lunedì 22 febbraio 2016

ECO "IL PAPERON DE PAPERONI" DEL SAPERE...



Il "Paperon de Paperoni" del Sapere non in senso monetario, ma di accumulo di conoscenza, di libri, di informazioni. Una grande memoria, una macchinetta analogica di archiviazione dati, un provider in carne ed ossa, sia nella capacità di spazio, di selezione, che di filtri, una capacità di tanto sapere ma anche di occultamento dati...
Eco temeva fortemente l'ignoto e lo sublimava in letteratura.
Un "materialista" pauroso, spocchioso ed un po' paraculo, che proiettava nei suoi libri ansie e suggestioni, le quali, in realtà, appartenevano a lui intimamente, anche se non mostrate pubblicamente.
Era un uomo dell' Aspen Institute, organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950. L'istituto e i suoi partner internazionali perseguono la creazione di un terreno comune di comprensione approfondita in uno scenario non ideologizzato attraverso seminari, programmi culturali, conferenze e iniziative di promozione della leadership.
Tra i suoi fini quello di incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. Ambiente paramassonico e Think Tank della propaganda scientista del potere costituito.
Mi ha sempre incuriosito la doppia faccia di Eco, quella del fine letterato e scrittore di complotti estremi, ed al tempo stesso, colui che, come un novello Savonarola, li combatteva con lo spadone del laicismo e con l'autorevolezza del piedistallo. Forse aveva capito che l'unico modo per veicolare certe verità è farne metafora nei libri, negandolo pubblicamente, magari siamo noi che non l'abbiamo capito, oppure, un'operazione voluta che, da un lato gli permetteva di scrivere romanzi, vivendoci, e dall'altro di accedere alle stanze dei bottoni. Importa poco se poi tutto questo sapere millantato o supposto, fosse a disposizione della massa. 


Tutto sommato una persona molto erudita, sicuramente intelligente, colto ma non tanto nell'elaborazione in senso creativo e critico della conoscenza, più in senso auto-masturbatorio, autoreferenziale, quasi mai politicamente scorretto, se non contro facili bersagli. Per lui la verità, in fondo, è sempre stata quella ufficiale, e nonostante si considerasse anticonformista, diventò col tempo un po' conformista di stato.
Ricordiamo la difesa della verità ufficiale del sistema su fatti importanti, come l'11/9, sminuiti come paranoici complotti, mischiando il rusco ed il brusco, senza dubbi ne curiosità, oppure una voluta malafede, come qualcuno pensa, nel trattare certi argomenti, mai una critica rivolta alle versioni dogmatiche veicolate dal potere costituito.
Quando parla di complotti fa sempre esempi rassicuranti, cita addirittura Cesare, si tiene bene alla larga nell'analizzare fatti odierni, va sul sicuro:"Fiuuu, l'ho scampata anche stavolta..."
Una sorta di autismo dalla cultura, di automatismo della cultura, un maniaco dell'inglobamento e del controllo informazioni, il "Paperon de Paperoni" del sapere.

Lo ricordiamo così, con queste parole... forse il suo periodo migliore, quello più sincero:
"Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito.. perché la lettura è un’immortalità all’indietro."


8 commenti:

  1. Ottima analisi Maestro.Quanto al mio parere ECo era un soggetto che per via della sua paura dell ignoto come fai notare te è stato usato per veicolare alle masse ii pensiero pseudo-razionale usato a fini scientisti.SEcondo me bisogna diffidare sempre di questi intellettuali che vengono fatti idoli dalle masse,la penso come CIoran sui premi letterari e la"fama" in generale.
    Bisogna allontanarsi dalle masse e dai loro "condottieri" pena l'oblio spirituale.
    ps mo c entra una mazza ma che ne pensi di Zoolander 2?Ammetto che in alcuni punti mi ha disturbato parecchio te che ne pensi?
    CIao Soylent

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  2. Non l'ho visto zoolander, cosa ci hai visto???

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  3. Zoolander 2,no niente...è che sono prersenti alcune scene che ho trovato un po caricate e tutto l'insieme non mi ha convinto per niente sembra uno dei classici "film contenitore" dovresti vederlo perchè da spiegare è lunghissima...

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  4. Mi sembra strano che proprio tu non evidenzi i rapporti di Eco con le sette rusicruciane, o Rosarossa, o come le si vogliano chiamare. Inoltre volevo attrarre la tua attenzione su questo trafiletto di giornale, che mi sembra supersospetto (vista anche l'eco ;) che sta avendo nei social, ecc.): La maestra Margherita Aurora lo ha definito "errore bello", pur segnandolo in rosso. E' così che è nato "petaloso", il neologismo inventato da Matteo, classe 3°C delle elementari di Copparo, che è piaciuto all'Accademia della Crusca e ha fatto innamorare Twitter (FOTO) di ROSARIO DI RAIMONDO.
    Margherita, Aurora, Rosario, Raimondo (RR). Non mi sembrano coincidenze...

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  5. Non mi sbagliavo, c'è su repubblica proprio il video della maestra (vestita di rosa e con capelli lilla) che consegna una ROSA ROSSA, guarda caso, al ragazzino...purtroppo non sono capace di decodificare il destinatario di tale messaggio

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  6. CIAO Anonimo anch'io volevo segnalare questa storia dell'aggettivo "petaloso" che come hai fatto notare tu è estremamente sospetta.
    CIao SoylentGReen
    ps forse ha a che fare con la morte di ECo credo sia un ringraziamento dei poteri forti ad ECo nulla di particolarmente sospetto secondo me

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  7. cERTO che sono proprio idiota =-=...
    ho fatto una breve ricerca su internet ed è venuto fuori Michele SErra che ha inventato l aggettivo in questione su un pezzo di Panorama che ha a che fare col festival di SAn REmo O_O alla faccia...bisognerebbe indagare un po
    SoylentGReen

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  8. Umberto Eco membro onorario del Cicap...il massimo del conformismo .....ricordato in questi giorni nella Home Page degli inquisitori scientisti....

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