venerdì 25 aprile 2025

LA BUFALA DEI 2 PAPI (CRONOLOGIA DEGLI EVENTI)


In questi giorni, dopo la dipartita di Papa Francesco, sul web è tornata l'antica diatriba sulla coesistenza dei due Papi, follia alimentata da sedicenti giornalisti puntualmente smentiti, e da nemici di Bergoglio di ogni latitudine, soprattutto, tra le fila dei conservatori, dei clerico-reazionari e in un certo complottismo deleterio che, scientemente, sbaglia i bersagli e si incaponisce se provi a risvegliarli dal sonno della ragione.
Tutti personaggi tristi e frustrati che vedevano solo in Bergoglio il male dei nostri tempi, rimpiangendo i suoi predecessori, come se la Chiesa non si fosse mai macchiata di crimini. 
Per carità, finché si tratta di preferire un campanile ad un altro, de gustibus, ognuno scelga il suo santino preferito o nessuno di essi, però se si devono inventare storie assurde prive di alcuna logica e buon senso, meglio tacere e far parlare i fatti storici.
Al posto che incentrarsi e focalizzare quali siano state le vere cause delle dimissioni di Ratzinger, capire le lotte fratricide in seno alla Chiesa di Roma, comprendere gli accordi tra le due fazioni belligeranti millenarie, il fatto di non essere riusciti a denunciare con forza la lobby pedofila vaticana, gli scandali passati dell'Opus Dei e dello IOR, si scade nella ridicola questione dei 2 Papi in carica, nelle tifoserie da stadio, nella guerra tra poveri fedeli rincoglioniti.
L'abdicazione di Ratzinger, probabilmente, non riguardava solo il fatto dell'età e delle forze necessarie per esercitare il suo papato, forse gli fu sussurrato e consigliato di farsi da parte, infine, ci fu un accordo tra le due fazioni in campo per accontentare entrambe le posizioni, riguardo la nuova gestione del potere in Vaticano. 
Ci possono essere mille ragioni, però che abbia abdicato al suo trono è un fatto oggettivo. Purtroppo, non è così per tutti. 
Qualcuno afferma addirittura che, dal 2022, non ci sia più stato un Pontefice, che Bergoglio non sia morto e sia anche lui nella famosa isola dei vip, oggi frequentatissima, fuggito al suo destino in carrozzella a 88 anni, con defibrillatore e poi nascosto da suore nichiliste sotto la montagna sacra. 
Oppure, si sperticano sulla presenza di vari sosia, gli immancabili sosia vissuti e morti al posto di Bergoglio, poveri teatranti sacrificati all'altare papale, o ancora che è morto due anni fa manoncelodicono. Tutte teorie che si contraddicono l'una con l'altra, talvolta pronunciate e scritte dalle stesse persone in preda ad un delirio isterico che, di cristiano, ha veramente poco.
Il baritono ed ex-blogger Cionci ci ha fatto un libro, "Il Codice Ratzinger", opera poi smentita da parte di tutti gli interessati, ma non dalla folla di beoti adulatori che non mollano l'osso pur di non dover ammettere di aver creduto in questi anni a sciocchezze pedissequali.
Lo stesso Monsignor Viganò, vecchio gatekeeper che gioca su più fronti per motivi oscuri, iniziò a insinuare dubbi per poi ritrattare e cambiare versione, per motivare l'attacco frontale contro Papa Francesco.
Così fu lo stesso Ratzinger a smentire queste voci, scrivendo di suo pugno due lettere al Cardinale Brandmüller, senza mai ritrattare.
Le due missive furono pubblicate dal quotidiano tedesco BILD.
Cosa scrisse Ratzinger nelle sue lettere per fugare ogni dubbio, dopo le ennesime strumentalizzazioni dei sedicenti giornalisti e nemici di Bergoglio?

Leggiamo alcuni stralci pubblicati che certificano le posizioni in campo:
Benedetto XVI risponde alle affermazioni di Brandmüller a proposito della rinuncia al pontificato. Il cardinale aveva affermato che Ratzinger decidendo di farsi chiamare “Papa emerito” aveva creato una figura inesistente in tutta la storia della Chiesa.
Ecco come risponde l’interessato: 
«Lei ovviamente sa molto bene che – sebbene rarissimamente – ci sono stati Papi che si sono ritirati. Cosa erano dopo? Papi emeriti? O che cosa altro?».
«Nel mio caso - scrive ancora Ratzinger a Brandmüller - sicuramente non sarebbe stato sensato dichiarare semplicemente un ritorno al cardinalato. Sarei stato permanentemente esposto al pubblico come appunto è un cardinale – anzi, di più, perché in lui si sarebbe visto l’ex Papa.
Ciò avrebbe potuto condurre, volendo o non volendo, specialmente nel contesto della situazione attuale, a conseguenze pesanti.
Con il Papa emerito ho cercato di creare una situazione nella quale io fossi per i mass media assolutamente inaccessibile e nella quale fosse pienamente chiaro che c’è solo un Papa.
Se lei conosce una via migliore e crede di poter condannare quella da me scelta, la prego di dirmelo. La saluto nel Signore
».
«Posso ben capire il profondo dolore che Lei e molti altri avete provato con la fine del mio pontificato, ma il dolore, così mi sembra, in alcuni e anche in Lei è diventato una rabbia che non riguarda più solo la rinuncia, ma si estende sempre più anche alla mia persona e al mio pontificato nel suo insieme».
Morale della favola:
Già nel contenuto di alcuni stralci delle lettere pubblicate si comprende chiaramente che fu proprio Ratzinger a farsi chiamare "Papa Emerito".
Non solo, da alcuni passaggi certificati, l'ex Papa afferma che "c'è solo un Papa", parlando della "fine del suo pontificato", di conseguenza il Papa era uno solo ed era Bergoglio, questo a prescindere piaccia o meno, quella è un'altra questione. Altro che due Papi o mancanza di un Papa.
Così se lui in prima persona parla di dimissioni dal suo pontificato, anche un analfabeta funzionale potrà comprendere il significato di queste parole.
AMEN

Vademecum:
1- Joseph Ratzinger, eletto come Benedetto XVI, fu il primo Papa a rinunciare al pontificato dopo il Concilio Vaticano II, nel febbraio 2013, e fu il primo ad assumere il titolo di "Papa Emerito".
Titolo: Il titolo di Papa emerito è stato scelto per indicare che il Papa non è più il capo della Chiesa, ma rimane comunque un membro della Chiesa cattolica, con uno status speciale.

2- Ratzinger, come Papa emerito, ha scelto di mantenere l'abito bianco, ma con alcuni distinguo, come ad esempio la fascia rossa, che si distingue dalla fascia bianca del Papa regnante.

3- Ratzinger non rinunciò al papato in sé, ma all'esercizio attivo del ministero pontificio, che considera un compito faticoso che non poteva più svolgere adeguatamente a causa dell'età.
La "morte" del Papa:
L'espressione "morte del Papa" in realtà si riferisce alla rinuncia al ministero pontificio, non alla morte fisica. Ratzinger, anche dopo la rinuncia, mantenne una forte connessione con la Chiesa e il papato, anche se non era più il Papa in carica.
Il ruolo del Papa emerito:
Il titolo di "Papa emerito" indica che il Papa ha rinunciato all'esercizio del ministero, ma non al suo legame spirituale con la Chiesa e alla sua autorità spirituale.


4- Nel diritto canonico, "munus" e "ministerium" sono spesso utilizzati in modo interscambiabile, indicando un incarico o un servizio che si svolge per la Chiesa. Tuttavia, "munus" si riferisce più genericamente a un compito o una responsabilità che è intrinseca a una particolare funzione o ruolo, mentre "ministerium" ha un significato più specifico, indicando un servizio attivo e personale che viene svolto. Non sono separabili, ma piuttosto complementari: "munus" è il fondamento, il dovere, mentre "ministerium" è la sua attuazione concreta.
Più nello specifico:
Munus: Questo termine latino si riferisce a un ufficio, una funzione, un incarico che è affidato o che è proprio di qualcuno. In diritto canonico, può indicare la giurisdizione ecclesiastica (munus regendi), che è una e indivisibile e appartiene al Romano Pontefice e ai Vescovi per diritto divino.
Ministerium:
Questo termine latino indica un servizio, un ministero, una funzione svolta in modo attivo e diretto. In diritto canonico, si riferisce al ministero della parola, dei sacramenti, della carità, e in generale a tutte le attività che un membro della Chiesa è chiamato a svolgere per la costruzione del Regno di Dio.
In sostanza, il "munus" è il fondamento, la responsabilità che deriva dal proprio ruolo, mentre il "ministerium" è la concreta realizzazione di quel "munus" attraverso azioni specifiche e attive. Non sono due entità separate, ma piuttosto due aspetti di un unico concetto: un incarico, un compito che si svolge attivamente attraverso il servizio alla Chiesa e ai suoi membri.
Ad esempio, il "munus" di un vescovo è quello di governare la propria diocesi, mentre il "ministerium" di un vescovo è quello di predicare la parola di Dio, amministrare i sacramenti, e guidare la comunità ecclesiastica.

5- Sepoltura: Dalla fine del Concilio di Trento – nel 1563 – a oggi si sono succeduti 42 papi, da Pio IV che portò a termine il Concilio tridentino a Francesco, pontefice regnante. 
Di questi, 14 non sono sepolti in Vaticano.



domenica 20 aprile 2025

GENESI DELL' INCHINO (DALLA RELIGIONE ALLA MELONI E TRUMP)



Anche la Meloni si è inchinata a Trump. Non avevamo dubbi ne particolari aspettative.
Cosa significa il "noto inchino"?
Significa che nella scala sociale del potere, i sottoposti si inchinano metaforicamente al padrone di turno. Seguono i suoi dettami, lo riveriscono e accettano la loro condizione di subalternità spirituale, sociale e culturale. Piegano la loro alma a quella dell'oracolo religioso, oggi al potere economico-militare, insito nei rapporti di forza tra paesi master e paesi servant.
Al contrario, chi si ribella alla fede oracolare relativa al regnante più forte, si deve necessariamente sacrificare, anche con la vita e la storia è piena di esempi e di martiri.
E' un discorso lungo e ancestrale che nasce nella notte dei tempi e dei templi, l'inchino ha origini religiose e oracolari.
La stessa fede oracolare primordiale, ovvero, lealtà e credenza nell'autorità costituita (solitamente, costituita dal più forte e dal più malvagio, sennò non sarebbe tale), è traslata da tutti i culti religiosi, nella cosiddetta modernità, quindi nella scienza, nello scientismo, nel materialismo economico, fino ad assurgere ad astrazione. Quindi nei millenni ha assunto significati differenti, sempre strumentalizzati ad arte dal potere costituito con tutti i neo linguaggi che sono nati in seno agli status quo di ogni tempo e latitudine.
Il significato etimologico di FEDE è il fatto di credere con assoluta convinzione nella verità e giustezza di un assunto, diventato nel corso della civilizzazione dell'uomo più un concetto astratto e metafisico con prerogative e ricadute curiosamente materialistiche.
E' un modo per guidare la vita materiale dei sudditi, invocando strumentalmente un concetto surrogato di spiritualità, quello che, secondo me, ha esercitato il potere temporale religioso un po' ovunque.
Proprio per tarpare la naturale spiritualità, la coscienza individuale, collettiva e rendere la metafisica una sorta di meme materialistico, le entità arimaniche e arcontiche di steineriana memoria, hanno favorito i presupposti per la nascita poteri temporali religiosi, ma ancor prima degli oracoli atavici.
Quindi il potere stesso, da sempre e per sempre, esercita queste programmazioni egregoriche per far accettare il suo dominio sull'altro e dominare nei secoli.
Questi meccanismi spirituali e psicologici, sono patrimonio ereditario del nostro pantheon animico e genetico, così tendiamo naturalmente a replicarli al cospetto di una qualsiasi autorità vigente, lo facciamo, chi più chi meno, tutti.
Ergo, il vero complotto relativo alla sudditanza versus chi comanda, verso il sacerdote, verso il potente di turno, ma anche più in basso, verso il capo ufficio, verso il più forte, nasce da questa programmazione strutturale animica ancestrale.
Il popolo è rimasto bambino da prendere per mano, contento di essere tale.
Tutto questo per dire che il suddito si veste di bianco e si mostra vergine all'oracolo di turno, naturalmente si inchina al suo cospetto e gli dona il suo popolo, leggi figlio.
Una sorta di Pasqua controiniziata, che in parte nasce già controiniziata.
Tradotto, la Meloni si è inchinata ed ha regalato a Trump la possibilità di comprare il suo gas liquido che costa 4 volte quello russo, gli ha regalato una parte di nostra libertà sui diritti sociali, relativamente al fatto che verranno sottratti allo Stato Sociale 2 miliardi di euro per comprare le loro armi, e tanta altro a nostro danno.
L'inchino ha anche connotazioni simboliche di passività sessuale, oltre a quelle di cui sopra.

AMEN
(nel caso della Meloni, potremmo dire MENA, ovvero la dea minore che, insieme a Giunone, si occupava del flusso mestruale delle donne, una dea simbolicamente sottoposta).

martedì 15 aprile 2025

BALLE SPAZIALI (6 AMAZZONI DI AMAZON)



Sei donne in cerca d'autore con tute attillatissime blu elettrico. Sei amazzoni di Amazon.
Jeff Bezos ha presentato il suo equipaggio come il simbolo dell'emancipazione femminile contemporanea. Il team, capitanato da Lauren Sanchez, fidanzata di Jeff Bezos, è partito il 14 aprile, a bordo del New Shepard di Blue Origin, in Texas, per un volo suborbitale di 11 minuti, giusto il tempo per un breve coito spaziale.
Inizialmente, ero convinto fosse il nuovo videoclip di Katy Perry, con tanto di razzo proto-fallico che portava in cielo 6 vip, vestite stile Fantastici 4, mentre osservano la Terra scherzando e ridendo, all'interno di un Lem a forma di cappella metallica. 
Invece, leggo incredulo e stupito che è stato venduto come gitarella spaziale, come fosse un fatto reale. 
Come è possibile?
Al netto del palese fake, comprensibile anche da un grave oligofrenico, Amazon del tecnocrate figlio d'arte Bezos, riceverà ingenti fondi statali per continuare a fingere di poter andare nello spazio ed alimentare il desiderio di colonizzazione astrale.
Questo per dire che, nonostante sia l'ennesimo tarocco cosmico, trovo divertente si prenda per il culo i sudditi creduloni, creando storie del genere. Da un certo punto di vista possiamo definirla una stupida genialata.
Quello che invece mi disturba, è che queste aziende para-statali, gestite da famiglie storiche del sistema, siano la punta diamante dell'apparato militar-industriale (si, perché dipendono tutte dallo Stato profondo), sottraendo soldi pubblici, quelli si reali, e PIL allo Stato Sociale, indebitando i cittadini di quella che chiamiamo la più grande democrazia del mondo.
Drenando dollaroni a scapito di tutti i diritti sociali, violati anche nella scelta di rappresentare un fascio-wokismo dominante che imbelletta il tutto e dall'alto dei cieli grida: "poveriii...".
Siamo ben oltre alla farsa, siamo all'accettazione della farsa come vera realtà. 
Siamo all' ufficializzazione del pensiero magico, inteso nell'accezione di pensiero fantastico, irrazionale e infantile. Ci penserà l'AI a determinare i nostri pensieri.
Così, basta piazzare delle avvenenti o quasi topgirl e tutto diventa figo, reale e tu devi accettarlo perché ce lo dice il progresso, leggi regresso, leggi virtualità, leggi plagio emozionale.
Però, devo dire che, a differenza dello psicopatico Musk, sicuramente più volgare e rozzo, Bezos, si mostra più liberal e woke, più trendly, spacciando questo scherzo per femminismo d'avanguardia, plasmando al contrario un femminismo tossico.
Ufficializzando mediaticamente anche lo scontro tra titani del cosmo. 
Chi tifa Musk e chi tifa Bezos. Ad ognuno il suo super-eroe, come fossimo in una saga Marvel.
I diritti delle donne oggi non devono più essere risolti lottando dal basso, laddove non sono rispettati, ma devono essere SUBLIMATI veicolando delle starlette che volano più in alto di esperti professionisti, senza alcuna preparazione, senza alcuna vera tuta spaziale, senza manco poter pisciare tutta la coca che hanno inalato poche ore prima.
Video ergo sum. Allora il reale è diventato lo scrolling di frammenti del vivere, o meglio del non vivere. Oggi basta proiettarsi ed identificarsi nelle mitiche imprese straordinarie, come dentro un fumetto, e credere che queste siano parte della realtà.
A questo servono tutti questi soldi spesi dagli enti cosiddetti spaziali, a creare nuova fede religiosa su un oracolo digitale, perché non sia mai l'antico adagio "credere, obbedire, combattere", a vantaggio di una presunta autorità che detta l'agenda dei nostri pensieri, dei nostri incubi. Però, combattere soprattutto contro chi non accetta il verbo irrazionalista di questo bio-imperialismo.
Serve a far accettare, alla psicologia di massa, l'egregora del controllo sistematico e sempre più pervasivo, del "L'HANNO DETTO LORO", quindi mi devo fidare. 
Serve alla militarizzazione di una società sempre più globalista e totalitaria, però venduta come figata ai poveracci di ogni latitudine, che sono passati dalle apparizioni mariane a quelle digitali.
E, allora, facciamo tutti un bel Wow... Forza yankee!

Sotto nel video, la preparazione della comica messinscena.






martedì 8 aprile 2025

LA PROFEZIA SI È GIÀ AVVERATA (pubblicato per IN ESERGO)




In un interessante articolo della piattaforma indipendente di giornalismo investigativo con sede nei Paesi Bassi Follow The Money, focalizzata su temi finanziari ed economici, si parla di una lobby israeliana che ha il compito di influenzare politicamente i gruppi progressisti, riformisti e liberali e, soprattutto, di fare pressione sul fronte popolare-conservatore europeo.
Naël Dillenbourg scrive di un gruppo di militari israeliani di alto livello che ha avuto accesso al Parlamento europeo senza alcun accreditamento. 
Amir Avivi, generale di brigata in pensione dell'esercito israeliano, è il fondatore dell'Israel Defense and Security Forum (IDSF), organizzazione che riunisce più di 35000 soggetti provenienti da tutti i settori dell'apparato di sicurezza. 
Insieme a un gruppo di ufficiali di alto rango e a un ex direttore degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, l'ex generale ha tenuto una conferenza con i membri del Partito Popolare Europeo, il gruppo più numeroso del Parlamento. 
Dopo il 7 ottobre 2023, avrebbe diretto le attività di lobbying per impedire le sanzioni dell'UE contro Israele e influenzare l'approccio del blocco allo spargimento di sangue a Gaza.
Avivi e il suo gruppo hanno anche esercitato pressioni contro il sostegno al caso del Sudafrica e contro il cessate il fuoco, senza mai usare i canali ufficiali. 
Una sorta di Internazionale Nera d’élite che prepara le linee guida da far adottare ai politici di riferimento, individuati secondo le loro peculiarità e la loro malleabilità. 
Un'entità di intelligence trasversale non più nascosta che, tramite i suoi think tank, condiziona le agende politiche in tempo di crisi internazionale. 
Queste ingerenze nell'assetto parlamentare europeo svelano il motivo per il quale, da anni, i cosiddetti partiti democratici di ogni latitudine adottano politiche reazionarie in tutti i settori, oltre a plasmare in termini autoritari la società trasformandola poco alla volta in una democratura.

Le agende oscure per raggiungere questi obiettivi necessitano di infinite emergenze che si alternano in sincrono una dopo l'altra. Siamo partiti con l'agenda sanitaria e il suo GreenPass, passando per il GreenDeal, per poi assistere inermi ai conflitti planetari, fino alla volontà del riarmo europeo per affrontare nuovi sedicenti avversari. Tali emergenze e la loro stessa cronologia di intervento sono sussurrate da questi magici pensatoi e servono a creare le condizioni per sviluppare un nuovo ordine mondiale, ristabilendo i rapporti di forza geopolitici e strategici. 
La guerra oggi verte sull'appropriamento di nuove fonti energetiche: ogni conflitto in corso nasconde questa triste verità: la guerra in Ucraina e la contesa israelo-palestinese non fanno eccezione.
Il moloch chiede a gran voce energia infinita, controllo e centralizzazione del potere: per realizzare questo schema deve militarizzare e far accettare le sue agende alle popolazioni che assistono inermi e sempre più stressate. Ecco, allora, un video virale, volutamente demenziale e offensivo che, per opera di Hadja Lahbib (Commissaria europea per la Preparazione e la Gestione delle Crisi nella seconda Commissione von der Leyen) affronta la possibilità di un conflitto allargato, forse nucleare, proponendoci un kit di sopravvivenza per le prime 72 ore di crisi, con tanto di coltellino svizzero e musichetta da sit-com anni ‘70 che rende il tutto più simpatico per non spaventarci troppo, ammonendoci però sugli scenari futuri che potrebbero essere terrificanti.

Tutta questa propaganda sposterà sempre più verso i populismi un elettorato stanco oramai dell’incessante sceneggiata di regime, lasciando così alle nuove destre un grande spazio politico del dissenso. 
In tal modo la sovragestione vince sempre: da un lato controlla le scelte dei partiti di centro-sinistra, dei popolari e dei liberali, ma poi contempla un piano B, cioè quello di incanalare il malcontento popolare verso forze politiche destrorse che manterranno al loro interno una logica liberista, consona ancora una volta al macrosistema. 
Un piano perfetto, il banco vince sempre!
Lo scopo ultimo di siffatta opera sotterranea di trasformazione, in vista di un nuovo ordine mondiale sempre più centralizzato e autoritario, è quello di militarizzare il sistema dei paesi di appartenenza (leggi motivazione del nuovo Riarmo europeo) e non per una fantasiosa guerra contro chicchessia, quanto piuttosto per reprimere i futuri dissensi popolari che nei prossimi decenni esploderanno definitivamente (già oggi ci sono i primi importanti focolai). La fantasia ha superato la realtà e qualsiasi romanzo distopico. 
La profezia si è autoavverata e corre più forte che mai come un treno impazzito. 
Forse a noi non rimane che saltare giù dal treno e ricominciare dalle piccole cose.
Ai poster(i) l'ardua sentenza...




https://www.inesergo.it/laprofezia.html?fbclid=IwY2xjawJiKiRleHRuA2FlbQIxMQABHtkz6830bqW68NEubv0aB75-ew2XHL4MTRqjGHa8tmuHETX1Dr-jyTPsZSw7_aem_wiVr0EU-DZjQDhBVY-rglQ