lunedì 14 gennaio 2019

SCIACALLI E PAGLIACCI DI STATO


Basterebbe guardare ai messaggi che si scambiano il figlio di Bolsonaro e Salvini (“il regalo è in arrivo”) per capire come persino la discutibile dignità di uno Stato, per questa gente, è stata subordinata a una gestione privatistica della cosa pubblica e persino della sua capacità repressiva. Roba da corti settecentesche, con scambi tra parenti su troni differenti, mentre nelle strade va maturando un cambio epocale di regime.
cit. Contropiano




Un bel colpo per la sua privata campagna elettorale, Salvini twitta con il figlio del Presidente Bolsonaro, il nuovo kapo' degli USA, "il regalo è in arrivo".
Che schianto di statista, si è scordato pure di ringraziare il presidente boliviano Morales forse solo perché comunista.
Eccolo, il nostro caro Ministro delle Interiora, prodigarsi sul porno-shit mediatico con tanto di divisa PlayMobil di ordinanza, mentre filma la diretta del Big Brother Battisti cinto da militari.
E' contento, ride, sta venendo da barzotto, con quella espressione tronfia da cagnone milanese gonfio e saturo di ossobuchi e panettoni avanzati dalla befana.
Gioisce per il risultato conseguito e ci specula, il nostro amato cinghialone meneghino, come sempre fa, un giorno da leone e cento da pecorone, ora con la sirena dei pompieri a tracolla, ora con la nutella fumante della buonanotte in mano, un giorno cantando tronfio l'inciso de "Il Pescatore", l'altro ballando Rovazzi per fare il non-giovane, posando dentro divise come modello miliziano per ogni stagione, indossando il saio, il cappello da cuoco e ruttando dopo aver ingurgitato 3 porzioni da singles di orrendi tortellini (orrore) al ragù...
Eccolo, il nostro caro Ministro delle Interiora, soddisfatto per la cattura del pericoloso vecchietto comunista, felice di essersi vendicato di un certo mondo che l'ha sempre odiato, propagandare l'italianità più triviale alla "maggioranza silenziosa" che lo segue.
Eccolo usare le parole che userebbe l'uomo di strada, anzi, da bar sport.
Allora, in diretta, con simpatico faccione annesso e un po' di bava rappresa, eccolo affermare che Battisti DEVE MARCIRE in galera.
Termini brutali e disumani che un Ministro, un politico, ma anche un qualsiasi uomo non dovrebbe mai usare, soprattutto dopo che si è catturata la pericolosa preda.
Questo infierire su un cadavere freddo oramai ritualizzato ha qualcosa di veramente pornografico, volgare, direi necrofilo, e solo un cinico strumento del potere come Salvini, poteva in questa impresa dell'orrore.
Salvini è la piazza virtuale che si contrappone a quella fisica, la terribile astinenza da rogo per soddisfare ubriachi demagoghi in cerca di stellette.
Cosa è successo a questo comunista padano? Lontani quei tempi in cui fumava le canne e frequentava con passione il Lonecavallo. Deve essere successo qualcosa di traumatico, forse una fidanzatina rubata dall'amico anarchico?


Sciacallo e pagliaccio al tempo stesso, un po' come quel Garibaldi ironizzato da Montanelli che, criticandolo affettuosamente, amava dire fosse affetto da pagliaccismo congenito, quando ufficialmente mostrava abiti, mantelli e sgargianti divise, Salvini anche oggi ci tiene a veicolarsi sbirro in mezzo agli sbirri, mentre poliziotto non è e non DEVE ESSERE in uno stato democratico, ma è più forte di lui, deve indossare la sua bella divisa per l'occasione e fare propaganda anche quando bisognerebbe astenersi, mostrando sobrietà e rispetto per i ruoli istituzionali, offendendo in primis proprio quelle istituzioni che dovrebbe salvaguardare ed onorare.
Sciacallo che specula su cadaveri per coprire a livello mediatico e percettivo la grande criminalità impunita, come quel Locatelli bergamasco narcotrafficante superiore a qualsiasi Riina, ma che nessuno politico sui media cita e pare conoscere, grandissimo mafioso, forse talmente grande da non essere visto e che oggi, per un cavillo burocratico, non conoscerà le patrie galere.
Per non parlare del terrorismo nero e di quel Delfo Zorzi, grande criminale fascista relegato all'oblio collettivo, sfuggito in nipponia tra un sushi ed una setta di efebi samurai.
Pagliaccio perché siamo saturi della sua quotidiana propaganda, di questo carnevale orwelliano senza fine, di cosa indosserà o non indosserà per l'occasione, come fossimo dentro un circo, e se allora già ci siamo dentro al circo, aspettiamo solo che il cannone spari il suo ultimo colpo.

Non vi daremo il promesso “reddito di cittadinanza”, ma solo un obolo se siete pronti a farvi schiavi? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… 
Non vi sentite già meglio, più ricchi e sereni?
Non vi daremo lo smantellamento della “Fornero”, ma solo una trappola che – se vuoi andartene in pensione – ci devi lasciare un bel pezzo dell’assegno e vedere la liquidazione tra cinque anni? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… 
Non vi sentite già meglio, più ricchi e sereni?
Non potrete neanche protestare perché abbiamo fatto un “decreto sicurezza” incostituzionale facendovi credere che era per la vostra “sicurezza? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… 
Mica vorrete fare la sua fine, no?
cit. Contropiano


3 commenti:

  1. Senti a me Salvini fa schifo, ma la frase "Questo infierire su un cadavere freddo ecc." non si può leggere davvero.
    Ma non sarà ora di finirla con questo vomitevole difendere gente che col cervello flippato da pseudo ideologie del cazzo ha ammazzato altra gente senza assumersene la responsabilità? A me i terroristi, o meglio i pagliacci di stato pagati per scatenare guerre civili e seminare caos e terrore fanno talmente schifo che li appenderei a degli alberi a testa in giù da vivi aspettando che carogne e uccelli se li sbranino pezzo per pezzo, tanto per vedere se gli resta un briciolo di senno in quelle teste di cazzo che si ritrovano.
    Ieri ho sentito Battisti che in una vecchia intervista alle Iene forse, non so, diceva "quello che facevamo era perché vedevamo la ricchezza in vetrina e non era nostra". Beh già da lì andava capito che il soggetto è solo un coglione che voleva fare la bella vita, quello che poi ha fatto in Sud America, coccolato e ben nutrito da paesi da terzo mondo che proteggono criminali di ogni risma per la grana.
    A me dispiace invece che questo stronzo da quattro soldi adesso viva la sua inutile esistenza dentro galere finanziate dalle tasse dei cittadini italiani, e che riceva tutti i cazzo di comfort.

    Per il resto, questo governo non mi tange nella maniera più assoluta, ma preferisco le facce attuali a quelle di merda di Renzi, Letta, Fassino e compagnia cantante.
    Spero si estinguano come il mammut!

    Anna

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  2. E' uno strumento. Sembra sia stato un passaggio storico fondamentale.Un qualcosa che tutto cambia. Battisti è stato assicurato alle patrie galere.
    Pensate sia davvero questo ciò che ci può dare certezze?
    Ritengo Battisti comunque colpevole ma davvero non sto così bene come dice il Salvini

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  3. Cesare Battisti (cesare:imperatore romano, la destra è una prosecuzione ciclica dell'impero romano), (battisti:battesimo, l'inizio di un'era, quella dell'impero romanum mondialis, si lo so è un'interpretazione frutto della mia fantasia, molto grossolana e sempliciotta), l'arresto di cesare battisti almeno io nelle mie fantasie mentali lo interpreto come una sorta di non dico di sacrificio, ma di un trofeo di guerra, l'impero romano da quel poco che mi ricordo di aver studiato a scuola non sempre annichiliva fisicamente le popolazioni sottomesse, ma gli lasciava una sorta di "indipendenza" se mai le conquistava dal punto di vista culturale, battisti il comunista pericoloso, è una conquista ideologica, la destra dell'impero romano che sconfigge e conquista ideologicamente l'avversario di ideologia contrapposta. Il battesimo di Cesare, l'avvento di una nuova era dove tutte le destre in apparente conflittualità confluiscono in un unico grande corpus.
    "Cosa è successo a questo comunista padano? Lontani quei tempi in cui fumava le canne e frequentava con passione il Lonecavallo. Deve essere successo qualcosa di traumatico, forse una fidanzatina rubata dall'amico anarchico?" La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare, il comunismo dell'epoca era incompatibile con il sopravvento del consumismo materialista che oggi imperversa ovunque. Il comunismo viene visto come una privazione, la privazione di un bisogno, di un soddisfacimento, di un vuoto da colmare, qual'è l'ambizione di ogni essere umano di quest'epoca? arricchirsi o comunque migliorare le proprie condizioni sociali accrescendo il proprio prestigio personale e sociale, e quel tipo di comunismo degli anni 70 era in grado di soddisfare le aspettative con la quale salvini e tanti altri sono rimasti purtroppo loro malgrado delusi? ovviamente no! Qualcuno disse che essere poveri non vuol dire soltanto privarsi anche dei bisogni primari e dei diritti basilari di una democrazia, ma anche di sentire la necessità di possedere, di controllare gli altri, sia dal punto di vista prettamente materialistico che psicologico. Meglio il comunitarismo gilanico matriarcale rispetto al fascio-comunismo paternalistico.

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