venerdì 30 settembre 2022

GUERRA ALLA RUSSIA O ALL' EUROPA? di Fulvio Grimaldi



RUSSI DEL DONBASS LIBERATI – GASDOTTI DEL BALTICO SALTATI
Mio intervento a “Mosaico”, di Visione TV, sull’attentato terroristico contro i gasdotti Nord Stream 1 e 2, che realizza la promessa di Biden, imbeccato dai poteri che lo teleguidano, fatta al cancelliere Scholz nella sua visita a Washington: “Se la Russia invade… l’Ucraina, allora non ci sarà più un Nord Stream… Noi saremo in grado di farlo”.
Se non ci fosse la logica del cui prodest, a chi conviene, la definitiva rottura dei rifornimenti energetici russi a Germania ed Europa, tutta la storia del terrorismo, di esclusiva paternità dei manovratori occidentali e dei loro mercenari, via via islamisti, nazisti, fascisti, colorati vari, basterebbe questa minaccia del presidente USA per sapere chi abbia collocato gli esplosivi nel Baltico per far saltare i gasdotti.
Il sabotaggio di quanto molti parlamentari europei e forze politiche tedesche ed europee volevano ripristinato come mezzo indispensabile e vitale per evitare al nostro continente una catastrofe economica e sociale di proporzioni mai viste, coincide con il molto pubblicizzato avvio di modeste forniture di gas dalla Norvegia, attraverso Danimarca e Baltico, alla Polonia.
E il capitolo forse terminale di una pressione e di un ricatto implacabilmente imposti alla Germania della Merkel dai tempi di Bush e Obama e arrivati al parossismo con Biden e il tentativo definitivo di staccare l’Europa dal resto del continente eurasiatico, sua naturale proiezione. Europa da indebolire e impoverire in quanto competitrice sui mercati mondiali, e consolidarne la totale dipendenza politica, nel caso energetica, dagli Stati Uniti.
L’alluvione di menzogne, ridicole fino all’infantilismo, che cercano in questi giorni di occultare la realtà incontrovertibile di una libera scelta dei popoli russi del Donbass di ricongiungersi alla madrepatria, cianciando all’unanimità di “referendum farsa”, di voto sotto i fucili puntati, è uguale e speculare al tentativo di attribuire ai russi l’iniziativa di far saltare le proprie infrastrutture nel Baltico.
Si tratta, insieme ad altre manovre di distrazioni di massa, di sottrarre al voto quasi unanime degli abitanti delle repubbliche popolari di Luhansk e di Donetsk, come di altri territori russofoni, l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Anche perché a questa, a dispetto di manipolazioni e bufale, non può sfuggire l’ennesimo dato logico. L’evidenza discende dal solito cui prodest per cui una popolazione che ha rifiutato il colpo di Stato USA del 2014 a Kiev e, soffrendo perdite e danni inenarrabili, ha resistito poi per oltre otto anni agli assalti sanguinari di forze terroristiche dichiaratamente naziste, sotto guida, armamento e addestramento NATO, oggi vota massicciamente contro golpismo, nazismo, NATO e per ricongiungersi allo Stato che queste popolazioni difende.
Va notato come la criminalità bellica occidentale si stia muovendo su una moltiplicazione dei fronti, nella perenne strategia dell’assedio alla Russia. Insieme alla guerra ai gasdotti russi, si accentuano le pressioni attorno ad altri suoi confini, a partire dalla nuova guerra d’aggressione turco-statunitense dell’Azerbaijan all’Armenia e a proseguire con l’ennesima rivoluzione colorata contro il governo iraniano. 
Si inserisce in questo contesto anche il rinnovato tentativo di mobilitare gli ex-fiduciari etiopici della provincia secessionista del Tigray, già al governo ad Addis Abeba e infeudati agli USA, contro il nuovo governo etiopico di Abiy Ahmed e contro i suoi alleati eritrei (l’Eritrea è stata uno dei cinque paesi dell’ONU che hanno votato contro le sanzioni alla Russia. E Tedros Gebrejesus, capo dell'OMS finanziato da Bill Gates, era ministro nel regime filo-USA dei Tigrini e oggi fa lobbismo contro il governo indipendente di Addis Abeba).
Particolarmente spettacolare per una disinformazione al limite del grottesco, l’episodio iraniano che succede all’entrata dell’Iran nello SCO, il patto di Shanghai per la cooperazione tra paesi asiatici, e ai suoi recenti accordi di collaborazione anche militare con la Russia.
Nell’occasione gli USA sono tornati a impiegare, accanto alle fantasmagorie propagandistiche dei media assoldati sulle inevitabili atrocità repressive del “regime”, le milizie armate della minoranza curda, sostenute dai collaborazionisti del Kurdistan iracheno, e il terrorismo stragista dei Mujaheddin – e – Khalk, Mujaheddin del Popolo. Una formazione mantenuta in vita finanziariamente e armata da NED e CIA, già ospitata in Iraq e ora trasferita da Washington in Albania, diretta da Maryam Rajawi, Dall’inizio della rivoluzione del 1979, opera in Iran, in congiunzione con il Mossad, con attentati contro civili, assassinii di scienziati iraniani, sabotaggi economici.
Naturalmente, citando i numeri di morti e feriti attribuiti alla repressione, i nostri media si scordano di menzionare queste presenze armate, come anche dei milioni di manifestanti che in questi giorni si sono espressi a sostegno del governo a Tehran, Ishfahan, Shiraz e altre città persiane.
Noi, invece, quando sentiamo di uccisioni di giovani donne a Tehran, ci ricordiamo benissimo di Neda Soltan, giovane iraniana “uccisa dalla polizia a Tehran il 20 giugno del 2009, durante la cosiddetta “rivoluzione verde” contro la rielezione di Ahmadinejad, il migliore e più laico presidente mai eletto nell’Iran dalla rivoluzione islamica. 
Era la prima delle tre rivoluzioni colorate con cui Washington e George Soros sono andati a sbattere contro un paese che, ci piaccia o no, piaccia o no ai nostalgici dello Shah, è saldo sul sostegno del proprio popolo.
Di Neda fu detto che era stata colpita da fucilate di una forza paramilitare filogovernativa. Ma saltò fuori un video in cui si vedevano i compagni di Neda, un medico e il compagno, versare del sangue sul viso della ragazza, che poi, guardato in giro, strabuzzava gli occhi e “moriva”.
Mesi dopo una giovane dagli stessi connotati fisionomici, stesse misure anatomiche e stesso nome nello stesso passaporto, riapparve a Monaco di Baviera. Immagine e notizia sconvenientemente sfuggita ai controlli. E’ la stampa in Occidente, bellezza.
https://www.youtube.com/watch?v=RFApLyjRV7g

domenica 25 settembre 2022

IO VOTO ITALIA SOVRANA & POPOLARE

Nonostante le mie riserve espresse per queste elezioni, nonostante i tanti dubbi sulle nuove formazioni antisistema, nonostante alcune critiche specifiche già espresse su questo Blog, ben consapevole che l'eventuale voto sarà simbolico e di testimonianza, ho deciso di appoggiare ITALIA SOVRANA & POPOLARE perché ha un programma elettorale come non ne ho mai letti, un programma che finalmente condivido al 99%, un programma coraggioso e radicale. Queste sono le principali proposte contenute nel programma elettorale di Italia Sovrana e Popolare per le elezioni politiche 2022.

Politica estera Fuori l’Italia da Nato, Ue, Euro e Oms.
Stop invio armi all’Ucraina.
Stop alle sanzioni alla Russia.

Sanità
Nessun obbligo vaccinale.
No al green pass.
Attivazione di piani di medicina territoriale e di prossimità.
Ristrutturazione generale della sanità pubblica e fine di ogni privatizzazione in questo settore.

Lavoro Azzeramento di tutta la legislazione relativa alla precarizzazione e agli attacchi al lavoro autonomo.
Salario minimo a 1200 euro.
Ripristino dell ’articolo 18.
Nuova scala mobile per salvaguardare i salari, stesso trattamento per partite Iva e lavoro autonomo con compensazioni contributive.
Piano di manutenzione nazionale del territorio con forza-lavoro dal reddito di cittadinanza.

Pensioni
Socialità per invalidi con assegno minimo a 1000 euro.
Incrementare le pensioni di vecchiaia.
Abrogazione della legge Fornero.

Economia Piano straordinario per le case popolari.
Attualizzazione della lotta di classe nel mondo disumano delle multinazionali che vanno tassate alla stessa stregua delle attività italiane dei settori corrispondenti.

Ambiente Transizione verso un approvvigionamento energetico rinnovabile con una programmazione a breve, medio e lungo termine che si basi su obiettivi raggiungibili e compatibili con le esigenze dei cittadini, dello sviluppo industriale e con uno sviluppo dell’occupazione duraturo e stabile.

Astenersi oggi non ha senso, proprio perché c'è la possibilità reale di mandare qualcuno in Parlamento che può rappresentare il dissenso, che può rompere i coglioni e veicolare tematiche solitamente censurate. Non provarci è ancora peggio, quindi invito tutti a votare I.S.P., perché al suo interno ci sono intellettuali di grande spessore, ottimi giornalisti e persone veramente preparate in campo economico e geopolitico. Francesco Toscano, Giorgio Bianchi, Enzo Pennetta, Fulvio Grimaldi, Claudio Messora per fare alcuni nomi, personalità forti che non hanno peli sulla lingua e che porteranno avanti le nostre proposte se saranno votati.

A Bologna un mio amico, un nostro amico, si è candidato per ITALIA SOVRANA & POPOLARE, il suo nome è Riccardo Paccosi, un attore e regista teatrale, uno scrittore, un uomo di spirito vicino da sempre alle istanze degli ultimi. Io lo voterò!

Mai era successo che si presentassero forze così radicali negli ultimi decenni, eravamo stati disabituati a pensare ci fosse chi poteva rappresentare i nostri sogni e le nostre speranze, e che lo facesse in maniera così diretta, forte e decisa, senza ambiguità e genuflessioni, anche utopistica, ma il sogno è linfa vitale, guai a sopprimerlo.

Questa volta votare qualcosa di realmente diverso è importante e, a differenza dell'esperienza dei 5Stelle, che furono una creazione decisa altrove come contenitore del dissenso formato da incapaci ed inetti, si candidano persone di ottimo livello e di grande conoscenza della nostra storia, non gente senza arte né parte.

Non pretendo che piacciano tutti i candidati di I.S.P., anche io ho delle riserve su alcuni nomi più politici a me non graditi, ma la stragrande maggioranza è tosta e, se avrà la nostra fiducia, potrà almeno rappresentare una voce di dissenso, potrà almeno far conoscere alla maggioranza silenziosa argomenti e tematiche fondamentali oggi relegate ad una nicchia di informazione alternativa.

Non ho mai fatto appelli a votare partiti, nonostante il mio cuore stia da sempre a sinistra, quella vera e mai rappresentata politicamente, ma a questo giro bisogna fare un salto di qualità, anche post-ideologico, bensì pragmatico e contingente, proprio ora che l'Italia rischia uno scontro diplomatico contro la Russia che potrebbe sfociare in un conflitto pericoloso.

In passato mi sono vantato di non votare, ma allora aveva un senso e non esistevano forze radicali come ITALIA SOVRANA & POPOLARE, oggi e proprio in questo delicato momento storico, astenersi darebbe ancora più forza al sistema, rappresentando una massiva accelerazione verso la macellazione sociale che si prospetta e che, probabilmente, avverrà.

Grazie a tutti, buon voto se vorrete, e ci si vede tutti lunedì prossimo per capire le sorti del paese più bello e sfigato del mondo.






martedì 20 settembre 2022

ERA PSICOTRONICA E DERIVE AUTORITARIE parte 1°


Armi psicotroniche ed elettromagnetiche: controllo remoto del sistema nervoso
di Mojmir Babajek:
Questo incisivo articolo di Mojmir Babajek prediceva quasi 10 anni fa ciò che sta accadendo oggi, ovvero lo sviluppo delle armi informatiche e il controllo remoto del cervello umano.
È stato originariamente pubblicato da Global Research il 31 gennaio 2013. A causa della censura online, questo importante articolo non viene ripreso dai motori di ricerca.
Nel marzo 2012 il ministro della Difesa russo Anatoli Serdjukov ha dichiarato:
“Lo sviluppo di armi basate su nuovi principi fisici; armi ad energia diretta, armi geofisiche, armi ad energia delle onde, armi genetiche, armi psicotroniche, ecc., fa parte del programma statale di approvvigionamento di armi per il 2011-2020",
I media mondiali hanno reagito a questo suggerimento sull'uso aperto delle armi psicotroniche pubblicando esperimenti scientifici degli anni '60 in cui le onde elettromagnetiche venivano utilizzate per trasmettere suoni semplici nel cervello umano. Tuttavia, la maggior parte di loro ha evitato di dire che da allora sono state condotte ricerche scientifiche approfondite in questo settore in tutto il mondo. Solo un giornale colombiano, El Spectador, ha pubblicato un articolo che copre l'intera scala dei risultati raggiunti.
Il Daily Mail britannico (altra eccezione) ha scritto che la ricerca sulle armi elettromagnetiche è stata condotta segretamente negli Stati Uniti e in Russia dagli anni '50 e che "ricerche precedenti hanno dimostrato che onde o raggi a bassa frequenza possono influenzare le cellule cerebrali, alterare stati psicologici e consentono di trasmettere suggerimenti e comandi direttamente nei processi di pensiero di qualcuno. Alte dosi di microonde possono danneggiare il funzionamento degli organi interni, controllare il comportamento o addirittura spingere le vittime al suicidio”.

L'influenza delle microonde sul comportamento degli esseri viventi:
Nel 1975, un neuropsicologo Don R. Justesen, direttore dei Laboratori di Neuropsicologia Sperimentale presso il Veterans Administration Hospital di Kansas City, fece trapelare inconsapevolmente le informazioni sulla sicurezza nazionale. Ha pubblicato un articolo su "American Psychologist" sull'influenza delle microonde sul comportamento degli esseri viventi.
Nell'articolo ha citato i risultati di un esperimento descrittogli dal collega, Joseph C. Sharp, che stava lavorando a Pandora, un progetto segreto della Marina americana.
Don R. Justesen ha scritto nel suo articolo:
“Irradiandosi con queste microonde 'modulate dalla voce', Sharp e Grove sono state prontamente in grado di ascoltare, identificare e distinguere tra le 9 parole. I suoni uditi non erano dissimili da quelli emessi da persone con laringe artificiale” (pag. 396).
Che questo sistema sia stato successivamente perfezionato è dimostrato dal documento apparso sul sito web della US Environmental Protection Agency nel 1997, dove il suo Office of Research and Development ha presentato il progetto del Dipartimento della Difesa: “Communication Via the Microwave Auditory Effect”
Nella descrizione c'era scritto:
“Viene descritta una tecnologia innovativa e rivoluzionaria che offre comunicazioni a radiofrequenza (RF) a bassa probabilità di intercettazione. La fattibilità del concetto è stata stabilita utilizzando sia un sistema di laboratorio a bassa intensità che un trasmettitore RF ad alta potenza. Esistono numerose applicazioni militari nelle aree di ricerca e salvataggio, sicurezza e operazioni speciali” 

Nel gennaio 2007 il Washington Post ha scritto sullo stesso argomento:
"Nel 2002, l'Air Force Research Laboratory ha brevettato proprio una tale tecnologia: usare le microonde per inviare parole nella testa di qualcuno"
Rich Garcia, un portavoce della direzione dell'energia diretta del laboratorio di ricerca, ha rifiutato di discutere quel brevetto o la ricerca attuale o correlata nel campo, citando la politica del laboratorio di non commentare il suo lavoro nel microonde. In risposta a una richiesta del Freedom of Information Act presentata per questo articolo, l'Air Force ha rilasciato documenti non classificati relativi a quel brevetto del 2002 - registrazioni che rilevano che il brevetto era basato sulla sperimentazione umana nell'ottobre 1994 presso il laboratorio dell'Air Force, dove gli scienziati sono stati in grado di trasmettere frasi nella testa dei soggetti umani, sia pure con marginale intelligibilità. La ricerca sembrava continuare almeno fino al 2002. Non è chiaro dove sia andato questo lavoro da allora.

Controllo a distanza del sistema nervoso umano:
Possiamo solo sottolineare ancora una volta che i media mondiali evitano di pubblicare l'intera scala dei progressi nella ricerca del controllo remoto del sistema nervoso umano. Il Dr. Robert Becker, che è stato nominato due volte per il Premio Nobel per la sua partecipazione alla scoperta degli effetti dei campi pulsati sulla guarigione delle ossa rotte, ha scritto nel suo libro "Body Electric" sull'esperimento del 1974 di JF Schapitz, pubblicato a causa alla richiesta del Freedom of Information Act.
JF Schapitz ha dichiarato:
“In questa indagine si dimostrerà che la parola parlata dall'ipnotizzatore può anche essere veicolata da energia elettromagnetica modulata direttamente nelle parti subconscie del cervello umano, cioè senza l'impiego di alcun dispositivo tecnico per ricevere o transcodificare i messaggi e senza che la persona sia esposta a tale influenza ha la possibilità di controllare consapevolmente l'input di informazioni.
In uno dei quattro esperimenti i soggetti sono stati sottoposti a un test di cento domande, da quelle facili a quelle tecniche. Successivamente, non sapendo di essere stati irradiati, sarebbero stati sottoposti a fasci di informazioni che suggerivano le risposte alle domande che avevano lasciato in bianco, amnesia per alcune delle loro risposte corrette e falsificazione della memoria per altre risposte corrette. Dopo 2 settimane hanno dovuto superare di nuovo il test
 (Dr. Robert Becker: Body Electric: Electromagneism and the Foundation of Life , William Morrow e comp., New York, 1985)

I risultati del secondo test non sono mai stati pubblicati.
È piuttosto evidente che in quegli esperimenti i messaggi venivano inviati al cervello umano in frequenze ultrasoniche che il cervello umano percepisce, ma di cui il soggetto non è a conoscenza. 
Il Dr. Robert Becker, a causa di quelle pubblicazioni e del suo rifiuto di sostenere la costruzione delle antenne per la comunicazione con i sottomarini nelle frequenze cerebrali, perse il sostegno finanziario per la sua ricerca che significò la fine della sua carriera scientifica.
La trasmissione del linguaggio umano nel cervello umano per mezzo di onde elettromagnetiche è apparentemente, per i ricercatori, uno dei compiti più difficili. Deve essere molto più facile controllare le emozioni umane che motivano il pensiero umano, il processo decisionale e le azioni. 
Le persone che affermano di essere vittime di esperimenti con questi dispositivi si lamentano, a parte l'udito di voci, di false sensazioni (compresi gli orgasmi) e di dolori agli organi interni che i medici non sono in grado di diagnosticare.
L'umanità è in grado di prevenire l'abuso delle nuove tecnologie contro la democrazia ei diritti umani?
Nel novembre 2000 la commissione per la sicurezza della Duma russa ha dichiarato che le capacità che consentono il controllo remoto del sistema nervoso umano o l'inflizione a distanza di danni alla salute sono disponibili per molti governi moderni. 
È piuttosto evidente che tali tecnologie vengono utilizzate, in contrasto con il codice di Norimberga, per esperimenti su soggetti umani inconsapevoli. Nel 2001 il quotidiano dell'esercito americano, Defense News, scrisse che Israele stava sperimentando quelle armi sui palestinesi. 
Anche il presidente dell'Honduras deposto Manuel Zelaya, mentre era sotto assedio all'ambasciata brasiliana in Honduras, si è lamentato di essere stato sottoposto a un "bombardamento elettronico con microonde" che produce "mal di testa e destabilizzazione organica" The Guardian, ottobre 2008
Alla domanda di Amy Goodman di Democracy Now:
"Come presidente, ne sei a conoscenza nell'arsenale honduregno?" Lui ha risposto: "Sì, certo".

L'uso di queste armi sta riemergendo di volta in volta in tempi di crisi politica. Secondo i quotidiani russi, durante il fallito golpe contro Mikhail Gorbachov nel 1991, il generale Kobets avvertì i difensori della Casa Bianca russa che la tecnologia del controllo mentale poteva essere usata contro di loro (Komsomolskaya Pravda, 7 settembre 1991, O. Volkov, Sluchi o tom chto nam davili na psychiku nepotverzdalis. Poka).
Dopo il colpo di stato, il vicepresidente della Lega degli scienziati indipendenti dell'URSS, Victor Sedlecki, ha pubblicato una dichiarazione sul quotidiano russo Komsomolskaya Pravda in cui ha dichiarato:
In qualità di esperto e di persona giuridica dichiaro che la produzione in serie di biogeneratori psicotronici è stata avviata a Kiev (questo è davvero un problema molto serio). Non posso affermare con certezza che siano stati esattamente i generatori di Kiev utilizzati durante il golpe. Tuttavia, il fatto che siano stati utilizzati per me è ovvio. Cosa sono i generatori psicotronici? È un'apparecchiatura elettronica che produce l'effetto del controllo guidato nell'organismo umano. Colpisce in particolare l'emisfero sinistro e destro della corteccia. Questa è anche la tecnologia dello statunitense "Project Zombie 5". Ha inoltre affermato che a causa dell'inesperienza del personale che li ha operati il ​​tentativo di utilizzare i generatori è fallito.
(Komsomolskaya Pravda, 27 agosto 1991, “Avtory programy Zombi obnaruzheny v Kieve”)

Negli USA, attualmente, diverse centinaia di persone che si lamentano della manipolazione a distanza del loro sistema nervoso stanno preparando una class action contro l'FBI, il Dipartimento della Difesa e altre agenzie, chiedendo loro di rilasciare file relativi alle loro persone, rilevare le radiazioni nocive mirate ai loro corpi e alle sorgenti di quelle radiazioni. Inoltre, forse oltre 2000 persone si lamentano in Russia, oltre 200 in Europa, oltre 300 in Giappone e decine di persone in Cina e India. Il politico russo Vladimir Lopatin, che lavorava nel Comitato per la sicurezza della Duma russa e vi presentò un disegno di legge che vietava l'uso di tali tecnologie, ha ammesso nel suo libro "Armi psicotroniche e sicurezza della Russia" (casa editrice Sinteg, Mosca, 1999) che in Russia si fanno esperimenti su cittadini inconsapevoli, quando scriveva: "Il risarcimento dei danni e delle perdite connesse alla riabilitazione sociale delle persone che soffrono di influenza informativa distruttiva deve essere realizzato in giudizio” (estratti dal libro in inglese (http://mojmir.webuda.com/Psychotronic_Weapon_and_the_Security_of_Russia, pag. 113).
Dovrebbe essere chiaro che la maggior parte di queste persone passa attraverso ospedali psichiatrici. Vladimir Lopatin ha visitato gli Stati Uniti nel 1999 come presidente della sottocommissione per la riforma militare del Comitato sovietico supremo per le questioni di difesa e sicurezza dello Stato dell'URSS e ha incontrato Richard Cheney. A quel tempo fu descritto come il "leader di una nuova generazione di dissidenti sovietici". Poi è scomparso dai vertici dei politici russi.
Perché questa ricerca è rimasta classificata fino ai giorni nostri?
Ci sono due spiegazioni per questo: in primo luogo c'è una corsa agli armamenti segreta in corso nel mondo in cui le superpotenze competono per ottenere la supremazia decisiva in quest'area e in questo modo dominare il mondo intero. In secondo luogo, i governi tengono in serbo quelle tecnologie per evitare che non sarebbero in grado di controllare, con mezzi democratici, la crisi che potrebbe sorgere a causa delle loro decisioni sbagliate. In entrambi i casi finirà l'era della democrazia e della libertà umana nella storia. Secondo la dichiarazione dell'ex ministro della Difesa russo Serdjukov, mancano al massimo otto anni entro i quali quelle armi entreranno ufficialmente a far parte dell'arsenale militare russo. Per la democrazia questo significherebbe un inizio della fine.
Comunque, in passato i russi non erano risoluti a mettere al lavoro quei mezzi. Quando è stata lanciata la costruzione del sistema americano HAARP, con il sistema presumibilmente in grado di colpire vaste regioni del pianeta facendo vibrare la ionosfera nelle frequenze cerebrali (in questo esperimento le frequenze cerebrali non sono state utilizzate, ma il sistema HAARP può trasmettere nel cervello frequenze), la Russia ha dichiarato la propria disponibilità a vietare le tecnologie di controllo mentale.
La Duma di Stato russa e, di conseguenza, l'Assemblea interparlamentare dell'Unione degli Stati indipendenti si è rivolta alle Nazioni Unite, all'OBSE e al Consiglio europeo con una proposta di convenzione internazionale che vieti lo sviluppo e l'uso di armi informatiche. Secondo il quotidiano russo Segodnya nel marzo 1998, la questione è stata discussa con il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Anan e inclusa nell'ordine del giorno dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 

Il divieto della tecnologia di controllo mentale:

È molto probabile che gli Stati Uniti si siano rifiutati di negoziare questa convenzione e di conseguenza il divieto delle armi informative non è stato discusso dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Anche nel congresso degli Stati Uniti è apparso un disegno di legge che proponeva il divieto delle tecnologie di controllo mentale http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/r?c107:chemtrails 
Ma questo è stato solo per un periodo di tempo molto breve. Il disegno di legge è stato quindi modificato e nel nuovo disegno di legge il divieto di quelle tecnologie è stato escluso dallo Space Preservation Bill. Né il congresso degli Stati Uniti né il presidente degli Stati Uniti hanno mai fatto uno sforzo per vietare le armi per il controllo mentale. Anche il Parlamento europeo ha reagito all'avvio della costruzione del sistema HAARP, quando ha chiesto nel 1999 il divieto di manipolazione degli esseri umani.
La risoluzione è stata approvata dopo la testimonianza dell'autore americano del libro “Angels Don't Play this HAARP”, Nick Begich, che avrebbe convinto il Parlamento europeo del possibile uso di questo sistema per manipolare le menti di intere popolazioni. Nella relazione del panel STOA (Science and Technological Options Assessment) del Parlamento europeo “Crowd Control Technologies” viene citato il testo originariamente proposto della risoluzione del Parlamento europeo. Lì il Parlamento europeo chiede “una convenzione internazionale e un divieto globale di tutta la ricerca e sviluppo, sia civile che militare, che cerchi di applicare la conoscenza del funzionamento chimico, elettrico, delle vibrazioni sonore o di altro tipo del cervello umano allo sviluppo di armi che potrebbe consentire qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani, compreso il divieto di qualsiasi dispiegamento effettivo o possibile (sottolineato dall'autore dell'articolo) di tali sistemi”. (40, pag. CII, rif. 369). Ma a quanto pare allo stesso tempo i paesi europei si sono rassegnati a questa intenzione accettando la politica NATO delle armi non letali.
Lo stesso rapporto STOA afferma che gli USA sono uno dei principali promotori dell'uso di tali armi e che: "Nell'ottobre 1999 la NATO ha annunciato una nuova politica sulle armi non letali e il loro posto negli arsenali alleati" (pag. xlv) e prosegue: “Nel 1996 gli strumenti non letali individuati dall'esercito americano includevano... sistemi energetici diretti” e “armi a radiofrequenza”                     
Parlamento Europeo (a fondo pagina, secondo riferimento pag. Xlvi).
Il sistema energetico diretto è ulteriormente definito dal documento STOA: "Sistema d'arma a energia diretta progettato per abbinare la sorgente di radiofrequenza per interferire con l'attività del cervello umano a livello di sinapsi" (in fondo alla pagina, primo riferimento, Appendice 6-67)
Dal 1999 quelle armi sono state aggiornate per altri 13 anni. Parlamento europeo

Nel 1976 il futuro consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter, Zbygniew Brzezinski, scrisse un libro “Between Two Ages, America's Role in the Technetronic Era” (Penguin Books, 1976, Massachusets). Nel libro ha previsto una "società più controllata e diretta" basata sullo sviluppo della tecnologia, in cui un gruppo d'élite svolgerà un ruolo di primo piano, che trarrà vantaggio dalle persistenti crisi sociali per utilizzare "le ultime tecniche moderne per influenzare il comportamento pubblico e mantenere società sotto stretta sorveglianza e controllo”.
L'uso delle tecnologie di controllo mentale è stato previsto anche nella pubblicazione dello Strategic Studies Institute of the US Army War College, pubblicato nel 1994
http://www.strategicstudiesinstitute.army.mil/pubs/display.cfm?pubID=241 
Lo scenario per l'anno 2000 prevedeva la crescita del terrorismo, del narcotraffico e della criminalità e traeva una conclusione: "Il presidente era quindi suscettibile all'uso del tipo di psicotecnologia che costituiva il nucleo della RMA (rivoluzione negli affari militari)... era necessario ripensare i nostri divieti etici sulla manipolazione delle menti dei nemici (e potenziali nemici) sia internazionali che domestico… Attraverso sforzi persistenti e una sofisticata "sensibilizzazione interna", le nozioni antiquate di privacy personale e sovranità nazionale sono cambiate. Quando la tecnologia ha cambiato il modo in cui veniva applicata la forza, cose come il coraggio personale, la leadership faccia a faccia e la mentalità da "guerriero" sono diventate irrilevanti".
“I potenziali o possibili sostenitori dell'insurrezione in tutto il mondo sono stati identificati utilizzando il database integrato inter-agenzia completo. Questi sono stati classificati come "potenziali" o "attivi", con sofisticate simulazioni di personalità utilizzate per sviluppare, personalizzare e focalizzare campagne psicologiche per ciascuno". Quindi l'Istituto di Studi Strategici supponeva che nell'anno 2000 quelle tecnologie sarebbero state così avanzate che sarebbe stato possibile privare l'essere umano della sua libertà e adattare la sua personalità alle esigenze dell'élite dominante. Molto probabilmente quelle tecnologie erano a questo livello già nel 1994.

Censura:
I tentativi di far conoscere al grande pubblico l'esistenza di tali armi sono, rispetto al fatto che è evidente che il pubblico democratico richiederebbe il bando immediato di tali tecnologie, sistematicamente soppressi. Vladimir Lopatin ha scritto: “La corsa agli armamenti sta accelerando come conseguenza della classificazione. Segretezza: questo è in primo luogo il modo per assicurarsi un controllo crudele sulle persone... il modo per limitare la loro creatività, trasformarli in biorobot... ", e che la guerra psicotronica "sta già avvenendo senza dichiarazione di guerra, in segreto... Solo che se il lavoro sul problema del controllo mentale non è più coperto dallo schermo della segretezza, della straordinarietà, del mistero, se viene svolta una ricerca scientifica complessa e aperta con partecipazione internazionale, la guerra psicotronica compreso l'uso dell'arma psicotronica può essere prevenuta”.

L'articolo “Informacni zbrane ohrozuji demokracii a lidstvo” è stato cancellato dal sito web del quotidiano internet ceco Britske Listy. La condivisione dell'indirizzo web originale della versione inglese dello stesso articolo – Means of Information War Threaten Democracy and Mankind – è bloccata su Facebook e un articolo simile è stato cancellato dalla pagina web della rivista australiana “New Dawn”.
Non esistono legislazioni che puniscano l'uso di tali tecnologie da parte dei governi. Solo in Russia e in alcuni stati degli USA esistono legislazioni che puniscono la proprietà o il commercio di tali tecnologie da parte di enti non governativi. Ad esempio nello stato del Michigan la pena per questo reato è pari alla condanna per possesso o commercio di armi di distruzione di massa.



Mojmir Babajek: Mojmír Babáček (1947) è un editorialista indipendente e attivista civile cecoslovacco (fondatore del Movimento internazionale per la proibizione della manipolazione del sistema nervoso umano con mezzi tecnici). Si è laureato presso la Facoltà di Lettere della Charles University, specializzandosi in filosofia ed economia politica. Ha frequentato i seminari sull'edilizia abitativa di Petr Rezek e Zdenek Pince e ha firmato la Carta 77 nel 1978. Nel 1981 è emigrato negli Stati Uniti d'America dove ha lavorato come programmatore elettronico.



FONTI:





venerdì 2 settembre 2022

LA BUFALA DELLA CRISI ENERGETICA (CUI PRODEST?)


Sei mesi fa, quasi tutti i politici, i giornalisti ed i giornalai di ogni latitudine, asserivano con arroganza e grande sicumera che le sanzioni alla Russia avrebbero fermato il malvagio Putin, contenendo il conflitto. Bisognava inviare armi, vi ricordate? Le armi sarebbero servite alla resistenza e le sanzioni economiche avrebbero fermato la macchina bellica sovietica.
Mentivano!
Nella realtà dei fatti, le cose sono andate molto diversamente, anzi, all'opposto, e per l'ennesima volta è successo quello che era logico accadesse.
È successo che le sanzioni alla Russia erano una scusa colossale quanto penosa che serviva solo a spostare altrove il mercato del gas, a ridisegnare la geopolitica attraverso la leva economico industriale, ma è successo molto di più.

La Russia ha triplicato i suoi capitali ed i paesi europei, in primis l'Italia, l'hanno preso dove non batte il sole.
Questo è accaduto nonostante gli introiti ENI siano quintuplicati, non sapendo neanche i politici ed i tecnici quanto viene pagato alla fonte il gas, per il sempreverde ed invalicabile segreto di Stato.
Questo passaggio ci fa capire quanto il potere delle multinazionali, con l'ENI per un terzo perfino a partecipazione statale, sia devastante, molto simile se non maggiore, al potere di una grande monarchia di un tempo; che poi nei vertici delle Corporation troviamo sovente personaggi legati all'aristocrazia.
I meccanismi non sono cambiati, anzi, si sono raffinati, diventando sempre più sofisticati, labirintici e lontani, diciamo irraggiungibili. Chi in passato ha provato a fare politiche economiche aziendali popolari e più orizzontali, è stato eliminato, vedi Mattei.
Oggi la finta crisi del gas, che nei fatti non esiste, ma è stata creata per spostare la governance mondiale verso alcune aree di riferimento, si presenta al popolo come necessità impellente per far fronte al caro bollette che metterà in ginocchio diversi paesi.

È lo stesso meccanismo che abbiamo visto due anni fa con la pandemia, aggiornato ed ampliato.
Problema, reazione, soluzione.
Crei il problema, una pandemia, una crisi economica, una guerra.
Aspetti la reazione emotiva delle masse, sapientemente guidate dalla pervasiva propaganda.
Offri una soluzione, passando pure per salvatore della patria.
La soluzione, in realtà, sarà la creazione di un nuovo problema, oppure, la sua concretizzazione, realizzata con l'accettazione popolare, che ne consacra la ritualità, attribuendo maggiore forza al raggiungimento ed al mantenimento dell'obiettivo prefissato.
La soluzione offerta da chi ha collaborato a creare il problema è data, nel caso del gas e dell'energia, dal rilancio del nucleare e dei rigassificatori.
Il nucleare cosiddetto pulito, non essendo affatto una soluzione ed essendo costosissimo, necessiterebbe di almeno qualche decina di anni per funzionare, sempre che tutto vada bene, senza considerare che entro il 2050, le energie alternative e le nuove scoperte soppianterebbero immediatamente il nucleare pensato oggi che risulterebbe nuovamente obsoleto.
Sarebbe come costruire una autostrada nel deserto, ben sapendo che non funzionerà mai, ma che servirà nel frattempo a spremere finanza pubblica ed alimentare tutti i livelli delle varie piramidi mafiose. In piccolo lo stesso discorso vale per il progetto del futuribile Ponte di Messina, al posto che investire in infrastrutture più utili, in acquedotti, strade, ferrovie, in edilizia pubblica, come scuole ed ospedali.
I rigassificatori, anch'essi molto più costosi di quanto fosse il gas russo, aumenterebbero massivamente l'inquinamento, rischiando di essere delle bombe ad orologeria, laddove siano edificati nelle vicinanze di porti e città, vedi Piombino, e non funzionerebbero prima di un anno, sempre che vada tutto bene.
Due soluzioni irrazionali, ma solo apparentemente, perché permetterebbero di avviare il grande reset nell'attuale scacchiere geopolitico, ridisegnando i ruoli ed i livelli di comando nella governance mondiale, ed all'interno di ogni singolo distretto nazione, le nuove mafie bisognose di spostare ingenti fondi, da drenare nuovamente verso i potentati bancari. Esattamente come il riciclaggio della droga che, una volta ripulito per bene, entra dalla porta di servizio nei paesi adibiti a forzieri. Un cerchio magico che si chiude e torna a girare all'infinito su se stesso.



Per fermare questo incubo realizzato nel silenzio generale, basterebbe eliminare qualsiasi sanzione alla Russia, sanzioni che danneggiano solo la comunità europea e l'Italia, favorendo, nel caso specifico, solo la Russia, gli USA, indirettamente, anche la Cina e qualche nazione europea più fortunata e "virtuosa".
Per questo motivo ho sempre sostenuto che la guerra in Ucraina fosse solo lo specchietto per le allodole per ben altro e che, per motivi diversi ed inconfessabili, decisa e concordata tra gli apparenti nemici, ognuno con i suoi rapporti di forza internazionali da mantenere.
La Russia ci avrebbe guadagnato tantissimo a livello economico, energetico e quindi militare, spostando ad oriente i suoi investimenti, le Corporation transnazionali e senza giurisdizione, avrebbero acquisito ulteriori livelli di potere e di denaro pubblico dalle nazioni europee, svuotandole definitivamente di qualsiasi sovranità economica e possibilità di azione politica, gli USA avrebbero eliminato un competitor europeo che potesse ostacolarli in futuro, potendo avere ancora un ruolo di peso e di leadership nel prossimo scacchiere internazionale.
Una sorta di nuovo medioevo con i suoi feudatari, però su vasta scala.
In pratica, la cosiddetta Comunità europea, con la sua BCE, ha la funzione di ROTTAMARE i vecchi Stati nazione, spostando tutti gli asset economici verso le neo-monarchie delle multinazionali.
La funzione dei tecnici negli ultimi 30 anni non è stata quella di salvare la finanza pubblica, ma di svendere tutto ciò che rimaneva, privatizzando quanto fosse possibile, in ultimo, l'arrivo di Draghi è servito a dare il colpo di grazia. Poco importa se Draghi è riuscito a scucire tanti miliardi per tappare le tante falle del Titanic, quella è la classica strategia dello strozzino che prima concede o finge di farlo, e poi pretende ingenti interessi a danno delle future generazioni. Si è presentato come lo spacciatore che dona le dosi, dopo aver drogato l'economia europea ed italiana per decenni. Da oggi, forse non serviranno più veri governi tecnici, perché i lavori sono stati avviati e lo start è partito.
Siamo nel paradosso che, l'essere a favore della cosiddetta Europa della banche e quindi della nostra presenza in tale girone dantesco, serva solo alla nostra autodistruzione economica e all'autodistruzione di ogni paese ancillare, dove la CEE è diventata il contenitore del nazionalismo dei più forti, superando le dinamiche dei vecchi nazionalismi obsoleti.
I veri antieuropeisti sono proprio coloro che vorrebbero più Europa, chi, ingenuamente o strumentalmente, ha favorito questo folle paradigma a danno delle popolazioni.
Un percorso che dura da almeno mezzo secolo e che negli ultimi venti anni ha subito una grossa accelerazione, soprattutto, negli ultimi tre anni.
Le neo-monarchie ridisegneranno il risiko mondiale in termini sempre più elitari, neoaristocratici, distopici ed autoritari.
Entro il 2050 vedremo l'alba di un nuovo mondo, dove le democrazie, con tutti i loro limiti, probabilmente non esisteranno più, sostituite da poche macro-aree di riferimento, poli-nazione tutti quanti a trazione ultra-liberista e governi autoritari, in un finto multipolarismo guidato direttamente ed ufficialmente da Corporation transnazionali.
È un ritorno al passato in chiave high tech, quello che io in passato ho definito "TecnoEvo", però in salsa globalista.
Sembra veramente di essere finiti dentro un film fantapolitico anni 70 che, speriamo, abbia un lieto finale con un risveglio dal letargo delle masse popolari.
Le soluzioni sarebbero alla portata di mano, ma sembrano tanto logiche quanto irraggiungibili nella pratica.
Quello che possiamo fare noi dal basso e nell'immediato, è individuare ed alimentare le tante crepe nel muro che, periodicamente, appaiono nella cattedrale dell'impero.