martedì 31 marzo 2020

SCHIAFFO A BIG PHARMA...


Siamo in quarantena da quasi un mese e continuano i decessi attribuiti a covid-19.
Il virologo Tarro sostiene che i decessi per CoronaVirus rappresentano solo il 2% dei decessi totali, ad oggi 12.000, quindi il 98% sarebbero morti per altre cause e conteggiati forzatamente per giustificare le decisioni epocali prese dal nostro Governo e, ad effetto domino, anche dalla maggioranza dei governi del resto del mondo.
Però, e nonostante i numeri siano ancora molto alti, da oggi è completamente cambiata la comunicazione dell'ISS e dei media, molto più pacata, tranquillizzante, speranzosa e meno allarmistica. Conseguentemente è cambiata e di molto la percezione del problema da parte dei cittadini, e questo lo si evince dai post e dai commenti sui tanti social dopo certe dichiarazioni, così il problema appare un po' diverso, anche se per molte persone la misura è colma.
Addirittura ed in forte contraddizione con le misure fino ad ora intraprese, si è parlato di parziale apertura, di concessioni sulle uscite da fare con i figli, forse pure per fare jogging, e si è vociferato che, probabilmente, verso fine Aprile riprenderanno molte attività, se le cose dovessero continuare così, e che siamo finalmente tutti ottimisti perché il peggio sarebbe passato.
In realtà, da circa una settimana, i cosiddetti decessi per covid-19 sono alti e stabili, perché allora questo cambiamento ulteriore e repentino di programma?
Sicuramente perché stanno tutti comprendendo che l'economia sta crollando e che in molte parti del paese questo blocco non è più sostenibile per mille ragioni.
I virologi di Stato, giustamente dal canto loro, avvertono la politica che non bisogna esagerare in ottimismo, perché questo andrebbe a vanificare tutti gli sforzi intrapresi fino ad oggi.
Mi vien da dire che hanno ragione, dal punto di vista di chi ha sempre spinto per una quarantena, è logicamente assurdo mollare proprio adesso, sarebbe un grande errore e andrebbe a contraddire le decisioni precedenti, proprio in questi giorni abbiamo avuto quasi mille morti quotidiani, sarebbe appunto un controsenso.
Cosa ha ottenuto la quarantena? Secondo me nulla o poco più, perché il virus era già partito da Febbraio e quindi ogni provvedimento preso successivamente è stato comunque tardivo, anche dal punto di vista dell'ufficialismo, e poi perché i maggiori decessi sono avvenuti proprio in regime di quarantena. Capisco i primi decessi della prima decade di quarantena, attribuibili a contagi avvenuti 10/15 giorni prima, ma i decessi degli ultimi giorni ci raccontano un'altra storia, perché questi decessi sono avvenuti all'interno di una già avviata quarantena. Sono stati paradossalmente contagiate più persone durante gli ultimi 10 giorni che prima della quarantena, a meno che il virus possa rimanere in latenza per più di 20 giorni. Qualcosa non torna, anzi tutto non torna, perché a rigor di logica sarebbero dovuti diminuire i morti, almeno ora. 
Invece 3 giorni fa abbiamo superato 1.000 decessi, di gente che probabilmente è rimasta contagiata durante la clausura.

Lasciando perdere queste vistose incongruenze, negli ultimi giorni abbiamo scoperto grazie alla rete, alle riviste scientifiche internazionali e poi, incalzati dai fatti, anche in TV, che esistono da tempo cure per il covid-19.
Lo dicono candidamente dopo quasi 3 mesi di ritardo, aspettando i diktat degli scienziati del Patto Trasversale della Scienza, che pur sapendolo, pur essendone a conoscenza, hanno taciuto sui media, mentre si poteva evitare di saturare ospedali, di implementare cure sbagliate e, soprattutto, di far crollare l'economia. Salvo poi parlarne ora sui Talk-Show televisivi, come se nulla fosse, in grande ritardo, per evitare brutte figure, anzi, attribuendosene il merito. Ora parlano di un farmaco noto, di ben 70 anni fa; evidentemente qualcuno si è improvvisamente ricordato che esiste qualcosa che possa limitare il danno.
Al posto di fare inutili quarantene, dato che il Governo, grazie all'Intelligence, era informato già dai primi di Gennaio sulle potenzialità del contagio avvenuto prima in Cina ed ha aspettato due mesi senza attrezzarsi su come reperire posti letto e macchinari dedicati, produrre mascherine, organizzarsi ed avere un piano preciso d'azione, più semplicemente, si sarebbe potuto introdurre quei farmaci, almeno per iniziare a combattere questa influenza virale.
In Francia lo aveva per tempo indicato il professor Didier Raoult, inizialmente ritenuto un ciarlatano, poi riabilitato a proferire parola.
Invece, alcuni virologi negligenti quanto seguiti, attraverso la complicità degli stessi media, hanno talmente condizionato e ricattato i nostri ignavi governanti che, per pararsi il culo, hanno scelto la via più facile e sicura legalmente per loro, ma più pericolosa per la comunità, aumentando indirettamente il numero di contagi con provvedimenti assurdi e nettamente peggiorativi.
Infatti gli ospedali hanno allargato il bacino dei contagiati, quando bastava attrezzarsi farmacologicamente al proprio domicilio e magari ricoverare solo persone in pericolo di vita.  
La situazione sarebbe stata completamente differente, le cose sarebbe andate in modo diverso e ci saremmo evitati questa sciagura.
Hanno evitato scientemente di parlare di altre cure, "alternative", in realtà, solamente diverse dai loro paradigmi vaccinali del futuro, hanno così perso tempo facendo solo propaganda ed allarmismo.
Sarebbe bastato, quindi, utilizzare le cure che oggi INCREDIBILMENTE stanno emergendo ed avremmo risolto molte problematiche come negli anni passati, dove già erano venute fuori più di una volta, senza creare apocalissi artificiali e psicosi di massa, che avranno ripercussioni pesanti sulla società e sulle persone.
Ecco allora i farmaci anti-Covid per curarsi a casa, e li prescriverà il medico di famiglia, pensate che scoperta fantastica, abbiamo atteso cure che già esistevano, venute fuori dopo il pressing dal basso sui social, ma bravi i nostri cervelloni.
Via libera dell’Agenzia del farmaco all’impiego per uso domiciliare degli antimalarici e degli antivirali usati contro l’Aids che saranno rimborsabili.
Leggiamo, quindi, sul SOLE24ORE un bell'articolo esaustivo di Marzio Bartoloni che ci illumina finalmente sull'ovvio, fino ad oggi vigliaccamente e miseramente occultato, articolo che smentisce un mese e mezzo di silenzio sulle potenziali cure, ed immagino chissà quante altre simili verranno fuori con il tempo, magari quando tutti si ricorderanno quello che avevano rimosso nei primi anni di Università.

di Marzio Bartoloni (SOLE42ORE)
Cosa sappiamo finora del Coronavirus
Curarsi a casa con le terapie che al momento sembrano più promettenti per sconfiggere il coronavirus quando ancora i sintomi non sono gravi. È quello che potrà fare chi è contagiato grazie al via libera dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco, all’impiego per uso domiciliare degli antimalarici e degli antivirali usati contro l’Aids che saranno rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Per poterli utilizzare sarà necessaria una prescrizione medica e presto, ha avvertito l’Aifa, sarà sufficiente la ricetta del medico di famiglia.
Le terapie a carico del Ssn
La determina dell’Aifa che autorizza in Italia e a carico del Servizio sanitario nazionale è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e riguarda i farmaci antimalarici clorochina e idrossiclorochina e gli antivirali usati contro l'Aids lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir «per il trattamento anche in regime domiciliare dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV». «I medicinali a base di clorochina, idrossiclorochina, lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir - si legge ancora nel documento - sono a totale carico del Servizio sanitario nazionale per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV2 (COVID-19), nel rispetto delle condizioni per esso indicate».

L’efficacia dei farmaci
In attesa di una terapia efficace e sicura ad hoc per contrastare il Covid 19 sono diverse le sperimentazioni di farmaci nati per altre indicazioni ma che stanno mostrando una efficacia nel trattamento dei pazienti positivi al coronavirus. È il caso a esempio degli antivirali anti Aids che secondo i protocolli attualmente in uso presso i principali centri clinici ma anche le più recenti linee guida Simit Lombardia mostrerebbero una certa efficacia se utilizzati nelle fasi più precoci e in pazienti meno compromessi. Qualche dubbio in più riguarda l’utilizzo degli antimalarici come ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini che parla di possibili «rischi» legati agli effetti collaterali ed è quindi «necessaria maggiore cautela rispetto ad un uso di massa». I farmaci dovranno essere dispensati dalle farmacie ospedaliere, ed «è fatto obbligo alla struttura prescrittrice di trasmettere tempestivamente all’area pre-autorizzazione dell’Aifa i dati relativi ai pazienti trattati». Ma è stato lo stesso dg dell’Aifa Magrini, dopo la richiesta avanzata dall’Ordine dei medici (Fnomceo), ad annunciare che nei prossimi giorni arriverà il via libera alla possibilità per i medici di famiglia di prescrivere queste terapie anti-Covid.



Giorni fa su FB anch'io elencavo una serie di possibili cure contro il covid-19, lette nelle ultime settimane su riviste scientifiche e quotidiani esteri come The Guardian, tra le quali la Clorochina e l'AVIGAN, usato in Giappone, farmaco con molte controindicazioni ed utile solo per pazienti non gravi.
Magari non risolutivo, anche se già sperimentato, però era già qualcosa che esisteva e che è stato taciuto da tutti i virologi, medici e media. Sicuramente non la cura voluta, come hanno asserito in tanti, meno sicuro e promettente di altri farmaci sopra citati, ovvero gli antimalarici come clorochina e idrossiclorochina e quelli usati contro l'AIDS, lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, ritonavir, ma pur sempre una possibilità che poteva essere almeno discussa e magari pure sconfessata pubblicamente in una sana dialettica che dovrebbe essere lo spirito della scienza quando si mette in discussione, rinnovandosi senza preclusioni. 
Invece NO, silenzio assoluto, è stato detto per due mesi che non esisteva nulla, che non c'era proprio nulla di nulla all'orizzonte, almeno fino a quando qualcuno da lassù non avrebbe trovato il vaccino finale.
L'onda di queste possibili e "nuove" cure è stata veicolata prima in rete e poi, a scoppio ritardato, anche sui giornali, infine, timidamente in TV ad un mese dal contagio.
Perché nessun politico, medico o giornalista italiano ne ha parlato, se non fino a quando non si poteva più EVITARE di parlarne?
Dato che nella comunità scientifica queste cose si sapevano (almeno voglio sperarlo, dato che lo sapevo io che medico non sono), perché si è aspettato tanto?
Perché, al posto di allarmare inutilmente i cittadini ed alimentare la psicosi di massa, fino dai primi giorni del contagio, non sono venute fuori queste notizie, almeno per dare qualche speranza, qualche possibilità rispetto al nulla quantico e mortifero di un sovraesposto Burioni (che poi si è aggiornato da Fazio, salvandosi in corner)?
La risposta è molto semplice, perché Big Pharma ed i suoi epigoni hanno invaso i media raccontandoci la buona novella del terrore ed evitato di parlare di possibili altre cure sperimentali, snobbandole, perché lor signori devono implementare i protocolli di certe multinazionali.
Multinazionali che occupano spazi televisivi per evitare di parlare di possibili farmaci, favorendo il paradigma delle vaccinazioni di massa imposto dall'alto, almeno fino a quando è possibile farlo e fino a quando certe notizie non diventano troppo virali ed evitabili.

Io non so se queste cure ed altre future possibili saranno risolutive, però mi auguro che questo delirio che stiamo vivendo sia servito almeno a capire quanto sia importante la ricerca e la sperimentazione fuori dal coro conformista, quanto certi vaccini (non tutti ovviamente) siano sopravvalutati e non l'unica verità assodata, quanto la sanità pubblica nel suo complesso sia fondamentale e che debba necessitare di grande spesa a deficit senza troppi spauracchi neoliberisti che ne tarpino le ali.

4 commenti:

  1. @Ciao Maestro di DIETROLOGIA,

    come leggi CORSI e RICORSI storici della VITA, sappi che nel TEMPO, come il buon VINO, sei migliorato ancora, chiaro, documentato, esaustivo, piacevole da leggere;

    quanti ANNI sono passati da quei vivaci & appassionati COMMENTI a 360°, rileggerti mi ha "generato" una positiva EMOZIONE, e dei bei RICORDI collettivi, ora collaboro da qualche anno con FREEANIMALS, ma....ritornerò a trovarti !!!

    MANDI
    tuo
    SDEI

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  2. Ciao SDEI, felice di riaverti qui.
    Mi ha fatto piacere rileggerti.
    Ti ringrazio e ti aspetto nei commenti.
    :-)
    A presto

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  3. Attenzione perché gli antivirali per l'AIDS non fecero altro che peggiorare le condizioni cliniche dei pazienti che scoprirono che chi non si curava sopravviveva. Non vorrei che siano stati sdoganato per creare un maggior numero di morti.

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  4. È ormai chiaro, almeno a me, che molteplici interessi si stiano intersecando in questo enorme esperimento di controllo mentale di massa chiamato Covid-19.
    Un "virus" ormai trattato alla stregua della peste bubbonica misto AIDS.

    Tra un po' chiunque risulti positivo a questo Ginovirus (cit. Il Greg), avrà la vita resa un inferno come i finti positivi all'HIV, ed è a quello, tra le mille alte cose a cui vogliono arrivare.
    D'altronde ci sono troppe persone al mondo, parola di Bill Gates e delle Georgia Guidestones, e troppi ancora sani tipo me medesima, che sono sana perché non prendo farmaci da anni e anni, proprio così. E i sani si sa, non portano soldi alle multinazionali dei veleni.

    Ragazzi, studiatevi Steiner e capirete che tutte le maggiori pandemie nel mondo tipo la Spagnola, sono causate da inquinamento elettro magnetico (onde radio nel.1918, 5G oggi), che fa collassare il sistema immunitario e colpisce proprio i polmoni, ma non solo.

    Le zone con più morti sono proprio quelle col 5G già attivo, Wuhan inclusa, ed è bene capire che vale la pema rinunciare a Internet piuttosto che alla vita. Io se arriva il 5G da me butto il mio vecchio smartphone e schermo casa, oltre a fare altre cosette che è meglio non dire qui.
    E il fatto che stiano cremando i deceduti a Bergamo d Brescia a manetta è indicativo non di alta infettività ma di volontà di non far fare scomode autopsie che rileverebbero una presenza abnorme di radiazioni nei polmoni tali da squagliarli letteralmente (testimonianze lette in giro per blog). Meglio far sparire le cavie da laboratorio quanto prima, giusto?
    In Lombardia poi, ormai sottomessa ai diktat medici di quel patetico dottore da social, non si stanno nemmeno tentando cure sperimentali, solo ossigeno. E non intendo i farmaci anti retro virali, per carità! Quelli ammazzano pure di più alla lunga.
    Chiaro, il tizio aspetta i vaccini su cui ha le mani in pasta ds un pezzo insieme ai suoi compagni di merende, e quindi che muoiano pure tutti, così l'emergenza dura altri 30 anni e lui si arricchisce con le sue quote azionarie dei vaccini inutili di Big Pharma.
    Prepariamoci a molti scenari: Dai vaccini obbligatori, al 5G che ci friggerà i neuroni e i polmoni, alla disoccupazione se restiamo vivi ai primi due, a mille altre tragedie che si sommeranno a quelle già elencate.

    Siamo nella merda fin oltre il collo, prepariamoci ad uscirne a modo nostro.

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