martedì 29 marzo 2022

LA SOVRAGESTIONE: TERRA DI SOPRA E TERRA DI SOTTO parte 2°


È come fossero due mondi, la TERRA DI SOPRA e la TERRA DI SOTTO, ma dove la terra di sopra non ha le stesse divisioni geografiche, le stesse implicazioni e la stessa logica della terra di sotto che noi analizziamo quotidianamente. In questo senso, intendo diversi livelli del potere, entrambi reali, ma con una gerarchia da capire. La vaccinazione di massa in epoca pandemica ci ha mostrato l'esempio di un'azione condivisa, dove abbiamo iniziato a muoverci tutti nella stessa direzione decisa dall'alto, ogni paese con i suoi vaccini, con i suoi lockdown, con le sue soluzioni, quasi tutte simili, anche con le sue eccezioni che confermano la regola generale. Un test planetario che ha iniziato ad abituarci all'accettazione del nuovo che avanza e del fatto che "nulla sarà come prima".

In Cina, paradossalmente, non hanno bisogno di una vaccinazione obbligatoria, perché i loro cittadini sono già ampiamente controllati, ed il medium vaccinale, strumentale al controllo sociale, non serve più, in quanto sono già oltre e si possono permettere di congelare in lockdown decine di milioni di persone improvvisamente, in qualsiasi momento e senza batter ciglio. Quella sarebbe la gestione preferita di alcune menti sottili, la visione definitiva a cui tendere.
C'è anche un discorso di voler alimentare e sostenere in una prima fase, alcuni nazionalismi utili ad una causa, per sfruttarne l'aspetto brutale da implementare come memento mori contemporaneo, neutralizzandoli in una seconda fase, come successe per il 3° Reich, dopo averlo sovvenzionato e poi soppresso. Curioso come i media fintamente progressisti e liberal, omettino questa realtà e di fatto l'alimentino, appoggiando indirettamente o più direttamente posizioni politiche insospettabili e storicamente contrapposte. 
Ancora, è curioso come mai in questo caso, sento gli opinion leader dei media parlare di sovranità violata (cosa reale dal punto di vista tecnico e fattuale), di quanto sia vitale il nazionalismo ucraino, come in fondo non esistano battaglioni realmente neonazisti, in quanto ingentiliti dalle proficue letture illuministiche di Kant sulla Ragion Pura e sulla Ragion Pratica, quando al contrario denigrino la più piccola richiesta di sovranità economica, quando qualcuno osi paventarla in Italia.

Riassumendo, su di un livello primario si scontrano due paesi, da anni in frizione per mille e più motivi, da un lato con le pressioni degli USA e degli alleati ai confini, e dall'altra parte con un autocrate che si ostina a combattere il decadentismo occidentale, rivendicando confini.
Su di un livello più complesso e sfaccettato, invece, convergono interessi comuni e si configurano scenari aggiornati di un sistema generale condiviso, un campo aperto dove è possibile gestire il proprio spazio vitale e le stesse regole di gioco, però, in termini più trasversali e non frontali come sull'altro piano.
Una terra di sopra ed una terra di sotto, che poi si riflette anche nel micromondo, replicandosi come un' immagine specchiata che contiene la sua proiezione in scala all'infinito.
Il fatto che la NATO sapesse da 10 anni dell'intervento è una prova schiacciante di queste che chiamo convergenze parallele, rubando il termine dal passato, ed il fatto che tutti i grandi speculatori avessero cambiato e spostato i loro investimenti, è un altro segnale forte di questa sostanziale sacra alleanza per riscrivere un ordine mondiale, anche con le forzature di guerre e conflitti armati che noi vediamo e percepiamo nel livello primario, precedentemente descritto. 
La sovragestione, come contenitore di un grande network globale di bisogni talvolta sovrapponibili, ha interesse si rafforzino dei finti multilateralismi, per creare un sistema unico tecnoliberista condiviso ovunque, ancora una volta, a prescindere dai retaggi passati di ogni cultura e tradizione secolare umana. In questa visione post-moderna, la sovragestione sta realizzando la sua più grande rivoluzione, oggi possibile anche all'ausilio delle nuove e prepotenti tecnologie mediatiche, militari, economiche, sanitarie e culturali.
L'unico conflitto reale da esorcizzare o da reprimere per il nuovo/vecchio potere costituito, sarà quello del dissenso democratico, in un mondo sempre più militarizzato e repressivo, che si appresta a cavalcare la nuova corsa agli armamenti, che sogna nuovi eserciti, mentre azzera, anno dopo anno, qualsiasi idea di modelli sociali differenti, qualsiasi opposizione si presenti e qualsiasi criticità possa nascere. 
Questo lo afferma pubblicamente SCHWAB, lo stesso filantropo che anticipò l'arrivo della pandemia, del lockdown, della necessità di fare una vaccinazione mondiale perpetua e della distruzione della sanità pubblica. Il controilluminato, ci ricorda che a Davos il malvagio Putin veniva plasmato come una sua creatura.
Il fatto che l'elite affermi Putin essere in parte una loro creatura, è logico e consequenziale per come si manifesti da anni lo schema del potere e del suo backoffice. 

Esistono dalla fine dell'800 grandi contenitori transnazionali massonici che dettano le agende politiche, spesso realizzandole, sulla testa dei popoli ignari dei meccanismi del potere. Non sono le piccole consorterie iniziatiche nazionali a comandare,
Prova ne è che, ad esempio e secondo l'accurata descrizione del Gran Maestro Gioele Magaldi, Putin sia affiliato alla stessa UR loggia della Sorella Merkel, la Golden Eurasia. Questo dimostra empiricamente come nei piani alti siano Fratelli nella stessa loggia sovranazionale, mentre a livelli più bassi competitor, seppur amici di vecchia data. Come non è un caso che questa guerra sia avvenuta il giorno dopo la presunta fine della pandemia, e non è certo un caso che Putin abbia dato inizio alle danze, proprio poco dopo le dimissioni della cancelliera tedesca. Questo è solo un esempio concreto di doppio livello di appartenenza. Questa sacra alleanza della sovragestione avviene anche e soprattutto aderendo ad un'idea di potere, ad uno schema, per questo è importante valutare anche i piani sottili adibiti alla creazione di forme pensiero ed eggregore, sia per chi comanda come celebrazione di un rito che unisce e potenzia negli intenti, sia come liturgia da esercitare sulle popolazioni.
Chi nella pratica esercita questo paradigma, in termini più visibili, comprensibili e speculativi, sono le lobby delle armi che gestiscono entrambi gli schieramenti in campo, i quali condividono la stessa forma pensiero dettata dal bisogno reciproco.

Il sistema calcio è un ottimo esempio per comprendere come ragiona il potere, ovvero, trasversalmente su di un piano, tra fazioni in un altro piano, dove tutti condividono lo stesso schema di potere, e in questo modo può fare prima e meglio di noi la sua lotta di classe.
Nel Calcio tutte le squadre lottano tra loro realmente (talvolta si possono accordare), ma pur lottando tra loro, condividono lo stesso cerchio magico, le stesse regole, la stessa piramide, la stessa idea di sistema (in questi termini metafisica). 
Ogni squadra avrà quindi un ruolo preciso, le favorite saranno sempre quelle 2 o 3 più forti, poi a scendere, ci saranno le solite squadre che arrivano a metà classifica, fino a quelle sacrificabili, che potranno retrocedere. Ognuna di loro ha il suo karma. 
Tutti i casati calcistici condivideranno il campionato espressione del Sistema Calcio, come schema di partenza, nonostante il loro destino sia più o meno segnato, dove anche l'eccezionalità di nuovi equilibri potrà essere contemplata e presa in considerazione come alternativa, l'importante nessuno esca troppo dal suo ruolo assegnatoli in partenza. 
Le variazioni di questo banale schema che funziona, può ovviamente avere talvolta delle novità, delle differenziazioni, ma alla fine gli interessi GENERALI, torneranno sempre.
Gli interessi generali per cui si compie il rito del panem et circenses, condiviso ed accettato da tutti, è molto simile al funzionamento dello schema che condivide la sovragestione o le sovragestioni, in un labirintico ed articolato scontro ed incontro tra poteri.

Questo è il loro progetto, la loro cifra politica, ma questa agenda, per quanto monolitica e pesante sulle nostre teste, non è e non sarà mai ineluttabile, molto dipende da noi, dalla nostra comprensione della realtà, dalla nostra contrapposizione che può manifestarsi nei più svariati e creativi esempi. 
Certo che abbiamo un margine di manovra, imparando che la storia è più complessa di come ce la mostrano i media, riguardo la scelta su chi tifare. Compreso che non esistono poteri buoni e poteri cattivi, ma dovrebbe esistere solo la volontà di perseguire i nostri interessi, i nostri bisogni legittimi, soprattutto in un mondo globalizzato, rifuggendo la narrazione ufficiale ed abbandonando il treno in corsa. Crearsi delle bolle esistenziali, propri mondi, non inseguire necessariamente questo, farsi le proprie di regole, ricreare piccole comunità, ripartire dal basso.
Dalla cooperazione, dalla creazione di nuove forme di consumo e di scambio, dalla non accettazione del dogma dello status quo, ripartendo dal nostro senso critico, dalle nostre battaglie quotidiane, piccole e grandi, dal non cedere al ricatto del pensiero unico, dall'esercitare, sempre e nonostante tutto, la nostra lotta di classe, creando una nuova narrazione, esempi ricevibili da tutti, catene di solidarietà che possano replicarsi come effetto domino. 
Poi, fortunatamente, esistono ancora diverse visioni, divisioni e tensioni nei piani alti, guerre interne e fratricide, talvolta i protocolli cambiano in corso d'opera per il sopravvenire di complicazioni, di meccanismi che si rompono, di miracoli e forze del caos giunte a destrutturare questo orologio apparentemente perfetto.
Prima però bisogna iniziare a comprendere come funziona questo schema pervasivo e violento, così da promuovere prima di una rivoluzione collettiva, una rivoluzione individuale, interna e profonda, mettendoci in gioco, desiderando con tutta la nostra volontà di essere protagonisti e di non essere più i sudditi passivi ed impauriti di quella famosa caverna platonica.



LA SOVRAGESTIONE: TERRA DI SOPRA E TERRA DI SOTTO parte 1°





Le analisi della guerra in Ucraina trattate fino ad oggi, riguardano i livelli frontali e più visibili, dove le posizioni dovrebbero essere abbastanza chiare, dove l'opinione pubblica si divide, dove esistono ragioni e rapporti di forza tra superpotenze e nazioni. Poi esistono livelli più ALTI, più sofisticati, complessi e trasversali che riguardano ambienti sovragestionali che hanno tutto da guadagnarci sullo scontro in atto, e che utilizzano la storia per cambiare gli assetti geopolitici, macro-economici eteropilotando gli eventi e le stesse fazioni in campo. Questa sovragestione è transnazionale e in qualche modo, più o meno direttamente, plasma i soggetti coinvolti. 
Questi due piani non sono in contraddizione sono complementari. 
Di questo livello più alto, più occulto, si intravedono le visioni e le progettualità, una di queste è quella che riguarda per ora, la non volontà di far entrare l'Ucraina nella NATO. 
Sono proprio gli USA ad aver permesso l'invasione di Putin aprendo i cordoni militari sui confini con la Russia. Sono proprio gli USA con Biden ad utilizzare l'Ucraina come Stato cuscinetto, per i laboratori di armi biologiche, per far pressione indiretta sulla Russia, per ridisegnare i confini occidentali. 
Iniziano a capirlo anche gli ucraini di essere stati strumento di altri attori e di essere vittime sacrificali dei rapporti di forza e di dominio altrui. Gli USA faranno di tutto per isolare l'Ucraina e legittimare Putin, nonostante su di un piano più visibile siano in conflitto e affermino il contrario.  
Serviva un conflitto, una falsa flag, una propaganda per creare i presupposti del solito trinomio (problema, reazione, soluzione).
Questo avviene nella TERRA DI SOPRA, nella TERRA DI SOTTO abbiamo le ragioni di un conflitto che più o meno conosciamo.

Non intendo affermare non esista alcun conflitto, il conflitto è reale ed esiste, con i suoi morti, con i suoi orrori, ma la realtà è più complessa di un mero scontro tra autocrati, dei quali uno protetto e strumentalizzato dall'occidente e l'altro visto come nemico pubblico #1 del mondo civile. 
Ovvio sia in atto un'invasione della Russia, come è ovvio e palese che questo conflitto esista da almeno 10 anni sotto altre forme.
Questo è un dato di fatto oggettivo, ma la realtà delle cose non si limita solo a questo piano d'analisi, perché questo, seppur vero e concreto, è solo un livello, dove la maggioranza delle persone si divide, scegliendo tra le fazioni in campo la sua fede come allo stadio.
I piani ALTI del potere non ragionano con la stessa logica comune di una lotta tra guelfi e ghibellini, ma ragionano secondo agenda e secondo una progettualità a lungo termine, senza un'ideologia granitica, adattandosi ai tempi ed ai templi che, contemporaneamente, contribuiscono a plasmare. 
Al contrario, la politica e le analisi superficiali rimangono confinate ai piani bassi, non escono da nessuna dicotomia, anzi, contribuiscono consapevolmente o meno ad alimentarla, perché ragionano giorno per giorno, senza alzare lo sguardo, un po' come l'uomo comune che pensa come campare. 
Per cui abbiamo fazioni in guerra "essoteriche" (palesi, visibili, con nomi e nomignoli), fazioni in guerra più esoteriche (nascoste ai più, invisibili). 
Il fatto che siano in guerra non esclude che, i nemici su di un piano della realtà, siano in qualche modo e per varie ragioni di potere, concordi su altri livelli. 
Non esclude il fatto che non esistano CONVERGENZE PARALLELE ed interessi comuni condivisi, ognuno per le sue personali ragioni. 
Non è una contraddizione, ma un'importante ed essenziale complementarietà che si riflette concretamente su tutti i livelli e sul "cui prodest" certi accadimenti, sicuramente non casuali. 
Non esiste solo un livello di comprensione dei fatti, un po' come nella vita dell'uomo non esiste solo la sfera materiale, ma anche quella spirituale e/o coscienziale, come le ragioni più profonde che celano la nostra essenza. 
Per questo motivo ogni macro evento di questa portata dovrebbe essere valutato su più piani e non solo su quello più fruibile e comodo, ovvero, su di un livello più essoterico e visibile. 
Questo per dire che la NATO, avversaria e nemica di Putin, è perfettamente consapevole di ciò che sta accadendo, lo è sempre stata, non solo, indirettamente, appoggia e favorisce con la sua ipocrisia l'intervento Russo, perché fa comodo si consolidino e si ridisegnino due blocchi contrapposti, con un' Europa sempre più debole, dipendente e desovranizzata che fungerà da macro-Ucraina. 
In questa visione ci viene in aiuto l'esempio dell'accordo stipulato proprio ora tra Russia e Cina, che sposterà in futuro il gas e l'energia ad est, mentre noi dipenderemo sempre più dagli USA e dai paesi arabi, suoi satelliti, a costi maggiori. 
La cosa fondamentale per tutti gli attori in campo di una sovragestione che esercita quotidianamente la sua lotta di classe per il mantenimento dello scettro del comando, è assicurarsi non esista alcuna opposizione sistemica al neoliberismo e che ogni Stato-provincia sia funzionale alle leggi monopolistiche dell'attuale mercato globale totalitario. Questa è la visione e l'opportunità che viene auspicata da alcuni controilluminati.
Ovvero, non esista più alcuna forma democratica per come la conosciamo e l'abbiamo conosciuta, nel bene e nel male, ma una sostanziale sostituzione con democrature sempre più illiberali, distopiche e dispotiche, magari fomentando nazionalismi per poi aver la legittimazione ad intervenire per imporre un nuovo ordine geopolitico condiviso ed accettato. Un mondo dove vige un modello unico e dove questi livelli di potere, oggi suddivisi, possano essere finalmente espressione unica e frontale del paradigma dell'UNIDIO, per come lo intende il Gran Maestro Di Bernardo od elite apolidi e trasversali. 
Un modello unico economico, militare e valoriale, però al ribasso, in una globalizzazione al ribasso ed a scapito dei sudditi dell'impero, magari suddivisi in distretti che possano mantenere, sempre non siano in forte contrapposizione, le rispettive peculiarità culturali e tradizionali, magari per essere poi salutate come pittoresche espressioni da preservare in eventuali zoo-safari e di come eravamo incolti e primitivi nel caos primordiale pre-ordine mondiale del neo millennium.
Il tutto in un'assenza di reale multipolarità, per una più apparente ed illusoria falsa multipolarità d'accatto, quindi, una sostanziale unipolarità nei fatti, dove il modello alveare Cina potrà incarnare una sorta di modello universale (UNIDIO di cui sopra), un iperliberismo ancora più pervasivo e scientifico, con l'aggiunta dell'apparato repressivo di stampo dittatoriale. Il peggio dei due sistemi, il meglio per chi sogna di governare la moltitudine della globalizzazione ed i cosiddetti tempi moderni in cui viviamo.
Una lotta che dovrà plasmare due o tre grossi moloch futuri, che condivideranno lo stesso sistema con piccole declinazioni divergenti, ma senza essere blocchi realmente contrapposti come un tempo, quando c'era un sistema, quello comunista, che faceva da contraltare a quello occidentale, esprimendo nella sua dualità, anche benessere, opportunità democratiche e diversità di stili di vita e di speranze, soprattutto, per noi europei. 
Qualcuno sogna una realtà simile per tutti, un eterno presente immanente, quasi una sorta di realtà immutevole e metafisica, dove non si possa neanche desiderare una differente organizzazione della società, in un agognato sonno della ragione collettiva.
La multipolarità 2.0 potrà presentare ufficialmente diversi blocchi attraverso il suo neolinguaggio, ma sarà contenitore unico dell'assenso e del dissenso, fino all'accettazione finale senza più criticità. 

Dalla fine degli anni 70 in avanti, e poi ufficialmente dall'89, le sovragestioni esistenti hanno fatto un salto di qualità. Queste non sono solo le lobby, ma coloro che gestiscono tutte le parti in gioco in un grande network di interessi condivisi e talvolta contrapposti al loro interno. 
Quindi l'insieme delle lobby, degli apparati di Intelligence, spesso uniti da vincolo iniziatico, infiltrati in ogni tessuto nazionale. Questo processo è avvenuto proprio perché era stato abbattuto il comunismo, che un tempo faceva da contraltare all'imperialismo USA. 
Tutti o quasi i leader di ogni paese, nemico o amico, sono interni a filiere di logge sovranazionali. 
Queste Ur-logge non ragionano in termini di Stato nazione, ma di interessi geopolitici transnazionali, e sono tutte di segno neoliberista, anche se si possono esprimere in forme diverse, a seconda della zona geografica e della cultura vigente. 
In Cina, dal 77 e dopo la morte di Mao, i vertici dell'allora Partito Comunista cinese furono affiliati a logge sovranazionali occidentali. Motivo per cui, anche la Cina nel giro di 30 anni ha avuto un forte sviluppo capitalista, con diverse multinazionali e con magnati tra i più ricchi al mondo, pur mantenendo l'apparato repressivo. 
L'attuale premier cinese è nelle stesse logge sovranazionali, insieme ai "nemici" di sempre. 
Oggi non esiste quasi nessun paese al mondo che non abbia i suoi leader espressione di sovragestioni massoniche. 
Forse la Siria, il Venezuela, l'Iran ed alcuni paesi del 3° mondo sono fuori, in parte, da questo schema globale. 
Cina e Russia sono assolutamente dentro queste realtà latomistiche, e le rinate Triadi, sopite durante il regime di Mao, oggi gestiscono l'Hi-tec, la telefonia (vedi 3, simbolo del drago) ed apparati di industria bellica, oltre a gestire una polizia parallela nelle provincie e nelle campagne. 
Putin è stato strumento della sovragestione per innovare la Russia, perché a livello globale quel paese doveva interpretare certi ruoli geopolitici. Per traghettarla da un economia di Stato ad una economia liberista, come aveva malamente iniziato il suo predecessore, per portare la Russia in un alveo capitalista, consono agli equilibri della TERRA DI SOPRA. Lo stesso vale per la Cina che, oggi e non a caso, diventa modello del grande reset occidentale, quindi di un capitalismo che utilizza anche lo Stato per reprimere ed imporre modelli di controllo pervasivi e coercitivi. 
Le sovragestioni decidono il gioco, poi c'è la partita a scacchi dove esiste un range di contrapposizione reale tra i partecipanti (quello che vediamo noi nei media), ma sopra ci sono altri livelli, tutti rigorosamente sovranazionali. 

"La NATO avrebbe inventato un Putin se non fosse esistito".
cit.











sabato 5 marzo 2022

PUTIN E LA COSCIENZA SPORCA DELL'OCCIDENTE



Non c'è da una parte il bene assoluto e dall'altra il male assoluto, forse oggi siamo in presenza solo di un mondo ancora troppo violento ed involuto. Vogliamo seriamente fermare questa guerra senza entrare nel gioco delle parti, schierandoci con i buoni (noi), accusando i cattivi (loro), finendo per ricreare quelle dinamiche autodistruttive che si ripetono ciclicamente nella storia? 
Innanzitutto, capiamo una volta per tutte che sono sempre e solo i popoli le uniche vittime sacrificali di questi riti di sangue su vasta scala. Oggi le vittime sono i civili dell'Ucraina, domani possiamo essere noi, ieri, ma ancor ora in giro per il mondo, altri popoli. 
Tutti quanti i paesi devono trovare le condizioni per fermare il conflitto in corso, ma devono volerlo senza fingere, e non limitarsi a sanzioni parziali ed inconcludenti che ricadranno solo sulle popolazioni russe ed occidentali, od ancor peggio, a fare becera propaganda contro i russi in occidente, contro gli atleti delle Paralimpiadi, contro le statue di personaggi storici, contro direttori d'orchestra e corsi universitari, perché questa è pura follia, oltreché debolezza culturale.
Bisogna aprire un serio e condiviso tavolo di trattative con tutti gli attori in campo che si affacciano nel backoffice e nel frontoffice del potere, per affrontare le richieste della Russia, ampiamente annunciate e conosciute da tutti, legittime sulla neutralità militare dell'Ucraina e sull'indipendenza del Donbass, compreso il riconoscimento internazionale della Crimea, cercando di trovare mediazioni realistiche.
Al contrario, non possiamo che perderci tutti quanti.

Lo stesso occidente con i suoi politici infami e vigliacchi, i suoi media ed i suoi imprenditori che incensavano e beatificavano Putin come modello da rispettare, sorvolando sul fatto che fosse una creazione della mafia russa, sorvolando fosse un carnefice ed un torturatore del KGB, oggi si sveglia dal torpore del sonno della ragione e punta il dito sul tiranno che ha invaso l'Ucraina.
Dove diavolo era l'occidente prima di questo conflitto annunciato?
Siete veramente disarmanti, motivo per cui io, come sempre in direzione ostinata e contraria, oggi non mi scandalizzo affatto di quello che sta succedendo, perché purtroppo i civili muoiono anche per i nostri errori ed orrori.
Se ne sta accorgendo anche il presidente Zelensky, che finalmente ha capito, con un leggerissimo ritardo, di essere stato lasciato solo senza tante remore, affermando che ogni nuova vittima sarà colpa della NATO, ed ha ragione!
L'Ucraina è sempre stata armata e finanziata dalla CIA, con le sue brigate nazionaliste per l'epurazioni etniche nel Donbass, con il suo battaglione nazista AZOV, con il colpo di Stato del 2014, ed è stata volutamente lasciata sola dagli USA, in pieno accordo con il Fratello reazionario Putin che, oggi, fa semplicemente quello che i suoi alleati/nemici fanno ed hanno fatto da più di mezzo secolo ovunque nel pianeta, e lo fa ben sapendo che non interverranno MAI, a meno che non entrino in gioco altri fattori.
Questa guerra era pianificata da anni e l'occidente lo sapeva.
Nulla è stato fatto, anzi, è stato volutamente lasciato fare.


Durante i bombardamenti NATO in Siria, in Afghanistan, nella ex Jugoslavia, in Kosovo, nessuno si è troppo scandalizzato per quelle decine di milioni di donne, uomini e bambini uccisi dalle nostre bombe, oggi, ci stracciamo le vesti per l'invasione russa, dividendo il mondo in buoni e cattivi, in pazzi e sani.
Se oggi è stato colpito un paese sovrano, anche ieri furono colpiti paesi sovrani, ma evidentemente qualcuno è più sovrano di altri.
È questa ipocrisia, questo servilismo che crea e legittima le future guerre.
Troppo comodo indignarsi quando viene colpita la nostra famiglia, e poi essere cinicamente concordi quando si fanno guerre alle altrui famiglie. Altro che occidente liberale, liberale con il bip degli altri.
Tutti i nodi vengono al pettine ed abbiamo scoperto che il nostro Ordine Mondiale, forse, a qualcuno non piaceva, ed allora ci hanno "imitato" come era logico accadesse, date le premesse. 
Semplicemente, hanno esercitato i loro rapporti di forza.

Ripeto, agli occidentali, alla Comunità Europea, al Governo italiano, alla Francia e tutti gli altri servi, purtroppo non frega assolutamente nulla della sorte dei civili ucraini.
Putin è solo il mezzo per lavarci la coscienza. Sporchissima.
Nessuna diplomazia e nessun negoziamento reale è stato messo in atto per evitare un pericoloso conflitto che potrebbe allargarsi e degenerare.
Forse è voluta questa mancanza di diplomazia, forse si ha la necessità da parte di tutti ed ognuno con il suo ruolo criminale, di creare una vera guerra mondiale per edificare un nuovo ordine mondiale, un vero reset antidemocratico con nuove geografie, non solo ad est, e nuovi/vecchi rapporti di forza?
Non un mondo multipolare, come sarebbe auspicabile, ma un mondo diversamente unipolare, guidato sempre dalle stesse sovragestioni transnazionali 2.0.
Speriamo di no, vediamo se la Sorella Merkel, tornerà dalle sue vacanze per trattare con il Fratello Putin, essendo entrambi appartenenti alla stessa Ur Loggia "Golden Eurasia".
Dalle ceneri di un eventuale conflitto nucleare non rinascerà nessuna fenice, questo è sicuro!

Ha ragione Zelensky quando ci tira in ballo, affermando che la colpa sarà nostra per ogni civile ucciso e per le conseguenze di quello che potrebbe accadere, se le cose sfuggiranno di mano.
Il presidente ucraino ha condannato la Nato per aver escluso una no-fly zone sul suo paese affermando che l'alleanza militare occidentale sa che è probabile un'ulteriore aggressione russa. "Sapendo che nuovi attacchi e vittime sono inevitabili, la Nato ha deliberatamente deciso di non chiudere il cielo sull'Ucraina", ha affermato Volodymyr Zelensky in un video pubblicato dalla presidenza. "Oggi la leadership dell'alleanza ha dato il via libera ad ulteriori bombardamenti di città e villaggi ucraini, rifiutandosi di creare una no-fly zone".
Non solo, anche l'Italia entra nel suo mirino.
Problemi nel praticare la diplomazia in Italia? Il ministro degli esteri Luigi di Maio è stato mortificato dal suo omologo russo ed oggi Draghi indispettisce anche il presidente dell'Ucraina.
"La prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica per parlare con Mario Draghi ad un orario preciso. Nel frattempo, l'Ucraina continua a lottare per il suo popolo".
Sono le dure parole di Zelensky che, su Twitter, risponde così al Premier italiano Mario Draghi il quale, durante il suo discorso alle Camere, aveva fatto sapere di non essere riuscito a mettersi in contatto con lui, nonostante una telefonata programmata. Giustamente, dal suo punto di vista, non ha usato mezzi termini per esprimere tutto il suo fastidio per le parole pronunciate dal nostro Premier.
Ecco, Draghi rappresenta l'ignavia e la sudditanza di un cameriere che finge di scandalizzarsi per l'invasione russa, salvo poi permettere lo status quo e non fare nulla per contribuire alla pace, limitandosi vergognosamente ad annunciare il "regalo" di qualche armamento nostrano obsoleto, ovviamente, non troppo letale.



martedì 1 marzo 2022

PUTIN È PEGGIO DE VOI


" Putin per me è peggio de voi, pensate. Peggio de voi. Però non è ignorante e stupido come voi."  

cit. Giorgio Montanini           

1- GENESI (PROBLEMA)
Non si tratta di buoni o di cattivi, tutti i leader in campo (russi e americani) sono più o meno criminali, ma di rapporti di forza, rapporti di forza che la NATO ha sempre manifestato in 70 anni di guerre, colpi di Stato, omicidi, stragi un po' ovunque.
Perché mai ora, il cattivissimo Putin non dovrebbe osare anche lui, dopo che per anni è stato accerchiato e provocato dalla NATO? 
Dicono avesse pure gli astri a favore!
Perché solo noi occidentali avremmo il diritto di invadere Stati sovrani?
Per evitare conflitti, la Russia doveva accettare l'invadenza NATO?
L'ordine mondiale funziona solo se si accetta il modello NATO?
Perché lo stesso metro di isteria collettiva non viene usato mai per la Palestina che, sistematicamente, in 70 anni ha subito una riduzione dei suoi territori di 3/4, diventando un lager a cielo aperto?
Vorrei un millesimo della stessa attenzione ed indignazione riservata alla Russia, anche a tutti quei paesi nel mondo che hanno subito e subiscono occupazioni e stragi etniche.


2- PERCEZIONE E RIMOZIONE (REAZIONE)
Perché vi indignate a comando e fate gruppo SOLO dopo il grande input dei media, un folto gruppo che va dai centri sociali occupati, passando per tutto l'arco costituzionale, fino alla Meloni?
Come fanno le "sinistre" occidentali a rimuovere e sorvolare sul passato, sulla strage di Odessa, dove sono stati massacrati e morti carbonizzati, dopo stupri e violenze, decine e decine di sindacalisti, lavoratori e militanti?
Come fanno le "sinistre" occidentali a rimuovere e sorvolare sulle persecuzioni contro le minoranze russe e su tante altre stragi, successe nell'ultimo decennio nel Donbass e nei territori attigui?
Soprattutto, come fanno a fingere di non sapere che esistono tanti gruppi e partiti neonazisti, pronti ad esportare il loro modello, che mostrano pubblicamente e fieri i propri simboli, oltretutto, in un apparente conflitto con un'eventuale entrata nella NATO e nella "democratica" comunità europea?


3- VITTIME SACRIFICALI E DOMINIO (SOLUZIONE)
A tutto l'occidente, purtroppo, non frega assolutamente nulla della sorte dei civili, gli unici senza colpe, che moriranno sotto le bombe, sotto i missili e sotto le incursioni delle forze armate russe. 
L'Ucraina è invasa da Putin, ma è anche tradita dalle false promesse pelose delle elite europeiste che negano qualsiasi reale appoggio, illudendola ma negando la sua entrata nella nostra grande e civilissima Comunità europea. 
L'Ucraina deve capire che è sotto assedio sia da est che da ovest. Le vittime perseguitate fuggiranno in Europa a milioni, vittime che giustamente dobbiamo proteggere, non certo armandole come il nostro Governo ha dichiarato pomposamente e stupidamente.
Gli USA si sono defilati, hanno detto alla resistenza ucraina: "armatevi e partite", lasciandoli soli a morire, senza provare a mediare con Putin. Nessuna vera diplomazia è stata messa in campo per frenare l'invasione russa che poteva riguardare alcune richieste sulla smilitarizzazione NATO ai confini del paese ed il riconoscimento internazionale della Crimea. No! Gli USA e tutta l'Europa vassalla e vile non hanno voluto accettare nessun compromesso.
Oltretutto, noi abbiamo tutto da perdere a livello energetico ed economico, per l'Italia sarà un disastro, e il non mantenere una posizione di equilibrio geopolitico con un partner importante come la Russia, anzi, vendendo armamenti all'Ucraina proprio ora, mentre Putin e Zelens'kyj devono trattare, è una mossa politica poco lungimirante, per non dire assurda e demenziale.
La popolazione civile è la prima vittima sacrificale di questo grande gioco concordato, ma noi saremo le vittime economiche e subiremo tutte le nefaste conseguenze.
L'Ucraina il campo da gioco dove si decideranno nuovi confini ed i nuovi rapporti di forza internazionali, dove un'Europa più debole e povera sarà costretta ad un restringimento delle libertà personali, ad una maggiore sudditanza con gli USA, ad un ulteriore Stato di Emergenza, oggi riattivato impunemente fino alla fine dell'anno, senza alcuna apparente logica, in realtà ben ponderato.
Era terminata la pandemia di Stato, oggi abbiamo un nuovo trinomio (problema, reazione, soluzione), sempre lo stesso, un nuovo step di una staffetta programmata da tempo.


4- MASCHERE E SVELAMENTO (OPPORTUNITÀ)
Due anni fa su questo blog ed anche altrove, si era parlato di seconda fase e di questa ristrutturazione planetaria che avrebbe previsto conflitti e crisi energetica, accaduta in perfetto sincrono con la fine della crisi sanitaria. 
Sembra di vedere un orologio svizzero, un meccanismo rodato dove, ad alti livelli tutti gli attori in campo condividono lo stesso schema, la stessa forma pensiero, mentre, scendendo a valle, si determina la cruda realtà con le sue regole terrene, con il suo sangue, con le sue menzogne, con la sua miseria.
L'unico fatto positivo di questo orrore è che si presenta un'occasione incredibile. 
Poche volte è successo nella storia che i meccanismi del potere fossero così tangibili, svelati, nudi, e che le sue dinamiche fossero così alla luce del sole.
Paradossalmente, ringrazio il potere per questa meravigliosa occasione, complice di aver reso qualsiasi cosiddetto complotto una banale, semplice e palese realtà.