giovedì 3 luglio 2025

E LA CHIAMANO ESTATE cit.



Tutti quanti si lamentano giustamente delle temperature da record, del fatto che non c'è mai stato tanto caldo come oggi. Dove andremo a finire di questo passo?
Invece, come spesso accade, le persone si sbagliano perché non ricordano il passato e si affidano religiosamente all'oracolo di turno.
Tutta la narrativa mediatica va nella direzione della cancellazione della memoria storica, per ovvi motivi di plagio emozionale sulla psicologia di massa.
Prendiamo ad esempio l'estate del 1982, quelle della vittoria della nazionale di calcio italiana ai mondiali di Spagna. 
Fu una estate caldissima, in alcune zone d'Italia sfiorammo i 50° gradi, eppure, ma non ne avete mai sentito parlare in tv.
Anche gli anni 50 sono stati caldissimi, in special modo nel 52 e 57, dove furono superati i 40°, come nella stagione del 1976, ma gli esempi sono diversi solo nel 20° secolo. 
Nel 1800 abbiamo superato tantissime volte i 40°, e se torniamo indietro nel tempo fino al medioevo e all'epoca degli antichi romani, scopriremmo che le temperature erano di qualche grado superiori alle nostre attuali.

Questo per dire che i cambiamenti climatici esistono eccome, ma esistono da sempre.
La storia del pianeta Terra e dell'universo stesso sono la storia di mutamenti e trasformazioni continue, incessanti, da SEMPRE e per SEMPRE.
Pensare che il meteo debba essere, necessariamente, quello delle statistiche che osserviamo durante il corso della nostra vita, è un errore concettuale madornale.
La nostra misera esistenza rispetto a quella della natura stessa dell'universo non conta una beata mazza. Noi stiamo vivendo una frazione di secondo di un'intera esistenza universale, e pretendiamo che il clima sia sempre lo stesso, quello dei bei tempi andati di un infinitesimale ed insignificante porzione temporale.
Tempi che manco rappresentano un battito di ciglia della creazione stessa, che è intrinsecamente mutazione!
Ci hanno abituati a pensare ai mutamenti climatici come fossero una novità, rispetto ad un passato percepito come un paradiso terrestre, immutabile, frizzato in un eterno presente, immobile, magari ben temperato. 
"Oh signora mia, non ci sono più le stagioni di una volta, eh...".
Questo ragionamento infantile che propone strumentalmente lo scientismo è di natura squisitamente religiosa, essendo poi lo scientismo una costola molto importante del capitalismo e del materialismo, e questi paradigmi coercitivi agiscono sul bias cognitivo delle persone, innestandosi come falsi ricordi.
Tutto cambia e si trasforma, fatevene una ragione!
Lo scientismo religioso più bieco ha sostituito i culti e vi vuole convincere che questi mutamenti, sempre esistiti nella storia del mondo, sono causati solo dall'azione dell'uomo.
Anche questo è un paradigma profondamente plagiante e religioso, che agisce nel vostro pensiero magico.
Funziona come il peccato originale, un paradiso violato dall'azione luciferina del serpente che ha corrotto l'uomo, la mela di Eva, quella p... 
Come se la natura fosse un frame di un'immagine sacra tratta da una rivista stile "Torre di Guardia".
La natura non è né buona né malvagia, la natura semplicemente 
È.
L'azione dell'uomo, semmai riguarda pesantemente l'inquinamento globale, e questo grande problema viene spostato, taciuto, facendo distrazione di massa sui cambiamenti climatici da sempre esistiti e ciclici.
Negli ultimi 50 anni, soprattutto negli ultimi 30, l'inquinamento e le malattie che ne sono derivate sono massivamente aumentate.
Il grosso salto quantico è stato fatto dalla digitalizzazione in avanti.
Da quando abbiamo eretto "Città-Stato" sotterranee, nei mari e sotto i monti per costruire immense centrali di provider che funzionano a energia nucleare, abbiamo distrutto definitivamente il nostro ambiente. Pensate solo alla quantità industriale di scorie radioattive che sono aumentate massivamente negli ultimi 40 anni anni, scaricate negli oceani, sottoterra, deturpando l'ambiente e inquinando l'aria.
Ma l'inquinamento riguarda anche l'elettromagnetismo, anche quello nato dalla digitalizzazione in avanti, per non parlare della costruzione di armamenti di nuova tecnologia in tutto il globo e dell'impatto ambientale che ne è derivato, guerre comprese; guerre che sono aumentate quantitativamente e qualitativamente in maniera esponenziale.

Per creare questo inferno inquinante, il sistema capitalista fin dagli anni 70 ha pilotato l'ambientalismo per convincervi che il problema era solo il consumo del petrolio e di ciò che ne deriva, che è effettivamente un grosso problema, ma questo fu realizzato per farvi accettare la nuova rivoluzione industriale, salutata come GREEN, ma in realtà infinitamente più pericolosa e devastante di quella precedente, dovendo necessariamente ampliare lo spettro industriale, civile e militare dei consumi.
Quindi abbiamo una pletora di sudditi che riciclano plastica, carta e che rispetto a ieri, inquinano mille volte di più solo per l'utilizzo delle tecnologie, ma credono di salvare il mondo; senza considerare che il riciclaggio delle plastiche funziona a livelli costosissimi ed ancor più inquinanti per un misero 4% delle materie complessive. Tecnologie che per esistere, necessitano di una mole di energia nucleare che nessuno si immagina.
Inquinamento che aumenterà in maniera esponenziale quando anche tutto il 3° mondo disporrà di tali energie e produrrà tali consumi.
Quindi, il problema antropico riguarda più questo aspetto, ma incide solo in minima parte sul clima, perché il clima generale è generato da rapporti di forza che traslano l'inquinamento e che hanno a che fare più con dinamiche extra-terrestri, con l'azione del sole, con l'inclinazione dell'asse terrestre e con tutte le influenze esterne alla Terra, influenze di natura radioattiva, elettromagnetica, geomagnetica, di campo morfico spaziale.
Poi è vero che l'uomo da decenni prova criminalmente a cambiare il clima attraverso il cloud-seeding, talvolta riuscendoci, talvolta provocando danni irreparabili e sciagure. 
Ma anche questa azione va a condizionare minuscole porzioni di spazio, in relazione al cambiamento globale terrestre complessivo, semmai inquina le acque e le coltivazioni con i suoi aerosol, oltre a rendere l'aria irrespirabile e tossica.
Inquinamento SI, cambiamento climatico NO, almeno per quanto riguarda l'azione umana.
L'inquinamento umano incide sul clima per un misero 5%, e questo lo diceva in Parlamento il premio Nobel Rubbia, oltre a tanti altri scienziati meno allineati alla pecunia dei salotti buoni.
Il paradigma GREEN è stato inventato proprio per farvi accettare un inquinamento maggiore rispetto al passato, però facendolo passare per ambientalismo.
Riciclare la carta e poi usare le tecnologie che necessitano di energia nucleare e di milioni di scorie radioattive, è un po' come l'azione di un pompiere che vuol spegnere la fiammella di un fiammifero, mentre dall'altra parte brucia un bosco.
La proporzione è più o meno questa, ma il bosco bruciato lo hanno chiamato GREEN, e il fiammifero inquinamento globale.
La massa è schiava di un BRAND tossico, creato dalle multinazionali che inquinano e producono armi, le stesse che poi vi dicono cosa consumare e cosa produrre.
E la chiamano estate...
cit.



https://it.wikipedia.org/wiki/Ondate_di_caldo_dell%27estate_1982_in_Europa#:~:text=Nel%20corso%20dell'estate%20del,nella%20parte%20meridionale%20del%20continente.

https://www.meteoweb.eu/2023/07/ondate-caldo-1952-1957-pianura-padana/1001273462/




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