giovedì 28 febbraio 2019

Q IL COMPLOTTISMO DI STATO


Dagli USA arriva un nuovo mito dei giorni nostri che sembra volerci proteggere dal male attraverso le sue gesta da insider dei piani alti.
Oltre oceano sembra che siano in molti a crederci, piace e fa presa in un certo elettorato orfano di figure di riferimento che possano cavalcare il cavallo imbizzarrito.
Q è tra noi e ci svela l'arcano, nonostante la CIA, in barba a tutte le polizie, a tutti i controlli ed hacker governativi, comunica in rete e ci racconta la lieta novella del MEMENTO MORI.


Questo novello Savonarola miliziano e populista rappresenta in realtà una sofisticata operazione di depistaggio dei servizi, costruita ad arte per un pubblico, quello americano, in parte molto credulone (non a caso inizialmente indirizzato ai WASP e alla destra reazionaria).
Utilizza un linguaggio ecumenico, mutuato da quello para-religioso, ma declinato in senso new-age, tanto per dire che è indirizzato un po' a tutti, tende a costituire gruppi di fedeli del nuovo oracolo.
La cosa abbastanza evidente è che questo obiettivo di rinnovamento sarebbe veicolato e sussurrato alle folle in astinenza da rogo, un po' come sei i RIS dovessero fare un'operazione anti-mafia riservata, ma veicolassero l'operazione sui TG.
Sembra quindi più un'operazione di marketing e pubblicitaria. Se Q combattesse segretamente per noi, perché rischiare di essere spento e cancellato dalla rete, lo farebbe in gran segreto. Invece ama veicolarsi e mostrarsi alle folle che lo acclamano come fosse un Dio, un'entità metafisica che si è incarnata per volere di un Presidente fuori dai giochi, quel Trump sostenuto effettivamente anche da parte di certi poteri latomistici liberal in contrapposizione alla Clinton ed al clan Bush, allora rappresentanti del pericolo maggiore per i conflitti globali.

Però, per come viene veicolato, fa abbastanza sorridere il tutto, sembra il remake di V PER VENDETTA, ma in chiave distopica, totalitaria, e forse un po' grottesca.
Perché totalitaria? Perché questa operazione di palese gate-keeping dei servizi, vuole testare la bias cognitiva dei propri sudditi cercando di capire quanto ci si possa spingere nell'affossamento della democrazia, nell'abolizione dei diritti e nella progressiva fascitizzazione della nostra già decadente società.
Non a caso il Sig. Q, evoca una presa di potere dove saranno puniti (e da qui si dovrebbe intuire la vistosa gag da fumetto) tutti coloro che DOVRANNO ESSERE PUNITI.
Sembra una favola, un racconto fatto ai bambini bisognosi di figure simboliche chiare, ovvero, il cattivo, il buono, il salvatore. Una via di mezzo tra il Punitore e Zorro .
E' un'operazione in stile golpista anni 70, ma digitale, 2.0, per convincere la massa che ci saranno probabilmente delle restrizioni dei diritti civili, regalando in omaggio al prodotto la magra consolazione della vendetta di pesci piccoli o di politici non più in voga.
Una sorta di patibolo virtuale annunciato...

Q, come ben spiega anche il romanzo dei WU MING "Q", al quale i servizi reazionari si sono volutamente ispirati, è il nuovo CONTENITORE DEL DISSENSO (mia definizione che utilizzo, non a caso, spesso e volentieri), per evitare un risveglio orizzontale, la più becera versione dello schema del potere, la mistificazione più volgare e immaginifica che possa manifestarsi in occidente.
Un trollaggio di Stato utilizzato dallo schema di potere per spostare orientamenti, risvegli e potenziali rivolte. un bel cerchio magico in progress.
Inoltre, leggo sui siti americani, che Q avrebbe "rivelato" che il fratello di Kennedy non è morto, ma è in mezzo a noi e snocciola verità alle masse.
Detta così la faccenda sarebbe abbastanza comica per non dire tragica, non solo, ammonisce che dobbiamo abituarci alle scie chimiche, perché sono utili contro il riscaldamento globale.
Q ruba tematiche complottiste, si ispira a romanzi, rielabora ed usa un linguaggio stile NAPALM51 per metabolizzare e neutralizzare le criticità alternative, indirizzandole altrove, comprimendone le istanze rivoluzionarie potenziali. Detto questo, essendo un prodotto in stile Marvel senza la parte ludica, forse non avrà gran seguito in Europa, perché tarato su una bias cognitiva infantile e magica.

Asserire al fatto che tutti i cambiamenti o pseudo tali che stanno avvenendo, siano da circoscrivere all'intervento dei PUNITORI di Q, è una tale sciocchezza che non si può sentire, perché non tiene conto della complessità della realtà e dei movimenti di massa indipendenti. Chi evita di parlare di autonomia popolare, che talvolta può esistere, vedi gilet gialli ed altre prese di coscienza dal basso, fa mistificazioni, oppure, non conosce la storia e tutte le sue infinite sfumature.
Poi, è naturale esistano fronti opposti e guerre intestine nei poteri forti, ur-logge massoniche in contrapposizione, guerre tra mafie economiche, ma riportare tutto questo complesso palinsesto nelle funzioni di  "Q", serve appunto ad indebolire il processo storico, sostituendolo con dei contenitori dello schema del potere.
Q è un CERCHIO MAGICO per testare il malcontento prima di agire ed aggiornare lo status quo.


Come ho sempre sostenuto, il potere politico non è unitario per natura e tante persone, sia dal basso che dall'alto della società, operano per arginare le forze dell'ostacolo.
Queste forze evolutive ed umaniste, in un'accezione più ampia e trasversale, sono sempre esistite ed hanno controbilanciato le forze opposte, creando un certo "ordine" sociale, culturale e spirituale.
Quindi i movimenti popolari e di massa rivoluzionari della storia, le massonerie che ne hanno guidato gli intenti, le lotte di classe operaie, intellettuali scomodi ed antagonisti, certi scrittori dirompenti, scienziati, ma anche tutti coloro che nel quotidiano lavorano per gli altri, nel silenzio generale, hanno fatto e fanno la loro parte per la costruzione del bene comune.
Ci sono stati maestri spirituali, iniziati e grandi menti nella storia che hanno condizionato le forme pensiero dei popoli in senso evolutivo, da Cristo a Giordano Bruno, ma anche pensatori e scienziati diversi tra loro, di diversi campi di appartenenza dello scibile umano, come Freud, Jung, Reich, filosofi come Platone, Kant, Marx, tradizionalisti di segno opposto come Guenon, antroposofi del calibro di Steiner, artisti, musicisti, uomini di Chiesa illuminati, hanno dato il loro grande contributo per una certa maturazione del pensiero e dello spirito collettivo.
Quindi, ricondurre tutto questo enorme, complesso, differenziato e trasversale mondo ad un unica ed eterodiretta ENTITA', è in primis, culturalmente sbagliato, oltreché pericoloso.
E' proprio un 'operazione del sistema quella di indirizzare la protesta e le criticità per metabolizzarle ed annullarle come durante un rito magico, creato ad hoc ed atto a guidare il malcontento per indirizzarlo verso facili populismi da manipolare in senso autoritario.
Ricondurre tutti gli attuali cambiamenti o, comunque le legittime proteste all'azione ed intraprendenza di un fantomatico Q, fantasma mutuato sia dalla fantascienza vintage, che da un libro illuminate italiano con lo stesso titolo, è sbagliato e puzza di zolfo lontano un miglio.
Poi ognuno crederà a quello che vuole, ci mancherebbe...

Una società il più orizzontale possibile è una convenienza globale per tutti, e non per ecumenico buonismo d'accatto, ma per una considerazione logica e razionale.
Ritengo che dietro al progetto Q, si nasconda non uno dei "BUONI", ma più banalmente uno dei "CATTIVI", che si finge salvatore per far si che le masse accettino i cambiamenti dispotici che il nuovo sistema transumanista sta mettendo in piedi per il futuro.
Quando Q o chi per lui, afferma che dovremo accettare leggi marziali, militarizzazione per PUNIRE i pedofili (chi, quali?), stilando un elenco ridicolo fatto di personaggi passati politici e pure di attori, evitando accuratamente di nominare mondi occulti che fanno il vero traffico di bambini da sempre, mi ricorda più una lista maccartista di stampo fascistoide ed illiberale, che sacrifica un ramo per salvare l'albero.
Se il nuovo che avanza è questo aggiornamento di Stato orwelliano, fatto accettare alle masse come BUONI INTENTI PER IL FUTURO, me ne sto alla larga.
State accorti...
cit. MDD

https://en.wikipedia.org/wiki/QAnon
https://twitter.com/realqnn?lang=it






PENSIERO MAGICO E PENSIERO SIMBOLICO di Gianfranco Carpeoro


Introduzione:
Ho realizzato un articolo su PENSIERO MAGICO e PENSIERO SIMBOLICO, che merita di essere nuovamente proposto e fatto conoscere a tutti, tratto dall'illuminante insegnamento di Gianfranco Carpeoro. Un riassunto estratto da suoi scritti e conferenze, dove vengono tracciati i punti salienti più importanti che potranno essere utili ad individuare la strada maestra verso la comprensione del potere e della società in cui viviamo.


Dominio:
La manipolazione è una diretta conseguenza del potere: non c’è potere senza manipolazione.
Se non si capisce come funziona il potere, non si può decodificare la manipolazione, che del potere è figlia. Nel libro Dominio, Francesco Saba Sardi spiega che il potere nasce quando l’uomo abbandona il nomadismo. L’uomo che non ha bisogno di conquistare, gestire, governare, coltivare e sfruttare la terra, non ha bisogno del potere. Quel bisogno nasce quando qualcuno diventa proprietario di un territorio da governare, difendere, sfruttare economicamente.
E come nasce, il potere?
Da un passaggio obbligato: la guerra. Devo fare una guerra per conquistare un territorio, per difenderlo, per conservarlo. Prendere la terra significa che devo fare la guerra. Per poi coltivarla e sfruttarla, questa terra, che diventa sempre più grande (non posso coltivarla da solo). Devo avere dei servi. E per avere dei servi devo avere una religione. Alla fine, tutto questo, secondo Saba Sardi, si chiama 'dominio.'
Il dominio è il rapporto tra la terra, la guerra e la religione; questi elementi alla fine configurano il potere. E’ chiaro che per sfruttare gli altri li devo manipolare: perché mai una persona non manipolata dovrebbe farsi sfruttare da me? Questo meccanismo si chiama pensiero magico.
La radice MG, in sanscrito, significa 'conoscere.' Nel momento in cui conosco per espandere il mio essere ed accrescere la mia consapevolezza, sono un 'magister'; nel momento in cui utilizzo questa mia conoscenza non per l’essere ma per il potere, e quindi per cambiare il comportamento degli altri, allora sono un 'magus.'

Il Pensiero Magico:
Il magus è l’elemento che caratterizza il potere, quindi è l’elemento che manipola.
Il magus, attraverso il pensiero magico, è la fonte della manipolazione. Il pensiero magico stabilisce un'area all'interno della quale non valgono le regole vere, quelle dell’universo, ma vigono le regole del magus. Quel territorio si chiama 'cerchio magico.' Il mago faceva un gesto, tracciava un cerchio, e all'interno di quel cerchio non valevano più le regole del mondo, valevano le regole che davano ragione a lui, al potere – che poteva essere sacerdotale, regale o di qualunque altra natura.

I Dogmi:
L’operazione magica non è fondata su una realtà; è fondata sulla manipolazione del soggetto passivo, che vede come realtà una cosa che realtà non è. Tecnicamente si chiama: stabilire un dogma. Significa farvi vedere le cose in modo diverso, anche rispetto alla loro effettiva connotazione. Quando la Chiesa disegna l’Immacolata Concezione (la Madonna che rimane vergine nonostante abbia concepito) fa un’operazione magica, perché non vi porta in realtà sul vero problema.
Il dogma non è 'credere in qualcosa', ma 'non poter discutere di qualcosa', e non accettare che ne discutano gli altri.
Nel momento in cui le Chiese sono diventate 'potere' hanno imposto un meccanismo dogmatico anche a chi non lo accettava. C’è gente che è finita sul rogo, per questo.
In Europa, sono morte bruciate 600.000 streghe in trecento anni.
Quando l’uomo possiede una fede, trattasi di religione; quando una fede possiede l’uomo, trattasi di setta. Una persona che ha una fede è libera, una persona che ha un dogma non è libera.
Non è la religione ad operare la manipolazione, ma la struttura.

Il Pensiero Simbolico:
Al pensiero magico si contrappone il pensiero simbolico, che ti spinge a chiederti 'perché'
Il pensiero magico - funzionale ad una società consumistica - ti spinge a chiederti solo il 'come', non il 'perché'.
Il perché è superato, non è oggetto di discussione. Tutti devono chiedersi soltanto 'come'.
Nessuno deve chiedersi perché comprare qualcosa, ma solo come comprarla.
Nei meccanismi di manipolazione, il primo obiettivo è impedire alla gente di chiedersi 'perché.'
La manipolazione avviene in quanto quel gradino ve lo fanno saltare.
Vi chiedete solo come, non perché. Non ti devi chiedere perché diventare ricco, ma come diventarlo. Non ti devi chiedere perché una donna si dovrebbe innamorare di te: al mago, tu chiedi come una donna possa innamorarsi di te. Quel perché lo dovresti chiedere a te stesso, non al mago.

La Società del Pensiero Magico:
In assenza di pensiero magico, l’uomo diventerebbe libero, perché farebbe le domande a se stesso. Col pensiero magico non è libero perché è costretto a fare le domande al mago. Immaginando la magia siamo ancora legati al personaggio col cappello a cono e le stelline, ma la magia è sofisticata.
Noi non dobbiamo avere tempo per pensare, per scegliere.
La prima cosa che ci dev'essere sottratta è il tempo.
La seconda è la linearità del desiderio.
Il ricercatore è il magister. Quello a cui le cose piovono nel piatto è il magus.
Chi pensa a soluzioni radicali esprime il pensiero magico: nessuna soluzione può essere radicale in un cerchio diverso dal cerchio magico. Il radicalismo porta a rimanere dove si è.
Se invece usciamo dal recinto, di giorno in giorno possiamo porci degli obiettivi raggiungibili.
Se ci chiediamo il perché di tutto ciò che facciamo, possiamo evitare di essere vittime di un cerchio magico.


https://soundcloud.com/user-390546745/pensiero-magico-e-pensiero-simbolico-26-02-2019-wrn-bordernights

http://www.libreidee.org/2015/04/carpeoro-pensiero-magico-cosi-il-potere-ci-tiene-prigionieri/


lunedì 11 febbraio 2019

IL POZZO DELLA ROSA E IL RITO DI AQUISGRANA


Alfredino Rampi aveva sei anni quando morì in un pozzo, il 13 giugno del 1981. 
La tragedia di Vermicino è entrata a far parte della storia della cronaca nera e nell'immaginario collettivo degli italiani. Caduto in un pozzo artesiano situato in una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, il bambino morì dopo quasi tre giorni di tentativi per salvarlo. La sua storia è nota come “la tragedia di Vermicino”, dal nome del posto in cui è avvenuto l’incidente. 
A 37 anni di distanza, un caso simile si è ripetuto in Spagna, a Malaga, nel gennaio 2019: Julen Rossello, 2 anni, è morto dopo essere caduto in un pozzo profondo 100 metri. I soccorritori sono riusciti a raggiungere il suo corpo senza vita solo dopo 13 giorni esatti.

Tredici giorni di angoscia, speranza, paura.
L'autopsia ha stabilito che il piccolo è morto il giorno stesso della caduta e che il corpo presenta un "trauma cranio-encefalico importante", oltre a molteplici lesioni. Il bimbo di due anni caduto il 13 gennaio in un pozzo largo 25 centimetri e profondo oltre 100 metri a Totalan, è precipitato "in caduta libera per 71 metri".
Il corpo è stato ritrovato con le braccia in alto.
Uno strazio insostenibile dopo la scomparsa improvvisa nel 2017 del fratellino Oliver, morto all'improvviso a tre anni sulla spiaggia davanti a papà e mamma.


Ci sono stati 3 episodi scollegati tra loro che ho trovato interessanti in questo periodo, in realtà collegati solo a livello di linguaggio mediatico e simbolico.
La morte del piccolo ROSSELLO, il bambino caduto nel pozzo e morto il 13 gennaio, il Trattato di Aquisgrana, che poi è solo un atto formale, e serve a livello mediatico a celebrare i due paesi più forti, e i 49 migranti rimasti sul barcone della SEA WATCH 3. 
Tutti e 3 questi eventi hanno l'elemento dell'acqua.
Il Trattato di Aquisgrana è stato firmato il 22 Gennaio e il 22 Marzo è pure la giornata mondiale dell'acqua, ma la cosa buffa è che lo stesso giorno gira una foto di Salvini con una rosa rossa in mano, sicuramente banali casualità, però suggestive se messe in relazione tra loro.
Foto che potrebbe essere montata, oppure una normale foto presa in altro contesto, ma è l'utilizzo mediatico in quel dato momento, in una particolare data, che ne conferisce un certo valore simbolico, ovviamente, costruito ad hoc.
La foto era abbinata accanto ad un articolo in rete su il patto di Aquisgrana e indicizzata riguardo il caso del povero bambino caduto nel pozzo, una sorta di inchino ai poteri forti, come davanti al muro del pianto? E' una celebrazione, un omaggio che gli hanno detto di veicolare, oppure, una minaccia velata, un monito che non esca troppo dai binari, in caso di una vittoria strabordante alle prossime elezioni europee. Probabilmente, entrambe le cose.

Omicidio rituale? Perché l'insistenza sulla numerologia e sul numero 13 che ci ricorda anche la tragedia del povero Rampi?
Questo è il sacrificio per sigillare il patto di Acquisgrana?
Probabilmente il bambino era gia morto precedentemente ed è stata creato uno scenario rituale ad hoc, con complicità mediatiche.
Cosa c'era a Malaga esattamente nei giorni in cui é successa il fatto?
Una grossa "festa /training" di ORACLE, in cui il training era una mera copertura.
Oracle Corporation è una società multinazionale del settore informatico, con sede nella Silicon Valley a Redwood, California.Voci di corridoio, alle quali stento a credere, mi hanno bisbigliato che Oracle sta reclutando per questi eventi molte ragazze dall'est europa, e molte di queste stanno stranamente facendo una carriera sfolgorante. Altre voci alle quali non daremo ascolto, mi suggeriscono che farebbero festini a base di sesso e, per aumentare l'energia oltre quella sessuale, anche sacrifici, ma sono solo voci di invidiose malelingue sicuramente.
Oracle e' una societa molto prona all'esoterismo, la sua organizzazione è basata su un forte lavaggio del cervello.
Larry Ellison, Bob Miner ed Ed Oates, nel 1977 fondarono una società di consulenza denominata Software Development Laboratories. Questa sviluppò la versione originale del software Oracle. 
Il nome Oracle deriva dal nome in codice di un progetto finanziato dalla CIA a cui Ellison aveva lavorato mentre era precedentemente impiegato da Ampex. Ampex = Intelligence USA



Da un punto di vista simbolico, il pozzo indicava, il collegamento assiale che, unendo il cielo alle più oscure profondità, creava un’unione profonda dell’uomo con il cosmo. L’acqua che sgorgava dai pozzi era “acqua di vita”, sia perché rendeva possibile la vita materiale, sia perché rimandava alla rinascita spirituale, all’uomo nuovo di cui parla ogni tradizione religiosa».
E' questo simbolismo originario, che affonda nelle tematiche dell’universo femminile, mettendo in luce le profonde analogie tra la discesa nella cavità oscura del pozzo, gli antichi viaggi iniziatici, il simbolismo delle fiabe e il lavoro che accompagna ogni umano viaggio di trasformazione interiore.
Poi abbiamo il simbolismo di Aquisgrana che è la città più occidentale della Germania, situata vicino ai confini con il Belgio e i Paesi Bassi.
Il nome romano di Aquisgrana, Aquae granni, significava "acque di Grannus", riferendosi al dio celtico della guarigione che era adorato alle sorgenti. 
Questa parola divenne Aix in francese, e successivamente Aix-la-Chapelle, dopo che Carlo Magno fece costruire la sua cappella palatina nel tardo VIII secolo e rese la città la capitale del suo impero.
Infine, abbiamo la SEA WATCH 3 con i suoi 49 migranti, ancora 13, acqua, mare e Grande Fratello.

PS: Le suggestioni espresse in questo articolo non hanno la pretesa di raccontare la verità, suggestioni sono e tali rimangono. Vogliono solo poter affrontare il discorso attraverso assonanze, simbolismo, sincronicità e tanto altro, consci che il meta-linguaggio talvolta condiziona la realtà empirica e, forse, viceversa.


martedì 5 febbraio 2019

L'ORO DI MADURO E IL GOLPE PROGRAMMATO...


Avete notato che spesso i cattivi hanno i baffi?
cit.

E' molto triste leggere i giornali di regime schierati fideisticamente contro Maduro, fa male anche comprendere il ruolo della disinformazione televisiva quando appoggia il colpo di stato coloniale degli USA in Venezuela, evitando di raccontare tutta la storia, omettendo la storia stessa.
D'altronde è anche molto divertente vedere Saviano e Salvini fare i gemelli golpisti, idem per il PD e FI, tutti allegramente uniti nel sistema e per il sistema. Bravi veramente.
Non contenti degli embarghi ricattatori e della guerra economica in atto contro il Venezuela, paese che ha sicuramente mille e uno problemi come quello del deficit di democrazia, gli USA ci provano con un loro fantoccio.
Le motivazioni sono molteplici e non tutte di natura finanziaria come il petrolio.
Intanto il Venezuela è un esempio marxiano che va cancellato e va allineato alla sovragestione, poi questo paese è alleato su alcuni fronti con Putin e rischia per gli americani di diventare una nuova Cuba. Quindi a livello geo-politico va assolutamente ripristino l'ordine liberista, e se non basta l'embargo che sta affamando un popolo, bisogna spingere sull'ecceleratore del colpo di stato liquido, con emissari padronali che si autoproclamino salvatori della patria non più patria.
Ovviamente, ci sono anche diverse ragioni di ordine economico ed industriale, come quelle di impossessarsi delle materie prime, materie prime che il Venezuela dispone in abbondanza, consegnandole direttamente alle multinazionali occidentali per il loro sfruttamento.
Il Venezuela è ricco di petrolio (secondo le ultime stime, disporrebbe delle maggiori riserve a livello mondiale), ma anche di gas naturale, bauxite, ferro, carbone, oro ed uranio.
Lo scopo è anche quello di impedire la sovranità economica di un popolo, impedire le nazionalizzazioni, ed avviare una riforma liberista complessiva anche su materie come la sanità, dell'istruzione, il lavoro e lo stato sociale.
Alla faccia della democrazia, la nostra, e della dittatura la loro.
Se gli USA avessero il 30% dell'embargo che subisce il Venezuela da anni, sarebbero un paese estremamente più dittatoriale ed illiberale di quanto non lo siano oggi e del Venezuela stesso.
Praticamente lo stesso paradigma contro le nazionalizzazioni imposto al Cile di Allende, ma allora la sinistra si schierava con i socialisti, oggi si schiera con i padroni.
Corbyn e Melenchon hanno preso posizioni nettissime contro il golpe in corso da parte del fantoccio di Trump Guaidò. E altrettanto nettamente e duramente si sono espressi contro i governi e le organizzazioni colonialiste dell’Occidente -UE NATO – che sostengono il golpe di Trump e colpiscono lo stato sovrano del Venezuela con la guerra economica e preparano quella militare.
Tutta la sinistra vera del mondo, da Lula a Morales, dai leader progressisti dell’America Latina a quelli dell’Africa e dell’Asia, ai radicali degli Stati Uniti, sta sulle posizioni di Corbyn e Melenchon e usa le stesse parole di Noam Chomsky.


Dietro la scomparsa dell’oro venezuelano, c’è la regia degli Stati Uniti.
Leggendo una notizia del genere potrebbe sembrare di esser finiti in una spy story.
Sono tre le notizie interessanti, da questo punto di vista, che circolano da ieri, citate e proposte da Corriere della Sera e da Sole 24 Ore.
La prima arriva dall’agenzia Bloomberg: la Banca d’Inghilterra ha bloccato una richiesta del governo venezuelano di ritirare oltre un miliardo di dollari in lingotti d’oro in possesso della stessa banca. Si tratta di parte della riserva aurea all’estero della banca centrale venezuelana, quindi teoricamente nelle sue disponibilità.
La seconda notizia la riporta la Reuters: l’autoproclamato – e quindi golpista – presidente Guaidò ha scritto a Teresa May, chiedendo formalmente di non restituire l’oro perchè “sarebbe usato per la repressione” da parte di Maduro.
La terza notizia arriva dal Sole 24 Ore, ed è quella che forse “pesa” di più, contenute nell’articolo di Alessandro Plateroti.
“Dietro il mancato rimpatrio a Caracas nel settembre scorso di 550 milioni di dollari di lingotti d’oro depositati a Londra, non c’erano infatti «problemi procedurali» come hanno sostenuto finora la banca centrale e lo stesso governo inglese, ma una vera operazione di esproprio internazionale organizzata segretamente dalla Casa Bianca”.

Più chiaro di così si muore. Nello specifico, l’autore fa riferimento ad un precedente diniego da parte dell’autorità britannica che era stato attribuito a questioni di procedura.
Secondo alcune fonti, la quantità di oro venezuelano in possesso della Bank of England sarebbe praticamente raddoppiato. Da 14 tonnellate presenti nel mese di novembre 2018 alle 31 tonnellate attualmente custodite.
Ma come, a settembre Londra blocca il rimpatrio di 500 milioni di oro e il governo venezuelano gliene affida altre diciassette tonnellate? Sono matti? No. Perchè l’oro non arriva dal Venezuela, ma dalla Germania. Più precisamente dalla Deutsche Bank, che lo aveva avuto come garanzia da parte di Caracas per un prestito concesso quattro anni fa.
Bloccare l’accesso alle riserve auree al governo di Maduro è una operazione che può avere conseguenze gravi ed immediate. L’oro è usato infatti da anni come valuta di scambio per l’acquisto di beni di consumo anche fondamentali, come cibo e farmaci. Un modo – spiega il Sole 24 Ore – per superare gli ostacoli del lungo embargo a cui il Venezuela è sottoposto da anni da parte degli Usa.
“I sospetti che dietro questi casi ci sia la regia della Casa Bianca girano da mesi, come riportato in un’inchiesta del Sole 24 Ore il 29 novembre 2018.
Una conferma arriva ora da Marshall Billingslea del Dipartimento al Tesoro Usa: «All’inizio di ottobre il Segretario Mnuchin ha incontrato i ministri delle Finanze d’Europa e Giappone, i governatori delle Banche Centrali e i responsabili dell’intelligence, per definire un piano di azione comune contro Maduro: l’obiettivo più importante e immediato è bloccare il commercio dell’oro sovrano venezuelano. Alcuni risultati li abbiamo già avuti in questi giorni…».
Non a caso, erano proprio gli stessi giorni in cui Londra aveva deciso di bloccare il rimpatrio dei lingotti a Caracas.”

Quello che sta avvenendo in Venezuela è qualcosa di assolutamente artificiale, eterodiretto, antidemocratico. Nasce dalla volontà di un paese terzo rispetto alle vicende venezuelane – gli Stati Uniti – che sta imponendo la sua agenda ad altri paesi terzi che vigliaccamente ne diventano complici.
La “storia dell’oro del Venezuela” è l’ennesima dimostrazione di tutto questo. E mentre Guaidò annuncia di stare prendendo il controllo dei beni all’estero del Venezuela, con l’ovvio e necessario benestare dei paesi che quei beni li ospitano, gli Stati Uniti annunciano altre sanzioni.
La prima ad essere colpita potrebbe essere la compagnia petrolifera di Stato.
Quello che gli USA impongono al Venezuela è un blocco e non un embargo; non si tratta, cioè, di una decisione unilaterale di interrompere i rapporti commerciali con un Paese, ma che interessa inoltre organizzazioni private, imprese ed altri Paesi. Alle origini del blocco statunitense, ci sono le agenzie di rating, che hanno reso il Venezuela oggetto di continui outlook negativi circa il suo debito pubblico con relative difficoltà per l’emissione e il piazzamento dei titoli di Caracas.
Così ha spiegato l’ambasciatore Dìaz, ricordando anche come già Barack Obama, prima di Trump, vedesse il Paese latinoamericano come una minaccia. È stato il tycoon di New York, tuttavia, a formalizzare il blocco con un ordine esecutivo a novembre dell’anno scorso.
Le misure hanno impedito l’acquisto di debito venezuelano, l’acquisto di titoli della società pubblica che controlla il petrolio, di ogni altra società venezuelana e di società participate dal governo di Caracas, nonchè bloccato ogni finanziamento in dollari al Paese.
In sostanza, il Venezuela è stato escluso dal mercato più grande del mondo (il dollaro rappresenta tra il 40 e il 60% delle transazioni finanziarie globali). «Ne hanno risentito, di conseguenza, le importazioni di cibo, medicinali, pezzi di ricambio e così via. Si tratta delle sanzioni più gravose che abbiano mai colpito un Paese latinoamericano nell’intera storia del Sud America, peggiori di quelle contro Cuba», ha aggiunto Dìaz, che poi ha concluso condannando una campagna mediatica che definisce bugiarda: «la crisi che colpisce il Venezuela non è umanitaria. Su 32 milioni di abitanti, solo 2 milioni emigrano; e ospitiamo anche 6 milioni di colombiani».

Per difendere le sue materie prime, dunque, Caracas si è svincolata dal dollaro creando il il petro, criptovaluta dalla caratteristica unica di essere legata ai giacimenti di petrolio, diamanti, gas e oro, di cui il Paese è ricco. Trump ha subito impedito ogni transazione in petro negli USA e, a inizio mese, ha fatto partire nuove sanzioni, questa volta indirizzate all’oro (di cui il Venezuela è il secondo produttore al mondo). «Sono stati impediti tutti i rapporti commerciali con aziende connesse al settore aureo venezuelano e, di conseguenza, ora Caracas si trova in difficoltà nel ricevere certificazioni estere sulla qualità della materia prima»

http://www.affaritaliani.it/politica/venezuela-salvini-maduro-prima-se-ne-va-meglio-e-intervista-583708.html?fbclid=IwAR2QUWQxCHerOIN1_XknWPh7ok4jCJxDh1OEqM-BbDZNVfGcrcbLdXEmqVY

http://contropiano.org/news/internazionale-news/2019/01/23/venezuela-maduro-alla-piazza-qui-non-si-arrende-nessuno-massima-mobilitazione-contro-il-golpe-0111712?fbclid=IwAR0v9yvec42sD331cLBlZO8GAfkKyMOBH7NHGpRiUg8n00sImR5EZXFou90

http://contropiano.org/news/internazionale-news/2019/01/29/loro-del-venezuela-resta-qui-il-ruolo-di-bank-of-england-e-deutsche-bank-nel-golpe-in-atto-a-caracas-0111890

https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-01-26/-l-oro-caracas-londra-congelato-usa-deutsche-bank-saga-193032.shtml?uuid=AEFrBQLH