giovedì 31 dicembre 2020

LA CASA COMUNE DEI "BUONI"


L'eretico con il suo pensiero dissidente ed in lotta perenne, rappresenta a mio avviso, l'unica scelta possibile in un mondo conformista, autoritario e che si professa l'unico sistema possibile da adottare. Airetikos che sceglie, da aireo scegliere. L'etimologia ci offre un punto di vista diverso dal tradizionale: l'eretico è colui che ha compiuto una scelta, una scelta divergente.

E' interessante constatare per me, che continuo a ritenermi di sinistra, almeno per quanto riguarda l'accezione originale del suo significato ed i valori storici che ha rappresentato, notare come l'uomo medio di "sinistra" odierno, dal post-marxista, al cattocomunista, al cristiano-sociale, fino al liberal, quindi in un cosmo variegato e contradditorio nelle sue varie declinazioni, sia programmato ad una visione ecumenica, globalista, egualitaria, almeno sulla carta e spesso solo in apparenza. Per l'uomo medio di "sinistra", il bene supremo pare essere l'uguaglianza, almeno formalmente, e questo precetto va perseguito ad ogni costo. Soddisfare il bisogno di giustizia sociale è lo scopo ultimo della sua vita e per raggiungerlo poco importa quale sia la via, e qui arriviamo al punto che voglio affrontare.

Nella storia dell'umanità chi ha professato il bene e la giustizia, chi ha operato in nome di certi ideali alti, ha provocato una serie di danni incalcolabili ed immani tragedie senza fine.
Eppure, certe sciagure hanno anche evoluto l'umanità, od almeno una piccola parte di essa.
Quello che mi chiedo, al netto di tutte le guerre, del dominio di tutte le religioni, di tutte le rivoluzioni e le puntuali reazionarie contro-rivoluzioni, se il BENE per una giusta causa, rappresenti veramente il BENE, oppure, sia una buona novella da raccontare per pulirci la coscienza, per sentirci migliori, saggi e giusti.
Pensiamo un attimo alle tragedie scaturite dal cristianesimo in avanti, eppure il messaggio cristiano era meraviglioso, pensiamo anche alle tragedie delle dittature comuniste, eppure come si fa a non essere un po' comunisti e pensare che la lotta per la giustizia sociale sia sbagliata.
Lo stesso potremmo dire per la democrazia liberale che ha provocato solo nel secolo scorso più guerre che altro, soprattutto, a danno del 3° mondo, ma non solo, eppure a chi non piace vivere in un sistema democratico, anche se non passa giorno in cui lo critichiamo?
Da grandi idee sono scaturiti grandi errori ed orrori che potevamo risparmiarci?
Forse si, forse no, perché la natura del potere è quella di replicarsi come un virus all'infinito, e già il grande Orwell ammoniva l'umanità dell'epoca con il suo illuminante capolavoro "La fattoria degli animali", scandagliando la psicologia umana ed il procrastinare gli errori del passato, dove le vittime di un tempo diventavano i carnefici del tempio. In fondo, sono le occasioni della vita che possono trasformarci in boia o santi, perché no, in entrambe le cose.
Lo stesso dubbio lo esprimeva in altro modo W.Reich, con il suo immortale "Psicologia di massa del Fascismo", dove venivano descritte le cause intrinseche dell'edificazione di tutti i fascismi, compresi i fascismi rossi.


Grandi registi come Kubrick descrivevano la natura autodistruttiva dell'uomo, fatta sempre nel nome di un presunto Dio, del bene collettivo o di un'idea superiore, fino all'estremo di Pasolini con il suo inquietante "Salo", dove veniva descritta la natura perversa del potere, in quanto gerontocratico, sacrificale ed oracolare.
Il potere che esercita il bene per una giusta causa è sempre un BENE o forse, più semplicemente, più banalmente, un mors tua vita mea?
Ritengo che chiunque voglia salvare il mondo lo faccia in primis per se stesso, per i propri interessi e magari questo avviene inconsciamente, ma così funziona, chi non lo ammette è ipocrita o si è poco indagato nel profondo.
I cosiddetti BUONI sono veramente più buoni dei cattivi?
Oggi, nel nuovo vecchio mondo, il paradigma dei BUONI e dei GIUSTI è incarnato dallo scientismo, non dalla scienza che è altra cosa e continua ricerca, confronto serrato democratico tra studiosi e ricercatori.
I nuovi BUONI hanno trovato finalmente un lido dove approdare, una casa comune che li accoglie un po' tutti, dall'antagonista barricadero al marxista o post-marxista, dal cattolico al progressista, dall'intellettuale sinistroide al liberal borghese, fino a tutte le sfumature possibili.
Tutti insieme hanno trovato un nuovo paradigma dell'unità sotto la cappella dello scientismo, ci si sono ritrovati senza alcun complotto, perché bastava appunto la loro primaria programmazione nell'essere sempre e comunque dalla parte del BENE, di aderire alla presunta ragione, ed essendosi riconosciuti all'interno di questa casa comune dei BUONI, contenitore da poter sfruttare ad uopo, non possono che pensare di aver ragione a prescindere, anzi, proprio per statuto, per non dire per natura.
I BUONI hanno ragione e basta, non puoi contraddirli, perché loro non possono essere messi in discussione, proprio non si mettono in discussione.
Come fai a mettere in discussione coloro che appartengono al mondo del buon senso?
Per osmosi tutti gli altri diventano i cattivi, e declinato all'oggi, si trasformano in populisti, in negazionisti, novax, notav, fino a terrapiattisti, razzisti e via dicendo.
Qui avviene uno scisma nel pensiero democratico, ovvero, da quando il pensiero dei GIUSTI è diventato pensiero unico, proprio in virtù delle ragioni di cui sopra, tutto quello che lo mette anche minimamente in discussione viene scomunicato, deriso e cancellato dalla memoria, proprio come succedeva per i personaggi della "Fattoria degli animali" andati al potere.
Chi oggi rappresenta lo status quo ed il pensiero dominante diventa reazionario e conservatore, ha i suoi nemici fidati, ed il problema avviene proprio quando ad essere al potere sono i BUONI, in questo caso lo scientismo.
Forse è più facile scalzare un regime che si professa esclusivo, violento ed autoritario, perché i CATTIVI si combattono frontalmente e sono riconoscibili da tutti quanti, ma quando un potere è incarnato dai cosiddetti BUONI, diventi da rivoluzionario a cattivo di turno, perché non puoi mettere in discussione il "migliore dei sistemi possibili".
Se ne critichi le istanze devi essere un reietto nel non volerti vaccinare, nel voler interpretare la realtà diversamente. Sei percepito come presuntuoso, perché magari non appartieni a certe caste e allora chi sei per parlare, ancor peggio se fai la cassandra ed anticipi visioni che poi si materializzeranno, proprio perché libero da schemi in cui altri sono imprigionati egregoricamente.
Ecco che allora questa forma pensiero diventa concettualmente il massimo del dispotismo umanamente accettabile perché non discutibile.
Ecco perché, oggi, professarsi di "sinistra", o meglio della sua perversione del termine, ed abbracciare questo paradigma culturale ed esistenziale, può rappresentare un problema serio per la democrazia e per il pensiero.
Ecco perché la Scienza, ma noi useremo il termine scientismo, in quanto SISTEMA DEI BUONI andrà a creare e già lo sta realizzando, un modello teocratico e dogmatico pericoloso, provocando molti danni, a mio avviso però calcolabili e prevedibili, proprio come fecero in passato, altrove ancor oggi, le religioni ed i dispotismi in nome di una giustizia terrena.
Il dubbio ed i dubbiosi siano i benvenuti...

Buone feste, anzi, cattive feste a tutti e che il 2021 sia un bruttissimo anno!!!



mercoledì 23 dicembre 2020

IL SANGUE DI SAN GENNARO E' IL NOSTRO VACCINO


Proprio un bel Natale quello del 2020... 
In un colpo solo sono uscite tre notizie che sembrano curiose sincronicità. 
La prima è la più divertente e riguarda il sangue di San Gennaro che non si è sciolto. 
Non accadeva dal 1836 e, secondo la vulgata, potrebbe annunciare un funesto presagio. 
Nel 1836 a Napoli arrivò il tremendo «morbo asiatico» che da quattro anni faceva stragi in tutta Europa. Era il colera, la prima pandemia dell'era contemporanea che, nella prima fase, si diffuse a Napoli con oltre cinquemila morti per ripetersi, dopo una breve pausa, nella seconda fase dell'anno successivo, provocando oltre tredicimila vittime. Colpì così tanto l'immaginario collettivo, che il cardinale promosse un approfondimento sul colera del 1836-37 e la relazione del mancato miracolo». 
Bizzarria della storia che si ripete, il 1836 bisestile come il nostro 2020. 
San Gennaro si era arrabbiato con Napoli ed al suo mancato miracolo dell'anno prima, si attribuì la tremenda sciagura di un morbo sconosciuto. E' molto interessante questa storia, a prescindere dalla veridicità o meno del sangue che non si trasforma, ed io credo non si tratti di sangue. 
Facendo finta di crederci, simbolicamente è curioso che questo cosiddetto miracolo abbia fallito proprio lo stesso anno della più grande pandemia mediatica moderna e dopo la morte di Maradona, troppe sfighe in un colpo solo. 
Il sangue, il virus, il vaccino, sembrano intimamente collegati tra loro, forse San Gennaro non vuole vaccinarsi, anche lui non si fida ed il suo plasma rimane solido, impietrito da quello che sta accadendo nel mondo reale. Annunciazio', annunciazio', il santo vuole indicarci la strada, ci ammonisce del pericolo, qualcosa di grave sta per accadere?
La seconda annunciazione è quella dell'approvazione e dell'arrivo a fine dicembre del 1° vaccino disponibile, quello della Pfizer, con tanto di video promo propagandistico andato male ed infermiera svenuta in diretta. Pazzesca questa pubblicità negativa, incredibile non abbiano fatto nulla per occultarla. Chissà forse vogliono mettere le mani avanti, e comunicarci a livello subliminale: "noi ve lo avevamo detto che esistono effetti collaterali, lo sapevate". Una cosa del tipo "Il fumo uccide" riportato su tutte le sigarette, forse una mossa suggerita per pararsi legalmente in caso di problemi.
Ovviamente, il boss della Pfizer, tal Albert Bourla, nomen omen, contemporaneamente a questo evento, ha subito scritto ai giornali che lui non farà il SUO vaccino, con la scusa che ha già contratto il covid, ed anche, a detta sua, per non sprecare nessuna fialetta. 
Incredibile, queste sono le sue parole ed è tutto molto surreale ed assurdo.
Andate avanti voi che mi scappa da ridere. cit.



La terza sincronicità è rappresentata dall'arrivo del virus mutato, puntuale come un orologio svizzero, l'oramai famosa variante inglese, che costringerà tutta Europa ad un ulteriore inchino alla "Corona Virus".
Un po' come nei programmi del nostro computer, è giunto l'aggiornamento in città ed è molto più contagioso di quello originale. Non solo, pare che potrebbe addirittura compromettere l'azione del piano vaccinale appena approvato dall'AIFA. Che tempistica!!! San Gennaro aveva ragione a non fare il miracolo, lo abbiamo fatto incazzare. De Luca non sarà mica colpa tua?
Arriva la nuova sciagura, proprio ora che sembravano in dirittura d'arrivo, e questo potrebbe così giustificare futuri lockdown ed in parte, "coprire" eventuali effetti collaterali, oltre all'inutilità dello stesso. D'altronde è il primo di una lunga serie, si doveva pur partire da quello più sfigato.
Ecco perché quasi tutti i vip aspetteranno pazientemente il loro turno, non certo per bontà d'animo, altro che "cari nonni, vogliamo salvarvi", questi hanno la faccia come il culo.
Il virus mutante e mutato, mutando ancora, offre la possibilità al nostro Governo di poter continuare a regnare allegramente in questo delirio distopico, tirando a campare fino all'arrivo di un Draghi o qualche altro RISOLUTORE.
Sangue amaro quello di San Gennaro, sangue amaro quello degli italiani, però meno reattivi del santo partenopeo che si nega alle celebrazioni dello status quo e si ribella al suo ruolo magico e taumaturgico, perché la realtà è diventata più magica del miracolo e più assurda di un'ampolla che contiene chissà cosa.
Forse solo un passaggio di consegne tra pensieri magici, quello del mito del sangue che si nega, e quello del mito modernista del nuovo plasma da vaccinare a tutti i costi, con o senza miracoli.
Babbo Natale chissà quali altri regali ci porterai entro la fine dell'anno, speriamo almeno nella calza della Befana, con quella potremo magari strozzarci tutti e non se ne parla più, però non prima di aver mangiato il carbone.
Con il nuovo DPCM si sono lamentati pure i re magi, perché quest'anno non possono andare a trovare il bambin Gesù. In zona rossa massimo due persone, il terzo tornerà a casa con la mirra.
Allora buone feste a tutti, anche a Mr. Albert Bourla ed alla sua allegra brigata, nella speranza che all'improvviso si apra un siparietto con una scritta: SIETE SU SCHERZI A PARTE.



sabato 19 dicembre 2020

REAZIONE AVVERSA FATALE (intervista di Affaritaliani a Loretta Bolgan)


Ho deciso di pubblicare l'intervista che AFFARITALIANI.IT ha realizzato con la Dottoressa Loretta Bolgan, perché il tema lo merita, ed i dubbi e le criticità venute a galla, secondo il mio parere, sono da divulgare e condividere. Nei media ufficiali difficilmente viene dato spazio a chi, laicamente, esprime dubbi scientifici, offre spunti ed individua problematiche. Si è visti come nemici dell'ordine pubblico, spesso i medici vengono ricattati ed isolati, nei peggiori dei casi anche radiati, se osano andare contro il pensiero unico. Il conformismo impera, il coraggio latita, ma talvolta c'è qualche bagliore all'orizzonte, voci fuori dal coro, ed allora è giusto aiutarle a farsi sentire sempre più.
Personalmente sono a favore di chi si vaccina.
Sono libertario e democratico, se qualcuno ritiene sia giusto vaccinarsi è bene lo faccia, son pronto a scendere in piazza per difendere i suoi diritti di farsi iniettare qualsiasi cosa preferisca, anche se io sono di parere contrario, basta che non lo si renda obbligatorio per legge. 
Poi quale vaccino dovremmo usare della lunga lista?
Un po' come per i piani tariffari della telefonia, il mercato si dividerà in coloro che si abbonano a Tim, piuttosto che Wind/3, oppure, ne viene battezzato uno a caso e quello è?
Come faccio a sapere eventualmente se il piano vaccinale X è meglio di quello Y, o di quello Z?
Cosa contiene quel vaccino piuttosto che un altro concorrente?
I nuovi vaccini mutanti sono meglio o peggio dei tradizionali?
Chi certifica gli eventuali danni collaterali, e se tra 10 anni scopro che mi sono preso un cancro al fegato per colpa del vaccino X?
Leggiamo ora l'intervista...
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Loretta Bolgan, laurea in chimica e tecnologia farmaceutiche, dottorato in scienze farmaceutiche alla Harvard Medical School di Boston, ricercatrice industriale per aziende che producono kit diagnostici, si è occupata di registrazione di farmaci.
La Bolgan teme “un rischio gravissimo di reazione avversa fatale; il pericolo di reazioni autoimmuni, di malattie gravi a carico del sistema nervoso; la possibilità che si verifichino alterazioni epigenetiche, ovvero capaci di modificare l’espressione dei geni. Infine, l’ipotesi che possa essere attaccato il sistema riproduttivo con lo spettro dell’infertilità”.
“Sono sempre stata per la libertà vaccinale e terapeutica, ma questa volta sono assolutamente contro l’autorizzazione del vaccino. Non è stato rispettato alcun principio di precauzione. La popolazione farà da cavia”.

𝗗𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲´ 𝗲̀ 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗺𝗮𝘁𝗮?
Perché non ci sono i requisiti per mettere in commercio questi vaccini. Quando mancano dati certi si usa il principio di precauzione. Qui non è stato applicato. Nei fatti, nonostante le rassicurazioni dei produttori, è stata fatta una sperimentazione molto parziale e non esistono dati certi. E rischiamo di scoprire le conseguenze una volta inoculato il vaccino. In particolare, il rischio gravissimo di reazione avversa fatale. Tutti i vaccini contro la SARS sono stati bloccati, perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati.

𝗖𝗼𝘀’𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗳𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲?
Una reazione avversa fatale avviene quando il nostro sistema immunitario reagisce potenziando la malattia per cui ci stiamo vaccinando. Ovvero, scatenando la malattia da cui dovremmo proteggerci. Ma qui ci sono due tipi di problemi: il tipo di virus utilizzato per fare il vaccino. E i rischi dovuti al fatto che iniettiamo materiale genetico senza avere studi a riguardo. In linea teorica il vaccino dovrebbe essere sicuro, se il virus non mutasse. Ma il virus muta…

𝗔𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗶. 𝗖𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲´ 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗿𝘂𝘀 𝘂𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗰𝗰𝗶𝗻𝗼.
Partiamo dal vaccino di Oxford. Prevede la produzione di un vettore in cui viene inserito un frammento della spike, ovvero la sequenza genetica che dovrebbe portare alla produzione di anticorpi e che è stata sintetizzata chimicamente a partire dalle sequenze fornite dai cinesi. Ma il virus si è modificato profondamente nel passaggio da uomo a uomo. Inoltre, essendo un virus a RNA, ha la proprietà di formare delle popolazioni di mutanti minori. Sono “quasi specie” che si formano dentro la persona quando si infetta ed entrano in competizione fra loro. In sostanza, possono produrre una resistenza verso il vaccino ma, ancor peggio, una selezione di mutanti più pericolosi e contagiosi. La persona rischia di infettarsi con virus più pericolosi.

𝗖𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗮?
Il punto è questo, non lo sappiamo. La sperimentazione animale è stata condotta con il ceppo originario del virus, non con quello attuale. Il rischio è quello di iniettare materiale genetico senza una sperimentazione certa. Faccio un altro esempio. Il frammento con materiale genetico entra nella cellula e viene tradotto in proteina dal sistema ribosomiale. Teoricamente dovrebbe restare a livello di citoplasma. Il rischio è che questo RNA non si trasformi solo in proteina, ma anche in DNA a doppia elica e che venga portato all’interno del nucleo, producendo effetti imprevedibili. Ripeto, non abbiamo una sperimentazione in grado di dircelo. Rischiamo che tutto questo si scopra una volta che le persone sono state vaccinate.

𝗖𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝗮𝘃𝗶𝗲?
Nonostante il vaccino sia fatto per non integrarsi con il nostro DNA, nei fatti non ci sono studi e non possiamo sapere cosa accadrà. Il materiale genetico ingegnerizzato, quando iniettato, può scatenare reazioni avverse di immunopatologia violenta, ovvero creare quella tempesta di citochine per cui il COVID-19 si è rivelato letale. Oppure potrebbero verificarsi alterazioni epigenetiche, che significa una modifica dell’espressione dei geni. Non mutazioni della sequenza, ma cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi.

𝗟𝗲𝗶 𝗵𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝘀𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲. 𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼?
Il vaccino viene creato per produrre anticorpi, ma non è sterilizzante, cioè non evita l’infezione e la trasmissione del virus. Ci stanno dicendo che è efficace al 95% ma contesto questo dato: si tratta della capacità di formare anticorpi vaccinali, ma nessuno garantisce che sia protettivo. Fino a prova contraria la persona può comunque infettarsi ed essere contagiosa. Sostengono che la persona venga protetta dalla malattia, ma non lo sappiamo perché hanno scelto modelli animali che non hanno sviluppato la complicazione.
Domandiamoci perché i vaccini contro la SARS furono bloccati. Lo studio su animali, che deve sempre precedere quelli sull’uomo, ci dicono che essi morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati. Il vaccino era visto come fonte di reazione avversa quindi venne bloccato. Qui hanno vaccinato gli animali con un antigene che ha le sequenze del virus di Wuhan ma, lo ripeto, il virus circolante è mutato. Nessuno ha condotto questo studio in modo tale da rassicurarci. I vaccini messi in commercio ci dicono solo se una persona è in grado di produrre anticorpi vaccinali, sul resto abbiamo la totale incertezza. Dovremmo fare un monitoraggio a lungo termine, ma negli studi clinici è stato previsto un monitoraggio attivo molto corto, da 7 a 15 giorni.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝘃𝗲𝗱𝗲, 𝗶𝗻 𝟳 𝗼 𝟭𝟱 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶?
Nella scheda tecnica troveremo rossori, indurimento nella sede d’iniezione, febbre, inappetenza o anafilassi (allergia grave) come reazioni acute. Le reazioni autoimmuni non si vedono subito, si vedono più in là nel tempo. In particolare, le reazioni autoimmuni potrebbero verificarsi soprattutto con i richiami. Potremmo avere risposte che peggiorano progressivamente. Mi spiego. Questo virus forma anticorpi autoimmuni e questo è documentato in letteratura. Significa che oltre ad anticorpi contro il virus si formano anticorpi contro le proteine umane. Quando si ha una reazione del sistema immunitario alle proteine umane, si ha una reazione autoimmune. Gran parte delle proteine oggetto dell’attacco autoimmune sono del sistema nervoso centrale. Ciò significa l’insorgere di SLA, sclerosi, e altre patologie gravissime. Ma questo non possiamo saperlo, se non facciamo una farmacovigilanza attiva nel tempo. Inoltre non sono affatto note le azioni a danno dell’apparato riproduttivo.

𝗩𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀?
Si, ma non solo.
La velocità con cui lo hanno prodotto mi lascia il dubbio che non lo abbiano adeguatamente purificato da alcuni residui di lavorazione. E anche qui mi spiego. Dopo aver sintetizzato il pezzettino di sequenza genetica e creato il vettore, devono produrlo in grande quantità per fare il vaccino. 300 milioni di dosi non possono essere fatte per sintesi, bisogna trovare un sistema che replica questo pezzettino in quantità industriali. Per questo si sano le linee cellulari. Ebbene, il vaccino ad adenovirus di Oxford viene prodotto utilizzando linee cellulari immortalizzate. In particolare linee cellulari fetali potenzialmente cancerogene. Se rimangono residui di lavorazione nel vaccino è molto pericoloso. Il DNA fetale ha alta capacità di integrarsi nel DNA dell’ospite ed essendo immortalizzato porta con sé geni mutati che potrebbero innescare la cancerogenesi. E poi rimane il problema evidenziato da uno studio dell’ISS, della vaccinazione antinfluenzale.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮𝗹𝗲?
Tre anni fa ho segnalato al sottosegretario del Ministro della Salute uno studio dell’ISS, in cui si dimostrava che l’incidenza di polmoniti gravi aumentava del 50% nei vaccinati con l’antinfluenzale. Lo studio riportava inoltre il 12% in più di mortalità nei vaccinati, per potenziamento della malattia.
Può trattarsi anche di una coincidenza ma varie città in cui hanno anticipato di due mesi l’antinfluenzale, dopo sono diventate zone rosse. Ho portato l’evidenza tre anni fa, ho segnalato il pericolo di potenziamento della malattia e non l’hanno considerato. Anzi, dopo due mesi sono partiti con la campagna vaccinale senza tener conto di questo grave rischio.
Come per il vaccino antinfluenzale, anche per il vaccino anti-COVID, oltre i rischi noti e potenziali, non sappiamo quanto dura la sua azione.

𝗩𝘂𝗼𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗽𝗽𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼?
Esatto. Sembra che la durata sia bassissima, ovvero di qualche mese. Ad esempio, il vaccino con vettore adenovirale forma anticorpi contro il vettore stesso, non si possono fare richiami. L’adenovirus viene riconosciuto dal sistema immunitario e non possiamo usare lo stesso vettore. Non possiamo fare richiami. Gli anticorpi protettivi, ammesso che si formino, restano limitati nel tempo, massimo due o tre mesi. Un altro problema è che quando comincia a replicarsi per produrre la proteina, l’adenovirus “sputa” fuori il pezzettino di sequenza dell’antigene che gli hanno messo dentro. Quindi si replica l’adenovirus ma non la sequenza, ci sono perciò problemi di inefficacia dovuti alla modalità di costruzione del vaccino.

𝗘 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗲?
Il vaccino va inoltre conservato a meno ottanta gradi ed è di importanza vitale che ciò avvenga. Il materiale genetico degradato è fortemente infiammatorio. Scatena una reazione infiammatoria molto violenta. Quindi inoculare un vaccino degradato risulta pericolosissimo.




mercoledì 16 dicembre 2020

2021: LA FEBBRE GIALLA

A lanciare l'allarme sono Massimo Galli e Matteo Bassetti. I due esperti hanno lanciato due distinti allarmi rispetto a due possibili nuove pandemie che potrebbero colpire il mondo.
Secondo Galli, la prossima pandemia potrebbe essere causata dai cosiddetti germi multi-resistenti, e rappresenta una delle maggiori minacce del prossimo decennio: “Mi auguro francamente che si possa fare tesoro da questa lezione in modo che ci possa trovare più pronti ad affrontare l’altra grande epidemia in arrivo: una pandemia neanche tanto strisciante. Parliamo di quella causata dai germi multi-resistenti, che colpisce tanto gli ospedali quanto gli ambienti esterni, una delle principali minacce di questo decennio”
Un altro allarme pandemia viene invece lanciato da  Bassetti: “C'è il rischio che in Italia, a causa del fenomeno della tropicalizzazione, possano diffondersi malattie tipiche di fasce climatiche differenti. È già successo con il virus del Nilo Occidentale, che può provocare malattie gravi del cervello. Oppure il virus chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre tipico di alcune aree tropicali, diventando addirittura endemico in un'area del Polesine. Per non parlare della febbre gialla in America Latina. A causa del cambiamento climatico, il suo vettore di trasmissione principale, un determinato tipo di zanzara, si sta diffondendo enormemente in tutto il mondo, spesso portando il virus con sé”.
Scenari abbastanza inquietanti, chi ha più voglia di vivere nella cosiddetta civiltà, se questo è veramente quello che ci aspetta in futuro?
Sperando che le previsioni nefaste siano sbagliate, prepariamo un piano B, e che sia un buon piano.
Se avete una piccola attività, se pensate di mettervi in proprio, se puntate sui mercatini rionali, se siete piccole partite IVA, se avete appena rilevato un bar, un locale, oppure, se fate parte di quelle decine di migliaia di lavoratori occupati nelle filiere di questi ambiti, per non parlare degli artisti, dei musicanti, degli attori, dei gestori di palestre, ristoratori, agenzie di viaggio, dei maestri di yoga, dei massaggiatori e dei massaggiati di ogni latitudine, fatevi due conti, perché tutti i virologi più quotati, perfino i più critici e liberali tra gli ufficialisti, parlano da giorni di virus che stanno mutando velocemente, impalpabili, sfuggenti e di ben altre possibili pandemie all'orizzonte, la prossima in ordine di apparizione pare essere la FEBBRE GIALLA...
Tutti stanno mettendo le mani avanti, e coloro che speravano ingenuamente nell'arrivo taumaturgico dei vaccini, si dovranno ricredere, non basteranno a placare la nuova peste.
Come si traduce nella realtà questa iattura?
Che, nonostante l'arrivo dei salvifici ma inutili vaccinoidi, la situazione non cambierà più di tanto.
Ovvero, che alterneremo diversi lockdown e coprifuoco ancora per diversi anni (c'è chi parla di 5 anni, chi di 3, i più ottimisti di almeno 2), che la mascherina sarà il must del futuro, che ci abitueremo a stare chiusi in casa, magari in compagnia dell'internet delle cose, che le scuole diventeranno poco alla volta tutte smart, che la musica, il cinema, il teatro e l'arte saranno un retaggio passatista per noiosi borghesi un po' retrò e la sanità sarà ulteriormente tagliata.
Proviamo a pensare se veramente dovessero arrivare nuove pandemie, così come sono state annunciate dall'oracolo digitale, e si dovessero sovrapporre al covid 19, che nel frattempo sarà mutato nel covid 20, 21... 
Stiamo scherzando o cosa?


Sembra di vivere in un moderno anno zero, dove tutto quello che avevamo conosciuto non esiste più, dove un incessante abbassamento vibrazionale pare essere la normale condizione esistenziale dell'uomo.
Di questo passo, crolleranno tutte le economie, a partire dal sud del mondo, verranno licenziati milioni di lavoratori ed i nuovi mendicanti non troveranno mai lavori sicuri e dignitosi, ma solo lavoretti a cottimo, piccole elemosine, creando poi un effetto domino mortale nelle casse dell'INPS ed in tutte le altre categorie dei cosiddetti più "fortunati" che, ad effetto domino, periranno uno dopo l'altro.
Si implementeranno (cosa che sta già avvenendo ed è dibattuta nei salotti buoni della grande finanza) nuove forme di governo, i famosi Macro-Stati, la democrazia muterà di tanto ed in peggio, verso una più gestibile e manipolabile DEMOKRATURA.
La cinesizzazione del lavoro sarà il cavallo di troia, e già lo è, per plasmare il cambiamento e l'aggiornamento turbo-capitalista, per consolidare nuove grandi mafie (le rinate Triadi, sono molto attive e finanziano chi investe e rileva imprese fallite, aggiungendosi a quelle già presenti).
Soprattutto, cambierà di molto lo spirito delle persone, nuove forme di nichilismo, di indifferenza, di depressione, di sudditanza, di accettazione acritica, sorgeranno nuove patologie e malattie.
Il colore del 2021 sarà il grigio!
Secondo me, siamo solo all'inizio di un lungo cammino, un brutto cammino deciso a tavolino per ovvie e palesi ragioni geopolitiche, macro-economiche ed anche spirituali. 
Altro che salute pubblica, ma voi veramente ci credevate? 
Non sentitevi in colpa, iniziamo a capire i messaggi castranti che veicolano dall'alto, riprendiamoci quel poco di libertà che avevamo e osserviamo attenti il mutare degli eventi. Dopo, prendiamo le nostre decisioni, magari vivere in una città potrebbe alla lunga non essere più conveniente, pensiamo alle alternative possibili, creiamo il nostro futuro.
Un nota tragicomica per concludere...
E' bello osservare in TV i moralizzatori prezzolati, i giornalisti, i vip ed i replicanti indigesti, puntare il dito contro i cittadini quando osano, dopo essere stati sollecitati dal governo, fare spese, oppure, farsi liberamente un giro. Indignati, stigmatizzano i sudditi che sono usciti dal loro recinto vitale, vogliono fare rientrare la mandria, preoccupati dei possibili untori, con la testa già impegnata a valutare l'impatto delle nuove pandemie, vere o presunte. I primi ad avere la febbre gialla sono loro. 
Beati come pochi, uno accanto all'altro, come se niente fosse, se la cantano e se la suonano nei loro studi, TUTTI SENZA MASCHERINA, come fossero calciatori, una sorta di stirpe eletta che veicola benevolmente cortocircuiti senza alcuna vergogna e nell'indifferenza generale. 
Manco ve ne siete accorti, vero?
Il divario tra classi sociali sarà incolmabile ed insopportabile, saremo uguali nella sfiga, ma evidentemente, qualcuno sarà più uguale di altri. 
Allora pensiamo un'altra realtà, creiamo la nostra realtà, la febbre gialla, vecchia e nuova che sia, svanirà come all'improvviso.

NON TEMETE, SIAMO SOLO ALL'INIZIO DELLA STORIA...  
cit. Filippò De Catzoòn





lunedì 30 novembre 2020

LA DEA MADRE E LE SOCIETA' GILANICHE di SDEI


Ospito volentieri un articolo dell'amico SDEI che tratta delle società gilaniche.
Un breve excursus storico per indurre curiosità su questo argomento da molti taciuto ed occultato.
Dopo aver letto questo incipit, invito tutti i lettori ad approfondire l'argomento.
MDD

La Dea Madre e le società che la adoravano:
Cari lettori, una delle convinzioni che ho "maturato" nella mia ormai abbastanza lunga vita terrestre, è che niente nasce per caso, infatti ogni qualvolta vengo a scoprire" una nuova conoscenza, questa mi permette di compiere un passo verso quella che definiamo l'evoluzione di un individuo pensante, dotato anche di un'anima, ed è quello che recentemente mi è successo con un fatto storico straordinario che pochissimi conoscono e che il potere globale ha di fatto cancellato dai libri e nelle scuole. 
Si tratta della storia delle antiche SOCIETA' GILANICHE che hanno "creato" una civiltà veramente libertaria, da non confondere, attenzione, con quella liberista attuale.

La sociologa Riane Esler ha coniato il termine GILANIA dalle parole greche gynè=donna e anèr=uomo. La"l" deriva invece dall'inglese link=unire e/o greca lyeno o lyo=liberare.
Lo spazio temporale di questa evolutissima civiltà europea, fondata sull'eguaglianza dei due sessi (= maschile & femminile) varia dagli 8.000 ai 2.500 anni a.c.
Un' altra sua particolare caratteristica è che era amministrata senza una gerarchia e autorità, quindi priva di un potere piramidale che caratterizza invece la maggioranza delle attuali nazioni definite democratiche.
In altre parole, funzionava in maniera paritaria, egualitaria e collettiva, assolutamente non violenta, in una riassuntiva parola con il partenariato o gilania.
Dal lato religioso, un'altra particolarità è che nelle S.G. (Società Gilaniche) non esisteva la separazione tra il sacro e il profano, che erano tra di loro interconnessi, veniva praticato l'antichissimo culto della DEA MADRE. Come testimonianza c'è il ritrovamento di diverse statuette (vedi es. la Venere di Willendorf) di materiali diversi (argilla, rame, oro etc.) raffiguranti l'essere femminile.
Pertanto, la femmina/donna ricopriva un ruolo importantissimo in quella Società, in quanto donatrice di vita.
Questo, in profonda sintonia poi con le piante e gli animali. Altra particolarità, essendo popolazioni pacifiche, non esistevano né armi, né eserciti e i villaggi quindi non erano ne difesi, né recintati.



Da sottolineare che questo culto religioso era diffuso oltre che in Europa, nel vicino Medioriente, ma anche nella lontana Asia, nella Valle dell'Indo.
Ricordo al riguardo alcune testimonianze storiche ricavate da importanti scavi archeologici, ad es. a Vica, località vicino a Belgrado o ad Harappa in India o quella dell'isola di Creta, famosa località turistica greca.
Di grande interesse è poi l'economia di questa civiltà e le cause per cui cessò di esistere, ma queste saranno oggetto della seconda parte del mio post di conoscenza, che ho ritenuto di farvi dono, condividendolo.
Il motivo principale è che penso possa stimolare il vostro interesse e la vostra curiosità, in quanto esso ci fa capire che la natura dell'umanità, in realtà, alle origini è stata molto positiva e quindi diversa da quella di cui siamo oggi "preoccupati" testimoni, ed anche potenziali vittime.



Dopo aver inquadrato la storia e le particolarità della S.G. (Società Gilanica), credo sia interessante descrivere la sua struttura economica.
Furono i gilanici a "diffondere" la così detta rivoluzione agricola, ma senza che questa abbia "generato" forme di schiavismo, di gerarchizzazione e di dominio classista, come è avvenuto dopo o comunemente si crede.
C'era sì la proprietà, ma non privata, bensì comunitaria, insomma, una prima forma politica di un vero e proprio social-comunismo, come socialità di comunione dei beni.



Ma come ogni civiltà terrestre, anche quella gilanica finì a causa di più invasioni da parte dei Kurgan, tribù di pastori nomadi guerrieri armati, a cavallo, provenienti dalle steppe russe, bagnate dal fiume Volga.
Ecco allora formarsi l'ANDROCRAZIA, che è il sistema dominante maschile che ha dato origine al patriarcato, alla gerarchia, alle classi sociali, all'autorità.
Questi apparati diedero poi forma al clan, alla tribù, alla città e infine allo Stato, simbolo di un potere piramidale che limita fortemente la libertà individuale.
Ecco allora "sorgere" dei nuovi tipi di clan come i Partiti, i Sindacati, le Corporazioni, e così via tutti centri di potere, più o meno forti e potenti spesso in lotta tra loro.
A titolo di curiosità storica, l'ultima S.G. a cadere fu quella dell'isola greca di Creta nel 1.500 a.c. Questo dovuto forse al fatto che i rozzi e violenti Kurgan, erano digiuni dell'arte navale.
Vi chiederete: ma allora cosa è rimasto di quella socialmente avanzatissima S.G. durata migliaia di anni, più di ogni altra di quelle conosciute? 
Molto poco, sia dal lato materiale, a parte dei reperti archeologici artistici di pregevole fattura, e poco anche dal lato spirituale religioso, salvo qualche associazione culturale che conserva ancora quelle antiche tradizioni legate alla DEA MADRE.
Invece, dal lato socio-politico, immensa è l'eredità ricevuta da chi ha la mente aperta, e soprattutto uno spirito libero, animato dalle 3 C che sono le iniziali delle sacre parole della CONDIVISIONE, della COMUNIONE e della COMPASSIONE.

SDEI/Sergio
(Il MESTRI/STORICO)


https://ningizhzidda.blogspot.com/2020/11/la-dea-madre-e-le-societa-che-la.html




giovedì 12 novembre 2020

SERVONO GLI OCCHIALI DI ESSI VIVONO



Hanry Vox, giornalista investigativo, nel 2014 raccontava gli scenari che stiamo vivendo, semplicemente leggendo un documento pubblico.
Parlava di virus che avrebbe costretto i governi a fare lockdown e coprifuoco, parlava di come l'economia sarebbe stata distrutta e del reset del grande capitale in una direzione autoritaria e di controllo capillare, giustificato dalla pandemia.
Non era impazzito, semplicemente stava leggendo un report del 2010 della Fondazione Rockfeller sugli scenari che sarebbero capitati in futuro.
Era il periodo dell'Ebola, oggi questo paradigma si è puntualmente verificato con il covid19, e non tanto perché qualcuno avesse previsto una malattia, quella si può materializzare sempre ed ovunque, sarebbe una facile previsione, ma per tutti gli scenari conseguenti e la necessità di realizzarli, con precisione scientifica, direi spaventosa.
In pratica, non si parlava tanto di malattie, ma delle dinamiche e di come gli Stati avrebbero dovuto necessariamente implementare misure autoritarie per affrontare la complessità della modernità, di come la Cina avrebbe rappresentato l'esempio autoritario utile per il nuovo capitalismo.
Gli scenari ed i protocolli sono esattamente quelli applicati oggi, quelli che le fondazioni private e transnazionali hanno impartito ai vari organi sovranazionali come OMS decine di anni fa.
In realtà, Kissinger già negli anni 70 aveva già spinto il pedale sulla necessità di governare la globalità, attraverso un neoliberismo feroce ed imperialista che avesse azzerato ogni istanza socialista, democratica e liberale.
Sembra veramente che il giornalista abbia fatto un viaggio nel tempo, e sembra che stia parlando dell'attualità.
Interessante, da vedere per capire che le cose non sono mai casuali, soprattutto quando chi ci guadagna è sempre il padronato.
Il capitalismo nelle sue declinazioni più estreme e radicali, quelle più reazionarie e fascistoidi, aveva compreso come si governa una modernità globalizzata, dopo che LORO hanno voluto fosse globale.
Non c'è nessun complotto, basta con i complotti, perché è tutto dannatamente palese, sotto gli occhi di tutti.
Questa è la globalizzazione che, per autodeterminarsi, ha utilizzato le sinistre occidentali negli ultimi 30/40 anni.
Ha finto di cavalcare lo zuccherino dei diritti civili per presentarsi alla vostra porta, per veicolarsi filantropica, gentile e BUONA, per poi cagare nel vostro salotto.
Ma voi questa merda fresca l'avete pure scambiata per cioccolato, l'avete mangiata con gusto e avete dato del fascista a chi vi diceva fosse merda, mentre il vero sbirro continuava a defecare in casa vostra con il vostro consenso.
Questa è la storia decadente della sinistra moderna, ovvero, il cavallo di troia della peggior reazione sovragestionale.
Un tempo la destra almeno si mostrava frontale, ora si nasconde tra voi e voi la salutate benevolmente, la ringraziate, siete degli umili kapò ignoranti e contenti di esserlo.
La sinistra attuale, che poi sinistra non è, lotta talvolta per pretendere una prigione più pulita e decorosa, una prigione per tutti e NON per nessuno, ma non capisce di essere dentro lo stesso cerchio magico del potere, condividendone le stesse regole.
Sarebbe come essere imprigionati dentro il Gioco dell'oca, pretendendo di avere dadi più levigati, piuttosto che PENSARE a qualcos'altro, magari a smettere di accettare le regole di questo stupido gioco, ma a voi piace essere oche e starnazzare tra il fango.
E allora mi viene in mente il buon Carpenter di "Essi vivono", con i suoi occhialini che ti permettevano di vedere la realtà per come è.
L'attuala psicologia di massa dei benpensanti piccolo borghesi di "sinistra" ed i loro referenti culturali e politici, non è dotata di quella vista, proprio non possiede tali occhiali, non ha cognizione di causa, creando danni economici, sociali ed antropologici che pagheremo in futuro.
L'altro giorno ho rivisto Prodi in tv, con la faccia come il culo, diceva che bisogna iniziare a pensare di utilizzare i risparmi degli italiani. Giuro, ha detto questo, nel silenzio generale, tra annoiati giornalai di regime.
Vedo la Fornero che è diventata un opinion leader su LA7, dare consigli su come non fare assembramenti e di come siano i cittadini colpevoli del virus.
Vedo virologi coglioni che evitano di parlare di cure e si preoccupano di orari per il coprifuoco.
Vedo addirittura un redivivo Berluscoide dare ragione al governo, mentre duetta complimentandosi con la veterinaria Ilaria Capua sulla necessità di +EUROPA, più controllo e più ansia.
Vedo la propaganda più bieca che una democrazia si possa permettere, perché sapevatelo che da oggi siamo ufficialmente in una democratura, è saltato tutto, il gioco dell'oca ora è in 3D e piace tanto anche ai trapper.
Accettatelo questo coprifuoco, cospargetevi di benzina e appiccate pure il fuoco, risparmierete sulle bollette.
E allora, se di reset dobbiamo morire, dato che la vita è una sola, resettiamo completamente la sinistra per il suo bene ed applichiamo finalmente principi progressisti contro la reazione dominante padronale che oggi usa questo mostro come un cavallo di troia.
Quindi, si capisce il perché le nostre massonerie progressiste di riferimento, abbiano appoggiato un bifolco cattivista come Trump, perché hanno utilizzato lo stesso schema uguale/contrario delle massonerie neocon che hanno plasmato tutti i centrosinistr(i) occidentali, in un gioco di ribaltamenti e specchi necessario per frenare questo orrore fascista di aggiornamento sovragestionale.
Comprendo che a molti questo meccanismo non piaccia e che non venga capito, ma funziona esattamente così il backoffice del potere, fatevene una ragione, e lo comprenderete sempre più, perché, ad un certo punto, anche quelli che tra di voi sono i più fedeli dell'oracolo, saranno costretti a metterseli questi cavolo di occhiali di Giovanni Carpentiere. 

NB: Capisco anche non ve ne freghi un tubo di nulla e che ognuno preferisca tenere la testa sotto il cuscino, perché i problemi sono altri, della serie: devo portare il cane a pisciare, poi devo fare la spesa, perché il gatto è morto e allora sono triste, perché Salvini è un rozzo razzista e diciamolo con le Sardine, perché la Juve ha fatto goal in fuorigioco e non toccatemi il calcio, e allora BELLA CIAO, e allora fattelo un giro in terapia intensiva, e facciamoli sti girotondi colorati per gli aborigeni nani della patagonia, tenendo per mano la Murgia e Fazio... E se poi tuo nonno muore è anche colpa tua, poi ricordati di fare la differenziata e, soprattutto, la mascherina puzzona ma pulita, ma come, non hai ancora fatto il tampone...? 
Criminale, fattelo sto tampone, vergoniiia!!! 

Ma porcaputtana, allora statevene almeno zitti, muti in un angolino a leggere il nuovo libro di Severgnini mentre vi scaccolate il naso e non rompete le palle, fatelo per voi stessi, fatelo, perché avete veramente rotto il cazzo.




martedì 10 novembre 2020

NON È UN PAESE PER DONNE... (STORIA DELLA MUSERUOLA PATRIARCALE)



NON È UN PAESE PER DONNE... 
cit. L'inquisitore

Brimstone è piccolo capolavoro Western, film crudo e violento dell'America del 18° secolo che ricorda la serie distopica "I racconti dell'ancella", con la differenza che viene rappresentata la realtà dell'epoca.
Un film al femminile che mostra la brutalità della religione cristiana protestante, le condizioni di schiavitù della donna, gli orrori degli stupri sulle figlie legittimate dalle letture della bibbia, la pedofilia come prassi comune ostentata e giustificata fino al matrimonio con il padre, il sacrificio come prassi, il tutto dentro quella società marcia e malata, fondata sull'epurazione etnica e sul sangue, che è stata l'America.
Per carità, ogni epoca ed ogni civiltà ha avuto i suoi orrori, non si salva nessuno e non ha senso fare una classifica del male assoluto, l'unico comun denominatore è stata ed ancora è la violenza sulle donne nel mondo.
Gli inglesi sono sempre stati all'avanguardia, anche nell'umiliazione della donna, prendiamo per esempio l'invenzione della mordacchia.
La briglia della comare (Scold’s bridle) o mordacchia, è uno strumento inventato nel 1500 in Gran Bretagna e poi diffuso in tutta Europa.
Si trattava di una museruola di ferro munita di un uncino o di una serie di punte acuminate da conficcare nella lingua della vittima; oltre ad impedire di parlare, provocava un grande dolore e obbligava la condannata ad ingurgitare il proprio sangue.
Nell’Inghilterra del XVI secolo, Silence (silenzio) era un nome piuttosto comune per le bambine, e le scolds, ovvero le donne troppo “loquaci”, quelle che si permettevano addirittura di criticare i mariti, erano perseguibili legalmente e potevano essere sottoposte a questa particolare tortura.
Il marito poteva anche decidere di sfilare per la città conducendo la moglie imbrigliata a questo modo, e la gente del paese era libera di umiliarla e persino picchiarla fino alla morte.
La briglia della comare si diffuse grazie al fenomeno della caccia alle streghe, e venne poi utilizzata anche per la repressione degli schiavi africani in Brasile.
In nome del "bene" l'uomo ha commesso i peggiori crimini.
Nei paesi islamici anche oggi la condizione delle donne non è dissimile da questi paradigmi criminali, fallocentrici e misogini, c'è ancora tanto da fare per uscire dal medioevo trasversale che, pare, non finire mai. Mi viene in mente il capolavoro di Yimou, Lanterne Rosse, sulla condizione delle donne nella Cina del 1920, film proibito e censurato nella stessa "moderna" Repubblica popolare cinese anni 90, ma l'elenco è infinito, pensiamo alla condizione della donna in Africa, in sud-america, un po' ovunque. 
Ogni civiltà in nome di un oracolo, qualunque esso sia, l'ha brutalizzato e resa schiava, e la liberazione della donna è avvenuta in termini direttamente proporzionali alla destrutturazione di quel culto e, quando ogni rivoluzione si è trasformata puntualmente in restaurazione, come narrò sapientemente Orwell ne "La Fattoria degli animali", l'orologio è tornato inesorabilmente indietro.
Ove questo processo evolutivo non è ancora avvenuto, la condizione della donna è rimasta subordinata alla violenza del maschio in un eterno presente, in un inferno in terra senza fine.
Per questo che quando leggo di nostalgici della tradizione e dei bei tempi che furono, proprio mentre subiscono il passatismo più becero del cosiddetto modernismo, mi viene da piangere.
Non c'è nessuna modernità cattiva e paradisi perduti, è pura tradizione patriarcale, è un paradigma ancestrale di potere legato alle prime forme di civilizzazione relative al potere maschile.


RELIGIONE TRANSUMANISTA PATRIARCALE:
Nelle nuove forme di civilizzazione, il potere è ancora maschile, nonostante la presenza della donna sia sempre più visibile, ma sempre all'interno di un gioco che non le appartiene fino in fondo e solo come conseguenza dei tempi che mutano nelle apparenze più che nella sostanza.
L'antica sapienza e saggezza femminile è stata sostituita dalla forza e dalla tirannia che ha in qualche modo controiniziato la visione di una spiritualità primordiale legata alla natura.
Qualsiasi religione patriarcale ha istituzionalizzato e sacralizzato in nome di un dio che non esiste, la guerra, l'umiliazione, il senso di colpa e l'annichilimento, legittimando il male come fosse il bene di una collettività, facendolo accettare per millenni dai fedeli schiavi. 
Questo è avvenuto ed avviene ancora oggi sotto altra forma più patinata ed accettabile, perché tutta l'umanità è intrisa di stereotipi religiosi che, nella contemporaneità si declinano diversamente, sostituendo un culto con un altro, un'ideologia con un'altra, scienza compresa, democrazia compresa, è proprio una forma pensiero che ci portiamo dentro l'anima che è trasversale a tutto e a tutti, un peso che non riusciamo a liberarci completamente.
L'attuale paradigma museruola scientista, simbolicamente, ripercorre questa forma pensiero, ed anche questa volta per una ragione sacrale, non c'è alcuna differenza, c'è sempre la scusa del bene collettivo. In questo si è raggiunta una parità di genere, per quanto oscena, ma dettata da un'agenda anch'essa patriarcale.
La religione è stata ed in parte è ancora la prima roccaforte transumana ante litteram, perché la delega della propria individualità, quella si sacra, unica e divina, all'altare di un pazzo in tonaca nera o di un dio provider, è stata oggi sostituita dal culto post-umanista dell'AI, dal cloud, dalla tecnologia, ed infatti ora viviamo in una sorta di Tecno-Evo.
C'è sempre una tragica nuvoletta metafisica che aleggia e detta le nostri condizioni di utenti/fedeli/schiavi, è esattamente la stessa cosa, per quanto i tempi siano sicuramente meno oscurantisti, almeno nell'illusione collettiva. 
L'antenna ed il video hanno sostituito le tavole della legge, i papi odierni sono diventati i maghi del digitale ed i nuovi magus in camice bianco con siringone ed ostie vaccinali, forse apparentemente più democratici, sorridenti e buonisti, ma intimamente ancora tanto sacerdotali con le loro liquide liturgie fallocratiche.



SE FOSSI DONNA UCCIDEREI IL MASCHIO
cit. Un'ancella
Escludere le donne dalla leadership rituale e dall’autorità religiosa è stato uno dei punti più importanti nel processo di scardinamento del potere femminile. I testi delle più importanti religioni spesso escludono le sacerdotesse e l’autorità religiosa femminile, esplicitamente o attraverso la diffusione di storie che demonizzano il loro potere. Nei secoli, le autorità maschili hanno accuratamente selezionato ed emesso canoni religiosi in modo da cancellare tradizioni e leaderships femminili.
Al contrario, le sacerdotesse delle culture patriarcali spesso godettero di diritti e libertà negate alla maggior parte delle donne, quali proprietà privata e reddito, libertà di movimento ed il prestigio dei pubblici uffici.
Ogni donna ha subito l'autoritarismo della società, esattamente come il maschio, subendo però anche l'autoritarismo di genere.
Se fossi donna proverei orrore per il maschio ed il potere che ha esercitato, il potere maschile ha fallito e la storia lo documenta ampiamente.
Se fossi donna non imiterai mai il maschio, come voleva fare la Clinton et similia, scimmiottando un falso femminismo, patriarcale e guerrafondaio, replicando le sue declinazioni più brutali.
Se fossi donna, sarei donna e basta, ed auspicherei una società orizzontale, anarchica, più vicina al matriarcato ed alla natura.
Quindi, forse, non ucciderei il maschio perché diventerei un po' come lui, ma un piccolo strappo alla regola bisogna pur sempre farlo, no?



domenica 1 novembre 2020

TODO MODO E LA PANDEMIA DEL GRANDE RESET





TODO MODO è un film che non smette mai di stupire, e non solo per la sua meravigliosa estetica, non solo come importante documento storico sulla grammatica del potere di allora, da ricordare ai posteri come esempio di cinema politico antagonista, ma anche come metafora della modernità, con le sue incredibili preveggenze, visioni ed interpretazioni della realtà, incredibilmente attuali.
Nella scena iniziale del suo immenso capolavoro, tratto dal romanzo di Sciascia, il regista Elio Petri ha avuto il dono di prevedere (vedere prima con gli occhi della mente) diversi accadimenti, perché conosceva la psicologia del potere, la studiava e la combatteva.
La sua cifra artistica e la sua sensibilità lo hanno portato inconsciamente a raccontare storie che, in qualche modo, si sono avverate indipendentemente dalla sua volontà di "conoscerle".
Petri probabilmente aveva la macchina del tempo, perché nei suoi film ha sempre anticipato di decenni e con precisione chirurgica come si è sviluppata la società e la modernità. Pensiamo a La Decima Vittima, a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, ma lo stesso vale per tante altre sue opere.
In questa scena che apre questo stupendo giallo metafisico, è rappresentato il potere dell'allora DC e dei suoi epigoni più stretti ed importanti, che si rifugiano in un bunker per svolgere gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, mentre nel paese è in corso una pandemia con tanto di vaccinazioni obbligatorie. 
Scena che vista oggi fa impallidire!
Il loro ritiro spirituale evoca gli eventi del mondo esterno, o è quello che succede fuori la causa del loro occultamento dal mondo?
L'eremo post-moderno dal nome ZAFER (Vittoria in turco) è una sorta di terra di mezzo, forse il regno dell'Ade, oppure, una piccola/grande bolla ultraterrena dove si svolgono i fatti, attraverso un regolamento di conti e relativi omicidi rituali di tutti i partecipanti alla purificazione.
ZAFER rappresenta l'universo del potere con tutte le sue divisioni interne, i suoi scandali, i suoi ricatti, le sue omertà, ma non si limita a descrivere solamente la DC, perché sviluppa un archetipo valido per tutte le stagioni politiche e tutte le epoche. Un po' come fu per Salò di Pasolini, dove il fascismo rappresentato nelle sue perversioni più profonde, non era altro che l'anarchia del potere e di come esso sviluppa la sua liturgia sacrificale e rituale.
Nel film ci sono diversi livelli di lettura e fin troppi indizi esoterici che verranno studiati e compresi decenni più avanti.
Per quello che TODO MODO, non rappresenta solo la previsione della destrutturazione della DC e della morte di Moro, successa incredibilmente pochi anni dopo (meravigliosa e medianica l'interpretazione del Presidente DC, con un Volonté da oscar), ma la destrutturazione di un potere che venne utilizzato e silenziato per essere sostituito da una sovragestione più articolata che, in qualche modo, l'ha sempre contenuto. La sostituzione avviene attraverso la resa dei conti per tutto il film, da parte di agenti occulti che, omicidio dopo omicidio, elimineranno attraverso un preciso contrappasso tutti gli attori che gestivano il vecchio cerchio magico, oramai obsoleto.
Nessuno si salva in questo girone dantesco, nel basso astrale si salva solo l'idea del potere ed i suoi esecutori nell'ombra, incarnati da quella figura silente, prima guardia del corpo dello stesso Moro (un uomo dei Servizi interpretato da Citti), che si trasforma nel carnefice preposto ad uccidere tutti i fedeli del culto, per il grande reset in atto.
Un semplice demiurgo senza volto che deve solo applicare il COME degli eventi, quella figura che oggi potrebbe associata ad un emissario della RR per gli omicidi mediatici, nati non a caso dal MdF fino ad oggi, proprio perché gli anni 70 rappresentarono un grande spartiacque ed aggiornamento del sistema su scala globale.
Il micro mondo occulto con la sua liturgia nera si sviluppa proprio durante un altro reset, quello pandemico del macro mondo, solo appena accennato all'inizio del film.
Entrambi viaggiano in sincrono, perché così funziona quel linguaggio.
Oltre a queste interessanti analisi e suggestioni, il film ad un certo punto mostra a livello subliminale i suoi piccoli e quasi nascosti cromatismi ROSA che appaiono come soli lucenti, in mezzo a tanta oscurità composta da ambienti cupi ed asfissianti, e pur venendo mostrati in termini minimali, sembrano volerci comunicare qualcosa di più di quello che appare.
Tutto però diventa più chiaro e diretto quando il magistrato, intervenuto a scoprire cosa sta succedendo dentro l'eremo, viene a conoscenza del linguaggio esoterico utilizzato per i multi-omicidi in corso d'opera.
 
È lo stesso Moro/Volonté che descrive come funziona il rito, e spiega al povero ed incredulo malcapitato magistrato, infarcito di conoscenza profana e nulla più, che le sigle dei nomi dei sacrificati, tra cui politici, grandi industriali, banchieri, e le sigle delle loro roccaforti, rappresentano un codice onomantico che va a formare in senso cronologico rispetto alle esecuzioni, la seguente frase: "Todo modo para buscar la voluntad divina" = "Ogni mezzo per cercare la volontà divina".
Scomponendo le parole, il rebus indicherebbe i nomi dei defunti ed il perché sono stati uccisi, ovvero, per una causa superiore che andrà a sostituire quella vigente, all'epoca essenzialmente di carattere e portata nazionale, oggi, diremo più globalista.
Un potere si sostituisce ad un altro, attraverso il rito di sangue ed il rispettivo contrappasso che descrive la vita ed i peccati del sacrificato... 
È in corso una purificazione, sia fuori che dentro l'eremo postmoderno e transumanista, non a caso.
Fuori il silenzio, la pandemia, l'antico adagio STATE A CASA E VACCINATEVI.
Funzionava negli anni 70 e funziona ora in scala mondialista, il linguaggio del potere non è affatto mutato.
L'evocazioni egregoriche dei "TODO MODO" di ogni epoca vengono reiterate all'infinito nel cerchio magico del rinato potere e, pare, funzionino sempre.
Oggi, la visione aggiornata di questo antico adagio è narrata in termini più distopici, massmediatici e tecno-sanitari, tutto è decisamente meno vintage e più hitech, ma l'attuale volontà divina del potere, sembra voler rinascere dalle sue ceneri ed aggiornare il pianeta, non prima di aver risolto la sua labirintica guerra interna ed aver compreso chi sarà il nuovo araldo che lo guiderà.
Dopo la festa dei morti, ci sarà la festa dei vincitori il giorno delle elezioni del 3 Novembre, il giorno dello ZAFER, ovvero, della vittoria tra i due duellanti a stelle e strisce.
Domani è un altro giorno, ma, in qualche MODO, sempre lo stesso!!!



lunedì 26 ottobre 2020

CORRELAZIONI DECESSI PER COVID-19 E VACCINAZIONI INFLUENZALI NEGLI ANZIANI IN TUTTO IL MONDO


Introduzione MDD: 
Questo studio non mette in discussione i vaccini antinfluenzali colpevoli di "favorire" in alcuni casi l'avanzata del covid19, anzi, vengono citati diversi studi di segno opposto, ma offre uno spunto sulla necessità di indagare in questa direzione, proprio perché siamo in presenza di una malattia sconosciuta dove le variabili, le interazioni sono moltepilici e, spesso, non vengono calcolate.
Buona lettura...

Autori e referenze:

La pandemia della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), causata dalla sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2), è una crisi sanitaria globale in corso, che ha un impatto diretto e indiretto su tutte le sfere della vita umana. Sono state proposte alcune misure farmacologiche per prevenire il COVID-19 o ridurne la gravità, come le vaccinazioni. 
Rapporti precedenti indicano che la vaccinazione antinfluenzale sembra essere correlata negativamente con la mortalità associata a COVID-19, forse a causa dell'immunità eterologa o dei cambiamenti nell'immunità innata. La comprensione di tali tendenze nelle correlazioni potrebbe prevenire le morti per COVID-19 in futuro. Lo scopo di questo studio era quindi quello di analizzare l'associazione tra i decessi correlati a COVID-19 e il tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) negli anziani di tutto il mondo.

Metodi

Per determinare l'associazione tra i decessi per COVID-19 e la vaccinazione antinfluenzale, sono stati analizzati i set di dati disponibili dei paesi con più di 0,5 milioni di abitanti (in totale 39 paesi). 
Per stimare accuratamente l'influenza dell'IVR sui decessi di COVID-19 e mitigare gli effetti delle variabili confondenti, è stata eseguita una classificazione sofisticata dell'importanza delle diverse variabili, incluse le variabili predittive IVR e alcune variabili geografiche e socioeconomiche potenzialmente importanti, nonché le variabili correlate intervento non farmaceutico. 
Le associazioni sono state misurate mediante coefficienti di correlazione dei ranghi di Spearman non parametrici e funzioni forestali casuali.

Risultati

I risultati hanno mostrato un'associazione positiva tra morti per COVID-19 e IVR di persone di età ≥65 anni. C'è un aumento significativo dei decessi per COVID-19 dalle regioni orientali a quelle occidentali del mondo. Sono necessarie ulteriori esplorazioni per spiegare questi risultati e un ulteriore lavoro su questa linea di ricerca potrebbe portare alla prevenzione dei decessi associati a COVID-19.
La pandemia della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), causata dalla sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2), è una crisi sanitaria globale in corso (Yuen et al., 2020), che colpisce direttamente e indirettamente tutte le sfere dell'essere umano vita (Ozili e Arun, 2020). 
In tutto il mondo sono stati documentati oltre 31.000.000 di casi confermati, inclusi oltre 970.000 decessi, che hanno interessato 213 paesi e territori in tutto il mondo (https://covid19.who.int/).
Determinare i fattori che influenzano la gravità del COVID-19 è importante (Armengaud et al., 2020). Sebbene la malattia COVID-19 non colpisca solo le persone anziane, la gravità dei sintomi aumenta con l'età (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/need-extra-precuctions/older-adults.html; Le Couteur , Anderson e Newman, 2020). Diversi altri fattori di rischio sono stati trovati per COVID-19 grave, come comorbidità, dispnea, dolore toracico, tosse, espettorazione, diminuzione dei linfociti e aumento degli indicatori di infiammazione (Li et al., 2020). Lo stato socioeconomico basso è un ulteriore fattore di rischio (Yancy, 2020).
In risposta al numero crescente di casi di COVID-19 e di decessi, sono stati implementati numerosi interventi non farmaceutici, tra cui l'allontanamento sociale, la chiusura delle frontiere, la chiusura delle scuole, misure per isolare gli individui sintomatici e i loro contatti e il blocco su larga scala delle popolazioni ( Courtemanche et al., 2020; Flaxman et al., 2020). 
Alcune misure farmacologiche sono state proposte anche (spesso in modo controverso) per prevenire la malattia da COVID-19 o ridurne la gravità, come l'uso di remdesivir (Beigel et al., 2020), desametasone (RECOVERY Collaborative Group, 2020), terapie aggiuntive (https://files.covid19treatmentguidelines.nih.gov/guidelines/section/section_85.pdf) e vaccini candidati COVID-19 (Graham, 2020, https://www.who.int/publications/m/item/draft-landscape-of-covid-19-candidate-vaccines).

Il termine "immunità eterologa" viene applicato quando un'infezione da parte di un patogeno può indurre e / o alterare la risposta immunitaria contro un altro patogeno non correlato. 
L'immunità eterologa può migliorare o diminuire l'immunità protettiva contro un dato patogeno e / o causare immunopatologia grave o tolleranza agli antigeni auto. 
L'immunità eterologa può anche provocare effetti non specifici (chiamati anche “effetti eterologhi”) dei vaccini che influenzano infezioni e malattie non correlate, come l'estensione dei risultati protettivi delle vaccinazioni (Goodridge et al., 2016; Agrawal, 2019). Arokiaraj (2020) ha riportato una correlazione negativa tra i tassi di vaccinazione antinfluenzale (IVR) e la mortalità e morbilità correlate a COVID-19. Marín-Hernández, Schwartz & Nixon (2020) hanno anche mostrato prove epidemiologiche di un'associazione tra un maggiore assorbimento del vaccino antinfluenzale da parte degli anziani e una minore percentuale di morti per COVID-19 in Italia. 
In uno studio che analizza 92.664 casi di COVID-19 clinicamente e molecolarmente confermati in Brasile, Fink et al. (2020) hanno riferito che i pazienti che hanno ricevuto un recente vaccino antinfluenzale hanno sperimentato in media il 17% in meno di probabilità di morte. 
Inoltre, Pawlowski et al. (2020) hanno analizzato i record di immunizzazione di 137.037 individui risultati positivi in ​​una PCR SARS-CoV-2. 
Hanno scoperto che i vaccini contro poliomielite, Hemophilus influenzae di tipo B, morbillo-parotite-rosolia, varicella, coniugato pneumococcico (PCV13), influenza geriatrica e epatite A / epatite B (HepA-HepB), che erano stati somministrati in passato 1, 2 e 5 anni sono stati associati a tassi di infezione da SARS-CoV-2 ridotti.
Al contrario, in uno studio con 6.120 soggetti, Wolff (2020) ha riportato che la vaccinazione antinfluenzale era significativamente associata a un rischio più elevato di alcune altre malattie respiratorie, a causa dell'interferenza del virus. In un esame specifico dei virus non influenzali, le probabilità di infezione da coronavirus (ma non il virus COVID-19) negli individui vaccinati erano significativamente più alte, rispetto agli individui non vaccinati (odds ratio = 1,36).
Dato che l'immunità eterologa potrebbe migliorare l'immunità protettiva contro COVID-19 e, quindi, prevenire morti per COVID-19 in futuro, l'obiettivo di questo studio era analizzare la possibile associazione tra morti per COVID-19 e IVR negli anziani in tutto il mondo. Era prevista un'associazione negativa.

Materiali e metodi

Per cercare un'associazione tra i decessi per COVID-19 e la vaccinazione antinfluenzale, ho analizzato i set di dati disponibili di 39 paesi, ciascuno con ≥0,5 milioni di abitanti. Negli stati più piccoli (cioè <0,5 milioni di abitanti), il tasso di identificazione errata dei decessi per COVID-19 può essere particolarmente alto a causa della mancanza di competenze, dispositivi di misurazione ed esperienza. Inoltre, in tali microstati piccoli cambiamenti assoluti nelle morti per COVID-19 possono portare a valori estremi di indici relativi, come COVID-19 morti per milione di abitanti (DPMI) e COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR).
Ho analizzato le variabili DPMI e CFR, sulla base di casi COVID-19 documentati per milione di abitanti (CPMI) nel 2020, test COVID-19 per milione di abitanti e IVR (%) nelle persone di età ≥65 anni nel 2019 o ultimi dati disponibili ( Tabella 1). Ho registrato i dati DPMI, CPMI e CFR dal sito web pubblico https://www.worldometers.info/coronavirus/. Quindi, ho calcolato CFR come tasso di DPMI per CPMI. I dati IVR sono stati presi anche da https://data.oecd.org/healthcare/influenza-vaccination-rates.htm, https://oecdcode.org/disclaimers/israel.html e https://www.statista.com/ chart / 16575 / global-flu-immunization-rates-vary / (recuperato il 25 luglio 2020). 
L'IVR del Vietnam del 2017 è stato registrato da Nguyen et al. (2020) e l'IVR 2016/2017 di Singapore da https://www.todayonline.com/commentary/why-singapores-adult-vaccination-rate-so-low.


Tabella 1:

Paesi con il loro tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) (%) di persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o più recente disponibile, COVID-19 morti per milione di abitanti (DPMI), COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) basato su COVID-19 documentato casi per milione di abitanti (CPMI) nel 2020, test COVID-19 per milione di abitanti.
Per analizzare i dati, ho prima calcolato il coefficiente di correlazione del rango di Spearman non parametrico (rs) e il suo RS2 e il rispettivo valore p (a 2 code) per determinare qualsiasi associazione tra DPMI e CFR con IVR, utilizzando R (R Core Team, 2017). 
Poiché la relazione tra DPMI e il numero di persone testate per COVID-19 non era statisticamente significativa in base a rs e al suo valore p, non ho modificato (corretto) il set di dati DPMI. 
Quindi, ho creato curve di regressione per modello additivo generalizzato (GAM) utilizzando il pacchetto e la funzione "ggplot2" (method = "gam") (Wickham, Chang & Wickham, 2013), anche in R.
Poiché l'analisi includeva paesi con stato socioeconomico, struttura demografica, contesti urbani / rurali diversi, ora di arrivo della pandemia e strategie di controllo nazionali, potrebbero esserci interazioni complesse tra IVR e altre variabili predittive correlate. 
Con l'obiettivo di stimare accuratamente l'influenza dell'IVR su DPMI e CFR e mitigare gli effetti delle variabili confondenti, ho eseguito la classificazione dell'importanza delle variabili, includendo come variabili predittive l'IVR e alcune variabili di intervento geografiche, socioeconomiche e non farmaceutiche potenzialmente importanti (Escobar, Molina-Cruz e Barillas-Mury, 2020). 
Ho utilizzato le longitudini del baricentro (°) e le latitudini (°) di ogni paese come variabili geografiche calcolate dai pacchetti “rgeos” e “rworldmap”, insieme alle funzioni “getMap” e “gCentroid”, implementate in R (versione 3.3. 4; R Core Team, 2017). 
Per ogni paese considerato, lo studio ha registrato variabili socioeconomiche come il grado di urbanizzazione (DUR) nel 2020 (https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/349.html), la popolazione densità (PD) nel 2018 (https://data.worldbank.org/indicator/EN.POP.DNST), l'indice di sviluppo umano (HDI) nel 2018 (http://hdr.undp.org/en/composite/ HDI) e la percentuale di persone anziane (PEP) nel 2019 (https://data.worldbank.org/indicator/SP.POP.65UP.TO.ZS?name_desc=false), che sono stati tutti recuperati il ​​13 luglio 2020 (Tavolo 2). 
Infine, ho registrato due aspetti come misure di prevenzione COVID-19, ovvero il grado di requisito per l'uso di maschere (maschera) in pubblico (con tre gradi: nessuno, parti del paese, paese intero) (https://masks4all.co / what-countries-require-mask-in-public /) e il grado di blocco (blocco) (con tre livelli: nessun blocco, blocco parziale, blocco nazionale); tutte queste fonti e le annotazioni nella Tabella 3 sono state consultate il 13 agosto 2020.


CountryIVR*
(%)
Year of
IVR
DPMI+
(N per M)
CPMI+
(N per M)
CFR+COVID-19 tests+Continent
Australia73.02018/201965470.011151,037Australia and
Ozeanien
Belgium59.120198475,6240.151130,601Europe
Brazil71.82018/201940211,0780.03623,094America
Canada59.020192353,0060.07898,442America
Chile68.3201947217,9640.02678,678America
China7.02018/20193580.05262,814Asia
Croatia23.02017311,1680.02726,932Europe
Czech Republic21.52019341,4130.02461,332Europe
Denmark52.020191062,3190.046243,677Europe
Estonia10.22019521,5320.03487,692Europe
Finland49.52019591,3330.04459,654Europe
France51.020194622,7650.16745,683Europe
Germany34.820191102,4600.04588,528Europe
Greece56.22019194000.04842,244Europe
Hungary24.12019624580.13533,116Europe
Ireland68.520193575,2350.068121,496Europe
Israel59.82019496,5770.007173,662Europe
Italy53.120195814,0670.143107,848Europe
Japan48.0201982210.0365,516Asia
Latvia11.72019166400.025100,009Europe
Lithuania14.82019297360.039182,847Europe
Luxembourg39.820191799,6650.019618,326Europe
Mexico82.32018/20193312,9320.1136,946America
Netherlands62.720193583,0770.11649,709Europe
New Zealand62.0201943110.01390,746Australia and
Ozeanien
Norway38.22019471,6770.02877,531Europe
Portugal60.820191684,9000.034149,941Europe
Romania16.120171122,2720.04956,571Europe
Singapore**14.02016/201758,5230.001199,896Asia
Slovak Republic12.5201953920.01346,285Europe
Slovenia12.92019559940.05561,108Europa
South Korea85.1201962750.02229,619Asia
Spain54.920196086,8330.089135,188Europe
Sweden52.220195627,8190.07274,353Europe
Thailand12.02018/20190.8470.0179,817Asia
Turkey7.02019662,6680.02553,707Europe
United Kingdom72.020196734,3980.153214,532Europe
United States68.7201945012,9290.035159,672America
Vietnam***12.02017040.0002,824Asia

https://data.oecd.org/healthcare/influenza-vaccination-rates.htm
https://oecdcode.org/disclaimers/israel.html
https://www.statista.com/chart/16575/global-flu-immunization-rates-vary/
https://www.todayonline.com/commentary/why-singapores-adult-vaccination-rate-so-low.
Nguyen et al. (2020)
https://www.worldometers.info/coronavirus/


Tabella 2:
Paesi con le loro coordinate del centroide (longitudine (Long) e latitudine (Lat)), Grado di urbanizzazione nel 2020, Indice di sviluppo umano (HDI) nel 2018, Percentuale di anziani nel 2019 e Densità di popolazione nel 2018.


CountryIVR*
(%)
Year of
IVR
DPMI+
(N per M)
CPMI+
(N per M)
CFR+COVID-19 tests+Continent
Australia73.02018/201965470.011151,037Australia and
Ozeanien
Belgium59.120198475,6240.151130,601Europe
Brazil71.82018/201940211,0780.03623,094America
Canada59.020192353,0060.07898,442America
Chile68.3201947217,9640.02678,678America
China7.02018/20193580.05262,814Asia
Croatia23.02017311,1680.02726,932Europe
Czech Republic21.52019341,4130.02461,332Europe
Denmark52.020191062,3190.046243,677Europe
Estonia10.22019521,5320.03487,692Europe
Finland49.52019591,3330.04459,654Europe
France51.020194622,7650.16745,683Europe
Germany34.820191102,4600.04588,528Europe
Greece56.22019194000.04842,244Europe
Hungary24.12019624580.13533,116Europe
Ireland68.520193575,2350.068121,496Europe
Israel59.82019496,5770.007173,662Europe
Italy53.120195814,0670.143107,848Europe
Japan48.0201982210.0365,516Asia
Latvia11.72019166400.025100,009Europe
Lithuania14.82019297360.039182,847Europe
Luxembourg39.820191799,6650.019618,326Europe
Mexico82.32018/20193312,9320.1136,946America
Netherlands62.720193583,0770.11649,709Europe
New Zealand62.0201943110.01390,746Australia and
Ozeanien
Norway38.22019471,6770.02877,531Europe
Portugal60.820191684,9000.034149,941Europe
Romania16.120171122,2720.04956,571Europe
Singapore**14.02016/201758,5230.001199,896Asia
Slovak Republic12.5201953920.01346,285Europe
Slovenia12.92019559940.05561,108Europa
South Korea85.1201962750.02229,619Asia
Spain54.920196086,8330.089135,188Europe
Sweden52.220195627,8190.07274,353Europe
Thailand12.02018/20190.8470.0179,817Asia
Turkey7.02019662,6680.02553,707Europe
United Kingdom72.020196734,3980.153214,532Europe
United States68.7201945012,9290.035159,672America
Vietnam***12.02017040.0002,824Asia

Tabella 3:
Paesi con alcune misure Covid-19 (grado di requisiti della maschera in pubblico, grado di blocco e inizio di blocco). La classificazione dell'importanza variabile è stata effettuata utilizzando il pacchetto "party" e la funzione foresta casuale non parametrica "cforest", insieme al punteggio Out of bag (con l'opzione predefinita "controls = cforest_unbias" e l'importanza della permutazione condizionale "varimp (obj, condizionale = VERO) "). Seguendo il principio di permutazione dell'importanza della "diminuzione media dell'accuratezza", questo algoritmo di apprendimento automatico garantisce un'importanza variabile imparziale per variabili predittive di diverso tipo (Strobl et al., 2008).
Per mitigare gli effetti dei fattori confondenti, sono state condotte valutazioni IVR, DPMI e CFR anche per paesi con condizioni sociali simili (> 50% di DUR, HDI> 0,80,> 15% di PEP e PD tra 25 e 350 abitanti per km2 ) (Escobar, Molina-Cruz & Barillas-Mury, 2020) e per paesi con longitudini simili (10–20 ° in alcune parti dell'Europa e 100–140 °, Asia orientale e sud-orientale insieme ad Australia e Nuova Zelanda).
Poiché l'IVR e le altre otto variabili predittive non erano strettamente correlate (| rs | ≤ 0,57; rs (IVR × DUR) = +0,52; rs (IVR × Long) = −0,46; rs (IVR × HDI) = 0,36), quindi, ho incluso queste variabili in modelli Random Forest (RF) non parametrici di DPMI e CFR, incluso un approccio di convalida incrociata di 5 volte, ripetuto 30 volte utilizzando il pacchetto "caret" insieme alla funzione "train" (Venables & Ripley, 1999; Williams et al., 2018, http://topepo.github.io/caret/index.html) nel software R. Infine, ho valutato la bontà di adattamento del modello di regressione utilizzando il (pseudo) coefficiente di determinazione (R2) e l'errore quadratico medio (RMSE).

Risultati
Per i 26 paesi europei considerati, i risultati hanno indicato che COVID-19 DPMI e COVID-19 CFR erano associati positivamente e statisticamente in modo significativo all'IVR in persone di età ≥65 anni nel 2019 o ultimi dati disponibili (rs (IVR × DPMI) = +0,62 con p = 0,0008, Rs2 (IVR × DPMI) = 0,38; rs (IVR × CFR) = +0,50 con p = 0,01, RS2 (IVR × CFR) = 0,25) (Figure 1 e 2; Tabella 4). Nelle valutazioni che includevano solo paesi con condizioni sociali simili, rs (IVR × DPMI) era uguale a +0,65 (p = 0,002, N = 20) e rs (IVR × CFR) +0,48 (p = 0,03, N = 20). Nelle analisi che includevano solo paesi con longitudine simile del centroide del paese (lungo), rs (IVR × DPMI) era uguale a +0,83 (p = 0,003, N = 10) (lungo da 10 ° a 20 °) e rs (IVR × DPMI) +0,76 (p = 0,046, N = 7) (Lungo da 100 ° a 140 °). 


CountryDegree of mask requirement*Lockdown degreeLockdown beginningSources about lockdown
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EstoniaNone, but Recommends MasksNo lockdownhttps://www.euronews.com/2020/05/13/coronavirus-lockdown-latvia-lithuania-and-estonia-re-open-borders-to-each-other
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Association of COVID-19 deaths per million inhabitants (DPMI) up to July 25, 2020 with influenza vaccination rate (IVR) of people aged 65 and older in 2019 or latest data available in Europe.


Figura 1:
 Associazione di morti per COVID-19 per milione di abitanti (DPMI) fino al 25 luglio 2020 con tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) di persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o dati più recenti disponibili in Europa. DPMI) fino al 25 luglio 2020 con tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o ultimi dati disponibili in Europa (26 paesi con più di 0,5 milioni di abitanti). La media (linea blu) e la deviazione standard (area grigia) si basano su modelli additivi generalizzati (GAM); rs (IVR × DPMI) = +0,687 con p = 0,00015.


Association of COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) up to July 25, 2020 with influenza vaccination rate (IVR) of people aged 65 and older in 2019 or latest data available in Europe.


Figura 2: Associazione del COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) fino al 25 luglio 2020 con il tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o dati più recenti disponibili in Europa Associazione COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) fino al 25 luglio 2020 con il tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR) delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o gli ultimi dati disponibili in Europa (26 paesi con più di 0,5 milioni di abitanti). La media (linea blu) e la deviazione standard (area grigia) si basano su modelli additivi generalizzati (GAM); rs (IVR × CFR) = +0,629 con p = 0,00075.


Tabella 4:
Correlazioni di Spearman (rs) dei decessi per COVID-19 per milione di abitanti (DPMI) con nove variabili predittive.
Correlazioni di Spearman (rs) delle morti per COVID-19 per milione di abitanti (DPMI) con le variabili (var): IVR = tasso di vaccinazione antinfluenzale (IVR,%) delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o ultimi dati disponibili, Long e Lat = Longitudine e latitudine del centroide del paese (°), DUR = Grado di urbanizzazione nel 2020, HDI = Indice di sviluppo umano nel 2018, PEP = Percentuale di anziani nel 2019, PD = Densità di popolazione nel 2018, Maschera = il grado richiesto per l'utilizzo di maschere in pubblico (con tre gradi: nessuno, parti del paese, intero paese), Blocco = grado di blocco (con tre livelli: nessun blocco, blocco parziale, blocco nazionale) e i loro valori p basati su 26 paesi in Europa (Tabelle 1–3 ).
A livello mondiale (39 paesi studiati), anche le associazioni positive tra DPMI e IVR erano statisticamente significative (rs (IVR × DPMI) = +0,49 con p = 0,0016, Rs2 (IVR × DPMI) = 0,24) (Fig.3; Tabella 5). Tuttavia, le relazioni tra IVR e CFR non erano statisticamente significative. 



Association of COVID-19 deaths per million inhabitants (DPMI) up to July 25, 2020 with influenza vaccination rate of people aged 65 and older in 2019 or latest data available worldwide.


Figura 3: Associazione dei decessi per COVID-19 per milione di abitanti (DPMI) fino al 25 luglio 2020 con il tasso di vaccinazione antinfluenzale delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o gli ultimi dati disponibili in tutto il mondo. Associazione dei decessi COVID-19 per milione di abitanti (DPMI) fino al 25 luglio 2020 con tasso di vaccinazione antinfluenzale delle persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o ultimi dati disponibili in tutto il mondo (39 paesi con più di 0,5 milioni di abitanti). La media (linea blu) e la deviazione standard (area grigia) si basano su modelli additivi generalizzati (GAM); rs (IVR × DPMI) = +0,487 con p = 0,0017.


Tabella 5:
Correlazioni di Spearman (rs) di COVID-19 morti per milione di abitanti (DPMI) e COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) con nove variabili predittive.
Correlazioni di Spearman (rs) di COVID-19 morti per milione di abitanti (DPMI) e COVID-19 Case Fatality Ratio (CFR) con le variabili: IVR = tasso di vaccinazione influenzale (%) di persone di età pari o superiore a 65 anni nel 2019 o più recente disponibile, Lungo = Longitudine del centroide del paese (°), Latitudine del centroide del paese (°), DUR = Grado di urbanizzazione nel 2020, HDI = Indice di sviluppo umano nel 2018, PEP = Percentuale di anziani nel 2019, PD = Densità di popolazione nel 2018, Maschera = il grado richiesto per l'utilizzo di maschere in pubblico (con tre gradi: nessuno, parti del paese, intero paese), Blocco = grado di blocco (con tre livelli: nessun blocco, blocco parziale, blocco nazionale), basato in 39 paesi del mondo (tabelle 1–3).
Nell'intervallo IVR dal 7% al 50%, l'associazione non era significativa, sebbene sia stata osservata una tendenza per DPMI e CFR ad essere positivamente associati con IVR. DPMI e CFR variavano fortemente quando IVR era del 50% o superiore (Fig. 1–3).
A livello mondiale, la classifica imparziale ha mostrato il grado di importanza di ciascuna variabile analizzata. Le variabili Long (con il 55,9% e 52,3%) e IVR (con il 36,3% e il 24,5%) erano di gran lunga le più importanti delle nove variabili utilizzate per prevedere DPMI e CFR, rispettivamente. Il DUR nel 2020 è stata la terza variabile più importante, con un'importanza del 5,7% per la previsione del DPMI. Il PEP nel 2019 è stata la terza variabile più importante (11,5%) nel modello CFR (Figg.4 e 5). Le nove variabili predittive considerate in questo studio spiegavano il 63% della variazione in DPMI (RMSE = 161,9) e il 43% della variazione in CFR (RMSE = 0,039). 



Unbiased Conditional variables importance ranking to predict COVID-19 deaths per million inhabitant.



Figura 4: Classificazione dell'importanza delle variabili condizionali non distorte per prevedere le morti per COVID-19 per milione di abitanti. Classificazione dell'importanza delle variabili condizionali non sbilanciate (%) per prevedere le morti per COVID-19 per milione di abitanti utilizzando il pacchetto "party" e la funzione forestale casuale non parametrica "cforest" nel software R; IVR = tasso di vaccinazione antinfluenzale, Long = longitudine del centroide (°), Lat = latitudine del centroide (°), DUR = grado di urbanizzazione nel 2020, HDI = Indice di sviluppo umano nel 2018, PEP = percentuale di anziani nel 2019, PD = popolazione densità nel 2018, maschera = il grado richiesto per l'utilizzo di maschere in pubblico (con tre gradi: nessuno, parti del paese, intero paese), blocco = grado di blocco (con tre livelli: nessun blocco, blocco parziale, blocco nazionale) di ciascun paese , a livello mondiale (39 paesi studiati).



Conditional variables importance ranking to predict COVID-19 Case Fatality Ratio.



Figura 5: Classificazione dell'importanza delle variabili condizionali per prevedere COVID-19 Case Fatality Ratio. Classificazione dell'importanza delle variabili condizionali non distorte (%) per prevedere COVID-19 Case Fatality Ratio utilizzando il pacchetto "party" e la funzione foresta casuale non parametrica "cforest" nel software R; IVR = tasso di vaccinazione antinfluenzale, Long = longitudine del centroide (°), Lat = latitudine del centroide (°), DUR = grado di urbanizzazione nel 2020, HDI = Indice di sviluppo umano nel 2018, PEP = percentuale di anziani nel 2019, PD = popolazione densità nel 2018, maschera = il grado richiesto per l'utilizzo di maschere in pubblico (con tre gradi: nessuno, parti del paese, intero paese), blocco = grado di blocco (con tre livelli: nessun blocco, blocco parziale, blocco nazionale) di ciascun paese , a livello mondiale (39 paesi studiati).

Discussione
Contrariamente alle aspettative, l'attuale analisi mondiale e la sottoanalisi europea non supportano l'associazione negativa precedentemente riportata tra morti per COVID-19 (DPMI) e IVR negli anziani, osservata in studi in Brasile e Italia (Fink et al., 2020; Marín-Hernández, Schwartz & Nixon, 2020). Studi precedenti hanno attribuito l'effetto benefico della vaccinazione antinfluenzale nel ridurre la gravità della malattia COVID-19 a una migliore prevenzione delle potenziali coinfezioni influenzali-SARS-CoV-2 (Arokiaraj, 2020) e, più probabilmente, a cambiamenti nell'immunità innata (Netea et al. , 2020). La risposta immunitaria innata indotta dalla recente vaccinazione potrebbe portare a una più rapida ed efficiente eliminazione di SARS-CoV-2, prevenendo la diffusione progressiva nelle aree inferiori dei tessuti polmonari (Fink et al., 2020).
L'associazione negativa tra la proporzione di DPMI e IVR riscontrata in Italia è stata spiegata come probabilmente causata da (i) un tasso di vaccino antinfluenzale più elevato che si verifica in gruppi economici più alti con una salute generale migliore, (ii) possibilità, (iii) una relazione con la respirazione stagionale infezioni virali, o (iv) un'associazione meccanicistica non correlata (Marín-Hernández, Schwartz & Nixon, 2020). Tuttavia, l'induzione di anticorpi neutralizzanti crociati e cellule T che prendono di mira direttamente altri virus a RNA come SARS-CoV-2 e la protezione crociata sembrano improbabili, data la straordinaria diversità dei virus influenzali (Fink et al., 2020).
Pertanto, gli argomenti sopra menzionati non possono spiegare la relazione positiva, diretta o indiretta tra IVR e sia DPMI che CFR trovata in questo studio, che è stata confermata da un'importanza della variabile di classificazione imparziale (Figure 4 e 5) utilizzando modelli RF. 
Il vaccino antinfluenzale può aumentare l'immunità influenzale a scapito di una ridotta immunità al SARS-CoV-2 mediante un meccanismo biologico sconosciuto, come suggerito da Cowling et al. (2012) per il virus respiratorio non influenzale. In alternativa, un'immunità temporanea e non specifica più debole dopo l'infezione virale dell'influenza potrebbe causare questa associazione positiva a causa della stimolazione della risposta immunitaria innata durante e per un breve periodo dopo l'infezione (McGill, Heusel & Legge, 2009; Khaitov et al., 2009). 
Le persone che avevano ricevuto la vaccinazione antinfluenzale sarebbero state protette contro l'influenza ma non contro altre infezioni virali, a causa della ridotta immunità aspecifica nelle settimane successive (Cowling et al., 2012), probabilmente causata dall'interferenza del virus (Isaacs & Lindenmann, 1957; Seppälä et al., 2011; Wolff, 2020). 
Sebbene gli adiuvanti del vaccino umano esistenti abbiano un alto livello di sicurezza, anche gli adiuvanti specifici nei vaccini antinfluenzali dovrebbero essere testati per le reazioni avverse, come gli indicatori di infiammazione ulteriormente aumentati (Petrovsky, 2015) nei pazienti COVID-19 con infiammazione già fortemente aumentata (Qin et al. 2020).

La forte variazione di DPMI e CFR da un IVR di circa il 50% o superiore può essere il risultato di interazioni tra le diverse misure applicate nei paesi analizzati (Figg. 1-3), ad esempio, l'avvio di interventi, piani di emergenza e salute sistemi contro COVID-19. Ad esempio, l'Australia e la Corea del Sud avevano un DPMI e un CFR molto bassi rispetto al Belgio e al Regno Unito (Tabella 1).
L'elevata correlazione tra la longitudine del centroide del paese e DPMI e CFR sottolinea un aumento significativo di CP e CFR dalle regioni orientali a quelle occidentali del mondo (Tabella 5; Figg.4 e 5), come confermato da Leung, Bulterys & Bulterys ( 2020) e Skórka et al. (2020). 
La longitudine potrebbe fungere da proxy per variabili come stile di vita, comportamento sociale, genetica, popolazioni geograficamente isolate e remote, che possono anche essere associate a CP e CFR. Nella grave pandemia influenzale del 1918-1919 furono colpite anche popolazioni remote o isolate, almeno in parte a causa della mancanza di precedente immunità in luoghi che non erano stati recentemente colpiti da alcuna forma di influenza (Mathews et al., 2009). 
Pertanto, l'attraversamento delle barriere geografiche ed ecologiche è anche un fattore chiave nella diffusione delle malattie (Hallatschek & Fisher, 2014; Murray et al., 2015).
Sia DPMI che CFR erano debolmente e positivamente correlati (p <0,05) con il valore assoluto di latitudine geografica (abs (Lat)), DUR, PEP e PD (Tabelle 4 e 5). In un'analisi globale, Escobar, Molina-Cruz e Barillas-Mury (2020) hanno anche trovato associazioni positive tra mortalità COVID-19 e percentuale di popolazione di età ≥65 anni e urbanizzazione, ma ancora più fortemente con l'indice di sviluppo umano. Leung, Bulterys & Bulterys (2020) hanno anche riportato associazioni positive tra latitudine, temperatura per settimana e mese prima del primo caso COVID-19 segnalato. 
La temperatura più bassa alle latitudini settentrionali era un forte predittore indipendente della mortalità nazionale per COVID-19.

Sebbene i blocchi a livello nazionale e l'uso di maschere facciali da parte del pubblico in generale dovrebbero ridurre la trasmissione di COVID-19 (Conyon, He & Thomsen, 2020; Eikenberry et al., 2020), il grado di blocco delle variabili e il grado di requisito per l'uso della maschera in pubblico erano non associato a DPMI e CFR nel presente studio (Tabelle 4 e 5; Fig. 4 e 5). Leffler et al. (2020) hanno riportato in uno studio globale che i requisiti di blocco interno non erano associati alla mortalità, ma che nei paesi che raccomandavano l'uso di maschere facciali all'inizio a livello nazionale, il tasso di mortalità COVID-19 era inferiore al previsto.
Sebbene in molti paesi siano stati proclamati blocchi a livello di contea, le misure restrittive e la loro attuazione differivano per grado, severità e data di attuazione in relazione all'avanzamento della malattia (vedere riferimenti nella Tabella 3). Inoltre, sebbene molti paesi abbiano richiesto maschere in pubblico, la qualità della maschera e l'uso corretto possono differire da paese a paese. A questo proposito, Fischer et al. (2020) hanno scoperto che l'uso di maschere inefficaci potrebbe essere controproducente. Ciò potrebbe spiegare le differenze non significative tra i mezzi di DPMI tra i paesi con e senza uno o entrambi i requisiti, blocco e maschere.
Infine, lo studio è limitato dal fatto che non ho normalizzato l'ora di arrivo della pandemia. Inoltre, le associazioni trovate potrebbero cambiare in futuro perché la pandemia COVID-19 non era terminata alla fine dello studio.
Conclusioni
Data la relazione positiva tra IVR e il numero di morti per milione riscontrato in questo studio, un'ulteriore esplorazione sarebbe utile per spiegare questi risultati e trarre conclusioni. Ulteriori lavori su questa linea di ricerca possono anche produrre risultati per migliorare la prevenzione delle morti per COVID-19.

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