venerdì 31 ottobre 2014

SNOWPIERCER, OVVERO LA METAFORA E IL SUPERAMENTO DELL'UROBORO...


"Io appartengo alla testa, voi appartenete alla coda... Rimanete al vostro posto!!!"

Snowpiercer è un film di fantascienza post-apocalittica del 2013 diretto dal sud-coreano Bong Joon Ho, basato sulla serie a fumetti francese "Le Transperceneige".
Ritengo sia uno dei migliori film degli ultimi anni, molto originale, con diversi livelli di lettura, pieno di rimandi letterari e molto sofisticato dal punto di vista strutturale, presentando una fusione di generi ben mescolati tra loro.
Potremmo considerarlo un film "MENTALE", molto consapevole ed ordinato nella sua visionarietà e grottesca anarchia, ricco di particolari ma al contempo sobrio e minimale, un'opera che può piacere anche ai non amanti della fantascienza, perché attraversa il genere e va oltre i soliti confini già precedentemente percorsi. E' principalmente un film fantapolitico, quasi messianico ed utilizza un linguaggio archetipico, come nella metafora sapientemente usata del treno-serpente, dove la coda diviene circolarmente la testa, ma dove avviene anche altro, ovvero il superamento dell'UROBORO.
Il superamento coincide con la presa di coscienza, da parte dei protagonisti, della vera realtà, una sorta di trapasso a nuova vita, un nuovo inizio fuori dagli schemi, fuori dall'eterno panta rei artificiale della matrice e forse verso una nuova superiore circolarità, questa volta nella direzione interiore, anche se visualizzata come esterna al treno-serpente.
Una fuga verso D'IO e verso una pace dei sensi inaspettata.
Ciò avviene dopo la naturale ascesa verso la testa del treno, dove regna WILFORD, creatore e padrone del serpente, quasi una sorta di oracolo, ma non prima di un lungo e tormentato percorso iniziatico e di sangue che vede il sacrificio di molti reclusi delle classi indigenti ed abitanti della coda.


La rivoluzione è alle porte, il malcontento ha raggiunto limiti oramai insopportabili, Curtis l'eroe protagonista, insieme all’amico Edgar e all’anziano Gilliam, decide di ribellarsi all’oppressione dei soldati e di condurre una rivolta fino alla testa della locomotiva, con l'intento di uccidere lo stesso creatore del treno. Il treno è composto come una casta piramidale, la coda è abitata dagli schiavi, la parte centrale dai militari e dai reparti produttivi, la testa dal padrone e dalla classe dirigente, ovvero WILLFORD, inventore di un treno magico che percorre quasi tutto il globo e si autoalimenta attraverso un moto perpetuo circolare.
Fuori il mondo giace soffocato dai ghiacci e sotto temperature siderali, unica via di salvezza è la vita dentro il serpente meccanico che si nutre delle sue regole ed impone ruoli sociali gerarchici.
Il film inizia con aerei che rilasciano scie chimiche attraverso un gas per arrestare il riscaldamento globale, fluido che provocherà una nuova Era glaciale con tutte le sue nefaste conseguenze.
Il clima claustrofobico, nella sua diversità, mi ricorda quello di The Cube, in quel caso bisognava attraversare un cubo quantico per trovare la luce, quello era un UROBORO più di natura SATORIANA, mentre in Snowpiercer è rappresentato dal serpente e dalla circolarità infinita. Concettualmente sono identici, e dopo essersi ribellati al potere costituito e alla figura genitoriale dell'autorità negativa che impone arbitrio e regole assolutistiche, i personaggi ritrovano se stessi nel punto ZEN ZERO, ovvero nella consapevolezza del superamento del conflitto, superamento che deve avvenire solo dopo aver attraversato quel conflitto che genera la farfalla e vede il bruco come un lontano ricordo.

Snowpiercer rivela quindi diverse letture, la prima di carattere politico e metaforico con la realtà, presentando un mondo diviso in caste, dopo propone il superamento dello schema sociale imposto, attraverso la rivoluzione e la scalata verso la testa, e ancora un nuovo superamento basato sulla non accettazione del gioco e sull'uscita dall'eterno loop, provocando la distruzione del mostro meccanico, ovvero del sistema e ritrovando se stessi altrove, scoprendo che il mondo esterno o altro mondo non faceva così paura e che non era così invalicabile come era stato insegnato e tramandato dall'autorità.
Il superamento delle colonne d'Ercole coincide con la consapevolezza di una nuova realtà da scoprire, dove si è finalmente diventati re di se stessi e si è compiuta quell'anarchia iniziatica che i culti religiosi ed i sistemi politici hanno sempre negato all'umanità, tenendola sempre prigioniera di una credenza, di un dogma  e di una forma mentis impositiva ed irrazionale.
Il pensiero magico della matrice artificiale è stato dissolto, ora l'uomo è pronto a vivere se stesso...

Buona visione...



martedì 28 ottobre 2014

WILHELM REICH: FASCISMO COME ESPRESSIONE DELLA STRUTTURA CARATTERIALE UMANA MEDIA...


Da quando la primitiva organizzazione democratico-lavorativa è definitivamente tramontata, il nucleo biologico non ha piú trovato un’espressione sul piano sociale. 
Ciò che è "naturale" ed "elevato" nell’uomo, ciò che lo lega al suo cosmo, ha trovato soltanto nell’arte, soprattutto nella musica e nella pittura, un’autentica espressione. 
Ma finora non ha esercitato alcuna sostanziale influenza sulla formazione della società umana, se per società si intende non la cultura di un ristretto gruppo di persone ricche appartenenti alla classe dominante, ma la comunità di tutti gli uomini.
Negli ideali etici e sociali del liberalismo si possono riconoscere i tratti dello strato caratteriale superficiale, caratterizzato dall’autocontrollo e dalla tolleranza. 
Questo liberalismo accentua la propria etica al fine di soffocare "il mostro nell’uomo", il secondo strato delle "pulsioni secondarie", "l'inconscio" di Freud. 
La naturale socialità del terzo e piú profondo strato, dello strato in cui ha sede il nucleo biologico dell'uomo, è sconosciuta al liberale. 
Egli deplora e combatte il pervertimento caratteriale umano con norme etiche, ma le catastrofi del XX secolo hanno insegnato che non ha combinato gran che.

Tutto ciò che è veramente rivoluzionario, qualsiasi arte e scienza autentiche, nasce dal nucleo biologico naturale dell’uomo. Né il vero rivoluzionario né l’artista o lo scienziato finora sono riusciti a conquistare le masse e a guidarle, e semmai vi sono riusciti, non sono stati capaci di tenerle in modo duraturo nel campo degli interessi vitali.
Le cose stanno diversamente, rispetto al liberalismo e alla vera rivoluzione, per quanto riguarda il fascismo. Sostanzialmente il fascismo non rappresenta né lo strato superficiale né quello piú profondo, ma il secondo strato caratteriale intermedio delle pulsioni secondarie.
Nel periodo in cui ero occupato con la prima stesura di questo libro, il fascismo veniva generalmente considerato un "partito politico" che come altri "raggruppamenti sociali" esprimeva in modo organizzato un’"idea politica". Di conseguenza "il partito fascista introduceva il fascismo o con la forza o con "manovre politiche"".

Contrariamente a tutto ciò, le mie esperienze mediche fatte con molte persone appartenenti ai piú disparati strati sociali, razze, nazioni, religioni ecc. mi avevano insegnato che il "fascismo" non è altro che l’espressione politicamente organizzata della struttura, caratteriale umana media, di una struttura che non è vincolata né a determinate razze o nazioni né a determinati partiti, ma che è generale ed internazionale. Secondo il significato caratteriale "il fascismo" è l’atteggiamento emozionale fondamentale dell’uomo autoritariamente represso dalla civiltà delle macchine e dalla sua concezione meccanicistico-mistica della vita.
Il carattere meccanicistico-mistico degli uomini del nostro tempo crea i partiti fascisti e non viceversa.
Ancor oggi, in seguito a un errato pensiero politico, il fascismo viene considerato una specifica caratteristica nazionale dei tedeschi o dei giapponesi. Da questa prima concezione sbagliata conseguono tutte le altre interpretazioni erronee.
Il fascismo è stato e continuerà ad essere considerato, a danno degli autentici sforzi per raggiungere la libertà, la dittatura di una piccola cricca reazionaria. L’ostinazione con cui si continua a sostenere questo errore è da attribuire alla paura di rendersi conto di come stanno veramente le cose: il fascismo è un fenomeno internazionale che corrode tutti i gruppi della società umana di tutte le nazioni. Questa conclusione trova la sua conferma negli avvenimenti internazionali degli ultimi quindici anni.

Le mie esperienze analitico-caratteriali mi convinsero invece che oggi non esiste assolutamente nessuno che non porti in sé gli elementi del modo di pensare e sentire fascista. 
Il fascismo come movimento politico si differenzia da altri partiti reazionari per il fatto che viene sostenuto e diffuso dalle masse umane.
Mi rendo perfettamente conto dell’enorme responsabilità che deriva da simili affermazioni. Augurerei, nell’interesse del nostro mondo tormentato, che le masse lavoratrici si rendessero conto con altrettanta chiarezza della loro responsabilità per quanto riguarda il fascismo.
Bisogna distinguere rigorosamente fra normale militarismo e fascismo. 
La Germania guglielmina era militarista, ma non fascista.
Poiché il fascismo si manifesta sempre e ovunque come un movimento sorretto dalle masse umane, tradisce tutti i tratti e tutte le contraddizioni della struttura caratteriale delle masse umane: non è, come si crede generalmente, un movimento puramente reazionario, ma costituisce un amalgama tra emozioni ribelli e idee sociali reazionarie.
Se per rivoluzione si intende la ribellione razionale contro condizioni insopportabili nella società umana, la volontà razionale di "andare a fondo a tutte le cose" ("radicale" – "radix" – "radice") e di migliorarle, allora il fascismo non è mai rivoluzionario. 
Non vi è dubbio che esso può fare la sua comparsa ammantato di sentimenti rivoluzionari. Ma non si chiamerà rivoluzionario quel medico che combatte con sfrenate imprecazioni una malattia, ma al contrario quello che con calma, coraggiosamente e coscienziosamente, cerca e combatte le cause della malattia. La ribellione fascista nasce sempre laddove una emozione rivoluzionaria viene trasformata in illusione per paura della verità.

Il fascismo, nella sua forma piú pura, è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio. Il sociologo ottuso, a cui manca il coraggio di riconoscere il ruolo predominante della irrazionalità nella storia dell’umanità, considera la teoria fascista della razza soltanto un interesse imperialistico, per dirla con parole piú blande, un "pregiudizio". 
Lo stesso dicasi per il politico irresponsabile e retorico. L’intensità e la vasta diffusione di questi "pregiudizi razziali" sono la prova che essi affondano le loro radici nella parte irrazionale del carattere umano. La teoria della razza non è una creazione del fascismo. 
Al contrario: il fascismo è una creazione dell’odio razziale e la sua espressione politicamente organizzata. Di conseguenza esiste un fascismo tedesco, italiano, spagnolo, anglosassone, ebreo ed arabo. L’ideologia razziale è una tipica espressione caratteriale biopatica dell’uomo orgasticamente impotente.

Il carattere sadico-pervertito dell’ideologia razziale tradisce la sua natura anche nel suo atteggiamento di fronte alla religione. Si dice che il fascismo sarebbe un ritorno al paganesimo e il nemico mortale della religione. Ben lungi da ciò, il fascismo è l’estrema espressione del misticismo religioso. 
Come tale si manifesta sotto una particolare forma sociale. 
Il fascismo appoggia quella religiosità che nasce dal pervertimento sessuale, e trasforma il carattere masochista della religione della sofferenza dell’antico patriarcato in una religione sadica. 
Di conseguenza traspone la religione dall’aldilà della filosofia della sofferenza nell’aldiqua dell’omicidio sadico.
La mentalità fascista è la mentalità dell’"uomo della strada" mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un’autorità e allo stesso tempo ribelle. Non è casuale che tutti i dittatori fascisti escano dalla sfera sociale del piccolo uomo della strada reazionario. 
Il grande industriale e il militarista feudale approfittano di questa circostanza sociale per i propri scopi, dopo che questi si sono sviluppati nell’ambito della generale repressione vitale. 
La civiltà meccanicistica ed autoritaria raccoglie, sotto la forma di fascismo, solo dal piccolo borghese represso ciò che da secoli ha seminato, come mistica mentalità del caporale di giornata e automatismo fra le masse degli uomini mediocri e repressi. 
Questo piccolo borghese ha copiato fin troppo bene il comportamento del grande e lo riproduce in modo deformato e ingigantito. Il fascista è il sergente del gigantesco esercito della nostra civiltà profondamente malata e altamente industrializzata. 
Non si può far vedere impunemente all’uomo comune il grande tam tam dell’alta politica: il piccolo sergente ha superato il generale imperialista in tutto: nella musica di marcia, nel passo dell’oca, nel comandare e nell’obbedire, nella mortale paura di dover pensare, nella diplomazia, nella strategia e nella tattica, nelle divise e nelle parate, nelle decorazioni e nelle medaglie. 
Un uomo come l’imperatore Guglielmo si rivelò in tutte queste cose un miserabile dilettante rispetto a Hitler figlio di un funzionario e morto di fame. Quando un generale "proletario" si copre il petto da ambo le parti con medaglie, e perché no, dalla gola fino all’ombelico, dimostra cosí al piccolo uomo comune che non intende essere da meno del "vero" e grande generale.

Solo dopo aver studiato a fondo e per anni il carattere del piccolo uomo comune represso, e le cose come si svolgono realmente dietro le quinte, è possibile comprendere su quali forze poggia il fascismo.
Nella ribellione delle masse di animali umani maltrattati contro le insignificanti cortesie del falso liberalismo (non intendo il vero liberalismo e la vera tolleranza) apparve lo strato caratteriale delle pulsioni secondarie.
Non è possibile rendere inoffensivo l’energumeno fascista se lo si cerca, a seconda della congiuntura politica, soltanto nel tedesco o nell’italiano e non anche nell’americano o nel cinese; se non lo si rintraccia nel proprio essere; se non si conoscono le istituzioni sociali che lo covano ogni giorno.
Si può battere il fascismo soltanto se lo si affronta obiettivamente e praticamente con una approfondita conoscenza dei processi vitali. Nessuno è capace di imitarlo in fatto di manovre politiche, abilità nel destreggiarsi nei rapporti diplomatici, e organizzazione delle parate. Ma non sa rispondere a questioni vitali pratiche, perché vede tutto nell’immagine riflessa dell’ideologia e sotto forma della divisa dello stato.

Quando un carattere fascista di qualsiasi colorazione si mette a predicare "l'onore della nazione" (anziché l’onore dell’uomo) o a la salvezza della sacra famiglia e della razza" (anziché la comunità dell’umanità che lavora); quando monta in superbia e quando dalla sua bocca non escono che slogans, allora gli si chieda pubblicamente, e con la massima calma e semplicità:
"Che cosa fai praticamente per dar da mangiare alla nazione senza assassinare altre nazioni? 
Che cosa fai come medico contro le malattie croniche, che cosa fai come educatore per favorire la gioia di vivere dei bambini, che cosa fai come economista contro la miseria, che cosa fai come assistente sociale contro il logoramento delle madri con tanti figli, che cosa fai come costruttore per sviluppare l’igiene delle abitazioni? Ora, cerca di non parlare a vanvera e cerca di dare una risposta concreta e pratica, altrimenti tieni chiuso il becco!"

Da ciò consegue che il fascismo internazionale non potrà mai essere battuto con manovre politiche. Soccomberà alla naturale organizzazione del lavoro, dell’amore e del sapere su scala internazionale.
Il lavoro, l'amore e il sapere della nostra società non hanno ancora il potere di determinare l’esistenza umana. Piú ancora, queste grandi forze del principio vitale positivo non sono consapevoli della loro immensità, della loro insostituibilità e della loro determinante importanza per l’esistenza sociale. 
Per questo motivo la società umana si trova oggi, un anno dopo la vittoria militare sui partiti fascisti, ancora piú vicina all’orlo dell’abisso. Il crollo della nostra civiltà sarà inarrestabile se i responsabili del lavoro, gli scienziati di tutte le ramificazioni vitali (e non mortali) e i donatori e i beneficiari dell’amore naturale tarderanno a rendersi conto della loro gigantesca responsabilità.

Ciò che è vivo può esistere senza il fascismo, ma il fascismo non può vivere senza ciò che è vivo. Il fascismo è il vampiro avvinghiato al corpo dei viventi che sfoga i suoi impulsi omicidi quando l’amore si ridesta in primavera invocando la naturale realizzazione.
"La libertà umana e sociale, l'autogoverno della nostra vita e della vita dei nostri discendenti si realizzerà in modo pacifico o violento?". Nessuno è in grado di dare una risposta a questa angosciosa domanda.
Ma chi conosce le funzioni vitali nell’animale, nel neonato, nel lavoratore dedito alla propria attività, sia che si tratti di un meccanico, di un ricercatore o di un artista, cessa di pensare servendosi di concetti che sono stati creati dalle malefatte dei partiti. 
Ciò che è vivo non può "prendere il potere con la violenza" perché non saprebbe che farsene del potere. Forse questa conclusione significa che la vita sarà per sempre vittima e martire del gangsterismo politico e che il politicante continuerà a succhiare per sempre il suo sangue? 
Questa conclusione sarebbe errata.

In quanto medico il mio compito è quello di guarire le malattie. In quanto ricercatore devo svelare processi naturali sconosciuti. Se mi si presentasse un cialtrone politico per costringermi ad abbandonare i miei malati e il mio microscopio, non mi farei disturbare, ma lo butterei fuori dalla porta, qualora non se ne andasse di sua spontanea volontà. 
Il fatto di dover ricorrere alla violenza per difendere il mio lavoro e i miei studi sulla vita umana dagli intrusi non dipende da me o dal mio lavoro, ma dal grado di impudenza dell’intruso. 
Proviamo a immaginare ora che tutti quelli che svolgono una attività che investe la vita umana riconoscano in tempo utile il cialtrone politico. Non agirebbero diversamente. 
Forse questo esempio semplificato può dare una risposta parziale alla domanda sul modo con cui prima o poi dovrà essere difesa la vita contro gli intrusi e i distruttori.

[La psicologia di massa del fascismo, Prefazione alla III edizione del 1932]

 

mercoledì 8 ottobre 2014

SENTINELLE SILENTI E SULL' ATTENTI...


Fino a ieri non conoscevo il piccolo fenomeno mediatico delle SENTINELLE...
Incuriosito, clicco sul loro sito http://sentinelleinpiedi.it/ e mi informo.
In realtà c'è poco da capire, i soliti cattofascisti che dicono la loro opinione sulla famiglia naturale, sui diritti dei bambini (sarebbe il caso di lasciare perdere l'argomento, visto la quantità abnorme di pedofili criminali presenti nel loro mondo di riferimento), contro i diritti degli omosessuali, contro le coppie di fatto e tanto altro.
Ma una lampadina mi si accende, e non quella a basso consumo, un lampadario direi.
Intanto il nome emblematico e significativo, dal sapore miliziano e destroide.
LE SENTINELLE... ELLE... ELLE... Aggiungo io, e sti cazzi!!!
Poi guardo annoiato un loro promo e subito mi viene in automatico l'orticaria, e allora stringo i denti e vado avanti; solitamente quando il mio IO-SPIRITUALE mi lancia l'allarme dell'orticaria, significa che c'è qualcosa da scoprire oltre le apparenze.
Rimango subito basito dal flashmobe con i libri in mano, libri che nessuno legge, a cui nessuno frega giustamente una sega, ma quel che conta è la posa, è L'ESSERE PARTE DEL GRUPPO.
Allora tutti in piedi, come durante un'adunata militare, in ordine ed in silenzio, ecco che si materializza una piccola porzione di maggioranza silenziosa, più qualche straniero musulmano omofobo, strumentalizzato ad hoc mediaticamente.
Devo precisare che mal sopporto i flashmobe, li ritengo un'avanguardia fascista da epoca interniana, non sopporto le adunate, le corti, le marce, il concetto di INSIEME ALVEARE, di regole del gioco.
Li ritengo spersonalizzanti, qualunquisti, inutili, pericolosi culturalmente nel loro meccanicismo rettiliano ed acritico, sarebbero piaciuti ai futuristi più reazionari. Quindi figurarsi il flashmobe silente delle SENTINELLE.
Poi andando avanti scopro che sono appoggiati da FN e altre sigle ultracattoliche, si presentano come combattenti dei diritti, ma non vogliono i diritti, dicono di amare la libertà, purtroppo abbiamo già dato negli anni subendo coloro che agivano in nome di essa, ma sono contro le libertà altrui, sono per i diritti dei bambini, ma sono di fatto vicini al mondo clerico, spesso accusato di pederastia.
Insomma, la solita contraddizione al cubo versione 2.0.
E' il trionfo del ribaltamento linguistico e dell'immaginifico al potere, non quello creativo e naturale, ma del pensiero magico, quello imposto ed eterodiretto da mondi assolutisti.
Poi, finalmente, scorgo nel video un ragazzetto con barba metrosexual ben definita, che si dimena per affermare le sue verità omofobiche e pro-familiste.
Poi il cordone degli infiltrati di estrema destra, insomma pare una barzelletta ma...
E' su questo dubbio che la storia diventa interessante...
Decido di saperne di più sui creatori di questa iniziativa e il mio ego-dietrologico inizia a carburare.
Scopro che dietro alla SENTINELLE c'è, udite, udite...
MASSIMO INTROVIGNE, magari non direttamente ma solo come fan accanito...
Il marchio "Sentinelle in Piedi®" è stato depositato presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dal sig. Rivadossi Emanuele, presso la società Jacobacci & Partners S.p.A. di Torino. In quello studio di consulenza presta opera in qualità di "partner" Massimo Introvigne, reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica.


Riassumendo, fondamentalisti nascosti tra la maggioranza silenziosa, tutti schierati in ADUNANZA e ben ordinati tra loro, appoggio di partiti di estrema destra, appoggio di AZIONE CATTOLICA, che è un organo del PDL e del ramo gesuitico massonico della fazione conservatrice, infine anche MASSIMO INTROVIGNE, studioso di religioni, nuove forme di oracolo, di esoterismo ed anche "sostenitore" di Scientology, durante un importante processo a Lione...
Sembrano contraddizioni, ma come, un super-cattolico che difese Scientology?
Che alla fine agisce come gatekeeper anti massonico, mentre ne controlla le infiltrazioni, appoggiando celatamente organizzazioni para-religiose dal sapore ILLUMINATO???
Invece non c'è affatto contraddizione, da sempre la destra clericale che cavalca il fondamentalismo religioso, è pubblicamente contro la massoneria, magari quella più progressista, ma promuove indirettamente culti esoterici che contemplano ALTRA MASSONERIA e religioni che fanno parte della fazione sinarchica opposta...
In realtà INTRO-VIGNE, noto studioso di esoterismo, promotore di AZIONE CATTOLICA, SCRITTORE, FILOSOFO, persona colta ed informata sui fatti, è un controinformatore che lavora per qualcuno che abita ai piani superiori...???
Magari no, è solo un'ipotesi, sicuramente è persona onesta ed in buona fede.

Le Sentinelle mi ricordano quelle della MARVEL, erano i devoti servi robot che dovevano uccidere i mutanti, un po' come le nostre pacifiche SENTINELLE combattono il mutamento della società e i nuovi mutanti omosessuali.
Curiosa l'assonanza, trovate???
Nella storia del fumetto, il mega boss delle Sentinelle della MARVEL, era poi un mutante di una super confraternita infernale, ovviamente, all'insaputa di tutti...
Quindi nella realtà chi rappresenterebbe INTROVIGNE, all'insaputa di tutti???
Si scherza, per carità...!!!
Le nostre, più miti nel mondo reale, serviranno come cavallo di troia, per denunciare "aggressioni subite" e "intolleranza" da parte degli antagonisti e degli antifascisti che giustamente prendono posizione.
A questo servono le SENTINELLE, osservare il nemico e "denunciarlo", operano per servire lo status quo. Insomma i KAPO' di ALTRI poteri occulti, anche se pubblicamente sono pochi elementi...
Il loro scopo è appunto, ESSERE MESSI IN CROCE e farsi pubblicità, sfruttando il vittimismo papalino ed alimentare nel loro piccolo range d'azione, il solito DIVIDE ET IMPERA.
L'importante è occupare la piazza, spostare il baricentro dai problemi reali; guai mai che si scenda tutti per strada contro il governo, NO, meglio fare le SENTINELLE silenti della maggioranza silenziosa.
Mi ricordano la funzione di quelle finte news sui media per fare distrazione di massa...
E chi opera la distrazione di massa???

BUONE SENTINELLE A TUTTI...
cit. INTRO-ANAL




giovedì 2 ottobre 2014

BRICS... OVVERO L'ESPANSIONE FINALE DEL CAPITALISMO...


Il capitalismo cerca nuovi clienti e nuovi consumi, si sposta altrove e dove passa non cresce più l'erba...
cit. il neo-realista

Non sono affatto contento che il MALE, semplicemente si sposti altrove, non è una questione di chi lo applica, ma di COSA SIA...
Poco mi importa se altri paesi saranno potenzialmente ALTRI LEADER dello stesso CANCRO...
Il problema è il cancro che si estende mentre la massa saluta questo potenziale e/o futuro spostamento, come una liberazione dagli USA, senza capire che il potere, il PADRONATO LIBERISTA, è trasversale e trasmuta in ognidove, come è logico sia...
In piccolo è come il PD o la sinistra occidentale che, nei decenni, ha attuato lo stesso sistema POLITICO ED ECONOMICO delle destre.
Cosa me ne frega se governa RENZI o SILVIO, se il sistema è sempre lo stesso...???

E' che la gente è ferma ai campanilismi, perché subisce ed ha subito, ma lo è intrinsecamente nel DNA, un plagio religioso MILLENARIO, che lo pone come servo in cerca di un padrone...
QUINDI, COSA IMPORTA SE CAMBIA IL NOSTRO PADRONE...???
Senza ricordare che l'estensione del liberismo altrove, dove sarà esercitato ancor più in termini reazionari, assolutisti ed elitari, fa parte di un'agenda globale che sta vincendo, basta osservare la realtà ed affacciarsi alla finestra...
La crisi economica creata in laboratorio, è stata una grande vittoria del liberismo ed ha permesso con il suo infame ricatto di colpire i lavoratori e tutti quei diritti guadagnati col sangue in un secolo di lotte; non a caso da quando è scesa dall'astronave la SIGNORA CRISI, i governi occidentali, TUTTI, hanno dato il colpo di grazia agli Stati Sociali, aiutati anche dalla mancanza di un antagonismo che, almeno fino a 30 anni, esisteva con tutti i suoi limiti, da parte dell'UNIONE SOVIETICA...
FASCISMO IN PUNTA DI PIEDI, una volta sconfitto ufficialmente il comunismo, ecco che le bolle inflattive hanno corrotto gli Stati e sono diventati il cavallo di troia per giustificare le troike di ognidove...
Ergo, eccoci qua, senza diritti, pecunia e pensioni, pensando esista una crisi che non esiste, perché in verità si chiama CAPITALISMO, NON CRISI, nella speranza che altri PADRONI risolvano il nostro status di schiavi...
L'agenda liberista ha come scopo ultimo l'IMPLOSIONE, attraverso essa, muore e rinasce come la Fenice, è questa la grande manna dal cielo, il pozzo senza fondo...
Altro compito del liberismo è il FALLIMENTO, prima creano istituti bancari in numero sproporzionato per inventare e creare bolle speculative, si crea moneta virtuale e la si carica di interessi, poi, una volta spalmata la salsa sui cittadini che non sono più in grado di pagare mutui e rate, si fa tabula rasa dei loro averi, ed una volta accattato il BENE PUBBLICO in ogni sua forma, si chiude baracca e gli istituti bancari, possono e DEVONO fallire, accorpandosi in ENTITA' più ampie, come sta accadendo con l'UNICREDIT, che sta chiudendo molte sedi e spostando gli averi nel livello più alti della matrioska...
Una sorta di potere neo aristocratico ma liquido, non frontale come un tempo, non puoi vederli in faccia, vedi solo i portinai del palazzo dorato, ovvero la classe politica, un'oligarchia DEMOKRATIKA, che non può essere messa in discussione, anche perché non viene compresa nelle sue dinamiche...
Dopo nasce la crisi economica, lo Stato non ha più soldi per finanziare pensioni e Stato Sociale e quindi, BENTORNATA SIGNORA CRISI, COME STA...???
Ovvero quel MATEMATICO RAPPORTO DI DISEGUAGLIANZA tra classi schiave e padronato, che, ancora una volta MATEMATICAMENTE, si arricchisce sempre più a scapito sempre dei sudditi che credono esista questa entità metafisica, senza affatto comprendere che essa rappresenta la CHIAVE DEL SISTEMA LIBERISTA...
Credere alla crisi è un po' come credere a Dio...
"ARRIVA LA CRISI, IN FONDO NON E' COLPA DI NESSUNO, SOPPORTIAMO ANCHE QUESTA NUOVA PESTE..."

C'è crisi nei cervelli, quello si...
BUON SONNO DELLA RAGIONE A TUTTI...
cit. MDD