lunedì 27 giugno 2022

L'INCOMPETENZA DEI MIGLIORI PUPAZZI LIBERALI


"Non c'è fine al peggio, ma è solo l'inizio..." cit. Pupazzo Waldo

I liberali, che poi tanto "liberali" non sono, sui media hanno sbagliato ancora una volta tutte le previsioni, tutte le strategie. Una Caporetto. Le sanzioni alla malvagia Russia non solo non sono servite a nulla, ma hanno inasprito Putin e soci. Capite ora, con il solito ritardo storico e culturale, che Draghi è solo uno stolto incompetente? Veramente pensavate fosse l'uomo giusto al posto giusto? Non vi erano bastati 30 anni di destrutturazione capillare alla quale aveva contribuito da diverse posizioni di potere? Pensavate veramente si fosse pentito e avesse cambiato casacca? Alla faccia della visione politica, manco una ne avete azzeccata!

Un bancario di nome Mario, un nome anonimo, con un cognome pesante che non è riuscito neanche ad impostare un progetto a breve termine, figuriamoci a lungo termine. Oppure, se vogliamo pensar male, era proprio questa la volontà, ovvero, continuare a disintegrare quel poco di Stato sociale rimasto, quei pochi diritti sociali ancora in piedi. Il tutto con l'ausilio silente e vigliacco della triade malefica sindacale, con l'importante appoggio del centrosinistra (leggi nuova destra liberista), ma anche con la partecipazione fondamentale di FI, della Lega che ha votato qualsiasi obbrobrio, e con il futuro appoggio della Meloni che, giorno dopo giorno, scopre le carte e, nonostante una becera propaganda starnazzante da vaiassa populista, si appresta a diventare la prossima colonna di un governo neoliberista incapace. Sinceramente, non so se sia peggio il fatto che siano dei venduti al miglior offerente o che siano tecnicamente dei cialtroni.

Sulla guerra ancor peggio. Leggevo sui giornali le dichiarazioni dei giornalai di regime, dei loro politici di riferimento, ascoltavo attonito le loro esternazioni televisive sulle sanzioni, sulle armi, sul fatto che l'Ucraina avrebbe vinto in breve tempo e che Putin sarebbe capitolato con il suo esercito farlocco, che il conflitto non si sarebbe MAI e poi MAI allargato. Il tutto pronunciato con una sicumera incredibile. Invece, il conflitto va avanti, i morti aumentano e la situazione economica peggiora per tutti quanti. 
Cosa ci abbiamo guadagnato?
Bollette raddoppiate, benzina ai massimi storici, prezzi al dettaglio aumentati massivamente, aziende in procinto di chiudere e licenziare, appropriazione indebita di litorali, locali e terreni da parte di Corporation, guerra infinita, sempre più civili e militari morti da entrambe le parti e opinione pubblica divisa su tutto.
Il Governo dei migliori non ha ottenuto nulla, perfino al cospetto della governance europea sul tetto del prezzo del gas. Draghi manco questo è riuscito a strappare, uno schifo su tutti i fronti.
In compenso però, con la solidarietà pelosa anche di FDI, che si scopre neoliberista ma non lo dice, si approvano tutti i protocolli neocon in economia dando la colpa al reddito di cittadinanza. Reddito mal realizzato e sicuramente piccola elemosina di Stato, ma che appare per lor signori anche troppo come elargizione popolare. Viene criticato perché sarebbe troppo non perché sia troppo poco. Invece, stipendi e bonus per manager che licenziano e fanno tabula rasa della res publica raddoppiati. Questa è l'attuale visione dei neoliberali. Nessuna critica profonda al sistema capitalista, allo sfruttamento endemico classista, perfino un nulla quantico come Di Maio ha capito da tempo l'andazzo, tradendo il mandato e vendendosi come il peggiore servo dei servi.
Cosa ancor più grave l'aver eliminato i 100 euro di contributo statale mensile per tutti i dipendenti, privati e pubblici, che andavano a compensare in minima parte i mancati aumenti degli ultimi anni, relegando i salari dei lavoratori italiani nel cesso, e lo stesso vale per le pensioni vergognose. Al netto 1.200 euro in meno all'anno, rispetto al precedente, in una situazione dove i salari dovrebbero almeno raddoppiare. Un vero esproprio proletario alla rovescio, ai lavoratori, alle piccole e medie imprese che, a parte rare eccezioni, stranamente, continuano a subire imperterriti, stoici e mascherati di tutto punto. Tanto il ricatto per far accettare al popolino qualsiasi nefandezza è pronto. 
La propaganda padronale agisce trovando bersagli divisori, alimentando la guerra tra poveri. Siamo stati rodati per due anni e mezzo e siamo pronti a nuove avventure entusiasmanti.
Manco le scie chimiche hanno capitalizzato, manco due piogge in croce sono riusciti a provocare, altro che paventare lockdown idrici per la siccità. Incapaci totali, un vero disastro storico, da incorniciare come uno dei più brutti periodi della nostra fragile Repubblica di colonia dell'impero. 
Tra nuove e future pandemie, futuri "obblighi illiberali", crisi economica, guerre, ambiente, ci manca solo che tassino i biliardini e poi siamo al top! 



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