenti nel Paese. Alcuni aderirono subito all'iniziativa di Simmons. Inizialmente, però, il nuovo Klan non ebbe notevole"successo", attirando poche migliaia di seguaci. Quando la confraternita stava sul punto di autoestinguersi, Simmons incontrò due loschi personaggi che cambiarono il corso degli eventi: Edward Young Clarke e la sua amante Elizabeth Tyler.

Nel 1920 il trio decise di attuare un'operazione di marketing in grande stile per rinsaldare l'organizzazione.
La prima trovata fu la pubblicazione di un libro-manifesto ideologico della congrega, il "Kloran"; la seconda fu quella relativa alla vendita di "acqua d'iniziazione di fiume sacro". Quest'ultima trovata fu dichiarata indispensabile per entrare a far parte del Klan, poichè nel cerimoniale d'iniziazione l'adepto si doveva bagnare con questo liquido "speciale" (una specie del rito del battesimo). L'acqua fu venduta a dieci dollari l'ampolla. Calcolando che ogni klansmen doveva necessariamente acquistare il "Kloran" e l' "acqua di fiume sacro" e che nel giro di dieci anni il Klan arrivò a contare oltre due milioni di iscritti, si può ben comprendere la fortuna che il trio riuscì a mettere da parte.
Il meccanismo di reclutamento di adepti alla setta era piuttosto semplice: prima si inviavano esperti oratori pseudo ministri di culto della Chiesa Cristiana Battista ad annunciare la prossima Apocalisse. Dopo una battente propaganda arrivava lui, il "Gran Wizard" William Simmons, che chiedeva a quei creduloni di arruolarsi nella propria "milizia" formata da cavalieri bianchi e cristiani in vista dell'imminente battaglia contro il male.

Negli anni Venti del Novecento, tra il Ku Klux Klan e alcuni circoli tedeschi di estrema destra si stabiliscono rapporti di scambio e d collaborazione all'insegna del razzismo anti-nero e anti-ebraico. Ma fu una collaborazione solo teorica, anche se effettivamente una loggia del Klan viene fondata in Germania, anche se non si tratta di un evento molto significativo. Nel febbraio 1921, a Berlino, il reverendo Otto Strohschein, tedesco di nascita e statunitense d'adozione, e suo figlio Gotthard fondano un Klan chiamandolo "Knights of the fiery Cross" (Cavalieri della Croce in fiamme). Ai due membri originario se ne aggiunse un terzo, Donald B. Gray, anch'egli statunitense di nascita e residente a Berlino. I tre americani di nascita non avevano comunque alcun contatto diretto con il Klan statunitense ed agiscono di propria iniziativa.
La "sezione distaccata" del Ku Klux Klan fa ben presto proseliti, aprendo tre logge nel Paese: "Viking", "Germania" e "Heimdal" (dal nome di una divinità pagana scandinava). Tra Berlino e provincia il Klan tedesco arriva a contare un migliaio di aderenti.
Col tempo gli adepti tedeschi della congregazione degli incappucciati iniziano a lamentarsi della troppa "americanità" del Klan, riuscendo ad allontanare i tre fondatori originali. Gray ritorna negli Stati Uniti nel 1925 e fonda una nuova loggia del Klan, mentre il reverendo Strohschein e suo figlio Gotthard riparano in Slesia e tentano di fornare in questa regione un'altra loggia della confraternita. La direzione dei "Cavalieri della Croce in fiamme" viene presa da Richard Brant, ex dirigente della Siemens, che prendendo a prestito il nome di una divinità si autoproclamò "Wotan".
Il nuovo governatore del Klan organizza la congregazione scrivendo anche un particolare giuramento che l'adepto doveva recitare, che si concludeva grossomodo così: ""Se, tuttavia, denuncio pubblicamente gli obiettivi di questo sacro ordine, diverrò vittima della vendetta del Klan. Tutte le mie ossa saranno rotte, i miei occhi saranno cavati e il mio corpo scomposto e gettato".
La scenografia utilizzata nelle adunate comprendeva una bandiera imperiale tedesca e uno stiletto (pugnale corto) appoggiati su di un grezzo altare e una fonte d'acqua dove gli adepti si bagnavano il capo. Le cerimonie di iniziazione sono tenute nelle foreste o su colline lontane dalle città.
Il Ku Klux Klan tedesco non fece atti di particolare rilevanza criminale ed ebbe brevissima vita, rimanendo attivo sino all'inizio degli anni Trenta quando il governo nazista, appena arrivato al governo, proscrive tutte le organizzazioni non direttamente create dal Partito.

Nei pensieri perversi e razzisti del nuovo Ku Klux Klan c'era la lotta a tutto ciò che era alieno alla tradizionale cultura del nordamerica, insomma tutto ciò che minacciava "la purezza americana": quindi, oltre ai neri (ora rappresentati dalla "National Association for the Advancement of the Colored People"), anche ebrei, cattolici, immigrati di ogni origine (specie italiani, poichι nella contorta logica del Klan facevano parte di una congiura papista per la conquista degli Stati Uniti d'America), socialisti e comunisti.
A questo punto si aggiunse alla "comitiva" formata da Simmons- Clarke-Tyler un altro losco individuo: un grasso dentista texano di nome Hiram Wesley Evans. Da questo momento, siamo nel 1923, il secondo Ku Klux Klan visse un grande momento di gloria e successo (anche se in negativo per chi ragiona!) sino al 1939. Evans fu nominato da Simmons "Kligrapp generale", una sorta di segretario generale dell'organizzazione.
Nel giro di poco tempo Evans relegς Simmons ad un ruolo puramente nominale di "Gran Wizard Imperiale", sbarazzandosi anche di Clarke e della signora Tyler, ormai nei guai per contrabbando di whisky e per aver turbato l'ordine pubblico (in pratica furono sorpresi insieme seminudi e completamente ubriachi).
Il nuovo segretario generale organizzò il Klan a sua misura ed immagine, praticamente come un vero e proprio gruppo di potere politico, trasformando la confraternita da una setta patriottica in un partito in grado di acquisire potere politico ed esercitare pressioni sul sistema democratico statunitense. Nel 1923 Evans arrivò persino a far marciare pubblicamente per le strade di Kolomo, nel "nordico" Stato dell'Indiana, centinaia di migliaia di persone incappucciate. Klansmen arrivarono sino al Senato e persino alla carica di Governatore in diversi Stati.
Il secondo Ku Klux Klan poteva ancora definirsi segreto, ma in realtà non fu mai un'organizzazione esclusiva poichè i nomi degli iscritti erano noti e facilmente appurabili. Le stesse decisioni prese dai "Kloncilium" portavano i membri del Klan a farsi riconoscere. Ad esempio: una misura ripetutamente adottata dalla setta fu quella del boicottaggio economico. In pratica alle riunioni venivano indicati i negozianti sgraditi e per questo boicottati sino all'uscita dal commercio, oppure nelle vetrine dei negozi degli adepti del Klan veniva ben esposto un cartello con su scritto "TWK" ("Trade with Klan") per esortare i membri della confraternita a trattare affari solo tra di loro.
La relativa ricercatezza del secondo Klan non impedì, comunque, che fossero commessi crudeli manifestazioni di razzismo, come omicidi, linciaggi ed altre violenze gratuite. Anzi, l'insuccesso del disegno napoleonico di Evans va addossato proprio alla condotta criminale dei dirigenti dell'organizzazione, coinvolti in ogni tipo di reato, dalla ricettazione e contrabbando allo stupro. Così dopo milioni di adesioni, arrivarono ogni giorno migliaia di defezioni.

Il caso più eloquente della condotta criminale dei dirigenti del Klan, ma anche del potere che si acquisiva entrando a far parte della confraternita, è forse quello di David Stephenson, "Gran Dragone" dello Stato dell'Indiana e di altri quattordici Stati.
Nel 1920 Simmons incaricò Joe Huffington di organizzare il Klan nello Stato dell'Indiana. Huffington stabilì il suo quartier generale a Evansville, reclutando un giovane commesso, David Curtis Stephenson, come suo aiutante. Da commesso di legnami per la L.G. Julian Coal Company, Stephenson riuscì, grazie al suo carisma, ad acquisire potere all'interno del Klan, tanto da essere nominato nel 1922 "Gran Dragone" dello Stato dell'Indiana. Divenuto dirigente della confraternita, Stephenson acquisμ potere anche al di fuori del Klan, occupandosi di scambio di voti per appoggiare ora quello ora quell'altro politico. Il "Gran Dragone" dell'Indiana era così potente che non a torto, al culmine della sua carriera, potι affermare: «Io sono la legge in Indiana».
Stephenson, che adorava Napoleone e voleva diventare Governatore dell'Indiana, di fatto s'impadronì di tutto il governo locale, diventando milionario e concedendo ai suoi klansemen cariche politiche. I suoi modi di fare erano megalomani, tanto che al "Konklave" organizzato il 4 luglio 1923 a Kolomo atterrò con il suo aereo privato color oro e, vestito con un abito color porpora, tenne il suo discorso osannato dai partecipanti.
Il potere economico e politico del "Gran Dragone" dell'Indiana ebbe però una breve durata. Infatti nel 1925 Stephenson fu coinvolto in uno scandalo che segnò in maniera indelebile la vita del Ku Klux Klan non solo nello Stato dell'Indiana ma in tutti gli Stati Uniti.
In pratica il dirigente fu coinvolto nel rapimento e nell'assassinio di una giovane segretaria: Madge Oberholtzer. Conosciuta in un party del politico Ed Jackson, fu rapita dagli uomini di Stephenson presso la stazione di Irvington, nelle vicinanze di Indianapolis. Madge Oberholtzer fu ripetutamente stuprata e mutilata da Stephenson. La donna fu morsa così tante volte che durante il processo fu descritta come "morsicata da un cannibale". Madge Oberholtzer denunciò il losco individuo prima di suicidarsi con del veleno. Processato, Stephenson fu arrestato e incolpato di stupro, rapimento e omicidio di secondo grado in una pubblica causa che vide l'intera opinione pubblica dello Stato dell'Indiana direttamente interessata alla vicenda. Stephenson fu condannato a trentuno anni di reclusione e imprigionato in un carcere del Michigan.

La vicenda Stephenson-Oberholtzer influì notevolmente sulle successive defezioni che iniziarono ad arrivare da ogni parte degli Stati Uniti.
Non solo, lo stesso ex "Gran Dragone" dell'Indiana contribuì anche al definitvo tramonto del Ku Klux Klan. Infatti Stephenson, meditando sulla mancata azione dei politici che aveva appoggiato o creato sulla sua liberazone dal carcere, divenne informatore dello Stato rilevando tutti i dettagli della corruzione che aveva sparso nello Stato dell'Indiana. Le rivelazioni di Stephenson mandarono in carcere un membro del congresso, il sindaco di Indianapolis John Duvall, lo sceriffo di Marion County e altri funzionari. Molti politici e funzionari pubblici furono costretti alle dimissioni per aver ricevuto favori e doni dal Klan. Il governatore dello Stato Ed Jackson fu salvato unicamente grazie all'immunità prevista dallo Statuto delle limitazioni. L'ex "Gran Dragone" uscì di prigione nel 1956.
Nel frattempo la direzione del Klan era passata a James Arnold Colescott, un veterinario che nel 1939 prende le redini della congregazione degli incappucciati con l'biettivo di dare al Ku Klux Klan un'impronta nazifascista. Proprio sotto la presidenza di Colescott, nel 1944 arrivò il colpo di grazia per l'organizzazione.
Infatti il "Gran Wizard" James Colescott si vide recapitare dal fisco una multa di ben 685mila dollari per le tasse non pagate dalla congregazione negli anni Venti. Poichè l'organizzazione era già alla deriva totale e non disponeva di quella somma, il 28 aprile 1944 in una "Klonvokation" tenutasi ad Atlanta fu deciso lo scioglimento definitivo della prima incarnazione dell'antico Ku Klux Klan. Nonostante lo sciogliemento, quello che restava del Klan diventò una schiera di piccole organizzazioni separate e rivaleggianti l'una con l'altra.

Durante la Seconda Guerra Mondiale tantissimi neri servirono le forze armate, combattendo con valore contro la follia di Hitler. Finita la guerra a partire dagli anni Settanta molti fanno carriera nelle fila dell'esercito, altri raggiungono buoni impieghi con alte cariche. Tuttavia la discriminazione razziale non cessa definitivamente, nonostante la società statunitense si è più aperta verso l'integrazione.
I razzisti in generale e quelli che in qualche modo si ispirano alle gesta del Ku Klux Klan, devono ora contrastare il "Movimento per i Diritti Civili" (Civil Rights Movement) che pretende, a giusto titolo, diritti civili e uguali trattamenti e opportunità. Per il cui il Klan risorge nuovamente per la terza volta. Gli obiettivi questa volta sono molto simili alla prima organizzazione originale: contrastare le rivendicazioni dei neri e mantenere la gente di colore in condizioni di inferiorità.

Nel 1960, a opera di Robert Shelton, viene deciso il rilancio del Klan, proponendo l'organizzazione come punta avanzata e radicale del fronte di opposizione all'integrazione razziale. Dopo una carriera di piazzista di pneumatici, Shelton si autoproclama "Gran Stregone Imperiale" della "United Klans of America Knights of the Ku Klux Klan". Il suo ufficio è nel cuore di Tuscaloosa in Alabama, la sua organizzazione è finanche registrata alla locale camera di commercio.
Le croci ritornano a bruciare durante le cerimonie degli incappucciati, ed episodi di linciaggi e barbari omicidi ricalcano le pagine dei giornali. Le maggiori organizzazioni di incappucciati che fanno capo al rinato Ku Klux Klan si chiamano ora "Black Legion" (dal color nero delle divise utilizzate), "Imperial Klan of America" (Klan Imperiale Americano) e "Knights of the White Camelia" (I Cavalieri della Camelia Bianca).

Probabile vittima illustre del Klan è Martin Luther King, pastore battista e uomo politico statunitense, uno dei più importanti leader del movimento dei neri americani per i diritti civili e principale sostenitore della resistenza non violenta alla segregazione razziale. Il 28 agosto 1963 guidò la storica marcia su Washington e pronunciò il famoso discorso che iniziava con le parole "I have a dream" (Ho un sogno). Nel 1964 fu insignito del premio Nobel per la pace. Il 4 aprile del 1968 venne assassinato a Memphis, nel Tennessee, da un sicario. Le circostanze della sua morte perdurano tuttora nell'oscurità.
Le considerazioni politiche riguardo al peso che il voto della gente di colore può avere nelle elezioni politiche, convince presidenti degli Stati Uniti, governatori, senatori del Congresso e candidati a ricoprire queste poltrone, dell'utilità di contrastare subito e in maniera radicale il razzismo del rinato Ku Klux Klan. Per questo molti agenti del "Federal Bureau of Investigation" (FBI) sono infiltrati nell'associazione degli incappucciati. Questa mossa dà subito i suoi buoni frutti e l'intera organizzazione razzista viene letteralmente ridotta in pezzi.

Attualmente esistono negli Stati Uniti nuove reincarnazioni del Ku Klux Klan, ma sono completamente autonome l'un l'altra e chiuse in se stesse. Si stima che queste organizzazioni abbiano un seguito valutato in circa cinquemila adepti in tutti gli States.
Il progresso della gente di colore nella società civile e politica degli Stati Uniti d'America e nel mondo è un duro schiaffo morale a chi pensa che basta avere la pelle di un colore diverso dal bianco per bollare un individuo come un essere "inferiore".

Le Pantere Nere



Il 15 ottobre 1966 gli attivisti per i diritti civili Huey Newton e Bobby Seale fondano il partito delle Pantere Nere (the Black Panther Party for Self-Defense) per promuovere la difesa dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti attraverso azioni di agitazione sociale di diverso tipo. Attive dapprima a livello locale in California le Pantere Nere si diffondono in tutte le città nordamericane. Se in una prima fase gli obiettivi del movimento si identificavano esclusivamente nella promozione dei diritti dei neri americani e nella difesa dalle discriminazioni nel sistema educativo, nei luoghi di lavoro e nella vita pubblica, successivamente le Pantere Nere sono arrivate a rappresentare gli ideali della controcultura giovanile dei tardi anni '60.
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martedì 10 gennaio 2012

IL PRECARIATO DI SION... ovvero come difendersi dall'implosione attraverso l'energia orgonica e l'amore...


LA CRISI, LE CRISI, SIAMO NELLA CRISI, SONO IN CRISI, NON SONO IN CRISI...
LA CRISI ESISTE, LA CRISI NON ESISTE...
LA CRISI E' UN'INVENZIONE, LA CRISI E' UNA SCELTA, LA CRISI E' INDOTTA, LA CRISI CI SALVERA', LA CRISI NON CI SALVERA'...
COS'E' LA CRISI???

Il PRECARIATO DI SION, può risolvere questo enigma, perchè il PRECARIATO DI SION, è l'ente preposto a condizionare il mercato, anzi, a crearlo e vomitarcelo in faccia !!!
La sua funzione, il suo scopo, è quello di destrutturare il sistema dall'interno, allontanando ulteriormente le popolazioni dalle caste millenarie regnanti, dopo troppi anni di pseudo-democrazie oggi troppo scomode e comunque lente per la realizzazione dell'agenda del GRANDE VECCHIO...
La moneta, le monete, sono solo l'INVOLUCRO, il contenitore concettuale da riempire e svuotare, da inflazionare, la pillola da ingoiare, da rubare, da regalare, da mostrare ed adorare, da scambiare e da vendere, strumento del grande DELTA...
"QUANTE MONETE HAI???
QUANTO VALI???
CHI SEI???
CHI NON SEI???
COSA SEI???"

Il valore delle persone è stabilito dall'oracolo MONETA, oracolo resosi veicolo globale, dogma cartaceo ora digitale, ma chi detiene l'oracolo???
Perchè qualcuno lo detiene???
Perchè viene comunemente accettato, in nome di chi???
Perchè il grande DELTA si mostra pubblicamente???
Perchè ora governano in prima persona???
Sarà colpa della Luna che si avvicina lentamente all'orbita terrestre???
Gli adepti della Grande Madre forse sono stanchi di osservare???

SI, sono scesi dalla loro navicella spaziale perchè sono stati TUTTI LICENZIATI IN TRONCO...
Anche loro nell'anno 2012, risentono della crisi...
Ma come, direte giustamente voi, con tutti i soldi che hanno ed avranno dalla crisi da loro stessi condizionata, con tutto il potere che hanno mantenuto e guadagnato, con la loro posizione sociale e piramidale, sono ANCHE LORO IN CRISI???
AVREMO MASSONI CASSINTEGRATI???
Ebbene si, il PRECARIATO DI SION, entità preposta all'ideazione CRISI perenne, ha così deciso...
Massoni, maghi, sinarchi, nobili, re, militari, capi di stato, ministri del culto, tecnofinanzieri e manager di ogni razza, perderanno TUTTO, ricchezza, potere, capacità di persuasione, conoscenza dell'occulto, posizione sociale...
Il PRECARIATO DI SION è implacabile, ed ha preso questa decisione incredibile...
Le motivazioni non sono ne moraliste ne umaniste, semplicemente si annoiavano, non avevano un cazzo da fare tutto il giorno e si sono inventati questo nuovo gioco di ruolo...
Ovviamente LORO, continueranno a regnare ma saranno sempre meno, 30 ENTITA' più 3...
Essi rappresentano il noto triangolino con occhietto interno, da sempre rappresentato nelle chiese cattoliche, massoniche ed anche sulla moneta più forte, il dollaro...
Da alcuni visto come DIO stesso o il GRANDE ARCHITETTO...
Sono solo 33 persone che decidono TUTTO sopra a tutte le teste che apparentemente comandano il mondo intero...
E tutti i loro sottoposti fortunati che beneficiavano della scala piramidale, ora saranno come tutti gli altri poveracci, diventeranno schiavi come noi tutti, senza più distinzione sociale...

Il gioco di ruolo del PRECARIATO DI SION, non si svolge su di un tavolino dentro un salotto borghese, ma si pratica sul campo, con morti reali, attraverso una mattanza sociale globale...
Anche da LORO ci si ammazza come tra compari prima di dividere il bottino di una rapina, ne rimangono sempre meno dopo lo STALLO ALLA MESSICANA, ed il gioco finisce quando ne rimangono SOLO 33...
C'è chi afferma che il PRECARIATO DI SION non esiste ed è solo un falso messo in rete per confondere l'opinione pubblica e creare presupposti per il KAOS, c'è chi afferma siano ALIENI interdimensionali, c'è chi dice che i 33 siano una stessa persona con 33 nomi diversi...
C'è chi afferma siano un Egregora, un virus, un prodotto della nostra mente collettiva...
La verità forse non la sapremo mai, ma la realtà dei fatti mostra il loro operato nei secoli, il loro potere manifesto...

Esiste una sola storia... quella del PRECARIATO DI SION, tutto il resto sono giochi di ruolo nati per noia, perchè il potere alla lunga logora e sfianca...
Sai che palle quando non si hanno più nemici???
Allora ci si sbatte per creare guerre in nome di dio, crisi fasulle per spaventare le persone, attentati di stato, rituali di sangue, cinepanettoni natalizi...
Allora si inventa qualche variazione e la si suona al piano, le note che vengono suonate vengono fatte corrispondere a lettere e numeri, ed in base ad i calcoli prodotti, si creano le sciagure...
In Giappone il terremoto non fu ne causa naturale ne del HARRPA, ma la naturale conseguenza di una pedina vincente o perdente del grande gioco globale, una sinfonia sinistra senza stecche in Do# maggiore...
Così facevano i grandi Dei dell'Olimpo che la chiesa ha nascosto nei secoli, mostrando un monoteismo di facciata... Tutto nasce dalla noia, ma per evitare depressioni divine, si sono creati nei secoli vari interventi per scombinare le carte e creare kaos...
Il kaos piace al PRECARIATO DI SION, loro odiano l'autorità a tal punto che gli tocca interpretarla per portare avanti il LORO gioco malefico...

Loro sarebbero pure buoni, ma sono talmente annoiati, che pur di divertirsi interpretano la parte dei cattivi ed altri dei cattivissimi...
Poi fanno finta di battagliare, anzi, lo fanno fare ai loro avatar, cioè coloro che ci comandano da sempre, regnanti, sinarchi e massoni, che tanto entro l'anno 2012 faranno tutti una brutta fine...

Per quello che si ingegnano a spillarci tutto, perchè alcuni di loro, come i ROCKFELLER o i soliti e noiosi ROTHSCHILD, vorrebbero uscire dal loro ruolo stabilito e non morire a causa di qualche pedina mossa dal PRECARIATO DI SION...
Vorrebbero creare Arche spaziali per fuggire in qualche dimensione parallela, dove il PRECARIATO DI SION non abbia influenza alcuna...
Alcuni di loro ci riusciranno, pensate che MARCHIONNE ha già comprato un biglietto dal costo di un miliardo di euro per la sua famiglia, perchè anche lui sa che perderà tutto e forse anche la vita entro l'anno... I più bravi scamperanno al PRECARIATO DI SION, ma saranno pochi pirati rosicruciani...
Tutti gli altri faranno la nostra stessa fine e molti di loro manco lo sanno, pensano ancora di poter comandare su noi sudditi, ma saranno anche loro presto neo-schiavi del gioco di ruolo già iniziato dai 33 del PRECARIATO DI SION...
PS:Un particolare interessante, anche Scilipoti aveva fatto richiesta di entrare nell Arca della speranza per fuggire al PRECARIATO DI SION, ma è stato terminato e sostituito con uno dei suoi tanti avatar, oggi quello del finto complottista... ma questo è solo mero gossip !!!

Ma cosa succederà alla fine del gioco???
Avrà mai fine???
Io credo di si, penso che il PRECARIATO DI SION come ultimo scopo da perseguire, voglia semplicemente IMPLODERE ed annullarsi...
FLOPP !!!
Lo scopo finale di tutti i giochi è rappresentato dall'implosione, come succede per le stelle quando collassano, vogliono solo accellerare questo processo e faranno di tutto per farlo...
Ma perchè direte giustamente voi???
Perchè quelli del PRECARIATO DI SION, nonostante siano DEI ASSOLUTI DEL CREATO e posseggano tutto, hanno un problemino non da poco che infatti invidiano a noi miseri schiavi...
Loro non possono avere orgasmi ne rapporti sessuali, perchè non hanno gli organi preposti per farlo, e non possono provare sentimenti come l'AMORE...
Per quello che si annoiano e creano il kaos, LORO non copulano, sono asessuati, manco si possono masturbare...Ed allora un pò di ragione ce l'hanno pure loro...
Poveri, sti 33 impotenti infrociti ad libitum, tutta colpa del sesso...???
E poi non ci sono donne nel PRECARIATO DI SION... anche se avessero lo spadino, non potrebbero farci nulla... Pensate che CONTRAPPASSO finale subiscono sti poveri cristi...
33 sfigati che volevano solo trombare e non potendolo fare normalmente, hanno creato il mondo come teatrino dei loro desideri repressi, SONO I PRIMI A SUBLIMARE ed a proiettare i loro desideri...



Non invidio il PRECARIATO DI SION, sono loro stessi i primi precari assoluti naturali senza orgone...
Quindi se vogliamo LIBERARCI da questo assurdo gioco di ruolo, dobbiamo COLLETTIVAMENTE, controritualizzare energeticamente il loro cerchio magico imposto, con il nostro Amore che produrrà energia solare, luce e gioia, tanta da alimentare tutto il pianeta senza più bisogno di inutili ed inquinanti sostitutivi satanici tecnologici...
AMIAMOCI E FACCIAMO FLUIRE L'ENERGIA DEL FLUIDO che per tanti secoli le religioni hanno represso e che ora il sistema ha saturato in senso opposto per attenuarlo...
E' questa la verità ultima, semplice e banale da perseguire per la liberazione dei popoli, per svillupare AMORE e felicità...
In questo modo il castello di carte illusorio crollerà all'istante, nessuno farà più il soldato e non ci saranno ne razze ne divisioni sociali...
Un'utopia, penso di no... sicuramente una nostra paura, quella di vivere, quella che ha creato la forma mentis PRECARIATO DI SION, che in ultima analisi è la materializzazione delle nostre paure di combattere ed amarci veramente e consapevolemente, ma non solo attraverso la sessualità ma anche attraverso la comprensione che siamo tutti figli della stessa MADRE NATURA e tutti fratelli naturali...
In nome del caro buon vecchio WILHELM REICH,
FACCIAMOCI STA SCOPATA SPAZIALE...
:-)))


MDD