Arriva il "nuovo amministratore" e muore Neu-mair (nuovo amministratore)
cit. Un draghetto
Il grande Moloch aveva fame, non poteva continuare a nutrirsi solo di verdure e vaccini sterilizzanti, era stanco di cibarsi della paura per il covid 19 e chissà, forse, irritato anche dalla chiusura dei ristoranti, ha deciso di sfamarsi di carne fresca, umana, la sua preferita, ben sapendo di avere a disposizione un menù illimitato e prelibato.
In questa cibazione rituale rientra, a mio modesto avviso, il caso Neumair e, forse, altri omicidi mediatici veicolati a cavallo di fine Dicembre e Gennaio.
Suggestioni non ufficiali:
Come più volte abbiamo analizzato, e prima del sottoscritto altri ricercatori più autorevoli, esistono omicidi mediatici atti a veicolare messaggi, a celebrare liturgie, a santificare passaggi più o meno epocali, siano essi politici, economici o istituzionali, tributi di sangue di antica fattura, per sigillare simbolicamente un sacrificio all'altare della patria.
Una sacra fiamma che arde e non deve spegnersi, per mantenere l'incantesimo egregorico millenario.
Non necessariamente tutti gli omicidi mediatici fanno parte di questo paradigma, ma solo alcuni più significativi, quelli utili alla messa dell'orrore, scelti fra tanti. Parafrasando Sciascia ed Elio Petri, messaggi in codice che devono annunciare e comunicarci qualcosa di importante.
In alcuni di questi delitti, apparentemente casuali e domestici, ci sarebbe una mano esterna.
Una prassi, una grammatica antica rubata da entità di natura militar-esoterica che si prodigano a plasmare il nostro futuro.
Questo oracolo si muove attraverso nomi, date, situazioni, luoghi, ed attraverso un modus operandi analogico, simbolico, ermetico, un linguaggio mutuato dalla massoneria, dalle religioni e dalla magia.
Una piccola strategia della tensione perpetua, nata e sviluppata in epoca moderna, non a caso, dalla fine delle stragi di Stato e sulle ceneri del terrorismo.
Il prodromo di questo schema furono le vicende del mostro di Firenze negli anni 70, poi il progetto si è sviluppato in termini sempre più sofisticati e pervasivi.
Non li chiamerei più omicidi rituali, quelli esistono, ma hanno una dimensione privata e più anonima. Quelli mediatici sono veicolati come propaganda e devono essere rappresentati al grande pubblico per le motivazioni di cui sopra.
Dopo un lungo periodo dove i media parlavano solo di covid e vaccini, improvvisamente, poco prima dell'arrivo di Draghi, riemergono dal letargo alcuni fatti di sangue interessanti e, nonostante i temi principali siano sempre quelli sanitari, possiamo notare nuove e curiose assonanze.
Oggi, in presenza di un forte cambiamento padronale per la guida del nostro paese, attraverso vittime sacrificali e capri espiatori come colpevoli, è stato celebrato il NUOVO AMMINISTRATORE.
Prima il Conte e poi il principe Draghi, annunciato dal segretario Zampetti, sempre di drago, una staffetta interrotta solo dalla pandemia, oggi finalmente realizzata.
Il nuovo amministratore di tenuta, quello che rassicura i mercati ed i fondi internazionali, l'uomo giusto al posto giusto nel momento propizio anche astrologicamente.
Così, per incanto, il 4 Gennaio 2021, proprio lo stesso giorno dell'annunciazione del Movimento Spontaneo Cittadini per Draghi, scompaiono i NEUMAIR, una coppia altoatesina che porta un cognome curioso ed interessante.
Cosa significa Neumair? Significa amministratore di tenuta (neu= nuovo + mair= amministratore).
Quindi, muore metaforicamente la vecchia gestione e ne nasce un'altra, entrambe in qualche modo benedette nelle nordiche lande. La livella è nuovamente in equilibrio?
In Alto Adige alcuni cognomi più diffusi sono Mair (amministratore di tenuta), Hofer (agricoltore, fattore), Pichler (chi abita in collina), Kofler (chi abita accanto alla roccia) e Gruber (chi abita in una conca).
Altro nome interessante è quello del figlio della coppia uccisa, Benno, considerato colpevole, il cui onomastico è San Bernardo, il 20 agosto, e allora salta agli occhi un'ulteriore coincidenza, se solo pensiamo al rapporto tra il santo in questione ed i draghi.
-Un aspetto iconografico legato ad una antica quanto durevole tradizione popolareggiante in merito a S. Bernardo da Mentone: "il demone incatenato a guisa qui di drago simboleggiante il mai domo timore di ritorni dell'idolatria sotto qualsiasi forma", più estesamente la supposta "magia tempestaria contro uomini, animali, colture ed i provvedimenti contro i parimenti ipotizzati malefici di stregoneria tempestaria", vedi i Santi preposti, da S. Bernardo di Mentone od Aosta, S. Martino, S, Marta per giungere a Santa Notburga di Eben, nelle cui terre e alle cui reliquie andò in visita Angelico Aprosio "il Ventimiglia", ai tempi del suo soggiorno veneziano, attesa la fama della Santa di preservare dai malefizi sia gli uomini che gli animali e le colture, evitando il dramma della carestia, causa di tanti drammi, non esclusa la manifestazione di inarrestabili malattie e pandemie.Anche il nostro Draghi è giunto in terra per preservarci dai malefizi umani, per evitare il dramma della carestia e di inarrestabili malattie e pandemie, oppure, è colui preposto a codesti malefizi?
Per carità, suggestioni, analogie, casualità, sempre nel massimo rispetto dei personaggi citati.
La storia ufficiale:
Nel primo pomeriggio del 5 gennaio, quando Benno Neumair varca la porta della caserma dei carabinieri per denunciare la scomparsa dei genitori, un costone di roccia da quasi 3mila metri cubi crolla e distrugge un’ala dell’hotel Eberle (altro evento sincronico interessante).
Il timore è che Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68, una coppia affiatata di insegnanti in pensione amanti delle lunghe passeggiate, siano rimasti sotto la frana.
Le ricerche però non danno risultati e il fatto che i telefonini si siano spenti già lunedì sera (alle 17.30 quello di Peter, quattro ore dopo quello di Laura), spinge gli investigatori ad escludere la pista dell’Eberle.
I sospetti si concentrano sul figlio Benno, trent’anni, laureato in scienze motorie e supplente di matematica e scienze in una scuola media di Bolzano. Il suo racconto sulla scomparsa dei genitori non convince i carabinieri. Testimonianze raccontano dei problemi psichici del ragazzo che da poco era tornato vivere con i genitori. Si racconta di una sua crisi avvenuta a luglio in Germania a cui seguì un ricovero coatto in psichiatria.
Nel primo pomeriggio del 5 gennaio, quando Benno Neumair varca la porta della caserma dei carabinieri per denunciare la scomparsa dei genitori, un costone di roccia da quasi 3mila metri cubi crolla e distrugge un’ala dell’hotel Eberle (altro evento sincronico interessante).
Il timore è che Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68, una coppia affiatata di insegnanti in pensione amanti delle lunghe passeggiate, siano rimasti sotto la frana.
Le ricerche però non danno risultati e il fatto che i telefonini si siano spenti già lunedì sera (alle 17.30 quello di Peter, quattro ore dopo quello di Laura), spinge gli investigatori ad escludere la pista dell’Eberle.
I sospetti si concentrano sul figlio Benno, trent’anni, laureato in scienze motorie e supplente di matematica e scienze in una scuola media di Bolzano. Il suo racconto sulla scomparsa dei genitori non convince i carabinieri. Testimonianze raccontano dei problemi psichici del ragazzo che da poco era tornato vivere con i genitori. Si racconta di una sua crisi avvenuta a luglio in Germania a cui seguì un ricovero coatto in psichiatria.
Benno collabora attivamente alle ricerche. Accompagna i carabinieri sull’altopiano del Renon nei sentieri prediletti di Peter e Laura, fa entrare i cani molecolari nell’appartamento a prendere prove olfattive, accompagna i vigili del fuoco che setacciano il corso dei fiumi.
Tuttavia i carabinieri notano anche una serie di movimenti sospetti: Benno infatti viene fermato all’autolavaggio e dal portabagagli spunta un grosso flacone di acqua ossigenata.
La vera svolta arriva quando i carabinieri, quasi per caso, notano una macchiolina giallastra sul lato nord del ponte di Ischia Frizzi, tra l’inceneritore e il centro di guida sicura. L’analisi dei cellulari rivela che Benno, la sera del 4 gennaio, si trovava proprio in quella zona. Con il telefonino spento.
Ce ne sarebbe abbastanza per arrestarlo, ma all’appello mancano ancora i corpi di Peter e Laura.
Tuttavia i carabinieri notano anche una serie di movimenti sospetti: Benno infatti viene fermato all’autolavaggio e dal portabagagli spunta un grosso flacone di acqua ossigenata.
La vera svolta arriva quando i carabinieri, quasi per caso, notano una macchiolina giallastra sul lato nord del ponte di Ischia Frizzi, tra l’inceneritore e il centro di guida sicura. L’analisi dei cellulari rivela che Benno, la sera del 4 gennaio, si trovava proprio in quella zona. Con il telefonino spento.
Ce ne sarebbe abbastanza per arrestarlo, ma all’appello mancano ancora i corpi di Peter e Laura.
Così i pm Igor Secco e Federica Iovene decidono di iscrivere Benno nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio plurimo e occultamento di cadavere.
È il 18 gennaio e, quello stesso giorno, i due appartamenti di via Castel Roncolo di cui i Neumair avevano le chiavi (quello del secondo piano, dove vivevano, e quello del primo che volevano affittare per il figlio Benno) vengono messi sotto sequestro.
Il giorno successivo, 19 gennaio, arrivano sulla scena i Ris. Gli specialisti arrivati da Parma perquisiscono la macchina, la sera si recano a casa della ragazza da cui Benno ha dormito la notte tra il 4 e il 5 gennaio.
Quella sera stessa, Benno cerca di entrare in casa ma viene bloccato da alcuni vicini che chiamano la polizia. Sembra l’occasione buona per arrestarlo, ma il giovane si dilegua prima dell’arrivo delle volanti. Il sospetto è che Benno volesse occultare qualche prova così la mattina dopo i Ris passano al setaccio gli appartamenti di via Castel Roncolo.
Benno resta a piede libero, ma è solo e braccato. Martina, la ragazza di Ora che lo aveva ospitato la sera del 4 gennaio, crolla e consegna alla Procura i vestiti che Benno indossava quella sera.
Vestiti che lei ha lavato e nascosto durante la perquisizione dei Ris. La ragazza viene iscritta nel registro degli indagati con l’accusa i favoreggiamento.
Rischia di essere indagata anche un’altra ragazza che ha frequentato Benno nelle prime settimane dell’anno. Jasmine, la maestra conosciuta su Tinder che lo aveva accompagnato all’autolavaggio, racconta di averlo aiutato a pulire casa. Sempre con l’acqua ossigenata, quasi 5 litri.
Dopo un ultimo confronto con il comandate dei Ris Giampietro Lago, la Procura decide che ci sono elementi sufficienti per procedere all’arresto: il 28 gennaio poco dopo mezzanotte Benno si costituisce insieme agli avvocati. Due giorni dopo la gip Carla Scheidle conferma l’arresto sottolineando che esiste il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e anche di reiterazione del reato.
Benno avrebbe ucciso prima il padre e poi la madre, e avrebbe poi gettato i loro cadaveri nel fiume Adige dal ponte di Ischia Frizzi. Un’ipotesi, al momento supportata da molte prove, ma pur sempre un’ipotesi. Perché Benno non ha ancora confessato e non sembra intenzionato a farlo.
È il 18 gennaio e, quello stesso giorno, i due appartamenti di via Castel Roncolo di cui i Neumair avevano le chiavi (quello del secondo piano, dove vivevano, e quello del primo che volevano affittare per il figlio Benno) vengono messi sotto sequestro.
Il giorno successivo, 19 gennaio, arrivano sulla scena i Ris. Gli specialisti arrivati da Parma perquisiscono la macchina, la sera si recano a casa della ragazza da cui Benno ha dormito la notte tra il 4 e il 5 gennaio.
Quella sera stessa, Benno cerca di entrare in casa ma viene bloccato da alcuni vicini che chiamano la polizia. Sembra l’occasione buona per arrestarlo, ma il giovane si dilegua prima dell’arrivo delle volanti. Il sospetto è che Benno volesse occultare qualche prova così la mattina dopo i Ris passano al setaccio gli appartamenti di via Castel Roncolo.
Benno resta a piede libero, ma è solo e braccato. Martina, la ragazza di Ora che lo aveva ospitato la sera del 4 gennaio, crolla e consegna alla Procura i vestiti che Benno indossava quella sera.
Vestiti che lei ha lavato e nascosto durante la perquisizione dei Ris. La ragazza viene iscritta nel registro degli indagati con l’accusa i favoreggiamento.
Rischia di essere indagata anche un’altra ragazza che ha frequentato Benno nelle prime settimane dell’anno. Jasmine, la maestra conosciuta su Tinder che lo aveva accompagnato all’autolavaggio, racconta di averlo aiutato a pulire casa. Sempre con l’acqua ossigenata, quasi 5 litri.
Dopo un ultimo confronto con il comandate dei Ris Giampietro Lago, la Procura decide che ci sono elementi sufficienti per procedere all’arresto: il 28 gennaio poco dopo mezzanotte Benno si costituisce insieme agli avvocati. Due giorni dopo la gip Carla Scheidle conferma l’arresto sottolineando che esiste il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e anche di reiterazione del reato.
Benno avrebbe ucciso prima il padre e poi la madre, e avrebbe poi gettato i loro cadaveri nel fiume Adige dal ponte di Ischia Frizzi. Un’ipotesi, al momento supportata da molte prove, ma pur sempre un’ipotesi. Perché Benno non ha ancora confessato e non sembra intenzionato a farlo.
(dal Corriere Della Sera del 10/02/2021)
https://www.youtube.com/watch?v=834hO49PCmo&feature=emb_title
RispondiEliminaConoscevo il video, purtroppo la situazione è questa.
EliminaSperiamo che l'Italia non prenda esempio dal modello israeliano di gestione del covid,
Eliminabuongiorno MDD..
RispondiEliminaun articolo interessante... che ne pensi??
Un ragazzo di 21 anni, originario di Monza e studente del Polimoda, è morto a Firenze la notte scorsa precipitando dal quarto piano di un palazzo di via Porta Rossa
https://www.corriere.it/cronache/21_febbraio_22/firenze-studente-muore-cadendo-quarto-piano-un-palazzo-9b2372f0-74e0-11eb-b048-5f97627f6464.shtml
saluti,
Beppe
Ciao Beppe, ho letto il tuo link sul ragazzo di Firenze. Non ho idea su come possano essere andate le cose. Mi sembra più una disgrazia che un omicidio rituale. Ti dico questo perchè, se fosse vera la ricostruzione, sarebbe difficile realizzare un omicidio del genere con altri 7 studenti che stavano li e senza che nessuno si potesse accorgere di nulla. Io quando analizzo certi omicidi, nella speranza di sbagliarmi sempre, ricostruisco mentalmente possibili dinamiche, ovviamente, partendo dai fatti reali, mettendoli anche in dubbio, ma cercando anche di capire empiricamente come si possa agire fisicamente in un contesto del genere. Ci fu un caso simile, quello di Meredith, dove c'erano vari studenti, ma c'erano state altre dinamiche. Poi succede che mentre sto scrivendo, penso che mi sto contraddicendo io stesso e mi iniziano a venire dubbi ;-) Però voglio, ingenuamente pensare ed "illudermi" che queste tragedie siano per così dire casuali e fisiologiche e non ci sia sempre la mano di qualcuno. Tu ovviamente sei rimasto sorpreso perché viene evidenziata Via Porta Rossa 6 a Firenze, e credo che sia stato questo il campanello d'allarme. Potrebbe anche essere che, è stato scelto di veicolare questa tragedia, proprio per i nomi che si portavano dietro, magari rispetto ad altri suicidi anonimi ai media. Ciò non significa che qualche entità dei servizi abbia necessariamente ucciso il ragazzo, potrebbe darsi anche che si sfruttino certi nomi, certi simboli, per veicolare lo stesso messaggio. Anche se potrebbe non sembrare, anche io per primo, parto da tesi più razionali, apparantemente più logiche e comuni. Dopo, ma solo dopo, se i media si accaniscono con una certa frequenza, magari inizio ad insospettirmi. Rimaniamo possibilisti, ma sempre con uno sguardo laico e non necessariamente complottista. Ovviamente, potrebbe essere anche solo una tragedia come tante, ne succedono in continuazione. Piuttosto, un omicidio interessante è quello avvenuto a Catricalà. L'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex garante dell'Antitrust, Antonio Catricalà, è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma, nel quartiere Parioli. Catricalà, 69 anni, si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Quello è sicuramente un omicidio di Stato. Alla prossima, ciao Beppe
RispondiEliminaCatricalà - elementi?
Elimina"Quello è sicuramente un omicidio di Stato" - sicuramente? Di quali elementi lei è a conoscenza per fare una tale affermazione? Un saluto, claudio.
EliminaSu Catricalà: omicidio di Stato? Quali elementi abbiamo? Oltre a ciò che ha scritto il Gen. Rapetto : https://www.infosec.news/2021/02/24/wiki-wiki-news/il-corriere-e-il-giallo-del-proiettile-di-catricala/ -- attendo vostro pezzo sulll'accaduto. Grazie
RispondiEliminahttps://www.mittdolcino.com/2021/02/25/in-morte-di-antonio-catricala/
RispondiEliminaPartirò da quello che mi avete postato e che ho letto su LA (TECNO)CRATICA... Ritengo sia un omicidio per ora solo intuitivamente, ovviamente nessuno ha prove, senza considerare che non sappiamo nulla delle dinamiche, però mi sembra un bel messaggio.
RispondiEliminahttps://www.ilriformista.it/lo-strano-suicidio-di-catricala-non-era-depresso-agenda-fitta-di-impegni-una-morte-fitta-di-misteri-198847/
Eliminahttps://www.mittdolcino.com/2021/02/26/il-suicido-fatto-male-di-catricala/
RispondiEliminahttps://leorugens.wordpress.com/2021/02/26/giancarlo-elia-valori-e-antonio-catricala-anche-questi-due-non-si-conoscevano/
RispondiEliminaSentenza Cassazione n. 2157 del 01.02.2021 - Avv. Catricalà difende chi? - indizi? piste? - link: http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20210201/snciv@sU0@a2021@n02157@tS.clean.pdf
RispondiEliminahttps://twitter.com/borghi_claudio/status/1365478074150699016
RispondiEliminahttps://www.milanofinanza.it/news/quella-stretta-via-tra-stato-e-mercato-per-rilanciare-l-italia-202101261947383940 - nell'ultimo paragrafo la chiave?
RispondiEliminasul balcone....cioé in luogo scoperto rispetto alla casa....vendita allo scoperto?
RispondiEliminaSinceramente non lo so, non credo ci siano messaggi così espliciti. Oppure, si... chissà
Eliminahttp://www.atlanticoquotidiano.it/recensioni/pandemia-pretesto-per-un-great-reset-che-rischia-di-condannare-milioni-di-imprese-intervista-a-marco-pizzuti/
RispondiElimina(MP: Draghi è una copia del governo Monti sia nelle modalità con cui è stato posto al timone dell’Italia (durante un’emergenza nazionale è entrato come salvatore della patria con plebiscito parlamentare) che per i poteri che rappresenta e i club esclusivi da cui proviene. È la quinta essenza della élite finanziaria internazionale, e com’è noto ex governatore della Banca d’Italia e della Bce. Nel 2008, l’ex presidente della Repubblica Cossiga commentò così l’ipotesi di Draghi al governo: “un vile affarista, non si può nominare alla Presidenza del Consiglio dei ministri chi è stato socio della Goldman Sachs, grande banca d’affari americana e male, molto male feci ad appoggiarne e quasi imporne la candidatura a Silvio Berlusconi. È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, della svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del Tesoro e immaginati cosa farebbe da presidente del Consiglio dei ministri. Svenderebbe quel che rimane, Finmeccanica, l’Eni, l’Enel ai suoi ex comparuzzi di Goldman Sachs”. Adesso, a quasi 15 anni di distanza dalle parole di Cossiga, penso che Draghi finirà il lavoro che aveva iniziato da direttore del Tesoro, che porrà fine alla sovranità italiana e creerà le condizioni per un “great reset” irreversibile).
(Con ogni probabilità il passaporto vaccinale sarà approvato sotto il Governo Draghi. In Israele, ad esempio, il “green pass” è già legge e credo che ormai sia solo questione di tempo prima che venga adottato da tutti gli altri Stati. Presto dovremo convivere con una dittatura sanitaria mondiale dove nessuno sarà più padrone neppure del suo corpo. Con il pretesto di controllare tutti i focolai di nuove eventuali pandemie sul nascere, è già pronta la tecnologia per il costante monitoraggio in tempo reale delle condizioni di salute dei cittadini, della loro identità e di ogni loro spostamento. Chi si opporrà verrà criminalizzato come un pericolo pubblico, un folle e un potenziale assassino. L’emergenza giustifica tutto, anche il totalitarismo e le elite lo sanno bene).
le due Sentenze della Corte dei Conti sui derivati e.....Mario Draghi........la morte di Catricalà s'inserisce in questo contesto?
RispondiEliminaSent. n. 346/2018
http://www.astrid-online.it/static/upload/cort/corte-conti_sez_lazio_sentenza_346_2018derivati.pdf
Sent. n. 50/2019
https://www.sipotra.it/wp-content/uploads/2019/03/Sentenza-n.-50-del-2019-%E2%80%93-Responsabilit%C3%A0-contabile.pdf
quest'ultima appellata in Cassazione dal Procuratore Generale della Corte dei Conti,
dando luogo alla Sentenza del 01.02.2021 - 4 settimane fa
http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20210201/snciv@sU0@a2021@n02157@tS.clean.pdf
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E Draghi?
https://archive.movisol.org/13news116.htm
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pasticciaccio-brutto-derivati-ciampi-draghi-corte-conti-171867.htm
https://www.jedanews.com/derivati-segreti-debito-creato-draghi/
https://www.linkiesta.it/2017/07/derivati-di-stato-paghiamo-8-miliardi-allanno-ma-nessuno-lo-dice/
https://icebergfinanza.finanza.com/2016/09/15/draghi-derivati-un-silenzio-assordante/
https://youtu.be/QTmB1HP_-xM
https://ilmanifesto.it/titoli-tossici-noi-come-la-grecia/
https://www.academia.edu/38132446/Missiva_inviata_al_Prof_draghi_sui_rischi_insiti_nei_derivati_finanziari_pdf
https://blog.libero.it/gardenrevenge/amp/15375482.html
RispondiEliminahttps://blog.libero.it/gardenrevenge/amp/15373484.html
RispondiEliminaDa...
RispondiEliminahttps://www.milanofinanza.it/news/quella-stretta-via-tra-stato-e-mercato-per-rilanciare-l-italia-202101261947383940
Nel dibattito pubblico quando si discute dell’intervento dello Stato nell’economia si evoca il fantasma dell’Iri additandolo a esempio negativo, paradigma di ciò che va evitato se si vuole garantire all’Italia una sana crescita economica. Invece dobbiamo ripartire proprio da quell’acronimo che indicava nella ricostruzione industriale la mission dell’Istituto. Siamo in una fase straordinaria, che richiede la mobilitazione di tutte le energie del Paese e l’abbandono di contrapposizione ideologiche. Occorre distinguere le patologie che hanno portato alla dissoluzione del sistema delle partecipazioni statali dal ruolo positivo che lo Stato ha avuto nella ricostruzione dell’Italia. Perché anche oggi dovremo ricostruire: il Covid lascerà macerie nell’economia e da lì occorrerà ripartire.
Voglio prescindere dai casi specifici, giustamente analizzati da MF-Milano Finanza, che affondano tuttavia le loro radici in tempi lontani e precedenti la pandemia. L’emergenza impone di concentrarci sulle condizioni dell’intero tessuto produttivo e sull’assetto che si intende dare al sistema economico italiano. L’intervento diretto dello Stato nelle imprese è infatti solo uno strumento da utilizzare, con attenzione, per ridare slancio a un’economia che da troppi anni stenta a crescere, con ciò ampliando in modo inaccettabile le diseguaglianze sociali.
Governo e Parlamento hanno già messo nero su bianco le caratteristiche che dovrà avere la presenza pubblica nelle imprese medio-grandi. Mi riferisco al Patrimonio Destinato, previsto dal decreto Rilancio, che dovrà essere gestito dalla Cdp. La filosofia è chiara, con un approccio che si muove su un doppio binario: il primo ancorato all’interno del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid, adottato dalla Commissione Ue, il secondo finalizzato a operazioni a condizioni di mercato. Le risorse del Patrimonio Destinato, già determinate in 44 miliardi, saranno impiegate per il sostegno e il rilancio del sistema economico-produttivo italiano e hanno come beneficiarie le imprese entrate in difficoltà a causa della pandemia: un primo paletto che tende a escludere le imprese già precedentemente in crisi.
In ogni caso gli interventi di ricapitalizzazione avverranno secondo le priorità definite, «in relazione ai settori, alle filiere e agli obiettivi di politica industriale nel Piano nazionale di riforma» e in particolare nell’apposito «apposito capitolo dedicato alla programmazione economica».
La rievocazione della programmazione economica potrebbe turbare i puristi del mercato, ai quali apparirà altresì logora liturgia la relazione che il ministro dell’Economia, entro il 31 gennaio di ciascun anno, dovrà trasmettere alle Camere per dare conto degli effetti prodotti e dei risultati conseguiti da Patrimonio Destinato, assieme al programma che intende attuare. Si tratta invece di elementi essenziali per collocare i singoli interventi all’interno di un quadro complessivo e garantire il controllo parlamentare su un’operazione che può risultare vincente ma che contiene rischi. Perché la lista delle priorità evocata dal decreto è lunga e si dovrà pur scegliere.
segue...
RispondiEliminaE l’architettura ha in sé elementi di debolezza strutturale, laddove, ad esempio, giustifica l’intervento dello Stato «se contribuisce a evitare difficoltà di ordine sociale e considerevoli perdite di posti di lavoro». Vero è che si tratta solo di una delle ipotesi in cui viene declinato l’interesse generale all’intervento. E che la norma ricalca esattamente le condizioni fissate per gli aiuti di Stato dalla Commissione Ue. Ma nel nostro contesto il rischio che l’intervento pubblico sia dettato solo da ragioni di welfare è concreto. Con ciò ripetendo uno degli errori che fu fatale al sistema di partecipazioni statali e contribuì al suo smantellamento. Le perdite di posti di lavoro vanno affrontate con gli strumenti allo scopo dedicati, dando spazio alla formazione e al ricollocamento.
Ugualmente non convince che possa essere il cda di Cdp, su richiesta del ministero dell’Economia (previo parere delle commissioni parlamentari competenti), a estendere o ridurre la durata di Patrimonio Destinato, fissata dalla legge in 12 anni. Così quella che costituisce una garanzia circa la temporaneità dell’intervento dello Stato nelle aziende viene consegnata nelle mani di un solo ministro. Giacché è in discussione un modello di intervento nell’economia il Parlamento è invece il luogo sovrano dove adottare qualsiasi decisione in merito.
Patrimonio Destinato ha tuttavia molte potenzialità che andranno colte. Le operazioni dello Stato a condizioni di mercato, ad esempio, sono vincolate a contestuali interventi di soggetti privati di pari ammontare. Occorrerà trovare gli strumenti per mettere in gioco il risparmio degli italiani che giace sui conti correnti, immettendolo in iniziative produttive. Il ruolo dello Stato, se credibile, potrebbe costituire una garanzia «psicologica» sulla bontà dell’investimento, dando risposta alle paure dei risparmiatori.
Siamo davanti a un passaggio epocale durante il quale occorrerà contaminare modelli antitetici tra loro. Perché ha ragione il documento del G-30 coordinato da Mario Draghi a evocare «una certa quantità di distruzione creatrice» e a prevedere che «alcune aziende si ridimensioneranno o chiuderanno, altre apriranno; alcuni lavoratori dovranno cambiare imprese e settori con un appropriato re-training e assistenza nella transizione». Ma non sarà il libero mercato a sprigionare la sua distruzione creatrice: sarà la mano, visibilissima, dello Stato a guidare la direzione. E non solo in Italia.
Next Generation Eu rappresenta del resto il tentativo di tutta Europa di ridisegnare la propria economia rendendola competitiva, sostenibile e inclusiva. E ovunque il ruolo dei governi sarà determinante. L’Italia non potrà essere da meno, anche a costo di utilizzare strumenti invisi ai puristi del libero mercato.
Purché non si compiano gli errori del passato dei quali ancora oggi paghiamo il conto
Grazie a tutti per i contributi...
RispondiEliminapreparerà un contributo ad hoc, oppure non ci sono "elementi significativi"?
EliminaSinceramente su Catricalà non ho abbastanza materiale, sono veramente poche le informazioni e quello che so è esattamente quello che sapete voi. Posso anche scrivere qualcosa, ma meno specifico, solo come fatto di cronaca, magari parlando degli omicidi avvenuti in questo periodo che si è insediato Draghi. Non che siano collegati tra loro, penso per esempio all'ambasciatore morto in un attentato e ad altri fatti, ma come eventi isolati però attribuibili a cambiamenti in corso, che si sviluppano su diversi livelli. Nello specifico per ora nulla. Vediamo cosa succede... :-)
RispondiElimina"...magari parlando degli omicidi avvenuti in questo periodo che si è insediato Draghi....penso per esempio all'ambasciatore morto in un attentato e ad altri fatti..." - se riesce, si -- grazie mille! Ho parlato con qualche amico sulla vicenda del compianto prof. Catricalà. Ammesso e non concesso che il caso sia legato, in qualche modo, alla Sentenza della Cassazione del 01.02.2021 (sui "derivati di Stato") resta da capire quale possa essere stata l'arma del ricatto su di lui....un'ipotesi potrebbe essere quella che prende in considerazione una o più ritorsioni alla famiglia.
RispondiEliminahttps://leorugens.wordpress.com/2021/03/04/il-suicidio-di-antonio-catricala-mi-fa-sovvenire-quello-di-thomas-schafer/ - interessante
RispondiEliminaSu JP Morgan, la banca (riduttivo denominarla sdemplicemente "banca") difesa da Catricalà fino in Cassazione, Sentenza del 01.02.2021 (v. sopra) - oggi compare questo pezzo: https://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/82550-le-banche-e-quei-desiderata-della-criminalita-organizzata.html - cito il paragrafo in grassetto: JP Morgan: una delle casse del denaro sporco per eccellenza
RispondiEliminahttps://www.repubblica.it/cronaca/2021/03/08/news/bolzano_benno_neumair_confessa_omicidi_genitori-290997090/
RispondiEliminaHo letto della confessione, non avevo dubbi finisse così, questo non significa affatto sia la realtà. Ci sono delle incongruenze vistose comunque. Perché allora puntare sul fatto che si fosse fatto la doccia più volte per pulirsi dall'eventuale sangue delle vittime se invece avrebbe strozzato a mani nude. Anche i vestiti non sarebbero dovuti eventualmente essere sporchi di sangue. Se veramente ha ucciso i suoi genitori strozzandoli, perché avrebbe dovuto poi pulire, secondo la ricostruzione ufficialista, tutta la casa con 5 litri di disinfettante? E le tracce di sangue trovate sul ponte? Non tornano troppe cose :-)
RispondiEliminaGrazie a Claudio ed Anonimo per i link...
RispondiEliminaGrazie a te per tutti i post preziosi che pubblichi; da qualche giorno hanno "oscurato" Libre: www.libreidee.org - è un atto gravissimo che grida vendetta!
RispondiEliminaMa è accaduto perché OVH è stato incendiato: www.startmag.it/innovazione/tutti-i-disastri-web-di-ovh-cloud/
RispondiEliminaD'Intino era responsabile del Global Family
RispondiEliminaOffice di Ubs Italia.
Lascia moglie e due figlie piccole.
come mai ?
Oscar D'Intino, 52 anni, affermato
banchiere italiano, è stato trovato
morto nella sua abitazione di Sankt Moritz.
D'Intino fra il 2000 e il 2013 aveva
lavorato in Morgan Stanley nei settori
del wealth management, capital markets
e banking, lavorando con le strutture
di family office. D'Intino aveva ricoperto
vari incarichi in fixed income e capital
markets sempre per Morgan Stanley
e aveva lavorato nella finanza strutturata,
nel private equity e nelle M&A in altri
istituti. Nel 2013 era stato nominato alla
guida del Global Family Office di Ubs Italia.
Ora la domanda sorge spontanea :
chi lo voleva morto?
Allora faccio un po di passi indietro
in esattezza all'anno 2013 dove
succede questo :
una banca come la Morgan Stanley
viene accusata di derivati sul debito.
Indovinate chi era nella Morgan Stanley?
ma certo Oscar d'Intino e chi difendeva la Stanley
Catricalà anche lui che guarda caso muore
in modo non precisato anzi dicono suicidio
come è solito porre dicitura da loro.
La vicenda dei contratti derivati
sottoscritti dallo Stato italiano a mezzo
Tesoro torna al centro della scena.
La Corte di Cassazione ha infatti deciso
che si dovrà riaprire il processo per
danno erariale da 4 miliardi nella
gestione dei derivati sottoscritti dal
Mef con la banca americana Morgan Stanley.
Un danno contestato a suo tempo
dalla Procura della Corte dei conti
all’ex capo della direzione del debito
pubblico Maria Cannata e agli ex dg
Domenico Siniscalco, Vittorio Grilli
(poi, entrambi, ministri dell’Economia)
e Vincenzo La Via. Ma di cosa si tratta?
Il procedimento in questione riguarda
la legittimità del versamento, fatto
dal ministero dell’Economia a Morgan
Stanley tra fine 2011 e fine 2012, di
circa 3,9 miliardi in applicazione di una
clausola di Additional Termination Event
presente in alcuni contratti derivati
sottoscritti con la banca d’affari.
In primo grado e in appello la procura
della Corte dei Conti aveva chiesto
alla banca americana di pagare 2,76
miliardi, Cannata poco più di 982
milioni, l’ex direttore generale del
Tesoro La Via 95 milioni circa, gli ex
ministri del Tesoro Siniscalco e Grilli,
rispettivamente, 84 e 19 milioni. Ora,
per capire bene di cosa si sta parlando,
la vicenda del derivati sottoscritta dal
Tesoro è piuttosto complessa. L’Italia
paga interessi per circa 50 miliardi di euro
all’anno sul suo debito pubblico. Per
tutelarsi dagli effetti di possibili rialzi
del costo del denaro che comporterebbero
un aumento dell’esborso, è uso stipulare
contratti derivati, molto simili a
un’assicurazione.
Per capire cosa sapeva Oscar D'Intino
dobbiamo retrocedere di un po di anni
al 2013 con minuzia 20 giugno 2013
quando Catricalà esorta alla non
vendita ai privati e guarda caso
che fa parte dei privati Vivendi
Morgan Stanley per esempio
Vivendi aveva interessi già per
Mediaset e chi profilava i report
per le azioni in borsa di Mediaset
si chiama Morgan Stanley .
Poi dico che prossime sono
le privatizzazioni che vuole Draghi
che conosce molto bene sia il banchiere
impiccato che Catricalà .