giovedì 24 agosto 2023

ALLUNAGGIO & MIRAGGIO INDIANO


Ma che roba è sto VIDEO?
Ditemi che è uno scherzo, vero?
Cosa siamo tornati a livelli di ASTEROID?
Siamo tornati alla bidimensionalità?
Cosa minchia rappresenta quel coso giallo super-luminoso sovrapposto malissimo al suolo, che si ferma peraltro ancor prima di fingere di atterare?
Cazzo, manco le proporzioni, la prospettiva, il contatto con il suolo, l'impatto, la polvere, le ombre, e ste cazzo di luci che scompaiono, lasciando sospesa l'icona. 
E poi?
Poi basta inquadrature, l'orrore fortunatamente si ferma qui, nel nulla cosmico di un dekstop indiano.
Finita l'orrenda simulazione!
Ma allora ce da star freschi con sti BRICS, sono peggio degli americani.
Io non ho parole, siamo stati proiettati in IDIOCRACY, e sul web gente che non dice nulla, accetta sto schifo come vero, ma se fosse un video-game si incazzerebbe.
Mi spiego, non possono essere sempre tutti attori, qualcuno si, ma in rete ho visto soloni scientisti, gente plagiata dalle proprie credenze commentare queste immagini come vere, piangere e gioire, applaudire. Qui non c'è bisogno di nessun complotto, il livello cognitivo è andato a farsi fottere completamente, roba che l'11/9 è neorealismo, ma pure l'Apollo 11.
C'è da rimpiangere il faraone egizio che si mostrava divino parlando alla folla, non è cambiato nulla, anzi, oggi è peggio e il paradosso che questa finzione proto-religiosa dovrebbe rappresentare l'evoluzione scientifica. 
No, prevale sempre e solo l'aspetto religioso, cambia solo veste e fedeli beoti, che oltretutto avrebbero tutti gli strumenti tecnici e intellettivi per verificare la stupidità di quello che hanno mostrato nel video.
Qui abbiamo oltrepassato l'antimateria del pensiero, siamo oltre la fede, siamo nel crogiolo dell'illusione finale.
Ma allora buttatevi tutti nel Gange, compreso il Presidente indiano con quella bandierina da coppa gelato riminese anni 70/80.
Se passa questa robaccia come vera, siete pronti per farvi defecare sul capo, pagando ovviamente.
A quando una bella invasione aliena, manco c'è bisogno di realizzarla bene, tutti ci crederebbero, altro che Međugorje e le visioni mariane.








martedì 22 agosto 2023

CONSIDERAZIONI SUL GATEKEEPER VANNACCI



Partendo dal presupposto che della Folgore e dei suoi accoliti provo poca simpatia, per svariate ragioni che evito di elencare, credo che tutta questa gag del Generale Vannacci e del suo libro fake scritto dai Servizi, funzioni un po' come per i "Protocolli dei Savi di Sion", che almeno aveva il suo fascino storico (ne posseggo un'edizione originale degli anni 20 con prefazione di Julius Evola, primo grande gatekeeper iniziato).
Ovvero, un falso storico che contiene verità, ma anche sciocchezze e considerazioni forzatamente sbagliate, come quelle omofobe, razziste e sessiste. In questo modo, proprio come per il falso storico, si sputtanano le eventuali cose giuste in esso contenute, come appunto, il discorso sull'uranio impoverito.
Da oggi chi vorrà denunciare il discorso uranio impoverito, sarà mediaticamente associato al Generale Vannacci e quindi ridicolizzato, sminuito ed associato ad un trombone fascista e razzista.
Il gatekeeper in questione è riuscito perfettamente a bruciare una tematica scottante in poche battute. Non è la prima volta che il sistema utilizza militari per creare divisioni, schieramenti, distrazioni di massa e per far accettare figure del genere nel dibattito pubblico, preparando un ROSEO futuro (non ci bastava Figliuolo che almeno sta zitto?).
Un gatekeeper abbastanza bravo, ai mie occhi solo uno dei tanti poveri servi floreali, utilizzato per screditare il dissenso e future seccature sulle armi ad uranio impoverito che Crosetto spedisce in Ucraina e non solo.
Nel libro si sputtanano scie chimiche, si glorificano OGM e vaccini (quasi perfetto l'anagramma del cognome VANNACCI - VACCINNA), argomenti che lo salveranno dalla piazza del politicamente corretto che lo accusa di sessismo, come per dire, "Si, ha sbagliato, ma in fondo dice anche cose giuste, si cosparga di cenere il capo e lo lasciamo in pace".
Mentre la fazione complottista più conservatrice, che ingenuamente lo aveva elevato a nuovo idolo, lo salverà per la difesa della famiglia cosiddetta naturale, perché è contro gli stranieri, ma rimarrà delusa da tutto il resto.
Un bel lavoretto dei Servizi vecchio stile anni 70 per creare dissonanze cognitive e falsi miti in entrambi gli schieramenti virtuali riattivati ad hoc, gli ufficialisti e i creduloni complottisti di bassa lega che fanno solo danni.
Accontenta e scontenta tutti, creando confusione e zizzania generale, e non a caso è un Generale!
Nel libro si scaglia contro i tratti somatici di Paola Egonu, contro i disoccupati, contro i gay considerati anormali, ma lo fa troppo marcatamente, come fosse qualcosa di preparato e di forzato, aspettandosi polemiche e quant'altro. Si vede lontano un miglio che i suoi deliri sono strumentali e rispondono ad altre logiche.
Sulla querelle sul libero pensiero sono d'accordo che ognuno possa poter dire qualsiasi cosa, anche le peggiori nefandezze, però prendendosi le sue responsabilità, senza alcuna censura, e chiunque possa eventualmente criticarlo o denunciarlo per le stronzate che scrive.
Peccato che queste operazioni servano esattamente all'opposto, ovvero, contenere il dissenso su alcune tematiche e preparare il terreno su altre, come esaltare pessime figure militari di cui non sentivamo affatto il bisogno, ma si sa che l'italiano servo ha sempre bisogno di nuovi ducetti, salvo poi pentirsene amaramente.

^^^ ROSA SOPRA OGNI COSA, SEMPRE ^^^



martedì 15 agosto 2023

FERRO, AGOSTO E APOCALISSE DELLA QUOTIDIANITA' parte 1°


Ieri notte sono tornato a Bologna dalle ferie e subito mi ha accolto quel fetore rancido tipico della stazione dei treni.
Aria irrespirabile, afa, insetti di ogni genere tra monnezza, tavernelli riversati in diagonale agli angoli di strada come graffiti post-moderni.
Una città deserta, popolata solo da pochi strani animali.
Sbirri e Runner che ti osservano divertiti, come per dire "anche tu qui, eh...".
Voglie suicide e omicide, ancora con il costumino bagnato indosso dall'ultimo bagno, dopo aver visto un caleidoscopio di marocchini armati di Moretti calda, sputare verso ignare turiste francesi bianco latte.
Risse sfiorate alla PAM tra arabi e pakistani per marcare il territorio, in mezzo noi, increduli e carichi di spesa.
Folli non ancora consapevoli di essere tali, prossimamente emarginati, evitati un po' da tutti, che vagano sotto il sole, attraversando stradoni che sembrano rubati a Walking Dead.
Tossici di nuova generazione, muti e riflessivi, che ti chiedono a gesti: "hai 10 euro? NEANCHE 5?".
Utenti psichiatrici potenziali, minacciati da nostrani balordi da bar, che ripetono a voce alta, "noi in Italia siamo troppo morbidi con sti qua, ci vorrebbe...".
Ragazzine fluide con capelli viola e verdi, prese a male parole da barboni e stranieri diversamente declinati, potenziali nuove reclute di FN e affini, ma anche del PD, a seconda del cortocircuito del momento. Giunte al bivio esistenziale, rinnegano la decantata negritudine, sublimandola con il Green e la carbonara ANTIFAZISTA, ma alla fine, pur lor signore pensano che la globalizzazione sia fallita.
Il tutto mentre avviene finalmente il colpo di Stato in NIGER contro i nostri interessi di coloni occidentali.
Il tutto mentre si prepara la sfida epocale tra gladiatori VIP al COLOSEUM.
Il tutto mentre la Satanchè non paga dazio e ci governa da Segrate.
E allora tanta nostalgia del suonatore di bottiglie di vetro e della metafisica ignorata dai passanti distratti marchigiani.
Domani si fugge, spero, alle Termopoli, per dimenticare l'apocalisse della quotidianità, ellisse dei giorni nostri.




sabato 12 agosto 2023

RIFLESSIONI SU NAGASAKI di Pino Cabras


Hiroshima è il nome che tutti associamo alla nuova fase dell’umanità segnata dall’immane carneficina del 6 agosto 1945 con la prima bomba atomica sganciata su una città.
Ma per certi versi mi sgomenta molto di più Nagasaki, colpita 3 giorni dopo, in quel 9 agosto in cui la vita - più che mai - fu appesa a decisioni arbitrarie che giocavano con le città come con i formicai. È la dinamica che ha portato al bombardamento di Nagasaki, più ancora di quello di Hiroshima, a far risaltare l’assurdità della nuova arma che - da allora - affianca in modo permanente le tragedie umane in una nuova stagione di orrori.
La mattina del 9 agosto 1945 molte cose sono guidate sia dal tempo degli orari sia dal tempo atmosferico. Il bombardamento era previsto per l’11 agosto, ma i comandanti anticipano la missione per via delle previsioni meteorologiche avverse. Il bombardiere Boeing B-29 Superfortress Bockscar non è la prima scelta e quindi occorre accontentarsi di un apparecchio con meno autonomia. Viene caricata la seconda fornitura del progetto Manhattan, la bomba Fat Man (ossia “ciccione”), un grosso ovoide con nucleo di plutonio. La destinazione non è Nagasaki, ma Kokura, una città con importanti obiettivi militari.
Il Bockscar tenta per ben tre volte di avvistare qualcosa a Kokura, ma c’è una cappa di nubi persistente e compatta mentre il carburante è ormai poco. L’equipaggio ripiega sull’obiettivo di riserva, Nagasaki.
Durante i minuti in cui l’aereo percorre la nuova rotta nel grigio cielo giapponese, in basso ci sono decine di migliaia di abitanti di Kokura del tutto ignari di essere appena scampati a morte certa, e altrettanti abitanti di Nagasaki ignari della sorte improvvisa che li sterminerà.
Essere o non essere, è scritto in un tratto di penna su un foglietto dove la burocrazia militare statunitense segna le sue check-list, come in un adempimento qualsiasi.
Dal 1945 al 2019, secondo il Bulletin of the Atomic Scientists, ci sono state 2.056 esplosioni nucleari sperimentali. Di queste, 528 sono state atmosferiche, 1.528 sotterranee e 100 sottomarine. Gli Stati Uniti hanno condotto il maggior numero di test nucleari, 1.054, seguiti dall'Unione Sovietica con 715. La Cina, la Francia, il Regno Unito, l'India, il Pakistan, e la Corea del Nord hanno condotto un numero inferiore di test nucleari. Anche Israele ha effettuato dei test in collaborazione con il Sudafrica dell’apartheid.
Nel 2023, ci sono oltre 13mila testate nucleari nel mondo. Di queste, quasi 10mila sono operative. Molte di queste sono migliaia di volte più potenti della bomba che ha causato 80mila morti a Nagasaki. Tutte sono inserite dentro procedure e dottrine che regolano l’eventuale impiego. L’Armageddon è gestito con delle check-list di azione-risposta-controrisposta che a un certo punto fanno partire l’algoritmo dell’escalation. Noi siamo il formicaio pronto a essere sacrificato o risparmiato.
Prima di Hiroshima e Nagasaki la specie umana era il dato da cui partire, oggi la specie umana è solo un “possibile”, nel senso che il suo spazio è quello della pura contingenza, circoscritta per intero dal potere delle scelte umane.