domenica 31 agosto 2014

GHIACCIO E ISIDE... UOMO SECCHIATO, UOMO BATTEZZATO... !!!


UOMO SECCHIATO, UOMO BATTEZZATO...
Il rito condiviso della secchiata di acqua gelida in testa ha funzionato.
Ha funzionato solo mediaticamente, ovviamente sono stati raccolti pochi fondi per la terribile malattia della S.L.A., ma evidentemente non era quello l'obiettivo.
E' curioso vedere quanti ricchi e potenti, quanti politici e VIP hanno aderito alla simpatica iniziativa, molti tra loro appoggiano conflitti con milioni di morti, ma improvvisamente diventano sensibili, solo per un giorno o poco più, riguardo questa malattia, piangono lacrime di coccodrillo e poi tornano a peccare come dopo essersi confessati.
La TV funge da contenitore religioso, si va in scena, si espiano i sensi di colpa, si prende l'ostia virtuale e poi tutti felici a bombardare l'uomo nero.
Per 3 giorni finalmente, anche il lattaio sotto casa che ha aderito al rito, si è sentito uguale al Premier Renzi, uno dei più accaniti sostenitori della secchiata, ha pensato di contare come conta una persona che conta, si è sentito buono come a Natale, poi, finito l'incantesimo, è tornato ad inveire contro il clandestino di turno.
Un mondo unito da una secchiata, un po' di dolore, un brivido lungo la schiena e poi zac, l'iniziazione è terminata, anche tu fai parte del gruppo, sei uno dei nostri, condividi le nostre regole, accetti di praticarle, critichi chi non aderisce e ti stimi per far parte dello stesso alveare sociale.
ITALIA UNO... cit.


Il gioco del mago ha avuto successo, la catena magica è partita, l'effetto domino è stato inarrestabile...
Molti sono stati battezzati dal Dio catodico tramite un secchio colmo d'acqua, molti si sono lasciati andare a questo nuovo flashmobe collettivo/individuale, molti hanno pensato che non aderire sarebbe stato irrispettoso, sarebbe stato asociale, molti avevano paura di non essere inclusi, molti vogliono APPARTENERE al gruppo. Un'onda gelida, una doccia fredda, una scossa e via, possiamo dire di essere anche noi come LORO, si perché molti hanno replicato il gesto dopo aver visto illustri nomi farlo in TV, sulla rete, ne hanno sentito parlare nelle radio di tutto il mondo occidentale, lo hanno letto sui giornali. Siamo stati anche noi come LORO, per un giorno, ma è successo, siamo quindi anche noi un po' come LORO, condividiamo le LORO azioni, ci fidiamo delle LORO regole del gioco, si sentiamo forse rassicurati dal gioco stesso.
SE NON ESISTEVA QUALCUNO DOVEVA PUR INVENTARLO... cit.


Il rito della secchiata collettiva ha una valenza religiosa, religiosa negli schemi archetipici, modernista nella sua attuazione, con la tecnologia la catena di Sant'Antonio diventa virtuale e globale, Sant'Antonio wi-fi, San Cloud, un'iconografia satellitare e poi il magico SELFIE, immancabile SELFIE, che certifica e documenta l'iniziazione.
Se non ci si fotografa è come se nulla fosse accaduto, tutto esiste solo se ci ricordiamo di immortalarci dentro il feticcio. Ci rubiamo l'anima e alimentiamo l'icona digitale del nulla...
SELFIE ERGO SUM... cit.

Se quindi l'operazione mediatica ha una funzione liturgica, doveva servire ad alimentare il pensiero magico dell'utente/fedele, doveva servire a creare una cerimonia in progress, una sorta di battezzo virtuale ma reale, reale ma virtuale... 
Forse si doveva rafforzare la coesione gruppale per creare l'egregora alveare, che distogliesse la coscienza individuale ed il senso critico da tutto quello che ci circonda, che facesse perdere un altro po' di tempo ad un tempo che già scarseggia, soprattutto quello dedicato al "PENSARE", che canalizzasse un'obiettivo per fare distrazione di massa da tutto il resto che ci condiziona e ci mortifica. Da una guerra imminente, da una guerra già palese, da una situazione economica devastante, dalla disoccupazione, dalla miseria, dalle brutture del mondo, dalla poca fiducia che nutriamo verso l'autorità che, almeno questa volta, si è abbassata al nostro livello, ed ha fatto simbolicamente un gesto semplice, un gesto goliardico replicabile da tutti, una simulazione con dedica, simpaticamente uniti dalla sensazione di essere bagnati, ergo fortunati...
SPOSA BAGNATA SPOSA FORTUNATA... cit.
-"In realtà un motivo che sta alla base di questa credenza può essere rintracciato facendo riferimento alla vita contadina e ai ritmi agricoli che la caratterizzano. 
Basti pensare a come la pioggia rappresentava soprattutto in passato un elemento fondamentale per l’irrigazione dei campi e per permettere in questo modo la crescita dei raccolti. 
La pioggia era quell’elemento che garantiva l’abbondanza. 
Per una sorta di applicazione del concetto della fertilità dalla terra – madre alla donna – madre la pioggia è in grado di assicurare fecondità, abbondanza e fortuna a chi si prepara alla vita matrimoniale".
POPOLO BAGNATO, POPOLO FORTUNATO... cit.


ICE e ISIS (simili nella pronuncia in inglese) GHIACCIO E ISIDE...
Assonanza curiosa con l'ISIS, I FORTUNATI hanno l'acqua in testa, ma quelli meno fortunati non hanno nemmeno la testa...
Due TESTE della stessa medaglia. Decapitazioni e battezzi...
I TESTIMONI DI GEOVA SI BUTTANO L'ACQUA ADDOSSO...
GLI EVANGELISTI ENTRANO DENTRO UNA VASCA...
GLI ISLAMICI ENTRANO NELL'ACQUA PRIMA DI ENTRARE ALLA MECCA...
GESU' SI FA BATTEZZARE CON L'ACQUA IN TESTA...
IN QUESTO CASO TI BATTEZZI DA SOLO...
SEI ILLUSORIAMENTE COME UN DIO, ALMENO PER UN GIORNO E NOMINI ALTRI DEI CHE DOVRANNO ESSERE BATTEZZATI...
Un battesimo, un matrimonio con e nel mondo illusorio dominato dalla propaganda tra la SPOSA/BAMBINO/UTENTE/FEDELE e il sacerdote/mago, un rito condiviso dall'elemento ACQUA, oggi che siamo entrati nell'era dell'Aquario, magari in estate, in un'estate piovosa e tanto bagnata...
Ma allora, semmai ci fossimo svegliati dopo questa doccia fredda, potremmo forse dire, controiniziando il tutto...
PIOVE, GOVERNO LADRO... cit.

PS: Ma come tutti gli incantesimi, per contrappasso, si dovrà sigillare simbolicamente la cerimonia, attraverso la morte di uno degli inventori, vero o presunto conta poco e nella finzione era comunque uno del gruppo dei veri iniziatori del gioco, per affogamento.
Un rito, un capro simbolico, un effetto magico... 
Hai avuto l'onore di bagnare virtualmente il mondo, ora hai l'onere di morire come Ofelia...














martedì 26 agosto 2014

DECAPITAZIONI ALLO SPECCHIO... OVVERO L'IMMAGINIFICO AL POTERE !!!


"IL VIDEO DELLA DECAPITAZIONE DI FOLEY E' ASSOLUTAMENTE VERO", gli americani non sono dei nazisti antidemocratici, gli islamici sono tutti brutti e cattivi, gli USA non fanno MAI propaganda politica e l'accento del terrorista tagliagole non era affatto inglese, ma bensì svedese, come quello che faceva Fantozzi nella telefonata al Mega Presidente Galattico, per non essere riconosciuto...
cit. Fracchia




ALIMENTAZIONE DI UNA FANTASIA INDOTTA, SOSTITUZIONE DELLA NATURALE IMMAGINAZIONE CON L'IMMAGINIFICO ARTIFICIALE: 
La pubblicità, la propaganda mediatica di ogni tipo, i videoclip musicali, i film e tutto ciò che supporta immagini costruite ad hoc, utilizza simboli di natura "religiosa" per veicolare un clima IMMAGINIFICO, si affida agli archetipi per attivare precisi pattern e condizionare la nostra percezione della realtà, fortifica la nostra Bias Cognitiva, le nostre credenze, i nostri castelli di carta, precedentemente plasmati... 
Non veicolano solo se stessi, i propri simboli di appartenenza, ma abituano l'UTENTE medio, l' essere "EDUCATO", fruitore di un certo target di notizie, a certi ruoli sociali imposti per grazia divina. 
La chiesa, essendo divenuta obsoleta, come plagio ma non certo come potere strutturale, trasmuta nella fallocrazia, nei media, nella musica e nella tecnocrazia, trasferisce il suo incantesimo in altre apparenti ENTITA', per continuare il suo lavoro millenario di conservazione del potere sui popoli...
La nuova chiesa, intensa come plagio emozionale, è il MEDIA tecnologico, TV, WEB e soprattutto il feticcio fallico e anale del cellulare, Cloud del nostro cervello, al quale affidiamo e affideremo sempre più, parte della nostra memoria, come una sorta di hard-disk esterno dove scaricare i nostri rimpianti umani e le nostre incertezze...
L'iconografia moderna digitale sigilla la nostra coscienza in un limbo regressivo archetipico fatto di rimandi alle divinità egizie, mitraiche, pagane ed a certi simboli controiniziati e ribaltati. 
In questo modo ci fa regredire ad un stato infantile di primaria necessità, rinsalda e alimenta il sacro fuoco dei ruoli sociali e sessuali imposti in campo...
E' una sorta di Valium perenne, di ciuccio psicotronico, di cordone ombelicale liquido, di figure autoriali divinizzate nell'alto dei cieli, alle quali dobbiamo dire grazie per essere le loro propaggini, dalle quali dobbiamo accettare le regole del LORO gioco... 
NOI e LORO... Il plagio religioso ed iconografico è stato canalizzato nella tecnologia ed anche i complottisti sono tollerati, almeno fino ad un certo punto, perché veicolano e si veicolano, attraverso lo stesso LORO strumento che serve per sviluppare il plagio emozionale su vasta scala...
Una volta avvenuta la rieducazione ad una percezione artificiale della realtà, si inizia lentamente, passo dopo passo, a far accettare qualsiasi cosa alla mente dell'UTENTE, qualsiasi fiaba, qualsiasi storia NON-SENSE, ed anche le cose e vicende più assurde, brense di incongruenze, di fallacie logiche, ci appaiono normali, giuste ed accettabili...
La TV dice che... Hanno detto che... La legge dice che... !!!


Il video falso della decapitazione di Foley, perché trattasi di un palese falso, in parte voluto, per essere riconoscibile da taluni che devono saperlo leggere e alla massa, che deve subirlo a livello subconscio, quindi con errori palesi, non serve solo come scusante per provocare un conflitto, una guerra, presente o futura.. Ma serve ad alimentare l'odio tra le popolazioni, tra etnie, tra differenti culture, va a minare la coesione sociale, crea sistematicamente caos, confusione, ansia, aggressività, domanda di protezione e la propaganda reazionaria ci sguazza perché da oggi potranno limitare ulteriormente i diritti dei popoli, restringere le libertà individuali, militarizzare il territorio e fare accettare il tutto ai più INGENUISTI, come necessità, come naturale protezione dal nemico, alimentando la paura dell'uomo nero, dell'ALTRO...
Non hanno bisogno di altri video propagandistici per giustificare un'azione bellica, quelli sono indirizzati a noi UTENTI, per abituarci al nuovo CLIMA IMMAGINIFICO, imposto e fatto accettare.
Far regredire la società intera come fosse una tribù che balla, divisa in tante tribù, ognuna che teme l'altra, ognuna con il suo campanile, ognuna che legittima gli orrori del proprio padre, in una Sindrome di Stoccolma al cubo, tutte unite dallo e nello stesso tavolo da gioco...
Chiamasi propaganda, è sempre esistita, creare un capro espiatorio, plasmare il gruppo intorno a questo obiettivo, formare un'egregora collettiva, una condivisa legge familistica.
Legittimare quindi un sacrificio che vada a determinare step, passaggi, percorsi dovuti e fare accettare determinate dinamiche di trasformazione involutiva nelle società finto democratiche occidentali...


ORDO AB CHAO:
Creare conflitti nella popolazione, all'interno della stesso paese, così in futuro potranno giustificare repressioni, leggi orwelliane, PATRIOT ACT di ogni tipo...
Negli USA che sono avanti in repressione e propaganda fascista e su questo terreno hanno da insegnarci molto, già avvengono tanti omicidi di civili a causa di sbirri un po' troppo "severi", veicolati dalla rete ma anche dalle televisioni, e questi fenomeni reali ma anche mediatici, vanno a creare potenziali conflitti di protesta e giustificano L'UOMO FORTE che tornerà in campo a mettere ordine, ripristinando la sua storica figura gerontocratica...
Penso che le guerre servano anche per creare un'involuzione all'interno degli stessi paesi che si definiscono democratici...
Ed è bello essere democratici facendo i nazisti, è concesso, è politicamente corretto...
Basta cambiare il significato delle parole, basta ribaltare il senso, lavorando sul linguaggio ed il gioco è fatto... Si un po' come mettere sul pacchetto di sigarette la dicitura: IL FUMO UCCIDE...
E' marketing, uso strumentale della PNL, ribaltamento del linguaggio, funziona a livello inconscio, "HANNO RAGIONE LORO", il sistema è sempre più "rivoluzionario" della base...
Creare il dubbio e non risolverlo mai, un po' come iniziare a far studiare ad un bambino la storia senza spiegarla nei dettagli, lasciando volutamente dei buchi, creando confusione, una storia reale che diviene una fiaba, oppure più banalmente, far vedere solo le prime puntate di una Serie TV senza sapere come termina la storia...
Ciò determina ansia, quindi dei legami genitoriali, non fa acquisire indipendenza psicologica, sessuale, culturale e mentale, è lo stesso meccanismo di una telenovela infinita, la proposizione dei legami morbosi familistici in salsa HI-TEC con i media pronti alla spettacolarizzazione del sangue, della messa in scena del teatro dell'assurdo...

DECAPITAZIONI ALLO SPECCHIO:
La decapitazione di Foley ha una doppia valenza, la prima è quella di alimentare tra la popolazione la paura dell'Islam, del nemico, facendo accettare qualsiasi nefandezza perché legittimata dall'autorità che ci protegge, dalla grande madre, e la seconda quella di far metabolizzare tutto quello che un tempo, giustamente veniva censurato e percepito come terrificante, sanguinario, ovvero come tabù invalicabile, attraverso una saturazione della visione della morte quasi fosse la normalità, tra uno spot e una birra, come corollario e scenografia naturale del vivere moderno, tra un feticcio virtuale e un tagliagole mediatico, tra una secchiata d'acqua gelata e una strage a Gaza...
Duplice valenza che sembra opposta, ma in realtà complementare, due facce della stessa moneta.
Serve a far regredire l'utente a livello infantile, una sorta di favola verosimile, senza soluzione, senza morale, per sviluppare l'A-MORALITA' dell'utente, in modo da potergli fare accettare un prodotto sempre più scadente che a lui sembrerà essere quello di prima, invocherà la merda d'autore, la difenderà, felice del suo ruolo sociale che lo tranquillizza tanto, felice delle sue sbarre invisibili, perché potrà delegare le sue istanze al Moloch di turno...
Il goal è combattere la logica e la ragione, fortificare il pensiero magico, un popolo di infanti regrediti allo stato fetale, legati da un cordone virtuale a mamma sistema che li nutre e li lascia in un limbo senza fine...
Abbassare sempre di più la vibrazione, eliminare tutto ciò che va nella direzione di un'autonomia personale, di una naturale ed evolutiva maturità.
La confusione è importante, decisiva, crea caos e conflitto, e L'UOMO FORTE può intervenire e dettare legge per la tribù...
Il sacrificio rituale definirà il gruppo e determinerà ordine sociale...

In perfetto sincrono con la decapitazione di Foley, in Italia succedono fatti curiosi analoghi, quasi speculari, DECAPITAZIONI ALLO SPECCHIO, attraverso lo specchio, come legati a livello sottile, da analogie simboliche, forse meglio dire, palesi somiglianze...
Un po' come distrazione di massa per il sonno della ragione, un po' per creare messaggi in codice, un po' per rafforzare la Bias Cognitiva dei sudditi.
E allora ecco che leggiamo dell'incredibile e surreale storia di Federico Leonelli, figlio di un militare in pensione vicino a cerchi magici ed in odor di esoterismo, lui che voleva arruolarsi con gli israeliani, guarda caso che combinazione, che amava travestirsi in mimetica mentre decapitava una giovane donna Ucraina.
Sembra quasi un riflesso in scala della vicenda Foley, un riflesso magico, una proiezione di uno specchio mediatico che produce mostri, emuli e sincronismi sospetti ma perfetti nella loro regia occulta...
SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI E' IL PIU' DECAPITATO DEL REAME... CIT.



"Le tesi complottiste diventano verità quando i primi sospettati ammettono apertamente le loro responsabilità; per mesi si è sostenuto che dietro il colpo di stato in Ucraina c'erano gli americani della CIA e varie società private di mercenari come la "Black Water" (sempre americana). 
George Soros ha recentemente dichiarato alla CNN (non alla Pravda) che ha partecipato attivamente con capitali e finanziamenti per rovesciare il governo ucraino. 
Del resto il senatore McCain era spesso a Kiev in quel periodo. 
Un po' come quando lo stesso McCain discuteva di Siria con l'attuale auto-proclamato califfo del Isis Al Baghdadi. 
Se gli USA finanziano e addestrano agenti di Al Qaeda in Iraq secondo voi non hanno fatto la stessa cosa per quelli di Al Qaeda che hanno fornito l'alibi del crollo delle torri gemelle? 
Al Qaeda è una sigla che serve agli USA per fare operazioni denominate "false flag". 
Per la serie: "Non ho un nemico? Me lo invento". La guerra è un business fondamentale per gli USA, paese terrorista per eccellenza, che usa le torture, vende armi chimiche anche ai nemici per poi bombardarli con quella scusa".
cit. Paolo Rurale

"La sinistra attuale (per lo meno in italia) ha preso e ROVESCIATO le sapienti parole di Gramsci. 
Ha sapientemente creato una ideologia, una sorta di cultura rovesciata e molto più esangue rispetto ai valori tradizionali della destra, e molto più adatta ad adeguarsi alla struttura economica ultracapitalista-globalista. 
Ma ha fatto di più: ha creato le condizioni perché, alla attuale decadenza irrefrenabile del capitalismo/imperialismo, non potesse esservi alcuna rivoluzione, come invocava, appunto Gramsci, cervello sopraffino, una volta costituito il blocco storico. 
Anzi, al contrario, ha creato le condizioni per una involuzione... 
La sinistra s'è fatta paladina del "blocco storico" del loisir, del buonismo, del "volemose bene", ha "infrocito" alla grande gli italiani (beh, e non solo...), che ora sono come la "nostra" Presidente della Camera... 
Tutti presi da proprio ombelichetto, dal proprio slow-food, dal proprio autocompiacimento, e col cazzo che rivoluzionano qualcosa, temono anche giustamente, di perdere quel po' di piccolo benessere-carota che hanno. 
Io anche, eh... Probabilmente!!!"
cit. Alessandra Cocchi

E' il capitalismo, baby... 
cit. Frocio di Stato

http://vimeo.com/104087569
http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/08/20/laltra-verita-sconvolgente-sullisis-e-sui-suoi-aguzzini/
http://www.globalresearch.ca/isis-leader-abu-bakr-al-baghdadi-trained-by-israeli-mossad-nsa-documents-reveal/5391593
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/26/decapitata-roma-lomicida-voleva-andare-in-israele-a-combattere-contro-i-palestinesi/1099216/







sabato 16 agosto 2014

GUERRA AMBIENTALE... parte 2° (geopolitica rivista.org)


CAMBIAMENTO CLIMATICO E GUERRA AMBIENTALE. UN NUOVO TERRORISMO?                

http://www.geopolitica-rivista.org/24635/cambiamento-climatico-e-guerra-ambientale-un-nuovo-terrorismo/
Di Luis Enrique Martín Otero 10/01/2014
La Nuova Zelanda ha desecretato alcuni documenti nei quali si rivelano esperimenti con bombe che producono onde giganti. La notizia, pubblicata sul quotidiano New Zealand Herald fu accolta con stupore e shock: la Nuova Zelanda aveva dato vita ad esperimenti segreti per provocare maremoti.
Il professor Thomas Leech dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda), collaborò con l’esercito per dare avvio ad una serie di esplosioni subacquee che provocarono onde di forza pari al “piccolo” terremoto di Whangaparoa nel 1944-1945.
Il lavoro del professore venne considerato talmente significativo che gli Alti Comandi della Difesa degli Stati Uniti affermarono che se il progetto fosse stato completato prima della fine della II guerra mondiale, avrebbe potuto giocare un ruolo fondamentale nel conflitto, pari a quello della bomba atomica.
Gli americani, dal 1962 al 1983, sotto il nome di “Progetto Stormfury”, diedero vita ad esperimenti di manipolazione degli uragani, cercando di controllarne l’intensità, versando decine di migliaia di litri di olio vegetale in mare, creando così una pellicola artificiale che riduceva l’intensità dell’uragano stesso, che con tale superficie andava a scontrarsi.
In teoria, in questo modo è possibile influenzare la traiettoria dell’uragano.
Sulla pratica di questo esperimento persistono ancora dubbi.
Gli scienziati hanno, inoltre, studiato un modo per mitigare gli effetti dei terremoti: creando piccole scosse la pressione potrebbe essere evitata causando grandi disastri.
Allo stesso tempo però, i terremoti, potrebbero essere provocati direzionando raggi energetici su falde instabili, modificando così le placche tettoniche e dando origine a grandi scosse.
Se tali raggi fossero indirizzati su falde subacquee, sarebbe possibile provocare gli tsunami.
I dettagli sulla “bomba tsunami”, conosciuto come “Progetto Seal”, sono contenuti in alcuni documenti vecchi 53 anni e declassificati dal Ministero degli Affari Esteri e del Commercio della Nuova Zelanda.
I documenti, che riportano la denominazione di TOP SECRET, dimostrano come l’esercito statunitense e britannico furono entusiasti dello sviluppo del “Progetto Seal” negli anni del dopoguerra. Considerarono anche l’eventualità di invitare il professor Leech nell’atollo di Bikini, per partecipare ai test nucleari statunitensi e vedere se potevano servire per le sue ricerche.
Non è chiaro ciò che successe al “Progetto Seal”. La relazione finale fu inviata, negli anni Quaranta, al Ministero della Difesa Neozelandese. Si ritiene che la bomba non sia stata testata su larga scala.
Gli inglesi e gli Americani non congelarono il progetto dopo la guerra, bensì lo sostennero.

Il Progetto HAARP:
Dal 1992 l’HAARP fa parte dell’arsenale di armi sotto il controllo dell’Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti (SDI). Questa tecnologia fu sviluppata nell’ambito del programma di investigazione dell’Aurora Attiva ad Alta Frequenza (HAARP) originariamente parte del controverso sistema di difesa di Ronald Reagan, denominato “StarWars“.
Situata a Gokoma, in Alaska, questa complessa infrastruttura dotata di antenne molto potenti, funziona grazie all’emissione di onde radio assai intense, capaci di creare “modificazioni locali controllate della ionosfera”, al fine di alterare i modelli climatici.
Alcuni esperti affermano che il sistema sia già funzionante, mentre altri prevedono che ciò non avverrà prima di vent’anni.
Si suppone che in Groenlandia e Norvegia si stiano installando, o stanno per essere installate, nuove antenne del progetto HAARP, così come in altre zone del mondo.
Si suppone, inoltre, che numerose antenne siano state già installate in varie isole dell’Oceano Pacifico.
Lo stesso creatore del “riscaldatore ionosferico”, Bernard Eastlund, assicura che la sua invenzione potrebbe arrivare a controllare il clima. Una affermazione che, secondo il senatore statunitense Mark Begich, porterebbe alla conclusione che se l’ HAARP operasse al cento per cento del suo potenziale, potrebbe essere in grado di creare anomalie climatiche su entrambi gli emisferi terrestri, seguendo così la “teoria della risonanza” a lungo utilizzata dal geniale Nikola Tesla nelle sue invenzioni.
Un cambiamento climatico in un emisfero comporterebbe lo stesso cambiamento nell’altro.
Una possibilità che non deve essere scartata, soprattutto tenendo in considerazione le opinioni degli scienziati dell’Università di Standford, i quali assicurano che il clima mondiale potrebbe essere controllato attraverso la trasmissione di segnali radio relativamente bassi, indirizzate verso le fasce di Van Allen (si tratta di zone della magnetosfera dove si concentrano particelle cariche).
Secondo la sopracitata “teoria della risonanza”, piccoli segnali di attivazione possono controllare energie enormi.

Al di là della manipolazione del tempo, l’HAARP, ha una serie di applicazioni correlate. Esso potrebbe contribuire al cambiamento climatico attraverso il bombardamento intensivo dell’atmosfera con raggi ad alta frequenza. Il rimbalzo delle onde potrebbero colpire il cervello delle persone e produrre effetti come il movimento tettonico.
Più in generale, l’HAARP, ha la capacità di modificare il campo elettromagnetico del nostro pianeta. Stiamo parlando di un’arsenale di armi elettroniche che gli studiosi militari statunitensi considerano “una guerra più gentile e amichevole”.
Studi scientifici segnalano che l’ HAARP è in grado di provocare aurore boleari artificiali, alterare o mettere fuori gioco le stazioni radar dei missili balistici, isolare completamente i sottomarini e rilevare l’esistenza di strutture sotterranee nemiche.
Esiste una correlazione tra l’attività sismica e la ionosfera, basata sul controllo della radio frequenza indotto daihipocampos, sotto il controllo dell’ HAARP.

L’HAARP, se fosse del tutto applicato, potrebbe avere impatti potenzialmente devastanti sul clima del mondo. Gli interessi economici e strategici degli Stati Uniti potrebbero variare in modo selettivo a seconda del clima in diverse parti del mondo, portando con sé la destabilizzazione dei sistemi agricoli ed ecologici del pianeta. Nella sua relazione finale sulle alternative di difesa del paese, la U.S. Airforce sottolinea come, alla fine degli anni ’40, con la Guerra Fredda più calda che mai, il Pentagono già lavorava sulla possibilità di utilizzare “forme di guerra climatica inimmaginabili”.
Questo implica una tecnologia che Washington sta continuando a perfezionare all’interno del programma HAARP avviato nel 1992.
I fini scientifici sono apparentemente innocenti, ma sembra piuttosto la messa a punto di un’arma di distruzione di massa in grado di destabilizzare il sistema ecologico del mondo. Lo afferma la stessa relazione HAARP:
Vale la pena ricordare che il Dipartimento di Difesa americano ha destinato importanti risorse per lo sviluppo dell’intelligence e del monitoraggio dei cambiamenti climatici. La NASA e la National Imagery and Mapping Agency (NIMA), oggi National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), lavorano allo studio di: inondazioni, erosioni, cambiamenti climatici, pericolo di slivellamento della terra, terremoti, zone ecologiche, previsioni del tempo, con dati trasmessi direttamente dai satelliti.
Nel febbraio del 1998 la Commissione Affari Esteri, Sicurezza e Difesa del Parlamento Europeo ha tenuto una serie di consultazioni pubbliche a Bruxelles, dove si mise in evidenza la facilità con la quale gli USA potrebbero dare avvio ad una guerra ambientale grazie al loro programma HAARP.
Il Comitato, dinanzi al Parlamento Europeo, conclusse:
La richiesta avanzata dalla Commissione di redigere un “Libro Verde” sugli impatti ambientali delle attività militari è stato, senza dubbio, sottovalutato, argomentando che la Commissione Europea non godeva della giurisdizione necessaria per approfondire “i vincoli tra la difesa e la tutela dell’ambiente“.


Progetto SURA:
Il nome “Progetto Sura” è la sigla con la quale viene indicato il progetto russo equivalente all’americano HAARP. Si tratta dell’installazione di un riscaldatore ionosferico ed un centro di ricerca sulla ionosfera, collocato nelle vicinanze della località di Vasilsursk, a circa 100 km a Nizhniy Novgorod, in Russia.
SURA è in grado di irradiare circa 190 MegaWatt di Potenza Radioattiva Effettiva (PRE) di onde corte. Inizialmente dipendeva dal Ministero della Difesa. Al momento, è sotto la guida dell’Istituto di Ricerca Radio (NIRFI) di Nizhniy Novgorod.
L’installazione SURA risale al 1981. Con l’utilizzo di questa installazione, gli scienziati russi studiano il comportamento della ionosfera e l’effetto dell’emissione delle onde a bassa frequenza. Non abbiamo molte informazioni riguardante il progetto SURA.
Il Ministero della Difesa sovietico puntò tutto sui progetti di questo tipo.
Tuttavia nessuna ricerca è stata condotta, almeno non in questa installazione, dopo il crollo dell’URSS. Attualmente, gli scienziati sono coinvolti in progetti internazionali di ricerca sulla ionosfera.
Il meteorologo americano Scott Stevens sottolineò come gli esperti militari russi potrebbero aver prodotto la “furia” dell’uragano Katrina che devastò New Orleans.
La morte e la distruzione causata da Katrina permise agli americani di “mettere da parte” l’intervista rilascciata da Vladimir Zhirinovsky, politico ed attivista russo, il quale minacciò che ci sarebbero state:
I ricercatori del SURA dichiararono tuttavia di non essere in grado di provocare uragani simili a Katrina e Rita. Per lo meno “affermano” di non poterlo fare. Senza dubbio, hanno effettuato ricerche, in minor misura rispetto agli americani, sulla interconnessione tra i disastri naturali e le perturbazioni nella ionosfera e nella magnetosfera.
Si sono succedute, nel gennaio 2010, diversi terremoti con epicentri precisi, cioè a 10 chilometri di profondità, tanto da risultare assai difficili da comprendere le peculiarità di questi fenomeni.
Queste affermazioni sono rigettate dagli scettici, che le inquadrano all’interno delle “teorie cospirative”, tuttavia è sempre più evidente quanto la distanza tra la fantascienza e la realtà stia accorciando.
Le tecnologie dei centri segreti di ricerca sono classificate come altamente segrete e risultano essere quasi inaccessibili per tutti i ricercatori non militari.
Quanto sopra rende manifesto il potere che hanno questi progetti, drammaticamente legati ai loro successi che mettono a repentaglio la vita di migliaia di esseri umani.
Catastrofi come l’uragano Katrina, lo tsunami che ha devastato la costa asiatica nel 2004 o il più recente terremoto-tsunami in Giappone alimentano le voci di corridoio, senza accusare direttamente HAARP e SURA delle catastrofi appena citate. Preferisco piuttosto continuare a credere che sia colpa della Madre Terra se, ogni giorno sempre più frequentemente, accadono eventi come quello avvenuto in Giappone.
Anche se, in questo mondo di folli, nulla mi sorprenderebbe.

Progetto SHEBA (Surface Heat Budget of the Artic Ocean): il riscaldamento dell’Artico.
La causa dello scioglimento del Polo Nord non è l’anidride carbonica. Rich Garcia, direttore delle relazioni pubbliche del progetto HAARP, ha detto testuali parole:
SHEBA è un enorme condensatore, ossia un enorme contenitore di energia elettrica che potrebbe “scaricare” tutta la sua energia in una manciata di secondi, la stessa quantità di energia che consumano gli USA nello stesso lasso di tempo. In questo modo gli elettroni si liberano dando vita ad un plasma ad elevatissima temperatura.
Secondo uno studio pubblicato dal Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS), l’incremento della temperatura nelle acque dell’Oceano Artico potrebbe causare estati senza ghiaccio.
Ha scritto Marci Robinson, scienziato dell’ USGS in un articolo della rivista Stratigraphy.
Nello studio si è segnalato che gli anni 2007 e 2008 furono i primi due anni consecutivi che mostrarono un minimo estremo di ghiaccio, nel Mare del Nord, durante l’estate.

Gli scienziati hanno documentato con delle prove che nel Oceano Artico e nel Mare del nord le temperature si sono alzate a tal punto da non permettere la formazione di ghiaccio in estate come nel periodo del Medio Pliocene, ossia 3 milioni di anni fa.
Questo periodo si caratterizzò per temperature temperate simili a quelle che si prospettano per la fine di questo secolo, un’ analogia che gli scienziati utilizzano per far comprendere le condizioni future.
Le temperature di superficie durante tutto il Pliocene si situavano intorno ai 3 gradi centigradi, quindi una cifra maggiore rispetto al presente. Alla metà del Pliocene le temperature medie estive della superficie del Mar Artico andavano dai 10 ai 18 gradi centigradi, mentre attualmente ruotano intorno agli 0 gradi.

Ha detto Robinson: La mancanza di ghiaccio nel mare durante le estati del Pliocene Medio suggerisce che la fusione senza precedenti di ghiacci nell’artico negli ultimi anni potrebbe essere un segnali di cambiamenti climatici che si avvicinano”.
Secondo Robinson: La mancanza di ghiaccio nei mari potrebbe avere conseguenze varie ed estese, come la accelerazione dell’erosione costiera, dovuta all’innalzamento delle onde, e l’impatto su animali come gli orsi polari o le foche dipende dalla presenza del manto di ghiaccio polare.
Inoltre, potrebbero intensificarsi le tormente nelle latitudini medie e potrebbero aumentare le precipitazioni invernali ad ovest e sud dell’Europa, parallelamente alla diminuzione della pioggia nell’ovest dell’America del Nord.
Potrebbe essere il progetto SHEBA un’arma climatica nell’Artico? O si tratta di un fenomeno naturale?

Quello che sta succedendo di fronte ai nostri occhi in questo inizio di secolo non è una turbolenza corrente. Per il mondo globalizzato, sorto sulle ceneri della Guerra Fredda è forse una turbolenza fondatrice, che va a scuotere le coscienze e le intelligenze, per permetterci di abbandonare finalmente una Preistoria troppo lunga; allo stesso tempo tutto ciò potrebbe essere qualcosa di distruttivo e disintegrante, essere il preludio di una dolorosa regressione.
Quando metteremo da parte le abitudini dannose che abbiamo acquisito durante questa Preistoria, potremmo facilmente renderci conto che le uniche battaglie che davvero valgono la pena di essere combattute dall’uomo nei prossimi secoli sono di carattere scientifico ed etico.

Luis Enrique Martín Otero, Colonnello Veterinario (R), è coordinatore del Centro di Vigilanza Sanitaria Veterinaria dell'Universtà Complutense di Madrid (Spagna) e della Rete di Laboratori di Allerta Biologica.

1.- Convenzione sul Cambiamento Climatico, New York, 1992. [On line] http://www.unfccc.de. Consultato il 20 dicembre 2013.
2.- Antecedenti al Protocollo di Kyoto. [On line] http://www.globalwarming.net/gw11.html. Consultato il 20 dicembre 2013.
3.- The Times, Londra, 23 novembre 2000.
4.- Intelligence Newsletter, 16 dicembre 1999.
5.- Begich e Maning, "HAARP: Vandalism in the sky". [On line] http://www.whale.to/b/haarp1.html. Consultato il 20 dicembre 2013.
6.- "HAARP – From the Wilderness". [On line] http://www. Fromthewilderness.com/free/…7haarp.html. Consultato il 20 dicembre 2013. Don Herskovitz, "Matándolos Suavemente", Journal of Electronic Defense, agosto 1993.
7.- Parlamento Europeo, Commissione Affari Esteri, Sicurezza e Difesa, Bruxelles, documento No. A4-0005/99 del 14 Gennaio 1999.

IEEE, Documento di opinione n° 97/2013 del 15 ottobre 2013.

http://youtu.be/kKhfg35xb68




GUERRA AMBIENTALE... parte 1° (geopolitica rivista.org)




CAMBIAMENTO CLIMATICO E GUERRA AMBIENTALE. UN NUOVO TERRORISMO?                

http://www.geopolitica-rivista.org/24635/cambiamento-climatico-e-guerra-ambientale-un-nuovo-terrorismo/
Di Luis Enrique Martín Otero 10/01/2014
I cambiamenti climatici sono sempre esistiti. Oggi assistiamo ad un cambiamento climatico globale senza precedenti, in cui le cause naturali giocano un ruolo secondario e dove la mano dell’uomo, attraverso il progresso tecnologico, può provocare enormi catastrofi.
Il controllo climatico potrebbe diventare, in un futuro non molto lontano, un’arma di distruzione di massa, potendo essere utilizzata dagli Stati per conseguire i propri fini di sicurezza, di difesa o di potere. Così facendo si potrebbero verificare tutta una serie di effetti collaterali tali da influenzare la biosicurezza di animali, persone e piante.
La minaccia ambientale più grave che attualmente sta affrontando l’umanità è costituita dal cambiamento climatico. L’emissione costante e sproporzionata di CO2 da parte dei paesi industrializzati e il massiccio uso di risorse naturali stanno provocando importanti modificazioni del clima a livello globale. Le sue conseguenze si traducono in siccità, inondazioni, uragani e disastri naturali che colpiscono le popolazioni, solitamente quelle del terzo mondo, indigenti e prive di mezzi di sostentamento.

Come abbiamo già accennato, le variazioni climatiche sono sempre esistite. 
Tuttavia, oggi assistiamo, lo ricordiamo, ad un cambiamento climatico senza precedenti dove le cause naturali sembrano giocare un ruolo secondario. 
La comunità scientifica è concorde nel ritenere che le fluttuazioni climatiche sono provocate, in larga misura, dall’uomo. Le nuove tecnologie applicate al controllo del clima, ci rende ancor più vulnerabili di fronte a queste catastrofi, a volte impropriamente definite come “naturali”.
Attività come la deforestazione, il massiccio utilizzo di acqua potabile, lo sfruttamento intensivo delle terre ma anche il terrorismo ambientale, si coniugano per alimentare un fenomeno che non può fare altro che peggiorare le nostre sorti.
Le conseguenze del cambio climatico, a volte provocato, altre volte di origine naturale, sono numerose e variegate, tutte negative per l’uomo:

a) il cambiamento climatico, come conseguenza del surriscaldamento globale, porta con sé l’aumento della popolazione vettoriale – insetti volatili e terrestri – molto pericolosi per le popolazioni, soprattutto dal punto di vista sanitario. 
Questo aumento di temperatura non solo produce la riproduzione di questi insetti, ma anche la molteplicazione di microorganismi patogeni trasmessi, da quest’ultimi animali, alle persone, altri animali e piante provocando gravi malattie. Molte di queste malattie sono di carattere zoonotico, vale a dire trasmesse da animali a persone, che possono causare seri problemi sanitari nei paesi d’origine così come nei paesi in cui, per via del clima più freddo, non si riscontravano tali malattie.
b) L’alimentazione nel pianeta è un’altra conseguenza dovuta al cambiamento climatico. 
La distruzione di colture o la mancata produzione di alcuni prodotti agricoli di base potrebbe alterare lo sviluppo nutrizionale delle persone generando un problema di portata mondiale.

c) Le migrazioni della popolazione, come conseguenza dei disastri ecologici, costituiscono un altro serio problema provocato dal cambiamento climatico. 
I movimenti migratori, normalmente, coinvolgono persone sfavorite economicamente ma anche socialmente svantaggiate: in genere sono altresì portatori di una condizione sanitaria molto precaria. 
I movimenti di persone verso altre latitudini, genera lo spostamento di problematiche di carattere sanitario di difficile controllo, aumentando il rischio della propagazione della minaccia biologica.

d) Lo stesso avviene con le migrazioni degli animali, che si spostano alla ricerca di aree meno ostili. Tali migrazioni provocano la diffusione di malattie infettivo-contagiose di carattere zoonotico che sono endemiche dei luoghi dove questi animali vivevano originariamente e che vengono disseminate nelle nuove zone geografiche, aumentando il rischio sanitario per le persone.


In questo documento parleremo, principalmente, del terrorismo ambientale che si basa sulle nuove tecnologie e sulle conseguenze che ne comporta il loro utilizzo.
Di fronte ai progressi tecnologici e scientifici, il mondo, non può stare tranquillo, dato che tali conoscenze possono essere utilizzate dagli Stati in modo duale: per conseguire fini di sicurezza e difesa, per ottenere potere o, in alcuni casi, come arma deterrente di fronte a possibili minacce.
La costernazione aumenterebbe a dismisura se questa tecnologia, o parte di essa, cadesse nelle mani di gruppi terroristici o di paesi instabili, capaci di impiegare questi mezzi per soddisfare i propri ideali fanatici.
Lo straordinario progresso tecnologico permette di controllare il territorio mondiale e ha contribuito a concentrare il potere nelle mani di pochi paesi, parliamo di due, tre paesi, che per la prima volta nella storia potrebbero “coprire” l’intero globo.
Questa situazione, inedita, provoca disuguaglianze meno inedite e nuovi disequilibri. 
Evidentemente, qualcosa è cambiato in modo radicale nel mondo. E questo “qualcosa” ha svuotato completamente di senso i rapporti tra gli esseri umani, ha degradato il sentimento per la democrazia, ha aggrovigliato i sentieri del progresso.

Il grande stratega cinese Sun-Tzu, nel suo libro “L’arte della guerra“, scrisse:
CONOSCI TE STESSO E IL TUO NEMICO E VINCERAI TUTTE LE BATTAGLIE...
SE NON CONOSCI TE STESSO E IL TUO NEMICO PERDERAI TUTTE LE BATTAGLIE...



I paesi che non sviluppano queste tecnologie – né strategie – sono ormai obbligati a conoscere tali progressi, a riconoscere quelle possibilità assimilando le conseguenze che possono comportare.
Questa è la “ricompensa” dello sforzo sostenuto dalle nazioni di fronte alla minaccia di un mondo globalizzato.
Parte di questa nuova tecnologia è destinata ad essere impiegata nei prossimi decenni. Ovviamente se non la si sta già utilizzando, silenziosamente, come arma di distruzione di massa.
Strumenti di prevenzioni a livello globale sono, a questo punto, necessari ed indispensabili. Anche la cooperazione internazionale è essenziale: si potrebbero creare, ad esempio, meccanismi di pre allarme internazionali che permettano di dare una rapida risposta contro questo “nuovo” tipo di terrorismo, attenuando così gli effetti di tali minacce.
Stiamo parlando di una “degenerazione” del conflitto armato, che utilizza mezzi e metodi di combattimento sempre più nocivi per raggiungere i propri obiettivi. 
Il più delle volte, purtroppo, tali obiettivi, non sono di catattere militare, ma diretti sistematicamente contro le popolazioni civili e le infrastrutture critiche pregiudicando in questo modo la salute degli esseri umani.
Un altro aspetto significativo di tali minacce riguarda, in particolare, quel movimento globalizzato che non aspira tanto a conquistare paesi quanto a conquistare mercati. 
Detti poteri moderni, forti, non si propongono di annettere territori come succedeva nell’epoca delle grandi invasioni o nel periodo coloniale: ora aspirano a controllare la ricchezza.
A causa della globalizzazione le minacce diventano altrettanto intricate, perchè i suoi effetti, in poche ore, possono raggiungere paesi distanti chilometri dal luogo dove hanno avuto origine.

Strumenti efficaci per controllare la “cultura della globalizzazione” sono le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che giocano un ruolo assai importante – anche ideologico – il più delle volte mettendo la museruola in bocca al pensiero critico.
Le informazioni che oggi riceviamo sono sensibili e vanno analizzate dettagliatamente, dato che è facile cadere nella trappola della cosiddetta “teoria della cospirazione”.
L’esempio più emblematico è l’attentato dell’11 settembre, il quale ci insegna che tutte le informazioni concernenti il terrorismo, per quanto sensazionalistiche possano apparire, vanno analizzate, talvolta valorizzate e mai scartate.
Con questo articolo vogliamo informare e non allarmare, perché informare significa, in un certo senso, “prevenire”. Molti politici ritengono che la trattazione di questi temi producano allarme sociale; invece è vero il contrario, dato che le minacce possono essere affrontate solo se le conosciamo, lavorandoci giorno dopo giorno, perché la loro evoluzione va di pari passo con il progresso tecnologico e biotecnologico. Di conseguenza, per combatterle, è necessario informare e disporre di strumenti di pre allarme che possano contrastarle.
Altra questione di capitale importanza, riguarda l’informazione e la comunicazione: deve essere gestita da personale specializzato, in modo da trasmettere notizie riguardanti rischi e possibili minacce “verosimili”, prospettando soluzioni che, qualora esistenti, possano netralizzare il problema.

In Spagna, l’ente che si occupa di coordinare e fornire risposte alla minaccia terroristica di carattere biologico – salute pubblica, sanità animale, sicurezza alimentare, sanità ambientale e vegetale – è “La rete di laboratori di allerta biologica (RE-LAB)”, creata nel 2009 dal Governo nazionale come strumento di supporto.
La “Guerra Ambientale” si definisce come la modificazione voluta o la manipolazione dell’ecologia naturale, come il clima – o quello che noi definiamo “tempo” -, i sistemi terrestri come la ionosfera, la magnetosfera, le placche tettoniche, gli eventi sismici – terremoti -, che possono causare la distruzione fisica, economica, psicosociale di un obiettivo previsto, sia esso geofisico o di popolazione, come parte di una più ampia guerra strategica o tattica.
La manipolazione del clima è l’arma preventiva per eccellenza. Può essere diretta contro nazioni nemiche o amiche, a loro insaputa, al fine di destabilizzare economie, ecosistemi e agricoltura. Può anche provocare gravi dissesti nei mercati finanziari.
Senza dubbio (se ne parla con molta discrezione) sia la modificazione del clima, che l’utilizzo della ionosfera, sono pratiche, ancorché moralmente deplorevoli, alternative per i circuiti del potere al fine di colpire potenze rivali.

Nelle riunioni internazionali di guerra strategica si dice che:
Da un punto di vista tattico, ad esempio, avremo un ventaglio di armi climatiche che permetterà l’occultamento, attraverso nubi basse, di aeronavi di osservazione del terreno o di nebbie che nasconderanno forze di terra.
La “Guerra Ambientale” può suonare nuova per qualcuno, nonostante sia ampiamente studiata nei circoli militari. La prima descrizione pubblica delle tecniche di modificazione del clima come arma di guerra risale al 20 marzo 1974.
All’epoca, l’esercito americano, rivelò l’esistenza di una “nube artificiale” posta sopra il cielo del Vietnam e la Cambogia. L’obiettivo era quello di aumentare le precipitazioni in zone nevralgiche, causando frane e rendendo fangosi i sentieri, con lo scopo di rendere più difficile lo spostamento di forniture nel passaggio “Ho Chi Minh”, in una operazione denominata “Progetto Popeye”.
Senza dubbio, questo esperimento di pioggia artificiale non era del tutto nuovo. 
La Gran Bretagna ha rivelato che, prima della devastante inondazione di Lynmouth Devon nel 1952, la Royal Air Force (RAF) aveva portato avanti, segretamente, progetti legati alla pioggia artificiale. Numerosi aerei avevano “iniettato” ioduro d’argento nelle nubi, di modo che le gocce d’acqua formatesi divenissero più pesanti e cadessero rapidamente sotto forma di pioggia. In cira 12 ore, cadde una quantità di pioggia superiore 250 volte alla quantità media mensile. Morirono 35 persone.

Ma l’interesse per lo sfruttamento dell’ambiente a fini militari non finì lì.
Documenti del governo britannico, pubblicati nell’Archivio Nazionale, dimostrano che negli anni ’70 si venne a creare un clima di grande sfiducia tra le due superpotenze riguardo alla guerra ambientale. 
I documenti rivelano che sia gli USA che l’Unione Sovietica avevano programmi militari segreti il cui obiettivo era quello di controllare il clima a livello planetario.
La Air University, ubicata nella base aerea Maxwell in Alabama, gioca un ruolo chiave nell’adempimento delle missioni dell’Aeronautica Militare statunitense. 
Infatti il loro Stato maggiore incaricò la Air University di guardare al futuro, al fine di individuare i concetti, le capacità e le tecnologie necessarie per poter continuare ad essere la potenza dominante nello spazio nel XXI secolo.
Lo studio, ultimato nel 1996, venne intitolato “Air Force 2025″. 
Una parte di tale studio venne pubblicato con il titolo “Il tempo come un moltiplicatore di forza; possedere il tempo nel 2025”. 
Esso afferma che nel 2025 l’Aeronautica Militare statunitense sarà in grado di controllare il clima grazie all’utilizzo di nuove tecnologie nell’ambito delle applicazioni belliche. 
Gli autori descrivono come la modificazione del clima possano fornire un valido aiuto in battaglia. 
Il documento analizza poi le ricerche sull’ionosfera (la ionosfera è una regione dell’atmosfera terrestre che occupa approssimativamente tra i 30 e i 1200 km sopra la superficie terrestre) necessaria per raggiungere il miglioramento delle comunicazioni degli Stati Uniti e come metodo per neutralizzare le comunicazioni nemiche. Nel 2025 potrebbe essere possibile modificare lo spazio della ionosfera, creando una varietà di applicazioni potenziali. Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (UNFCCC), firmata a Rio di Janeiro nel 1992.
E’ inoltre necessario ricordare che un accordo internazionale, ratificato dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1997 proibisce: "L'uso militare ostile o di altre tecniche di modificazione ambientale che abbiano di vasta portata, duraturi e gravi".
Tutti i Trattati prevedono la proibizione della guerra ambientale, capace di causare terremoti, il deterioramento delle calotte polari e l’alterazione del clima. Di certo, numerosi esperti sono convinti che si continui ancora oggi a lavorare clandestinamente nella definizione di una nuova arma di distruzione di massa.
Sebbene vi sia un’ampia conoscenza scientifica a riguardo, la questione delle manipolazioni climatiche utilizzate con fini militari non sono mai state esplicitamente trattate nell'agenda dell’ONU sui cambiamento climatici. Né le delegazioni ufficiali né i gruppi di attivismo ambientale che hanno partecipato alla Conferenza de La Haya sui cambiamenti climatici (CO6)(Novembre 2000) hanno sollevato la questione relativa alla “guerra climatica” o “delle tecniche di modificazione ambientale (EMMOD)” come questione rilevante per comprenderle il fenomeno del cambiamento climatico.
Lo scontro tra i negoziatori ufficiali, gli ecologisti e i gruppi di pressione aziendali si è concentrato su rifiuto assoluto di attuare gli impegni sugli obiettivi di riduzione dell’emissione di anidride carbonica, nel rispetto del Protocollo di Kyoto del 19972. 
L’impatto che le tecnologie militari hanno sul clima, a livello planetario, non sono oggetto di discussione né di preoccupazione.

La rinomata scienziata Rosalie Bertell, che ha cittadinanza americana e canadese, afferma che: "Gli scienzati americani stanno lavorando su sistemi climatici come potenziale arma."
Questi metodi includono l’intensificazione delle tempeste e la deviazione di fiumi di vapore nell’atmosfera terrestre, al fine di produrre siccità o inondazioni. 
Già negli anni ’70 l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale durante la Presidenza di James Carter, Zbigniew Brzezinski, polacco naturalizzato americano, aveva previsto nel suo libro “Between two Ages” che: "La tecnologia renderà disponibile, ai leaders delle principali nazioni, tecniche per dare avvio ad una guerra. Tecniche di modificazioni del clima potrebbero essere impiegate per produrre prolungati periodi di siccità o tempesta":

Gli scienzati americani stanno lavorando su sistemi climatici come potenziale arma.
Marc Filterman, un ex ufficiale militare francese delinea vari tipi di “armi non convenzionali” che utilizzano frequenze radio. Si riferisce alla “guerra contro il tempo”, affermando che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avevano già acquisito le conoscenze necessarie per provocare bruschi cambiamenti climatici – siccità, uragani, eccetera – all’inizio degli anni ’80. 
Queste tecnologie rendevano possibile la perturbazione dell’atmosfera attraverso i campi a Frequenza Estremamente Bassa (ELF).
Ci sono molte informazioni che indicano la reale esistenza di questa tecnologia e di come quest’ultima possa essere utilizzata per indurre modificazioni climatiche. La speculazione sulle armi climatiche raramente viene accompagnata da fatti concreti, dato che, fondamentalmente, su questo tipo di progresso tecnologico, sia stata posta la massima segretezza.
Senza dubbio, l’uso di armi geofisiche non solo è possibile in aree limitate ma, anzi, inevitabile avvertono gli esperti.
Sebbene non ci siano prove circa l’utilizzo di questa tecnologia mortale, le Nazioni Unite, dovrebbero affrontare la questione della guerra ambientale insieme ai cambiamenti climatici provocati dai gas serra. Presumibilmente gli USA e la Russia utilizzano armi meteorologiche segrete: i progetti HAARP e SURA esistono. Anche la Cina sta sviluppando queste tecnologie però, al riguardo, vi sono poche informazioni.
Il programma di modificazione climatica è un’altra delle armi usata dalle grandi potenze per stabilizzare il proprio potere. La globalizzazione ha comportato non solo l’attuazione di un ordine mondiale allineato alle grandi potenze mondiali, ma ha anche scatenato una guerra contro il terrorismo che, apparentemente, ha bisogno di nuove armi geofisiche, come le esplosioni nucleari marittime a bassa quota e l’utilizzo di onde a bassa e alta frequenza contro la ionosfera.
Queste sono due armi che potrebbero essere state già impiegate o che, in un futuro non troppo lontano, lo ricordiamo, potrebbero esserlo. Ne parleremo più avanti.
Vi sono poi altre armi, come i tubi a microonde ed il “controllo della mente” che sono, anch’esse, in pieno sviluppo.