sabato 8 luglio 2017

LA CORAZZATA POTEMKIN NON E' UNA CAGATA PAZZESCA... cit. Paolo Villaggio



La corazzata Potemkin NON è una cagata pazzesca.
cit. Paolo Villaggio


Un saluto affettuoso a Paolo Villaggio ed un omaggio al grande comico che negli anni 70 scrisse ed interpretò meravigliose pagine di costume.
Per onestà intellettuale devo dire che si perse per strada e che avrebbe potuto evitare gli ultimi terrificanti Fantozzi ed altre schifezze ritirandosi prima a vita privata, comunque i primi 2 film firmati dal grande Salce, il Fracchia con Agus ed alcuni episodi rimangono pietre miliari del cinema comico italiano.
In Villaggio amo la visione che ebbe soprattutto agli inizi quando sfotteva il potere ed i radical-chic comprendendo perfettamente quale sarebbe stata la nemesi della sinistra italiana.
Villaggio amava il cinema d'autore, come lo stesso Salce e la satira meravigliosa sul maestro Eisenstein e sulla "Korazzata Kotionki" rappresentava proprio questo paradigma.
Rappresentava la cattiva coscienza di un certo sinistrismo che sarebbe poi trasmutato nel peggior liberismo, nello scientismo, nel citazionismo di un certo mondo già allora in forte decadenza.
Rappresentava la mediocrità di una certa classe culturale e politica che, oggi come allora, sfruttava i saperi per declinarli in termini dogmatici e reazionari.
La grande storica gag sulla corazzata Potemkin non era affatto contro il valore rivoluzionario dell'opera filmica, ANZI, era contro lo sfruttamento, diremmo oggi boldrinista, di un certo paradigma di regime.
Villaggio riportava anarchicamente ed adogmaticamente la forma pensiero rivoluzionaria proprio denunciando un certo stile di un certo ambiente aristofreak, MALE ASSOLUTO e peccato originale dei mali d'Italia e della morte della sinistra, che si beava religiosamente dell'erudizione e non della cultura.
In questo una vera opera di sinistra, anarchica e rivoluzionaria, come giustamente asserì lo stesso DE' ANDRE' in un'intervista negli anni 70.
Inoltre nella presa di coscienza della CAGATA PAZZESCA, Villaggio metteva in scena proprio una rivoluzione contro i quadri dirigenti aziendali, mostrava come ribellarsi ad infami intellettualoidi cinefili messi al potere e più borghesi e fascisti di quello che falsamente denunciavano con le loro obbligatorie proiezioni "colte e de sinistra".


Un'altra tappa del risveglio della coscienza di classe, anche Fantozzi poteva esercitarla, e per osmosi tutti quanti i piccoli borghesi italici. Questa fase è ben rappresentata ironicamente dall'incontro con l'eretico Compagno Folagra, anche lui ovviamente intriso di cliché, che lo illumina sulla vi di Damasco e gli fa comprendere come sia stato sempre sfruttato e preso in giro dal padronato.
Come non ricordare Dottor Jekill e gentile signora quando davanti ad una lavagna spiegava con parole semplici i meccanismi dello schema del potere liberista agli studenti ignari.
Grazie Paoo Villaggio, che la nuvola di Ugo Fantozzi sia la tua casa celeste.



5 commenti:

  1. Caro MDD, fra tutti quelli che ho ascoltato e letto, è questo il più azzeccato e migliore omaggio d' addio ( a cui mi associo in pieno )
    fatto a Paolo Villaggio.

    Lilith

    RispondiElimina
  2. La Torre XVI
    Dagospia: 'TORRE CHE CROLLA - SONO OTTO LE VITTIME DEL DISASTRO DI TORRE ANNUNZIATA: I VIGILI DEL FUOCO TROVANO ANCHE IL CORPO DEL PICCOLO SALVATORE (8 ANNI) .'

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E sono 16 le famiglie evacuate dal palazzo adiacente.

      Elimina
  3. In realtà, assumendo come verità ad hoc il principio teoretico che ha ispirato il ciclo ontologico fantozziano, non possiamo dedurre un incipit socialista da pochi frames assemblati nel periodo brigatista, come ha osservato Sacchi in "Orgoglio nel pantrofismo milotico: socialismo dall'Internazionale all'avvento del boldrinismo" 2016, infatti, spiega a pag.899: Giunti a questo tratto del post-bellicismo un ulteriore osservanza tratta dall'epistemologia rossiniana, ça va sans dir, ci guida ad un interpretazione minimalista dell'effetto fantozzi: un rimando all'avvento del maccartismo.
    Banalmente considerando questo punto di vista, invero, diciamo concettualmente, antitetico alla teorie liberista, pure, verosimilmente, niente di più etico si sostanzierebbe, a prima vista nello sviluppo dei seguenti punti:
    -il filometrio (metònimo) cosiddetto gender, già applicato con successo nel "logos" pre-industrializzazione;
    -facilitazione nell'individuazione del punto precedente nel corpus prossemico diffuso in ambienti tomologici già prima della risonanza mediatica;
    -articolazione multidialettica nelle fasce più deboli dal sostrato sociale o microcosmo differenziabile.

    Un'evidenza salta all'occhio: non esiste, pariteticamente, una conoscenza campale fra la popolazione nell'Italia del '70, pure: noi riteniamo che la logica discrepanza fra citazionismo logotista e la semantica riduzionista dell'apologia economicista, ha creato le basi migliori per l'integrazione a livello meta-sociale, così pure per l'identificazione nominale con il successo reofirmale dell'impalcatura del modernismo degenerato: per questo noi prediligiamo un approccio meno metodologico alla "cosa sociale"(Humpfert, Essay about pre state society methodology, 1978).

    Maestro di dilazione post-sociale

    RispondiElimina
  4. MDD.
    Secondo te, perché chi si fida così POCO della propria intelligenza e del proprio intuito da avere bisogno di SPIARE per poter conoscere qualcuno, piuttosto che mettersi in BALLO, anche a costo di prendere una fregatura e di rimetterci qualcosa (il che implica CORAGGIO e GENEROSITA'), che malgrado tutto frutterà comunque una CRESCITA ed un RAFFORZAMENTO;
    poi, però, si fida così tanto della propria furbizia da credere di non essere SCOPERTO?
    A caso non sa che la furbizia è NETTAMENTE INFERIORE al SANO INTUITO (a cui NULLA SFUGGE...), e che lo vince solo in una corsa BREVE, ma MAI in una LUNGA.
    RIMANENDO così, a causa della propria VIGLIACCHERIA e AVARIZIA,con un pugno di miserabili MOSCHE in MANO!

    CAPISCI?

    Io SI CAPISCO...quanto DOLORE e SFIDUCIA possa derivare dal TRADIMENTO, soprattutto dal più DEVASTANTE, ossia, per esempio, quello di una madre o di un padre. Ma CAPIRE, che nella sua dinamica implica PERDONARE, (e NON certo RICUCIRE rapporti senza PIU' SPERANZE, ma anzi rimanere il PIU' LONTANO POSSIBILE ! ! !), è l' UNICA SOLUZIONE. Se capisci la LEGGE di CAUSA-EFFETTO, NON puoi non perdonare, altrimenti finisci col CONDANNARE anche te stesso.
    OCCORRE SPAZIARE nell' UNIVERSO dimentichi di se stessi, e come l' universo, e ancor più come il CIELO, impararne la GRANDEZZA.

    Qualcuno che il TUO BENE lo vuole VERAMENTE:-)

    RispondiElimina