domenica 8 settembre 2024

SANGIULIANO, GIULI E LEONARDO


Imperversa la storiaccia di Sangiuliano, ex-ministro della Cultura, da almeno 10 giorni. 
Si parla di faccende private che diventano pubbliche, di corna, di presunte corna, di documenti rubati, di chat registrate, di conferenze video-registrate con occhialini da 007 ed altre stronzate simili. 
Tutti i giornalisti che si dividono tra i difensori della Boccia, della moglie di Sangiuliano (l'unica parte realmente lesa ed umiliata), dell'ex ministro stesso, e via con le solite fazioni e tribù, ognuna delle quali vuol affermare la propria verità. Poi i moralismi di ogni genere, le sentenze senza capire cosa succede sotto traccia.
Cosa è successo allora sotto traccia? Tante cose che nulla c'entrano con questa commedia all'italiana, degna del miglior Lando Buzzanca anni 70.

Mi ero promesso di non voler affrontare questo tema, perchè lo ritenevo poco degno di essere trattato, ma come al solito peccavo di poca fede negli amati complotti nostrani. 
In seguito, per caso, ho ascoltato la registrazione del piagnisteo di Sangiuliano al TG1, durante un'intervista pilotata. Ecco, inizialmente non capivo tanto clamore su un fatto di corna. Per carità, un minimo di moralità ci sta per ricoprire certe posizioni, però mi sembrava il tutto fuori luogo e non comprendevo a fondo questa forzata confessione a reti unificate, questo INCHINO al potere, questo prostrarsi e cospargersi il capo di merda, come in un confessionale religioso. 
Una scena patetica, surreale, troppo falsa, e allora qualcosa iniziava a risuonarmi in testa. C'era qualcosa, ma non capivo cosa. 
Fino a quando ho visto il suo successore, tal Alessandro Giuli, giornalista dandy, dai modi effeminati, estremamente garbato e moderato, nonostante il suo passato da estremista di destra e, addirittura, da ultras romanista, con un retaggio fatto di risse liceali. 
Curioso no? Sembra il profilo del Dottor Jekyll & Mr Hyde, 
Chi l'avrebbe mai detto di una persona così pacata, gentile, quasi aristocratica?
Così mi sono documentato meglio e, oltre ai suoi gloriosi trascorsi, c'era un piccolissimo ma interessante particolare, del quale non ero a conoscenza.
Giuli è consulente del comitato scientifico della Fondazione LEONARDO spa
Voi direte, embe'?



Il giornalista Antonio Mazzeo, da sempre impegnato nella denuncia degli affari e delle politiche belliche di stati e multinazionali, ci viene in aiuto.
La Leonardo S.P.A è da diverso tempo una delle aziende partecipate dallo Stato più al centro del dibattito pubblico, anche grazie alle mobilitazioni studentesche universitarie, che, ben prima del 7 ottobre 2023, hanno denunciato l’ampia collaborazione di molte università con l’azienda che esporta armi e dispositivi da guerra in tutto il mondo. 
Sappiamo infatti che la stessa, per il tramite di società estere controllate, collabora massicciamente con Israele e con altri stati, fornendogli un concreto supporto bellico e logistico.
«I principali affari di Leonardo spa? La produzione e la commercializzazione di sistemi di morte: cannoni, missili, cacciabombardieri, aerei da trasporto di militari e munizioni, satelliti, ecc. Buona parte dei fatturati sono generati dalla vendita e dall’esportazione all’estero di sistemi d’armamento o da sistemi cosiddetti dual, che cioè possono essere impiegati in ambito civile o militare e securitario, ma che hanno come conseguenza diretta la militarizzazione di sempre più ampie aree produttive, della società e della ricerca. Leonardo ha venduto armi a innumerevoli paesi coinvolti in sanguinosi conflitti o all’indice perché violano sistematicamente i diritti umani. Tra i suoi maggiori clienti c’è il Pentagono, onnipresente in tutti gli scacchieri di guerra internazionali.
Tra i clienti “eccellenti” ci sono le forze armate di Francia, Regno Unito, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Nigeria, Egitto. Partnership strategiche sono state sottoscritte con le aziende del complesso militare industriale di Israele e Turchia. 
E crescono le collaborazioni nel settore della ricerca e dello sviluppo con centri di ricerca nazionali e internazionali, università, start up. A Torino, la Città dell’aerospazio promossa in partnership con il Politecnico interagirà con Diana, il megaprogetto finanziato dalla NATO per “accelerare” l’elaborazione di nuovi sistemi di distruzione bellica».

Tornando alla nostra storia...
La vicenda Sangiuliano allora prende una nuova forma, è quindi solo la veste apparente di un'altra storia, perchè così sempre funziona nei tradimenti politici, nelle faccende oscure, da coprire con gossip di altra natura. 
Personalmente, non credo ci sia stata alcuna storia di sesso, magari un'amicizia, chissà e chi se ne frega, ma penso si sia volutamente spostata l'attenzione su altri fronti, in modo che si oscurassero ben altri passaggi importanti nella trasformazione del Governo Meloni. 
Meloni che nulla ha fatto per comporre una classe dirigente degna di nota, premier che si porta dietro il peggio della nomenclatura politica, un'armata Brancaleone tra le più disperate mai viste.
Passaggi dovuti e dettati dall'alto dei cieli. L'intervista al TG1 fa parte di questo teatrino dell'assurdo, ma tant'è!
La Boccia è stata favorita e in qualche modo "spedita" a Sangiuliano da ambienti attigui ai Servizi. La signora, magari con finalità individuali e per suo tornaconto, era interessata a scalare alcune vette, ma non è affatto da considerarsi una spia, più semplicemente, è stata strumentalizzata da certi collaboratori di Sangiuliano in modo che si creasse il casus belli, perché sarebbe servito un uomo appartenente a LEONARDO in questo esecutivo. 
Sangiuliano era l'utile idiota manipolabile, un mediocre dalla gaffe facile, incapace di gestire un ministero, un babbeo patentato. 
Il regista occulto di questa strana vicenda, di cui conosciamo solo la narrazione ufficiale, è l'ambiente intorno al neo ministro Giuli. 
Voi direte, perchè e cosa diavolo c'entra? 
Perché il neo ministro Giuli è una figura molto importante legata alla Fondazione LEONARDO spa, società presieduta da Cingolani, dal presidente Pontecorvo, illustre ambasciatore. Non solo, al suo interno ritroviamo Violante, Minniti, uomo di Cossiga/D'Alema legato all'Intelligence, che cura una sotto Fondazione chiamata MED-OR. 
Insieme a questi personaggi c'è un altro ex camerata, un noto giornalista ultimamente silente, tal Buttafuoco, convertito all'Islam, più tanti altri, tra armatori, uomini di confindustria, super-vip per ogni occasione e latitudine. Oltre al già noto ministro della Difesa Crosetto, in pieno conflitto di interessi.
Il goal di questa triste operazione era di piazzare un altro uomo di LEONARDO, l'ennesimo nel governo Meloni, quindi un fiero soldatino che garantisse rinnovata fiducia a Israele, e che controllasse un ministero di copertura, nonostante i suoi interessi culturali e la sua Fondazione, la MAXXI, finanziata dal colosso delle armi. 
In sintesi, stanno piazzando uomini NATO, legati al commercio internazionale di armi nel governo per renderlo sempre più ricattabile e garante su certe scelte e agende da seguire senza troppi intoppi. 
Quello è il ruolo di Giuli, e non tanto quello di rendere il suo ministero degno di nota, se non nell'apparenza dei giochi di potere. 
LEONARDO si assicura un suo uomo del comitato scientifico all'interno dell'esecutivo, una talpa felpata e con modi anglossassoni, soprattutto, in vista di rimpasti governativi possibili. Sono piccole sentinelle che garantiscono fiducia atlantista. E in questo gli ex fascisti sono da sempre le perfette creature per svolgere questo ruolo, oggi in join venture con ex comunisti. Fantastico, no? Perché ci sono tanti ex fascisti all'interno di un contenitore che si veicola come "progressista" e globalista, impegnato a parole sui diritti civili e sui diritti umani, non prima di aver piazzato sul mercato gli ultimi ritrovati per il MULTI-DOMINIO, come lo chiama lo stesso Cingolani? 

Tutta la parte gossippara è una distrazione di massa per celare i veri motivi tra i rapporti altalenanti e certi trascorsi burrascosi, non troppo edificanti tra la Meloni e il colosso.
L'entrata di un loro uomo, camuffato da filatropo dell'arte, rientra in questo schema. 
Non a caso la Meloni, proprio dopo la nomina, ha visto Zelensky per rassicurarlo sulle nuove concessioni di armamenti più pesanti all' Ucraina. Armi e attrezzature che in parte saranno dirottate in Africa, precisamente in Mali, in Somalia, nel Ciad, con una percentuale cospicua agli ucraini per gestire fondi da utilizzare in un paese praticamente devastato. 
Piazzandoci un loro fedelissimo, un loro consulente scientifico (tradotto, uomo legato agli ambienti di Intelligence, perché trattasi di una società legata all'Intelligence italiana e alla NATO), si tiene in scacco il governo, anzi, in previsione tutti i governi possibili, essendoci al suo interno uomini di destra e di sinistra, e lo si puntella su alcune questioni di cui poco si parla.
LEONARDO arma tutti i colpi di Stato in Africa, indirettamente i terroristi dell'ISIS che fanno il gioco sporco pro-occidente, mentre ufficialmente nel sito si bea di promuovere grandi tematiche, nuovi cambiamenti epocali, rivoluzioni culturali, lavorando con big pharma, promuovendo il transumanesimo e la massiva digitalizzazione del controllo, addirittura fa le lodi delle rinnovabili, del paradigma Green. 
Ama l'ambiente ma vende armi nucleari. Che bello !!!
Una ripulita facciata pubblica di vecchi armatori, ambasciatori, aristocratici, Fratelloni, ex fascisti, ex comunisti e banchieri spregiudicati, composta di Fondazioni e sotto-Fondazioni che riciclano sottobanco, tramite agenzie dedicate, anche il narco-traffico poi reinvestito in fondi occulti. Ma questa è ovviamente una suggestione complottista, sia mai.
Una facciata filantropica e culturale che giura nel sito aziendale di voler mediare l'umanesimo con la nuova rivoluzione transumanista, che fa ricerca aereo-spaziale, con la Pfizer, con Wuhan; ci sono connessioni in ogni settore decisivo. 
Pensate quanta speculazione e sperpero di soldi pubblici, i nostri!
Una cassaforte internazionale con i suoi epigoni e le sue sentinelle. 
Ecco perché hanno creato questo teatrino, sfruttando l'insipienza di un babbeo come Sangiuliano e di una arrivista come la Boccia. 
Per quello che la Boccia continua a dire che l'ex ministro è stato fregato dai suoi collaboratori. Questo intende far capire, ma pure lei si è prestata, dopo essere stata mal consigliata, a questa strana e curiosa operazione che ha orizzonti ben più vasti e labirintici. 
Hanno aspettato si creasse una gaffe che hanno contribuito ad alimentare (ma poteva essere un'altra la scusa per farlo cadere) e poi hanno piazzato il povero Giuli dentro un ministero.
Da Sangiuliano a Giuli il passo è breve, garantisce il sig. Leonardo.
L'assedio al Governo si fa pesante, senza bisogno di buttarlo giù, più elegantemente cambiando le pedine in campo.
Tutto il resto è noia!
cit.








2 commenti:

  1. C'è quasi tutta la Fabian Society all'interno della Leonardo. Ma non c'e anche il Mister Bean de noantri là dentro?
    La Leonardo accusata tra l'altro di aver fatto perdere le elezioni a Trump nel 2020 con frode elettronica, in combutta con Obama che è uno degli azionisti eccellenti. Il cioccolatino premio Nobel per la pace e il più guerrafondaio della storia, , l'africano islamico spacciato per americano e sposato con un trans. Bella gente.
    Quella stessa frode che vorrebbero attuare anche a novembre ma non gli riuscirà. E sia chiaro che a me di Trump fotte meno di zero, ma la guerra Russia-Ucraina ha da finì entro breve, e Trump è colui che la farà finire.
    In questa storia infatti c'è di mezzo la questione armi all'Ucraina, e anche uomini a questo punto, visto che l'ex comico tossicomane ha praticamente fatto macellare tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni. Adesso gli restano 12enni e paralitici.
    Hitler era un pivello a confronto, ma ha avuto buoni studenti.
    L'Ucraina non esiste più a breve, si preparino il comico e la Chihuahua nostrana membro di Aspen, altro covo di merda massonica.

    Io credo però che tutta sta pantomima del finto affaire Sangiuliano - Boccia serva molto anche a distrarre la massa dalla strage vaccinale che continua implacabile e che entro pochissimi mesi diventerà talmente palese da non poter più nascondere l'elefante sotto il tappeto.
    Basta una miccia piccola piccola, e salta tutto.
    Manca poco.

    RispondiElimina
  2. Come sempre, ottima Anna. 🙏

    RispondiElimina