martedì 30 novembre 2021

CONTRO IL POTERE SIMMETRICO DELL' ORACOLO POST-UMANO



Dopo la Rivoluzione Industriale e l'inizio delle società di massa, la nascita delle prime democrazie e dei primi progressismi, un'avanguardia occulta del vecchio paradigma dell'Ancien Regime universale, ha cavalcato il modernismo, infiltrandosi lentamente nel campo avverso, per controllarlo ed eteropilotarlo, un po' come successe nel secolo scorso per il terrorismo di Stato, un po' come è successo in tutte le social-democrazie e negli ultimi 40 anni, nei centrosinistra occidentali. 
Circoli ottocenteschi paramassonici come la Fabian Society, ambienti magico sapienziali come la Golden Dawn, deviati come la Rosa Rossa (in una sua declinazione militar-esoterica, legata storicamente ai servizi segreti che mutuarono una certa grammatica operativa attingendo dalla sapienza Rosacroce), strinsero un patto invisibile, anche e spesso a loro insaputa, con le sinistre politiche e culturali dell'epoca, per spostarle su posizioni più conservatrici e creare quelle forme pensiero che anche oggi sono appannaggio della vulgata progressista o sedicente tale, riguardo l'accettazione di modelli pervasivi e totalitari (vedi medicalizzazione di massa).

Nel ventennio ci fu il primo scisma ontologico della modernità e le masse furono compresse attraverso gli allora contenitori del dissenso, che poi erano le sentinelle dello stesso potere coloniale, capitalista e neofeudale di un tempo, solo aggiornato in termini di psicologia di massa.
Queste dinamiche magico operative furono sperimentate con il nazismo e con i fascismi. 
Erano avanguardie atte a ribaltare in termini dispotici e distopici le aspettative popolari che avanzavano, trasformandole in populismo, spostando i bersagli, riportando dinamiche reazionarie uguali/opposte a quella del passato.
Tutte le rivoluzioni comuniste nate per liberare dall'oppressione le popolazioni vessate da secoli di oscurantismo, si trasformarono in modelli autoritari ed implosivi, come lo stesso Orwell descrisse sapientemente nel suo capolavoro illuminate "La Fattoria degli Animali".
Orwell, come molti altri intellettuali dell'epoca, era un fabiano dissidente e conosceva molto bene una certa progettualità del potere ed il suo modus operandi.
Dagli anni 70 del secolo scorso ad oggi, tutti i socialisti diversamente declinati che potevano intralciare il cammino di questo modello religioso neoliberista, sono stati eliminati fisicamente.
La lista è lunga e variegata, solo per citarne alcuni: Olof Palme, Sankara, Allende, Chavez, Gheddafi.
Altri epigoni socialisti, social-democratici sono stati nel tempo corrotti e/o cooptati verso un modello unico neopadronale.
I Fabiani nell'800, poco alla volta, tradirono la loro mission originaria, mescolando ideologie socialiste con visioni neo-aristocratiche, diventando presto il cavallo di troia della sinistra occidentale, per conto di ambienti latomistici neo-aristocratici. Nella contemporaneità un certo fabianesimo ha prodotto l'attuale assetto dei centro-sinistra occidentali, il sedicente riformismo, la 3° via Blairiana.

La lunga strada che porta alla contemporaneità del transumanesimo, trovò le sue origini nel Movimento Futurista. Il Futurismo ed il culto dell'uomo macchina di cento anni fa era avanguardia di una nuova destra, aperta talvolta anche ad altre avanguardie progressiste, che recuperava una prospettiva pagana, legata alla guerra come igiene del mondo, legata all'azione, alla velocità, al consumo, tutte prerogative assorbite dal capitalismo moderno ed ora incarnate dal post-umano che piace tanto all'ecumenismo liberal.
Oggi, la Reazione ha creato forme pensiero per guidare le masse borghesi liberal verso una visione oscurantista, facendo passare questo processo, come democratico, ineluttabile ed imprescindibile.
Il famoso concetto di BENE COMUNE, per cui tutto si può piegare ad esso, perfino il "bene comune" stesso.
La democrazia è così diventata conformismo del pensiero, democratura, utilizza la grammatica dell'antifascismo d'accatto, per imporre una visione di fascismo universale, come narrava la bibbia della profezia, ovvero, Crisis of Democracy, ed utilizza i sacrosanti diritti civili per azzerare le diversità.
Un tempo il potere era più frontale, oggi tende a cavalcare la modernità, saturando il desiderio di diversità, fingendo di favorirlo, per azzerare le individualità, le identità sessuali, nazionali, religiose, e plasmare una sola identità neutra, governata da una elite di individualisti e principi.
Quindi un solo macro-nazionalismo, una mono identità liquida per tutti, tanti numeri al posto dei nomi ed un calcolatore a Ginevra come demiurgo.
Celebra le sue liturgie fintamente laiche per imporre un oracolo senza redenzione, senza speranza.
L'agenda avanza molto velocemente, la tecnologia ce lo permette, e si utilizzano gli strumenti antichi per plasmare un modello unico di pensiero transumano e post-umano, prendendo il peggio ed il più funzionale di ogni sistema (comunismo, fascismo, capitalismo ed anche pensiero magico religioso) per creare un ecumenismo alveare, una spiritualità pret a porter, per distruggere le identità individuali, sessuali, animiche, attraverso il materialismo dei numeri, dove finalmente, per loro, saremo tutti uguali, ma qualcuno sarà meno uguale degli altri.
Una destra reazionaria universale con gli abiti di "sinistra" che, nel paradosso, si scontra contro la vecchia destra nazionalista, e che, per riflesso, diventa o sembra talvolta più progressista, andando ad occupare un vuoto pneumatico lasciato dal fronte opposto.
Quindi uno scontro tra due visioni reazionarie, dove viene esclusa qualsiasi altra visione culturale ed umanista.
Un ribaltamento al cubo riflesso in uno specchio dentro uno specchio.
Questo è l'UNO DIO, prospettato in certi ambienti massonici ed in certe menti infelici, e non a caso c'è sempre una sorta di dio. Dove le vecchie ed obsolete categorie valoriali del pensiero politico di sinistra e di destra, si annullano nel neutro di un macro contenitore che, infine, non potrà che spegnersi, perché la filosofia nera dietro a questa sovragestione globale è autodistruttiva ed implosiva per natura, e la sua fiamma vitale sarà sempre più piccola, senza considerare che è guerra aperta tra Fratelli coltelli.

La volontà di una certa aristocrazia illuminata è quella di sviluppare nella società alveare nuove gerarchie, oltre quelle preesistenti, di mantenere e sviluppare nuove forme di classismo, sempre più funzionali ed ordinate, facendo accettare questo paradigma come democratico e come il migliore dei mondi possibili.
Il potere ha una visione della realtà simmetrica, piramidale, schematica, meccanica, dove simmetria significa morte, infatti e non a caso, il profilo dell'uomo a differenza della macchina è sempre asimmetrico, ognuno è diverso dal suo simile, e la vita è sempre circolare e caotica.
L'uomo è unico, in questo è divino, loro lavorano per la soppressione della natura, la loro guerra è contro il concetto di diversità.
Un potere simmetrico, robotico, cristallizzato versus l'umanità asimmetrica e caotica.
Questa presunzione prometeica ed illusoria di immortalità, di intelligenza artificiale, di controllo sistematico, di archiviazione di dati, di ordine piramidale, imploderà, perché modello autodistruttivo e la tensione verso un vecchio/nuovo ordine globalizzato, è la tensione verso il nulla quantico che si estingue perché ha smesso di mescolarsi e di essere circolare.
La questione è proprio matematica, oltre ad essere materiale e coscienziale.
La salvezza dell'uomo risiede nell'esatto contrario, ovvero, un modello orizzontale, che contempli e comprenda la natura caotica, e non agisca per la sua rimozione, chiudendosi nella gabbia dorata di un paradiso illusorio.
L'UNO DIO della globalizzazione, è un modello infelice, invidioso della felicità altrui e delle altrui peculiarità, un delirio di onnipotenza, regressivo ed infantile che terminerà, non prima di aver sparso feci e sangue ovunque, che saranno poi il concime della rinascita.
Sempre meteorite permettendo!




martedì 23 novembre 2021

L'UNO-DIO CHE DOVREBBE GOVERNARE IL MONDO



Interessante la visione massonica neo-aristocratica del Gran maestro Di Bernardo.
Sostiene, rivela, caldeggia ed auspica una iperglobalizzazione governata da l'UNO-DIO, una sorta di demiurgo a metà strada tra monarchia, transumanesimo, comunismo ed iperliberismo.
Cina per quanto riguarda l'aspetto di controllo capillare della società e della cancellazione dei diritti e del dissenso democratico. Transumanista per quanto riguarda il modello tecnologico che dovrà superare un umanesimo stantio e logoro, andando a sostituire i lavoratori con le macchine, con una sorta di elemosina di Stato, di cui il Reddito di Cittadinanza è stato il primo testing nazionale.
Iperliberismo per quanto riguarda il modello economico complessivo e la capacità di pochi di speculare sulla massa.
Monarchia per quanto riguarda il lignaggio da tramandare, in una sorta di compiaciuta restaurazione neofeudale.
Interessante, perché conferma la linea sottile del potere che si è andata a consolidare negli ultimi decenni tra elite massoniche reazionarie occidentali e la governance cinese.
E' la visione di Crisis of Democracy redatta dagli ambienti conservatori massonici fin dagli anni 70 ed oggi giunta a compimento.
Meglio dei Protocolli dei Savi di Sion che, più in termini di debunking ante-litteram, avevano preconizzato questa trasformazione in un falso storico molto realistico.
L'importante è prendere il peggio di ogni sistema, perché il potere la sua lotta di classe l'ha vinta da tempo.
Del comunismo cinese l'aspetto oscurantista e repressivo, del liberismo il modello economico oppressivo, della monarchia l'aspetto del sangue da tramandare da padre in figlio.
Questo spiega e chiarisce anche il passaggio dei vertici comunisti cinesi degli ultimi 40 anni e dopo Mao, alle massonerie reazionarie occidentali, il grande ritorno delle Triadi, e le cosiddette convergenze parallele tra USA e Cina, in una falsa dicotomia sostanziale, nonostante ufficialmente sia mostrato uno scontro di civiltà.
Ci rivela l'ovvio, che questa sarà solo la prima di una lunga serie di pandemie globali, necessarie a fondare il nuovo impero guidato da un condottiero alato, che mi ricorda qualcosa che inizia con l'H e finisce con la R.
Ci rivela sotto le righe che questa pandemia è stata benedetta ed auspicata dal potere, quindi voluta e concretizzata.
Ci rivela quello che molti sapevano o sospettavano, che non c'è nulla di sanitario in questo paradigma paranoico, ma solo una volontà di trasformazione del capitalismo nazionale in qualcosa di più grande e definitivo che sia in linea con i tempi.
Ci conferma il reset in atto che, nonostante l'evidenza imbarazzante, ancora l'attuale sinistra fatica a vedere per non ammettere di essere sempre stata manipolata; ancor peggio della maggioranza silenziosa populista di un tempo, essendo diventata lei stessa maggioranza silenziosa piccolo borghese di questo tempo.
Ma la cosa più terribile, sconcertante, direi intimamente autoritaria e parareligiosa, è la volontà che il mondo sia governato da un unico potere centrale definito l'UNO-DIO.
L'UNODIO???
Da un lato si prospetta la distruzione delle religioni e della spiritualità, non per auspicare un nuovo umanesimo, una coscienza superiore, ma per superarlo da destra, attraverso una società alveare dove l'individuo appartenente al popolo (non loro che invece potranno continuare ad essere beatamente individualisti) non conti nulla e sia solo un numero, un ingranaggio, talvolta obsoleto da non preferire alle macchine.
L'UNO-DIO diventa così la nuova religione senza manco una speranza di redenzione, il nuovo oracolo dove tutto è prestabilito e scritto, ma dove tutto continua ad essere terribilmente religioso ed oscurantista.
Io penso che se questo l'avesse scritto David Icke o qualsiasi altro cospirazionista, ma anche qualsiasi romanziere distopico, avrebbe come minimo rischiato un TSO, invece, ce lo dice beatamente questo vecchietto arzillo dagli occhi a spillo, seduto su una poltrona, non ancora un trono, con tono pacato, compassionevole come se tutto ciò fosse ineluttabile.
Di Bernardo è l'esempio che non esiste nessun complotto (non ce ne vogliano gli anticomplottisti stile WUMING, infognati in una sterile retorica automasturbatoria anni 90), perché tutto è palese, dichiarato ed agito.
Questo è il mondo visto da un Fratello neo-aristocratico.
In questa visione, al contrario e per quanto possa valere, io mi colloco al suo opposto geometrico, ed auspico una nuova Carboneria che faccia da contraltare a questa visione delirante ed implosiva, e che sia esplosiva in tutti i sensi.







giovedì 18 novembre 2021

CRONOLOGIA DI PROPAGANDA


I 50 mantra che i media hanno propagandato da quando siamo stati proiettati in questo delirio distopico e demenziale. 50 sfumature di propaganda che descrivono la road-map di questa apocalisse di cartone, reinterpretate satiricamente, come talvolta accade in questo blog, per esorcizzare e sdrammatizzare tutta la negatività che abbiamo subito da troppo tempo. Articolo ispirato e rubato da un post di un commentatore e lettore (Roi Alcocatdel gruppo FB: BORDERNIGHTS. Io ho solo aggiunto gli ultimi 4 punti nel finale, sul futuro che ci aspetta, e le semicitazioni.

1. 2 settimane di lockdown e torneremo ad abbracciarci, #andratuttobene.
2. 2 mesi per abbassare la curva.
3. Chiudiamo a Pasqua (2020) per salvare l'estate.
4. In estate non dobbiamo abbassare la guardia.
5. Ottobre: richiudiamo tutto per salvare il Natale (2020).
6. Chiudiamo il Natale per salvare la Pasqua (2021).
7. Ricciardi: 
Le mascherine chirurgiche non servono, il virus penetra attraverso la garza.
8. Burioni: “Portate le mascherine. Funzionano.”
9. Arrivano i vaccini, sono TUTTI e 4 meravigliosi, EFFICACI E SICURI e non comportano alcun rischio.
10. Crisanti: “Astrazeneca è tra i più sicuri al mondo. Il rischio di trombosi è molto superiore tra chi prende un aereo. Alle donne giovani lo consiglierei, senza dubbio.”
11. I vaccini vanno conservati a -80°C, non si possono mischiare e scadono dopo 6 mesi.
12. Vacciniamo anziani e fragili e ne siamo fuori.
13. Chiudiamo a Pasqua (2021) per salvare la campagna vaccinale.
14. Astrazeneca è pericoloso. Ritirato. Ma state sereni, gli altri vanno bene.
15. Rasi: “Le donne, e soprattutto le donne dai 40 anni in giù, non devono fare AstraZeneca”.
16. Va bene pure mischiare i vaccini: vaccino proteico, vaccino a mRNA, quello che vi entusiasma di più. Questo inverno, giusto per non farci mancare niente, non dimenticatevi anche un po’ di antinfluenzale.
17. Va bene pure conservarli a -15°C.
18. Ricciardi: “Le varianti derivano dal fatto che il virus, trovando un soggetto vaccinato che gli resiste, cerca di identificare le strade per aggirare la vaccinazione”.
19. Burioni:” Le varianti nascono quando le persone non sono vaccinate e il virus si muove liberamente”.
20. 2 dosi sono sufficienti a dare un’immunità a vita.
21. Draghi: “L’appello a non vaccinarsi è l’appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire”.
22. Bassetti: “Vacciniamo le donne incinte, protezione anche per il feto”.
23. Crisanti: “Non consiglierei di fare il vaccino durante la gravidanza”.
24. Occorre vaccinare il 60% della popolazione.
25. Occorre vaccinare l'80% della popolazione.
26. Serve un lasciapassare vaccinale.
27. L'80% non basta, occorre vaccinare il 90% della popolazione.
28. Per raggiungere questo obiettivo occorre tenere il lasciapassare sino al 31 dicembre (2021), poi probabilmente lo toglieremo.
29. Scherzone! Ve lo tenete fino a giugno (2022) perché non riusciamo a vaccinare il 90%.
30. Burioni: “I vaccini sono efficacissimi e estremamente sicuri. Qualcuno è morto per il vaccino? Si, probabilmente una persona in Nuova Zelanda”.
31. Alcuni esempi tra tanti. Camilla C. (18 anni) era sana, morta per la reazione al vaccino.
32. Giulia L. (16 anni) morta sedici ore dopo la seconda dose di vaccino Pfizer.
33. Traian C. (24 anni) morto per una emorragia cerebrale pochi giorni dopo il vaccino.
34. I vaccini vanno bene pure scaduti.
35. Bassetti: “Falso che il vaccino sia sperimentale, la tecnologia a mRna è del 1990
.
36. EMA: OK all’obbligo vaccinale solo nel 2023, perché solamente allora si concluderà la sperimentazione clinica del vaccino.
37. Ciccozzi: 
Con il vaccino ci si può infettare ma non si va in terapia intensiva”.
38. Padova. In terapia intensiva sette pazienti su dieci sono vaccinati.
39. Esperti OMS, FDA: “La terza dose non serve per tutti, è necessaria esclusivamente per gli immunodepressi”.
40. Anche per gli anziani.
41. Scherzone... Terza dose per tutti.
42. ll vaccino Johnson & Johnson monodose non dura a vita, ma dura 2 mesi.
43. 2 dosi non danno l’immunità a vita, ci vuole la terza dose dopo 12 mesi.
44. No scusate, la terza dopo 6 mesi, ma il pass dura sempre 12.
45. Torna al punto 5: Ottobre: richiudiamo tutto per salvare il Natale (2021).
46. Scusate ancora, il pass dura 9 mesi ed i tamponi, invece, valgono da 48 a 24 ore.
...
47. In futuro dobbiamo abituarci a richiami periodici, alle mascherine all'aperto, ai lockdown.
48. Non abbiamo mai detto che in futuro dovremo vaccinarci per sempre, ma è meglio farlo.
49. Le cure ci sono ma non ve le daremo mai!
50. Nel 2030 abbiamo finalmente scoperto che questo vaccino non serve ad una beata...

LOCKDOWN, LOOK ALL AROUND, THERE'S NO SIGN OF LIFE... cit. Burion Burion

Tre dosi is meglio che one! cit. NOSERT

"Dai che se va tutto bene, basterà solo un vaccino ogni 6 mesi ed 1 lockdown all'anno." cit. Prugnasco







martedì 9 novembre 2021

L'UOMO È ANTIQUATO (OMAGGIO A GÜNTHER ANDERS)


Nel 1956 il filosofo ebreo tedesco Günther Anders scrisse questo passaggio all’interno del suo libro "L'Obsolescence de l'homme":
"Per soffocare in anticipo qualsiasi rivolta, non bisogna usare la violenza. Metodi come quelli usati da Hitler sono superati. Basta sviluppare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non passerà nemmeno per la mente della gente.
Idealmente, gli individui dovrebbero essere condizionati limitando le loro capacità biologiche innate fin dalla nascita. Poi, si continuerebbe il processo di condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione per riportarla ad una forma di integrazione nel mondo del lavoro. Un individuo non istruito ha solo un orizzonte di pensiero limitato, e più i suoi pensieri sono confinati a preoccupazioni mediocri, meno può ribellarsi. L'accesso alla conoscenza deve essere reso sempre più difficile ed elitario. 
L'abisso tra la gente e la scienza deve essere allargato. Ogni contenuto sovversivo deve essere eliminato dall'informazione destinata al grande pubblico.
Soprattutto, non ci deve essere filosofia. Anche qui, dobbiamo usare la persuasione e non la violenza diretta: trasmetteremo massicciamente un intrattenimento attraverso la televisione che esalta sempre le virtù dell'emotivo e dell'istintivo. Riempiremo la mente della gente con ciò che è futile e divertente. È bene impedire alla mente di pensare attraverso musica e chiacchiere incessanti. 
La sessualità sarà messa al primo posto tra gli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio.
In generale, si farà in modo di bandire la serietà dalla vita, di deridere tutto ciò che è molto apprezzato e di difendere costantemente la frivolezza: in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana e il modello della libertà. 
Il solo condizionamento produrrà così una tale integrazione che l'unica paura - che deve essere mantenuta - sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L'uomo di massa prodotto in questo modo deve essere trattato per quello che è: un vitello, e deve essere tenuto d'occhio, come una mandria. Tutto ciò che allevia la sua lucidità è buono socialmente, e tutto ciò che potrebbe risvegliarla deve essere ridicolizzato, soffocato e combattuto. 
Qualsiasi dottrina che metta in discussione il sistema deve essere prima designata come sovversiva e terrorista, e coloro che la sostengono devono poi essere trattati come tali."


Günther Anders nacque a Breslavia nel 1902. Laureato in filosofia nel 1923 sotto la guida di Husserl, nel 1933 dopo l’avvento al potere del nazismo (era ebreo) si trasferisce prima a Parigi e poi negli Stati Uniti (New York e Los Angeles) dove tra le altre cose fa anche l’operaio. 
Nel 1950 tornò in Europa, stabilendosi a Vienna dove morì nel 1992. 
È autore di un'opera ancora in parte inedita in cui l'interesse per la filosofia si alterna con quello per la letteratura e per l’arte. La sua opera più importante L’uomo è antiquato si divide in due volumi: il primo del 1956 ha come sottotitolo Considerazioni sull’anima nell’epoca della seconda rivoluzione industriale, mentre il secondo; pubblicato nel 1980, Sulla distruzione della vita nell’epoca della terza rivoluzione industriale.
Sono famose, inoltre, le sue prese di posizione sulla bomba atomica (Essere o non essere e La coscienza al bando entrambi Einaudi, 1961 e 1962), sulla guerra del Vietnam (fece parte del tribunale Russell contro i crimini di guerra) e su Černobyl. 

Il pensiero di Anders (inspiegabilmente poco conosciuto, non solo in Italia) si radica profondamente nella cultura nel ‘900, la sua filosofia è volta a stabilire le cause che hanno portato l’uomo a creare una società in cui l’unico protagonista è l’apparato tecnico.
Secondo Anders, infatti, oggi viviamo in un mondo in cui la macchina e gli oggetti prodotti in serie sono diventati i protagonisti della storia, il mondo è il luogo in cui ogni essere umano è 'gettato' e costretto a vivere in qualità di essere totalmente inadeguato ai nuovi tempi.
Figura paradigmatica di questa situazione è Prometeo. Infatti, ciò che caratterizza oggi, più che mai, l’uomo è la vergogna prometeica. 
L’uomo della civiltà tecnologica, come un novello Prometeo, è subalterno alle macchine da lui stesso create, e per queste prova soggezione e vergogna. 
Questa vergogna è anche legata a una sorta di dislivello tra l’uomo e i prodotti meccanici, che essendo sempre più efficienti e funzionali lo oltrepassano facendolo diventare antiquato. 
Le macchine sono perfette, funzionano e sono ripetibili in serie: questo concedo loro una sorta di eternità che all’uomo è negata. Di fronte alle macchine l’uomo perde la sua importanza all’interno del sistema sociale, egli diventa antiquato perché, appunto, ha bisogno di riposarsi, di mangiare, di divertirsi mentre le macchine funzionano “sempre” senza intervalli e distrazioni. 
Il parallelo uomo-macchina sembra, dunque, volgere tutto a favore di quest’ultima.
Se la prima rivoluzione industriale è consistita nell'introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale (quella che attualmente stiamo vivendo e che è nata nello scorso secolo) è per Anders quella che produce l'alterazione irreversibile dell'ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell'umanità.
Simbolo incontrastato e paradigma della nuova era (e della sua pseudo-cultura) è indiscutibilmente la televisione.
Secondo il filosofo tedesco lo sviluppo della radiotelevisione è la piena espressione della società tecnologica, dove i diversi "mezzi" acquistano in effetti la sovranità sulla vita, non solo lavorativa. Questo è il segnale di una nuova fase, più perfezionata, della cultura di massa. 
Prima, sostiene Anders, il pubblico di massa si trovava almeno unito dal fatto di assistere insieme a uno spettacolo (pensiamo al teatro o al cinema), di condividere le emozioni. Con la televisione questo non avviene più, in quanto si impone una forma di atomizzazione. 
Il carattere domestico del mezzo è per il filosofo il maggior responsabile dell’ appiattimento emozionale che caratterizza il nostro essere. Guardiamo tutti le stesse cose, compriamo tutti le stesse cose e di conseguenza parliamo delle stesse cose e pensiamo in blocco le stesse cose: non c’è più spazio per l’originalità, ma solamente per l’omologazione intellettuale. 
"Ogni consumatore è un lavoratore a domicilio non stipendiato che coopera alla produzione dell'uomo di massa", e aggiunge. "Dato che il mondo ci è fornito in casa, non ne andiamo alla ricerca; rimaniamo privi di esperienza". 
L’esperienza muta: ora la televisione occupa la maggior parte del nostro tempo libero e fare esperienza (interagire con gli altri, leggere, etc.) non sembra essere più necessario. Con la televisione cade, inoltre, ogni barriera tra realtà e fantasia. Infatti la televisione sembra sostituire anche i nostri sogni.

https://it.cosmydor.paris/journal-design-arts-nature-skincare/extract-gunther-anders-the-obsolescence-of-man