sabato 30 dicembre 2023

PATRIARCATO DIGITALE



Buon anno e buon 2024.
La polizia inglese ha aperto un’indagine sul «primo stupro virtuale di gruppo» dopo che una ragazza sotto i 16 anni è stata circondata e abusata da altri avatar maschili nel Metaverso.
La giovane stava utilizzando un visore per accedere alla realtà aumentata quando ha subito l’accerchiamento. 
Ora, la polizia britannica è alle prese con quella che, per gli inglesi, è una violenza sessuale di gruppo a tutti gli effetti, anche se avvenuta in una realtà virtuale, quindi è scattata la prima indagine di questo tipo nel Regno Unito.
Questa notizia grottesca e surreale sembra una barzelletta, ma purtroppo è vera, nonostante sia non reale.
Incredibile come il sistema faccia di tutto per annichilire la realtà, parificandola con la virtualità.
Gli scenari che si prospettano sono inquietanti, soprattutto, saranno una scusa per legittimare il controllo del digitale per quanto riguarda la morale, l'etica e, per osmosi, il dissenso e la controinformazione, anche se qui si parla d'altro.
Però, non si sta parlando d'altro, perché istituire in futuro reati digitali come fossero eventi fisici e concreti, avrà conseguenze nefaste e illiberali spaventose.
Non c'entra nulla la violenza sulle donne, anzi, il meme giornalistico potrebbe pure essere un fake, però è la scusa lampante per istituire un controllo patogeno sulla vita virtuale, cioè, sul nulla, ma con ripercussioni reali.
Peccato che la vita nel Metaverso equivale ad un video-game interattivo e, se realmente esiste la possibilità di rappresentare uno stupro digitale, bisognerebbe prendersela con chi ha programmato questo inutile arnese che è il Metaverso.
A quando una bella accusa di cat calling virtuale?
E il Patriarcato digitale, ne vogliamo parlare?
Il problema non è uno stupro che non è mai accaduto, il problema è questa sottile quanto invasiva induzione all'utilizzo del nulla, ma con delle regole. 
Che senso ha per una persona replicare una vita con tutte le sue regole e tutte le sue miserie su di un video, attraverso un caschetto?
Sembra piuttosto una dinamica sociale malata e patologica. 
Io mi preoccuperei di questo aspetto, non di altro. 
Siamo assuefatti dagli orrori dei palestinesi trucidati nella realtà, ma riteniamo un NON-STUPRO, un fatto reale. Questa è pura schizofrenia sociale!
Questa sorta di rieducational-channel della modernità, questo moloch al quale non puoi controbattere, se non con il buon senso e la logica (questa sconosciuta), sta trasformando la società occidentale in una caricatura dalle tinte liberal che celano un osceno autoritarismo.
Perché allora non denunciare anche chi usa video-game per uccidere e sublimare la propria violenza, magari quando fa strage di zombi famelici. E dei diritti degli zombi ne vogliamo parlare?
A quando un tribunale speciale della Santa Digitalizzazione che faccia un rogo REALE di chiunque simuli azioni violente ed antisociali nel mondo digitale?
In rete abbiamo già diversi esempi, travestiti da politicamente corretto che, guarda caso, vanno a colpire in primis chi non si conforma e magari si permette di criticare lo status quo.
Queste dinamiche fasciste ed anti-democratiche saranno replicate anche nel Metaverso.
Oggi la scusante è un finto stupro, domani qualsiasi pensiero divergente politico.
Spero non avvenga mai il giorno in cui saremo tutti connessi con il Metaverso, ma non certo perché qualcuno finga di violentarmi o uccidermi, ma perché significherebbe che siamo già stati tutti oscenamente stuprati nella vita reale.
Buona vita a tutti e buona fortuna !!!








venerdì 29 dicembre 2023

NATALE DI SANGUE IN PALESTINA



Continua il genocidio e la deportazione di civili palestinesi.
Siamo a più di 25.000 morti, città completamente rase al suolo, ospedali distrutti, campi profughi colpiti come fossero birilli.
Non esiste più una rete fognaria, non esiste più una rete idrica non inquinata, i bambini nascono morti e non si possono più curare i feriti, che moriranno a breve a decine di migliaia.
I civili sono spinti a sud, chi cade dai veicoli per mancanza di spazio, viene ucciso dalle milizie occupanti senza pietà.
Il reazionario governo israeliano, composto da partiti ex-terroristi, da mafiosi e pure razzisti, in barba a tutte le convenzioni di guerra, sta addirittura colpendo convogli umanitari, giornalisti, sedi dell'ONU.
Nessuno Stato occidentale prende seriamente le distanze da questo orrore. Tutti pavidi, vigliacchi al cospetto delle volontà sacrificali del Moloch. Tutti moderati e giustificazionisti.

"C'è un invaso e un invasore" cit.
La reductio ad minchiam della logica e del buon senso sembra prevalere.
La Palestina è la terra di mezzo che deve essere sacrificata, e a questo sacrificio non partecipa solo Israele, ma anche tutta la galassia dei Fratelli Musulmani.
Ognuno di essi ne trae vantaggio da questa oscena mattanza post-moderna, ma tanto tribale.
L'Egitto che è una polveriera a cielo aperto, spera nell'azzeramento, almeno parziale, del suo debito.
Il Qatar che protegge i capi di Hamas rimane incredibilmente fuori dalla traiettoria occidentalista e israeliana per ovvi motivi di complicità economiche e geopolitiche.
I paesi dell'area saudita hanno le mani lorde di sangue e sono in affari con gli USA e con tutto l'occidente.
Lo sterminio dei palestinesi serve a tutti loro!
Israele vuole occupare definitivamente la Striscia di Gaza per motivi militari e industriali.
La Palestina in futuro dovrà diventare un immenso hangar portuale e passaggio marittimo, tramite nuovi canali artificiali che attraverseranno tutta l'intera zona.
Immensi giacimenti di gas e di petrolio sono stati da anni individuati sulle coste palestinesi ed al largo di esse.
Siamo coinvolti anche noi europei nel famigerato PIANO MATTEI (il povero Mattei si rivolterebbe nella tomba), per gestire le briciole di questo immenso patrimonio naturale sotterraneo.

Anche una persona con un QI minimo sindacale, a questo punto, capirebbe che le ragioni dell'occupazione militare israeliana, appoggiata da quasi tutto il pianeta e fintamente osteggiata da Iran, Russia e Turchia, ha solide motivazioni geopolitiche e industriali.
Chi pensa ancora che questo scempio sia stato causato dall'attentato del 7 Ottobre 2023, o ha interessi di varia natura, oppure, finge di crederci con una dose di ipocrisia e cinismo che poche volte abbiamo visto nella storia moderna.
Ricordiamo per l'ennesima volta che Hamas è stata voluta dall'attuale governance israeliana.
Si ricordino le parole pubbliche di Benjamin Netanyahu, detto Bibi, dove benediceva Hamas contro quelle forze moderate palestinesi che volevano i due Stati.
Si ricordino gli attentati di estrema destra israeliana contro Rabin, il lungo e taciuto avvelenamento di Arafat, due leader che, con tutti i loro limiti, stavano lavorando per un progetto serio di pace tra i due paesi.
Questo non andava bene all'ala sionista di estrema destra israeliana, troppi gli interessi in gioco, troppe le mafie da accontentare, troppo pressanti i rapporti di forza nello scacchiere occidentale. Bisognava anche oscurare i tanti, troppi scandali dell'attuale Governance e di Bibi in primis.
Insomma, basterebbe un centesimo di quello che ho descritto, per comprendere finalmente le ragioni di una guerra a senso unico, dove persiste solo l'occupante contro civili inermi.
Quanti altri palestinesi, tra bambini, donne e uomini deve essere ancora sacrificato per vendicare un attentato realizzato con la complicità palese del Mossad?
Capisco la maggioranza dei giornalai di area meloniana nostrana e della paccottiglia liberal moderata che accetta questo genocidio, loro hanno interessi di posizione sociale nel difendere l'indifendibile, ma per tutti gli altri provo grande pietà.
Nemmeno a Natale si sono interrotti i bombardamenti e ora vengono colpiti i campi profughi.
Pensate realmente di combattere Hamas massacrando civili o, in cuor vostro, segretamente sperate che la guerra continui fino a fare tabula rasa di questi brutti e sporchi palestinesi, troppo scomodi per l'agenda del civilissimo occidente?
Secondo me, la seconda che ho scritto!
Per coloro che usano impunemente l'arma dell'antisemitismo per chi critica la governance di Israele e non certo la popolazione, provo semplicemente orrore. 
Chi usa quest'arma infame non ha argomentazione e non ha nessuna giustificazione, perché confonde volutamente antisemitismo ad antisionismo. 
Oltretutto, anche all'interno del sionismo ci sono differenti visioni ed orientamenti, perché non esiste solo un sionismo, ma quello più forte e vincente è quello di estrema destra (usiamo i termini diretti senza paura) ed è la causa principale della dissoluzione della Palestina dopo 70 di conflitti.
Il sionismo reazionario non ha mai voluto la pace, ha sempre finanziato il terrorismo islamico per avere la giustificazione di una rappresaglia, che oggi si è concretizzata nell'occupazione senza vergogna della Palestina.
Guardiamo la cartina geografica dal 48 ad oggi e notiamo come Israele ha occupato gran parte di quelle terre, espandendosi sempre più. 
La cartina geografica è cambiata di anno in anno, con la riduzione sempre più evidente delle terre palestinesi. A breve non esisterà più questo secolare problema, se continua questo conflitto senza fine.
Ricordiamo inoltre che SEMITI lo sono anche gli attuali palestinesi, e lo sono pure  in maggioranza rispetto ai coloni israeliani.
I coloni, e lo dice la parola stessa, sono colonizzatori di terre altrui, sennò si chiamerebbero in altro modo.
Dove vogliamo arrivare di questo passo?
La vostra sete di sangue non è ancora sazia?

Allora buon Natale e buon anno a tutti voi, vittime e carnefici, soprattutto, a voi pavidi difensori dei cosiddetti BUONI e DEMOCRATICI, talmente buoni da compiere un genocidio in nome di un sedicente ed illusorio popolo eletto, non certamente da alcun Dio, meglio dire, eretto da altri semidei più materiali e terreni.
Buon 2024 e che la pace sia con voi!



martedì 19 dicembre 2023

MISTERI E SINCRONICITA' DOPO IL SACRIFICIO DI GIULIA parte 3°


La serie TV "IL SACRIFICIO DI GIULIA", pare non avere fine.
Recluso il Turetta, curiosamente, senza mai essere stato ripreso da nessuna TV, almeno fino ad oggi, attenuata l'egregora anti-patriarcato, subito sopita e pronta paradossalmente ad essere ribaltata, come avevo previsto fin dal mio primo articolo, entrano in scena, seppur in punta di piedi e senza troppi clamori, alcuni fatti curiosi, periferici e solo consequenziali alla tragedia.
Il primo riguarda un anziano di 91 anni, caduto misteriosamente dal balcone, alcuni giornali parlano di finestra, e morto sul colpo in via del Patriarcato, alle ore 11 del giorno 13 Dicembre, a Padova, città di Giulia. Pensate alla sincronicità, incredibile.
Muore proprio in via del Patriarcato, simbolicamente un "vecchio patriarca", nella realtà un povero pensionato che, pare si sia suicidato. Un accademico che aveva ispirato negli anni 60’ un libro premiato con lo Strega, che parla di un uomo che si suicida, ma guarda che combinazione e che preciso contrappasso.
Avviene proprio a Padova alle ore 11, come il giorno 11 era morta Giulia.
Se non fosse reale, ci sarebbe da sorridere, sembra quasi una scena di Final Destination, dove l'egregora muove un ineluttabile fato avverso.
Sempre lo stesso giorno e sempre a Padova, viene trovato anche il corpo di un giovane ragazzo straniero sul di un canale, presso Prato della Valle, luogo dei funerali.
Proprio il caso di dire: "Padova città maledetta", o semplicemente sfortunata.



Il secondo fatto riguarda la doppia macchina di Turetta, ovvero, la comparsa di un'altra macchina simile sulla scena del crimine.
Ufficialmente, la sua macchina è arrivata ai RIS di Parma dentro un tir, nascosta e non visibile. Contemporaneamente, è stata avvistata e fotografata un'altra Fiat Punto nera, inizialmente, attribuita al Turetta dal quotidiano Ticino on line, sul carro attrezzi dei carabinieri, sull'A2 in direzione Chiasso.
Come si può notare il modello presente sul mezzo dei militari italiani, una Grande Punto nera, è diverso da quello presente nel fotogramma. Nel secondo caso si tratterebbe di una Punto Evo nera. Ad avvalorare il tutto la scritta "Punto" che nella fotografia inviata a TIO è presente sul baule in basso a sinistra, mentre in quella delle immagini della telecamera di sorveglianza è presente al centro del baule.


1- L'auto immortalata dalle telecamere di sicurezza di un'azienda in via Quinta Strada a Fossò
2- La foto immortalata in autostrada da uno sconosciuto informatore del quotidiano svizzero.

Notizia ambigua, un po' tendenziosa, non si capisce quanto vera o falsa, ed anche nel caso fosse falsa, perché pubblicarla, a che pro?
Per correggere banalmente un precedente errore del quotidiano svizzero, per smentire eventuali sospetti, però lasciando un titolo che ammiccasse ad un presunto mistero in corso?
Questa notizia è uscita solo in Svizzera e non in Italia. Solitamente, gli svizzeri sono più precisi e seri, ma poi valla a sapere la verità.
Ci sono quindi due auto, una ripresa dai frame di una telecamera, ed una un "po' diversa", sul carro attrezzi dei Carabinieri, ripresa lo stesso giorno dell'annunciato rientro della macchina che verrà analizzata dai RIS.
PS: Chi è il tizio che si sarebbe preso la briga di fotografare un'auto sul carro attrezzi dei carabinieri, mentre guidava sull' A2, nella speranza di fare uno scoop, di depistare, di fare uno scherzo, o di mandare messaggi a chi di dovere?
Cosa voleva dimostrare, comunicare, veicolare, mandando la foto al quotidiano svizzero?
Non è nemmeno il caso di una notizia acchiappa-like, in quanto non si trova da nessuna parte, è praticamente sconosciuta e nessun quotidiano l'ha riportata.
Due macchine due verità, come nel caso della doppia auto presente sulla scena dell'omicidio di Pasolini.
Potrebbe anche essere proprio quella avvistata in autostrada la vera macchina del Turetta, quella senza macchie di sangue, come inizialmente affermarono le autorità tedesche, e quindi scartata per ovvie ragioni, mentre quella nascosta dal tir giunto a destinazione, una differente.
In quella fotografata sull'autostrada manca la targa ed è una Grande Punto Nera, lo stesso modello indicato fin dall'inizio da tutti i media, mentre quella ripresa dalla telecamera di Fossò è una Evo nera.
Ci sarebbe quindi il problema della targa, ma sul frame tratto dalla telecamera, è facile manipolarne l'immagine, montando la targa giusta.
Queste mie ultime considerazioni sono solo fantasie e non vogliono in alcun caso essere illazioni. Sicuramente, sono tutti casi sincronici, banali casualità, al massimo conseguenze delle egregore scatenate fin da principio.
Ovvio e palese che nessuno, soprattutto al giorno d'oggi, manipoli e complotti fino a questo punto. Tutto frutto della malasorte, ci mancherebbe!






mercoledì 6 dicembre 2023

IL SACRIFICIO DI GIULIA parte 2°




PREMESSA:
Fatte le sentite e dovute condoglianze alla famiglia per la prematura scomparsa di Giulia, ci tengo a sottolineare che questo articolo, come anche il precedente, nasce dalla volontà di ricercare "un'altra versione dei fatti" e dare spunti interpretativi alternativi, scevri da conformismi, dalle tante incongruenze sulla dinamica della vicenda, e dalla vulgata mediatica che omette informazioni, indirizzando la psicologia di massa verso un pensiero unico preconfezionato. Quindi, nel massimo rispetto per il dolore della famiglia, dei suoi cari e senza la pretesa di possedere qualsivoglia verità assoluta.


COSA SONO GLI OMICIDI SACRIFICALI? 
Sono il prodotto della magia rituale che impulsa determinati profili, un po' come la persona fragile e semplice viene plagiata dalla propaganda TV, o un fanatico religioso da una fede cieca. Vengono scelti determinati attori inconsapevoli e poi qualcuno muove gli eventi, secondo me, sia materialmente che a livello sottile, e si compie un determinato rito propiziatorio per soddisfare diverse esigenze su più piani e livelli.
Il sacrificio rituale non si esaurisce semplicemente uccidendo una vittima predestinata, quello è solo il medium dell'opera in nero, perché il vero rito è determinato dall'effetto che si vuol ottenere.
Nel caso di certi omicidi mediatici, quelli che secondo i ricercatori dell'occulto (Cosco, Carlizzi e Franceschetti in primis), non rientrano nella cerchia dei delitti normali e casuali, lo scopo è sincronizzare la psicologia di massa su determinate frequenze basse e strutturare l'effetto alveare per indirizzare il pensiero di milioni di persone nello stesso momento su una determinata egregora.
L'egregora è una forma pensiero che prende vita e rappresenta l'energia motrice dell'alveare che ha penetrato a livello subliminale.
L'omicidio in questo caso è solo l'input per poter scatenare l'effetto domino ed aggregante della forma pensiero.
L'omicidio è come un sasso gettato nello stagno che fa propagare un'onda che sposta, appunto, gli oggetti meno resistenti in esso contenuti da una parte all'altra.
Lo stagno è la nostra società e gli oggetti più leggeri e meno resistenti sono determinati profili di persone che possono essere manipolate meglio di altre. È una questione di peso specifico, più la persona è consapevole e meno sarà plagiabile, al contrario, potrà diventare strumento inconsapevole del rito.

PERCHE' ESISTONO I SACRIFICI RITUALI. A COSA SERVONO?
Il famoso mago e filosofo nero Alister Crowley sosteneva che il sacrificio perpetrato su di una giovane donna indifesa o su di un bambino è molto più potente, perché l'energia che ne scaturisce è pura, primordiale, immensa e può essere nutrimento sottile per coloro che lo praticano e per l'entità di riferimento. Poco importa se esistano o meno certe entità, se veramente necessitino di tale nutrimento energetico o se, realmente, si sia in grado di soddisfarle per avere in cambio forza e potere, il dato di fatto è che questa tragica realtà purtroppo esiste da sempre ed è ampiamente documentata e trattata, sempre si voglia approfondire certe tematiche scomode.
Chi compie certi crimini vuol ottenere vantaggi per sé e per le forze oscure che ritiene di servire. I mondi che praticano questi riti sacrificali non sono convenzionali logge massoniche, neanche sette da 4 soldi, sono Società Segrete molto potenti, perfettamente integrate al nostro sistema neoliberista, ed hanno il compito di celebrare l'evoluzione dei tempi, attraverso una antica e primordiale liturgia nera che, nei secoli si aggiorna e si evolve.
Hanno quindi lo scopo di potenziare lo status quo, come fosse una sorta di "benedizione controiniziata", sia a livello materiale che sottile. Agiscono in chiave domestica e quotidiana, rispetto a quelle forze che, altrove, hanno plasmato ed alimentato la strategia della tensione per cristallizzare il potere costituito. Sono quindi potenze celebrative, le stesse che da millenni vivono all'ombra dei sistemi politici, gli stessi oracoli dietro a Re, imperatori, Papi e Presidenti. Rappresentano il back-office magico del potere.
Utilizzano uomini dei Servizi deviati, mercenari dello Stato Ombra, talvolta anche professionisti al soldo delle mafie.
Inoltre, l'omicidio o l'insieme di diversi omicidi che la cronaca riporta periodicamente, hanno lo scopo di veicolare messaggi su più livelli.
Messaggi di carattere egregorico, come quello scaturito in sincrono nelle piazze che invocavano la fine del patriarcato, ma anche messaggi superiori di carattere geopolitico e internazionale, solitamente differenti dai messaggi più espliciti e visibili.
La nostra società, come quella passata, vive e si nutre di forme pensiero.
Potremmo dire che è strutturata sulle forme pensiero, sulla ritualità, sulle celebrazioni.
Il rito stabilisce i ruoli in campo e mette ordine sociale, ovviamente, il LORO ordine.
Questo è un retaggio religioso ancestrale che nasce dalla notte dei tempi e dei templi, in ogni aggregazione umana evoluta, passando anche per la primordiale e cosiddetta società matriarcale.
Ogni società umana moderna ha quindi due facce, una costituita da una liturgia politicamente corretta ed accettata, quindi essoterica, ed una più profonda e celata, quella esoterica.
Entrambe le liturgie rappresentano i due poli magnetici che sorreggono tutta la struttura dentro la quale noi tutti viviamo. La struttura dove noi viviamo e sviluppiamo le nostre maschere ed i nostri ruoli sociali, è una sorta di enorme cerchio magico che qualcuno ha materializzato e che noi abbiamo inconsciamente alimentato e sorretto nel corso del tempo.

11.11 SAN MARTINO CONTROINIZIATO:
Giulia muore l'11.11, la notte di San Martino, una data simbolica importante per certe tradizioni, una data di passaggio, una data non casuale per certi mondi occulti. 
In Numerologia l’11 è, insieme al 22 e al 33, un Numero Maestro.
Rappresenta la visione che oltrepassa i limiti. Nel “vedere oltre”, è implicito sempre uno spostamento, un uscire dalla propria zona di sicurezza. Un viaggio, così come la vita comprende sempre anche dei rischi, ma la crescita spirituale passa anche e soprattutto attraverso di essi. Il viandante è colui che va, spesso e volentieri senza calcolare troppo i dettagli del viaggio, per lasciarsi insegnare, ispirare e guidare dal tragitto, più che dalla meta finale, lasciando spazio all’imprevisto e all’imprevedibile.
In termini rovesciati, sembra quello che è successo a Filippo, scappato fuori dall'Italia in un vagabondaggio errante, dettato dalla fuga e dalla paura, quindi un viaggio che comprendeva il rischio di essere preso dalle forze dell'ordine come poi è accaduto.
Il codice simbolico 11.11 è il forno alchemico che “SOLVE ET COAGULA” attraverso il quale dobbiamo passare per elevarci. In termini controiniziatici e riferito al caso in questione, diventa un passaggio verso l'abisso infernale.
La festa di Samain (il Capodanno dei Celti) si concludeva l’11 novembre con una festa pagana ancora sentita nell’Alto Medioevo, a cui la Chiesa sovrappose il culto cristiano di San Martino. Era il Dio celtico della ruota.
Nel calendario cristiano l’11 Novembre fu consacrato a San Martino e rimase tradizione il macello del bestiame. Sangue era versato dal capofamiglia davanti all’uscio di casa, forse in ricordo degli antichi sacrifici invernali.
Anche in questo caso abbiamo l'assonanza del sacrificio, però su di una giovane donna, e ricordiamo che gli inquirenti avevano indicato tracce di sangue nel parcheggio, proprio nei pressi dell'abitazione. Non abbiamo cavalli e animali, ma auto e moderni cavalieri disgraziati.
La gente si nutriva con la carne del toro, del cinghiale e del cavallo (ma anche dell’oca) e si vestiva con i loro teschi, ossa, denti e pelli per condividerne la forza.
Il fatto curioso, in questo caso, è che il Toro preso per le corna sia rappresentato da Giulia, essendo "casualmente" proprio di quel segno zodiacale.
La scelta del Santo non fu casuale. Il santo fu modellato sulla figura di un dio-cavaliere celtico (Wigalois il cavaliere con la ruota) che montava un cavallo nero e portava una corta mantellina scura: era un dio del mondo infero che trionfava sulla morte passando per un luogo di cento porte.
Le assonanze con Filippo si sprecano, anche lui è una sorta di cavaliere con la ruota, ma deformato, ed al posto del cavallo nero, possedeva una Fiat Grande Punto nera.

ANCHE I MOSTRI SI LAVANO I DENTI:
Il titolo del libro per bambini ritrovato vicino al cadavere della povera Giulia è un messaggio emblematico, indirizzato a chi deve comprendere la natura del rituale. Non è tanto o solo il contenuto del libro quello che conta, ma il significato occulto di certe parole veicolate, e in questo caso sono i denti.
In alcune tradizioni ancestrali, ancora in voga soprattutto in medioriente e altrove, si usa seppellire accanto ai defunti i denti per propiziare il futuro dei propri figli, per curare malattie. Secondo alcune leggende dell’antichità, se si seminavano dei denti di drago, dalla terra poi ne nascevano uomini armati, forti e nuovi condottieri.
Il dente come le ossa, nella magia rappresenta il nuovo corso che avanza e si sostituisce con il vecchio. I denti e le ossa seppellite durante un rituale magico, mi ricordano anche le tre streghe del Macbeth nelle scene degli omonimi capolavori di Polanski e di Orson Welles, intente a propiziare il futuro sovrano, nel nostro caso, una sorta di suggestione simbolica che funge da firma. Non è certo la prima volta che succede.
Ricordiamo le famose frasi esoteriche ritrovate nei pantaloni di Pantani, morto all'Hotel Le Rose, anche quelle palesi sigle degli assassini.
Che bisogno avrebbe avuto Filippo di buttare proprio quel libro sul cadavere?
Soprattutto, perché mai Giulia se lo era portato dietro, dato che dovevano andare solo a cena al Mc Donald's?
Il libro in questione fu inquadrato in una delle prime interviste a casa Cecchettin dai media, ma prima del suo ritrovamento. Perché è riapparso sul corpo di Giulia?

IL SANGUE, QUESTO SCONOSCIUTO:
Come avevo scritto nel precedente articolo, azzardando una facile previsione, la polizia tedesca non ha trovato nessuna evidente traccia ematica nell'auto di Filippo.
Eppure, quella macchina con il cadavere nel bagagliaio per più di 100 km, avrebbe dovuto mostrare tanto di quel sangue e liquidi corporei, da spaventare anche gli inquirenti. Per non parlare dell'abitacolo dove, pare, avrebbe ucciso Giulia colpendola al collo, ma anche avendola uccisa altrove, il problema delle tracce sarebbe identico.
Una mattanza dentro pochi metri quadrati, roba da tingere di rosso tutta l'auto, per non parlare del ragazzo che, senza potersi lavare accuratamente, avrebbe attraversato mezza Europa per una settimana, senza mai venire notato dalla polizia, da benzinai che avrà necessariamente incrociato, da semplici passanti, senza mangiare, bere e dormire.
Dove si è nascosto per una settimana prima di farsi prendere in una corsia d'emergenza?
Chi ha incontrato, chi l'ha aiutato, o chi si è sostituito a lui per compiere un delitto alla Dexter. Un delitto premeditato senza lasciare tracce, se non davanti a casa in un curioso marciapiede che andrebbe a contraddire tutta la dinamica successiva degli eventi, per poi lasciarsi prendere come un pollo? Domande alle quali non avremo mai risposte!

LA NONNA PITTRICE E IL LIBRO CONTRO IL FEMMINICIDIO:
Come non bastasse, vengono fuori come funghi nuovi particolari e nuovi personaggi, manco fosse una serie TV. Ecco che, prima del funerale di Giulia, viene fuori la nonna pittrice intervistata durante la presentazione di un suo libro. Tra quadri astratti e dichiarazioni un po' sgrammaticate, parla della vicenda di sua nipote in maniera, diciamo, abbastanza surreale. Sembra indifferente, come parlasse di una sconosciuta, il suo volto non sembra affatto sconvolto come dovrebbe, dispiaciuto come se fosse morta un'estranea.
La nonna di Giulia, ad un certo punto dell'intervista, dice una frase curiosa ed inquietante, forse dettata dall'emozione: "avrei preferito le cose fossero andate come deciso"...
Cosa voleva dire con questa frase? Che i fatti dovevano andare diversamente, come per le persone comuni? Deciso da chi e quando? Il tutto tra sorrisi e disquisizioni sul suo libro.
Per carità, nessuno vuol criticare la signora che ha tutti i diritti di presentare quello che ritiene più opportuno, anche in concomitanza del funerale di sua nipote e diventando protagonista sotto i riflettori dei media, ma il suo comportamento, per quanto legittimo, mi appare veramente strano ed incomprensibile.

FUNERALI DI STATO:
L'ultima puntata di questa macabra serie da Truman Show si conclude con il funerale di Giulia, dove finalmente tutti i suoi cari mostrano visibilmente il dolore per l'accaduto e si lasciano andare ai sentimenti, senza trattenere le lacrime, ma sempre in maniera molto dignitosa. Ecco, questo è forse l'unico momento di normalità di questa triste storia, di questo ennesimo femminicidio.
Peccato sia diventato un caso nazionale con la presenza di autorità, come fosse speciale, più importante, diverso dagli altri femminicidi, un caso che DOVEVA essere attenzionato e non si capisce per quale motivo. Perché tanti altri omicidi mediatici non sono stati presi in considerazione come questo? Perché proprio questo caso e fin dall'inizio della storia?
Perché alcuni fatti criminali diventano soap-opere, mentre altri, altrettanto gravi, finiscono subito nel limbo della cronaca nera e dimenticati?
Cosa doveva veicolare questa vicenda che altri casi identici non potevano o dovevano veicolare?
Noi purtroppo immaginiamo cosa possa essere realmente successo, troppe incongruenze, troppe stranezze, troppi cortocircuiti, dinamiche assurde, tanti particolari simbolici espliciti, tanta attenzione, forse troppa e per conto di chi?
Interessante notare la scelta del colore delle rose al funerale.
Solitamente per le donne si usano rose bianche o altri fiori, mentre per gli uomini le rose gialle o rosse. Giulia è stata salutata in una corona di rose gialle, probabilmente una scelta estetica e personale, anche se curiosa. La rosa gialla è il fiore perfetto per rappresentare l'amicizia e la gratitudine. In generale, questa rosa rappresenta la felicità, la gioia e l'ottimismo. È spesso associata a ricorrenze felici come le cerimonie di matrimonio e le feste di compleanno, ma in questo caso si trattava di un funerale di un omicidio.
Anche in questo caso siamo in presenza di un simbolo rovesciato, all'interno di una storia che pare non avere alcun senso, se non un significato più profondo e celato.












mercoledì 22 novembre 2023

IL SACRIFICIO DI GIULIA

                         


Giulia non tornerà, noi non renderemo vano il sacrificio di mia figlia...
cit.

PREMESSA:
Fatte le sentite e dovute condoglianze alla famiglia per la prematura scomparsa di Giulia, ci tengo a sottolineare che questo articolo, come anche il successivo, nasce dalla volontà di ricercare "un'altra versione dei fatti" e dare spunti interpretativi alternativi, scevri da conformismi, dalle tante incongruenze sulla dinamica della vicenda, e dalla vulgata mediatica che omette informazioni, indirizzando la psicologia di massa verso un pensiero unico preconfezionato. Quindi, nel massimo rispetto per il dolore della famiglia, dei suoi cari e senza la pretesa di possedere qualsivoglia verità assoluta.

IL VILLAGGIO DEI DANNATI:
Quando la "Nota Organizzazione" decide di mandare messaggi in codice, lo spettatore subisce l'input dell'ennesimo omicidio mediatico, poi ci si divide sul presunto colpevole e domani tanto è un altro giorno.
Lo schema è lo stesso del mondo di sopra, quando ci si divide tra fazioni belligeranti.
Prendiamo l'ultimo omicidio televisivo, accaduto a Vigonuovo, finito alla solita maniera con la morte di una giovane donna, Giulia Cecchettin. Il caso della coppietta sparita nel nulla un triste sabato notte. Giusto il tempo di mangiare un Mc Cheese con patatine fritte e mandare un messaggio alla sorella Elena. Dopo più nulla!
Il fatto curioso è che, poche ore dalla allora presunta scomparsa, sono finiti immediatamente nel tritacarne catodico, in prima pagina, sbattuti su tutti i Talk-show, su i TG nazionali e pure quelli esteri, manco fosse scoppiata una nuova guerra, manco fossero i figli del Presidente del Consiglio.
Un'attenzione curiosamente forzata, troppo morbosa, una pressione dei media come poche volte accade, ma soprattutto, a poche ore da quel fatidico sabato sera, dopo il quale nessuno, pare, ha più avuto loro notizie.
Come facevano ad essere già pronti ed organizzati i palinsesti televisivi, con tanto di esperti in studio, poche ore dopo l'allontanamento, dato che non c'era inizialmente nessun cadavere, nessuna minaccia in corso, nessuna informazione che potesse far pensare a questo epilogo?
Il caso era già stato montato, rubricato e schedato ancor prima che fosse partorito.
Perché tanto accanimento mediatico su questo caso e non su altri identici o ancora più gravi, ai quali è riservato un millesimo della stessa attenzione?
Nel caso della ex-coppietta di Vigonovo, fin da principio, si è parlato della colpevolezza di Filippo, un colpevole sicuro, soprattutto, annunciato.
Annunciazio', annunciazio'... cit.
Viene fuori un video ripreso da telecamere mute, che lo ritrae mentre picchia e strattona Giulia, così sparisce in macchina verso il nord.
Poi viene purtroppo ritrovato il corpo della ragazza presso il lago di Barcis, con 20 coltellate tra collo e testa. Successivamente, vengono rinvenute tracce di sangue anche vicino a casa della famiglia Cecchettin, che mandano in cortocircuito l'eventuale dinamica del fatto, dato che sarebbe morta successivamente allo spostamento, quindi non si capisce come possano esserci sue tracce ematiche prima del loro viaggio infernale.
Viaggio che termina con la cattura di Filippo in Germania, dopo aver vagato per mezza Europa in una settimana da incubo.


GENESI E SCELTA DEL CASO:
Perché ho deciso di analizzare questa vicenda, che ai più può sembrare un fatto criminoso come purtroppo tanti altri ne accadono?
Per lo stesso motivo per cui è stato SCELTO dai media fin da subito, scartandone altri.
Come è possibile che la mancata telefonata ai familiari, che sarebbe dovuta avvenire entro sabato notte o domenica mattina, si sia trasformata in caso nazionale il giorno successivo?
Chi ha deciso lo fosse, dato che nulla fino ad allora si poteva immaginare.
Potevano essere finiti una notte in un albergo, potevano essersi ubriacati e non aver voluto avvertire nessuno per mille motivi, poteva essere accaduto un incidente ed essere finiti in un dirupo, poteva essere accaduta potenzialmente qualsiasi cosa.
Invece NO, il grande fratello mediatico sapeva già tutto, quasi li conoscesse da tempo come in una fiction, e fin da subito è stato montato un caso che nessuno poteva conoscere. 
Quindi tutti voi sappiate che, da domani, se per una sera non date subito vostre notizie, il giorno dopo, non una settimana dopo, i media nazionali parleranno di voi, chiedendo alla Bruzzone cosa sia successo. Curioso ed inquietante, no?


ELENA LA FEMMINISTA GOTICA:
Poi è saltata fuori Elena che ha rubato la scena alla povera Giulia, presentandosi al pubblico, consapevole e giustamente incazzata, piuttosto sfrontata con la sua felpina nera simbolica. 
I suoi profili social sono stati spulciati ed è apparsa una ragazza che ci tiene a veicolare un'immagine di sé molto dark, introversa, nichilista, ma con tratti artistoidi.
Tutti l'hanno definita una sorta di satanista per via del suo look e per gli oggetti mostrati in rete. Parte della controinformazione complottista si è soffermata su questi aspetti, secondo me, marginali e volutamente fuorvianti, all'interno della narrazione, utili a spostare i bersagli.
Credo si stia andando fuori strada, nel senso che il suo profilo social pare più una posa modaiola che altro. Sicuramente si ispira ad un certo immaginario, questo è vero, ma fa parte dell'universo contorto del genere Gothic, non credo sinceramente sia realmente una satanista o sia coinvolta nella vicenda.
I veri satanisti non si rappresentano pubblicamente così, hanno giacca e cravatta o qualche tonaca, e sono insospettabili e rispettabili persone, perfettamente integrate nei piani alti della società.
Quelle di Elena mi sembrano più rappresentazioni tardo adolescenziali e folkloristiche.
Sono livelli di comunicazione che depistano e messi in campo da chi vuol confondere le acque, strumentalizzando le fazioni che vengono a crearsi tra il pubblico. 
Tipo sorella crocerossina, futura vittima, e sorella ribelle darkettona, stile vampiro, nuovo simbolo di lotta femminista al patriarcato.
Ovvio, che dall'alto dei cieli avessero preventivato si spulciasse nei suoi social, la discussione sarebbe avvenuta come effetto domino.
La cosa interessante però è un'altra, perché questi profili sono stati scelti molto tempo prima, e sono stati scelti proprio in base a certe loro caratteristiche peculiari.

MESSAGGI PER I NAVIGANTI:
La ragione della veicolazione di certi messaggi, attraverso il sacrificio della povera Giulia e del povero Filippo, si declina su differenti livelli.
Quelle sotto elencate sono suggestioni, non hanno la pretesa di rappresentare la verità assoluta, semmai di fornire solo qualche piccola indicazione simbolica e di raccontare come funziona il nostro sistema. Quella che cercherò di descrivere rappresenta la liturgia del back-office del potere, la sua messa nera attraverso l'oracolo mediatico ed i nuovi fedeli del culto che, inconsapevoli, adorano come un feticcio.
1- Liturgia nera per celebrare la trasformazione antropologica italica che verrà, ovvero, scatenare l'egregora che favorirà, alla fine di un percorso, le destre schierate con Israele, quindi, favorendo anche nuovi, nazionalismi, populismi e nuove democrature occidentali, nuove sentinelle di fine impero. Questa sarà la logica reazione politica, anche popolare, che si instaurerà, dopo una prima fase di rigurgito proto-progressista, composta da mille manifestazioni arcobaleno, woke ed intellettualismi liberal, dopo aver edificato il Tempio del femminismo metafisico.
Quindi, inizialmente vedremo e già accade, mille dibattiti contro la società patriarcale, contro la violenza millenaria del maschio, l'introduzione dell' AFFETTIVITA' DI STATO, e tante amenità ipocrite e conformiste che paiono ineluttabili quanto artificiali.
Per questo motivo, ora serve scatenare un mega flash-mobe in atto a livello mediatico.
Ad ogni evento ne corrisponde uno opposto. 
Le intenzioni sono quelle di spostare l'asse politico valoriale sempre più a destra, destrutturando ulteriormente la pseudo-sinistra, rendendola ulteriormente una macchietta. Per favorire i reazionari, dovranno essere prima manipolati i liberal e resi protagonisti, in modo che saturino l'informazione con il loro radicalismo. In questo modo verrà metabolizzato il loro impatto "rivoluzionario", favorendo la fazione opposta.

2- Liturgia nera e celebrazione inerente alla guerra israelo-palestinese, o meglio, alla volontà di perseguire il tanto agognato progetto di un grande canale artificiale sulla Striscia di Gaza.
Il canale di BEN GURION, che taglierà in due il paese, una volta spianata la Palestina.
Progetto che contempla gasdotti e petrolio, controllo delle nuove rotte mercantili nel cuore del mondo arabo, in cui l'ENI è coinvolta.
Vi ricordate il famoso “Piano Mattei”, tanto decantato e proposto dalla Meloni e Crosetto?
Il famoso "piano" riguarda anche questo mega progetto, dove anche i paesi arabi avranno il loro tornaconto sulla pelle dei palestinesi, altro grande capro espiatorio.
Quindi Islam, Hamas, occidente e Israele, tutti d'accordo in questa spartizione colossale.
Perché un femminicidio del genere avrebbe implicazioni simboliche con una guerra in corso?

IL SACRIFICIO DI GIULIA:
Cosa c'entrano due fatti completamente differenti, così lontani ed indipendenti tra loro?
Questi eventi sono messi subliminalmente in correlazione, perché il singolo rito celebra quello più grande, come un'offerta al Dio della guerra, perché questa liturgia è sempre stata praticata dalla notte dei tempi in varie forme, e perché il primo evento deve contenere degli aspetti simbolici riferiti allo scopo più grande da perseguire, del secondo evento.
La singola piccola offerta di sangue celebra una singola fase dell'operazione più grande e importante.
Il sacrificio di Giulia, con il ritrovamento nel lago della vittima, è quindi connesso sia con il micro-mondo che con il macro-mondo.
Simbolicamente, abbiamo la componente dell'acqua, siamo vicini a Venezia, città che ha il simbolo del leone di San Marco, quindi ancora acqua. Un grande canale dal nome BEN GURION, che significa, guarda caso, "Figlio del Leone". Nuovamente il simbolo dell'acqua che ritorna.
Una vera messa si celebra con UNITA' DI INTENTI, alimentando l'egregora, facendola accettare a tutti. Questo è il livello celebrativo ultimo, che necessita di alimentare l'alveare, quello si realmente "satanico e occulto", come paradigma culturale e manipolatorio da perseguire.
Una persona comune e sana di mente, a questo punto, vuol sapere perché tutto ciò dovrebbe essere necessariamente un rituale dato che, effettivamente, ci sono tanti omicidi in circolazione, senza il bisogno di costruirne uno ad hoc.
Per il semplice motivo che questo, come altri in passato, è andato alle cronache in maniera troppo artificiosa e forzata, ne ha parlato anche la CNN, e con tutti i femminicidi che ci sono, sparizioni di bambini mai veicolati, questo è stato evidentemente il prescelto, ovvero, quello da plasmare per veicolare messaggi di varia natura e su più livelli.
La motivazione risiede proprio nella sua tipica veicolazione, apparsa sui palinsesti nazionali solo 8 ore dopo l'allora presunta scomparsa. Questa è la differenza tra eventi criminosi fisiologici e fatti manipolati ad arte, la differenza è il tipo di veicolazione, quanto e come sono attenzionati, la risonanza tra le persone e le connessioni simboliche analogiche con altri eventi.
Ovviamente, certi poteri non ragionano secondo logiche comuni, bisogna tenere conto che viene utilizzato il pensiero analogico, quello magico, dove i collegamenti, apparentemente, non sono razionali, secondo l'accezione basilare del termine.
Anche stando su di un piano razionale comune, si potrebbe smontare questo fatto come tanti altri analizzati in passato.
Potrei andare sul particolare, dato che ci sono tante di quelle incoerenze nelle dinamiche che offendono l'intelligenza. Tipo, quella dello sgozzamento con il taglio della giugulare, oltre a diversi tagli sul capo, nel solco di tanti altri delitti rituali. 
Provate voi a tagliare la giugulare con un taglio preciso, netto, non ci riuscirete, a meno di non lordarvi di sangue dalla testa ai piedi, macchina compresa. 
Dove si sarebbe accuratamente lavato? 
Inizialmente, parlarono di una banconota da 20 euro sporca di sangue. 
Troppo poco, no? Poi per quale ragione l'avrebbe uccisa, non prima che lei avesse avvertito al cellulare la sorella, dicendo dove fossero (Mc Donald's), per poi scappare per mezza Europa, senza dimora, senza essere notato (sporco di sangue e distrutto dalla stanchezza), per una intera settimana.
Non c'è un serio movente ne un'arma certa del delitto, nonostante siano stati trovati lungo il percorso, una lama rotta, e poi un paio di coltelli, pare, nell'auto (questa notizia è stata talvolta confermata, altre volte contraddetta). Non può essere la gelosia perché si stava laureando, quelle sono sciocchezze che non possiamo accettare, ed anche la depressione perché si fossero lasciati non quadra, se riferita alle dinamiche dell'omicidio. 
Se il delitto era premeditato, dove pensava di scappare, dato che tutti sapevano fossero insieme quella sera? Oltretutto, notizia di oggi, pare che le prime coltellate siano state date sotto casa di Giulia, in un parcheggio ed al ritorno dal Mc Donald's, vicenda che rende ancora più contorta la dinamica dei fatti.
C'erano altri mille modi per ucciderla senza smuovere mezza Europa, un po' troppo rumoroso questo delitto, no?


                         

lunedì 20 novembre 2023

LA SOCIETA' MATRIARCALE NON ERA MEGLIO DI QUELLA PATRIARCALE



Leggo con grande sconforto che ogni femminicidio, sarebbe meglio dire omicidio di donne, sarebbe causato dal retaggio di una società patriarcale.
Personalmente, mi fa orrore il retaggio patriarcale per mille motivi che non sto qui ad elencare, ma non credo siano così ben definiti i confini delle presunte colpe per quanto riguarda un delitto.
Ci sono almeno un milione di motivi per cui può accadere un fatto criminoso e non sono necessariamente attribuibili a retaggi religiosi e patriarcali. Possono esserlo in alcuni casi, soprattutto, quando il clima familiare e sociale che si respira è impregnato di quella sotto-cultura, di fondamentalismo islamico, cattolico, ebraico, ma ci sono mille altre motivazioni che possono causare la volontà di uccidere una donna.
Ci sono motivazioni di natura emotiva, profonda, sottile, personale, scevre da retaggi di un sistema sociale.
Ci sono rivalità, gelosie, che non nascono attraverso un sistema sociale, ma sono in primis umane, fanno parte del nostro corredo umano, archetipico e spirituale.
Pensare che tutto derivi ESCLUSIVAMENTE dal modello sociale è una cagata pazzesca.
Ovvio, che la società e l'ambiente siano fondamentali, importantissimi, e sono io il primo a dirlo, ma le nostre colpe non sono attribuibili SOLO al sistema in cui viviamo.
Le nostre responsabilità sono sempre personali, nel bene o nel male. In caso contrario saremmo allora tutti indistintamente stupratori e assassini.
Invece, la realtà è ben più complessa ed articolata.
Importante è dire a questo punto che le mostruosità della società patriarcale non riguardano solo quel modello sociale.
La atavica società matriarcale, tanto decantata ad minchiam, che ci illude di un passato remoto e favoloso dove si viveva tutti in pace, senza differenze di genere, dove regnava la pace e l'uguaglianza, è puro PENSIERO MAGICO, lo stesso identico e speculare di quello patriarcale che ne rappresenta solo l'evoluzione e aggiornamento.
La società matriarcale come sostiene Masoch e Jung era legata alla civiltà rurale e agricola primordiale, che viveva di riti sacrificali di sangue, di infanticidi e quant'altro.
Non è mai esistito un mondo dove la violenza fosse bandita, ogni organizzazione sociale, anche la più orizzontale, ha sempre avuto totem e gerarchie, quindi i suoi capri sacrificali.
Mettiamoci il cuore in pace, l'umanità contempla il male e la sopraffazione del prossimo.
L'umanità contempla la possibilità che il male si compia per il dominio sul prossimo, con buona pace della paccottiglia new-age che ci vorrebbe tutti candidi e puri come nella pubblicità del Mulino Bianco (che è un simbolo sia maschile che femminile).
Le iniziative politiche scaturite dall'ultimo femminicidio mi fanno abbastanza orrore. Mi ricordano le volontà di quei governi inglesi che, in Arancia Meccanica, volevano distopicamente ESTIRPARE il male dalla natura umana, ovviamente non riuscendoci.
E' questo delirio prometeico, dal positivismo in avanti adottato dal sinistrismo più bieco, ignorante e materialista, di voler cambiare la natura umana nel profondo, cosa che ogni volta si mostra non possibile ed una iattura per l'umanità.
Una chimera inseguita prima dal conservatorismo religioso (nel sud del mondo ancora purtroppo presente attraverso l'islam), poi dall'intellettualismo illuminista progressista in maniera uguale/opposta.
Da notare che, nei paesi nordici dove la cultura patriarcale è molto meno sentita se non bandita, i femminicidi sono molto più alti che nei paesi mediterranei. Questo per dire che entrano in campo gli archetipi delle etnie e dei popoli, molto più radicati nel nostro corredo animico, nel nostro microcosmo profondo.
Non basta scagliarsi contro un dato sistema, per carità, giusto condannare tutte le derive millenarie maschiliste e sessuofobiche del patriarcato, ma limitarsi a questo è sbagliato e antistorico.
Si rimane intrappolati nella stessa divisione, quella si passatista, tra fazioni, mentre qualcuno più in alto ci specula alla grande.
Il rito finale è proprio questo, quello di dividere l'umanità tra buoni e cattivi, un po' come facciamo tifando Israele o Palestina, e magari ci accorgiamo che, talvolta, le motivazioni sono più complesse e sofisticate di quelle espresse volgarmente dai media e/o dall'astinenza da rogo delle masse che aspettano il NUOVO RITO SACRIFICALE accettato e condiviso.
Il problema non è un modello piuttosto di un altro, ma il concetto di dominio sul prossimo e del palinsesto delle regole sociali che legittimano la sopraffazione tra umani.
Il problema è l'oracolo, qualunque esso sia, femminile o maschile.
Il problema è interiore, più profondo, forse, semplicemente più umano!






mercoledì 15 novembre 2023

CONFORMISMO MEDIATICO SULLA GUERRA DI INCIVILTA'

 


Oggi viene mostrata la foto di soldatini israeliani che occupano un sedicente parlamentino di Hamas, sito ovviamente sotto un ospedale precedentemente bombardato, un fake colossale di propaganda della più bieca, confezionato per cervelli fritti.
Non è mai una bella cosa quando militari occupano una sede politica, anche fosse quella di Hamas, a prescindere dalla veridicità o meno dell'operazione. 
Il segnale che si vuol veicolare è quello della supremazia dell'esercito sulla politica, sul fatto che non esistono altre strade per affermare una presunta libertà di popoli eletti versus popoli di straccioni.
Gli unici assenti sono i morti del cosiddetto esercito di Hamas, quello un tempo voluto dalla destra neocon USA e israeliana, per legittimare situazioni come questa, puntualmente accaduta, dopo un finto/vero attentato, ma in accordo con i servizi del presunto nemico.
Qui l'unico nemico delle varie fazioni in campo sono i civili, questo è il messaggio neanche tanto velato che si vuol far accettare. 
Non c'è veramente una foto, un video che ritragga miliziani di Hamas uccisi dagli israeliani, solo civili massacrati e palazzi distrutti dalle bombe.
Siamo a circa 12 mila civili morti, dei quali circa 5 mila bambini. Quanto deve durare questa mattanza?
Ecco, ai nostri giornalisti non pare fregare assolutamente nulla di questo. 
Secondo questi sedicenti "democratici liberali" è il naturale sacrificio che bisogna accettare dopo l'attentato di Ottobre da parte dei terroristi. 
Mentre per la pandemia il coro ultras conformista pro-vaccini e GP, era quasi tutto appannaggio della sinistra, fino ai finti liberali di FI, oggi, lo stesso coro conformista sulla guerra è tutto appannaggio della destra. 
Due egregore scatenate all'uopo, a seconda dei desiderata del momento, due tappe diverse ma uguali,
Sembra che la sovragestione, per far avanzare l'Agenda, abbia prima scelto i progressisti in campo sanitario, sul famigerato Green ed altre amenità, poi sia scesa direttamente in campo attraverso super Mario Draghi per riordinare ed incassare il tutto, infine, sia stata in qualche modo favorita la destra come sentinella e cane del padrone USA, per gestire le guerre in corso, per spostare l'asse politico verso un premierato populista, da utilizzare in termini più autoritari, come prevedeva il Piano di Rinascita Nazionale del servo massone e fascista Gelli. 
Ogni fase è gestita da una fazione politica, una vera e propria staffetta che deve affermare l'illusione della democrazia, ed ognuna che si occupa di precise tematiche per conto della sovragestione. 
Uno schema matematico, direi scientifico e, soprattutto, rodato da decenni. 
Quando qualche nostro cameriere esce fuori dai binari, arriva il tecnico a riparare il danno. Un sistema ben oliato che non trova alcuna opposizione.
Oggi tutti i giornalai di destra, più qualche liberal progressista, sono a favore dei bombardamenti indiscriminati sui civili, giustificano il genocidio in atto, dicono che anche quello è colpa di Hamas.
In Italia, paese particolarmente conformista e servile, il circo mediatico è nauseabondo e osceno, quasi pornografico. Sembra esserci un atteggiamento razzista nei confronti di alcuni popoli, mi ricorda il ventennio questo modo di porsi nei confronti di tanti civili massacrati, dove pochi morti sembrano contare più di tanti altri.
A loro interessa più la sorte di 200 ostaggi, alcuni uccisi peraltro a causa dei bombardamenti israeliani, della morte di 12 mila civili, tra i quali 5 mila bambini palestinesi, la cui unica colpa è quella di abitare in un lager a cielo aperto gestito da forze autoritarie e straniere.
Li senti blaterare sul fatto che i palestinesi non si siano mai opposti ad Hamas e si siano lasciati comandare da terroristi. Allora, vorrei vederli io in fila indiana, tutte queste scimmiette ammaestrate (evito la lista, tanto le facce si conoscono), a vivere in Palestina in quelle condizioni, sotto la minaccia di morte ogni secondo che passa, vorrei vederli io, tutti questi miserevoli giornalai liberali, trasformarsi e sgomitare con bava alla bocca, come novelli kapò del nuovo padrone.
Ma proviamo ad analizzare il loro retro pensiero con ipotetiche domande, anche se ben sappiamo sia viziato più dalla pecunia che dalla moralità.
Secondo i sostenitori delle forze del bene, le milizie di Hamas sarebbero chiuse nelle case di Gaza aspettando dall'alto le bombe intelligenti, annunciate in mondovisione?
A cosa serve fare tabula rasa della città di Gaza, sterminando migliaia di civili, quando i suoi capi sono altrove?
Le armi di Hamas sono sottoterra, ovunque, tranne dove è stata spianata la Palestina. Secondo voi, Hamas avrebbe lasciato le postazioni belliche sotto scuole e ospedali, ben sapendo che sarebbero state bombardate, o le avrebbero spostate altrove?
Secondo voi, le Intelligence israeliane ed occidentali non lo sanno e si muovono nel buio?
E se lo sanno, allora, perché continuano a massacrare la popolazione, è quello lo scopo, lo sterminio di massa? 
Perché nessun analista parla di azioni di Intelligence contro i capi di Hamas in Qatar o in Libano? 
Perché nessuno vuole tagliare la testa alla piovra in Qatar?
Se fosse un film, sembrerebbero d'accordo nel preservare la testa dell'organizzazione, non fosse altro che Hamas è stata voluta dalla destra israeliana, proprio per legittimare future rappresaglie, utili solo all'allargamento dei confini sulla striscia che nei decenni si è sempre più ridotta, dando contentini economici ai papponi che stanno dietro i Fratelli Musulmani.
Come mai un bel giorno i terroristi di Hamas sono riusciti ad entrare oltre il confine e massacrare 1300 israeliani?
Chi li ha fatti entrare oltre una barriera che rileva elettronicamente anche il passaggio di un insetto?
Li ha fatti entrare lo spirito santo?
Si erano scordati di attivare l'allarme? 
O, forse, proprio il Mossad, come logico sia, ha permesso tutto ciò per aver la scusa di fare un bel massacro in Palestina?
Se guerra deve essere, allora ci siano due eserciti a confronto, non un esercito contro una popolazione inerme. 
Questa si chiama OCCUPAZIONE!
Dovrebbe essere nell'interesse di Israele eliminare i capi terroristi di Hamas.
Non vogliono liberarsi di Hamas una volta per tutte uccidendo i loro capi? 
Perché il mondo dei BUONI non fa l'embargo contro il Qatar, chiedendo la testa dei loro capi?
Nessuno ne vuole parlare! Il circo mediatico italiano sta difendendo l'indifendibile, trincerandosi dietro l'antisemitismo. 
Capite il livello di delirio e cortocircuito in cui viviamo?
Di questo passo state sicuri che le prossime 72 generazioni di arabi palestinesi saranno purtroppo antisemite.
Io mi sento particolarmente impotente, allora sventolo bandiera bianca, non sul ponte, ma dentro il mio cervello. 
Sono veramente esausto di tutta questa irrazionalità, di questa crudeltà e, soprattutto, di questo lurido conformismo italico sulla pelle dei civili, sulla pelle dei bambini. 
Lo devo dire: FACCIAMO VERAMENTE SCHIFO!



lunedì 6 novembre 2023

SUB-PALESTINA E INTERESSI SOTTERRANEI

 



Ho preso in prestito questa immagine da un video-game, perché rende l'idea di come sia organizzata la SUB-PALESTINA.
La Striscia di Gaza è lunga 40 km e larga nel suo punto più esteso una decina di km, ma la parte più interessante sono i 500 km sottoterra dove pare esserci il centro operativo e militare di Hamas.
Fino a 45 metri di profondità, alcuni analisti di Intelligence dicono 80 metri ed almeno 8 piani, alcuni alti una decina di metri per i convogli, i missili e gli armamenti di ogni genere.
Allora, pensare di eliminare Hamas che, solo in parte, si organizza nell'oltretomba, per il resto si nidifica nei paesi arabi come il Qatar, significa solo una cosa, fare tabula rasa della Palestina, eliminare fisicamente almeno metà della popolazione (fare una riserva indiana con la rimanenza), e ricostruire una striscia israeliana con i soldi occidentali e dei vari Fratelli Musulmani che giocano su più piani contemporaneamente.
Perché dubito che i militari israeliani scenderanno nelle viscere della terra, debellando tutti gli armamenti, arrivando fino alla tana centrale del nemico, se non al costo altissimo di migliaia di soldati. Per distruggere la Sub-Palestina ed il suo labirinto di 500 km, occorrerebbe radere al suolo tutta la Striscia di Gaza.
Questa è l'idea che vogliono perseguire? Perché se è questa la volontà, andiamo incontro a un genocidio o, nel "migliore dei casi", a una deportazione di massa.
Perché non colpire direttamente i vertici apolidi di Hamas che risiedono in altri paesi come il Qatar? Forse non è Hamas l'obiettivo principale, ma solo il mezzo per occupare "legalmente" nuovi territori.
Diciamola tutta, lo scopo ultimo per Israele, ovviamente nella sua attuale governance di estrema destra, è creare una nuova colonia industriale e portuale che possa sfruttare a pieno i grandi giacimenti petroliferi siti a pochi km dalla costa palestinese che si insidiano fino a 5 km di larghezza all'interno. Pare ci siano giacimenti imponenti e tra i più grandi del mediterraneo, quale miglior occasione per occupare definitivamente territori così strategici?
Già oggi i palestinesi sono interdetti allo sfruttamento di gas naturale al largo delle loro coste, ma il problema in questo caso sarebbero i principali "sostenitori" della Palestina come i turchi ed anche i russi, intesi come competitors degli israeliani e dei loro partners.
L'ENI è coinvolta nel progetto e ciò è noto a tutte le potenze planetarie, non è certo un segreto, anche se viene taciuto dai media occidentali, nonostante sia dibattuto perfino nei giornali di opposizione israeliani.
Questo petrolio sarà gestito da Israele e da alcuni paesi arabi in affari con gli USA, il tutto sulla pelle dei palestinesi.
L'Egitto dovrebbe quindi ospitare la maggioranza dei palestinesi deportati, creando zone per i profughi, in cambio di importati aiuti economico-militari. Si vogliono ridisegnare i confini e aggiornare i rapporti di forza economici in tutto il medio oriente.
In fondo, Hamas è una creazione di sezioni di Intelligence israeliana in join venture con i Fratelli Musulmani collegati alle lobby occidentali. Talvolta viene utilizzata proprio per giustificare nuove guerre, nuovi conflitti, nuove colonie, nuovo sfruttamento industriale, in relazione ai ruoli geopolitici che stanno per essere riscritti.
Il popolo palestinese, che nulla c'entra con gli attentati del 7 ottobre scorso, è quindi schiacciato da una parte e dall'altra, dai bombardamenti a tappeto che hanno massacrato 10.000 civili e il fronte di Hamas, che impedisce loro di fuggire a sud della striscia, minacciandoli di morte.
Un inferno dentro un altro inferno, ecco perché bisognerebbe iniziare a puntare l'attenzione seriamente su questo dramma che potrebbe allargare il conflitto in corso.
Fortunatamente, da più parti nel mondo e perfino dentro Israele, si stanno moltiplicando le manifestazioni di pace e contro questa guerra asimmetrica.
Diverse personalità politiche, intellettuali, personaggi influenti, iniziano a criticare l'intervento militare israeliano che non rispetta nessuna convenzione dei diritti umani
Gli stessi USA, l'ONU cercano, forse ipocritamente, di moderare l'intervento, ma per ora con evidenti scarsi risultati. Se questi miti consigli avranno un seguito e prevarrà la moderazione, forse il destino dei palestinesi, ma anche del popolo israeliano, non sarà segnato, al contrario, non vedo vie d'uscita, se non un potenziale allargamento della cosiddetta guerra di civiltà, una crescita dell'antisemitismo e, probabilmente, nuovi attentati terroristici.







mercoledì 18 ottobre 2023

NUOVA FASE: TERRORISMO E GEOPOLITICA



Sparatoria a Bruxelles, un lunedì di sangue nel cuore della capitale europea. Un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco uccidendo due cittadini svedesi.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la sparatoria sarebbe avvenuta intorno alle 19,15, ora locale, nei pressi di Place Sainctelette. La scena è stata ripresa da un residente della zona. Nel filmato si vede un uomo con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco che spara su alcuni passanti inseguendoli fin dentro una galleria commerciale, e poi sale su uno scooter facendo perdere le sue tracce.
Successivamente, viene fuori un altro video, ripreso da un'abitazione, che inquadra il terrorista prima dell'attentato, mentre apre un imballaggio di cartone e inizia a montare il kalashnikov, il tutto in bella vista, con ancora la luce del giorno, senza preoccuparsi affatto di essere notato.
Ricapitolando, siamo in presenza di un attentatore che ha fatto ogni cosa possibile per farsi notare, compresi video prima e dopo la strage postati sui social (ed io che vengo bannato da FB per una virgola di troppo), vestito di tutto punto, con giacca fluorescente arancione. Come se non bastasse, al posto di preparare il suo vistoso fucile automatico in casa e, magari, nasconderlo in una custodia, si piazza in ginocchio a montare il suo AK-47 da una confezione stile Amazon, nel tardo pomeriggio con ancora la luce del giorno, su di un marciapiede accanto ad una strada centrale. Il tutto mentre scorrono macchine e passanti.
Il terrorista tramite i video dice di essere un combattente dell'ISIS e di voler rivendicare i morti civili palestinesi.
Scappa su di uno scooter, con una giacca elettrica visibile anche a 1 km di distanza, spara e uccide due probabili tifosi svedesi e, nonostante le migliaia di telecamere fisse in ogni punto della zona, pare irreperibile e non localizzabile.
Sembra una scena di un film di spionaggio, ma purtroppo è la cruda realtà.

Dovremo quindi abituarci o riabituarci al terrorismo? Vogliono la guerra di civiltà?
Chi vuole la guerra tra civiltà?
La nostra reazione è quella emotiva, LORO lo sanno e lavorano per questo. Vogliono creare un modello sociale di strategia della tensione perenne in modo che l'occidente sia sempre meno democratico, meno liberale e si trasformi lentamente in una democratura o in regimi autoritari, spostando l'elettorato sempre più a destra. Vogliono che questa restrizione dei diritti di manifestare contro lo status quo sia accettata in primis da noi occidentali, ed infatti, le prime reazioni dei nostri politicanti vanno curiosamente in quella direzione.
Un terrorismo senza fine, che colpisce in random la popolazione, una guerra allargata all'Iran, con lo spettro di un'apocalisse nucleare, servono proprio a questo, a convincere l'opinione pubblica di una guida forte dall'alto, della creazione di nuove oligarchie-monarchie diverse dalle attuali democrazie. Sistemi che possano gestire il caos da loro stessi provocato su di un ginepraio di nazioni in conflitto tra loro.
Forze oscure che, nei piani alti comprendono e coincidono con tutti gli attori in campo, mentre su di un livello empirico si manifestano attraverso fazioni nemiche, amiche, nemiche/amiche.
La loro speranza è che il popolo si limiti a tifare l'uno o l'altro schieramento, come nel Calcio e non comprenda quanto sia complesso ed articolato il potere.

Aver colpito due cittadini svedesi forse è collegato alle frizioni tra Turchia e Svezia.
Ogni passo è inerente al riordino planetario di ogni singola nazione e dei suoi rapporti di forza nel grande network della geopolitica, oltre a spingere i moderati ed i mediatori, che vorrebbero un conflitto più light, a diventare falchi ed esasperare le tensioni in atto.
"Israele ha il diritto di difendersi e la protezione dei civili è essenziale. Nessuna nazione o organizzazione ostile a Israele dovrebbe cercare di trarre vantaggio dalla situazione o di intensificare il conflitto". È il punto fermo posto dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine di una riunione dei ministri della Difesa all'Alleanza che aggiunge: "Abbiamo visto orribili immagini dell'attacco del weekend. Immagini che hanno confermato la brutalità dell'attacco di Hamas contro civili e innocenti. Ha avuto un forte impatto su di noi vedere queste immagini e questi video. Nell'evoluzione del conflitto è importante proteggere i civili, c'è una legge della guerra, c'è una questione di proporzionalità".
Poi ritorna anche la questione dei "terroristi" curdi, protetti in Svezia e ricerati dai turchi e dai Fratelli Musulmani, e l'attacco di Bruxelles sembra puntare a questo obbiettivo, oltre ad alimentare la strategia della tensione. Ci sono più ragioni, più livelli che si incrociano in un labirintico risiko, dove ogni attore rivendica le sue volontà.
In Svezia un uomo curdo è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere per aver cercato di finanziare il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). È la prima volta in Svezia che la legge antiterrorismo viene applicata a un caso che riguarda quest’organizzazione, da quando è stata aggiornata il mese scorso. Il PKK è un’organizzazione politica e paramilitare, che dal 1984 si oppone al governo della Turchia. Turchia, Unione Europea e Stati Uniti la considerano un’organizzazione terroristica. La Turchia accusa la Svezia di sostenere e accogliere membri del PKK e di altre organizzazioni curde. La definizione di gruppo terroristico riferita al PKK è molto controversa e dibattuta, anche perché la popolazione curda in Turchia è stata ed è ancora oggi oggetto di persecuzione.
Nel frattempo, la guerra continua e viene colpito un ospedale a Gaza. Sia Hamas che Israele potrebbero essere responsabili ed ognuna delle parti attribuisce la strage all'altro.
Una cosa è certa, il conflitto si sta allargando sempre più, tra l'imbarazzo di Biden, Putin che sembra voler entrare in scena e l'Iran che scalpita.

martedì 10 ottobre 2023

LA GUERRA INFINITA DEL MOLOCH




Scenari hollywoodiani irrompono nella realtà, ma non è fiction. Tutto è estremizzato, documentato virtualmente, l'orrore diventa digitale e globalizzato. Nessuno si aspettava questa escalation terroristica pianificata in ogni dettaglio. Sicuramente, non se lo aspettavano i 3000 raver che ballavano felici e contenti la Goa-Trance, ignari dell'inferno che avrebbero vissuto. Un rave non troppo distante dal muro di confine, una barriera che consideravano sicura. Invece, proprio come nei film più distopici, Hamas non ha trovato curiosamente ostacoli ed è avanzata senza problemi, sparando sulla folla impaurita che fuggiva nel deserto. Una mattanza allucinante, dove i miliziani palestinesi sono scesi anche dal cielo come novelle arpie. Una strage simbolica, perché colpisce una grande manifestazione musicale, colpisce l'otium di giovani israeliani ed occidentali che ballano e si divertono. La musica come espressione di libertà individuale, considerata peccaminosa dai fondamentalisti islamici, ed è curioso come anche la destra nostrana, ovviamente, in altro contesto completamente differente, come primo atto politico si sia affermata con la legge anti-rave. Al Bataclan i terroristi hanno fatto una strage durante un concerto rock. Gli stessi finti ambientalisti di Ultima Generazione, sempre fatte le dovute proporzioni, si sono scagliati contro opere d'arte. Colpire la libera creatività umana funziona a livello mediatico, si agisce sempre attraverso simboli per alimentare l'aspetto emozionale della psicologia di massa, raramente si colpiscono istituzioni, multinazionali, banche. I civili sono i capri espiatori prediletti, siano essi israeliani che palestinesi. Due popoli usati come cavie per giochi superiori geopolitici. L'estrema destra israeliana e l'estrema destra di Hamas sono governate dalle stesse forze oscure che si alimentano attraverso il caos e la violenza.

L'intera zona è il campo di battaglia di queste forze oscure che vogliono modellare il nuovo mondo mediorientale, inserendolo nello scacchiere mondiale, attraverso nuovi equilibri e rapporti di forza. L'intera zona è il grande ring del pianeta, dove i contendenti sono solo gli avatar sacrificali di ben altri poteri che fabbricano e aggiornano il risiko globalizzato.
Questi due mondi, così lontani e così vicini, hanno le stesse matrici occulte e, dopo aver eliminato Rabin e Arafat, gli ultimi due leader che potevano siglare una sorta di pace tra i due popoli, sono arrivate le destre radicali, il cui compito era appunto fomentare il paradigma dello scontro eterno, del terrore senza fine. CUI PRODEST? Giova alla Palestina essere estinta definitivamente? Giova alla sua popolazione morire per un dio illusorio? Giova al popolo israeliano essere governati dal Likud, partito reazionario compromesso da mille scandali di ogni natura? A chi giova questo martirio collettivo? Giova a tutte quelle forze esterne che gestiscono la governance mondiale. Il reset neoliberista non poteva limitarsi alla pandemia, al paradigma Green, al rinnovo dell'assetto industriale, doveva per forza contemplare nuove guerre, atte a smuovere l'intero impianto capitalista. Allora si è iniziato con la guerra tra Russia e Ucraina ed oggi si continua tra Hamas e lo Stato di Israele.

La trasformazione dell'attuale assetto geopolitico per un NWO vedrà tanti altri conflitti, una sorta di 3° guerra mondiale spalmata in decenni di caos, tra attentati terroristici, false flag, complotti di ogni genere e, soprattutto, abili burattinai che gestiscono le fazioni belligeranti. Oltre gli aspetti militari e geopolitici, ci sono anche ragioni di natura più profonda e sottile, ovvero, quelle di creare nuove forme pensiero basate sul terrore condiviso a livello planetario in tempo reale. Dove si vuol arrivare esportando queste forme pensiero distruttive basate sulla paura? Si vuole alimentare il tutti contro tutti, che spingerà successivamente le masse verso posizioni più reazionarie e nazionaliste. Queste nuove governance incarneranno, e già avviene, le sentinelle del liberismo, in tempi di parziale risveglio collettivo. Dopo che le finte sinistre parlamentari avevano alimentato il moloch del Dio denaro, svuotandosi ed annullandosi nel liberismo più selvaggio, le nuove destre offriranno sicurezza verso nemici vecchi e nuovi, saranno i baluardi del popolo offeso e tradito. In realtà, saranno legittimate a trasformare le vecchie democrazie, considerate obsolete, in tante democrature e oligarchie, e pure coloro che si ergeranno a guardiani del mondo, saranno legittimati a limitare le libertà individuali su tutti i fronti.

Questo è il vero NWO che ci aspetta, ed il conflitto israelo-palestinese ce lo mostra in diretta, anticipando gli scenari anche di natura economica che ne deriveranno. Non più un pianeta con un'unica governance imperiale, ma un labirintico coacervo di nazioni in conflitto tra loro che giustificano ed alimentano un sistema capitalista globale, sistema che negli ultimi anni era diventato un Re nudo agli occhi dei popoli e mostrava tutte le sue crepe. La guerra infinita, lanciata dai poteri occulti ai tempi dei Bush, trova oggi la sua definitiva concretizzazione e saldatura, e quei poteri occulti sono gli stessi dietro alle estreme destre israeliane e palestinesi. Sono le stesse ur-logge sovranazionali a spianare la strada, dove i vincitori sembrano essere sempre i poteri neoaristocratici. Stiamo assistendo allo scontro epocale tra estremismi e fondamentalismi conservatori, dove l'unica parte assente pare essere la stessa democrazia e il tanto agognato umanesimo, relegato al libro dei sogni e delle utopie. Dopo aver eliminato negli ultimi 50 anni tutti i leader socialisti diversamente declinati, tra rivoluzionari, massimalisti e democratici, come Allende, Sankara', Olof Palme, Rabin, fino a quelli più autoritari come Gheddafi, dopo aver cooptato e svuotato i partiti moderati progressisti occidentali, trasformandoli in lacchè padronali, le forze oscure reazionarie stanno realizzando la loro controriforma planetaria, celebrandola in terra santa, controinziandola con il sangue ed esportandola a modello condiviso.

Il rito è servito, il nuovo/vecchio Moloch può cibarsi e soddisfare la sua eterna fame atavica di anime.