giovedì 31 dicembre 2020

LA CASA COMUNE DEI "BUONI"


L'eretico con il suo pensiero dissidente ed in lotta perenne, rappresenta a mio avviso, l'unica scelta possibile in un mondo conformista, autoritario e che si professa l'unico sistema possibile da adottare. Airetikos che sceglie, da aireo scegliere. L'etimologia ci offre un punto di vista diverso dal tradizionale: l'eretico è colui che ha compiuto una scelta, una scelta divergente.

E' interessante constatare per me, che continuo a ritenermi di sinistra, almeno per quanto riguarda l'accezione originale del suo significato ed i valori storici che ha rappresentato, notare come l'uomo medio di "sinistra" odierno, dal post-marxista, al cattocomunista, al cristiano-sociale, fino al liberal, quindi in un cosmo variegato e contradditorio nelle sue varie declinazioni, sia programmato ad una visione ecumenica, globalista, egualitaria, almeno sulla carta e spesso solo in apparenza. Per l'uomo medio di "sinistra", il bene supremo pare essere l'uguaglianza, almeno formalmente, e questo precetto va perseguito ad ogni costo. Soddisfare il bisogno di giustizia sociale è lo scopo ultimo della sua vita e per raggiungerlo poco importa quale sia la via, e qui arriviamo al punto che voglio affrontare.

Nella storia dell'umanità chi ha professato il bene e la giustizia, chi ha operato in nome di certi ideali alti, ha provocato una serie di danni incalcolabili ed immani tragedie senza fine.
Eppure, certe sciagure hanno anche evoluto l'umanità, od almeno una piccola parte di essa.
Quello che mi chiedo, al netto di tutte le guerre, del dominio di tutte le religioni, di tutte le rivoluzioni e le puntuali reazionarie contro-rivoluzioni, se il BENE per una giusta causa, rappresenti veramente il BENE, oppure, sia una buona novella da raccontare per pulirci la coscienza, per sentirci migliori, saggi e giusti.
Pensiamo un attimo alle tragedie scaturite dal cristianesimo in avanti, eppure il messaggio cristiano era meraviglioso, pensiamo anche alle tragedie delle dittature comuniste, eppure come si fa a non essere un po' comunisti e pensare che la lotta per la giustizia sociale sia sbagliata.
Lo stesso potremmo dire per la democrazia liberale che ha provocato solo nel secolo scorso più guerre che altro, soprattutto, a danno del 3° mondo, ma non solo, eppure a chi non piace vivere in un sistema democratico, anche se non passa giorno in cui lo critichiamo?
Da grandi idee sono scaturiti grandi errori ed orrori che potevamo risparmiarci?
Forse si, forse no, perché la natura del potere è quella di replicarsi come un virus all'infinito, e già il grande Orwell ammoniva l'umanità dell'epoca con il suo illuminante capolavoro "La fattoria degli animali", scandagliando la psicologia umana ed il procrastinare gli errori del passato, dove le vittime di un tempo diventavano i carnefici del tempio. In fondo, sono le occasioni della vita che possono trasformarci in boia o santi, perché no, in entrambe le cose.
Lo stesso dubbio lo esprimeva in altro modo W.Reich, con il suo immortale "Psicologia di massa del Fascismo", dove venivano descritte le cause intrinseche dell'edificazione di tutti i fascismi, compresi i fascismi rossi.


Grandi registi come Kubrick descrivevano la natura autodistruttiva dell'uomo, fatta sempre nel nome di un presunto Dio, del bene collettivo o di un'idea superiore, fino all'estremo di Pasolini con il suo inquietante "Salo", dove veniva descritta la natura perversa del potere, in quanto gerontocratico, sacrificale ed oracolare.
Il potere che esercita il bene per una giusta causa è sempre un BENE o forse, più semplicemente, più banalmente, un mors tua vita mea?
Ritengo che chiunque voglia salvare il mondo lo faccia in primis per se stesso, per i propri interessi e magari questo avviene inconsciamente, ma così funziona, chi non lo ammette è ipocrita o si è poco indagato nel profondo.
I cosiddetti BUONI sono veramente più buoni dei cattivi?
Oggi, nel nuovo vecchio mondo, il paradigma dei BUONI e dei GIUSTI è incarnato dallo scientismo, non dalla scienza che è altra cosa e continua ricerca, confronto serrato democratico tra studiosi e ricercatori.
I nuovi BUONI hanno trovato finalmente un lido dove approdare, una casa comune che li accoglie un po' tutti, dall'antagonista barricadero al marxista o post-marxista, dal cattolico al progressista, dall'intellettuale sinistroide al liberal borghese, fino a tutte le sfumature possibili.
Tutti insieme hanno trovato un nuovo paradigma dell'unità sotto la cappella dello scientismo, ci si sono ritrovati senza alcun complotto, perché bastava appunto la loro primaria programmazione nell'essere sempre e comunque dalla parte del BENE, di aderire alla presunta ragione, ed essendosi riconosciuti all'interno di questa casa comune dei BUONI, contenitore da poter sfruttare ad uopo, non possono che pensare di aver ragione a prescindere, anzi, proprio per statuto, per non dire per natura.
I BUONI hanno ragione e basta, non puoi contraddirli, perché loro non possono essere messi in discussione, proprio non si mettono in discussione.
Come fai a mettere in discussione coloro che appartengono al mondo del buon senso?
Per osmosi tutti gli altri diventano i cattivi, e declinato all'oggi, si trasformano in populisti, in negazionisti, novax, notav, fino a terrapiattisti, razzisti e via dicendo.
Qui avviene uno scisma nel pensiero democratico, ovvero, da quando il pensiero dei GIUSTI è diventato pensiero unico, proprio in virtù delle ragioni di cui sopra, tutto quello che lo mette anche minimamente in discussione viene scomunicato, deriso e cancellato dalla memoria, proprio come succedeva per i personaggi della "Fattoria degli animali" andati al potere.
Chi oggi rappresenta lo status quo ed il pensiero dominante diventa reazionario e conservatore, ha i suoi nemici fidati, ed il problema avviene proprio quando ad essere al potere sono i BUONI, in questo caso lo scientismo.
Forse è più facile scalzare un regime che si professa esclusivo, violento ed autoritario, perché i CATTIVI si combattono frontalmente e sono riconoscibili da tutti quanti, ma quando un potere è incarnato dai cosiddetti BUONI, diventi da rivoluzionario a cattivo di turno, perché non puoi mettere in discussione il "migliore dei sistemi possibili".
Se ne critichi le istanze devi essere un reietto nel non volerti vaccinare, nel voler interpretare la realtà diversamente. Sei percepito come presuntuoso, perché magari non appartieni a certe caste e allora chi sei per parlare, ancor peggio se fai la cassandra ed anticipi visioni che poi si materializzeranno, proprio perché libero da schemi in cui altri sono imprigionati egregoricamente.
Ecco che allora questa forma pensiero diventa concettualmente il massimo del dispotismo umanamente accettabile perché non discutibile.
Ecco perché, oggi, professarsi di "sinistra", o meglio della sua perversione del termine, ed abbracciare questo paradigma culturale ed esistenziale, può rappresentare un problema serio per la democrazia e per il pensiero.
Ecco perché la Scienza, ma noi useremo il termine scientismo, in quanto SISTEMA DEI BUONI andrà a creare e già lo sta realizzando, un modello teocratico e dogmatico pericoloso, provocando molti danni, a mio avviso però calcolabili e prevedibili, proprio come fecero in passato, altrove ancor oggi, le religioni ed i dispotismi in nome di una giustizia terrena.
Il dubbio ed i dubbiosi siano i benvenuti...

Buone feste, anzi, cattive feste a tutti e che il 2021 sia un bruttissimo anno!!!



mercoledì 23 dicembre 2020

IL SANGUE DI SAN GENNARO E' IL NOSTRO VACCINO


Proprio un bel Natale quello del 2020... 
In un colpo solo sono uscite tre notizie che sembrano curiose sincronicità. 
La prima è la più divertente e riguarda il sangue di San Gennaro che non si è sciolto. 
Non accadeva dal 1836 e, secondo la vulgata, potrebbe annunciare un funesto presagio. 
Nel 1836 a Napoli arrivò il tremendo «morbo asiatico» che da quattro anni faceva stragi in tutta Europa. Era il colera, la prima pandemia dell'era contemporanea che, nella prima fase, si diffuse a Napoli con oltre cinquemila morti per ripetersi, dopo una breve pausa, nella seconda fase dell'anno successivo, provocando oltre tredicimila vittime. Colpì così tanto l'immaginario collettivo, che il cardinale promosse un approfondimento sul colera del 1836-37 e la relazione del mancato miracolo». 
Bizzarria della storia che si ripete, il 1836 bisestile come il nostro 2020. 
San Gennaro si era arrabbiato con Napoli ed al suo mancato miracolo dell'anno prima, si attribuì la tremenda sciagura di un morbo sconosciuto. E' molto interessante questa storia, a prescindere dalla veridicità o meno del sangue che non si trasforma, ed io credo non si tratti di sangue. 
Facendo finta di crederci, simbolicamente è curioso che questo cosiddetto miracolo abbia fallito proprio lo stesso anno della più grande pandemia mediatica moderna e dopo la morte di Maradona, troppe sfighe in un colpo solo. 
Il sangue, il virus, il vaccino, sembrano intimamente collegati tra loro, forse San Gennaro non vuole vaccinarsi, anche lui non si fida ed il suo plasma rimane solido, impietrito da quello che sta accadendo nel mondo reale. Annunciazio', annunciazio', il santo vuole indicarci la strada, ci ammonisce del pericolo, qualcosa di grave sta per accadere?
La seconda annunciazione è quella dell'approvazione e dell'arrivo a fine dicembre del 1° vaccino disponibile, quello della Pfizer, con tanto di video promo propagandistico andato male ed infermiera svenuta in diretta. Pazzesca questa pubblicità negativa, incredibile non abbiano fatto nulla per occultarla. Chissà forse vogliono mettere le mani avanti, e comunicarci a livello subliminale: "noi ve lo avevamo detto che esistono effetti collaterali, lo sapevate". Una cosa del tipo "Il fumo uccide" riportato su tutte le sigarette, forse una mossa suggerita per pararsi legalmente in caso di problemi.
Ovviamente, il boss della Pfizer, tal Albert Bourla, nomen omen, contemporaneamente a questo evento, ha subito scritto ai giornali che lui non farà il SUO vaccino, con la scusa che ha già contratto il covid, ed anche, a detta sua, per non sprecare nessuna fialetta. 
Incredibile, queste sono le sue parole ed è tutto molto surreale ed assurdo.
Andate avanti voi che mi scappa da ridere. cit.



La terza sincronicità è rappresentata dall'arrivo del virus mutato, puntuale come un orologio svizzero, l'oramai famosa variante inglese, che costringerà tutta Europa ad un ulteriore inchino alla "Corona Virus".
Un po' come nei programmi del nostro computer, è giunto l'aggiornamento in città ed è molto più contagioso di quello originale. Non solo, pare che potrebbe addirittura compromettere l'azione del piano vaccinale appena approvato dall'AIFA. Che tempistica!!! San Gennaro aveva ragione a non fare il miracolo, lo abbiamo fatto incazzare. De Luca non sarà mica colpa tua?
Arriva la nuova sciagura, proprio ora che sembravano in dirittura d'arrivo, e questo potrebbe così giustificare futuri lockdown ed in parte, "coprire" eventuali effetti collaterali, oltre all'inutilità dello stesso. D'altronde è il primo di una lunga serie, si doveva pur partire da quello più sfigato.
Ecco perché quasi tutti i vip aspetteranno pazientemente il loro turno, non certo per bontà d'animo, altro che "cari nonni, vogliamo salvarvi", questi hanno la faccia come il culo.
Il virus mutante e mutato, mutando ancora, offre la possibilità al nostro Governo di poter continuare a regnare allegramente in questo delirio distopico, tirando a campare fino all'arrivo di un Draghi o qualche altro RISOLUTORE.
Sangue amaro quello di San Gennaro, sangue amaro quello degli italiani, però meno reattivi del santo partenopeo che si nega alle celebrazioni dello status quo e si ribella al suo ruolo magico e taumaturgico, perché la realtà è diventata più magica del miracolo e più assurda di un'ampolla che contiene chissà cosa.
Forse solo un passaggio di consegne tra pensieri magici, quello del mito del sangue che si nega, e quello del mito modernista del nuovo plasma da vaccinare a tutti i costi, con o senza miracoli.
Babbo Natale chissà quali altri regali ci porterai entro la fine dell'anno, speriamo almeno nella calza della Befana, con quella potremo magari strozzarci tutti e non se ne parla più, però non prima di aver mangiato il carbone.
Con il nuovo DPCM si sono lamentati pure i re magi, perché quest'anno non possono andare a trovare il bambin Gesù. In zona rossa massimo due persone, il terzo tornerà a casa con la mirra.
Allora buone feste a tutti, anche a Mr. Albert Bourla ed alla sua allegra brigata, nella speranza che all'improvviso si apra un siparietto con una scritta: SIETE SU SCHERZI A PARTE.



sabato 19 dicembre 2020

REAZIONE AVVERSA FATALE (intervista di Affaritaliani a Loretta Bolgan)


Ho deciso di pubblicare l'intervista che AFFARITALIANI.IT ha realizzato con la Dottoressa Loretta Bolgan, perché il tema lo merita, ed i dubbi e le criticità venute a galla, secondo il mio parere, sono da divulgare e condividere. Nei media ufficiali difficilmente viene dato spazio a chi, laicamente, esprime dubbi scientifici, offre spunti ed individua problematiche. Si è visti come nemici dell'ordine pubblico, spesso i medici vengono ricattati ed isolati, nei peggiori dei casi anche radiati, se osano andare contro il pensiero unico. Il conformismo impera, il coraggio latita, ma talvolta c'è qualche bagliore all'orizzonte, voci fuori dal coro, ed allora è giusto aiutarle a farsi sentire sempre più.
Personalmente sono a favore di chi si vaccina.
Sono libertario e democratico, se qualcuno ritiene sia giusto vaccinarsi è bene lo faccia, son pronto a scendere in piazza per difendere i suoi diritti di farsi iniettare qualsiasi cosa preferisca, anche se io sono di parere contrario, basta che non lo si renda obbligatorio per legge. 
Poi quale vaccino dovremmo usare della lunga lista?
Un po' come per i piani tariffari della telefonia, il mercato si dividerà in coloro che si abbonano a Tim, piuttosto che Wind/3, oppure, ne viene battezzato uno a caso e quello è?
Come faccio a sapere eventualmente se il piano vaccinale X è meglio di quello Y, o di quello Z?
Cosa contiene quel vaccino piuttosto che un altro concorrente?
I nuovi vaccini mutanti sono meglio o peggio dei tradizionali?
Chi certifica gli eventuali danni collaterali, e se tra 10 anni scopro che mi sono preso un cancro al fegato per colpa del vaccino X?
Leggiamo ora l'intervista...
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Loretta Bolgan, laurea in chimica e tecnologia farmaceutiche, dottorato in scienze farmaceutiche alla Harvard Medical School di Boston, ricercatrice industriale per aziende che producono kit diagnostici, si è occupata di registrazione di farmaci.
La Bolgan teme “un rischio gravissimo di reazione avversa fatale; il pericolo di reazioni autoimmuni, di malattie gravi a carico del sistema nervoso; la possibilità che si verifichino alterazioni epigenetiche, ovvero capaci di modificare l’espressione dei geni. Infine, l’ipotesi che possa essere attaccato il sistema riproduttivo con lo spettro dell’infertilità”.
“Sono sempre stata per la libertà vaccinale e terapeutica, ma questa volta sono assolutamente contro l’autorizzazione del vaccino. Non è stato rispettato alcun principio di precauzione. La popolazione farà da cavia”.

𝗗𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲´ 𝗲̀ 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗺𝗮𝘁𝗮?
Perché non ci sono i requisiti per mettere in commercio questi vaccini. Quando mancano dati certi si usa il principio di precauzione. Qui non è stato applicato. Nei fatti, nonostante le rassicurazioni dei produttori, è stata fatta una sperimentazione molto parziale e non esistono dati certi. E rischiamo di scoprire le conseguenze una volta inoculato il vaccino. In particolare, il rischio gravissimo di reazione avversa fatale. Tutti i vaccini contro la SARS sono stati bloccati, perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati.

𝗖𝗼𝘀’𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗳𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲?
Una reazione avversa fatale avviene quando il nostro sistema immunitario reagisce potenziando la malattia per cui ci stiamo vaccinando. Ovvero, scatenando la malattia da cui dovremmo proteggerci. Ma qui ci sono due tipi di problemi: il tipo di virus utilizzato per fare il vaccino. E i rischi dovuti al fatto che iniettiamo materiale genetico senza avere studi a riguardo. In linea teorica il vaccino dovrebbe essere sicuro, se il virus non mutasse. Ma il virus muta…

𝗔𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗶. 𝗖𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲´ 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗿𝘂𝘀 𝘂𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗰𝗰𝗶𝗻𝗼.
Partiamo dal vaccino di Oxford. Prevede la produzione di un vettore in cui viene inserito un frammento della spike, ovvero la sequenza genetica che dovrebbe portare alla produzione di anticorpi e che è stata sintetizzata chimicamente a partire dalle sequenze fornite dai cinesi. Ma il virus si è modificato profondamente nel passaggio da uomo a uomo. Inoltre, essendo un virus a RNA, ha la proprietà di formare delle popolazioni di mutanti minori. Sono “quasi specie” che si formano dentro la persona quando si infetta ed entrano in competizione fra loro. In sostanza, possono produrre una resistenza verso il vaccino ma, ancor peggio, una selezione di mutanti più pericolosi e contagiosi. La persona rischia di infettarsi con virus più pericolosi.

𝗖𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗮?
Il punto è questo, non lo sappiamo. La sperimentazione animale è stata condotta con il ceppo originario del virus, non con quello attuale. Il rischio è quello di iniettare materiale genetico senza una sperimentazione certa. Faccio un altro esempio. Il frammento con materiale genetico entra nella cellula e viene tradotto in proteina dal sistema ribosomiale. Teoricamente dovrebbe restare a livello di citoplasma. Il rischio è che questo RNA non si trasformi solo in proteina, ma anche in DNA a doppia elica e che venga portato all’interno del nucleo, producendo effetti imprevedibili. Ripeto, non abbiamo una sperimentazione in grado di dircelo. Rischiamo che tutto questo si scopra una volta che le persone sono state vaccinate.

𝗖𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝗮𝘃𝗶𝗲?
Nonostante il vaccino sia fatto per non integrarsi con il nostro DNA, nei fatti non ci sono studi e non possiamo sapere cosa accadrà. Il materiale genetico ingegnerizzato, quando iniettato, può scatenare reazioni avverse di immunopatologia violenta, ovvero creare quella tempesta di citochine per cui il COVID-19 si è rivelato letale. Oppure potrebbero verificarsi alterazioni epigenetiche, che significa una modifica dell’espressione dei geni. Non mutazioni della sequenza, ma cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi.

𝗟𝗲𝗶 𝗵𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝘀𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲. 𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼?
Il vaccino viene creato per produrre anticorpi, ma non è sterilizzante, cioè non evita l’infezione e la trasmissione del virus. Ci stanno dicendo che è efficace al 95% ma contesto questo dato: si tratta della capacità di formare anticorpi vaccinali, ma nessuno garantisce che sia protettivo. Fino a prova contraria la persona può comunque infettarsi ed essere contagiosa. Sostengono che la persona venga protetta dalla malattia, ma non lo sappiamo perché hanno scelto modelli animali che non hanno sviluppato la complicazione.
Domandiamoci perché i vaccini contro la SARS furono bloccati. Lo studio su animali, che deve sempre precedere quelli sull’uomo, ci dicono che essi morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati. Il vaccino era visto come fonte di reazione avversa quindi venne bloccato. Qui hanno vaccinato gli animali con un antigene che ha le sequenze del virus di Wuhan ma, lo ripeto, il virus circolante è mutato. Nessuno ha condotto questo studio in modo tale da rassicurarci. I vaccini messi in commercio ci dicono solo se una persona è in grado di produrre anticorpi vaccinali, sul resto abbiamo la totale incertezza. Dovremmo fare un monitoraggio a lungo termine, ma negli studi clinici è stato previsto un monitoraggio attivo molto corto, da 7 a 15 giorni.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝘃𝗲𝗱𝗲, 𝗶𝗻 𝟳 𝗼 𝟭𝟱 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶?
Nella scheda tecnica troveremo rossori, indurimento nella sede d’iniezione, febbre, inappetenza o anafilassi (allergia grave) come reazioni acute. Le reazioni autoimmuni non si vedono subito, si vedono più in là nel tempo. In particolare, le reazioni autoimmuni potrebbero verificarsi soprattutto con i richiami. Potremmo avere risposte che peggiorano progressivamente. Mi spiego. Questo virus forma anticorpi autoimmuni e questo è documentato in letteratura. Significa che oltre ad anticorpi contro il virus si formano anticorpi contro le proteine umane. Quando si ha una reazione del sistema immunitario alle proteine umane, si ha una reazione autoimmune. Gran parte delle proteine oggetto dell’attacco autoimmune sono del sistema nervoso centrale. Ciò significa l’insorgere di SLA, sclerosi, e altre patologie gravissime. Ma questo non possiamo saperlo, se non facciamo una farmacovigilanza attiva nel tempo. Inoltre non sono affatto note le azioni a danno dell’apparato riproduttivo.

𝗩𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀?
Si, ma non solo.
La velocità con cui lo hanno prodotto mi lascia il dubbio che non lo abbiano adeguatamente purificato da alcuni residui di lavorazione. E anche qui mi spiego. Dopo aver sintetizzato il pezzettino di sequenza genetica e creato il vettore, devono produrlo in grande quantità per fare il vaccino. 300 milioni di dosi non possono essere fatte per sintesi, bisogna trovare un sistema che replica questo pezzettino in quantità industriali. Per questo si sano le linee cellulari. Ebbene, il vaccino ad adenovirus di Oxford viene prodotto utilizzando linee cellulari immortalizzate. In particolare linee cellulari fetali potenzialmente cancerogene. Se rimangono residui di lavorazione nel vaccino è molto pericoloso. Il DNA fetale ha alta capacità di integrarsi nel DNA dell’ospite ed essendo immortalizzato porta con sé geni mutati che potrebbero innescare la cancerogenesi. E poi rimane il problema evidenziato da uno studio dell’ISS, della vaccinazione antinfluenzale.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮𝗹𝗲?
Tre anni fa ho segnalato al sottosegretario del Ministro della Salute uno studio dell’ISS, in cui si dimostrava che l’incidenza di polmoniti gravi aumentava del 50% nei vaccinati con l’antinfluenzale. Lo studio riportava inoltre il 12% in più di mortalità nei vaccinati, per potenziamento della malattia.
Può trattarsi anche di una coincidenza ma varie città in cui hanno anticipato di due mesi l’antinfluenzale, dopo sono diventate zone rosse. Ho portato l’evidenza tre anni fa, ho segnalato il pericolo di potenziamento della malattia e non l’hanno considerato. Anzi, dopo due mesi sono partiti con la campagna vaccinale senza tener conto di questo grave rischio.
Come per il vaccino antinfluenzale, anche per il vaccino anti-COVID, oltre i rischi noti e potenziali, non sappiamo quanto dura la sua azione.

𝗩𝘂𝗼𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗽𝗽𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼?
Esatto. Sembra che la durata sia bassissima, ovvero di qualche mese. Ad esempio, il vaccino con vettore adenovirale forma anticorpi contro il vettore stesso, non si possono fare richiami. L’adenovirus viene riconosciuto dal sistema immunitario e non possiamo usare lo stesso vettore. Non possiamo fare richiami. Gli anticorpi protettivi, ammesso che si formino, restano limitati nel tempo, massimo due o tre mesi. Un altro problema è che quando comincia a replicarsi per produrre la proteina, l’adenovirus “sputa” fuori il pezzettino di sequenza dell’antigene che gli hanno messo dentro. Quindi si replica l’adenovirus ma non la sequenza, ci sono perciò problemi di inefficacia dovuti alla modalità di costruzione del vaccino.

𝗘 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗲?
Il vaccino va inoltre conservato a meno ottanta gradi ed è di importanza vitale che ciò avvenga. Il materiale genetico degradato è fortemente infiammatorio. Scatena una reazione infiammatoria molto violenta. Quindi inoculare un vaccino degradato risulta pericolosissimo.




mercoledì 16 dicembre 2020

2021: LA FEBBRE GIALLA

A lanciare l'allarme sono Massimo Galli e Matteo Bassetti. I due esperti hanno lanciato due distinti allarmi rispetto a due possibili nuove pandemie che potrebbero colpire il mondo.
Secondo Galli, la prossima pandemia potrebbe essere causata dai cosiddetti germi multi-resistenti, e rappresenta una delle maggiori minacce del prossimo decennio: “Mi auguro francamente che si possa fare tesoro da questa lezione in modo che ci possa trovare più pronti ad affrontare l’altra grande epidemia in arrivo: una pandemia neanche tanto strisciante. Parliamo di quella causata dai germi multi-resistenti, che colpisce tanto gli ospedali quanto gli ambienti esterni, una delle principali minacce di questo decennio”
Un altro allarme pandemia viene invece lanciato da  Bassetti: “C'è il rischio che in Italia, a causa del fenomeno della tropicalizzazione, possano diffondersi malattie tipiche di fasce climatiche differenti. È già successo con il virus del Nilo Occidentale, che può provocare malattie gravi del cervello. Oppure il virus chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre tipico di alcune aree tropicali, diventando addirittura endemico in un'area del Polesine. Per non parlare della febbre gialla in America Latina. A causa del cambiamento climatico, il suo vettore di trasmissione principale, un determinato tipo di zanzara, si sta diffondendo enormemente in tutto il mondo, spesso portando il virus con sé”.
Scenari abbastanza inquietanti, chi ha più voglia di vivere nella cosiddetta civiltà, se questo è veramente quello che ci aspetta in futuro?
Sperando che le previsioni nefaste siano sbagliate, prepariamo un piano B, e che sia un buon piano.
Se avete una piccola attività, se pensate di mettervi in proprio, se puntate sui mercatini rionali, se siete piccole partite IVA, se avete appena rilevato un bar, un locale, oppure, se fate parte di quelle decine di migliaia di lavoratori occupati nelle filiere di questi ambiti, per non parlare degli artisti, dei musicanti, degli attori, dei gestori di palestre, ristoratori, agenzie di viaggio, dei maestri di yoga, dei massaggiatori e dei massaggiati di ogni latitudine, fatevi due conti, perché tutti i virologi più quotati, perfino i più critici e liberali tra gli ufficialisti, parlano da giorni di virus che stanno mutando velocemente, impalpabili, sfuggenti e di ben altre possibili pandemie all'orizzonte, la prossima in ordine di apparizione pare essere la FEBBRE GIALLA...
Tutti stanno mettendo le mani avanti, e coloro che speravano ingenuamente nell'arrivo taumaturgico dei vaccini, si dovranno ricredere, non basteranno a placare la nuova peste.
Come si traduce nella realtà questa iattura?
Che, nonostante l'arrivo dei salvifici ma inutili vaccinoidi, la situazione non cambierà più di tanto.
Ovvero, che alterneremo diversi lockdown e coprifuoco ancora per diversi anni (c'è chi parla di 5 anni, chi di 3, i più ottimisti di almeno 2), che la mascherina sarà il must del futuro, che ci abitueremo a stare chiusi in casa, magari in compagnia dell'internet delle cose, che le scuole diventeranno poco alla volta tutte smart, che la musica, il cinema, il teatro e l'arte saranno un retaggio passatista per noiosi borghesi un po' retrò e la sanità sarà ulteriormente tagliata.
Proviamo a pensare se veramente dovessero arrivare nuove pandemie, così come sono state annunciate dall'oracolo digitale, e si dovessero sovrapporre al covid 19, che nel frattempo sarà mutato nel covid 20, 21... 
Stiamo scherzando o cosa?


Sembra di vivere in un moderno anno zero, dove tutto quello che avevamo conosciuto non esiste più, dove un incessante abbassamento vibrazionale pare essere la normale condizione esistenziale dell'uomo.
Di questo passo, crolleranno tutte le economie, a partire dal sud del mondo, verranno licenziati milioni di lavoratori ed i nuovi mendicanti non troveranno mai lavori sicuri e dignitosi, ma solo lavoretti a cottimo, piccole elemosine, creando poi un effetto domino mortale nelle casse dell'INPS ed in tutte le altre categorie dei cosiddetti più "fortunati" che, ad effetto domino, periranno uno dopo l'altro.
Si implementeranno (cosa che sta già avvenendo ed è dibattuta nei salotti buoni della grande finanza) nuove forme di governo, i famosi Macro-Stati, la democrazia muterà di tanto ed in peggio, verso una più gestibile e manipolabile DEMOKRATURA.
La cinesizzazione del lavoro sarà il cavallo di troia, e già lo è, per plasmare il cambiamento e l'aggiornamento turbo-capitalista, per consolidare nuove grandi mafie (le rinate Triadi, sono molto attive e finanziano chi investe e rileva imprese fallite, aggiungendosi a quelle già presenti).
Soprattutto, cambierà di molto lo spirito delle persone, nuove forme di nichilismo, di indifferenza, di depressione, di sudditanza, di accettazione acritica, sorgeranno nuove patologie e malattie.
Il colore del 2021 sarà il grigio!
Secondo me, siamo solo all'inizio di un lungo cammino, un brutto cammino deciso a tavolino per ovvie e palesi ragioni geopolitiche, macro-economiche ed anche spirituali. 
Altro che salute pubblica, ma voi veramente ci credevate? 
Non sentitevi in colpa, iniziamo a capire i messaggi castranti che veicolano dall'alto, riprendiamoci quel poco di libertà che avevamo e osserviamo attenti il mutare degli eventi. Dopo, prendiamo le nostre decisioni, magari vivere in una città potrebbe alla lunga non essere più conveniente, pensiamo alle alternative possibili, creiamo il nostro futuro.
Un nota tragicomica per concludere...
E' bello osservare in TV i moralizzatori prezzolati, i giornalisti, i vip ed i replicanti indigesti, puntare il dito contro i cittadini quando osano, dopo essere stati sollecitati dal governo, fare spese, oppure, farsi liberamente un giro. Indignati, stigmatizzano i sudditi che sono usciti dal loro recinto vitale, vogliono fare rientrare la mandria, preoccupati dei possibili untori, con la testa già impegnata a valutare l'impatto delle nuove pandemie, vere o presunte. I primi ad avere la febbre gialla sono loro. 
Beati come pochi, uno accanto all'altro, come se niente fosse, se la cantano e se la suonano nei loro studi, TUTTI SENZA MASCHERINA, come fossero calciatori, una sorta di stirpe eletta che veicola benevolmente cortocircuiti senza alcuna vergogna e nell'indifferenza generale. 
Manco ve ne siete accorti, vero?
Il divario tra classi sociali sarà incolmabile ed insopportabile, saremo uguali nella sfiga, ma evidentemente, qualcuno sarà più uguale di altri. 
Allora pensiamo un'altra realtà, creiamo la nostra realtà, la febbre gialla, vecchia e nuova che sia, svanirà come all'improvviso.

NON TEMETE, SIAMO SOLO ALL'INIZIO DELLA STORIA...  
cit. Filippò De Catzoòn