martedì 27 febbraio 2018

LUI E' TORNATO... cit. parte 1°


Siamo in presenza di rigurgiti fascisti, si odono tonfi e grida scomposte provenire dai bassifondi delle città, sono nascosti in vicoli bui, e tra lacrimogeni, dietro la polizia, la città brucia.
Manifestanti in festa ed alcuni in guerra si scontrano per affermare le proprie idee, i propri valori.
La città guarda, si indigna, si vergogna, si fa bella, si fa brutta e benpensanti puntano il dito verso antagonisti cattivi che mettono a ferro e fuoco il loro micro-cosmo.
Poi lo scontro, violento, gratuito, necessario, criminale, giusto, sano, malato, antico, moderno tra manifestanti e forze dell'ordine. Sangue, vetri rotti, lacrime e sputi, occhi torvi, rabbia, botte, feriti, arrestati... Bombe carta!!!
Dal Bar Savoia un vecchio spettatore con tazzina di decaffeinato in mano che urla: "ecco son tornati gli anni di piombo, sono tornati gli scontri, antifascisti contro le forze dell'ordine e dietro i fascisti, ma andate tutti a lavorare...".
Dalla finestra una signora sui 60 che dice ai ragazzi: "non mollate, però non esagerate che sotto c'è anche la mia auto".
Un tassista siciliano, rimasto incastrato nel traffico, decide di aggirare il corteo e di infilarsi contromano in via Matteotti per aggirare l'ostacolo.
Ecco, il tutto viene percepito come ostacolo da chi lavora e produce, ma poi cosa produce e, soprattutto, per chi produce?

A bordo del taxi c'è un ometto intubato in un palto' nero che osserva silente e non dice nulla, rimane con il broncio quasi fosse un monolite precolombiano, indossa una tuba che gli copre una lucida pelata fresca di aftershave. Si affida al suo fido nocchiero dal tassametro d'oro che lo guarda dallo specchietto con aria interrogativa, chiedendosi :"ma questo io lo conosco...".
Il taxi supera il cordone della polizia che bloccava i manifestanti ed arriva presso un vecchio Hotel dietro Piazza della Costituzione, l'ometto scende, paga e saluta.
Ad aspettarlo vecchie cariatidi in frac, militari dall'occhio di vetro, cardinali equivoci, alcuni giornalisti, passanti rancorosi, ultras tatuati omosessuali, qualche mamma in sovrappeso e un bambino con le lentiggini che lo guarda e dice: " LUI E' TORNATO..."
L'ometto con fare volitivo, ma sempre in perenne silenzio, attraversa il tappetino di rose preparato per il suo arrivo ed approda in una sala conferenze che sembra un teatro degli anni 20, stile liberty, un po' decadente e con una forte puzza di fosse biologiche proveniente dai vecchi bagni di servizio dietro il palco. Un rullo di tamburi ed una fanfara stonata accompagnano la sua entrata, si accendono le luci, la platea è gremita, una folla lo acclama e lo saluta festante...
LUI E' TORNATO...


Fuori l'inferno, scontri tra antagonisti e fascisti, tra antagonisti e polizia, qualcuno tira una bomba che esplode vicino ad una volante in fiamme, i fascisti dietro il cordone della polizia aizzano gli antifascisti che avanzano e rompono il cordone.
Botte da orbi, salta la luce, tutti contro tutti, un gatto rosso passa tra le gambe dei facinorosi e rimane incastrato dentro un bidone della spazzatura, qualcuno solleva il bidone per gettarlo in testa all'avversario e il gatto scappa rifugiandosi nell'androne del palazzo accanto.
Salvo per un pelo, si gira ed osserva con occhi felini lo scontro di civiltà e corre verso Piazza della Costituzione, attirato da uno strano odore di fosse biologiche che scambia erroneamente per cibo.
Si infila nelle cucine dell'Hotel ed arriva dietro al palco dove l'omino sceso dal taxi si prepara a parlare.
Una folla felliniana si commuove ed incredula si interroga se lui è proprio LUI veramente e non un becero imitatore da format televisivo.
L'ometto si toglie il cappello, si apre il palto', si sbottona la camicia, si tira su le maniche, mostra il mento e, finalmente, saluta la pletora adorante.
"E' lui, è lui, è veramente tornato..." ansima Donna Maria che ha un leggero mancamento, il marito si commuove e si asciuga il volto, "E' uguale a lui", grida un signore con pizzetto dannunziano.
"Ma si che è lui, non lo avete ancora capito"?...
"E' LUI, E' LUI... siii adorooo, mmm...", una ragazza ha un forte orgasmo mentre stringe il braccio del suo forzuto compagno anche se pensa a LUI.
Un grande applauso come una cascata esplode quando l'ometto saluta la platea e si inchina come un teatrante alle prime armi.
Le luci si fanno più basse, un corno inglese sul lato diffonde una lenta melodia miliziana di sottofondo e il gatto rosso dal loggione si gode lo spettacolo.

"Sono tornato, sono qui tra voi, so che mi avete evocato, sognato, agognato, desiderato, e allora eccomi qui nell'anno domini 2018 per risollevare il destino di questa grande nazione... 
Per prima cosa da oggi dovrete denunciare qualsiasi persona che si professi antifascista e che sia comunista, dovrete segnalare conoscenti, amici e qualsiasi persona sospettata di lavorare per il nemico."
La folla esultante impazzisce mentre lui arringa fiero e volitivo, la gente si strappa le mutande, chi si strappa il perizoma, e tutti in coro con braccia tese gridano Dusce, DUSCE, DUESCEEE...!!!
Il gatto rosso sbadiglia e si appisola su una poltroncina sognando un'aringa affumicata del nord.

Continua...







6 commenti:

  1. Ma vaffanculo e restaci! Siete voi comunisti e fascisti dentro, gli unici nel belpaese a vedere il fascismo, tant'è che se non fosse per voialtri, nel caso non ve ne siate accorti, di fascismo in Italia non parla più nessuno.

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    1. ***"...di fascismo in Italia non parla più nessuno..."***

      A scemo, ma se ne parlano senza sosta dalla mattina alla sera e notte inclusa.
      Ma dove cazzo vivi?
      E che cazzo vuol dire: "...siete voi comunisti e fascisti dentro, gli unici...". Nient'altro che frasi fatte preconfezionate.
      Un pensiero che sia tuo non ce la fai a formularlo, citrullo.

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  2. Anonimo non hai capito un cazzo... E' un racconto surreale che va oltre il tuo discorso da bar. Comunque arriva anche la seconda parte con delle sorprese.

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  3. Per l' anonimo sopra O9:59.

    Io non ti mando a fare in culo, perché non me la sento di accanirmi contro chi ha già la SVENTURA di essere CIECO e SORDO.
    Ma, per MISERICODIA, cercherò di spiegarti, come farei con un bambino, alcune cose:

    Primo: Il fascismo NON è una parola, un nome: ma un FATTO, una MALEDETTA VICENDA e un pezzo di STORIA che l' Italia, DISGRAZIATAMENTE, ha oltretutto già sperimentato.
    Secondo: dai RESIDUI umani PURTROPPO rimastici, (sperando che il buon dio abbia infine compassione di noi e non ci faccia attendere oltre per liberarcene) si evince la bassa cifra di costoro per IGNORANZA, PRESUNZIONE e CAROGNERIA, nonché per le patologie sado/masochiste, i comportamenti retrogradi e maschilisti e per essere SERVI INVIDIOSI di coloro con cui si IDENTIFICANO, pur essendo questi ultimi ricchi e "potenti" e loro dei miserabili impotenti e straccioni morti di fame mangia/merda...ma c' è chi d' illusioni vive, come chi è convinto di essere Napoleone seppure rinchiuso in manicomio.
    Terzo: Quelli dal pensiero CORTO, RIDOTTO e INDOTTO che sostengono che il comunismo ha fatto più morti del fascismo, si sono mai soffermati sull' evidenza della DIFFERENZA di GRANDEZZA di territorio e popolazione esistente TRA RUSSIA e ITALIA, o CINA e GERMANIA? A quanto pare NON direi, altrimenti avrebbero capito cos' è la teoria della RELATIVITA'.
    Concludo invitando sia te che TUTTI, per il vostro BENE, a svuotare i BIDONI, ovvero le vostre teste, dalla SPAZZATURA...

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  4. è tornato ma non è più quello di prima, si è dovuto uniformare al resto dell'ingranaggio, quando si tratta di sopravvivenza, gli ideali vanno a farsi fottere.

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  5. OGGI COME OGGI, VISTO COME SONO ANDATE LE COSE FIN QUI, SE NON SI VUOLE SBATTERE DI NUOVO NELLA STESSA PIETRA E QUINDI FARSI ANCORA PIU' MALE, SI DEVE PROVARE ALTRO. PER CUI DIAMO UN' OPPORTUNITA' AI NOSTRI GIOVANI DEL MOVIMENTO
    5 STELLE. CHE SE NON ALTRO HANNO DIMOSTRATO DI NON ESSERE DEI RAPACI LADRONI COME TUTTI GLI ALTRI
    CHECCHE' SE NE DICA, E VE LO DICE UNO CHE VIAGGIA SU E GIU' IN ITALIA PER LAVORO, LE CITTA' MEGLIO GOVERNATE SONO TORINO, LIVORNO E ROMA. ANCHE NAPOLI A DIRE IL VERO, MA NON PER RAGIORNI PARTITICHE, BENSI' PER L' ECCELLENTE PERSONA DEL SINDACO DE MAGISTRIS...PERCHE' SE FOSSE PER "I DELUCA"...LASCIAMO PERDERE!

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