mercoledì 28 settembre 2016

YARA E LA MAGGIORANZA SILENZIOSA IN ASTINENZA DA ROGO...


E' SEMPRE E SOLO COLPA DELLA MAGGIORANZA SILENZIOSA IN ASTINENZA DA ROGO...
cit.
"Il DNA nucleare si puo' separare dal DNA mitocondriale SOLO in laboratorio!"
cit.

Sul corpo di YARA era presente quasi esclusivamente il suo DNA mitocondriale.
L’analisi mitocondriale del campione misto ritrovato sugli slip della ragazzina, effettuata dai RIS di Parma, evidenzia una «componente maggioritaria» riferibile a Yara e una minoritaria di «difficile interpretazione». In parole povere, il profilo mitocondriale di Yara potrebbe aver «coperto» quello di «Ignoto 1». Le nuove analisi sembrano infatti indicare che il DNA mitocondriale, presente nei campioni non sarebbe riconducibile a quello di Bossetti, a differenza di quello nucleare che corrisponde invece al 99% con quello dell’uomo. 
Se per la procura i nuovi risultati non sarebbero particolarmente rilevanti, perché i dati sul DNA nucleare rimangono certi, i suoi avvocati sono ovviamente di opinione opposta e avrebbero annunciato una nuova richiesta di scarcerazione basata sull’inaffidabilità delle prove a suo carico.
Non solo, sul corpo di YARA sono stati rilevati diversi DNA nucleari appartenenti a più profili, ma questo non è stato mai tenuto in considerazione in sede processuale.
Il corpo inizialmente non era nel campo RC, dove invece è stato trovato successivamente, l'Unità cinofila, in quei 3.000 metri quadrati non avevano visto proprio nulla.
Fu ritrovato magicamente dopo da un passante, evidentemente più abile di un intero corpo speciale...
Vi sembra tutto ciò plausibile???
Non si trattava di trovare il cadavere in mezzo a calanchi e crepacci, ma in un campo di sterpaglie, piatto come un'ostia.
Quindi, logica vuole che il corpo sia stato messo in un secondo momento, e quindi uccisa altrove, non essendoci neanche tracce di sangue vicino al cadavere e nella zona circostante, e sul corpo della ragazzina siano state successivamente riposte tracce di DNA nucleare riconducibili a Bossetti, da coloro che volevano creare un capro espiatorio ed avevano accesso ai laboratori, per coprire altri colpevoli ed occultare la ragione per cui è stato fatto questo delitto rituale.
Vi sembra plausibile che siano stati spediti sms post-mortem e sia stata lasciata la sim card ed il telefonino negli abiti di YARA in un punto del campo incolto, tracciato inutilmente e precedentemente dalle forze dell'ordine??? 
Volevano proprio farlo ritrovare quel cellulare in quel dato momento???
Non vado a scomodare i simboli esoterici ritrovati nella schiena fatti con un pugnale, non voglio neanche scomodare il taglio alla gola, inferto in maniera professionale come primo colpo sulla giovane vittima, tipico di certi ambienti, preferisco stare su di un piano comprensibile ed accettabile da tutti, che poi ci chiamano complottisti e storcono il naso...


Non solo, il marocchino inizialmente fermato da un'operazione in stile SWAT, sulla nave mentre tornava nel suo paese e, successivamente rilasciato perché ritenuto innocente, non è stato ascoltato in maniera esaustiva e non gli sono state chieste spiegazioni reali su quella strana telefonata che fece alla sua compagna.
Nell'intercettazione lui affermava di aver visto nel cantiere particolari dell'omicidio, mentre all'epoca fu solo strumentalmente veicolata la frase "ALLAH MI PERDONI", riferita non si capisce bene a cosa.
Inizialmente la telefonata fu occultata anche alla stampa, ma successivamente qualcosa fu fatto trapelare, trovando conferma in sede ufficiale anche da parte dei traduttori.
Questa incredibile e fondamentale PROVA non è stata volutamente considerata dai magistrati, nonostante diversi giornalisti avessero chiesto le motivazioni di questo atto così scellerato.
In sintesi è stato risposto dagli inquirenti che la telefonata sarebbe una STUPIDATA, e che la frase non avrebbe nessuna rilevanza penale in sede processuale.
Fatemi capire, prima inseguono il lavoratore marocchino che sta andando in ferie o scappando, come poi nei fatti è successo, perché testimone scomodo di un fatto che ha dichiarato di aver visto, ma poi la stessa intercettazione che prima aveva mosso l'intero apparato di polizia, viene ridicolizzata e occultata...
Ma se fosse una storia di un film, gli stessi INGENUISTI che credono alla colpevolezza di BOSSETTI, si incazzerebbero per tutte queste strane incongruenze, sicuramente direbbero: "MA DAI, è incredibile che non utilizzino questa prova, saranno per caso coinvolti altri personaggi, dato che coprono platealmente prove così importanti???
Che film di merda..."

Questo direbbero, mentre caricano il dvd di STAR TREK ultima serie, per sublimare con un fantasy la cruda realtà e quello che il loro inconscio non osa far emergere a galla.

Perché occultare tante prove???
Per la semplice ragione che si doveva creare una vittima sacrificale, come spesso accade, per coprire altro.
Il furgone bianco fatto vedere a reti unificate, usato come prova inconfutabile della colpevolezza di Bossetti, mandato in onda ad intermittenza per lobotomizzare i nostri cari utenti televisivi, è stato poi stabilito non essere il suo, o almeno sembra ci siano dubbi, dato che il video integrale riprende decine di furgoni simili...
Svegliatevi dal sonno della ragione, cari schiavi che non siete altro, non fate i soliti quaraquaqua' timorosi dell'autorità, perché siete voi i veri colpevoli, voi INGENUISTI e subumani di varie latitudini che accettate sempre acriticamente la versione ufficiale, e con i quali mi tocca condividere lo stesso pianeta.
Pensateci, perché un giorno potreste essere incastrati proprio VOI che fate populismo e giustizialismo, potrebbe capitarvi di incappare in una brutta storia, cercate di comprendere la tragedia di un innocente, e come lui tanti altri, incastrati dal sistema.
Che poi versate lacrime di coccodrillo per i tanti TORTORA messi in galera dai vostri padroni per soddisfare la vostra miseria umana e stringervi le catene che amate tanto portarvi appresso...

Questi omicidi e le conseguenti falsificazioni di propaganda mediatica, vengono confezionate SOLO per voi che avete fede nell'oracolo digitale.
Se foste un attimo più umani ed informati, le cose andrebbero un po' diversamente.
E' SEMPRE E SOLO COLPA DELLA MAGGIORANZA SILENZIOSA IN ASTINENZA DA ROGO, se accade tutto ciò...
cit.






martedì 20 settembre 2016

I DELITTI DEL FOULARD E I 2 CANTONI. "BRAVO"... cit.



In questo articolo voglio analizzare il caso mediatico del suicidio di Tiziana Cantone. Ovviamente, ne darò una lettura dietrologica e simbolica, mantenendo un profilo profondamente rispettoso nei confronti della sua persona, dei suoi familiari e di tutti i suoi cari.
Faccio da subito 2 ipotesi. La prima è quella relativa all'informazione ufficiale, ovvero, quella del suicidio operato tramite un foulard come estrema ratio di una pesante situazione che si era creata nel tempo e divenuta insostenibile. Ipotesi forse plausibile, facente parte di quelle tragedie che, purtroppo, succedono ai danni di donne umiliate, in questo caso, riferita alla violazione della sua privacy attraverso i social, dove è stata trattata come un'appestata. 
Conseguenza scaturita dall'aver alimentato la gogna mediatica della popolazione ilica, dai falsi moralismi, dalla caccia alle streghe, dall'aver creato quella moda virale dell'offesa gratuita, violenta, macista di mezzi uomini e mezze donne, tutti pronti a schedarla come TROIA, salvo poi masturbarsi inebetiti e morbosi guardandola nei video, assaliti da un conformismo ipocrita e triviale. 
Questo fa parte del retaggio subumano di certi nostri cari concittadini che sono sempre in astinenza da rogo e pronti scaricare le proprie frustrazioni con il più debole. Essi sono i figli culturali di coloro che sbavavano quando la chiesa bruciava le eretiche in piazza, sono coloro che facevano le adunate naziste ed alveari di ogni fede totalitaria, sono infine, coloro che sono sempre in prima fila, pronti per essere legittimati dallo status quo ad infierire sul capro espiatorio del momento, qualunque esso sia e in qualunque veste esso si presenti o sia presentato dal sacerdozio digitale.
Premesso ciò, ed è giusto sottolinearlo, mi schiero virtualmente contro tutti coloro che l'hanno ingiustamente ingiuriata e simbolicamente uccisa.
Poco mi importa se sia stata ingenua a fidarsi di coloro che giravano quei video, gli stessi amici, od alcuni dei quali, hanno successivamente spedito e reso mediatico il fatto, a meno che non si sia materializzato sul web da solo...
Poco mi importa se facesse giochi erotici in combutta con l'ex-ragazzo che voleva aiutarla per le spese processuali, coinvolgendo altra gente sotto le lenzuola, questi sono fatti suoi e nessuno dovrebbe dare giudizi morali,
nulla giustifica tutti coloro che l'hanno massacrata e derisa violentemente in rete...
Detto questo, ed era doveroso ricordarlo, penso che ci sia tanto altro a livello mediatico riguardo questa triste vicenda rituale.
A prescindere sia stato un vero suicidio, forse un gesto dettato dalla disperazione, dalla vergogna, dalla paura di affrontare la società a testa alta, dall'annichilimento perpetrato dalla gente del paese, o sia accaduto altro che gli organi dell'informazione ci hanno sapientemente negato, è assai difficile suicidarsi con un foulard stretto dalle proprie mani e non allacciato come cappio che faccia leva dall'alto, il fatto mediatico in se, per come è stato presentato ed associato in TV sui TG, è piuttosto interessante e curioso.
Intanto i media, oltre la triste storia di Tiziana, hanno riportato negli stessi giorni un caso analogo, sempre tramite foulard, ovvero il suicidio accaduto a Chiaravalle, in provincia di Ancona.
Blandine Diavila, 28 anni, si sarebbe suicidata strozzandosi anche lei con un foulard. Sotto choc il suo ragazzo, tal Lorenzo Luna, residente a Montemarciano. La notizia specifica che:"Se di suicidio si è trattato, la ragazza non ha lasciato alcun messaggio scritto in cui spiegare le ragioni della sua disperazione."
Ma la velina più interessante, almeno come suggestione significativa, casualità, assonanza, riguarda la presenza sui media, sempre negli stessi giorni dei fatti e in scaletta progressiva sui TG, della notizia delle vicende del processo di MAFIA CAPITALE inerenti alle dichiarazioni di un altro CANTONE, ovvero Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorità Anti-Corruzione di Roma.
Vi chiederete giustamente cosa c'entrano due fatti così diversi e distanti tra loro, oltre a riportare lo stesso cognome.
Invece, forse e con il beneficio del dubbio, esiste una possibilità che le due notizie siano in qualche modo, più o meno artificialmente e strumentalmente, messe in relazione.
Chi segue il nostro Blog e prima di me, quello di Paolo Franceschetti, ha già intuito dove andrò a parare.
In questa sede, senza voler fare complottismi e senza pretendere di avere alcuna soluzione, voglio analizzare l'assonanza delle due notizie che i media hanno ben correlato non a caso, sempre tenendo a mente che l'informazione ed i suoi palinsesti non sono mai casuali, ma sempre strumentali, atti a veicolare distrazione di massa, annichilimento, ma soprattutto, messaggi in codice, chiari per chi sappia leggerli, usando una grammatica ed un linguaggio mutuato da quello iniziatico ed utilizzato talvolta da zone d'ombra dei Servizi Segreti, dall'apparato militare e dalla malavita, livelli operativi spesso legati tra loro da interessi comuni differenziati in diversi piani del potere.

Quando i media scelgono a reti unificate di veicolare una specifica tragedia, scelta tra le tante proprio quella e non altre, dato che ci sono suicidi ben più tragici che vengono stranamente dimenticati o appena citati su giornali minori, significa che BISOGNA veicolare tale notizia per obiettivi di plagio emozionale e comunicazione occulta ben precisi.
Dopo viene ad esserci l'effetto domino, ed anche i livelli inferiori dell'informazione sono tenuti ad inseguire la valanga che sta precipitando Chiara a Valle in qualche Cantone...
In questa strana dimensione si affaccia la notizia che il magistrato Raffaele Cantone avrebbe fatto dichiarazioni più "concilianti" in relazione al processo che si svolge nell'aula bunker di Rebibbia su MAFIA CAPITALE.



L'amico Andrea Mantenos ci offre un quadro della situazione interessante: "Le condizioni di morte sono misteriose e oscure. Inoltre, mi permetto di osservare in sede rituale e simbolica che il suo nome, CANTONE, richiama inevitabilmente quello anche di Raffaele Cantone che proprio in questi giorni ha un suo bel da fare a Roma. E proprio ieri, guarda caso, in relazione a Roma esce fuori la questione della VIOLENZA REGISTRATA DI EMANUELA ORLANDI che, diramata nella stessa giornata della morte della cantone, risuona un attimino forte per essere tutto molto casuale.
Il cerchio si chiuderebbe con il magistrato che adesso a Roma si occupa della corruzione. Quando si dice il caso...
Bisogna capire le circostanze della morte di Tiziana che per ora non sono affatto chiare..."
cit. Andrea Mantenos

In questa ottica, il probabile messaggio in codice, potrebbe suonare come un avvertimento al giudice CANTONE che, il giorno dopo, dichiara che il marcio a ROMA, forse, non è dovuto solo da centri di potere malavitoso in relazione a forze occulte, ma più semplicemente dalla cattiva burocrazia e dalla cattiva gestione politica, soprattutto, afferma che il ruolo dell'ANAC non c'entra nulla con quella della magistratura, essa ha solo il potere di prevenzione e di segnalazione di eventuali casi criminali.
Ciò è assolutamente vero, ma allora mi chiedo a cosa serva realmente questo nuovo ente meta-giuridico se non ha determinati poteri, profanamente e forse erroneamente, potrebbe risultare uno specchietto per le allodole voluto da Renzi per far percepire che in fondo la politica si stia adoperando per far pulizia al suo interno nella gestione della civis.
Sembra quasi una volontà di trincerarsi all'interno di un range di indagini preventive, che però non può uscire da certi binari, al contrario essa si scontrerebbe con forze superiori, si sovrapporrebbe all'azione della magistratura, insomma quasi una ronda virtuale di archiviazione e segnalazione del malaffare???

Da http://www.repubblica.it/politica/2016/09/16/news/cantone_mafia_capitale_mai_espresso_giudizi_sull_accusa_-147915041/?ref=nrct-16
" Che c'azzecca l'Autorità Anticorruzione con le infiltrazioni della criminalità organizzata? La deposizione di Raffaele Cantone ieri nel processo " Mafia Capitale" è stata letta da alcuni avvocati e cronisti come un colpo alla tesi dell'accusa, ossia che la rete creata da Massimo Carminati agisse come una vera mafia e vada condannata al reato di associazione mafiosa.
La testimonianza di Cantone nel processo contro il presunto " clan Carminati" è stata chiesta da alcuni avvocati degli imputati e in particolare dalla difesa di Salvatore Buzzi, il regista delle cooperative che ottenevano appalti. " La domanda che mi è stata posta ieri in udienza è se l'Autorità Anticorruzione avesse mai individuato il reato di associazione mafiosa negli atti trasmessi alla procura e la mia risposta è stata: no. Ma è una risposta scontata, visto il tipo di attività che svolgiamo. E contesto qualsiasi lettura collegata direttamente a Mafia Capitale", specifica Cantone.

Lo stesso giorno leggiamo...
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/09/16/news/mafia_capitale_chiesta_archiviazione_alemanno_per_416_bis-147882286/
" La Procura di Roma ha chiesto al gip l'archiviazione dell'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso contestata all'ex sindaco Gianni Alemanno nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale.
Secondo la Procura, Alemanno, tra il 2012 e il 2014, avrebbe venduto " la propria funzione" e compiuto una serie di " atti contrari ai doveri d'ufficio" ricevendo utilità materialmente erogate dal ras delle cooperative Salvatore Buzzi: 75 mila euro per cene elettorali, 40 mila a titolo di finanziamenti alla fondazione Nuova Italia di cui era presidente e somme in contanti non inferiori a 10 mila euro. Quest'ultimo episodio giustifica per gli inquirenti il finanziamento illecito perchè Buzzi avrebbe pagato questa somma cash due anni fa, quando Alemanno era diventato consigliere comunale, " senza la deliberazione dell'organo sociale competente e senza l'iscrizione della erogazione a bilancio".
Immediata la reazione dell'ex primo cittadino della Capitale: " Se anche la procura, con grande onestà intellettuale, chiede l'archiviazione dell'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso è la definitiva rimozione di un macigno che ha gravato per due anni sulla mia vita ".

ANAC: La polvere sotto il tappeto...???


Tornando alla tragedia del suicidio di Tiziana, noi dietrologi non possiamo non notare come sia stata data rilevanza mediatica, dopo la catena di Sant'Antonio virtuale, a quel famoso e triste BRAVO che viralmente ha contagiato la folla in attesa del rogo annunciato.
Lo slogan virale BRAVO, assolutamente consequenziale alle vicende e veicolato da tutta quella parte della rete e non, dopo essere stato visionato da migliaia di utenti nei video rubati, dopo essere stato addirittura stampato sopra le magliette a Napoli, è in realtà anche un comando di stampo militare, mutuato dagli studi MONARCH utilizzato in USA in svariate declinazioni.


Quel BRAVO un po' forzato che, pare avrebbe pronunciato in prima persona, non si sa se precedentemente imbeccata o di sua sponte " Hai fatto il video...BRAVO", è ben noto nell'ambiente militare operativo, usato 60 anni fa in Vietnam come motto miliziano, come nome di reparti militari, ed anche come linguaggio MKULTRA per caricare i soldati.
Castle Bravo è stato il nome in codice assegnato al test nucleare effettuato da parte degli Stati Uniti d'America, che ebbe luogo il 1º marzo 1954 nell'atollo di Bikini.
BRAVO è soprattutto il codice di difesa di monitoraggio:"FORCE PROTECTION CONDITION".


Il termine BRAVO a livello inconscio funziona ed è usato anche nel marketing, negli slogan e nella pubblicità in maniera massiva.
Non solo, è il motto alveare di certi reparti armati di eserciti privati ancora oggi, una sorta di comando usato per condizionare bias cognitiva delle persone in un determinato ambiente o situazione psicologica coercitiva. Funziona alla grande, ed è probabile che la ragazza sia stata indotta a dire quella frase durante le riprese.
Ma questa associazione è solo una mia azzardata speculazione, forse troppo dietrologica anche per il sottoscritto.
Fate i BRAVI...
cit.

https://bravotheproject.com/tag/semper-fidelis/
http://www.foxnews.com/politics/2015/05/08/pentagon-put-on-elevated-alert-level-amid-recent-threats.html







domenica 11 settembre 2016

11 SETTEMBRE: L'ASTRONAVE DELLO ZIO TOM...

                            (foto di Francesco Santorelli)
                                          
"Django sparò il primo colpo dalla sua vecchia pistola, colpì nello stomaco il Gaucio che cadde a terra in pochi secondi.
Poi puntò l'arma in fronte a Santana che rimase fulminato all'istante, ma, incredibilmente, uccise pure lo Sguercio che si trovava alla loro sinistra.
Due proiettili per 3 morti, una bella media per un pistolero..."
cit. Sergio Tigre regista in erba...



Molti di noi faticano ad accettare che l'autorità gli caghi in testa come un piccione isterico brenso di feci.
Come per quei bambini che vengono stuprati dai genitori e poi rimuovono immancabilmente il crimine per una forma di difesa e di censura inconscia.
Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice.
Tale sindrome si riverbera culturalmente in ogni rapporto sociale sbilanciato ma ufficializzato dal dogma corrente. 
In pratica viviamo tutti, chi più e chi meno, dentro un "cerchio magico", dove le regole accettate religiosamente ed acriticamente, non possono essere messe in discussione, anche quando riguardano soprusi ed ingiustizie palesi.
La mancata messa in discussione della struttura della matrice in cui viviamo, equivale ad accettare lo stupro che subiamo quotidianamente dal potere costituito. 
La rimozione di tale sottomissione permette ai più deboli di pensare di essere liberi, un po' come lo Zio Tom del celebre romanzo, che si illudeva inizialmente di non essere uno schiavo e che la sua condizione fosse una necessità sociale.
Se la gente accettasse il fatto di aver creduto tutta la vita ad uno show impazzirebbe, non tutti hanno le spalle larghe e quasi nessuno ha voglia di vedere l'elefante in salotto che sfonda il divano in finta pelle.
Di solito sono le stesse persone che al cinema, quando si presentano incongruenze simili a quelle dell'11/9, al posto che contestualizzare l'opera, ne rimangono delusi, borbottano e si incazzano pure, pretendono una certa coerenza, accusano la sceneggiatura di sciatteria e poco realismo nello script, rimangono disturbati dalle fallacie logiche e rivogliono i soldi indietro del biglietto.
Sono gli "scopainculisti", pignoli e maniacali per quanto riguarda la finzione, rigidi come solo un oligofrenico sa essere al posto che rilassarsi dove è possibile e lecito staccare la spina, ed invece, magicamente INGENUISTI nella realtà di tutti i giorni, accettando l'inverosimile, fingendo di non vedere ciò che è palese dinnanzi i loro occhi, forse volutamente socchiusi.
Se fossero testimoni oculari di un omicidio, negherebbero ugualmente perché subordinati allo schema egregorico del potere, sottomessi senza pensare di esserlo, che è poi la condizione dello schiavo digitale del nuovo TECNO-EVO.
L'Astronave dello Zio Tom è l'aggiornamento della vecchia capanna ottocentesca del romanzo di Harriet Beecher Stowe, ma cambia di poco il concetto di psicologia di massa che sta alla base del plagio emozionale.


Gli attentati di Stato della strategia della tensione occidentale hanno diverse funzioni ed esistono diversi livelli operativi che soddisfano il piano della piramide del potere.
La causa primaria è il classico adagio ai più noto, ovvero lo schema del "PROBLEMA-REAZIONE-SOLUZIONE", che permette l'individuazione da parte dell'autorità di un nemico che diventa il capro espiatorio per la massa ilica, bisognosa di transfert con l'oracolo vigente, ed il successivo "armatevi e partite" accettato supinamente dalla maggioranza silenziosa, per soddisfare le logiche più basiche dello status quo. Quindi legittimazioni di guerre, imperialismo, esportazione del caos generale, sopraffazione militare ed imposizione di modelli culturali ed economici.
Basterebbe tutto questo, che non è poco, per comprendere come funzionano le dinamiche del back-office del sistema, ma esse sono solo le fondamenta che permettono la vita materiale della matrice, perché, come suggeriscono alcuni esperti ex-Intelligence, la vera guerra si svolge a livello SOTTILE...
Il livello psicologico, spirituale ed egregorico è il vero goal da realizzare a lungo termine, la mission sempreverde dello schema del potere, che funziona anche attraverso il web ed i social come grande testing di massa ed ingegneria sociale.
Questo livello non è da tutti comprensibile di primo acchito, perché bisognerebbe mettere in discussione tutto quello in cui si crede, nel bene o nel male, o meglio, sarebbe come far crollare il castello di carte sul quale siamo adagiati, e ciò significa fare un doloroso viaggio interiore per la riscoperta del proprio SE' superiore, riordinando tutti gli elementi elaborati e metabolizzati, salvando solo quelli buoni e superando psicologicamente le barriere censorie del Super-Io che ci negano la giusta visuale.
Mettersi a nudo e rinascere ogni giorno in una sorta di rivoluzione individuale quotidiana che poi diventa immancabilmente virale, quindi collettiva.
Se la maggioranza silenziosa sapesse che tali eventi egregorici (attentati, stragi, omicidi) vengono fatti anche per condizionare la loro bias cognitiva, non dormirebbero sonni tranquilli, perché se fossero alfabetizzati a percepire il plagio che subiscono ordinariamente, dall'accettazione di leggi liberticide, soprusi di ogni genere, fino al fatto che devono uccidere, attraverso la legittimazione autoritaria, il proprio simile per soddisfare le trame del potere, il sistema dovrebbe agire diversamente e ne sarebbe condizionato dall'interno, non potrebbe più alimentare la sacra fiamma controiniziata della forma pensiero alveare, sarebbe perlomeno ostacolato nel suo cammino e nel suo replicare il noto schema millenario.
Tutto questo per dire che, in fondo, è colpa anche un po' nostra se il mondo va alla rovescio.


"John Lear, ex pilota CIA, figlio di Bill Lear, inventore del LearJet, ha dato la prova di esperto che sarebbe stato fisicamente impossibile per un Boeing 767 come i voli AA11 e UAL 175 di aver impattato le torri gemelle l'11 settembre in particolare quando sono guidati da piloti inesperti.
L'urto non si e' verificato perche' fisicamente impossibile; nel caso del volo UAL 175 che ha colpito la torre sud, un vero e proprio Boeing 767 avrebbe piegato il naso quando nel momento dell'impatto con le colonne d'acciaio di 14 pollici, che sono di 39 pollici nel centro.
La coda verticale ed orizzontale si sarebbero separate instantemente dall'aereo, colpendo le colonne di acciaio e poi sarebbero cadute a terra.
I motori quando impattarono le colonne di acciaio avrebbero mantenuto la sua forma generale e sarebbero cadute al suolo o rimaste tra le macerie del palazzo.
Nessun Boeing 767 potrebbe raggiungere una velocita' di 540 miglia all'ora a 1000 piedi sul livello del mare con resistenza parassita doppia con velocita' e cubi di energia parassitaria con velocita'.
I resti del crollo dovrebbero contenere sezioni massicce del Boeing 767 incluso 3 nuclei di motori che pesano circa 9000 libbra ognuno e che non potevano essere nascosti.
La sparizione dei pezzi del 767 e' impossibile."

cit. John Lear Pilota militare 

L'Astronave dello Zio Tom, con le sue 2 prime navicelle non avrebbe potuto abbattere 3 torri, sfidando le leggi matematiche, tutto questo non sarebbe potuto mai accadere senza la piccola "distrazione" dello Stato maggiore che magicamente negò gli automatismi dei protocolli di difesa aerea militare.
Aerei di linea non avrebbero mai potuto volare a quella quota e a quella velocità, impattando contro grattacieli senza comprimersi su se stessi in prossimità dell'ostacolo, piuttosto che penetrare come dentro burro fuso fino alla fine del timone di direzione posteriore, a dispetto di ogni legge fisica e gravitazionale.
Video fake non avrebbero mostrato filtri maldestri atti a impastare le immagini salienti durante una giornata limpida di fine estate, mentre il becco del 2° Boeing usciva illeso dalla parte opposta del grattacielo, parti importanti delle fusoliere e dei motori sarebbero state ritrovate, considerando che ciò succede anche quando un aereo si schianta contro una montagna.
Nessun Boeing avrebbe potuto centrare il giardino interrato del Pentagono, a detta di tutti i piloti intervistati che hanno risposto imbarazzati alle improbabili dinamiche di un Icaro di metallo impazzito, saltando la recinzione, senza sfiorare e bruciare il terreno e, SOPRATTUTTO, senza essere abbattuto, sempre per automatismo da protocollo di difesa, molto prima che impattasse a quella quota surreale dove è impossibile mantenere quella velocità di bordo senza schizzare altrove, facendo un buco di 4 metri che manco nei cartoni animati di Willy il Coyote avrebbero osato mostrare.
Senza considerare il 4° aereo sparito nel nulla, l'unico ad essere stato ufficialmente abbattuto senza che avesse colpito nulla, mentre gli altri 3 lasciati liberi di scorrazzare per i cieli sopra bersagli sensibili.
Ripeto, se fosse accaduto in un film, gli INGENUISTI che accettano la verità ufficiale si sarebbero alzati indignati dalle loro poltrone, bollandolo come l'ennesima americanata, ed invece, poi gli stessi subiscono in silenzio e si alterano quando qualcuno cerca di svegliarli dal sonno della ragione.
Queste fallacie logiche vengono accettate acriticamente, come se qualcuno (migliaia di addetti ai lavori) si fosse sbagliato ad intervenire, come se l'intera sezione del NORAD (migliaia di persone tra piloti, militari, tecnici) avesse scioperato proprio quel giorno e tutti i satelliti ed i radar di un intero Stato militare si fossero per una mattinata smaterializzati.

Sarà stata colpa dell'Astronave dello Zio Tom, che viaggiava invisibile sparando droni scambiati per aerei su torri già precedentemente minate all'insaputa di tutti o quasi, mentre il Presidente Bush leggeva in una scuola elementare una favola sulla famosa CAPRETTA di un libro girato e mostrato volutamente e rigorosamente al contrario. Capro rovesciato per un controiniziato PENTHALPHA, e tutti a ridere per lo stupido capo di una nazione che voleva solo confermare il messaggio in codice.

Povero TOM quanta strada devi fare, in quante navi di schiavi ti dovrai ancora imbarcare per trovare la terra promessa.
cit. Si Bwana










sabato 3 settembre 2016

CHARLIE HEBDO, OVVERO L'UMORISMO DELLO STATUS QUO...





Intanto, che cazzo sono le penne gratinate???
Forse volevano fare la battuta sul fatto che sono morti bruciati/gratinati?
Ma non funziona, non fa ridere e non è manco irriverente.
CHARLIE HEBDO ci ha abituato da tempo a questo umorismo macabro non-sense, privo di gusto e di creatività, gratuito, banale e triviale.
Soprattutto, ci ha abituato a leggere vignette sempre troppo supine verso il potere, mai contro lo status quo, sempre pronte a sparare sulla "croce rossa", su bersagli facili, utilizzando un'ironia di stato, finto alternativa, che da noi chiameremmo "sinistrismo d'accatto proto-boldrinista".
Sempre salottieri e borghesi, ma compagni con il culo degli altri.
Avessero fatto una cosa simile sugli attentati del Bataclan o di Nizza, dove raffigurare i legami occulti con la governance mafiosa che li sovvenziona e che, parallelamente, sostiene l'ISIS ed il terrorismo di stato.
Facile fare la battutona sulla lasagna e sui maccheroni, proprio loro che in 100 anni non hanno ancora imparato a cuocere la pasta.
Poi per carità, ognuno fa le battute che può, però avrebbero rotto questi lacchè di stato senza palle, un po' ruffiani e sempliciotti.
PROVASSERO a fare battute su ISRAELE e/o sulla massoneria martinista francese. Vediamo se hanno gli stessi maroni...
cit. La merde

Loro sono specializzati sui musulmani, infatti, se si nota, ci hanno rappresentato con profili arabi.
Anche perché, non sapendo disegnare, fanno sempre le stesse facce e figure.
Concettualmente, la vignetta è pure fallace. Avrebbero dovuto rappresentare politici italiani nei panni di minestre, non la gente comune morta sotto il terremoto. 
Fare battute sulla popolazione, in special modo quando è vittima di una catastrofe e non complice del suo infausto destino, e non sui governanti, è uno stile un po' qualunquista per non dire fascista...
La Satira dovrebbe far riflettere e sorridere, colpire la testa del serpente, essere critica verso il potere costituito, invece, in questa c'è un solo un esercizio manieristico e gratuito verso i luoghi comuni, mal assemblati ed esposti senza reale motivazione, se non quella di affermare un bieco nazionalismo d'oltre Alpe, becero ed obsoleto, e di subliminale superiorità rispetto a noi, cugini del sud, ancora troppo arabi e terroni per poter competere con l'altra Europa, quella emancipata che però vieta il Burkini e finanzia il terrorismo di stato.


Un po' come per dire, siete i soliti piagnoni italiani, magnapasta, e questo è il vostro logico destino che vi riserva il fato, costruite le case con la sabbia e magnate la pizza, ballando la tarantella con il mandolino in mano. Ecco, manca solo il mandolino.
Un bel MANDOLINO DI STATO sotto le macerie...
La cosa che fa più tristezza, sia per mancanza di buon gusto che di conoscenza della nostra cucina, trattata come un menu' da mafiosi borgatari, sono le PENNE GRATINATE, che per carità, ci sarà pure qualcuno che le cucinerà al forno, ma nel caso, sarebbe stato più corretto scrivere almeno i tortiglioni o qualsiasi tipo di pasta grossa.
Ci mancava solo la battuta sugli "SPAGHETTI ALLA BOLOGNESE", piatto che mangiano oramai solo turisti pallidi e assorti, nell' apposito MENU' turistico fatto per loro, preferibilmente scotta per le grandi occasioni e per quando vogliono provare l'ebrezza di un ragù esotico.

La vignetta, ripeto, doveva rappresentare politici italiani vivi, vestiti da minestre. 
Rappresentare in maniera demenziale gente stritolata dalle macerie con stereotipi e luoghi comuni latini, salvo poi giustificarsi come paraculi dicendo che il bersaglio era la mafia, è cosa volgare e gratuita. E' il concept che è sbagliato e pure il bersaglio...
Sarebbe come se un vignettista italiano, dopo l'attentato di Nizza, rappresentasse in una vignetta 3 cadaveri francesi in questo modo: "Un bide' pulitissimo, un gay che parla con la erre moscia ed uno che giace a terra morto con una baguette sotto l'ascella sudata..."
Capite che sarebbe di una tristezza enorme.
Ma non solo, al posto della baguette, disegnasse un pane non rappresentativo francese, manco come luogo comune da barzelletta, vedi nel nostro caso le "penne gratinate"... 
Quindi un errore nell'errore o nell'orrore.

La satira per essere tale deve essere contro il potere e non contro chi lo subisce, sennò diventa propaganda...
Non è questione di indignazione, ma di antagonismo, manca "l'andare contro", manca il vero obiettivo.
Detto questo, viva la libertà di stampa e di satira, per carità, ma che sia satira e non satira di stato...
cit. Je suis Catherine Deneuve