Proviamo ad elencare le possibili cause che hanno provocato il COVID-19 in Cina.
Il primo contagio ufficiale è datato il 1° Dicembre 2019 a Wuhan, mentre a fine Febbraio 2020 siamo arrivati a circa 2.700 decessi su tutto il territorio cinese, per un totale di 77.658 contagi dall'inizio dell'epidemia. Sono invece 2.589 le persone guarite.
Inizialmente le riviste scientifiche avevano ipotizzato che tutto fosse partito dai mercati del pesce della stessa città, oggi si inizia a dubitare di tali tesi, perché non suffragate da alcuna prova empirica.
Dopo 4 mesi nessuno sa ancora con certezza scientifica quali siano le cause del contagio e come sia stato possibile un suo sviluppo improvviso.
Ho analizzato 3 possibili scenari, 3 suggestioni senza la pretesa di alcuna verità ultima.
Ognuno scelga quella che ritiene più valida, logica ed interessante.
1- GUERRA BATTERIOLOGICA USA:
Nel 2017 a Wuhan fu aperto un importante centro di ricerca di LIVELLO 4 dove, oltre al personale cinese, opera l'OMS, diversi scienziati con personale inglese ed americano.
Il laboratorio esiste dal 2014 e nel 2015 è stato brevettato un vaccino per un ceppo nuovo di CoronaVirus molto più pericoloso dell'attuale, grazie anche agli ingenti fondi della Commissione Europea e della Fondazione Gates.
A Marzo 2019 il Canada invia un pacchetto di virus letale da studiare in caso di contagio a Wuhan, inizialmente era un'operazione segreta, poi secretata dopo le polemiche scaturite dallo stesso governo cinese, preoccupato per la pericolosità della circolazione di tali agenti patogeni nel suo territorio.
Le ragioni di tali studi erano giustificate all'attuazione di un progetto condiviso di ricerca per salute pubblica mondiale.
Il 18 Ottobre del 2019 il
Global Security Studies della Johns Hopkins University, di concerto con la Fondazione Gates, Bloomberg ed il World Economic Forum, ha riunito 15 leader mondiali, tra politici, economisti, filantropi, scienziati e militari, per simulare una pandemia che sarebbe partita ipoteticamente dal Brasile.
Tale studio fu chiamato
Evento 201 e la previsione teorizzava in 18 mesi una pandemia globale con 65 milioni di morti. L'Evento 201 simulava lo scoppio di un CoronaVirus Zoonotico che si trasmette da pipistrelli e maiali all'uomo, esattamente come la spiegazione "scientifica" che ci hanno raccontato i media dopo i primi casi di contagio.
A Wuhan il 15 Ottobre, in occasione del Military World Games, c'è stata una presenza massiccia di militari occidentali e di funzionari del Pentagono, oltre che apparati di Intelligence, ed è curioso che due settimane dopo, proprio nella stessa città e dopo tutti i precedenti studi virologici e simulazioni effettuate, sia nata la pandemia. Il tempo di incubazione può variare entro un range di 15 giorni e, guarda caso, i primi casi ufficiali sono venuti fuori lo scorso inverno.
La rivista
The Lancet aveva dichiarato che il primo caso di infezione risaliva ipoteticamente al 1° Dicembre e che la persona contagiata non si era mai recata al mercato ittico di Wuhan, mentre il primo decesso ufficiale è dell'11 Gennaio 2020.
L'emergenza massima cade proprio durante il capodanno cinese il 25 Gennaio 2020, dove sono stati presenti flussi migratori di centinaia di milioni di cinesi che si sono spostati dalle campagne alle città. attraverso treni, aerei e mezzi pubblici.
Quale migliore occasione per estendere massivamente il contagio?
In USA, uno dei massimi esperti come Boyle, creatore del
Biological Weapons Act, lo afferma candidamente, dimenticandosi volutamente che nei laboratori militari di Wuhan non ci sono SOLO scienziati cinesi.
"Il coronavirus è un'arma da guerra biologica creata in un laboratorio di Wuhan e l'Organizzazione mondiale della Sanità ne è già a conoscenza". E' quanto afferma in un'intervista video rilasciata al sito Geopolitics and Empire.
Francis Boyle è professore di diritto presso l'Università dell'Illinois e nel 1989 ha redatto il Biological Weapons Act, la legge sull'antiterrorismo per le armi biologiche.
Boyle sostiene che il coronavirus,
"un'arma da guerra biologica potenzialmente letale", sarebbe
"fuoriuscito da un laboratorio di massima sicurezza" di Wuhan.
Il governo cinese avrebbe quindi inizialmente cercato di coprire il caso, mentre ora sta adottando misure drastiche per contenere l'epidemia. Il laboratorio BSL-4 di Wuhan è anche un centro di ricerca dell'Organizzazione mondiale della Sanità e per questo motivo, secondo Boyle, la stessa Oms
"non poteva non sapere".
La tesi più logica e sensata, anche ricordando quello che diceva il Generale Mini sulle guerre batteriologiche del futuro e dopo la stagione terroristica dell'Isis, ritengo sia quella dell'utilizzo di agenti patogeni, atti a provocare pandemie mortali, ma contenibili entro certi range.
Ci sono troppi investimenti e studi in joinventure con l'apparato militare, per non solleticare certe idee e per non testare ed utilizzare tali strumenti.
Perché mai gli USA ed altri paesi del blocco occidentale non dovrebbero utilizzare come armi, eventuali virus da tempo studiati, dato che il Pentagono, la NATO, l'OMS e tutte le Fondazioni occidentali hanno speso migliaia di miliardi di dollari e fatto ingenti investimenti ovunque in questo settore strategico?
Il COVID-19 potrebbe solo rappresentare la prima di una lunga serie di pandemie non casuali, un primo vero test di massa per studiare gli effetti su larga scala, non più solamente relegati alle simulazioni teoriche, comprendendo il grado di sostenibilità delle popolazioni e dei diversi governi colpiti dalla "cattiva sorte". Verificare sul campo il funzionamento delle quarantene, la reazione delle persone e di eventuali isterie di massa, favorendo una vaccinazione di massa sempre più accettata, oltre a provocare diverse conseguenze negative dal punto di vista finanziario, militare e geopolitico.
Fare una "piccola pandemia" è piuttosto funzionale dal punto di vista della gestione della società globalizzata, in questo modo possiamo destabilizzare l'economia del nostro rivale, senza innescare necessariamente una guerra militare, che forse non converrebbe a nessuno.
Dal loro punto di vista, un male minore, proprio ora che la Cina stava primeggiando economicamente, proprio durante il capodanno cinese, proprio nella stessa città dove la Fondazione Gates e la sovragestione hanno investito ed operato nei laboratori di ricerca di Wuhan.
Ovviamente, non ci sono prove documentabili ad oggi che possa essere una strategia voluta, e come potrebbe essere il contrario, ma ciò non toglie che ci siano ottimi indizi, sicuramente più di quelli della presunta casualità, perché in quel caso dobbiamo fare un atto di fede nei media.
C'è un grande conflitto in atto da diversi anni tra USA e Cina, uno dei tanti motivi oggi è rappresentato dal colosso Huawei per il controllo dell'etere globale.
La conferenza della Sicurezza di Monaco è diventata l'arena di un nuovo scontro fra gli Usa di Trump e la Cina, che in questa occasione si è difesa sfoderando l'orgoglio socialista,
"non ci fermerà nessuno".
Cuore del confronto è stato il veto americano su Huawei:
"un cavallo di Troia dei servizi cinesi", secondo il segretario di stato americano Mike Pompeo.
Consentire a Huawei di installare la rete 5G in Europa
"potrebbe arrivare a mettere a rischio la Nato", secondo il ministro della Difesa Usa, Mark Esper.
"Non vogliamo conflitti con la Cina, ma devono cambiare politica, essere trasparenti e rispettare le regole", ha avvertito Pompeo, puntando il dito contro le pratiche sleali e la pressione
"palese e nascosta" che Pechino esercita sugli altri stati della comunità internazionale tra cui Italia, Corea del Sud e Iran, paesi CURIOSAMENTE tra i più colpiti da questo virus.
Con una retorica gentile, il ministro degli esteri cinese Wang Yi gli ha replicato senza mezzi termini:
"Le accuse sulla Cina sono bugie".
"Negli Usa non si accetta l'idea del successo in uno stato socialista, ma questo è ingiusto, i cinesi meritano una vita migliore. Nessuno potrà fermarci, la Cina uscirà più forte di prima dall'emergenza del coronavirus", che non comprometterà la crescita del gigante asiatico.
Sul tema di fondo dello schiacciamento dei valori occidentali, questione che si intreccia con l'effettività e la coesione della Nato, Pompeo ha aperto anche un altro fronte di scontro:
"Sono felice di annunciarvi che parlare di morte della alleanza transatlantica è estremamente esagerato. L'Occidente vince, insieme noi vinciamo".
2- PROVA DI FORZA DEL DRAGO:
Un'altra possibilità è rappresentata dalla prova di forza del drago, che sfiderebbe i suoi competitors internazionali nel misurare le sue capacità di reazione in caso di crisi.
Forse, in questa non troppo remota eventualità, la Cina mostrerebbe i muscoli mettendo in campo una copertura sanitaria su larga scala difficilmente replicabile in altri paesi, da un lato favorita dal suo popolo, dalla sua capacità alveare di costituire in poco tempo un moloch impeccabile, organizzato capillarmente come milioni di api operaie, da un lato favorito dal suo sistema politico che permette facilmente di instaurare e fare accettare una massiva militarizzazione sul territorio.
In questo modo la Cina si presenta al mondo più forte ed unita che mai dinnanzi a sciagure di qualsiasi natura, anche dovesse presentarsi la possibilità di una pandemia, come è appunto successo, a prescindere sia casuale o indotta.
Sacrificando solo sul breve termine la sua economia, distruggendo indirettamente le nostre economie che investono in Cina e che magari producono in occidente, puntando su un'economia autarchica, nazionalista in netto contrasto con la globalizzazione vigente, mostrando infine al mondo che avrebbe tutte le possibilità per sostenersi con le sue gambe.
AVVERTENDO la comunità internazionale che, nel caso di reali conflitti futuri, loro si salverebbero, mostrando indirettamente le nostre debolezze e, quindi, dando un monito al resto del mondo che mai si presteranno a ricatti ed a compromessi sul controllo dello spazio e delle materie prime nell'attuale panorama geopolitico. Oltre ad affermare al suo interno che non tollera il dissenso, schiacciando ogni voce fuori dal coro ed ogni criticità, dando un esempio dall'alto, dopo le manifestazioni di Hong-Kong, dopo le tante richieste di libertà nate negli ultimi anni in tutto il paese.
In questo caso esercitando una sorta di strategia della tensione atta a cristallizzare il potere centrale.
Un'occasione scaturita da una crisi sanitaria reale, ma forse meno pericolosa di come è stata rappresentata dai media, comunque, che risponde ad un grado di gestionalità soddisfacente superiore al nostro.
Un messaggio all'intero pianeta ed al suo popolo sempre più smaliziato dalla modernità, che il dragone è vivo e vegeto e lavora nel silenzio meticolosamente, conscio della sua grande forza.
3- SOVRAGESTIONE TRANSNAZIONALE:
Un'altra suggestione, decisamente più cospirazionista, ma non meno interessante, è quella di una sovragestione che opererebbe fuori dagli schemi e dai contesti nazionali, fuori dalle squadre che giocano questa partita.
Un Network di poteri transnazionali, composto da multinazionali di ogni settore strategico "senza patria", da eserciti senza appartenenza nazionale, da poteri massonici, "magici" ed economici globalisti che lavorano per definizione SOPRA le entità statuali, almeno per come le conosciamo.
Questo non significa che non siano anche interconnessi, ma le loro logiche sono di altra natura e di preparazione di un assetto globale che, in un futuro, dopo aver sobillato e provocato eventuali conflitti militari ed economici tra le parti, possa prendere le redini del comando e non stare più nel backoffice del potere, smettendo di fingere di servire gli schieramenti stessi, agendo così più frontalmente ed efficacemente, facendosi al contempo accettare e metabolizzare dalle popolazioni.
Un potere senza più vincoli antichi, di fatto esiste già, e condiziona da decenni le nostre economie, un potere che non è straniero nemmeno in Cina, dato che essa contempla numerosi affiliati a URLOGGE sovranazionali, i cui interessi talvolta prescindono dalle reali appartenenze nazionali e le cui logiche a noi sembrano fantascienza.
Sovragestioni che non agiscono per schemi rigidi, sono infinitamente più elastiche, non ideologiche, mutano forma come camaleonti e la loro trasversalità determina la loro forza.
Rappresentano il famoso banco da gioco sopra i giocatori, che interagisce con essi, ma solo in funzione del suo sistema.
In questa piramide di poteri, ogni livello mette in atto le proprie strategie per soddisfare i suoi bisogni, e le due possibilità descritte precedentemente, ovvero, una guerra batteriologica USA ed una prova di forza della Cina, possono in questo mondo essere valide entrambe e convivere come opzioni, senza contraddizioni sostanziali, seppur apparenti.
Possono rappresentare lo scenario dei primi livelli del potere di questa sovragestione ed essere loro malgrado manipolate da altri livelli successivi.
Noi ingenuamente pensiamo che il potere si realizzi e finisca all'interno di Stati sovrani, ma quello è solo un nostro limite culturale ed uno dei motivi per i quali viviamo ai piedi dell'oracolo.
Una sovragestione che necessita di abbeverarsi del capitalismo occidentale e di implementare nuove visioni orwelliane distopiche e dispotiche, che si nutre della medicalizzazione di massa e delle tecnologie pervasive di controllo strutturale, per governare i tempi della modernità dall'alto dei cieli, ad libitum.
Perché dare limiti al potere quando, per definizione, esso non ha forma?