In un mondo normale, Israele dovrebbe essere da tempo immemore sotto embargo per crimini di guerra e, di conseguenza, escluso da qualsiasi competizione sportiva.
Israele, oltretutto, non è manco in Europa e quindi non dovrebbe comunque partecipare a qualsiasi competizione sportiva europea.
I Maccabi Fanatics – questo il nome del gruppo ultras – sono conosciuti per la loro predisposizione alla violenza e l’ideologia di estrema destra, che li avvicinano alla ben più famosa Familia del Beitar Gerusalemme. In origine, la squadra di Tel Aviv era espressione, come tutti i club denominati Maccabi, del movimento sionista conservatore.
Lo stesso comportamento messo in mostra nella capitale olandese si era visto lo scorso 7 marzo ad Atene, quando il club israeliano era andato in trasferta in casa dell’Olympiakos. Nelle ore precedenti alla partita, gli ultras del Maccabi avevano aggredito in gruppo una persona di origini egiziane a Piazza Syntagma. La sua unica colpa sarebbe stata quella di indossare una kefiah.
Invece, la "sovragestione" strumentalizza le opposte tifoserie per creare un clima di strategia della tensione, clima che legittimerà mediaticamente il nuovo fronte colonialista sionista in tutto il medioriente.
Punto 2°- PROVOCAZIONI E VITTIMISMO:
Punto 3°- LE CONSEGUENZE DELL' AMORE:
Israele, oltretutto, non è manco in Europa e quindi non dovrebbe comunque partecipare a qualsiasi competizione sportiva europea.
I Maccabi Fanatics – questo il nome del gruppo ultras – sono conosciuti per la loro predisposizione alla violenza e l’ideologia di estrema destra, che li avvicinano alla ben più famosa Familia del Beitar Gerusalemme. In origine, la squadra di Tel Aviv era espressione, come tutti i club denominati Maccabi, del movimento sionista conservatore.
Lo stesso comportamento messo in mostra nella capitale olandese si era visto lo scorso 7 marzo ad Atene, quando il club israeliano era andato in trasferta in casa dell’Olympiakos. Nelle ore precedenti alla partita, gli ultras del Maccabi avevano aggredito in gruppo una persona di origini egiziane a Piazza Syntagma. La sua unica colpa sarebbe stata quella di indossare una kefiah.
Invece, la "sovragestione" strumentalizza le opposte tifoserie per creare un clima di strategia della tensione, clima che legittimerà mediaticamente il nuovo fronte colonialista sionista in tutto il medioriente.
Punto 2°- PROVOCAZIONI E VITTIMISMO:
La squadra del Maccabi Tel Aviv ha una delle tifoserie tra le più fasciste e xenofobe del globo terracqueo. Non si contano i pestaggi, i cori profondamente razzisti, gli striscioni esibiti anche in Olanda e taciuti dai media pavidi, controllati dalla stessa sovragestione.
Durante una partita, la scorsa estate, uno striscione riportava la seguente frase: "Un bambino israeliano vale di più di un bambino palestinese".
Pensate, a parti invertite, quante vesti si sarebbero stracciate, tra giornalisti e politicanti vari.
Invece, la UEFA chiude un' occhio, o forse entrambi, se i tifosi israeliani esibiscono impunemente tali striscioni infamanti.
Durante il silenzio del minuto di raccoglimento per le vittime di Gaza e di Valencia, i tifosi del Maccabi urlano frasi razziste contro palestinesi ed europei, stracciano bandiere palestinesi dalle abitazioni, però poi si lamentano perché qualcuno di loro è stato menato all'uscita dello stadio. Il solito doppiopesismo e il solito vittimismo che giustifica qualsiasi fascisteria da parte dei soliti noti.
Non solo, tutta l'informazione marcia e propagandistica occidentale, parla di caccia all'ebreo, di "Notte dei lunghi coltelli" e di altre amenità del genere, tacendo sulla gravità di quello che era successo prima. Strumentalizzando questo fatto come distrazione di massa dagli ennesimi attacchi israeliani a Gaza, in Cisgiordania e pure a Beirut.
Durante una partita, la scorsa estate, uno striscione riportava la seguente frase: "Un bambino israeliano vale di più di un bambino palestinese".
Pensate, a parti invertite, quante vesti si sarebbero stracciate, tra giornalisti e politicanti vari.
Invece, la UEFA chiude un' occhio, o forse entrambi, se i tifosi israeliani esibiscono impunemente tali striscioni infamanti.
Durante il silenzio del minuto di raccoglimento per le vittime di Gaza e di Valencia, i tifosi del Maccabi urlano frasi razziste contro palestinesi ed europei, stracciano bandiere palestinesi dalle abitazioni, però poi si lamentano perché qualcuno di loro è stato menato all'uscita dello stadio. Il solito doppiopesismo e il solito vittimismo che giustifica qualsiasi fascisteria da parte dei soliti noti.
Non solo, tutta l'informazione marcia e propagandistica occidentale, parla di caccia all'ebreo, di "Notte dei lunghi coltelli" e di altre amenità del genere, tacendo sulla gravità di quello che era successo prima. Strumentalizzando questo fatto come distrazione di massa dagli ennesimi attacchi israeliani a Gaza, in Cisgiordania e pure a Beirut.
Punto 3°- LE CONSEGUENZE DELL' AMORE:
Il ministro israeliano Smotrich ha l'impudenza di affermare questa oscenità: «Con Trump è ora di annettere la Cisgiordania».
Ci siamo arrivati finalmente, lo scrivo da 2 anni che il progetto era questo. Ora dovrebbe essere chiaro anche ai più ottusi che l'attentato del 7 ottobre del 2023, eteropilotato e permesso dal Mossad, è stato solo la scusante per invadere tutti i paesi limitrofi e compiere un genocidio mai risolto del tutto.
Oggi, forse, c'è la grande occasione per chiudere definitivamente la partita, eliminando tutti i palestinesi e libanesi.
Purtroppo, non si tratta di una banale partita di calcio, bensì di una partita infinitamente più importante, quella della sopravvivenza di milioni di civili, ma si sa che il calcio è una metafora della vita.
Oggi, forse, c'è la grande occasione per chiudere definitivamente la partita, eliminando tutti i palestinesi e libanesi.
Purtroppo, non si tratta di una banale partita di calcio, bensì di una partita infinitamente più importante, quella della sopravvivenza di milioni di civili, ma si sa che il calcio è una metafora della vita.