lunedì 28 ottobre 2024

TURETTA NON È UN OLOGRAMMA



Volevo tornare a parlare del caso Turetta. 
L'anno scorso scrissi sul mio blog due articoli e dedicai una scheda su BN alla vicenda. 
A prescindere dalla divisione tra innocentisti e colpevolisti, volevo questa volta concentrare il focus su un argomento spin-off di questa tragica telenovela. Il tema che si trascina da tempo in rete è la presunta INESISTENZA di Filippo Turetta.
Fin dall'inizio, sia su FB che su youtube, molti commentatori si sono spinti su questo versante, convinti del fatto che il Turetta non esista affatto e, quando appare in foto o nei video, sarebbe solo un ologramma, una creazione della AI, oppure, un sosia tra vari sosia, infine, un attore di Forum. In una foto di 4 anni prima, avrebbe un paio di nei/brufoli che poi scompaiono, in un'altra le orecchie leggermente diverse, l'attaccatura dei capelli differente e, quindi, secondo lor signori, non tornerebbero i conti, senza considerare che qualsiasi foto ha distanze e prospettive completamente diverse tra loro, essendo le immagini, quelle si non oggettive, ma parziali come ritratto fisiognomico. Da quel momento nasce la leggenda della sua INESISTENZA, o esistenza come sosia tra i sosia, come attore in attesa di un oscar dell'occulto.
Sono convinti che sia tutta una montatura, e non riguardo tanto l'eventuale colpevolezza o meno del ragazzo (quello dovrebbe essere il focus), ma che siamo in presenza di una marea di attori che interpretano in ordine sparso, genitori e parenti dei ragazzi, che la sorella sia una satanista controllata dall'elite, che la stessa procura sia un fake, che avvocati, magistrati, poliziotti e giornalisti siano tutti attori, ma pure attori anche i loro insegnanti, amici, vicini di casa, passanti, il parroco, l'allenatore della squadra di pallavolo e gli atleti, praticamente tutto il paese e dintorni. Tutte persone fisiche, reali.
Per quanto non abbia la massima considerazione per la magistratura e per i media, non credo siano un gigantesco cast assunto in blocco con capacità attoriali da oscar, perfettamente tutti coordinati senza alcuna sbavatura ed in tempo reale.
Una sorta di complotto al cui confronto l'11/9 sembra una barzelletta per dilettanti. 
Allora più plausibili i rettiliani, perché no? 
Oltretutto, per assurdo, sarebbe un complotto gratuito, inutile, ridicolo, non praticabile empiricamente, e non si capisce per quale motivo delirante bisognerebbe creare tutto questo film così complesso e articolato per simulare un omicidio (che ovviamente non ci sarebbe mai stato, essendo tutto falso), quando non ci si mette troppi problemi ad ammazzare laqualunque, dando la colpa ai soliti capri espiatori. 
Tutto questo per criticare il patriarcato? Ma chi se lo incula il patriarcato, mi verrebbe da dire. 
Per il Bataclan ci furono tesi simili sui finti morti, che andavano poi ad oscurare chi cercava di trovare verità alternative sui mandanti dei terroristi, ma plausibili rispetto alla vulgata mediatica conformista. Tesi che prestavano il fianco alla verità di Stato, mandando tutto in vacca. Ricordate il carretto che buttava pupazzi che dovevano simulare finti cadaveri? Li si sfiorò la follia.
Inoltre, vorrei elencare delle fallacie logiche dei cosiddetti complottisti estremisti a prescindere. Se fosse veramente un sosia il Turetta, di chi diavolo sarebbe sosia se non esiste manco l'originale?
Oppure, perché usare più sosia per interpretare un singolo ruolo fake, quando ne basterebbe, facendo finta sia vero questo delirio, uno solo?
E comunque, perché credere alla versione dell'inesistenza/sosia/attori del Turetta? 
Cui prodest? Chi ha messo in giro certe voci?
Quando analizzai il caso, mi concentrai sulla tematica degli omicidi sacrificali, perché non tornavano una marea di elementi che qui non voglio elencare (rimando per chi è interessato alla lettura dei miei articoli precedenti, sotto i link). 
Senza pretendere di aver la ragione in tasca e ben consapevole che la realtà talvolta è più semplice di quanto si immagini, almeno nell'esistenza dei personaggi in questione, scrissi diverse suggestioni che andavano a parare nel campo degli omicidi mediatico esoterici, prima di me ampiamente narrati da Paolo Franceschetti, dalla Carlizzi, da Cosco. 
Ho sempre ritenuto innocente il Turetta. Una sorta di candidato manciuriano o, addirittura, un capro espiatorio da strumentalizzare all'uopo.
Dopo i miei due articoli sul caso Cecchettin anche Aurum, che ringrazio, mi citò su Telegram, postando quello che avevo scritto sul mio blog. 
La sua versione dei fatti è leggermente differente dalla mia, ma va nella stessa direzione di interpretazione.
Al posto che indagare seriamente su eventuali incongruenze sull'omicidio, o riguardo lo svelamento di altri scenari, molti, tanti, troppi in rete si concentrano sull'esistenza di vari sosia del presunto assassino, sulla NON esistenza del Turetta o robe simili? 
Cosa vogliono dimostrare con queste argomentazioni farlocche?
Perché Turetta non dovrebbe esistere, perché sarebbe un sosia (poi di chi, se non c'è manco l'originale?), perché addirittura sarebbe tutta una messinscena, quindi anche l'omicidio stesso? Dove si trova Giulia Cecchettin, nella famosa isola sperduta insieme a Jim Morrison e soci? Allora anche il Pacciani potrebbe essere stato un sosia di un altro Pacciani che non è mai esistito o forse si, i coniugi Erba dei sosia o degli attori, dato che diedero due versioni differenti dei fatti e cambiarono in carcere pure  il colore dei capelli, per non parlare di Bossetti, probabilmente un ologramma realizzato con l'AI, e via dicendo, ad libitum.
Un conto è spingersi all'estremo, contemplare qualsiasi scenario rituale o comunque diverso dalla versione ufficiale, altra roba è dire che tutto non esiste e, salvo poi quando appare in video, dire che sono tutti attori in combutta tra loro. Un conto è una false flag di un attentato, dove l'evento rappresentato può essere manipolato in quel dato momento, un conto è una telenovela di un'intera comunità di attori che dura anni e dove il fake non è cristallizzato in un'immagine, ma perpetrato con dispendio di un casting senza fine per un singolo omicidio di provincia, per quanto tragico e doloroso.
Una flotta di attori, un esercito di teatranti sotto quale regia e per conto di chi?
Pronto ovviamente a cambiare idea, se qualcuno mi convince del contrario, ma temo sia difficile argomentare una roba del genere. Fino ad allora faticherò a credere che gli scenari reali di omicidi mediatici siano stati sostituiti da attori, ripetiamo, declinati tra due procure, parenti, amici, scuole, università, ospedali, 3 carceri, la parrocchia, la squadra di Pallavolo e tutte le altre che hanno giocato contro la sua, tutta la gente coinvolta indirettamente, amici e cittadini intervistati come persone fisiche reali, tutti quanti ingaggiati in un complottone di cui non sentivamo il bisogno, visto la marginalità della vicenda.
Manco per il Moon Fake ci fu un tale dispendio di mezzi. Non si capisce perché non utilizzare uno dei tanti omicidi fisiologici, oppure, compierlo e additare la colpa al solito capro, come penso poi siano andati realmente i fatti, e come spesso succede per un certo tipo di delitti rituali.
No, è tutto un fake. Così la sorella di Giulia è Giulia stessa, Turetta non ha più la stessa faccia e Cecchettin è il chitarrista dei Jalisse senza barba, ci assomiglia, no? Ecco perché non li hanno più chiamati a San Remo. Il padre è in realtà un noto sacerdote della Rosa Rossa, un guru diabolico che finge di essere il padre di ragazze che manco esistono, scelto tra i concorrenti del Grande Fratello dell'orrore.
Turetta non è un ologramma, "nei" sul viso permettendo, sia ben chiaro!
Prossimamente su Netflix...
cit. La Simulazione


https://maestrodidietrologia.blogspot.com/2023/11/il-sacrificio-di-giulia.html

https://maestrodidietrologia.blogspot.com/2023/12/il-sacrificio-di-giulia-parte-2.html

giovedì 24 ottobre 2024

LE GRAVI RESPONSABILITÀ DEI NOSTRI CARI AMMINISTRATORI


Sono 30 anni, forse più, che la manutenzione del territorio, la pulizia degli argini, dei fondali dei canali e torrenti non viene eseguita. Tutti servizi sono stati maldestramente esternalizzati e resi vani in Emila Romagna, ma penso un po' in tutta Italia.
Oggi è proprio il caso di dire "Piove Governo ladro", ma saremmo ancora troppo gentili.
Hanno calcolato decine di migliaia di tonnellate tra alberi, calcinacci, detriti di ogni genere che intasano le acque di quasi tutti i corsi d'acqua, provocando esondazioni ovunque.
La cementificazione facile delle ultime amministrazioni del PD è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma ben sappiamo quanto questi politici dipendano da certe lobby.
Unite il tutto, mescolate bene e servite. Sono concetti facili da comprendere.
Pensate ad un lavandino aperto dove l'acqua scorre nello scarico. Se lo scarico è intasato, ad un certo punto l'acqua uscirà fuori, allagando il bagno e poi la casa.
Lo capisce anche un bambino, no?
Quindi continuare a parlare autisticamente ed istericamente di CAMBIAMENTO CLIMATICO per lavarsene le mani e scaricare le proprie responsabilità al fato avverso, alla natura maligna o, ancor peggio, alla CO2, è cosa ridicola e soprattutto stupida.
Serve solo agire!
Senza una seria e profonda progettualità, ogni volta che pioverà forte (e le forti piogge sono sempre esistite), saremo ancora qui a contare i danni.
Buttare solo la colpa al cosiddetto CAMBIAMENTO CLIMATICO è una grande scusa che ogni amministrazione e governo invocherà per la sua insipienza e cialtroneria endemica.
Il mondo universo, la natura stessa della realtà in cui viviamo si basa sui cambiamenti climatici. La vita in ogni suo aspetto è un continuo cambiamento, una perenne trasformazione, nessuno può fermare certi fenomeni, bisogna semmai trovare valide soluzioni strutturali.
Non basta annunciare il CAMBIAMENTO CLIMATICO e scuotere la testa in TV facendo becera propaganda per piccoli borghesi annoiati ed ignoranti, servono fatti concreti, serve capacità operativa e visione generale.
A maggior ragione, se ci troviamo dentro il vostro di "CAMBIAMENTO CLIMATICO", la manutenzione degli alvei fluviali deve essere quadruplicata.
Smettetela quindi di lagnarvi come pecore oligofreniche riguardo alle auto elettriche e altre sciocchezze del genere, perché è puro pensiero magico quello di credere sia la soluzione, come spesso espongono gli epigoni finto-ambientalisti e il sinistrume d'accatto.
Pensare che il problema magicamente si risolva in questo modo cretino ed arrogante è un po' come fare la danza della pioggia e credere funzioni, anzi, forse è pure peggio moralmente, dato che in questo caso si invoca la scienza ad minchiam.
Le vostre scatolette elettriche non faranno smettere di piovere e provocare danni, se prima non avrete smerdato i corsi d'acqua, oggi diventati discariche a cielo aperto e smesso di cementificare dove non andava fatto.
Usate la logica, il buon senso, siate pratici una volta in vita vostra.
A Bologna, come non bastasse, quel gran genio del sindaco Lepore, uomo che verrà ricordato ai posteri per la sua arguzia e superba intelligenza, ha avuto la fantastica idea di scoperchiare il canale di via Riva Reno in pieno centro, per dare lustro (sai che lustro) alla città. In questo momento ci sono i cantieri per la metropolitana e sabato 19 ottobre, proprio in quel punto, ha ovviamente esondato dopo la forte pioggia, allagando buona parte del centro della città, solitamente immune ad esondazioni.
Il sindaco Lepore non ha avuto nemmeno il buon gusto di tacere, infatti, alle pressanti domande dei giornalisti ha affermato che, se il canale fosse rimasto chiuso, sarebbe successo lo stesso casino.
Senza vergogna e senza ci siano altri precedenti storici, ed infatti nelle scorse alluvioni tutta quella zona si era salvata, proprio perché era tutto tombato. Sicuramente avrebbe e di molto limitato i danni, essendo una barriera fisica.
Pensate che, a proposito di questo scoperchiamento del manto stradale, lo avevamo pure scritto e annunciato. Non volevo fare la Cassandra, ma era una facile previsione capire che in caso di maltempo, sarebbe successo quel che è puntualmente successo.
Non ci voleva la lampada di Aladino, bastava osservare il cantiere e trarne le logiche conseguenze, ma qualche finto-ambientalista idiota, mi aveva pure commentato a riguardo con un sorriso ebete su FB. Oggi quel beota non tornerà più a commentare per la vergogna, e non voglio certo umiliarlo, spero solo la prossima volta tocchi a lui la stessa sorte, come da contrappasso.
Tutti i negozi adiacenti, compresa la farmacia di un mio vicino di casa è stata completamente devastata. Danni incalcolabili, forse la chiusura di un'attività da sempre presente sul territorio.
Il mio studio di registrazione, sito a pochi isolati, si è allagato (fortunatamente senza danni), negozi e ristoranti distrutti, cantine come fogne.
Il tutto non a causa del CAMBIAMENTO CLIMATICO, ma semplicemente perché è stata maldestramente aperta una sezione stradale sotto il canale Reno, non a caso chiuso da 75 anni.
Se non viene cambiato questo scellerato e stupido progetto comunale, ogni volta che pioverà forte, si ripeterà all'infinito questa tragedia in pieno centro.
Capite ora la follia di chi ci amministra?
Nella bella foto patinata sottostante il progetto fatto con l'AI della metropolitana, che non serve a nulla, con il canale scoperto. Una bomba ad orologeria per gli abitanti del quartiere.



A Pianoro è esondato il torrente Zena, uccidendo un ragazzo di appena 20 anni.
La cosa schifosa è che proprio in quella zona, e lo documentano foto e video, il fiume era completamente bloccato da migliaia di tronchi di alberi che ne hanno saturato il passaggio, facendolo esondare all'improvviso, trascinando nella corrente chi passava nelle vicinanze.
Tenete sempre a mente il banale esempio del lavandino.
Immaginate dopo una pioggia fortissima cosa ha provocato questo enorme blocco in mezzo al corso d'acqua. Gli stessi alberi lasciati impunemente dalla scorsa e recente alluvione, nessuno li ha levati di mezzo, e sono ancora dentro l'alveo del fiume e li rimarranno. Incredibile!
Se nei prossimi giorni, mesi, anni, succederanno fatti analoghi, saremo punto e a capo, come in un loop senza fine.
Quindi, care amministrazioni, caro Governo, applicatevi una buona volta.
Capisco la vostra poca professionalità, capisco lo sbattimento, tutti gli impedimenti economici (i soldi del PNRR spendeteli meglio, però), organizzativi e la mancanza di autonomia per gestire problematiche del genere. Lo so bene che siete solo dei camerieri e non contate nulla, ma almeno provateci, pensate in grande, non edificando eco-mostri inutili e costosissime metropolitane ma, per esempio, occupandovi della presa in cura di tutto il territorio. Mettere le toppe servirà a poco, la vostra propaganda non avrà più effetto, nonostante il martellamento mediatico ed il fideismo delle vostre sentinelle.
Forza e coraggio, CIALTRONI...





giovedì 10 ottobre 2024

LA FUFFA PROPAGANDISTICA SULLA GIUSTIZIA DELLA DESTRA


Leggendo il DDL sulla Giustizia del Governo Meloni, ti cadono le braccia per diversi motivi. Intanto, la grande fuffa espressa in 19 articoli inutili e confusivi che andranno a complicare ulteriormente i processi, senza risolvere nulla. 
Poi, i bersagli principali di questa triste propaganda spaghetti, come sempre sono pesci piccoli, anzi, piccolissimi, compreso il dissenso che rischia di diventare oggi uno psico-reato.
Antipatico ricordarlo, ma qualche anno fa, in diversi articoli avevo ammonito tutti che, in vista di future povertà, aumento massivo di licenziamenti per delocalizzazioni, per trasformazioni degli asset industriali, guerra tra poveri, era necessario per l'agenda neoliberista una progressiva stretta sugli scioperi, sulle manifestazioni e, appunto, sul dissenso popolare, mediatico ed anche interniano.
Motivo per cui siamo passati dal tecnocrate Draghi ad un Governo ancillare di destra, in un logico passaggio di consegne, dove il primo aveva preparato il terreno fertile, mentre il secondo deve esercitare solo il ruolo di sentinella del padrone.
Lo stesso schema ovviamente era accaduto ai Governi di "sinistra", ma riguardo altre tematiche, ampiamente trattate in questo blog durante la lunga fase pandemica. Ogni polo si occupa di amministrare specifiche agende, sopra ci sono i decisori.

Infine, dove invece bisognava mostrare fermezza, autorità e anche repressione, il nulla quantico. Mi riferisco ai clan mafiosi delle occupazioni che gestiscono con la forza migliaia di immobili, ai privati che occupano appartamenti per anni, impedendo ai legittimi proprietari di entrare in casa propria o di affittare il proprio immobile, e non tanto alle tante famiglie disperate, realmente povere, che occupano luoghi abbandonati, fatiscenti per non andare sotto un ponte o cadere nella rete criminale. 
Si fa volutamente di tutta l'erba un fascio, senza alcuna gradualità, parificando tutti anche nelle pene, mettendo tutto sullo stesso piano, tanto i più forti nella filiera specifica saranno avvantaggiati, come sempre.
Riguardo all'ordine pubblico si parla di aggravare i crimini perpetrati nelle stazioni ferroviarie o, udite, udite, nei convogli, e non sui “mezzi pubblici”, anche qui, in modo che non sia chiaro e che tutto rimanga nell'alveo della propaganda.
Parlare di convogli non significa nulla (da dizionario: gruppo di veicoli che procedono insieme lungo una stessa strada), è tutto molto ridicolo e penoso.
Per controllare e reprimere il crimine nelle stazioni o in certe specifiche zone, bisognerebbe assumere e ben remunerare nuove forze dell'ordine preparate, fare controlli capillari nei quartieri dove ci sono serie problematiche.
Ai disperati che rubano, stuprano e compiono crimini violenti, sai quanto gliene frega di un aumento di pena che, tanto, non si realizzerà mai nei termini paventati.

Questo fa capire quanto al Governo di destra interessi realmente poco l'ordine pubblico, il racket mafioso, la microcriminalità, le baby gang, il bullismo scolastico, e quanto invece sia interessato a reprimere SOLO dissenso e manifestazioni di studenti, lavoratori e cannabis (cocaina non pervenuta, quella viene consumata beatamente a corte).
Appena la Meloni è andata al Governo ha dato questo segnale, secondo lo schema di cui sopra. 
Con tutti i problemi del bel paese, ha avuto la geniale idea di presentarsi al mondo colpendo i rave con addirittura 6 anni di carcere, come per uno stupro, come se i rave fossero l'emergenza nazionale. 
Poi l'uso dei manganelli contro studenti e lavoratori, fino ad oggi, dove un Salvini qualunque sente il bisogno impellente di chiudere tutti gli esercizi che vendono cannabis light, andando di conseguenza a colpire l'intera filiera che produce anche cannabis terapeutica, perché a nessuno converrà produrre più nulla, quindi acquistandola all'estero a costi moltiplicati. 
Per non parlare del caporalato che non viene più citato, per non scontentare la parte dell'elettorato più razzista, senza specificare come si concretizzino eventuali rimpatri, finanziando Hotspot lager, senza tessere nessuna seria relazione diplomatica con i paesi africani per contenere sbarchi, senza alcuna capacità di valorizzare l'immigrazione sana e fisiologica, o di gestire quella delinquenziale, perché andrebbero poi a scontrarsi con le mafie italiane che necessitano di eserciti di disperati da arruolare. 
Un papocchio fatto da principianti!
Dei cialtroni cronici, l'elenco di orrori purtroppo è lungo e non riguarda solo la Giustizia. 
Vogliamo parlare dell'appoggio incondizionato alla NATO contro la Russia che ci ha sfavorito economicamente sui prezzi al dettaglio, sulle bollette, o la passività riguardo Israele e le sue guerre genocidarie? Alla faccia dei patrioti!
Vogliamo parlare della Cultura e dello spettacolo ignobile a cui abbiamo assistito? 
C'è da sperare nella loro eterna insipienza, perché manco i "duri" sanno fare, e quando lo fanno, purtroppo, colpiscono inesorabilmente solo i ladri di polli, i manifestanti ed i lavoratori. I segnali ed i messaggi sono chiari, evidenti!
Un DDL vergognoso ed al tempo stesso ridicolo, un'ulteriore propaganda che farà solo danni, avvantaggiando la criminalità organizzata, facendo credere alla parte dell'elettorato più tonto che la destra lavora per loro, quando, semmai, lavora per LORO...
Come riportato sopra, anche la sedicente sinistra ha svolto per conto dei padroni del vapore le sue infami fascisterie sull'obbligo vaccinale, sul GP, sulle chiusure, sulle multe e sulla dura repressione del dissenso. Oggi però ha vinto la destra ed è giusto e corretto criticarla aspramente, come ieri si criticavano con forza gli esecutivi di diverso colore politico.
Sotto ho postato il link degli articoli in questione, 19 supercazzole vuote e talvolta capziose, strumentali che, speriamo, siano almeno modificate, anche se andrebbero cancellate in toto.


Disegno di legge recante: 
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica":
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_2_1.page?contentId=SAN47369




martedì 1 ottobre 2024

BAMBINI, NON BAMBIN*



Il 28 settembre 2024 all'Università di Roma TRE era programmato un fantomatico laboratorio per BAMBIN* trans (dai 5 ai 14 anni). Dopo diverse alzate di scudi, talvolta con argomenti reazionari e fallaci, talvolta con argomentazioni di buonsenso, pare sia stato momentaneamente cancellato.
Intanto, il famigerato uso dell'asterisco dal valore neutro! L'impronunciabile oscenità del neolinguaggio che, in punta di piedi, i think tank neoaristocratici stanno instillando nel sottobosco culturale, è da rigettare al mittente.
Poi, la necessità di trattare una tematica indotta, di cui nessuno sentiva il bisogno, ovvero,
le storie di "vita vissuta" di presunti bambini trans a partire dai 5 anni in avanti.
Provate allora ad immaginare quale bagaglio di esperienze possa avere accumulato un bambino così piccolo. Fino a pochi anni prima girava sul passeggino, mentre oggi si percepisce fluido, pronto a raccontare al mondo i suoi traumi a causa della disforia di genere.
Cosa significa essere bambini trans? Bambini maschi che si sentono femmine e/o viceversa, che fin dall'asilo pensano di vivere in un corpo estraneo? Bambini che affermano con sicumera il loro diritto ad essere fluidi come un adulto?
I bambini non hanno una maturità sessuale ben definita, la sviluppano nel corso del tempo, esperienza dopo esperienza, scontrandosi con il mondo, affermando la propria personalità, le proprie idee, diventando persone adulte, sviluppando infine un'orientamento, qualunque esso sia.
Ci sono cosiddetti adulti con problemi di identità, figuriamoci se può esistere una personalità già formata a quell'età.
Il problema poi non è tanto l'identità sessuale di un bambino, ma l'intervento coercitivo degli adulti nel voler determinare una situazione prestabilita, attraverso un laboratorio ideologico.
Li si vuole accompagnare in un percorso fatto di farmaci che bloccano lo sviluppo?
Questo è lo scopo ultimo, questo è l'interesse di certe entità?
Lasciateli sperimentare e sbagliare nel corso tempo, lasciateli liberi anche dalle smanie di certi genitori oppressivi e patogeni che si sostituiscono alle loro scelte. Non imbrigliateli nelle vostre paure, nelle vostre masturbazioni piccolo borghesi progressiste, non influenzateli, solo in questo modo conosceranno le loro reali pulsioni e il genere di appartenenza.
I bambini hanno sicuramente una grandissima curiosità, anche sessuale, ma va lasciata libera di manifestarsi senza INTERFERENZE ADULTE.
La volontà capziosa di creare dall'alto contenitori di genere, in base ai programmi discussi in certi salotti filantropi e, poi a cascata, modulati nella società civile, nelle scuole, nelle università, negli ospedali, è indicativa di una certa ideologia liberista che ha la necessita di plasmare l'uomo neutro che sarà.

Tutto deve rispondere a protocolli prestabiliti, allora guai se parli di sviluppo naturale dell'individuo.
La parola NATURA nel neolinguaggio diventa sinonimo di conservatorismo, di misoginia, di transfobia. Guai ad usare certi termini così "patriarcali", e se iniziano a risultare obsoleti, significa per logica conseguenza che siamo pronti ad accettare una frontiera post-umana. L'umano è il vecchio, il transumano rappresenta la rivoluzione, la sua impellente e repentina trasmutazione.
Un'ideologia prometeica che necessita di un popolo di malati da guidare, da imbozzolare, al quale viene negato il superamento di qualsiasi frustrazione, l'avallo di un delirio di onnipotenza.
Le fasi della vita possono essere saltate e byapassate da farmaci invasivi, attraverso la folle volontà di intervenire sullo sviluppo psicofisico fin dalla tenera età, perché oggi è politicamente corretto accogliere certe ideologie senza alcuna critica.
L'uomo neutro adulto del futuro potrà solo sublimare, per il resto ci penserà l'autorità vigente. Questo è il triste miraggio nella formazione del neocittadino apolide ed atomizzato, da domani pure frizzato nello sviluppo psico-fisico.
Ogni occasione è buona per creare bisogni indotti, fatti passare in maniera artificiale per libertà, per diritti civili, ma che tali non sono.
Se al giorno d'oggi vuoi avere fondi per sperimentare qualsiasi distopia dal sapore mengheliano, devi sposare determinate tematiche e proporle come impellenti necessità dei tempi moderni.
Mi piacerebbe vedere la stessa verve illuministica riguardo l'aumento degli stipendi degli insegnanti, nell'investimento in edilizia scolastica, nella creazione di classi meno affollate, di laboratori musicali e artistici, in attività sportive e ludiche.
Invece no, la modernità ci impone il tema dei BAMBINI TRANS, tema che, diciamocelo, esiste solo nel cervello di certi demagoghi che rispondono a specifiche entità sovragestionali.
I desideri di certi pensatoi sono quelli di ufficializzare e far accettare da un lato il bambino ipersessualizzato, come fosse maggiorenne (legittimando indirettamente anche la pedofilia? Non so, mi sorge un dubbio), dall'altro di indurre un sentimento nichilista di assenza di identità, in quanto potenzialmente fluida, visioni ideologiche che andranno a rieducare a livello sottile il cittadino e la psicologia di massa del futuro.
La catalogazione ISO-9000 degli orientamenti di genere è qualcosa che attiene ad uno Stato etico. Un tempo si operava con la censura, oggi si tende a saturare il desiderio, ottenendo lo stesso scopo di controllo e di annullamento delle rispettive e molteplici identità, altro che affermare una chiara identità. La volontà non detta è quella di perseguire una lenta ed inesorabile disgregazione delle soggettività, sostituendosi attraverso una propaganda ambigua ed un relativismo radicale.

Operando falsamente nell'ampliare il raggio delle declinazioni degli orientamenti, si ottiene l'effetto contrario, quello di reprimere e schiacciare la naturale maturazione della propria sfera sessuale, dell'eros, infine, dell'amore.
Il termine AMORE è oramai un vecchio arnese in disuso, è diventato un concetto "pornografico" e scorretto all'interno del neo-moralismo positivista, un sentimento troppo passatista che deve essere bandito, meglio rifondare i generi, un po' come accade per le sovranità nazionali, in nome di un presunto nuovo ordine planetario ancora più pervasivo.
Quando è lo status quo a voler normare la nostra sessualità, plasmando il pensiero a partire dai 5 anni, c'è da rabbrividire, perché questo è solo il primo passo di una evidente forma di controllo neoreligioso che riguarda gli aspetti più profondi della nostra vita.
Il catalogo di Stato dei sessi e delle loro relative manipolazioni non renderà libero nessuno, invero, opera nel senso diametralmente opposto.
Tutte le nostre pulsioni sono condizionate dall'esterno, qualunque esse siano.
Esiste una certa percentuale genetica di innatismo, ma per il resto siamo il prodotto di una rielaborazione personale dell'ambiente, delle esperienze vissute che condizionano la nostra realtà.
I bambini a maggior ragione, proprio perché sono in fase di sviluppo, sono fortemente condizionabili. Possono imparare a replicare dall'ambiente circostante, scimmiottando bullismi macisti, come possono credere di percepirsi fin dai 5 anni, diversi dal proprio sesso biologico. Il tema non è se ti piacciono i maschi, le femmine o entrambi, basterebbe una normale e sana educazione civica che insegni il rispetto e la convivenza nella diversità di sensibilità e di sentimenti, il problema è l'induzione pelosa e coercitiva che, dal pulpito cattedratico di certe eminenze biopolitiche, si propone come nuova etica per ben altri scopi.
Lasciate in pace i bambini, non tirateli per la giacchett*, saranno loro da grandi a scegliere i rispettivi e sacrosanti orientamenti sessuali, qualunque essi siano, senza bisogno dell'aiutino dall'alto di contenitori burocratici e neoreligiosi, senza inutili protocolli e programmi demenziali da seguire.
Soprattutto, chiamiamoli BAMBINI non BAMBIN*.
Basta con questo linguaggio autoritario e distopico, avete rotto il cazz*...