Un anno e mezzo fa era successa una storia analoga sul Lago Maggiore, dove erano morti diversi spioni tra inglesi, italiani, statunitensi e israeliani, ma almeno in quell'occasione l'imbarcazione era stata distrutta. In questo caso è stata ingoiata voracemente da Scilla e Cariddi, ma senza essere masticata.
Ricordiamo chi erano i personaggi rimasti coinvolti in questa strana vicenda.
Lynch nel 1996 aveva realizzato un software per il riconoscimento delle impronte digitali e poi ha convertito gli stessi algoritmi per individuare persone attraverso tracce vocali o testi nelle mail. I sofware di Lynch sono stati uno degli strumenti utilizzati per dare la caccia ai terroristi di Al Qaeda analizzando miliardi di dati raccolti dalle polizie e dagli agenti americani e inglesi.
Il valore delle azioni della società di Lynch era decollato dopo l’invasione dell’Ucraina e la minaccia degli hacker del Cremlino, Darktrace è leader nei sistemi di profilazione con IA: individua potenziali sospetti analizzando quantità infinite di informazioni. Si dice che avrebbe venduto alcuni servizi agli agenti israeliani che hanno preparato l’offensiva contro Hamas dopo i massacri del 7 ottobre.
Non erano solo grandi amici Mike Lynch e Jonathan Bloomer, quest'ultimo, esponente di spicco della finanza britannica, aveva anche curato la revisione contabile della società Autonomy e per questo era stato un testimone fondamentale nel processo che accusava Lynch di aver falsificato i ricavi in modo fraudolento prima della sua acquisizione da parte di Hewlett-Packard nel 2011 per 11 miliardi di dollari.
Bloomer era dal 2018 presidente della potente banca d'affari americana Morgan Stanley International.
Invece, Stephen Chamberlain, ex top manager della multinazionale dell'informatica Autonomy, era stato assolto negli Usa in un processo per frode lo scorso giugno insieme al fondatore della stessa società Mike Lynch. Chamberlain è morto mentre faceva jogging nella contea inglese del Cambridgeshire, investito da una signora di 49 anni.
Dopo aver lasciato la società Autonomy nel 2012, il top manager aveva lavorato come direttore operativo per la Darktrace, multinazionale inglese di cybersecurity creata da Lynch tramite il suo braccio finanziario Invoke Capital e fin da subito legata ai servizi segreti britannici, dall'MI5, che opera all'interno del Regno in funzione di controspionaggio, all'Agenzia per la sorveglianza elettronica Gchq.
Lynch nel 1996 aveva realizzato un software per il riconoscimento delle impronte digitali e poi ha convertito gli stessi algoritmi per individuare persone attraverso tracce vocali o testi nelle mail. I sofware di Lynch sono stati uno degli strumenti utilizzati per dare la caccia ai terroristi di Al Qaeda analizzando miliardi di dati raccolti dalle polizie e dagli agenti americani e inglesi.
Il valore delle azioni della società di Lynch era decollato dopo l’invasione dell’Ucraina e la minaccia degli hacker del Cremlino, Darktrace è leader nei sistemi di profilazione con IA: individua potenziali sospetti analizzando quantità infinite di informazioni. Si dice che avrebbe venduto alcuni servizi agli agenti israeliani che hanno preparato l’offensiva contro Hamas dopo i massacri del 7 ottobre.
Non erano solo grandi amici Mike Lynch e Jonathan Bloomer, quest'ultimo, esponente di spicco della finanza britannica, aveva anche curato la revisione contabile della società Autonomy e per questo era stato un testimone fondamentale nel processo che accusava Lynch di aver falsificato i ricavi in modo fraudolento prima della sua acquisizione da parte di Hewlett-Packard nel 2011 per 11 miliardi di dollari.
Bloomer era dal 2018 presidente della potente banca d'affari americana Morgan Stanley International.
Invece, Stephen Chamberlain, ex top manager della multinazionale dell'informatica Autonomy, era stato assolto negli Usa in un processo per frode lo scorso giugno insieme al fondatore della stessa società Mike Lynch. Chamberlain è morto mentre faceva jogging nella contea inglese del Cambridgeshire, investito da una signora di 49 anni.
Dopo aver lasciato la società Autonomy nel 2012, il top manager aveva lavorato come direttore operativo per la Darktrace, multinazionale inglese di cybersecurity creata da Lynch tramite il suo braccio finanziario Invoke Capital e fin da subito legata ai servizi segreti britannici, dall'MI5, che opera all'interno del Regno in funzione di controspionaggio, all'Agenzia per la sorveglianza elettronica Gchq.
Steve Huxter, un ex uomo dell'MI5, aveva cofondato la società, di cui era consulente l'ex direttore dello stesso servizio, Sir Jonathan Evans, molto criticato per aver detto che le informazioni ottenute attraverso la tortura "devono essere viste nel contesto dei tempi", quando l'intelligence di Londra era finita sotto accusa per il trattamento di sospetti terroristi britannici all'estero nel programma delle 'Rendition' messo in campo dagli americani dopo l'11 settembre.
Già la prima azienda di Lynch, la Cambridge Neurodynamics, aveva lavorato per i servizi segreti.
Già la prima azienda di Lynch, la Cambridge Neurodynamics, aveva lavorato per i servizi segreti.
In tutto questo clima, visti i personaggi coinvolti e le gigantesche implicazioni a livello militare e geopolitico, è naturale avere qualche dubbio su come siano andati i fatti.
Nessuno sa cosa sia successo esattamente, ma chiunque con un minimo di senno comprende che la soluzione più logica, scientifica e razionale sia quella della cospirazione.
Poi, in un paese che si struttura nelle sua fondamenta sui segreti di Stato, da sempre terra di complotti interni ed esterni, dovremmo essere abituati storicamente a queste dinamiche.
Se consideriamo poi che la famosa agenzia di Lynch è una società di spionaggio, perché questo significa Ciber-Security, se consideriamo che sono morti tutti gli attori principali fuori e dentro la nave, non serve troppo intuito e intelligenza per capire che qualcuno voleva eliminarli.
Non sappiamo i motivi esatti, non sappiamo chi ha fatto cosa, ma in questo caso la soluzione più ragionevole è un regolamento di conti all'interno di una guerra più ampia e complessa che ha ragioni geopolitiche, oltre a quelle giudiziarie.
Non credo però che il "veliero fantasma" sia affondato a causa di una reazione elettromagnetica che ha sviluppato un'onda anomala artificiale.
Poi, in un paese che si struttura nelle sua fondamenta sui segreti di Stato, da sempre terra di complotti interni ed esterni, dovremmo essere abituati storicamente a queste dinamiche.
Se consideriamo poi che la famosa agenzia di Lynch è una società di spionaggio, perché questo significa Ciber-Security, se consideriamo che sono morti tutti gli attori principali fuori e dentro la nave, non serve troppo intuito e intelligenza per capire che qualcuno voleva eliminarli.
Non sappiamo i motivi esatti, non sappiamo chi ha fatto cosa, ma in questo caso la soluzione più ragionevole è un regolamento di conti all'interno di una guerra più ampia e complessa che ha ragioni geopolitiche, oltre a quelle giudiziarie.
Non credo però che il "veliero fantasma" sia affondato a causa di una reazione elettromagnetica che ha sviluppato un'onda anomala artificiale.
Non tanto perché non esistano certe tecnologie, esistono e ne ha parlato più volte in passato anche l'ex-Generale Mini (che qualcosa a riguardo sa più di noi), ma perché se fossero state usate certe armi la barca sarebbe stata distrutta e i superstiti, a maggior ragione chi si è buttato a mare con un neonato, sarebbe rimasto intrappolato, per non dire stritolato dalla eventuale tromba marina creata ad hoc.
In realtà, qualcuno ha banalmente sabotato il veliero dall'interno in modo che affondasse naturalmente, facendolo in presenza di una tempesta annunciata, anche se moderata (le altre barche infatti non hanno subito conseguenze simili).
Come è possibile affondare artificialmente una barca del genere, creata per resistere alle interperie oceaniche, e allo stesso tempo salvarsi buttandosi in mare nella eventuale tromba marina, così potente da farla colare a picco? A meno di non avere poteri speciali, se fosse stata usata tale tecnologia, non ci sarebbe stato scampo per nessuno.
Cosa fare, quindi, per far affondare dopo 5 minuti di scarrociamento a destra e manca, in 50 secondi o poco più (nel primo video pubblicato dai media l'affondamento è quasi immediato), un veliero super tecnologico del genere, che ha tutti gli allarmi quando c'è un singolo boccaporto socchiuso, che ha geocalizzatori militari progettati dai Servizi Segreti, lasciandolo però intatto o quasi in fondo al mare?
Semplicissimo, l'unica soluzione logica è lasciare entrare tanta acqua, a maggiore ragione in presenza di una burrasca. Punto!
Essendoci state sull'imbarcazione 12 persone piuttosto preparate, assoldate da agenzie di spionaggio, è ovvio che tutte loro, oltretutto in presenza di sofisticati rilevatori automatici, non possano essersi scordati di chiudere tutto ciò che andava chiuso.
Ergo e per esclusione, qualcuno di questi ha evidentemente fatto quello che andava fatto per conto terzi e poi si è magicamente salvato.
Questo è il vero rasoio di Occam, e non quello di evitare qualsiasi discussione spingendosi ai limiti dell'omertà intellettuale come fanno in TV o pensare siano state utilizzate avveniristiche tecnologie. Qualcuno che era dentro ha evidentemente causato l'affondamento, favorendo la morte dei loro obiettivi, curiosamente ritrovati tutti insieme in una piccola cuccetta del veliero, probabilmente chiusi dentro precedentemente, in modo che la loro fine fosse sicura.
Poi se non piace la parola complotto, allora chiamiamola banalmente PRASSI!
Come è possibile affondare artificialmente una barca del genere, creata per resistere alle interperie oceaniche, e allo stesso tempo salvarsi buttandosi in mare nella eventuale tromba marina, così potente da farla colare a picco? A meno di non avere poteri speciali, se fosse stata usata tale tecnologia, non ci sarebbe stato scampo per nessuno.
Cosa fare, quindi, per far affondare dopo 5 minuti di scarrociamento a destra e manca, in 50 secondi o poco più (nel primo video pubblicato dai media l'affondamento è quasi immediato), un veliero super tecnologico del genere, che ha tutti gli allarmi quando c'è un singolo boccaporto socchiuso, che ha geocalizzatori militari progettati dai Servizi Segreti, lasciandolo però intatto o quasi in fondo al mare?
Semplicissimo, l'unica soluzione logica è lasciare entrare tanta acqua, a maggiore ragione in presenza di una burrasca. Punto!
Essendoci state sull'imbarcazione 12 persone piuttosto preparate, assoldate da agenzie di spionaggio, è ovvio che tutte loro, oltretutto in presenza di sofisticati rilevatori automatici, non possano essersi scordati di chiudere tutto ciò che andava chiuso.
Ergo e per esclusione, qualcuno di questi ha evidentemente fatto quello che andava fatto per conto terzi e poi si è magicamente salvato.
Questo è il vero rasoio di Occam, e non quello di evitare qualsiasi discussione spingendosi ai limiti dell'omertà intellettuale come fanno in TV o pensare siano state utilizzate avveniristiche tecnologie. Qualcuno che era dentro ha evidentemente causato l'affondamento, favorendo la morte dei loro obiettivi, curiosamente ritrovati tutti insieme in una piccola cuccetta del veliero, probabilmente chiusi dentro precedentemente, in modo che la loro fine fosse sicura.
Poi se non piace la parola complotto, allora chiamiamola banalmente PRASSI!
Dal veliero fantasma è tutto... (per ora)
Fonte:
https://www.rainews.it/articoli/2024/08/i-misteri-nel-naufragio-del-bayesian-e-le-coincidenze-che-alimentano-speculazioni-20fb6921-b6fb-454e-b2df-0a9d66403774.html