Charlie fa surf, quanta roba si fa'...
cit. Baustelle
E' interessante come questo nome ritorni più volte sulla scena del crimine.
Le prime apparizioni del nome Charlie furono negli anni 60 in USA, Veniva utilizzato in Vietnam per descrivere i nemici con gli occhi a mandorla, usato in seguito come "codice militare" per veicolare omicidi rituali, stragi, nel linguaggio ALTO stava ad indicare un'operazione, un cerchio magico.
"Charlie è il Viet Cong, ma per estensione il nemico (anche i comunisti sono C, sono Charlie, anche Cong viene da Cong San: comunista). Una vignetta cattivissima, subito dopo il 7 gennaio, raffigurava un agente della CIA con un surf in mano (il surf aveva un marchio triangolare con l'occhio), che diceva, appunto: 'Charlie don't surf'." cit.
Charles Manson, uomo cooptato dai cerchi magici e strumentalizzato come capro espiatorio, era l'emblema di questa firma con il suo nome. Ma rientra anche negli omicidi seriali del caso ZODIAC, il Mostro di Firenze ante-litteram a stelle e strisce.
Un nome una garanzia, quasi fosse una firma di un nuovo gruppo editoriale, di moda.
Già le vedo le magliette con Carlo che fa surf pippando piste di coca...
Manson uomo del produttore Phil Spector che gli promise mari monti, l'artista più sfigato che vendette l'anima al demonio senza aver nulla in cambio, coinvolto nell'omicidio della moglie di Polanski, incarcerato al posto di altri.
Arriviamo ai giorni nostri ed ecco il rigurgito di certi mondi sovrastrutturali, certe UR-LODGE reazionarie all'opera, in joint venture con i soliti mondi magici, nell' ideazione e creazione di attentati poi attribuiti alla mano islamista, che poi è sempre da loro plasmata.
Mi riferisco agli omicidi di Charlie Hebdo a Parigi, nome diventato egregora globalizzata inconsapevolmente e veicolata dal mondo profano con gioia masochista e plagio emozionale su scala planetaria. Quella è stata un'operazione magica di tutto rispetto, la vera ragione degli attentati della HATHOR PENTHALFA è la celebrazione della "Dinastia del Boschetto", lo stesso mondo che decenni prima celebrava la fine del mondo Hippy, trasmutandolo e metabolizzandolo, dirigendo la società intera verso altre vibrazioni strutturali della matrice.
L'excursus verso un Charlie qualsiasi diviene anche moda interniana, catena di Sant'Antonio digitale, ed ecco che vediamo questi esperimenti di controllo emozionale molto blandi, ma da percepire solo come primi passi di altri movimenti più sostanziosi dell'apparato magico operativo su larga scala.
Il gioco in questione si chiama ovviamente Charlie e spiega come evocare fantasmi sulla scrivania di casa, tra una piacciata ed una ciattata, con l'ausilio della matita, obsoleto strumento riesumato per l'occasione.
"Gioco satanico", bufala ma bufala che fa trend, messo all'indice da un certo complottismo naif che ne coglie solo l'aspetto esteriore e non certo le cause che stanno dietro all'operazione dei Magus.
Finiamo il percorso e giungiamo alla recente strage di Charleston, ovvero, la città della Pietra di Carlo, fondata dallo stesso Re inglese Carlo II, città che diede i natali al famoso ballo Charleston, ballo che all'epoca fu messo all'indice dalla morale comune ed accomunato al proibizionismo, ai gangster ed alla criminalità dilagante.
Considerato un ballo troppo sensuale e selvaggio, degno di razze considerate inferiori, ballo che rivoluzionò il concetto di ritmo, influenzando i futuri generi musicali.
Esso fu una tappa fondamentale nella storia della musica, anche se solitamente lo consideriamo genere commerciale ed effimero, perché fu una musica rivolta alle masse, trasgressiva, basata su ritmiche sincopate e stereotipate, basata sul loop progressivo, decisamente innovativo rispetto ad un vecchio valzer, oramai relegato al mondo antico, una sorta di discoteca ante-litteram.
L'arte, la musica e la danza, spesso anticipano certe tendenze culturali che serviranno in seguito, come una semina per un campo di grano... Creano suggestioni, immagini, corporeità.
Giugno 1920, anno di nascita del CHARLESTON, tra proibizionismo, euforie, danze sfrenate e tempi sincopati. Il ballo e le sue follie, termineranno nel 29, poco prima dell'avvento della grande crisi e la 2° guerra mondiale. Fate il parallelismo tra gli attentati che portano la stessa firma, lo stesso nome e la situazione odierna, così simile a quella di un secolo fa, sempre immersa in una grande crisi ed in procinto di una 3° guerra mondiale.
Il Maestro Gianfranco Carpeoro ci viene in aiuto e ci spiega le origini esoteriche di tale ridente cittadina:
La storia di Charleston è legata a doppio filo alla massoneria, a Pike e al luciferismo.
Di massoneria scozzese si comincia a parlare nel 1743 con le Ordonnances générales pubblicate dalla Gran loggia di Francia. Tappe successive dell'evoluzione storica del rito sono dapprima il capitolo di Clermont del 1754, e poi gli Imperatori d'Oriente ed Occidente del 1758, che posero in pratica il rito di perfezione, ponendo le basi per la unificazione dei vari riti scozzesi in un unico ordine.
Il 31 maggio 1801 fu fondato il primo supremo consiglio a Charleston, non a caso perchè situata al 33° parallelo), negli Stati Uniti. Pike, che affermava di essere luciferino e di possedere un braccialetto per evocare Lucifero, ne divenne protagonista dalla metà del secolo in poi.
Il 31 maggio 1801 fu fondato il primo supremo consiglio a Charleston, non a caso perchè situata al 33° parallelo), negli Stati Uniti. Pike, che affermava di essere luciferino e di possedere un braccialetto per evocare Lucifero, ne divenne protagonista dalla metà del secolo in poi.
Fu Gran Maestro di un gruppo luciferiano noto come Ordine del Palladium (o Sovrano Consiglio della Sapienza), fondato a Parigi nel 1737.
La strage di Charleston:
“Volevo scatenare una guerra razziale”. Sono le parole della confessione di Dylann Roof, l’uomo sospettato di avere assassinato 9 afroamericani in una chiesa di Charleston, nei confronti del quale il governatore dello Stato invoca la pena di morte. Ed è quello che rischia: per lui ci sono nove capi d’accusa, che vanno dall’omicidio aggravato al possesso di armi da fuoco.
La Carolina del Sud non è nuova a tensioni legate al colore della pelle, ad aprile, ad esempio, c’era stata la morte di Walter Scott, afroamericano disarmato con diversi colpi di pistola alle spalle da Michael Slager, poliziotto bianco.
Il palladismo fu introdotto dallo Egitto in Grecia da Pitagora nel V secolo. Nel 1801 Isaac Long aveva eretto una statua di Bafometto (Lucifero?) presso Charleston, South Carolina, e aveva contribuito ad istituire l'Antico ed Accettato Rito Scozzese. Long optò per la città di Charleston poiché situata sul 33° parallelo di latitudine (come Baghdad).
Per questa ragione la loggia di Charleston è nota come la madre suprema di tutte le moderne logge massoniche. Pike successe a Long, e modificò la denominazione della loggia in Riforma Palladiana. Il decreto conteneva due gradi:
- Adelpho (o fratello)
- Compagno di Ulisse (o compagno di Penelope).
Assistente di Pike fu Phileas Walder, elvetico, ex sacerdote luterano, massone, occultista e spiritualista. Pike lavorò anche a contatto con l'italiano Giuseppe Mazzini (1805-1872) massone di 33° grado, capo degli Illuminati dal 1834.
Insieme a Mazzini, Lord Henry Palmerston (1784-1865, 33°) e Otto Von Bismarck (1815-1898, 33°) formava una equipe di massoni di alto livello determinata ad utilizzare il rito palladiano come collante per creare una setta luciferina che collegasse tutti i gruppi massonici.
- Adelpho (o fratello)
- Compagno di Ulisse (o compagno di Penelope).
Assistente di Pike fu Phileas Walder, elvetico, ex sacerdote luterano, massone, occultista e spiritualista. Pike lavorò anche a contatto con l'italiano Giuseppe Mazzini (1805-1872) massone di 33° grado, capo degli Illuminati dal 1834.
Insieme a Mazzini, Lord Henry Palmerston (1784-1865, 33°) e Otto Von Bismarck (1815-1898, 33°) formava una equipe di massoni di alto livello determinata ad utilizzare il rito palladiano come collante per creare una setta luciferina che collegasse tutti i gruppi massonici.
Vi chiedete perchè proprio Charleston?
La strage di Charleston:
“Volevo scatenare una guerra razziale”. Sono le parole della confessione di Dylann Roof, l’uomo sospettato di avere assassinato 9 afroamericani in una chiesa di Charleston, nei confronti del quale il governatore dello Stato invoca la pena di morte. Ed è quello che rischia: per lui ci sono nove capi d’accusa, che vanno dall’omicidio aggravato al possesso di armi da fuoco.
Emerge anche che Roof è stato individuato durante la fuga da una fioraia.
La donna, Debbie Dills, era in macchina a Shelby, North Carolina, circa 4 ore di distanza da Charleston, quando ha avvistato la Hyundai nera con la targa del South Carolina e la bandiera confederata. “Ho sentito dentro di me che qualcosa andava storto”, ha detto. Poi si è affiancata all’altra macchina, ha visto l’autista, i suoi capelli biondi a caschetto, e ha chiamato immediatamente il suo principale al lavoro, Todd Frady. “Credo che sia l’uomo di Charleston, quello che ha ucciso quelle persone. Sono proprio accanto a lui”, ha detto.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/19/usa-il-killer-della-strage-di-charleston-volevo-scatenare-una-guerra-razziale/1795635/
Ovviamente, non poteva mancare come consuetudine, il giochino floreale.
Chi avrebbe denunciato per primo il ragazzo??? Una FIORAIA che a 4 km di distanza avrebbe visto la sua macchina sospetta (non si capisce bene per cosa, dice per una bandiera nella macchina) ed un ragazzo biondino dall'aria strana... Ma che razza di denuncia è???
Chi avrebbe denunciato per primo il ragazzo??? Una FIORAIA che a 4 km di distanza avrebbe visto la sua macchina sospetta (non si capisce bene per cosa, dice per una bandiera nella macchina) ed un ragazzo biondino dall'aria strana... Ma che razza di denuncia è???
Mi sarei aspettato che i primi a scoprirlo fossero i migliaia di occhi elettronici, le migliaia di telecamere e di smartphone onnipresenti nel luogo della strage e nei dintorni, scomodati solo in seguito, e non certo la solita FIORAIA con rose annesse...
Noi cospirazionisti incalliti, abbiamo compreso da subito che si tratta dell'ennesima false flag, come per Charlie Hebdo, creata dai servizi, dove un comune capro espiatorio viene utilizzato a sua insaputa o meno, per interpretare il ruolo del solito candidato manciuriano.
In Usa l'apparato dei servizi deviati è all'avanguardia sul progetto Monarch e il Mostro Carletto può essere servito come il nazista pericolo pubblico N°1, capelli biondi, faccia efebica cattiva, svuotata, amorale, classico schema da far rappresentare dai media ai fedeli.
Magari hanno realmente attinto all'interno di un mondo oscuro, razzista e sudista, di base già contenitore manovrato dagli stessi poteri di cui sopra, scegliendo il più adatto ad interpretare questo ruolo sacrificale, ma siamo certi che siamo dinanzi all'ennesimo caso mediatico costruito ad hoc, all'ennesima strage di Stato che ci accompagnerà fino alle prossime elezioni americane senza sosta.
Noi cospirazionisti incalliti, abbiamo compreso da subito che si tratta dell'ennesima false flag, come per Charlie Hebdo, creata dai servizi, dove un comune capro espiatorio viene utilizzato a sua insaputa o meno, per interpretare il ruolo del solito candidato manciuriano.
In Usa l'apparato dei servizi deviati è all'avanguardia sul progetto Monarch e il Mostro Carletto può essere servito come il nazista pericolo pubblico N°1, capelli biondi, faccia efebica cattiva, svuotata, amorale, classico schema da far rappresentare dai media ai fedeli.
Magari hanno realmente attinto all'interno di un mondo oscuro, razzista e sudista, di base già contenitore manovrato dagli stessi poteri di cui sopra, scegliendo il più adatto ad interpretare questo ruolo sacrificale, ma siamo certi che siamo dinanzi all'ennesimo caso mediatico costruito ad hoc, all'ennesima strage di Stato che ci accompagnerà fino alle prossime elezioni americane senza sosta.
Cui prodest???
Vediamo, dopo una notizia del genere, cosa pensa l'uomo medio...
Ci vuole più militarizzazione, più sicurezza, meno diritti, meno giovani per le strade che lottano tra loro, quindi, più fascismo, più repressione, STABILITA', SICUREZZA, ORDINE.
La NRA, potente lobby delle armi negli Usa, ancora non commenta ufficialmente la strage di Charleston.Ma uno dei suoi leader, Charles Cotton, ancora una volta un altro CARLO, critica il pastore ucciso: "Otto persone sarebbero ancora vive se avessero permesso di portare le pistole in chiesa. Bisogna utilizzare qualsiasi tecnologia in futuro per prevenire tali crimini, più controllo e magari microchip che ci consentano di poter fermare anche preventivamente chiunque."
La causa transumanista orwelliana arriverà al compimento a breve, PROBLEMA, REAZIONE , SOLUZIONE, quella rivoluzione tecnologica e di controllo totale che stanno preparando i VOLGITORI DELLA RUOTA, entità sopra le due o più UR-LODGE in lotta tra loro, quella centrista di OBAMA, che sfrutterà l'evento per affermare che esiste ancora il razzismo e che la destra al governo è ancora troppo pericolosa ed a favore delle lobby delle armi, e quella dei BUSH che fin da subito ha affermato il bisogno di militarizzazione maggiore sul territorio, promuovendo massivamente la logica delle lobby delle armi.
Ogni livello soddisfa il suo livello, ma sopra i due livelli ci sono sempre LORO...
Il sistema transumanista nazista, tecnocratico del nuovo tecnoevo... che magari potrebbe chiamarsi, sempre per caso, Charlie, Charles, Charly, Carletto...
In questi giorni sei scatenato con gli articoli e, master?;)
RispondiEliminaAnch'io dopo aver saputo del giochino pseudo spiritista ho pensato a "CHarlie" ma non avevo fatto il collegamento con la strage della chiesa,non sapevo manco che questa città avesse una storia del genere dietro...
La storia della fioraia è veramente assurda ormai la gente si beve di tutto =-=" che pena...
DA notare (scusa veramente se ritorno su questo punto che c'è voi fà sono Asperger e quindi fissata coi dettagli XD)) che nel film KIngsman dopo la strage all'uscita della chiesa dietro al protagonista si intravede la bandiera confederata e più in là un cartello abbastanza difficile da notare le prime volte con la dicitura "america is doomed" O-o
Credo che sia abbastanza O-o
Complimenti ancora per gli articoli che ci regali,contiua così
SoylentGreen
Beh, è imperdonabile iniziare un articolo su Charlie con la citazione di una citazione: 'Charlie fa surf quanta roba si fa' viene dal 'Charlie don't surf' del Colonnello Bill di Apocalisse Now (Quello dell'odore del Napalm, in televisione l'altro ieri una bellissima edizione director's cut, completamente restaurata). Charlie, infatti, era come gli americani chiamavano i Viet Cong durante la guerra del Vietnam, e viene dalla pronuncia delle iniziali, appunto V e C, secondo l'alfabeto fonetico, anch'esso massonicissimo, dell'esercito americano: Victor Charlie. Charlie è il Viet Cong, ma per estensione il nemico (anche i comunisti sono C, sono Charlie, anche Cong viene da Cong San: comunista). Una vignetta cattivissima, subito dopo il 7 gennaio, raffigurava un agente della CIA con un surf in mano (il surf aveva un marchio triangolare con l'occhio), che diceva, appunto: 'Charlie don't surf'. Per quanto riguarda Charlie Hebdo, è interessante ricordare il dilagante slogan di JE SUIS CHARLIE. Si creò uno speciale corto circuito nelle piazze piene di gente con un cartello in mano che in sostanza diceva: io sono il nemico dell'esercito americano. In mezzo a quel teatro totale, in un giro semantico di 360°, quelle persone ingannate, con quello slogan ingannatorio, esprimevano, senza saperlo, la pura verità. Charlie, il Viet Cong, siamo noi.
RispondiEliminaPoi, come qualcuno ha già sottolineato, è interessante notare come JE SUIS CHARLIE scritto in ebraico, in caratteri ebraici, è facilmente anagrammatile in JE SUIS ISRAEL (http://kabbale-kabbalah.blogspot.it/2015/01/je-suis-charlie-en-hebreu-cest.html ).
Un Saluto
Correggo: anagrammabile (maledetto correttore del Mac). E poi, che ve lo dico a fare, JE SUIS CHARLIE ricorda così bene lo 'I'M SPARTACUS' dello Spartacus di Kubrick, 1960.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=-8h_v_our_Q
RispondiEliminaScusa, poi finisco, solo per precisare che l'analogia di 'Je Suis Charlie' con 'I'm Spartacus' sta a significare letteralmente che 'noi siamo gli schiavi'.
RispondiEliminaLeggo ora i commenti dell utente anonimo,cavolo sei un genio,bella scoperta quella della vignetta dell'agente CIA con la tavola da surf e tutto l'ambaradan su "charlie" i miei complimenti dove le trovi queste informazioni? :)
RispondiEliminaRAgazzi qui è evidente che si stanno scatenando e ci stanno facendo il chiulo a strisce cerchiamo di resistere!
SCusatemi l'OT se divago con una cosa che non centra nulla ...ma secondo voi(chiedo se possibile un parere non solo di MAestro ma anche dell utente qui sopra) che cosa significa tutta la copertura mediatica sul royal baby?COsa stanno cercando di veicolare?NOn credo sia semplice distrazione di massa
CIao
SoylentGreen
Anonimo delle 9.29... E' interessante e vero quello che hai sottolineato, ho aggiunto all'inizio del post il fatto che il codice charlie veniva utilizzato in vietnam... La mia cit della cit era comunque voluta, perché già i Baustelle ritengo abbiano fatto il collegamento tra i vari charlie nella canzone.
RispondiEliminaInteressante anche il codice Spartacus :-)
RispondiEliminaAnonimo delle 9.29 mi sono permesso di aggiungere la tua precisazione dato che l'inizio del mio articolo era incompleto.
RispondiEliminaSe mi scrivi il tuo nome, lo aggiungo.
:-)
San Quentin Fallavier:
RispondiElimina1) Logo della Air Products = Piramide mozza
2) Uomo decapitato = "...Quintino riuscì miracolosamente a fuggire e a proseguire la sua opera di evangelizzazione. Tuttavia, non datosi per vinto, Riziovaro lo fece catturare nuovamente e, dopo averlo torturato, lo fece decapitare e gettare i suoi resti nelle paludi della Somme..."
completando l'intervento del precedente anonimo, qualcosa di talmente ovvio che nessuno sembra aver notato
RispondiEliminaJE SUIS CHARLIE = JESUS CHARLIE
No, no c'è anche il Jesus... :-)
RispondiEliminaMAH....
RispondiElimina