sabato 31 maggio 2025

IL LABIRINTO DELLA ROSA ROSSA parte 2°




Il discorso sulla RR è complesso.
Storicamente esiste l'Ordine della Rosa Rossa e della Croce d'oro come 2° Ordine interno della Golden Dawn. 
L' Ordo Rosae Rubeae et Aureae Crucis (Ordine della Rosa Rossa e Croce d'Oro).
Il secondo ordine o livello dell'Ordine Ermetico della Golden Dawn, solitamente noto con le iniziali RR et AC, comprendeva i gradi di zelator adeptus minor, theoricus adeptus minor, adeptus major e adeptus exemtis.
Il gruppo fu fondato nel 1892 da SLM Macgregor Mathers, con William W. Westcott come Adepto Capo.
Fu tenuto segreto ad alcuni membri della Golden Dawn e accessibile solo a coloro che avevano superato i quattro gradi base. 
Gli RR et AC fornivano istruzioni di magia rituale. 

Il punto però è ancora più complesso.
Oltre all'esistenza storica accertata, il nome appare ufficialmente in diverse inchieste, entrando nel caso del MDF, in diversi processi dell'Anti-Mafia ed in atti parlamentari, ma il punto non è solo o tanto questo.
La sapienzialità templare e Rosacroce è stata presa, rubata, imitata e strumentalizzata da diverse Confraternite negli ultimi secoli e, in epoca moderna, dall'800 ad oggi, è diventata la grammatica operativa di alcuni "apparati di sicurezza", andando a sovrapporsi a certe realtà, attraverso conoscenze esoteriche un tempo appannaggio solo di certi mondi.
Gli stessi Servizi Segreti, in certe loro sezioni interne, utilizzano questo linguaggio come messaggi in codice operativi e come simboli comuni. Oltre al fatto che, proprio in questi ambienti militari, nel tempo sono stati utilizzati personaggi appartenenti alle massonerie, a Confraternite magico sessuali e a tanto altro.
Sono livelli di potere che, fuori dai loro ambienti specifici, si mescolano, confondendosi con altri livelli della piramide, proprio perché utilizzano il sapere, le conoscenze alte che applicano attraverso le loro dinamiche interne.
Quindi, oltre alla storica RR, oltre alle varie succursali della RR successive, di carattere iniziatico e magico rituale, esistono ambienti militari e di "confine" che utilizzano le stesse conoscenze e le adoperano per diversi fini.
Potremmo così parlare non solo nello specifico dell'esistenza di certi Ordini magico rituali, ma di un macro "Sistema RR", adottato da più ambienti, che utilizzano gli stessi codici come grammatica operativa e come liturgia condivisa.
In questi casi per gestire il potere e per alimentarlo sotto varie forme, siano esse più miliziane, che di carattere egregorico e rieducazionale, rivolte alla psicologia di massa.

Alcuni omicidi mediatici vengono utilizzati, sia come messaggio in codice operativo, inerente a sviluppi o passaggi politici, oppure per celebrazioni nere, iniziazioni/controiniziazioni di adepti o per ricatti di varia natura.
Un altro scopo è la creazione di forme pensiero per indirizzare l'inconscio collettivo verso determinate credenze, sviluppare vibrazioni negative per infondere paura, per creare e determinare ruoli sociali, per far accettare a livello subconscio il dominio del potere, la sua gerarchia sociale, le sue regole condivise.
Una sorta di catechismo nero del suddito che apprende a livello sottile la natura del suo ruolo nel mondo, annichilendolo e rendendolo innocuo.
Un po' come la strategia della tensione terroristica, gli omicidi mediatici di carattere rituale e mediatico/domestico, servono fondamentalmente e come fino ultimo, a cristallizzare il potere.
Poi ogni livello della piramide soddisfa il suo piano operativo, quindi coesistono più ragioni e scopi per i quali avvengono determinati fatti.
La Rosa come simbolo ancestrale inteso in termini controiniziatici e rovesciati, è una sorta di bibbia comune che diventa guida operativa del potere nelle sue frange più occulte.

Nella cronaca nera recente, come già ampiamente riportato nella prima parte di questo articolo, il serial killer Angelo Izzo è stato una fonte inesauribile di misteri e notizie inerenti a certi mondi. Izzo, è notorio che talvolta depisti e che comunichi per conto di altri personaggi. In alcuni casi le sue confessioni e conoscenze sono state molto utili agli inquirenti. Una su tutte le descrizioni dettagliate e comprovate, inerenti al caso della Rossella Corazzin, e di alcuni casi di sangue successi in passato collegati alla RR, nella sua espressione più operativa e rituale.
Le sue confessioni in questi casi sono assolutamente attendibili, in quanto accertate a livello processuale come persona informata dei fatti e perché seppe descrivere nel dettaglio tutti i particolari della villa dell'orrore appartenente ai Narducci, sia per quanto riguarda gli omicidi del Mostro di Firenze, sia riguardo al brutale assassinio della povera Rossella Corazzin, avvenuto nei primi anni 70. 
Se poi sia stato realmente presente nella villa appartenente alla famiglia Narducci o qualcuno gli abbia sussurrato all'orecchio queste informazioni, risultate poi veritiere, non cambia di una virgola la questione, perché i fatti rimangono tali a prescindere dalla sua persona.
Io ritengo che Izzo venga utilizzato sia per dire verità, sia per dire falsità, ma anche mezze verità, a secondo del livello che la guerra interna al potere consente di veicolare in quel dato momento e per diversi scopi.
I particolari svelati potevano essere a conoscenza solo a chi fosse stato presente nel 1974 nella suddetta villa. Probabile che siano venute fuori certe informazioni a livello processuale perché è in atto un passaggio di consegne in certe ambienti, oppure, un cambio di guardia all'interno della guerra tra mondi occulti.

Riguardo invece agli ideali politici, certi personaggi venivano utilizzati come manovalanza, scelti tra persone appartenenti all'estremismo nero, e questo è un fatto accertato, ma anche all'estremismo rosso su altri versanti.
Pur non perseguendo ideali, diciamo "politici più bassi", in realtà ne muovevano quelli ALTI, ed è un fatto che questi mondi comunque appartengano all'aristocrazia nera, ad ambienti eversivi, a consorterie deviate.
Lo stesso ONA (Ordine dei 9 Angoli), ma sono tante le realtà criminali di questo genere, sono essenzialmente dei nazisti radicali e degli adepti di stampo messianico satanista.
Izzo, però, quando parla dell' ONA, riguardo ai fatti del MDF e della Rossella Corazzin, lo fa per allargare la visione di certi mondi e, in questo caso, forse per sminuire il mondo che ruota attorno alla RR, che lui stesso ha descritto più volte, talvolta concedendo informazioni, talvolta confondendo l'interlocutore.
In quanto non c'è ancora nessuna correlazione tra l'ONA e i casi mediatici di cui sopra, essendo questa una setta di frangia infinitamente meno consistente rispetto alla RR e a ciò che orbita attorno ad essa, inteso più come macro sistema che come singola Confraternita.
Soprattutto, un livello differente rispetto alle conoscenze occulte che il deepstate, nelle sue sezioni interne e più segrete, utilizza come retaggio comunicativo e operativo.
Non bisogna confondere sette psico-religiose o estremiste come l'ONA, con Confraternite e con linguaggi in codice utilizzati dal potere militare dei Servizi Segreti, sono cose che possono intersecarsi, ma sono essenzialmente cose diverse.
L'ONA, almeno ad oggi, non ha correlazioni con questi specifici omicidi mediatici, magari è operativo per altri sacrifici rituali.

Nel caso Garlasco, per esempio, erano coinvolte sette neopagane dietro ai suicidi avvenuti nell' ultimo decennio e fino alla riapertura del caso dell'omicidio di Chiara Poggi, ma sono livelli del potere di carattere più locale e, comunque, subordinati alle sfere più alte della piramide che contiene a matrioska tutte le realtà di questo genere, utilizzate come manovalanza da infiltrare, come candidati manciuriani di un evento criminoso. 
Sono come la Banda della Magliana rispetto a Cosa Nostra, manovalanza da utilizzare per scaricare le vere responsabilità, poi eventualmente sacrificandole come i fanti in battaglia.
Izzo è come un fante, un'avanguardia bellica che viene utilizzata come megafono, talvolta veritiera, talvolta no.

Cambiando scenario, ma solo in apparenza, i capi terroristi Curcio e Moretti, curiosamente hanno la genesi nell'estrema destra.
Sono notizie apparse a metà anni 90, e fino ad allora la narrazione era completamente differente.
Sono venute fuori notizie documentate che vedono un giovane Curcio a metà anni 60 nelle fila della "Giovane Nazione", un gruppo di estrema destra, gestito da Hyperion e sotto il controllo dei Servizi Segreti Vaticani Pro Deo, per conto di Padre Felix Morlion, un uomo CIA, oltre ad essere un piduista e un Fratello RR.
Lo stesso Curcio, quando "fonderà" le BR lo farà in una delle sedi del SISDE, per conto di Simioni, uomo CIA e alter ego di Curcio, che operava su di un piano più occulto e non miliziano.
Moretti poi ebbe la sua genesi nell'aristocrazia nera dei Casati Stampa, essendo sua zia con la quale ha vissuto per un certo periodo, una loro dipendente. Una nota famiglia aristocratica che pagò gli studi al giovane Moretti e che se ne presa cura.
I Casati Stampa sono noti come uno dei primi casi mediatici della cronaca nera della 1° Repubblica.
Quella famiglia nobiliare famosa per l'omicidio/suicidio, dove morirono la moglie, il suo amante e il marito che si sparò poco dopo, almeno secondo la vulgata ufficiale.
Curiosa questa "casualità", no? Il futuro terrorista rosso, allevato proprio in questo ambiente dove successe un noto fatto di cronaca nera dell'epoca.
Non solo, l'erede della famiglia fu raggirata dall'allora avvocato Previti, legale di un giovane e rampante Berlusconi che si intestò la villa di Arcore, appartenente ai Casati Stampa, a prezzi stracciati, per usare un eufemismo.
Moretti fu un fascista clericale fino a poco tempo prima di entrare nelle BR (questo dato è pubblico e lo testimoniano amici, conoscenti, sindacalisti dell'epoca, colleghi di lavoro, parenti), poi evidentemente, fu fulminato sulla via di Damasco e un bel giorno si svegliò come finto rivoluzionario rosso.
Vedete quanti incastri labirintici e quanti personaggi che ritornano in storie solo apparentemente differenti? Ma questo era solo per dire che anche nelle leniniste BR c'erano ai vertici strani personaggi che hanno improvvisamente cambiato casacca, una volta avvicinati dal potere, e che gestivano sedicenti rivoluzionari rossi, scegliendo tra di essi i profili più plagiabili e strumentalizzabili, proprio come fanno i Servizi cosiddetti deviati.
Le stesse BR furono strumentalizzate per l'omicidio di Emanuele Petri, quel poliziotto che all'epoca si occupò anche del caso del Mostro di Firenze, colui che pedinò il Narducci e che aveva capito che i cosiddetti mostri erano su più livelli.
Curiosamente ucciso durante un controllo di documenti da sedicenti nuovi BR, sempre utili alla causa del potere. 
Un labirinto di rose rosse senza fine, oltre tutte le appartenenze e oltre a tutti i colori politici.

https://document.library.istella.it/user/51e153ae1f7819887300002e/documents/443c1017/preview_51e15c314acd400565000028.pdf


mercoledì 28 maggio 2025

IL MITO DELLA CAVERNA di Andrea Bosio



Il mito della caverna è una delle allegorie più celebri della filosofia platonica e rappresenta una metafora potente sulla condizione umana rispetto alla conoscenza e alla verità.
Platone presenta questa storia nel settimo libro della sua opera più famosa, la Repubblica, attraverso un dialogo tra Socrate e Glaucone.
Questo mito esplora in modo simbolico la tensione tra il mondo sensibile, percepibile attraverso i sensi, e il mondo delle idee, accessibile solo attraverso la riflessione filosofica.
L’allegoria è un richiamo all’importanza dell’educazione e della filosofia per liberare l’uomo dall’ignoranza, rappresentata dall’oscurità della caverna, e guidarlo verso la luce della conoscenza autentica.
Il racconto inizia con un gruppo di prigionieri incatenati fin dalla nascita all’interno di una caverna buia.
Le loro catene non permettono loro di muoversi o girarsi: possono guardare solo la parete davanti a loro.
Alle loro spalle, brucia un fuoco che proietta delle ombre sulla parete della caverna.
Tra il fuoco e i prigionieri c’è un muro, dietro il quale alcune persone muovono degli oggetti, le cui ombre vengono proiettate sulla parete che i prigionieri vedono.
Essi non possono vedere nulla se non queste ombre e, avendo vissuto in questo stato per tutta la loro vita, sono convinti che queste ombre siano la realtà.
Per i prigionieri, le ombre rappresentano tutto ciò che conoscono. 
Non possono immaginare che esista un’altra dimensione della realtà oltre a ciò che vedono proiettato sulla parete.
Le voci delle persone dietro il muro che si mescolano ai movimenti delle ombre fanno credere ai prigionieri che queste ombre siano vive e parlanti. In questo contesto di assoluta ignoranza, i prigionieri vivono in una sorta di illusione permanente.

Platone immagina poi che uno dei prigionieri venga liberato dalle catene. 
All’inizio, quest’uomo prova dolore e disorientamento, poiché i suoi occhi, abituati all’oscurità, sono accecati dalla luce del fuoco. Ma, una volta che si abitua a questa nuova condizione, inizia a comprendere che le ombre che vedeva non erano la realtà, ma solo delle illusioni.
Viene poi costretto a uscire dalla caverna, e qui la luce del sole lo acceca ulteriormente. Questo momento rappresenta il confronto con la verità e la conoscenza autentica.
Fuori dalla caverna, il prigioniero vede il mondo vero, fatto di oggetti reali e non di semplici ombre.
Osserva per la prima volta i colori, i dettagli, e infine scopre il sole, che è la fonte di ogni cosa visibile.
Capisce che il sole non è solo la causa della vita, ma anche della conoscenza: senza il sole, non ci sarebbe luce e, quindi, nessuna percezione del mondo reale.
Il prigioniero liberato, però, non può limitarsi a godere di questa scoperta. 
Decide di tornare nella caverna per liberare gli altri prigionieri, desideroso di condividere con loro la verità.
Ma il suo ritorno nella caverna è doloroso, i suoi occhi faticano ad abituarsi di nuovo all’oscurità, e i prigionieri che non hanno mai conosciuto la luce lo deridono, incapaci di comprendere ciò che lui ha visto. 
Rifiutano di essere liberati dalle catene, preferendo restare nella loro illusione confortevole piuttosto che affrontare la realtà dolorosa e disorientante della conoscenza.

L’allegoria della caverna è un potente simbolo della condizione umana. 
Platone utilizza questa storia per illustrare come gli esseri umani siano prigionieri di una realtà illusoria, incapaci di percepire il mondo vero se non attraverso una trasformazione intellettuale.
Le ombre proiettate sulla parete della caverna rappresentano le apparenze sensibili, ciò che vediamo e percepiamo attraverso i nostri sensi, ma che non corrisponde alla vera natura delle cose.
Il muro e le catene simboleggiano i limiti imposti dall’ignoranza e dai pregiudizi, che impediscono agli individui di cercare la verità.
Per Platone, il cammino del prigioniero verso la luce rappresenta il processo educativo e filosofico che ogni essere umano dovrebbe compiere. 
L’uscita dalla caverna simboleggia il passaggio dal mondo delle apparenze al mondo delle idee, il luogo in cui risiede la verità. 
La luce del sole, che inizialmente acceca il prigioniero, è la metafora della conoscenza autentica e del bene supremo, che per Platone è il fondamento di tutto ciò che esiste. 
Solo chi riesce a contemplare le idee, soprattutto l’idea del Bene, può comprendere appieno la realtà e vivere una vita giusta.

L’atto di tornare nella caverna, invece, rappresenta il compito del filosofo. 
Chi ha raggiunto la verità non può accontentarsi di goderne da solo, ma ha il dovere morale di guidare gli altri verso la conoscenza. Tuttavia, Platone sottolinea come questo compito sia arduo: chi è prigioniero delle illusioni spesso non è disposto a liberarsi, e chi tenta di mostrar loro la verità viene visto con sospetto e ostilità. 
Questo rifiuto della conoscenza è una critica di Platone alla società del suo tempo, che preferisce le illusioni e le opinioni alle verità filosofiche.
L’allegoria della caverna si inserisce nella più ampia teoria delle idee di Platone.
Secondo questa concezione, esistono due mondi: il mondo sensibile, percepito dai sensi, e il mondo intellegibile, accessibile solo attraverso il pensiero e la riflessione filosofica.
Il primo è caratterizzato dall’instabilità e dal cambiamento, poiché le cose materiali sono soggette a nascere, mutare e morire.
Il secondo, invece, è il regno delle idee o forme, entità immutabili ed eterne che rappresentano la vera essenza delle cose.
L’allegoria evidenzia anche l’importanza del ruolo educativo.
Per Platone, il vero obiettivo dell’educazione non è semplicemente quello di trasmettere informazioni, ma di trasformare l’anima, aiutando l’individuo a passare dalle ombre della caverna alla luce della verità.
Questo processo richiede uno sforzo costante e una guida adeguata, rappresentata dal filosofo-re, colui che ha visto il sole e che, con la sua saggezza, è capace di guidare la polis verso una vita giusta e ordinata.
L’interpretazione del mito della caverna va oltre la filosofia platonica e trova risonanze anche nelle epoche successive.
Molti pensatori e autori hanno visto in questa allegoria un riferimento all’eterna lotta tra la conoscenza e l’ignoranza, tra il progresso intellettuale e la resistenza al cambiamento.
Il cammino del prigioniero liberato rappresenta il difficile percorso di chi cerca la verità in una società che spesso preferisce restare confinata nelle proprie certezze.

Andrea Bosio 

martedì 20 maggio 2025

IL LABIRINTO DELLA ROSA ROSSA




DA FELIX MORLION ALLA ROSA ROSSA:
La Rosa Rossa non è più una leggenda metropolitana discussa tra complottisti ed addetti ai lavori, ma una realtà dibattuta in tribunale, in Parlamento e in Commissione Antimafia.
In relazione alla ufficializzazione a livello mainstream della Rosa Rossa, pur sempre con estrema cautela ed in punta di piedi, si apre un mondo labirintico che collega i più criminali eventi della storia italiana dal dopoguerra ad oggi.
Mondi occulti e sempre meno occulti che legano Servizi Segreti italiani e vaticani alla CIA, dagli ambienti dell'aristocrazia nera italiana all'eversione di estrema destra, dalle massonerie di frangia ai culti magico rituali, dalla P2, dallo stragismo di Stato ai delitti del Mostro di Firenze e i casi di cronaca nera, da Gladio fino alla Banda della Magliana e alle mafie.
Esistono personaggi, noti e meno noti, che hanno fatto da collante a questi eventi, solo apparentemente scollegati. Personaggi onnipresenti che ritroviamo puntualmente come depistatori, organizzatori, conoscitori di questi mondi. 
Il più noto alle cronache fu Gelli, il meno noto è padre Andrea Felix Morlion, noto agente della CIA.
Morlion in passato lavorò per il cinema e fu anche collaboratore del regista Rossellini, intellettuale attivo soprattutto sul versante di propaganda cattolica. 
Fondò l'Università Pro Deo, che poi divenne la moderna LUISS. 
Agente infiltrato in ognidove per conto della NATO. Vicino anche alla Lucis Trust, ad Hyperion, dove si formavano ed infiltravano agenti del caos nel terrorismo rosso.
Angelo Izzo ha dichiarato di conoscere Félix Morlion, fondatore dell’Università «Pro Deo».
Secondo Izzo, sarebbe stato questo religioso a indirizzarlo verso la «Rosa Rossa» – di cui avrebbe fatto parte anche Serafino Di Luia (terrorista nero utilizzato dalla CIA come manovalanza terroristica e stragista), una setta di carattere esoterico che ricorre frequentemente nelle indagini sul «Mostro di Firenze».

Altro dato importante è la scuola finto marxista Hyperion per finti rivoluzionari BR, allevati da apparati deviati dei Servizi Segreti. 
Hyperion poteva vantare la “protezione” del padre domenicano Félix Andrew Morlion, uomo CIA e uomo Pro Deo dei Servizi Segreti vaticani. 
Morlion è additato come attiguo alla Rosa Rossa, probabilmente un adepto. 
Infatti, fu lo stesso Morlion ad introdurre nei primi anni 70 i giovani fascistelli pariolini ai riti magici della Rosa Rossa. 
Questo passaggio è accertato a livello processuale, dopo le dichiarazioni di Izzo che seppe descrivere nel dettaglio la villa del medico Narducci dove si svolsero i sacrifici di sangue della vergine Rossella Corazzin, la giovane scomparsa presso Cortina e trasferita dopo il rapimento fino alla Villa dell'orrore. 
Questo fatto è stato descritto dal Giudice Mignini, dopo aver fatto il sopraluogo in base alle dichiarazioni di Izzo. Quindi Izzo descrisse perfettamente cosa successe e come era arredato il salone, le stanze della villa "templare" e particolari che solo chi conosceva i fatti e fosse stato presente poteva sapere nel dettaglio. Narducci fu implicato anche nel caso del Mostro di Firenze e considerato adepto della Rosa Rossa. 
I riti sacrificali prevedevano la manovalanza di giovani fascisti che dovevano rapire ragazzine, possibilmente vergini, e poi portarle segretamente, ma tramite appoggi "alti", in alcune sedi scelte dove poter fare il sacrificio di sangue, utile anche anche a ricattare futuri VIP della politica e dell'economia. 
E qui ci possiamo sbizzarrire nel labirinto dei collegamenti, oggi fortunatamente accertati sia a livello processuale che parlamentare, e non più tesi complottistiche. 
Il quadro si allarga semplicemente dallo studio dei mandanti. 
Morlion, Vaticano, Confraternite magiche in connessione con apparati statali, CIA, Gladio, l'Anello, Hyperion fucina di rampanti rivoluzionari spaghetti, rosso pomodoro. 
Nonché una rete capillare di giornalisti, magistrati e debunker vari. 
PS: essendo stato Izzo partecipe alle cerimonie nere della Rosa Rossa, è molto probabile che alcuni suoi omicidi, come la strage del Circeo, fossero da inserire nell'alveo dei delitti della Rosa Rossa e degli omicidi rituali mediatici, o che addirittura avesse solo un ruolo marginale nel massacro e che "protegga" altre persone. 
Delitti fatti su commissione e in qualche modo, andati male, perché una delle due ragazze si finse morta, quando fu nascosta nel bagagliaio dell'auto. 
Questo ulteriore dato dimostra come i Servizi Segreti vaticani, italiani e USA siano intimamente connessi alla Rosa Rossa, all'estrema destra, da sempre cavallo di troia del sistema, alle mafie, allo stragismo italiano. 
Probabilmente anche al caso Orlandi, oltre alle naturali e ovvie connessioni con la strategia della tensione quotidiana dei casi di cronaca nera più famosi, vedi in primis MdF. 
Un labirinto infernale che collega diversi fatti di cronaca criminale, stragi, terrorismo e tanti petali rossi.

https://www.corrispondenzaromana.it/l-hermetic-order-of-the-golden-dawn-massoneria-e-massoni-1a-parte/


https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/9736.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Morlion

https://www.edizionisolfanelli.it/serviziosegretovaticano.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Izzo


venerdì 2 maggio 2025

VIVERE OLTRE TUTTO IL MALE

Il governo Netanyahu ha votato all’unanimità l’occupazione militare totale della Striscia di Gaza, la deportazione forzata della popolazione palestinese e il controllo di tutta l’area nelle mani dei privati, confermando anche lo stop agli aiuti umanitari con cui sta affamando i civili. Hanno gettato la maschera!
Il suo obbiettivo dichiarato, oggi diventato ufficiale, non sono più i feroci terroristi di Hamas, riportare i rapiti superstiti in patria, ma la deportazione della popolazione e l’occupazione totale delle terre palestinesi.
Oltretutto, era facile da capire anche senza questa ulteriore conferma.

Oltretutto, chi vi parla ha avuto una nonna di origine ebraica che, a causa del suo cognome di nascita, rischiò di finire in un campo di concentramento nazista.
Oltretutto, ci sono sempre più ebrei coraggiosi che non riescono più a tacere e condividono le forti critiche di un grande uomo, un grande ebreo come Moni Ovadia.
Oltretutto, proprio in virtù della tragedia mondiale dell'olocausto, proprio per onorare tutti coloro che furono barbaramente trucidati nei campi di sterminio nazista, dovremmo essere tutti più sensibili rispetto agli odierni genocidi, qualunque essi siano, senza fingere di scandalizzarci per l'uso di questo termine.
Oltretutto, non si parla più di due Stati, Israele e Palestina che possano un giorno vivere in pace, ma solo di colonizzazione, facendola accettare.

Oltretutto, il male sembra prevalere a Gaza, mentre i bambini giocano tra i cadaveri e le macerie.
Oltretutto, la popolazione decimata e massacrata, viene continuamente spostata e puntualmente bombardata come bersaglio mobile, oltre alla criminale azione dei cecchini che sparano scientemente su bambini e bersagli civili, anche con l'ausilio di droni.
Oltretutto Gaza è un lager a cielo aperto da decenni.
Oltretutto, i morti ufficiali sono oltre 55.000, ma bisognerebbe calcolare tutti coloro che sono ancora sotto le macerie delle città, quindi, bisognerebbe almeno raddoppiare il numero dei morti.
Oltretutto, per le conseguenze della distruzione di ospedali, fogne, impianti idraulici, elettrici, infrastrutture di qualsiasi tipo, il numero dei morti come minimo triplicherà.
Oltretutto, qualcuno in occidente finge esista un'altra realtà e continua a coprirsi gli occhi.
Oltretutto...

Oltretutto, la Governance israeliana con l'appoggio del sionismo internazionale, ha pubblicamente espresso la volontà di occupare tutta Gaza e mandare via dalle loro terre i nativi palestinesi, senza che questo orrore sia stato evidenziato e criticato da tutto l'occidente, a parte sporadici e coraggiosi dissidenti, anche ebrei, israeliani e non.
Oltretutto, il feroce attacco terroristico di Hamas, con le complicità evidenti degli apparati di Intelligence israeliana, non giustifica il genocidio della popolazione palestinese.
Oltretutto, i futuri e possibili attacchi ai territori israeliani, sempre con le complicità evidenti degli apparati di Intelligence, legittimeranno la continuazione delle feroci operazioni militari contro i civili di Gaza e della Cisgiordania.
Oltretutto, quello che resta della Cisgiordania, è attualmente sotto continuo attacco e pressione dei militari e dei coloni israeliani.
Oltretutto, Israele in questi due anni ha fatto attacchi terroristici e pesanti azioni militari contro il Libano, l'Iran e la Siria.
Oltretutto, non si contrappongono due eserciti, perché da un lato c'è uno degli eserciti più potenti al mondo, dall'altra parte ci sono civili inermi sotto le bombe, mentre Hamas, che rappresenta una piccola minoranza, non è stata affatto sconfitta.
Oltretutto, Israele ha ucciso anche centinaia tra giornalisti, operatori ONG, medici e quant'altro, nel silenzio generale.
Oltretutto, Israele ha bloccato più volte la fornitura di cibo, medicine e acqua potabile ai palestinesi.
Oltretutto, Benjamin Netanyahu, dovrebbe essere in cella anche per i crimini commessi a casa sua. Peccato abbia tutti gli interessi a capitalizzare un successo militare e politico, in modo che un domani si ribaltino le posizioni, e da criminale di guerra, magari, venga salutato come salvatore della patria.
Oltretutto...


Oltretutto, sionismo non c'entra nulla con semitismo, viene usato perché il sionismo è un'ideologia nazionalista e colonialista che si è appropriata indebitamente di alcuni termini, sovrapponendoli per motivazioni strumentali.
Oltretutto, sionismo non è nemmeno sinonimo di ebraismo.
Oltretutto, il sionismo è diventato il peggior nemico dell'ebraismo.
Oltretutto, i semiti sono anche i palestinesi.
Oltretutto, la Palestina è la casa dei palestinesi.
Oltretutto, dal 1947 ad oggi, Israele si è massivamente allargato militarmente, colonizzando quasi tutto il territorio palestinese, deciso inizialmente dall'ONU, attraverso attentati terroristici, bombardamenti, segregazione razziale e pulizia etnica. Basta guardare la cartina geografica per capire come si è trasformata la Palestina, perdendo poco alla volta tutti i suoi territori, togliendo risorse ai nativi palestinesi.
Oltretutto, Israele fin dal 1947 pratica sistematicamente terrorismo contro i palestinesi, e ben 50 anni prima di Hamas.
Oltretutto, dopo la Nakba, il primo genocidio dei palestinesi nella storia moderna, i terroristi israeliani, dal 1947 in avanti, diventarono tutti quanti leader politici, creando quei partiti che hanno poi colonizzato nei decenni la Palestina.
Oltretutto, Israele è un feroce regime nazionalista di stampo messianico, perché la veste socialista delle origini è diventata solo la maschera e lo strumento per far accettare la Nakba e l'occupazione coloniale.
Oltretutto, il sionismo è sostenuto anche da poteri forti non esattamente ebraici, che utilizzano questo contenitore ideologico per perpetrare il dominio in medioriente.
Oltretutto...

Oltretutto, il sionismo pretende di avere il monopolio del termine "genocidio", in modo da poter continuare a compiere il suo di genocidio.
Oltretutto, a causa di questa tragedia umanitaria, ci saranno conseguenze pesanti contro tutti quegli ebrei nel mondo che nulla c'entrano con le posizioni guerrafondaie israeliane, alimentando così un grave antisemitismo di ritorno.
Oltretutto, Hamas è anche una creazione sionista, utile per legittimare la colonizzazione di una popolazione, e spesso utilizzata in termini strumentali.
Oltretutto, Israele fa affari con i peggiori paesi arabi teocratici, come Arabia Saudita e Qatar.
Oltretutto, i media e i giornalisti di casa nostra, ma anche di tutto l'occidente, per la maggioranza, hanno paura di parlare, di dire la verità, hanno paura di ritorsioni, perché ci tengono alle loro piccole carriere, perché tengono famiglia, perché sono dei quaquaraquà.
Oltretutto, se ti consideri veramente antifascista, caro giornalista, artista, politico e intellettuale che taci, e non da operetta o di facciata, devi essere per onestà intellettuale e coerenza, profondamente antisionista. Almeno per quello che rappresenta oggi, nella realtà dei fatti.
Oltretutto, continuare a vivere nonostante il male, qualunque esso sia, ovunque provenga.