mercoledì 24 febbraio 2021

KUBRICK INCONTRA PASOLINI (IL CORPO E IL POTERE)



Salò, ovvero i 120 giorni di Sodoma (1975) - Pier Paolo Pasolini
Eyes Wide Shut (1999) - Stanley Kubrick


Salo' o le 120 giornate di Sodoma e Eyes Wide Shut raccontano a modo loro, l'anarchia del potere e l'utilizzo selvaggio e brutale dei ruoli sessuali per determinare i ruoli sociali in campo. Il sesso come rito e controllo, come perversione e violenza per rieducare i propri fedeli, i popoli, gli umani. Dominio del corpo altrui ed attraverso il corpo altrui, andando a creare quell'omologazione antropologica che il sistema capitalista, dopo la stagione secolare delle religioni, tende a sviluppare e promuovere. 
Salò del 1975 di Pier Paolo Pasolini e Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick del 1999 sono stati separati da un quarto di secolo, ma condividono la struttura di base, i temi e le strategie che ogni regista usa per condannare il consumismo.


Sia Pasolini che Kubrick sono morti poco prima dell'uscita dei loro film. “Le composizioni formali e la direzione artistica classica romana si combinano bene insieme. 
Lo stile di Pasolini ricorda persino quello di Stanley Kubrick con le sue composizioni simmetriche e l'uso del corpo nudo femminile come decorazione artistica di sfondo. 
I rituali dell'orgia sono evidenti anche in Eyes Wide Shut ".
Entrambi i film condividono una narrativa onirica, trasportando il pubblico istantaneamente dal regno della realtà al regno della fantasia erotica. 
Sebbene Salò inizialmente assomigli a un film storico e Eyes Wide Shut a un dramma relazionale, entrambi si muovono rapidamente lungo la strada della fantasia con i suoi simboli ed archetipi, portandoci al castello (Salò) e alla villa ( Eyes Wide Shut ). 
Ogni film elimina ogni illusione di egualitarismo e usa il sesso per smascherare gli squilibri di potere tra ricchi e poveri, e tra uomini e donne. 


Usano la prostituzione e l'oggettivazione sessuale narrando l'oggettivazione spirituale creata dal potere, attraverso il consumismo capitalista. 
Così, Pasolini scelse un ambiente fascista per la sua denuncia contro il consumismo: un castello nell'Italia tardo fascista. Kubrick ha scelto l'ambientazione consumistica per eccellenza per la sua denuncia: la capitale finanziaria del mondo, a Natale. 
Il sadomasochismo di questi film diventa sempre più grottesco, man mano che la narrazione continua e il potere esercita il proprio controllo. All'inizio, la cabala del potere di Salò flirta leggermente con i loro prigionieri, inventando un elenco di regole. 
Eyes Wide Shut si apre con Nicole Kidman nuda, davanti a uno specchio, e include un lungo dialogo sessuale ed esistenziale tra lei e Tom Cruise. In entrambi i film, le élite mettono in scena rituali in costume per affermare il controllo e sostituirsi come religione. 
   
                                        
All'interno di queste rappresentazioni, le nudità aumentano e il materiale diventa più feticizzato, fino alla morte in Salò e alla ricerca di un orgasmo risolutivo ai mali del mondo, in Eyes Wide Shut. 
Tuttavia sia Pasolini che Kubrick si tirano indietro, ed il contenuto sessuale diventa più freddo e distante. Ognuno di loro allarga i propri scatti per evitare l'intimità con i personaggi. 
Vogliono mostrarci come si sente l'oggettivazione dal punto di vista dell'oggetto. 
L'ultima cosa che vogliono fare è permettere allo spettatore di identificarsi troppo fortemente con il soggetto. All'apogeo di ogni film, il contenuto è più forte e sempre meno erotico. 
Nessuno dei nostri protagonisti - o spettatori - ottiene una vera identificazione sessuale. 
Sembra più una sorta di castrazione sessuale, saturando il desiderio più che reprimerlo. 
I ragazzi di Salò che assistono nelle loro torture i loro padroni, diventano kapò e sopravvivono in quanto tali, avendo trovato il loro ruolo sociale nello schema di potere. 
Tom Cruise rinuncia alla sua ricerca della verità, per salvare se stesso, la sua famiglia ed i suoi amici dalla punizione della setta magica. 
In modo diverso/uguale, tutti si piegano al potere, accettando la propria posizione sociale. 
Cruise e la Kidman sopravvivono perché accettano quello che il mondo in qualche modo ha previsto per loro e cedono alla società consumistica, come unica società possibile: alla fine del film, portano la figlia a fare shopping natalizio al centro commerciale e decidono di "scopare", perché non è rimasto altro da fare.


In Salò è emblematica la scena finale del ballo dei due giovani e piccoli kapò. Uno chiede all'altro
«Come si chiama il tuo ragazzo?». Risposta: «Margherita».
Secondo Castenetto e Stocchi il significato della scena «pare essere piuttosto quello di una acritica accettazione da parte dei due ragazzi della “mutazione antropologica” avvenuta nella villa dove sono stati rinchiusi i giovani da rieducare. Una assuefazione all’omosessualismo e forse anche all’indifferenziazione sessuale, proiettata in un tempo successivo al fascismo, come suggerito anche dal cambio della musica che avviene alla radio». Oggi verrebbe definita come una sorta di mk-ultra o, rimanendo nell'ambito di Kubrick, una cura Ludovico.
Questo significato era stato intravisto dal critico cinematografico Serafino Murri, che ha scritto: «Il colpo di grazia alla dignità personale è nell’abolizione dell’ultima differenza biologica, quella sessuale, lo testimonia la selva di deretani senza volto in gara per essere uccisi nella sequenza 22.


5 commenti:

  1. Credo che l'analisi più importante che sia stata fatta sul rapporto vittima carnefice e sul controllo mentale delle masse fatto utilizzando forme di magia deviata e castrazione dell immaginario sia l' opera magistrale di Ioan Culianu "Eros e magia nel rinascimento" altro che Salò mille volte più inquietante questo saggio anche se Pasolini aveva centrato in pieno la questione da grande intelletuale.
    ps guardate l'idiozia della realtà aumentata e virtuale per chi mastica di esoterismo è magia nera applicata
    pps consigliato il blog wrenchinthegears di Alison McDowell che ha fatto un' ottima opera di divulgazione su quello che vogliono fare con la quarta rivoluzione industriale ovvero la realizzazione di un panopticon tecno fascista

    RispondiElimina
  2. Sono due cose diverse, ma concordo. Grazie del suggerimento del blog

    RispondiElimina
  3. Intanto ringrazio sentitamente l'anonimo sopra per il libro consigliato, sono anni che mi dico che devo leggerlo ma mi era uscito di mente, finalmente l'ho ordinato e lo attendo a giorni.
    Colianu è un altro che è stato ucciso per aver rivelato troppo nei suoi libri, la sua morte prematura resta a tutt'oggi avvolta nel mistero più fitto, come tante simili.

    E restando nel tema morte, vado OT ma il Maestro mi perdonerà, anche perché nulla è veramente off topic ormai, essendo tutto collegato in una rete dalla trama fitta ed oscura...

    Per chi non lo sapesse, il nome Attanasio (cognome dell'ambasciatore italiano ucciso in Congo) deriva dal greco antico e significa letteralmente "senza morte", a-tanathos, ovvero immortale.

    A chi e perché è stato sacrificato dunque Luca Attanasio? Il fatto che sia stato ucciso in Congo reputo non abbia nulla a che fare col Congo stesso, magari sbaglio, ma sento fortemente che è il suo cognome la chiave di tutto.
    Chi ha commissionato l'esecuzione di Attanasio al fine di ottenere l'immortalità?
    Beh, la "rosa" (rossa?) dei candidati è ampia per cui c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma visto il periodo in cui è stato ucciso si può fare qualche ipotesi...

    E tanto perché nulla accade per caso, giorni fa spulciando nel catalogo di una casa editrice mi sono imbattuta nei libri illustrati (magnificamente) di un artista grafico cileno, Claudio Romo, che ha pubblicato un libro illustrato dal titolo Mondi sommersi, dove si parla di un esploratore di nome Attanasio - nome non esattamente comune nel mondo, in Cile non so- che girando girando arriva nella mitica Shamballah, capitale della leggendaria Agarthi, sotto le montagne del Tibet, dove incontra il Re del mondo, per poi partire alla volta di altri mondi meravigliosi.

    Ripeto, io non credo assolutamente al caso, e se tra tanti libri mi ha colpito la copertina di questo qua, il cui protagonista si chiama proprio Attanasio, la cui storia riguarda proprio regni immortali e leggendari, il cui autore non avevo mai sentito nominare prima d'ora, qualche legame sottile ed oserei dire etereo ci deve essere...

    Insomma, per quanto proviamo a scavare e andare a fondo, la tana del Bianconiglio è sempre più profonda, e oscura e misteriosa.

    RispondiElimina
  4. P.s. Una precisazione doverosa:

    Il titolo esatto del libro di Romo è Cronache dei mondi sotterranei.
    Attanasio dopo Agarthi parte alla volta del regno dell'oscurità governato dalla dea Ecate, dea che nella mitologia greco-romana governava il regno dei demoni, aveva ancelle demonesse e veniva invocata da chi praticava magia nera e necromanzia.

    Devo dire altro? Le vie dei mondi sottili (e sotterranei) sono più infinite di quelle della Provvidenza pare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. https://www.alamy.it/foto-immagine-athanasius-kircher-mappa-di-atlantis-nel-mezzo-dell-oceano-atlantico-da-mundus-subterraneus-1665-edition-la-mappa-e-orientata-con-il-sud-in-alto-la-storia-del-continente-perduto-di-atlantide-inizia-nel-355-a-c-con-il-filosofo-greco-platone-in-104018841.html

      Elimina