mercoledì 24 febbraio 2021

KUBRICK INCONTRA PASOLINI (IL CORPO E IL POTERE)



Salò, ovvero i 120 giorni di Sodoma (1975) - Pier Paolo Pasolini
Eyes Wide Shut (1999) - Stanley Kubrick


Salo' o le 120 giornate di Sodoma e Eyes Wide Shut raccontano a modo loro, l'anarchia del potere e l'utilizzo selvaggio e brutale dei ruoli sessuali per determinare i ruoli sociali in campo. Il sesso come rito e controllo, come perversione e violenza per rieducare i propri fedeli, i popoli, gli umani. Dominio del corpo altrui ed attraverso il corpo altrui, andando a creare quell'omologazione antropologica che il sistema capitalista, dopo la stagione secolare delle religioni, tende a sviluppare e promuovere. 
Salò del 1975 di Pier Paolo Pasolini e Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick del 1999 sono stati separati da un quarto di secolo, ma condividono la struttura di base, i temi e le strategie che ogni regista usa per condannare il consumismo.


Sia Pasolini che Kubrick sono morti poco prima dell'uscita dei loro film. “Le composizioni formali e la direzione artistica classica romana si combinano bene insieme. 
Lo stile di Pasolini ricorda persino quello di Stanley Kubrick con le sue composizioni simmetriche e l'uso del corpo nudo femminile come decorazione artistica di sfondo. 
I rituali dell'orgia sono evidenti anche in Eyes Wide Shut ".
Entrambi i film condividono una narrativa onirica, trasportando il pubblico istantaneamente dal regno della realtà al regno della fantasia erotica. 
Sebbene Salò inizialmente assomigli a un film storico e Eyes Wide Shut a un dramma relazionale, entrambi si muovono rapidamente lungo la strada della fantasia con i suoi simboli ed archetipi, portandoci al castello (Salò) e alla villa ( Eyes Wide Shut ). 
Ogni film elimina ogni illusione di egualitarismo e usa il sesso per smascherare gli squilibri di potere tra ricchi e poveri, e tra uomini e donne. 


Usano la prostituzione e l'oggettivazione sessuale narrando l'oggettivazione spirituale creata dal potere, attraverso il consumismo capitalista. 
Così, Pasolini scelse un ambiente fascista per la sua denuncia contro il consumismo: un castello nell'Italia tardo fascista. Kubrick ha scelto l'ambientazione consumistica per eccellenza per la sua denuncia: la capitale finanziaria del mondo, a Natale. 
Il sadomasochismo di questi film diventa sempre più grottesco, man mano che la narrazione continua e il potere esercita il proprio controllo. All'inizio, la cabala del potere di Salò flirta leggermente con i loro prigionieri, inventando un elenco di regole. 
Eyes Wide Shut si apre con Nicole Kidman nuda, davanti a uno specchio, e include un lungo dialogo sessuale ed esistenziale tra lei e Tom Cruise. In entrambi i film, le élite mettono in scena rituali in costume per affermare il controllo e sostituirsi come religione. 
   
                                        
All'interno di queste rappresentazioni, le nudità aumentano e il materiale diventa più feticizzato, fino alla morte in Salò e alla ricerca di un orgasmo risolutivo ai mali del mondo, in Eyes Wide Shut. 
Tuttavia sia Pasolini che Kubrick si tirano indietro, ed il contenuto sessuale diventa più freddo e distante. Ognuno di loro allarga i propri scatti per evitare l'intimità con i personaggi. 
Vogliono mostrarci come si sente l'oggettivazione dal punto di vista dell'oggetto. 
L'ultima cosa che vogliono fare è permettere allo spettatore di identificarsi troppo fortemente con il soggetto. All'apogeo di ogni film, il contenuto è più forte e sempre meno erotico. 
Nessuno dei nostri protagonisti - o spettatori - ottiene una vera identificazione sessuale. 
Sembra più una sorta di castrazione sessuale, saturando il desiderio più che reprimerlo. 
I ragazzi di Salò che assistono nelle loro torture i loro padroni, diventano kapò e sopravvivono in quanto tali, avendo trovato il loro ruolo sociale nello schema di potere. 
Tom Cruise rinuncia alla sua ricerca della verità, per salvare se stesso, la sua famiglia ed i suoi amici dalla punizione della setta magica. 
In modo diverso/uguale, tutti si piegano al potere, accettando la propria posizione sociale. 
Cruise e la Kidman sopravvivono perché accettano quello che il mondo in qualche modo ha previsto per loro e cedono alla società consumistica, come unica società possibile: alla fine del film, portano la figlia a fare shopping natalizio al centro commerciale e decidono di "scopare", perché non è rimasto altro da fare.


In Salò è emblematica la scena finale del ballo dei due giovani e piccoli kapò. Uno chiede all'altro
«Come si chiama il tuo ragazzo?». Risposta: «Margherita».
Secondo Castenetto e Stocchi il significato della scena «pare essere piuttosto quello di una acritica accettazione da parte dei due ragazzi della “mutazione antropologica” avvenuta nella villa dove sono stati rinchiusi i giovani da rieducare. Una assuefazione all’omosessualismo e forse anche all’indifferenziazione sessuale, proiettata in un tempo successivo al fascismo, come suggerito anche dal cambio della musica che avviene alla radio». Oggi verrebbe definita come una sorta di mk-ultra o, rimanendo nell'ambito di Kubrick, una cura Ludovico.
Questo significato era stato intravisto dal critico cinematografico Serafino Murri, che ha scritto: «Il colpo di grazia alla dignità personale è nell’abolizione dell’ultima differenza biologica, quella sessuale, lo testimonia la selva di deretani senza volto in gara per essere uccisi nella sequenza 22.


mercoledì 17 febbraio 2021

IL DRAGO E GLI OMICIDI MEDIATICI (IL CASO NEUMAIR)


Torna la "politica" e tornano gli omicidi mediatici.
Arriva il "nuovo amministratore" e muore Neu-mair (nuovo amministratore)
cit. Un draghetto

Dopo un anno di terrorismo mediatico sulla "pandemia controllata", dopo la quasi scomparsa dalle cronache dell'ISIS e varianti islamiste, ecco che, a grande richiesta, tornano gli omicidi mediatici da veicolare in una dialettica tra poteri oscuri, messaggistica post-esoterica per ambienti della sovragestione, una grammatica sapienziale utilizzata da settori dei servizi segreti per celebrare il nuovo che avanza e che non basta mai.
Il grande Moloch aveva fame, non poteva continuare a nutrirsi solo di verdure e vaccini sterilizzanti, era stanco di cibarsi della paura per il covid 19 e chissà, forse, irritato anche dalla chiusura dei ristoranti, ha deciso di sfamarsi di carne fresca, umana, la sua preferita, ben sapendo di avere a disposizione un menù illimitato e prelibato.
In questa cibazione rituale rientra, a mio modesto avviso, il caso Neumair e, forse, altri omicidi mediatici veicolati a cavallo di fine Dicembre e Gennaio.


Suggestioni non ufficiali:
Come più volte abbiamo analizzato, e prima del sottoscritto altri ricercatori più autorevoli, esistono omicidi mediatici atti a veicolare messaggi, a celebrare liturgie, a santificare passaggi più o meno epocali, siano essi politici, economici o istituzionali, tributi di sangue di antica fattura, per sigillare simbolicamente un sacrificio all'altare della patria.
Una sacra fiamma che arde e non deve spegnersi, per mantenere l'incantesimo egregorico millenario.
Non necessariamente tutti gli omicidi mediatici fanno parte di questo paradigma, ma solo alcuni più significativi, quelli utili alla messa dell'orrore, scelti fra tanti. Parafrasando Sciascia ed Elio Petri, messaggi in codice che devono annunciare e comunicarci qualcosa di importante. 
In alcuni di questi delitti, apparentemente casuali e domestici, ci sarebbe una mano esterna. 
Una prassi, una grammatica antica rubata da entità di natura militar-esoterica che si prodigano a plasmare il nostro futuro. 
Questo oracolo si muove attraverso nomi, date, situazioni, luoghi, ed attraverso un modus operandi analogico, simbolico, ermetico, un linguaggio mutuato dalla massoneria, dalle religioni e dalla magia.
Una piccola strategia della tensione perpetua, nata e sviluppata in epoca moderna, non a caso, dalla fine delle stragi di Stato e sulle ceneri del terrorismo. 
Il prodromo di questo schema furono le vicende del mostro di Firenze negli anni 70, poi il progetto si è sviluppato in termini sempre più sofisticati e pervasivi. 
Non li chiamerei più omicidi rituali, quelli esistono, ma hanno una dimensione privata e più anonima. Quelli mediatici sono veicolati come propaganda e devono essere rappresentati al grande pubblico per le motivazioni di cui sopra. 
Dopo un lungo periodo dove i media parlavano solo di covid e vaccini, improvvisamente, poco prima dell'arrivo di Draghi, riemergono dal letargo alcuni fatti di sangue interessanti e, nonostante i temi principali siano sempre quelli sanitari, possiamo notare nuove e curiose assonanze. 
Oggi, in presenza di un forte cambiamento padronale per la guida del nostro paese, attraverso vittime sacrificali e capri espiatori come colpevoli, è stato celebrato il NUOVO AMMINISTRATORE
Prima il Conte e poi il principe Draghi, annunciato dal segretario Zampetti, sempre di drago, una staffetta interrotta solo dalla pandemia, oggi finalmente realizzata.
Il nuovo amministratore di tenuta, quello che rassicura i mercati ed i fondi internazionali, l'uomo giusto al posto giusto nel momento propizio anche astrologicamente.
Così, per incanto, il 4 Gennaio 2021, proprio lo stesso giorno dell'annunciazione del Movimento Spontaneo Cittadini per Draghi, scompaiono i NEUMAIR, una coppia altoatesina che porta un cognome curioso ed interessante.
Cosa significa Neumair? Significa amministratore di tenuta (neu= nuovo + mair= amministratore).
Quindi, muore metaforicamente la vecchia gestione e ne nasce un'altra, entrambe in qualche modo benedette nelle nordiche lande. La livella è nuovamente in equilibrio?
In Alto Adige alcuni cognomi più diffusi sono Mair (amministratore di tenuta), Hofer (agricoltore, fattore), Pichler (chi abita in collina), Kofler (chi abita accanto alla roccia) e Gruber (chi abita in una conca).

Altro nome interessante è quello del figlio della coppia uccisa, Benno, considerato colpevole, il cui onomastico è San Bernardo, il 20 agosto, e allora salta agli occhi un'ulteriore coincidenza, se solo pensiamo al rapporto tra il santo in questione ed i draghi.
-Un aspetto iconografico legato ad una antica quanto durevole tradizione popolareggiante in merito a S. Bernardo da Mentone: "il demone incatenato a guisa qui di drago simboleggiante il mai domo timore di ritorni dell'idolatria sotto qualsiasi forma", più estesamente la supposta "magia tempestaria contro uomini, animali, colture ed i provvedimenti contro i parimenti ipotizzati malefici di stregoneria tempestaria", vedi i Santi preposti, da S. Bernardo di Mentone od Aosta, S. Martino, S, Marta per giungere a Santa Notburga di Eben, nelle cui terre e alle cui reliquie andò in visita Angelico Aprosio "il Ventimiglia", ai tempi del suo soggiorno veneziano, attesa la fama della Santa di preservare dai malefizi sia gli uomini che gli animali e le colture, evitando il dramma della carestia, causa di tanti drammi, non esclusa la manifestazione di inarrestabili malattie e pandemie.
Anche il nostro Draghi è giunto in terra per preservarci dai malefizi umani, per evitare il dramma della carestia e di inarrestabili malattie e pandemie, oppure, è colui preposto a codesti malefizi?
Per carità, suggestioni, analogie, casualità, sempre nel massimo rispetto dei personaggi citati.


La storia ufficiale:
Nel primo pomeriggio del 5 gennaio, quando Benno Neumair varca la porta della caserma dei carabinieri per denunciare la scomparsa dei genitori, un costone di roccia da quasi 3mila metri cubi crolla e distrugge un’ala dell’hotel Eberle (altro evento sincronico interessante).
Il timore è che Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68, una coppia affiatata di insegnanti in pensione amanti delle lunghe passeggiate, siano rimasti sotto la frana.
Le ricerche però non danno risultati e il fatto che i telefonini si siano spenti già lunedì sera (alle 17.30 quello di Peter, quattro ore dopo quello di Laura), spinge gli investigatori ad escludere la pista dell’Eberle.
I sospetti si concentrano sul figlio Benno, trent’anni, laureato in scienze motorie e supplente di matematica e scienze in una scuola media di Bolzano. Il suo racconto sulla scomparsa dei genitori non convince i carabinieri. Testimonianze raccontano dei problemi psichici del ragazzo che da poco era tornato vivere con i genitori. Si racconta di una sua crisi avvenuta a luglio in Germania a cui seguì un ricovero coatto in psichiatria.
Benno collabora attivamente alle ricerche. Accompagna i carabinieri sull’altopiano del Renon nei sentieri prediletti di Peter e Laura, fa entrare i cani molecolari nell’appartamento a prendere prove olfattive, accompagna i vigili del fuoco che setacciano il corso dei fiumi.
Tuttavia i carabinieri notano anche una serie di movimenti sospetti: Benno infatti viene fermato all’autolavaggio e dal portabagagli spunta un grosso flacone di acqua ossigenata.
La vera svolta arriva quando i carabinieri, quasi per caso, notano una macchiolina giallastra sul lato nord del ponte di Ischia Frizzi, tra l’inceneritore e il centro di guida sicura. L’analisi dei cellulari rivela che Benno, la sera del 4 gennaio, si trovava proprio in quella zona. Con il telefonino spento.
Ce ne sarebbe abbastanza per arrestarlo, ma all’appello mancano ancora i corpi di Peter e Laura. 
Così i pm Igor Secco e Federica Iovene decidono di iscrivere Benno nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio plurimo e occultamento di cadavere.
È il 18 gennaio e, quello stesso giorno, i due appartamenti di via Castel Roncolo di cui i Neumair avevano le chiavi (quello del secondo piano, dove vivevano, e quello del primo che volevano affittare per il figlio Benno) vengono messi sotto sequestro.
Il giorno successivo, 19 gennaio, arrivano sulla scena i Ris. Gli specialisti arrivati da Parma perquisiscono la macchina, la sera si recano a casa della ragazza da cui Benno ha dormito la notte tra il 4 e il 5 gennaio.
Quella sera stessa, Benno cerca di entrare in casa ma viene bloccato da alcuni vicini che chiamano la polizia. Sembra l’occasione buona per arrestarlo, ma il giovane si dilegua prima dell’arrivo delle volanti. Il sospetto è che Benno volesse occultare qualche prova così la mattina dopo i Ris passano al setaccio gli appartamenti di via Castel Roncolo.
Benno resta a piede libero, ma è solo e braccato. Martina, la ragazza di Ora che lo aveva ospitato la sera del 4 gennaio, crolla e consegna alla Procura i vestiti che Benno indossava quella sera.
Vestiti che lei ha lavato e nascosto durante la perquisizione dei Ris. La ragazza viene iscritta nel registro degli indagati con l’accusa i favoreggiamento.
Rischia di essere indagata anche un’altra ragazza che ha frequentato Benno nelle prime settimane dell’anno. Jasmine, la maestra conosciuta su Tinder che lo aveva accompagnato all’autolavaggio, racconta di averlo aiutato a pulire casa. Sempre con l’acqua ossigenata, quasi 5 litri.
Dopo un ultimo confronto con il comandate dei Ris Giampietro Lago, la Procura decide che ci sono elementi sufficienti per procedere all’arresto: il 28 gennaio poco dopo mezzanotte Benno si costituisce insieme agli avvocati. Due giorni dopo la gip Carla Scheidle conferma l’arresto sottolineando che esiste il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e anche di reiterazione del reato.
Benno avrebbe ucciso prima il padre e poi la madre, e avrebbe poi gettato i loro cadaveri nel fiume Adige dal ponte di Ischia Frizzi. Un’ipotesi, al momento supportata da molte prove, ma pur sempre un’ipotesi. Perché Benno non ha ancora confessato e non sembra intenzionato a farlo.
(dal Corriere Della Sera del 10/02/2021)


mercoledì 10 febbraio 2021

NEURALINK & SCOPEX, TRA MICROCHIP E CONTROLLO CLIMATICO


Microchip e controllo climatico stanno diventando realtà ufficiale e non più "fantasia" di qualche scrittore cospirazionista, questo poteva funzionare un tempo, ora è il momento di fare accettare quello che prima era considerato impossibile, talvolta ridicolizzando chi trattava l'argomento, oppure censurandolo.
Oggi è la "prestigiosa" rivista FORBES ad annunciare la buona novella del futuro che verrà e che è già dietro l'angolo. 
Il tutto viene presentato sempre in termini umanitari e positivi riguardo alle meravigliose possibilità che la tecnologia ci può regalare, e questo serve a far accettare il nuovo paradigma come opportunità e, conseguentemente, come necessità di progresso scientifico, ineluttabile e naturale.
Allora, ecco che alcune testate giornalistiche vip fanno propaganda sui nuovi araldi filantropi del potere, rendendoli più umani dei loro esperimenti, chiamandoli benefattori dell'umanità, trasformandoli in simpatici istrioni visionari e rivoluzionari.
Si abitua, passo dopo passo e prendendo per mano il cittadino, che queste scoperte salveranno il mondo, mentre lo renderanno solo più controllato ed inquinato.
Dall'ambiente si è progrediti all'invasione del proprio corpo, che si prospetta benevolmente ibridato e cippato per ogni occasione, proporzionalmente a qualsiasi nuova scoperta, come un software da aggiornare, ergo, il completo asservimento dell'essere umano al moloch digitale e sovragestionale di turno.
Le conseguenze fisiche, psichiche, giuridiche e culturali sono infinite. 
Senza considerare che, in un mondo dove lo Stato Sociale viene soppiantato da governance e da tecnici apolidi neoliberisti, la sanità pubblica tende a comprimersi a vantaggio di quella privata, quindi, queste scoperte di alta tecnologia, sarebbero poi appannaggio sempre e solo di una piccolissima casta multimiliardaria, al resto dell'umanità rimarrebbe l'altra faccia della medaglia del controllo pervasivo e nocivo a suo danno ed applicabile in ogni campo dello scisma umano.
Leggiamo allora due affascinanti estratti tratti da FORBES, il primo del visionario Musk ed il secondo del sempreverde Gates, entrambi legati da fantasie di onnipotenza, caldeggiati dal potere che utilizza i loro fondi illimitati per plasmare il nostro futuro e senza che nessuno glielo abbia chiesto.

1- NEURALINK NEL VOSTRO CERVELLO:
Entro quest’anno inizieremo i test per impiantare il modulo di Neuralink nel cervello umano”. 
La dichiarazione di Elon Musk ha risvolti inquietanti, ma anche un valore scientifico che potrebbe portare benefici a persone con gravissime malattie. Secondo Mr. Tesla, presto sarà possibile curare molte forme di depressione e ridare una vita migliore a chi ha subito danni neurologici. 
Il modulo di Neuralink potrebbe infatti aiutare a curare anche l’Alzheimer, la demenza e le lesioni del midollo spinale, regalando ai pazienti la possibilità di riappropriarsi di una vita normale.
Il futuro della nostra mente lo stanno decidendo, almeno in parte, gli sviluppatori di interfacce neurali che lavorano dentro il Pioneer Building, un classico palazzetto color lilla di San Francisco. 
Qui ha sede la startup Neuralink, che ha chiesto da tempo alla Food and drug administration (Fda, l’ente governativo statunitense che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici) il permesso per impiantare nella mente umana un modulo che il fondatore definisce “un Fitbit immerso nel vostro cranio”.
L’impianto viene realizzato da un robot completamente assemblato dai tecnici di Neuralink, che solo tre anni or sono, era una garage company e oggi si appresta a portare le sue tecnologie nel mercato. 
Quanto costerà un impianto? Musk è stato vago, parlando di alcune migliaia di dollari, che diminuiranno con l’allargamento della domanda.

Dopo il maiale, la scimmietta “gamer”
Tutto è iniziato in un torrido giorno dello scorso agosto, quando un impianto è stato piazzato nel cranio di una simpatica maialina di nome Gertrude, prima cavia dell’esperimento. L’animale ha partecipato a una conferenza stampa assieme a Musk e ai suoi giovani scienziati – un centinaio in tutto – e ha trasmesso a uno schermo le sue sensazioni mentre correva su un tapis roulant, oppure mentre beveva latte da un biberon.
Il percorso sperimentale, spiega Musk, prende spunto “dal concetto della ‘neural lace’ raccontato nei testi dell’autore di fantascienza scozzese Iain M. Banks”, scomparso nel 2013. 
“Abbiamo permesso a una scimmietta, con il nostro impianto, di giocare a mind-pong con un’altra scimmietta, seguendo tutte le regolamentazioni vigenti e senza nuocere agli animali”, ha raccontato Musk in una affollata sessione su Clubhouse ai 5mila utenti connessi. “Abbiamo fatto felice la scimmia, che adesso con la sua stessa mente e senza usare gli arti potrà approcciare i videogame”.

Ora tocca all’uomo

Il ceo di Tesla e SpaceX ha annunciato che, se le cose andranno bene e la Fda darà la sua approvazione, le sperimentazioni della tecnologia di Neuralink sugli esseri umani potrebbero iniziare entro quest’anno. Il sistema si basa su un gruppo di 3mila micro-elettrodi dieci volte più sottili di un capello, abbinato a un modulo della grandezza di una monetina in grado di monitorare circa 1000 neuroni.
L’aggiornamento di Musk è una tempestiva risposta a un tweet dell’utente Hamoon Kamai. “Ciao Elon, ho pensato per molto tempo a come scriverti questo messaggio, ma lo farò molto semplicemente”, ha scritto Kamai. “Vent’anni fa ho fatto un incidente d’auto e da allora sono paralizzato dalle spalle in giù.


2- SEMBRA IL PREQUEL DI SNOWPIERCER:
Il fondatore miliardario Bill Gates sta sostenendo finanziariamente lo sviluppo della tecnologia di oscuramento del sole che potrebbe potenzialmente riflettere la luce solare fuori dall'atmosfera terrestre, innescando un effetto di raffreddamento globale.
Lo Stratosferic Controlled Perturbation Experiment ( SCoPEx ), lanciato dagli scienziati dell'Università di Harvard, mira a esaminare questa soluzione spruzzando polvere di carbonato di calcio (CaCO 3 ) non tossica nell'atmosfera, un aerosol che riflette il sole che può compensare gli effetti del riscaldamento globale.
La ricerca diffusa sull'efficacia della geoingegneria solare è stata bloccata per anni a causa di controversie.
Gli oppositori ritengono che tale scienza comporti rischi imprevedibili, inclusi cambiamenti estremi nei modelli meteorologici non dissimili dalle tendenze di riscaldamento a cui stiamo già assistendo.
Allo stesso modo, gli ambientalisti temono che un cambiamento radicale nella strategia di mitigazione sarà trattato come un via libera per continuare a emettere gas serra con cambiamenti minimi o nulli nei modelli di consumo e produzione attuali.
SCoPEx farà un piccolo passo nelle sue prime ricerche questo giugno vicino alla città di Kiruna, in Svezia, dove la Swedish Space Corporation ha accettato di aiutare a lanciare un pallone che trasporta attrezzature scientifiche a 12 miglia (20 km) di altezza.
Il lancio servirà come test per manovrare il pallone ed esaminare comunicazioni e sistemi operativi. 
In caso di successo, questo potrebbe essere un passo verso una seconda fase sperimentale che rilascerebbe una PICCOLA quantità di polvere di CaCO 3 nell'atmosfera.
Cosa significa, che l'America è un esportatore netto di GNL?
David Keith , professore di fisica applicata e politiche pubbliche presso l'Università di Harvard, riconosce le "molte preoccupazioni" della geoingegneria.
È vero che nessuno sa cosa succederà fino a quando il CaCO 3 non verrà rilasciato e quindi studiato in seguito.
Keith e altri scienziati di SCoPEx hanno pubblicato un documento nel 2017 suggerendo che la polvere potrebbe effettivamente ricostituire lo strato di ozono reagendo con molecole che distruggono l'ozono. "Ulteriori ricerche su questo e metodi simili potrebbero portare a una riduzione dei rischi e a una migliore efficacia dei metodi di geoingegneria solare", scrivono gli autori dell'articolo.
La quantità esatta di CaCO 3 necessaria per raffreddare il pianeta è sconosciuta, e allo stesso modo gli scienziati di SCoPEx non possono confermare se sia il miglior aerosol stratosferico per il lavoro.
Le prime ricerche suggeriscono che la sostanza ha "proprietà ottiche quasi ideali" che le consentirebbero di assorbire molte meno radiazioni degli aerosol di solfato, causando un riscaldamento stratosferico significativamente inferiore.
Questo è lo scopo dell'esperimento: una volta rilasciata una quantità sicura e sperimentale di CaCO 3 , il pallone volerà attraverso di essa, campionando le reazioni atmosferiche e registrando le dinamiche risultanti. 
Frank Keutsch, il principale investigatore del progetto, non sa cosa potrebbero portare i risultati. 
L' aerosol non manometterebbe immediatamente la chimica stratosferica: "L'unica cosa che farebbe è disperdere la massima luce solare e quindi raffreddare il pianeta".
I fautori della geoingegneria hanno citato gli effetti di raffreddamento globale delle eruzioni vulcaniche che derivano dall'introduzione di ceneri solforiche nell'atmosfera.
L'introduzione deliberata di particelle simili potrebbe potenzialmente contrastare decenni di emissioni di gas serra.
Un rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici ha suggerito che la procedura SCoPEx potrebbe abbassare le temperature globali di un pieno 1,5 ° C per non più di $ 1-10 miliardi all'anno.
Ancora una volta, queste diminuzioni di temperatura portano con sé seri rischi. 
Le temperature gelide nel 1815 portarono a raccolti falliti in condizioni di quasi carestia. Scienziati britannici hanno citato gli aerosol stratosferici delle eruzioni vulcaniche in Alaska e in Messico come potenziale causa di siccità nella regione africana del Sahel.
I principali sconvolgimenti del clima globale potrebbero portare conseguenze indesiderate, avere un impatto negativo sulle regioni altamente popolate e progettare un'altra crisi dei rifugiati.
David Keith ha proposto la creazione di un "pool di rischio" per compensare le nazioni più piccole per i danni collaterali causati da tali test, ma un tale pagamento potrebbe essere poco confortante per coloro che sono sfollati da condizioni invivibili.
Gli Stati Uniti, il Brasile e l'Arabia Saudita hanno bloccato una valutazione delle Nazioni Unite del 2019 sui piani di geoingegneria globale. 
Sarà necessaria la cooperazione internazionale per valutare i rischi, i vincitori e i perdenti di qualsiasi esperimento di questo tipo e il modo migliore per procedere con tutto in mente.
Considerando i rischi sconosciuti connessi alla geoingegneria solare, i membri dell'OCSE dovrebbero continuare nei loro sforzi per sviluppare una tecnologia di energia rinnovabile economicamente interessante, anche se integra tali sforzi con ricerche e sperimentazioni limitate e attente.






lunedì 1 febbraio 2021

DRAGO E DRAGHETTI, SUBLIMI MAESTRI PERFETTI?


Alcuni commentatori sostengono, dal loro punto di vista legittimamente, che la soluzione Draghi sia la migliore.
In un mondo politico economico dominato dal caos (?), c'è bisogno dell'uomo forte, e per uomo forte con tanto di attributi latomistici, si intende colui che conosce il problema e sa come risolverlo.
Una sorta di Mr. Wolf, quel personaggio del celebre film di Tarantino indicato e conosciuto da tutti come il RISOLUTORE, nel caso specifico la persona giusta arrivata al momento giusto per risolvere uno stallo messicano in atto, come se poi lo stallo messicano fosse necessariamente un male.
L'immobilismo di tradizione democristiana, il tanto bistrattato ed odioso paradigma della 1° Repubblica, ha sortito spesso anche vantaggi popolari che oggi ci sogniamo alle 3 di notte.
Il RISOLUTORE però, è stato al tempo uno dei rottamatori dello Stato Sociale, per aver contribuito, insieme ad altri Fratelli reazionari, all'implosione della res publica a vantaggio del padronato apolide.
Bene, si narra, magari con cognizione di causa e ne prendo atto, che oggi avrebbe "cambiato idea" e grembiuli per aderire ad altri circoli massonici con visioni più keynesiane, visioni che dovrebbero essergli care, in quanto il Draghi nasce da quei salotti progressisti.
Il problema è che in tutta la sua vita lui ha operato in modo ostinato e contrario rispetto alle sue origini, i fatti empirici ufficiali lo testimoniano e lo certificano.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, ed io non ho il dono della fede!
C'è un però grande come una casa, nel senso che non basta l'uomo forte, od il desiderio arrivi un nuovo messia del presunto progressismo, ancora da certificare, per risolvere i nostri di problemi, perché questi uomini forti non faranno mai i nostri interessi all'interno di un sistema che, fino a ieri, hanno pesantemente contribuito a plasmare, e pagati soldoni anche pubblici per aver adempiuto ai loro doveri.
Per quello che, provocatoriamente almeno per ora, spero nel caos totale, in un mondo fintamente ordinato e caotico, composto di false aspettative salvifiche che si risolvono con un nulla di fatto, spostando i problemi solo cronologicamente, senza mai cambiare radicalmente i paradigmi vigenti.
Auspico quindi politicanti deboli per sempre, e lo stesso auspico per tutti i settori produttivi del cosiddetto sistema globalista, perché non mi frega più una beata minchia che qualcuno si prenda cura di me, ed intendo non solo in campo sanitario, ma in quello economico, culturale, politico, valoriale.
Non pretendo sia anche il vostro pensiero, ma è il mio e lo dico senza problema alcuno.
Io mi dissocio da tutto, per quel che conta, ovvero nulla, ma conta per me, e questo mi basta.
Desidero ardentemente che il POTERE abbia sempre meno potere e possa decidere il meno possibile per me.
Per gli altri non mi interessa, si adeguino se ritengono sia giusto farlo, ma non voglio che qualcuno faccia le mie veci, questo almeno in un sistema del genere, viziato a monte e franato inesorabilmente a valle.
Basta nuovi condottieri, nuovi ducetti in pensione e belle speranze.
In altri mondi possibili il discorso potrebbe cambiare, ma altri mondi possiamo iniziarli ad intravedere e percepire non prima della fine di questo incubo.
La fine non corrisponde necessariamente alla miseria ed alla distruzione tout court della società civile, quella purtroppo è già in atto, e non corrisponde in senso più giacobino ad una rivolta, peraltro legittima, ma fine a se stessa, semmai a non avallare più nulla ed a dissociarsi sempre e comunque da tutto ciò che limiti la mia felicità, il mio tempo, la mia vita e di quelli che amo.
Il resto può anche bruciare fragorosamente, tanto il rogo sta ardendo da tempo, sciogliendo pure i ghiacci dei lontani emisferi.


Cosa realizzerebbe di concreto un Draghi insieme ai suoi draghetti? 
Un piano Marshall di spesa pubblica verso un paradigma progressista neokeynesiano, intraprendendo coraggiosamente una strada socialista, sovranista e democratica, laddove altri Fratelli progressisti diversamente declinati, hanno fallito (vedi Palme, Allende e Sankara'), perché brutalmente uccisi dal fuoco reazionario?
Oppure, fingere di rattoppare la giacca di un consumato matrimonio d'affari, per continuare più o meno sulla stessa agenda neoliberista e padronale, contenendo la rabbia popolare con contentini e confetti avvelenati, per placare una potenziale rivolta dei sudditi attraverso ennesimi contenitori & metabolizzatori del dissenso?

È logico che il potere metta le toppe con tripla cucitura per cercare di arginare il fiume in piena e non bagnare ulteriormente un corpo già malato, ma io non voglio più quelle toppe di antica fattura, voglio e pretendo a questo punto che il fiume in piena esondi, al contrario vivremo sempre in questo eterno presente.
Eterno presente distopico che non rappresenta nemmeno più quello stallo messicano sul quale adagiarsi democristianamente, piuttosto, la sostituzione dei pochi diritti acquisiti e rimasti a vantaggio di un modello totalitario permanente e pervasivo ad libitum.
Draghi non credo voglia liquidare il bel paese una volta per tutte, se scenderà in campo, ritengo voglia piuttosto essere un traghettatore, un novello Caronte verso lidi sconosciuti.
Bisognerebbe chiedere e pretendere quale sia il suo progetto, la sua idea di mondo che ha maturato dopo anni di sposalizio con i poteri forti, perché al contrario, non mi interessa, potrebbe anche essere il loro uomo migliore.
Cosa vuole fare un Draghi concretamente su pensioni, stipendi, sanità pubblica, scuola pubblica, edilizia pubblica?
Vuole continuare a "modernizzare" il paese in una direzione neoliberista compassionevole, privatizzando e destrutturando completamente lo Stato Sociale, o vuole, desidera, perché fulminato sulla via di Damasco, cambiare completamente paradigma, favorendo l'altra visione possibile e sostenibile in occidente, visione che peraltro sarebbe già un compromesso con la mia di visione del mondo, ma almeno potrebbe rappresentare quel minimo sindacale che possa permettere ad alcuni di respirare ossigeno?
Draghi ha sinceramente cambiato parrocchia massonica, è diventato più democratico, empatico e "buono", vorrebbe risolvere quei tanti problemi che anche lui ha contribuito a creare, in quanto espressione della sovragestione?
Bene, si accomodi e presenti dettagliatamente un programma keynesiano, lo faccia e subito, altrimenti sono illusioni come tante altre, fregnacce non supportate da fatti oggettivi, non certo titoli di merito come eroe e potenziale patriota.
Se un domani un Draghi, che sarebbe dovuto arrivare circa 2 anni fa e non è giunto in terra tra noi a salvarci a causa di congetture astrologiche, realizzerà politiche popolari, di spesa pubblica, mi troverà suo alleato, al contrario, sarò mio malgrado, ancora un suo feroce detrattore.
Non ho altra scelta che basarmi sui fatti empirici e non sugli squilli di tromba.

Ultima postilla...
Terminato l'esperimento massonico transnazionale del Fratello Trump, risultato alla lunga perdente, anche se ha contribuito e non poco a contenere l'agenda che oggi riprenderà ad operare come prima, non c'è nessuno all'orizzonte che sembra andare controcorrente.
Forse il Fratello nazionalista Putin, che però difetta ed assai su democraticità interna e rispetto delle libertà e dei diritti civili, allora fatico ad ergerlo paladino del cambiamento in senso popolare e democratico.
Ci toccherà nostro malgrado sperare in un Putin qualsiasi, e questo è già paradossale, non mi piace, ma non vedo altro e vorrei sinceramente vedere altro.
Un funzionario della sovragestione come il Fratello, ancor oggi reazionario Draghi, non so un domani se si trasformerà d'incanto in sincero massone progressista, mi pare più lo sbirro buono che deve compensare il lavoro svolto da quello cattivo, e far da paciere per gli spiriti bollenti nascenti.
Attendiamo allora l'ennesimo salvatore della patria e che la forza sia con noi...
Solo una preghiera, seppur laica, smettiamo di nutrire fede e ragioniamo basandoci solo e sempre sui fatti, le speranze lasciamole all'omonimo Ministro della "salute" pubblica ed ai suoi accoliti cortigiani.