martedì 14 giugno 2016

LE CAPRETTE TI FANNO CIAO E CELEBRANO IL TUNNEL DELL'AMORE...


"Le caprette ti fanno ciao". cit. Heidi

Un CIAONE bello grande, un saluto carismatico dal regista teatrale tedesco Volker Hesse, che ha messo in scena uno spettacolo variopinto, pieno di citazioni colte, da F.Lang a Bunuel, mescolando cultura Wicca, riti ancestrali, culti osiridei, fino ad un satanismo naif mutuato dal cinema Horror ed un simbolismo esoterico, forse, un po' troppo tronfio e spregiudicato.

La celebrazione è messa in scena in termini tanto palesi che mi fa pensare ad un altro livello ulteriore della matrioska, ritengo che il livello subliminale e più recondito, non sia tanto quello di aver veicolato un certo mondo magico, quello semmai è presente come aspetto manifesto più essoterico, ma quello di una celebrazione del Potere Costituito, del sistema capitalista che necessita il sacrificio dei suoi sudditi ed un eterno nutrimento di anime (lavoratori) per l'edificazione del tempio moderno in continuità con la tradizione millenaria.
E' per questa ragione che il simbolismo massivamente esposto da Hesse, si rifà alle cosiddette origini pagane del culto, perché esse sono il palinsesto della fondazione archetipica dell'idea del Potere, almeno quelle storicamente ed antropologicamente riscontrabili.
Quindi una celebrazione che usa una grammatica esoterica in relazione allo svelamento del potere, non tanto come denuncia ma come sua ACCETTAZIONE.

Si è fatto un salto quantico rispetto al passato, fino a poco tempo fa, almeno in tempi "democratici", si tendeva ad occultare certi aspetti rituali espliciti, il tutto era meno triviale ma sicuramente più ambiguo, sottile,  mentre oggi la celebrazione cosiddetta "satanica", è talmente smaccata e frontale, che mi fa pensare che le ragioni di tutta questa costruzione siano altrove ed esprimano altro.

Questo "altro" è da ricondurre all'accettazione dei ruoli sociali che il tempio del potere esige confermare e riconfermare ogniqualvolta si rigenera, ad ogni fondazione corrisponde un certo sacrificio e questa è la terribile grammatica del linguaggio della realtà in cui viviamo.
Attraverso un certo simbolismo antico, chiaro e preciso, il sistema si assicura una certa posizione sociale di sopraffazione sulla massa, considerata ilica ed inferiore, si riprende lo scettro ed alimenta il pensiero magico dei sudditi.
Traccia un cerchio ed all'interno di esso scrive con il sangue le sue leggi, si erge a magus con i suoi fedeli adoranti. Ad ogni cerchio magico corrispondono regole e dogmi che vengono percepiti come sacri dai sottoposti, proprio in quanto INTERNI al mondo artificiale tracciato dal sacerdote di turno.
Quindi la magia, la messa nera, il grande occhio, il Sole Nero ed i 3 scarabei mostrati nell'opera di Hesse, non rappresentano tanto l'apice dell'occulto, ma sono solo gli strumenti che il Potere Costituito mette in scena per rappresentarsi e farsi rispettare, adorare, come dicevo all'inizio, ACCETTARE.
Un esoterismo non fine a se stesso, autoreferenziale, ma come medium per governare, per imporsi socialmente nella realtà fisica. 



Il MALE non è erroneamente una certa grammatica magica, ma il suo utilizzo "controiniziato", il cattivo non è tanto il simbolo della testa del caprone o gli elementali evocati in quanto tali, ma come vengono traslati ed impiegati.
Banalmente, l'assassino non è il coltello, esso è uno strumento che può offendere come tagliare una corda, ma chi lo usa in quel determinato momento per fare cosa. Quindi, il puntare il dito sul satanismo, al quale il regista cinicamente strizza gli occhi, ruotati dentro il grande schermo surrealista, non smaschera le vere intenzioni e ragioni di questa scelta artistica culturale, perché esso è solo una suggestione artificiale che nasconde le vere cause della rappresentazione.
Il simbolismo evocato è solo lo strumento celebrativo della messa e sposta l'attenzione da chi vuole realmente utilizzarlo, dal vero carnefice, esso non è ne buono ne cattivo, è un falso problema, una distrazione di comodo, un metodo per circoscrivere le regole del gioco ed i suoi partecipanti.

C'è tutto il pantheon dell'occulto più triviale, mascherato da festa pagana, ma un conto è la sua ritualità ancestrale come quella del capro esercitata dal basso, declinata come tradizione popolare, giocosa e funzionale all'esorcizzare il MALE, quindi sostanzialmente positiva, naturale e fisiologica in un contesto comunitario orizzontale, un conto è quando tali precetti sono controiniziati ed utilizzati come grammatica di potere sfacciato, in senso gerarchico, militare, religioso, assolutistico ed elitario.
Il capitalismo si celebra mostrando il vero "satanismo", che non è tanto il satanismo naif da B-movie, o meglio, lo è anche in parte, ma satanista in un'accezione più strutturale endemica e di accettazione religiosa del dogma. 
E' una sorta di chiesa, senza la parte spirituale, senza introspezione e consapevolezza, senza l'aspetto di fratellanza, ma di comunanza nei ruoli sociali dei subordinati...
Operaio suddito sacrificato, Status Quo celebrato. 
Il rito messo in scena è una sorta di sigillo magico, rafforza il gruppo di potere e lo rende coeso versus la massa, considerata nutrimento e rappresentata come massa-zombie, auspicata come tale, in quanto esseri svuotati di anima, quindi di consapevolezza e di coscienza di classe, carne da macello veicolati come impiccati, morti, brutalizzati, ergo, sacrificati in nome del Potere con la P maiuscola, vero Satana, vero Santo... 



Il Tunnel del San Gottardo ha una simbologia precisa, è stato realizzato sotto una grande montagna sacra che panteisticamente può rappresentare una sorta di paradiso, di olimpo, ma all'interno di una ribaltamento simbolico, rappresenta una sorta di piramide del potere, mentre il Tunnel che dovrebbe rappresentare l'opera dell'ingegno dell'uomo è nel suo ribaltamento una sorta di INFERNO in terra, situato in un punto magico, lungo determinati meridiani.
Gli operai che hanno duramente lavorato per 17 anni e che sono morti per la causa, sono coloro che alimentano passivamente questo inferno e permettono al Potere Costituito di sfruttare attivamente il paradiso artificale sopra di essi, ovvero, quella Montagna Sacra di Jodorowskyana memoria, resa inaccessibile ai fedeli.
Non a caso gli attori che interpretano i poveri operai sacrificati, non riescono mai a raggiungere la vetta della montagna che gli crolla addosso, perché essi sono strumenti padronali ed hanno accettato le regole del cerchio magico, sono dentro una prigione virtuale che hanno inconsapevolmente contribuito a plasmare.
Metaforicamente, la forza lavoro si è scavata la propria fossa, il Tunnel, e ci è morta dentro. Esso è in primis un cimitero di anime.
Ed ogni Tempio che si rispetti, si fonda su un cimitero...
A livello scenografico, il messaggio di accettazione del potere e dei ruoli sociali, della parata religios-militare, mi ha ricordato Metropolis del grande regista Fritz Lang, con la differenza che nel capolavoro cinematografico si svelava il potere, mettendo sotto accusa il nascere di un certo modernismo industriale di massa, di un transumanesimo capitalista, mentre in questo caso, la messa in scena politica di questa opera ha un valore di Inno egregorico, con tanto di fanfare montanare e rullanti in pompa magna, il tutto sotto l'egida del "Zeus" di turno, del grande occhio onniveggente che si moltiplica e ruota come un Sole Nero della Vril Gesellschaft, evocando il sapore magico del nazionasocialismo, in continuità con il passato, un potere sempre nero che è trasmutato ed ha altre maschere, ma in fondo sempre le stesse, con buona pace degli dei cornuti mitraici, delle vestali Wicca, di un lucifero pupazzo e macrocefalo che si mostra impertinente al cospetto degli operai, degli scarabei egizi simboli di trasmutazione, in mezzo a tanti spettatori increduli, alle principali autorità di tutte le religioni che hanno benedetto l'antro/ade, agli wannabe politici affascinati, intimamente illusi di essere stati cooptati dentro i salotti buoni neo-aristocratici, inconsapevoli di essere anche loro dentro il cerchio magico tracciato dal magus Hesse, a sua volta ingranaggio della grande egregora del Potere.

Una società votata all'irrazionale, alla fede, al dogma, sia essa cattolica, islamica, ebraica o pseudo-satanica, si muove per natura su binari egregorici e la nostra società, pur mostrandosi laica e liberale, invece, è ancora fortemente ancorata ad una certa ritualità religiosa e non certo ad una spiritualità libertaria, consapevole ed orizzontale, vive in una dimensione dogmatica, classista e, quindi, per natura NERA...

Il vero satanismo non è il Satanismo cosi come lo conosce o crede di conoscere l'accezione distorta popolare, ma il POTERE IN QUANTO TALE, ed il potere in quanto tale ha bisogno di surrogare ruoli sociali, chi sta sotto e chi sta sopra, a prescindere dalla veste strutturale con la quale si maschera e si palesa.
Utilizza il popolo come grammatica rituale per dialogare, comunicare, sigillare pensieri, condizionare la bias cognitiva dei sudditi.

Film consigliato per comprendere la celebrazione e fondazione del Tempio padronale, DOGVILLE di Lars Von Trier...



10 commenti:

  1. Ciao MDD, non so come contattarti e ti scrivo qui, so che il commento potrebbe essere fuori luogo e non farti problemi a rimuoverlo, nel caso lo ritenessi necessario.
    Arriviamo al dunque, sono particolarmente incuriosito da questi due punti:
    1- La figura del coniglio (o lepre) bianca utilizzata nei media (film, video musicali o le stesse "conigliette di playboy").
    Questa mia riflessione scaturisce in particolare dalla figura dell'uomo travestito da coniglio o dell'uomo con la testa di coniglio, figura che personalmente mi sembra particolarmente promiscua, se non addirittura inquietante. (spero di aver reso l'idea)

    2- L'idea che negli stati uniti hanno (o vogliono dare) degli ebrei. Penso che anche tu avrai notato come, in particolare nei film e nelle serie tv, appunto "made in USA", si faccia un riferimento sfrenato (non trovo un termine più adatto) agli ebrei (c'è "sempre" un personaggio ebreo) e soprattutto al Bar Mitzvah.

    Ti chiedo quindi se potresti fare qualche riflessione, in uno dei tuoi articoli, riguardo queste due tematiche o nel caso tu le avessi già affrontate di linkarmi l'articolo.

    Grazie,
    GB

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  2. Io posso rispondere alla domanda degli ebrei, è fin troppo facile. Hollywood e il cinema sono in mano agli ebrei, basta vedere Metro Goldwyn-Meyer (cognome ebreo), Warner Bros (sono ebrei e si sono cambiati il cognome) e potrei andare avanti per secoli con nomi di registi e attori ebrei. Per il coniglio non ho risposte e attendo risposte anche io

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  3. In realtà il cinema non è in mano agli ebrei, c'è di tutto in quell'ambiente. Riguardo il coniglio basterebbe vedere come è stato simbolicamente rappresentato nelle fiabe e nella mitologia. Per farsi un excursus storico veloce, potete leggere questo post che descrive abbastanza bene il significato di coniglio ed il suo uso. http://clubdelmistero.altervista.org/simbologia-coniglio-2/

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  4. Buongiorno MMD...ho letto questo tuo nuovo e sei sempre cosi ricco e spesso e esteso che , anche se ti leggevo già qualche giorno fa, quando hai pubblicato, non trovavo nulla di qualcosa di più da lasciarti. Sicché oggi ti saluto con questo pensiero. ..sarebbe bellissimo abbracciarti. Pensaci. Potresti creare un tuo gruppo ogni tanto che ti sente e riflette con te sui tuoi doni e che ti ricarica di tutto l'affetto e la stima senza bisogno di farti leader o qualcosa di più affine ai rapporti e sotto rapporti della setta sistema di potere. Infine, grazie di aver fatto riferimento a dogville. ...ti abbraccio da puntina a puntina scapolare di memoria alata.

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  5. Una vera sfortuna per i poteri occulti che controllino la mente della plebe con la magia nera tranne quella di MDD.

    Controiniziato semanticamente lovecraftiano

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  6. Merito del CLUB che mi protegge egregoricamente... Mica cazzi

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    1. Falso, io so che lei è in grado di controllare gli elementari, non la si fa ad un cavaliere Kadosh.

      Controiniziato semanticamente, eggregoristicamente, deuteronomisticamente, anacronisticamente, elementalmente, euristicamente, paradossalmente, provenzialmente, fideisticamente, palindromamente ed eziologisticamente Kadosh

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    2. Roberto Vacca ha fatto parte del club di Roma, anche codesto signore sprizza conoscenza esoterica da tutti i pori, è sicuramente addentro ai poteri occulti, anche in virtù di quanto ha raccontato su alcuni membri del club, roba gangsta...

      Metaprosaico Kadosh con tutti gli onori del merito, non romano ma multiversico polidiversificato

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    3. Demonio è Potete ovvero Luce fuori, Splendore (Zohar). Mentre Spirito santo è Amore ovvero Luce dentro. Molti avversari della Chiesa in realtà avversano Gesù che incarnava lo Spirito santo, come Siddharta la Buddhita. Ma i 2 sono Opposti e Complementari: ciò che a uno manca l'altro l'ha e ciò che all'altro manca l'uno l'ha. Chi ama il Business-is-Business e i Soldi e il Potere (o la Ricchezza) materiale, generalmente manca di Luce interiore: per quanto si creda ...Illuminato o Illuminata. Chi è maggiormente contrario alla Cristianità(rappresentata da Gesù Cristo ovvero, Gesù Spirito santo)? (va bene, dopo aver risposto ironicamente "la Chiesa", si vada oltre, fino a giungere al chi, che conta, anche per leggere gli Accadimenti di Cronaca attuali). La Luce completa viceversa, include le 2 Dimensioni, interiore PIÙ esteriore, mai l'una senza l'altra le quali del resto discendono da Essa. La Luce prevede Felicità interiore più Felicità esteriore per tutti, perciò i Giochi o Gioghi di Potere prepotente o abusivi e abusante, sono parte del Buio, il quale è costituito da Buio interiore più Buio esteriore. Ma ...dove arriva la Luce, il Buio scompare. La Luce, che è Bene dentro più Forza fuori, animi e guidi tutti ovunque-e-sempre.

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