martedì 24 settembre 2024

E LA CHIAMANO ESTATE ((Numero Speciale Autunno - 2024)

                                                                                                         

Questo mese pubblichiamo il 2°numero speciale del blog.
Sotto il link del 1°numero speciale pubblicato la scorsa estate, sempre su tematiche ambientali.                

E LA CHIAMANO ESTATE:

Tutti lo chiamano CAMBIAMENTO CLIMATICO.
Più banalmente, trattasi di mancata cura e manutenzione del territorio.
Oramai dovrebbe essere chiaro a tutti che, spostare il problema in termini magico-metafisici, invocando un famigerato cambiamento climatico, è solo la scusa per lavarsi la coscienza, continuare a sperperare denaro pubblico in altre direzioni, non doversi preoccupare di fare investimenti epocali in pulizia fluviale, dei torrenti, degli argini, svuotando gli alvei da migliaia di tonnellate di tronchi, oramai ridotti a discariche a cielo aperto, compresa la prevenzione e la messa in sicurezza delle zone a rischio.
Non potendo, volendo investire su questi versanti (cosa che un tempo veniva parzialmente fatta, prima di esternalizzare certe attività), basterà una pioggia, la semplice pioggia per creare disastri ambientali e annunciate sciagure.
Da oggi bisognerà pregare che non piova mai più di un'ora, per salvare intere filiere di aziende agricole, per sperare di non annegare o di non perdere l'abitazione. Da oggi è ALLERTA PIOGGIA, da qui all'eternità, senza fine. 
Servirà in futuro il RAIN-PASS, no?
Dal Governo poi, tal Musumeci, quello con la faccia come il culo e quell'aria un po' dannunziana da pervertito, parla di Assicurazioni.
La soluzione per questa destra che manco è capace di essere tale, rappresentando il nulla quantico, è che i cittadini, già vessati ed abbandonati dallo Stato, ricorrano a costose assicurazioni.
Assicurazioni che si vedranno bene dal non assicurare zone ad alta frequenza di disatro ambientale (non sono così fesse).
Dall'altra parte le regioni che si rimpallano le responsabilità per non aver agito quando potevano agire, di non aver utilizzato i fondi pubblici, statali ed europei, magari comprando ancora vaccini per la 6° dose di un virus inesistente.
Allora, capite che il fantomatico cambiamento climatico, alla fine dei giochi, va poi bene a tutti quanti?
Nessuno investe nulla, nessuno pulisce gli argini dei fiumi, nessuno risolve nulla, tanto a cosa serve?
Ci sta "O CAMBIAMENTO CLIMATICO".
Però, aggiunge qualcuno, se compriamo tutti l'auto elettrica, si che la situazione cambia, eh. Un po' come nelle fiabe, tanto pensiero magico e come d'incanto i cappotti delle vostre casette e quelle belle auto al litio ribalteranno il clima.
Questa propaganda falso-ambientalista, concettualmente funziona come quella vaccinale e pandemica. Falsa scienza, piuttosto tanti politici venduti al soldo di interessi multinazionali.
Oggi come allora, la soluzione più banale per risolvere il problema ci sarebbe, ma viene scartata a priori, scegliendo la cura consona al nuovo capitalismo e non ai bisogni dei cittadini.
Stesse strategie manipolatorie, funzionano bene, soprattutto nella mentalità rigida ed alveare del cosiddetto progressismo, entità non meglio identificata in cerca di autore e oracoli da seguire.
Non solo, è interessante notare come la Sinistra europea, come i Verdi tedeschi, gli stessi demagoghi del paradigma Green, votino in massa per aumentare la spesa militare e concordino per l'invio dei famosi razzi Taurus, da utilizzare contro la Russia.
"I MISSILI TAURUS SONO IL SIMBOLO DEL PATRIARCATO CHE PIACE ALLA SINISTRA EUROPEA...
AVANTI COSI' VERSO LA FINE". cit. Filippo Cazzone

Essere Green e contemporaneamente a favore della 3° Guerra mondiale, è una posizione molto schizofrenica, per non dire criminale. Ed è interessante come questa putrescente discarica a cielo aperto chiamata "sinistra", sia la testa d'ariete del peggior capitalismo neoaristocratico. Mostruosamente plasmati dal padronato per veicolare sciocchezze, per svilire il concetto stesso di democrazia, per traghettare poi, il naturale disprezzo e rigetto dei popoli verso una sedicente destra risolutrice. 
Una destra che manco è capace di fare la destra sociale, senza neanche quelle famose e meravigliose bonifiche dei tempi bui.
Peggio del ventennio, immersi in uno svuotamento di sovranità e di senso, in un annichilimento e in una disgregazione sociale senza pari, sviluppando il sentimento del tutti contro tutti, come non ci fosse un domani.
Una rassegnazione collettiva, tanto c'è il cambiamento climatico, cosa volete farci.

PS: I mutamenti climatici sono la norma in natura, sono fisiologici, sono sempre avvenuti dalla notte dei tempi e sempre ci saranno. La realtà stessa esiste in quanto frutto di mutazioni e cambiamenti. Non esiste nessun negazionista del clima al mondo, non ha nessun significato questo termine di propaganda utilizzato da chi, per ignavia e interessi speculativi, ha abbandonato la cura dei territori negli ultimi 30 anni. Esistono semmai pareri discordanti sulle cause dei mutamenti climatici, non sul fatto che tutto inesorabilmente e fisiologicamente scorra.
Anzi, oggi viviamo in un periodo storico di relativa tranquillità, tanto che la natura ha permesso l'evoluzione dell'umanità per come la conosciamo, al contrario saremmo immersi sotto i ghiacci, sotto il mare o distrutti da un nuovo meteorite alieno.

"Tremate, tremate, le piogge son tornate..."
E poi ancora: "Piove Governo ladro".




lunedì 16 settembre 2024

THE TRUMPMAN SHOW


Non hanno resistito, è più forte di loro. Un po' come una droga di cui non puoi fare a meno. 
È successo un'altra volta, è un must. Nuovo attentato contro Trump e via, tutto il codazzo di una buona fetta della controinformazione che punta il dito sugli Illuminati che organizzano attentati contro il loro beniamino. Una volta scelto il santino Trump, bisogna portare avanti questa contro-narrazione che lo vede vittima sacrificale.
Per questo motivo il cinema è in crisi, perché la fiction ha sostituto la realtà e viceversa.
A sto giro, però, il seguito della fiction uscita a Luglio scorso, da cospirazionista è diventata una sorta di commedia stile Monty Python. 
Vediamo la storiella.
Sullo sfondo il mega campo da golf del vecchio Donald, uno scenario suggestivo con quell'erbetta profumata e ben rasata che ci ricorda Paperon de Paperoni mentre è intento a centrare la buca. Al suo interno 5 cari amici, fedelissimi, che giocano insieme divertiti, con pacche sulle spalle e battutine sul tipo di mazza da usare. Tipo: "C'è una mazza per ogni occasione..." e tutti ride.



Poi, improvvisamente, questo idiliaco momento è rovinato da un tizio che pare il sosia scemo e ossigenato di Roger Waters (sembra suo cugino inappetente). 
Un sedicente veterano che ha combattuto fino a ieri in Ucraina contro i russi e non poteva sopportare l'idea che l'ex Presidente lo appoggiasse. 
Questa è l'ufficiale quanto demenziale motivazione del tentato omicidio, una contrarietà riguardo alla simpatia per Putin.
Il tizio si chiama Ryan Routh (RR), ha 58 anni (13) e, a parte queste suggestioni simboliche, sembra il classico candidato manciuriano, in questo caso mancato, da utilizzare all'uopo.
Deve esserci una fabbrica nell'Illinois che li coltiva in vitro!
Il soldato Ryan riesce ovviamente a bucare i controlli del Secret Service e, con tanto di borsoni, fucile e occhiale, si nasconde dietro un folto cespuglio, sicuro di non essere notato, a soli 300 metri dal bersaglio. Purtroppo per lui, il tanto vituperato Secret Service aveva appena assunto un nuovo e zelante ufficiale che, subito, ha notato una canna del fucile uscire tra i ramoscelli. Attentato fallito! 
Gli agenti hanno subito sparato e messo in fuga il pericoloso terrorista che però riesce a scappare fuori dal golf club per rampolli arricchiti, fuggendo su una macchinona. 
In seguito viene arrestato grazie a un passante che aveva fotografato l'auto, senza il quale il potentissimo Secret Service non sarebbe riuscito ad acciuffarlo.
Giustizia è fatta, anche questa volta è andata bene, ma ricordiamoci che non c'è due senza tre!
Per la seconda volta l'agenda mondialista ha fallito nel suo tentativo di eliminare Trump, affidandosi prima a un ragazzino impazzito, oggi a un mercenario pro-Ucraina. Chissà se alla prossima puntata gli sceneggiatori della serie tv si decideranno di arruolare qualche bravo snipper professionista.

Appresa la notizia tutti i leader mondiali hanno chiamato Trump per salutarlo ed esprimere sdegno per questo ennesimo attentato. Biden ha prontamente comunicato che darà più fondi per la sicurezza e la Harris ha detto che gli USA non tollerano la violenza. Cui prodest?
Dopo la scesa in campo della Harris i Dem erano in leggero vantaggio sui Repubblicani, oggi, il vecchio Donald strapperà qualche voto in più a suo favore, perché il vittimismo paga sempre. Però nulla è sicuro a questo punto, la partita a scacchi continuerà fino a novembre e, forse, anche dopo. Colpi di scena e nuovi sorpassi sono all'orizzonte. 
Ora tocca ai Dem, palla al centro e...
Aspettando i nuovi episodi della serie "THE TRUMPMAN SHOW" iniziata a Luglio scorso, da MDD è tutto.
Continua...(?)





domenica 15 settembre 2024

11/9: IL TEMPIO DELL' ILLUSIONE

                                 
                        (La torre di Elebab - Aldo Galgano)

Il Tempio dell'illusione è pieno di specchi deformanti, un labirinto con tanti minotauri.
L'11/9 gettò le fondamenta di questa struttura virtuale, oggi concretamente visibile nella società digitale del controllo.
Il nuovo mondo aveva bisogno di resettare la vecchia programmazione umana, bisognava aggiornare il software per immergersi nel brodo primordiale del pensiero magico e far accettare l'oracolo vigente.
Serviva un grande evento globale, creare una paura condivisa, plasmare un pensiero acritico e conformista.
Per questa ragione la sovragestione decise di realizzare un attentato con importanti bersagli simbolici, come la distruzione delle due torri del tempio.
Come far accettare una cospirazione del genere, apparentemente complessa e articolata, ma allo stesso tempo così semplice e vulnerabile? Attraverso lo specchio magico.

Oltre al milione di prove scientifiche, politiche, geopolitiche, militari, economiche e pure simboliche che dimostrano la false flag (ne basterebbe solo una), c'è da aggiungere il grande trucco illusionistico realizzato per l'11/9.
Tutti concentrano l'attenzione sui due famosi aerei, mentre l'elefante in salotto non viene notato. Nessuno si chiede come mai abbiamo visto solo l'ultimissima parte del loro tragitto, oltre al fatto che i bersagli erano cinque.
Perché non compaiono aerei dirottati anche sugli altri tre obiettivi?
Perché abbiamo stampato in memoria solo i due famosi Boeing (soprattutto il secondo), mostrati in loop per anni, mentre degli altri non abbiamo visto nulla e nulla sappiamo?
Perché era visivamente possibile creare l'effetto illusionistico solo nei punti più alti, quelli che toccano il cielo, mentre in tutti gli altri casi non sarebbe stata possibile questa manipolazione. 
Infatti, la terza torre è crollata curiosamente nella stessa identica maniera delle altre due, senza bisogno di aiutini esterni. Il Pentagono colpito e penetrato da un oggetto non identificato, mostrava un buco circolare di cinque metri e nessun aereo è stato visto scendere e squarciare la parete (oltretutto, senza colpire nulla nel giardino sottostante, rimasto incredibilmente illeso, come se il Boeing si fosse improvvisamente materializzato). Consideriamo che il Pentagono è il posto più monitorato al mondo. Infine, nessuno ha visto e/o filmato la caduta dell'ultimo aereo, fagocitato dalle sabbie mobili in un terreno di Shanksville, senza lasciare traccia.


Perché non abbiamo i filmati degli altri Boeing? 
Questo strano enigma contiene al suo interno la nostra soluzione.
Ovvero, che nessun aereo di linea ha colpito nulla, che non c'è stato nessun dirottamento, che nessun aereo di linea a quella velocità, a quella altitudine poteva impattare le torri senza comprimersi ancor prima di penetrarle come burro, entrandoci compatto come in un fumetto, o come accade per una palese digitalizzazione e sovrapposizione di un'immagine sulle esplosioni, simile alle stesse tecniche adottate nel cinema.
Concentrandosi solo sull'aspetto tecnico dei piloni di acciaio e su tutti gli altri innumerevoli fattori, per quanto importanti, ci sarà sempre qualcuno che dirà la sua verità diversa dalle altre, ognuno con i suoi professionisti preferiti, mentre bisognerebbe capire e intuire il gioco delle illusioni. Anche perché è la soluzione più fattibile, gestibile ed empiricamente realizzabile.
Nessun aereo è stato dirottato contro le torri e contro il Pentagono, altro è successo.
Droni, missili, incantesimi digitali, non certo aerei. 
Gli eventuali passeggeri in carne e ossa scomparsi sono, quelli si, stati dirottati altrove e terminati; questo non è affatto un problema (la CIA buttava nell'atlantico i desaparecidos argentini).
Quindi, i bersagli sono stati colpiti da droni, missili o forse da nulla, ma le due torri sicuramente minate, motivo per cui sono crollate, come poi hanno ammesso ufficialmente per la terza torre, caduta per solidarietà.
Gli aerei che abbiamo visto nei vari filmati, in realtà sempre gli stessi, sono esteticamente tutti differenti, con sfondi trattati e virati da filtri. Le immagini dell'impatto sulla prima torre sono rarissime e quasi introvabili, ricordiamo quella del pompiere che improvvisamente si volta e dalla strada vede l'esplosione, mentre il 99% dei video e delle altre immagini riguardano sempre il secondo attacco. 
Questa rappresentazione è stata decisiva per il plagio emozionale.
Dovremmo iniziare a comprendere come queste false flags vengano ripetute continuamente in tutte le salse. Gli USA sono campioni in questo, ovvero, fare spostare l'attenzione su altri particolari e giocare con le apparenze. Dall'attentato a Kennedy fino al recente attentato a Trump, dalla gag fumettistica di Bin Laden fino alle guerre per esportare la democrazia, dalle stragi dell'Isis fino agli attuali conflitti.
Fin da tempi antichissimi le classi sociali dominanti si adoperavano per far accettare alle popolazioni i ruoli sociali prestabiliti in campo. Il potere storicamente si basa sulla manipolazione mentale e sullo spostamento dei bersagli, lavorando sui bias cognitivi, sulla destrutturazione della psicologia di massa. Come per esempio i sacerdoti egiziani che si veicolavano come divinità agli occhi dei sudditi, creando un alveare umano con le sue gerarchie.
L'alveare ragionerà sempre come tale, e pure chi si emancipa da esso, farà molta fatica ad uscire dal cerchio magico, dove le regole sono state create da altri. Si arrampicherà sugli specchi per non screditare troppo la versione ufficiale, pena, il metter in totale discussione le sue credenze, quindi la sua programmazione.
Il vero rasoio di occam è questo, ovvero, l'assenza di aerei sulla scena del delitto, la soluzione più semplice fin da principio.
Capito questo passaggio logico, possiamo iniziare a comprendere le motivazioni di un'opera del genere e le implicazioni egregoriche, con le sue forme pensiero che si vengono a plasmare. Lo scopo ultimo di queste operazioni, oltre alle motivazioni geopolitiche, economiche e militari dei rapporti di forza nello scacchiere mondiale, è quello di educare la mente del suddito all'accettazione del dogma, qualunque esso sia. 
Questo è il goal, la REGOLA!
Aderire ciecamente a una realtà disegnata da altri, dal potere costituito, percepirla come vera, sacra, inconfutabile. 
Fatta accettare una realtà distorta come quella dell'11/9, con tutti i suoi vistosi cortocircuiti, possiamo spingerci ben oltre, in un mondo sempre più globalizzato, confuso, fragile e caotico. Quando l'autorità vigente impone il suo paradigma, il suo modello, soprattutto, attraverso la paura, siamo un po' tutti pronti ad accogliere qualsiasi distopia futura e, infatti, da allora ne abbiamo viste delle belle.

Questa operazione militare è da considerarsi la fondazione del "Tempio dell'illusione", la celebrazione del nuovo mondo, del transumanesimo contro un "passato obsoleto" umanista. Da quel momento il concetto di democrazia, di libertà e, soprattutto, il pensiero critico hanno subito una mutazione antropologica.
I vecchi noglobal sono trasmutati in proglobal, rinchiusi nel recinto dell'ideologia woke e del politicamente corretto. Il liberismo che sponsorizza ambientalismo e rivoluzioni colorate è così diventato alleato e confidente del pubblico progressista.
Da quel momento in avanti, purtroppo, l'intellettuale tipo, soprattutto marxista e di sinistra, meglio se ateo e fieramente materialista, è diventato il miglior alleato del paradigma neocon liberista e dei padroni del vapore, bollando come "gombloddoh" tutto ciò che non vuol e non può accettare, talvolta, non avendo gli strumenti cognitivi e culturali per emanciparsi dalla versione ufficiale. Aggiungo, oltre a un insano conformismo piccolo borghese, da leggere come legittima difesa per non far crollare inesorabilmente il proprio castello di carta.
Di conseguenza il giornalismo investigativo più radicale, ma non solo quello, è diventato un bersaglio mediatico, quindi considerato risibile, attaccabile, visionario. 
Il resto l'hanno fatto i media e i loro fedeli ascoltatori.
Tutto ciò che esulava dall'oracolo mediatico diventava in ordine: cospirazionista, terrapiattista, populista, fascista e pure sciovinista. Questa contrapposizione, anche dopo diverse crisi economiche, si è definitivamente cristallizzata con la finta pandemia e con le odierne guerre che hanno consacrato a livello globale questa forma mentis.
Continua... (?)



lunedì 9 settembre 2024

UNA PALLOTTOLA SPUNTATA PER TRUMP

 


GENESI DI UNA MESSINSCENA (LA VERSIONE UFFICIALE):                    
L'attentato a Donald Trump è stato il tentativo di omicidio attuato il 13 luglio 2024 in danno dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, mentre teneva un comizio elettorale in una fiera agricola a Meridian, alla periferia ovest di Butler, in Pennsylvania. Alle 18:11 Trump è stato colpito all'orecchio destro da Thomas Matthew Crooks, ventenne di Bethel Park. Protetto dal Secret Service, è stato scortato su un veicolo e condotto al Butler Hospital in condizioni non critiche. Le autorità federali e locali hanno dato notizia di due morti: l'attentatore e un partecipante al raduno, Corey Comperatore, pompiere volontario di Buffalo. Altri due partecipanti sono rimasti gravemente feriti. Secondo quanto concluso dall’FBI dopo le prime indagini, Crooks ha agito da solo e pensava probabilmente di poter sopravvivere dopo l’attentato: all’interno della sua auto è stato trovata una bomba e nella sua casa materiale esplosivo e la strumentazione per costruirla. Dalle prime indagini non sono invece emerse indicazioni sulla motivazione che può averlo spinto a sparare. I familiari si sono detti sorpresi e non hanno dato particolari indicazioni, la polizia non ha trovato nella sua stanza o sui suoi profili social messaggi che possano rappresentare una sorta di “rivendicazione”, come succede spesso in questi casi. Crooks non era particolarmente attivo online e, almeno da una prima analisi, non sembra aver mai pubblicato contenuti politici o dato indicazioni che potessero far pensare che fosse un soggetto a rischio: non era nelle liste dell’FBI di individui potenzialmente pericolosi. L’arma con cui ha sparato era un fucile semiautomatico AR-556: è un modello derivato dall’AR-15, un’arma molto simile a un fucile da guerra che può essere acquistata legalmente negli Stati Uniti ed è stata usata in molte delle stragi con arma da fuoco avvenute negli ultimi anni nel paese. Era stata acquistata legalmente dal padre. Crooks è stato descritto come un ragazzo molto solitario, piuttosto timido, che amava vestirsi con indumenti mimetici e che «raramente ti guardava negli occhi quando parlavi», ha detto una sua ex compagna. Anche sulle sue idee politiche non ci sono informazioni chiare: era iscritto alle liste elettorali come elettore del Partito Repubblicano, ma nel 2021 aveva donato 15 dollari a un gruppo che sosteneva iniziative del Partito Democratico.

L'ACCESSO MAGICO AL TETTO:
Una grande questione da chiarire è come un ventenne con un fucile semiautomatico abbia potuto appostarsi su un tetto a meno di 130 metri da Trump senza essere notato e fermato dal Secret Service. Alcuni partecipanti al comizio hanno detto ai giornalisti di aver provato a informare il Secret Service della presenza di una persona appostata sul tetto del prefabbricato, ma di non essere riusciti a farlo in tempo. Gli agenti lo avrebbero individuato solo pochi secondi dopo i primi spari, quando hanno sparato a loro volta, uccidendolo.
Questa è la prima vistosa incogruenza, perché è assurdo che un ragazzino armato di 20 anni possa avere avuto accesso alla zona circostante il comizio di un ex Presidente. Oltretutto, in un paese dove il controllo capillare e gli accessi sono ampiamenti schermati e protetti.
Non solo, ma che sia potuto salire su un prefabbricato posizionato praticamente davanti ai cecchini, dotati di strumentazione per visualizzare a grandi distanza con rilevatori termici anche un insetto.
Invito gli scettici a replicare la scena senza essere individuati ancor prima di estrarre l'arma. Invece no, in questo caso e proprio durante un comizio di Trump e non durante un mercato rionale, nessuno si è accorto magicamente di nulla, nonostante la presenza del Secret Service schierato ed appostato davanti a poco più di 100 metri. Se fosse una scena di un film, molti di voi storcerebbero il naso per i buchi di sceneggiatura e chiederebbero indietro i soldi del biglietto.
Questo ragazzino dai super poteri sarebbe riuscito a passare indenne ai controlli, perchè le forze dell'ordine non erano fisicamente solo dentro il comizio, ma ovviamente monitoravano tutta la zona di accesso che portava al comizio. Poi armato di tutto punto è salito sul prefabbricato senza problemi, anche se filmato da alcuni presenti. Come è possibile che sia stato visto salire, sia stato indicato e filmato dai passanti e non sia stato ancor prima visualizzato dalle forze di sicurezza? Oltretutto, nei protocolli di protezione e sicurezza, tutti gli edifici circostanti sono mappati di default fin dall'inizio e ancor prima dell'evento, non esiste al mondo che nessun militare preposto alla difesa non l'abbia visto, ma non solo sul tetto, perfino raggiungere quell'edificio. A maggior ragione a quella distanza.
Questa è la prima grande bufala che ci è stata raccontata. Non c'è nessun appiglio razionale, nessuna scusante, questa narrazione non regge e basterebbe a dubitare della veridicità della storia. Ma non è l'unica! Evidentemente, siamo in presenza di un accesso magico, però visibile solo dai comuni cittadini.

                         

UNA PALLOTTOLA SPUNTATA PER TRUMP:
Una volta salito, posizionato, una volta caricata l'arma, presa la mira, il nostro eroe avrebbe sparato alcuni colpi verso il comizio, colpendo di striscio l'orecchio destro di Trump, ferendo gravemente due spettatori, ed uccidendo un pompiere.
Anche in questo caso siamo in presenza di diverse incongruenze balistiche e protocolli surreali. Trump viene colpito all'orecchio destro, ma i rivoli di sangue, al posto che essere dietro all'orecchio, sui capelli, sulla nuca, si sono rivolti magicamente in avanti, sul volto fino alla bocca. Sono andati immediatamente nella direzione opposta al colpo ricevuto, controvento finendo ordinatamente stampati, quasi dipinti nella labbra e rimanendo identici per tutta la durata delle riprese del video ufficiale. Senza considerare che, anche se di striscio, la quantità di sangue sembra un po' troppo esigua per uno sparo inferto da un fucile. Se fosse stata solo una semplice abrasione per la distanza ravvicinata del proiettile ma senza essere stato colpito, non avremmo visto due rivoli di sangue che vanno in direzione contraria, perfettamente isolati e distinti, finendo in bocca, rimanendo stampati. Oltretutto, i due rivoli di sangue partono da metà guancia, saltando tutta la parte del viso vicina all'orecchio, sono come isolati, come dovessero essere evidenziati, quasi centrali, e poi si fermano. Dopo non esce più nulla, subito cicatrizzati all'istante. Appunto, se si trattava di una semplice abrasione avremmo visto l'orecchio sporco di sangue e magari anche i capelli sopra l'orecchio e non le labbra, non ha alcun senso.
Una dinamica del genere è molto irreale e sfida qualsiasi logica fisica e balistica.
Una pallottola spuntata, ma veramente spuntata!
La reazione di Trump al colpo non è sembrata molto dolorosa, un proiettile ad aria compressa avrebbe causato più dolore, quella è la reazione di uno che è stato punto da un insetto.
Il teatrino successivo conclude questa maratona dell'assurdo e, come nei fumetti dei super eroi, il buon Trump, in barba a tutti i protocolli si alza e si rialza, rimanendo incredibilmente un bersaglio, con gli agenti che fanno di tutto per scoprire la protezione, in modo che lui possa gridare con il pugno chiuso "Fight, Fight, Fight". Inizialmente, pensavo avesse detto tre volte Fuck, sarebbe stato ancor più comico, peccato sia stato scartato nella sceneggiatura. Ovviamente, l'attentatore viene colpito e ucciso subito dopo gli spari, finalmente gli agenti lo vedono e non si capisce cosa abbiano fatto fino a quel momento.

CONCLUSIONI E SUGGESTIONI:
Quello che a me pare fin troppo evidente e lampante, purtroppo non viene compreso da buona parte della contrinformazione, subito pronta a gridare al complotto quando sono coinvolti altri attori, mentre in questo caso cadono nel peggior vittimismo e si stringono attorno al loro martire, finendo per ragionare come i peggior debunker. Senza capire che se avessero realmente voluto far fuori Trump, non avrebbero assoldato un cazzone qualsiasi di 20 anni senza alcuna capacità, da mandare allo sbaraglio e sperare nella buona sorte. 
Ciò non significa che Trump non possa essere un bersaglio reale, ma proprio per questo motivo, non esiste in nessun film che venga utilizzato il primo che passa. 
Pensate, vogliono eliminarlo a tutti i costi, perchè la sua vittoria alle prossime elezioni andrebbe a compromettere l'agenda mondialista, con in ballo i rapporti di forza delle super potenze, il risiko della geopolitica e tutte le economie del pianeta, ma cosa fanno? 
Si affidano a Thomas Crooks, nomen omen, dato che crooks significa "TRUFFATORI". Già dal cognome è una comica, potevano almeno scegliere un profilo più decente? No!
Poi ci sono coloro che dicono sia stata proprio una iniziativa personale del Crooks, senza l'ausilio di forze speciali infiltrate. Però questo è da escludere per le motivazioni di cui sopra, perchè sarebbe stato davvero impossibile arrivare sul tetto e bucare tutti i controlli come e meglio di un novello Diabolik.
Quindi cosa diavolo è successo veramente? 
Se non è stata l'iniziativa folle di un ragazzino, se non c'è stato nessun complotto per manovrarlo come cecchino, affidando le sorti del mondo alle sue capacità venatorie, come sono andati i fatti?
Nessuno lo sa, non abbiamo nessuna prova, ma fare un atto di fede alla versione uffciale, dopo tutto quello che ci siamo detti, è perlomeno assurdo e demenziale.
Dopo aver scartato le prime due opzioni possiamo immergerci in qualche suggestione, cercando di capire il "cui prodest" e i precetti del rasoio di occam, spesso utilizzato a sproposito per rassicurare gli animi più fragili.
Una possibilità, a mio avviso quella più logica e razionale, è quella del finto attentato per creare vittimismo intorno alla figura di Trump, quindi per smuovere e cercare di convincere quella fascia di elettori indecisi che potrebbero determinare la sua vittoria. 
Possibilità vincente contro un Biden messo in quelle condizioni, ma forse non abbastanza contro l'Harris, non a caso messa in campo dopo l'attentato, come contromossa dei Dem.
Una partita a scacchi che probabilmente non è ancora terminata, aspettando il confronto in TV. Attualmente, nei sondaggi sembra esserci un testa a testa, Trump ha guadagnato molti punti questa estate, dopo la pallottola spuntata, i Dem hanno recuperato con l'Harris. 
Forse senza quella false flag oggi sarebbe ancora più indietro nei sondaggi.
Come è stato organizzato il finto attentato?
Creando uno scenario organizzato nei minimi particolari dai poteri vicini all'ex presidente. Quindi utilizzando il povero Crooks, ma come candidato manciuriano da dare in pasto all'opinione pubblica, strumentalizzato e poi ucciso come fosse il vero attentatore (come solitamente succede ai candidati manciuriani). Uccidendo e ferendo qualcuno tra il pubblico per celebrare il rito, mentre Trump non sarebbe mai stato colpito realmente e avrebbe recitato goffamente una parte prestabilita. Il sangue da fumetto mostrato è la cosa più facile da simulare e ricorda quello del nostro amato cavaliere Berlusconi, quando venne colpito dalla piramide egizia di gomma.
Infine, ci sarebbe anche una lettura più esoterica e simbolica, ovvero, quella di averlo volutamente colpito all'orecchio, da parte di uno snipper super professionista, e sempre con il Crooks nel ruolo di candidato manciuriano, per mandargli un messaggio in codice preciso.
Dice l'amico Pietro Espoosito, studioso nell'ambito iniziatico e magico: "L'averlo colpito all'orecchio è simbolico, dato che l' orecchio è, iniziaticamente, collegato all' intuizione superiore. Quindi il messaggio proviene da piani superiori che lo "invitano" a più accorti consigli, e al proverbio "adelante, Pedro, cum juicio, si puedes", ovvero, “Avanti, Pedro, con giudizio, se puoi”." Questa espressione, diventata proverbiale, Alessandro Manzoni la mette in bocca al Gran Cancelliere di Milano Antonio Ferrer quando si rivolge al cocchiere, mentre la carrozza passa circondata dal popolo in tumulto per la carestia che è sopraggiunta alla peste.

Ritengo più plausibile e logica la versione del finto attentato, ma tengo in considerazione anche la suggestione simbolica, per quanto, secondo me, più complessa, quasi impossibile da realizzare empiricamente senza errori. Sicuramente, scarto la versione ufficiale perché troppo ridicola e fallace, oltre a non aver alcun senso.
Buona visione a tutti...



Fonti:








domenica 8 settembre 2024

SANGIULIANO, GIULI E LEONARDO


Imperversa la storiaccia di Sangiuliano, ex-ministro della Cultura, da almeno 10 giorni. 
Si parla di faccende private che diventano pubbliche, di corna, di presunte corna, di documenti rubati, di chat registrate, di conferenze video-registrate con occhialini da 007 ed altre stronzate simili. 
Tutti i giornalisti che si dividono tra i difensori della Boccia, della moglie di Sangiuliano (l'unica parte realmente lesa ed umiliata), dell'ex ministro stesso, e via con le solite fazioni e tribù, ognuna delle quali vuol affermare la propria verità. Poi i moralismi di ogni genere, le sentenze senza capire cosa succede sotto traccia.
Cosa è successo allora sotto traccia? Tante cose che nulla c'entrano con questa commedia all'italiana, degna del miglior Lando Buzzanca anni 70.

Mi ero promesso di non voler affrontare questo tema, perchè lo ritenevo poco degno di essere trattato, ma come al solito peccavo di poca fede negli amati complotti nostrani. 
In seguito, per caso, ho ascoltato la registrazione del piagnisteo di Sangiuliano al TG1, durante un'intervista pilotata. Ecco, inizialmente non capivo tanto clamore su un fatto di corna. Per carità, un minimo di moralità ci sta per ricoprire certe posizioni, però mi sembrava il tutto fuori luogo e non comprendevo a fondo questa forzata confessione a reti unificate, questo INCHINO al potere, questo prostrarsi e cospargersi il capo di merda, come in un confessionale religioso. 
Una scena patetica, surreale, troppo falsa, e allora qualcosa iniziava a risuonarmi in testa. C'era qualcosa, ma non capivo cosa. 
Fino a quando ho visto il suo successore, tal Alessandro Giuli, giornalista dandy, dai modi effeminati, estremamente garbato e moderato, nonostante il suo passato da estremista di destra e, addirittura, da ultras romanista, con un retaggio fatto di risse liceali. 
Curioso no? Sembra il profilo del Dottor Jekyll & Mr Hyde, 
Chi l'avrebbe mai detto di una persona così pacata, gentile, quasi aristocratica?
Così mi sono documentato meglio e, oltre ai suoi gloriosi trascorsi, c'era un piccolissimo ma interessante particolare, del quale non ero a conoscenza.
Giuli è consulente del comitato scientifico della Fondazione LEONARDO spa
Voi direte, embe'?



Il giornalista Antonio Mazzeo, da sempre impegnato nella denuncia degli affari e delle politiche belliche di stati e multinazionali, ci viene in aiuto.
La Leonardo S.P.A è da diverso tempo una delle aziende partecipate dallo Stato più al centro del dibattito pubblico, anche grazie alle mobilitazioni studentesche universitarie, che, ben prima del 7 ottobre 2023, hanno denunciato l’ampia collaborazione di molte università con l’azienda che esporta armi e dispositivi da guerra in tutto il mondo. 
Sappiamo infatti che la stessa, per il tramite di società estere controllate, collabora massicciamente con Israele e con altri stati, fornendogli un concreto supporto bellico e logistico.
«I principali affari di Leonardo spa? La produzione e la commercializzazione di sistemi di morte: cannoni, missili, cacciabombardieri, aerei da trasporto di militari e munizioni, satelliti, ecc. Buona parte dei fatturati sono generati dalla vendita e dall’esportazione all’estero di sistemi d’armamento o da sistemi cosiddetti dual, che cioè possono essere impiegati in ambito civile o militare e securitario, ma che hanno come conseguenza diretta la militarizzazione di sempre più ampie aree produttive, della società e della ricerca. Leonardo ha venduto armi a innumerevoli paesi coinvolti in sanguinosi conflitti o all’indice perché violano sistematicamente i diritti umani. Tra i suoi maggiori clienti c’è il Pentagono, onnipresente in tutti gli scacchieri di guerra internazionali.
Tra i clienti “eccellenti” ci sono le forze armate di Francia, Regno Unito, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Nigeria, Egitto. Partnership strategiche sono state sottoscritte con le aziende del complesso militare industriale di Israele e Turchia. 
E crescono le collaborazioni nel settore della ricerca e dello sviluppo con centri di ricerca nazionali e internazionali, università, start up. A Torino, la Città dell’aerospazio promossa in partnership con il Politecnico interagirà con Diana, il megaprogetto finanziato dalla NATO per “accelerare” l’elaborazione di nuovi sistemi di distruzione bellica».

Tornando alla nostra storia...
La vicenda Sangiuliano allora prende una nuova forma, è quindi solo la veste apparente di un'altra storia, perchè così sempre funziona nei tradimenti politici, nelle faccende oscure, da coprire con gossip di altra natura. 
Personalmente, non credo ci sia stata alcuna storia di sesso, magari un'amicizia, chissà e chi se ne frega, ma penso si sia volutamente spostata l'attenzione su altri fronti, in modo che si oscurassero ben altri passaggi importanti nella trasformazione del Governo Meloni. 
Meloni che nulla ha fatto per comporre una classe dirigente degna di nota, premier che si porta dietro il peggio della nomenclatura politica, un'armata Brancaleone tra le più disperate mai viste.
Passaggi dovuti e dettati dall'alto dei cieli. L'intervista al TG1 fa parte di questo teatrino dell'assurdo, ma tant'è!
La Boccia è stata favorita e in qualche modo "spedita" a Sangiuliano da ambienti attigui ai Servizi. La signora, magari con finalità individuali e per suo tornaconto, era interessata a scalare alcune vette, ma non è affatto da considerarsi una spia, più semplicemente, è stata strumentalizzata da certi collaboratori di Sangiuliano in modo che si creasse il casus belli, perché sarebbe servito un uomo appartenente a LEONARDO in questo esecutivo. 
Sangiuliano era l'utile idiota manipolabile, un mediocre dalla gaffe facile, incapace di gestire un ministero, un babbeo patentato. 
Il regista occulto di questa strana vicenda, di cui conosciamo solo la narrazione ufficiale, è l'ambiente intorno al neo ministro Giuli. 
Voi direte, perchè e cosa diavolo c'entra? 
Perché il neo ministro Giuli è una figura molto importante legata alla Fondazione LEONARDO spa, società presieduta da Cingolani, dal presidente Pontecorvo, illustre ambasciatore. Non solo, al suo interno ritroviamo Violante, Minniti, uomo di Cossiga/D'Alema legato all'Intelligence, che cura una sotto Fondazione chiamata MED-OR. 
Insieme a questi personaggi c'è un altro ex camerata, un noto giornalista ultimamente silente, tal Buttafuoco, convertito all'Islam, più tanti altri, tra armatori, uomini di confindustria, super-vip per ogni occasione e latitudine. Oltre al già noto ministro della Difesa Crosetto, in pieno conflitto di interessi.
Il goal di questa triste operazione era di piazzare un altro uomo di LEONARDO, l'ennesimo nel governo Meloni, quindi un fiero soldatino che garantisse rinnovata fiducia a Israele, e che controllasse un ministero di copertura, nonostante i suoi interessi culturali e la sua Fondazione, la MAXXI, finanziata dal colosso delle armi. 
In sintesi, stanno piazzando uomini NATO, legati al commercio internazionale di armi nel governo per renderlo sempre più ricattabile e garante su certe scelte e agende da seguire senza troppi intoppi. 
Quello è il ruolo di Giuli, e non tanto quello di rendere il suo ministero degno di nota, se non nell'apparenza dei giochi di potere. 
LEONARDO si assicura un suo uomo del comitato scientifico all'interno dell'esecutivo, una talpa felpata e con modi anglossassoni, soprattutto, in vista di rimpasti governativi possibili. Sono piccole sentinelle che garantiscono fiducia atlantista. E in questo gli ex fascisti sono da sempre le perfette creature per svolgere questo ruolo, oggi in join venture con ex comunisti. Fantastico, no? Perché ci sono tanti ex fascisti all'interno di un contenitore che si veicola come "progressista" e globalista, impegnato a parole sui diritti civili e sui diritti umani, non prima di aver piazzato sul mercato gli ultimi ritrovati per il MULTI-DOMINIO, come lo chiama lo stesso Cingolani? 

Tutta la parte gossippara è una distrazione di massa per celare i veri motivi tra i rapporti altalenanti e certi trascorsi burrascosi, non troppo edificanti tra la Meloni e il colosso.
L'entrata di un loro uomo, camuffato da filatropo dell'arte, rientra in questo schema. 
Non a caso la Meloni, proprio dopo la nomina, ha visto Zelensky per rassicurarlo sulle nuove concessioni di armamenti più pesanti all' Ucraina. Armi e attrezzature che in parte saranno dirottate in Africa, precisamente in Mali, in Somalia, nel Ciad, con una percentuale cospicua agli ucraini per gestire fondi da utilizzare in un paese praticamente devastato. 
Piazzandoci un loro fedelissimo, un loro consulente scientifico (tradotto, uomo legato agli ambienti di Intelligence, perché trattasi di una società legata all'Intelligence italiana e alla NATO), si tiene in scacco il governo, anzi, in previsione tutti i governi possibili, essendoci al suo interno uomini di destra e di sinistra, e lo si puntella su alcune questioni di cui poco si parla.
LEONARDO arma tutti i colpi di Stato in Africa, indirettamente i terroristi dell'ISIS che fanno il gioco sporco pro-occidente, mentre ufficialmente nel sito si bea di promuovere grandi tematiche, nuovi cambiamenti epocali, rivoluzioni culturali, lavorando con big pharma, promuovendo il transumanesimo e la massiva digitalizzazione del controllo, addirittura fa le lodi delle rinnovabili, del paradigma Green. 
Ama l'ambiente ma vende armi nucleari. Che bello !!!
Una ripulita facciata pubblica di vecchi armatori, ambasciatori, aristocratici, Fratelloni, ex fascisti, ex comunisti e banchieri spregiudicati, composta di Fondazioni e sotto-Fondazioni che riciclano sottobanco, tramite agenzie dedicate, anche il narco-traffico poi reinvestito in fondi occulti. Ma questa è ovviamente una suggestione complottista, sia mai.
Una facciata filantropica e culturale che giura nel sito aziendale di voler mediare l'umanesimo con la nuova rivoluzione transumanista, che fa ricerca aereo-spaziale, con la Pfizer, con Wuhan; ci sono connessioni in ogni settore decisivo. 
Pensate quanta speculazione e sperpero di soldi pubblici, i nostri!
Una cassaforte internazionale con i suoi epigoni e le sue sentinelle. 
Ecco perché hanno creato questo teatrino, sfruttando l'insipienza di un babbeo come Sangiuliano e di una arrivista come la Boccia. 
Per quello che la Boccia continua a dire che l'ex ministro è stato fregato dai suoi collaboratori. Questo intende far capire, ma pure lei si è prestata, dopo essere stata mal consigliata, a questa strana e curiosa operazione che ha orizzonti ben più vasti e labirintici. 
Hanno aspettato si creasse una gaffe che hanno contribuito ad alimentare (ma poteva essere un'altra la scusa per farlo cadere) e poi hanno piazzato il povero Giuli dentro un ministero.
Da Sangiuliano a Giuli il passo è breve, garantisce il sig. Leonardo.
L'assedio al Governo si fa pesante, senza bisogno di buttarlo giù, più elegantemente cambiando le pedine in campo.
Tutto il resto è noia!
cit.