mercoledì 22 novembre 2023

IL SACRIFICIO DI GIULIA

                         


Giulia non tornerà, noi non renderemo vano il sacrificio di mia figlia...
cit.

PREMESSA:
Fatte le sentite e dovute condoglianze alla famiglia per la prematura scomparsa di Giulia, ci tengo a sottolineare che questo articolo, come anche il successivo, nasce dalla volontà di ricercare "un'altra versione dei fatti" e dare spunti interpretativi alternativi, scevri da conformismi, dalle tante incongruenze sulla dinamica della vicenda, e dalla vulgata mediatica che omette informazioni, indirizzando la psicologia di massa verso un pensiero unico preconfezionato. Quindi, nel massimo rispetto per il dolore della famiglia, dei suoi cari e senza la pretesa di possedere qualsivoglia verità assoluta.

IL VILLAGGIO DEI DANNATI:
Quando la "Nota Organizzazione" decide di mandare messaggi in codice, lo spettatore subisce l'input dell'ennesimo omicidio mediatico, poi ci si divide sul presunto colpevole e domani tanto è un altro giorno.
Lo schema è lo stesso del mondo di sopra, quando ci si divide tra fazioni belligeranti.
Prendiamo l'ultimo omicidio televisivo, accaduto a Vigonuovo, finito alla solita maniera con la morte di una giovane donna, Giulia Cecchettin. Il caso della coppietta sparita nel nulla un triste sabato notte. Giusto il tempo di mangiare un Mc Cheese con patatine fritte e mandare un messaggio alla sorella Elena. Dopo più nulla!
Il fatto curioso è che, poche ore dalla allora presunta scomparsa, sono finiti immediatamente nel tritacarne catodico, in prima pagina, sbattuti su tutti i Talk-show, su i TG nazionali e pure quelli esteri, manco fosse scoppiata una nuova guerra, manco fossero i figli del Presidente del Consiglio.
Un'attenzione curiosamente forzata, troppo morbosa, una pressione dei media come poche volte accade, ma soprattutto, a poche ore da quel fatidico sabato sera, dopo il quale nessuno, pare, ha più avuto loro notizie.
Come facevano ad essere già pronti ed organizzati i palinsesti televisivi, con tanto di esperti in studio, poche ore dopo l'allontanamento, dato che non c'era inizialmente nessun cadavere, nessuna minaccia in corso, nessuna informazione che potesse far pensare a questo epilogo?
Il caso era già stato montato, rubricato e schedato ancor prima che fosse partorito.
Perché tanto accanimento mediatico su questo caso e non su altri identici o ancora più gravi, ai quali è riservato un millesimo della stessa attenzione?
Nel caso della ex-coppietta di Vigonovo, fin da principio, si è parlato della colpevolezza di Filippo, un colpevole sicuro, soprattutto, annunciato.
Annunciazio', annunciazio'... cit.
Viene fuori un video ripreso da telecamere mute, che lo ritrae mentre picchia e strattona Giulia, così sparisce in macchina verso il nord.
Poi viene purtroppo ritrovato il corpo della ragazza presso il lago di Barcis, con 20 coltellate tra collo e testa. Successivamente, vengono rinvenute tracce di sangue anche vicino a casa della famiglia Cecchettin, che mandano in cortocircuito l'eventuale dinamica del fatto, dato che sarebbe morta successivamente allo spostamento, quindi non si capisce come possano esserci sue tracce ematiche prima del loro viaggio infernale.
Viaggio che termina con la cattura di Filippo in Germania, dopo aver vagato per mezza Europa in una settimana da incubo.


GENESI E SCELTA DEL CASO:
Perché ho deciso di analizzare questa vicenda, che ai più può sembrare un fatto criminoso come purtroppo tanti altri ne accadono?
Per lo stesso motivo per cui è stato SCELTO dai media fin da subito, scartandone altri.
Come è possibile che la mancata telefonata ai familiari, che sarebbe dovuta avvenire entro sabato notte o domenica mattina, si sia trasformata in caso nazionale il giorno successivo?
Chi ha deciso lo fosse, dato che nulla fino ad allora si poteva immaginare.
Potevano essere finiti una notte in un albergo, potevano essersi ubriacati e non aver voluto avvertire nessuno per mille motivi, poteva essere accaduto un incidente ed essere finiti in un dirupo, poteva essere accaduta potenzialmente qualsiasi cosa.
Invece NO, il grande fratello mediatico sapeva già tutto, quasi li conoscesse da tempo come in una fiction, e fin da subito è stato montato un caso che nessuno poteva conoscere. 
Quindi tutti voi sappiate che, da domani, se per una sera non date subito vostre notizie, il giorno dopo, non una settimana dopo, i media nazionali parleranno di voi, chiedendo alla Bruzzone cosa sia successo. Curioso ed inquietante, no?


ELENA LA FEMMINISTA GOTICA:
Poi è saltata fuori Elena che ha rubato la scena alla povera Giulia, presentandosi al pubblico, consapevole e giustamente incazzata, piuttosto sfrontata con la sua felpina nera simbolica. 
I suoi profili social sono stati spulciati ed è apparsa una ragazza che ci tiene a veicolare un'immagine di sé molto dark, introversa, nichilista, ma con tratti artistoidi.
Tutti l'hanno definita una sorta di satanista per via del suo look e per gli oggetti mostrati in rete. Parte della controinformazione complottista si è soffermata su questi aspetti, secondo me, marginali e volutamente fuorvianti, all'interno della narrazione, utili a spostare i bersagli.
Credo si stia andando fuori strada, nel senso che il suo profilo social pare più una posa modaiola che altro. Sicuramente si ispira ad un certo immaginario, questo è vero, ma fa parte dell'universo contorto del genere Gothic, non credo sinceramente sia realmente una satanista o sia coinvolta nella vicenda.
I veri satanisti non si rappresentano pubblicamente così, hanno giacca e cravatta o qualche tonaca, e sono insospettabili e rispettabili persone, perfettamente integrate nei piani alti della società.
Quelle di Elena mi sembrano più rappresentazioni tardo adolescenziali e folkloristiche.
Sono livelli di comunicazione che depistano e messi in campo da chi vuol confondere le acque, strumentalizzando le fazioni che vengono a crearsi tra il pubblico. 
Tipo sorella crocerossina, futura vittima, e sorella ribelle darkettona, stile vampiro, nuovo simbolo di lotta femminista al patriarcato.
Ovvio, che dall'alto dei cieli avessero preventivato si spulciasse nei suoi social, la discussione sarebbe avvenuta come effetto domino.
La cosa interessante però è un'altra, perché questi profili sono stati scelti molto tempo prima, e sono stati scelti proprio in base a certe loro caratteristiche peculiari.

MESSAGGI PER I NAVIGANTI:
La ragione della veicolazione di certi messaggi, attraverso il sacrificio della povera Giulia e del povero Filippo, si declina su differenti livelli.
Quelle sotto elencate sono suggestioni, non hanno la pretesa di rappresentare la verità assoluta, semmai di fornire solo qualche piccola indicazione simbolica e di raccontare come funziona il nostro sistema. Quella che cercherò di descrivere rappresenta la liturgia del back-office del potere, la sua messa nera attraverso l'oracolo mediatico ed i nuovi fedeli del culto che, inconsapevoli, adorano come un feticcio.
1- Liturgia nera per celebrare la trasformazione antropologica italica che verrà, ovvero, scatenare l'egregora che favorirà, alla fine di un percorso, le destre schierate con Israele, quindi, favorendo anche nuovi, nazionalismi, populismi e nuove democrature occidentali, nuove sentinelle di fine impero. Questa sarà la logica reazione politica, anche popolare, che si instaurerà, dopo una prima fase di rigurgito proto-progressista, composta da mille manifestazioni arcobaleno, woke ed intellettualismi liberal, dopo aver edificato il Tempio del femminismo metafisico.
Quindi, inizialmente vedremo e già accade, mille dibattiti contro la società patriarcale, contro la violenza millenaria del maschio, l'introduzione dell' AFFETTIVITA' DI STATO, e tante amenità ipocrite e conformiste che paiono ineluttabili quanto artificiali.
Per questo motivo, ora serve scatenare un mega flash-mobe in atto a livello mediatico.
Ad ogni evento ne corrisponde uno opposto. 
Le intenzioni sono quelle di spostare l'asse politico valoriale sempre più a destra, destrutturando ulteriormente la pseudo-sinistra, rendendola ulteriormente una macchietta. Per favorire i reazionari, dovranno essere prima manipolati i liberal e resi protagonisti, in modo che saturino l'informazione con il loro radicalismo. In questo modo verrà metabolizzato il loro impatto "rivoluzionario", favorendo la fazione opposta.

2- Liturgia nera e celebrazione inerente alla guerra israelo-palestinese, o meglio, alla volontà di perseguire il tanto agognato progetto di un grande canale artificiale sulla Striscia di Gaza.
Il canale di BEN GURION, che taglierà in due il paese, una volta spianata la Palestina.
Progetto che contempla gasdotti e petrolio, controllo delle nuove rotte mercantili nel cuore del mondo arabo, in cui l'ENI è coinvolta.
Vi ricordate il famoso “Piano Mattei”, tanto decantato e proposto dalla Meloni e Crosetto?
Il famoso "piano" riguarda anche questo mega progetto, dove anche i paesi arabi avranno il loro tornaconto sulla pelle dei palestinesi, altro grande capro espiatorio.
Quindi Islam, Hamas, occidente e Israele, tutti d'accordo in questa spartizione colossale.
Perché un femminicidio del genere avrebbe implicazioni simboliche con una guerra in corso?

IL SACRIFICIO DI GIULIA:
Cosa c'entrano due fatti completamente differenti, così lontani ed indipendenti tra loro?
Questi eventi sono messi subliminalmente in correlazione, perché il singolo rito celebra quello più grande, come un'offerta al Dio della guerra, perché questa liturgia è sempre stata praticata dalla notte dei tempi in varie forme, e perché il primo evento deve contenere degli aspetti simbolici riferiti allo scopo più grande da perseguire, del secondo evento.
La singola piccola offerta di sangue celebra una singola fase dell'operazione più grande e importante.
Il sacrificio di Giulia, con il ritrovamento nel lago della vittima, è quindi connesso sia con il micro-mondo che con il macro-mondo.
Simbolicamente, abbiamo la componente dell'acqua, siamo vicini a Venezia, città che ha il simbolo del leone di San Marco, quindi ancora acqua. Un grande canale dal nome BEN GURION, che significa, guarda caso, "Figlio del Leone". Nuovamente il simbolo dell'acqua che ritorna.
Una vera messa si celebra con UNITA' DI INTENTI, alimentando l'egregora, facendola accettare a tutti. Questo è il livello celebrativo ultimo, che necessita di alimentare l'alveare, quello si realmente "satanico e occulto", come paradigma culturale e manipolatorio da perseguire.
Una persona comune e sana di mente, a questo punto, vuol sapere perché tutto ciò dovrebbe essere necessariamente un rituale dato che, effettivamente, ci sono tanti omicidi in circolazione, senza il bisogno di costruirne uno ad hoc.
Per il semplice motivo che questo, come altri in passato, è andato alle cronache in maniera troppo artificiosa e forzata, ne ha parlato anche la CNN, e con tutti i femminicidi che ci sono, sparizioni di bambini mai veicolati, questo è stato evidentemente il prescelto, ovvero, quello da plasmare per veicolare messaggi di varia natura e su più livelli.
La motivazione risiede proprio nella sua tipica veicolazione, apparsa sui palinsesti nazionali solo 8 ore dopo l'allora presunta scomparsa. Questa è la differenza tra eventi criminosi fisiologici e fatti manipolati ad arte, la differenza è il tipo di veicolazione, quanto e come sono attenzionati, la risonanza tra le persone e le connessioni simboliche analogiche con altri eventi.
Ovviamente, certi poteri non ragionano secondo logiche comuni, bisogna tenere conto che viene utilizzato il pensiero analogico, quello magico, dove i collegamenti, apparentemente, non sono razionali, secondo l'accezione basilare del termine.
Anche stando su di un piano razionale comune, si potrebbe smontare questo fatto come tanti altri analizzati in passato.
Potrei andare sul particolare, dato che ci sono tante di quelle incoerenze nelle dinamiche che offendono l'intelligenza. Tipo, quella dello sgozzamento con il taglio della giugulare, oltre a diversi tagli sul capo, nel solco di tanti altri delitti rituali. 
Provate voi a tagliare la giugulare con un taglio preciso, netto, non ci riuscirete, a meno di non lordarvi di sangue dalla testa ai piedi, macchina compresa. 
Dove si sarebbe accuratamente lavato? 
Inizialmente, parlarono di una banconota da 20 euro sporca di sangue. 
Troppo poco, no? Poi per quale ragione l'avrebbe uccisa, non prima che lei avesse avvertito al cellulare la sorella, dicendo dove fossero (Mc Donald's), per poi scappare per mezza Europa, senza dimora, senza essere notato (sporco di sangue e distrutto dalla stanchezza), per una intera settimana.
Non c'è un serio movente ne un'arma certa del delitto, nonostante siano stati trovati lungo il percorso, una lama rotta, e poi un paio di coltelli, pare, nell'auto (questa notizia è stata talvolta confermata, altre volte contraddetta). Non può essere la gelosia perché si stava laureando, quelle sono sciocchezze che non possiamo accettare, ed anche la depressione perché si fossero lasciati non quadra, se riferita alle dinamiche dell'omicidio. 
Se il delitto era premeditato, dove pensava di scappare, dato che tutti sapevano fossero insieme quella sera? Oltretutto, notizia di oggi, pare che le prime coltellate siano state date sotto casa di Giulia, in un parcheggio ed al ritorno dal Mc Donald's, vicenda che rende ancora più contorta la dinamica dei fatti.
C'erano altri mille modi per ucciderla senza smuovere mezza Europa, un po' troppo rumoroso questo delitto, no?


                         

lunedì 20 novembre 2023

LA SOCIETA' MATRIARCALE NON ERA MEGLIO DI QUELLA PATRIARCALE



Leggo con grande sconforto che ogni femminicidio, sarebbe meglio dire omicidio di donne, sarebbe causato dal retaggio di una società patriarcale.
Personalmente, mi fa orrore il retaggio patriarcale per mille motivi che non sto qui ad elencare, ma non credo siano così ben definiti i confini delle presunte colpe per quanto riguarda un delitto.
Ci sono almeno un milione di motivi per cui può accadere un fatto criminoso e non sono necessariamente attribuibili a retaggi religiosi e patriarcali. Possono esserlo in alcuni casi, soprattutto, quando il clima familiare e sociale che si respira è impregnato di quella sotto-cultura, di fondamentalismo islamico, cattolico, ebraico, ma ci sono mille altre motivazioni che possono causare la volontà di uccidere una donna.
Ci sono motivazioni di natura emotiva, profonda, sottile, personale, scevre da retaggi di un sistema sociale.
Ci sono rivalità, gelosie, che non nascono attraverso un sistema sociale, ma sono in primis umane, fanno parte del nostro corredo umano, archetipico e spirituale.
Pensare che tutto derivi ESCLUSIVAMENTE dal modello sociale è una cagata pazzesca.
Ovvio, che la società e l'ambiente siano fondamentali, importantissimi, e sono io il primo a dirlo, ma le nostre colpe non sono attribuibili SOLO al sistema in cui viviamo.
Le nostre responsabilità sono sempre personali, nel bene o nel male. In caso contrario saremmo allora tutti indistintamente stupratori e assassini.
Invece, la realtà è ben più complessa ed articolata.
Importante è dire a questo punto che le mostruosità della società patriarcale non riguardano solo quel modello sociale.
La atavica società matriarcale, tanto decantata ad minchiam, che ci illude di un passato remoto e favoloso dove si viveva tutti in pace, senza differenze di genere, dove regnava la pace e l'uguaglianza, è puro PENSIERO MAGICO, lo stesso identico e speculare di quello patriarcale che ne rappresenta solo l'evoluzione e aggiornamento.
La società matriarcale come sostiene Masoch e Jung era legata alla civiltà rurale e agricola primordiale, che viveva di riti sacrificali di sangue, di infanticidi e quant'altro.
Non è mai esistito un mondo dove la violenza fosse bandita, ogni organizzazione sociale, anche la più orizzontale, ha sempre avuto totem e gerarchie, quindi i suoi capri sacrificali.
Mettiamoci il cuore in pace, l'umanità contempla il male e la sopraffazione del prossimo.
L'umanità contempla la possibilità che il male si compia per il dominio sul prossimo, con buona pace della paccottiglia new-age che ci vorrebbe tutti candidi e puri come nella pubblicità del Mulino Bianco (che è un simbolo sia maschile che femminile).
Le iniziative politiche scaturite dall'ultimo femminicidio mi fanno abbastanza orrore. Mi ricordano le volontà di quei governi inglesi che, in Arancia Meccanica, volevano distopicamente ESTIRPARE il male dalla natura umana, ovviamente non riuscendoci.
E' questo delirio prometeico, dal positivismo in avanti adottato dal sinistrismo più bieco, ignorante e materialista, di voler cambiare la natura umana nel profondo, cosa che ogni volta si mostra non possibile ed una iattura per l'umanità.
Una chimera inseguita prima dal conservatorismo religioso (nel sud del mondo ancora purtroppo presente attraverso l'islam), poi dall'intellettualismo illuminista progressista in maniera uguale/opposta.
Da notare che, nei paesi nordici dove la cultura patriarcale è molto meno sentita se non bandita, i femminicidi sono molto più alti che nei paesi mediterranei. Questo per dire che entrano in campo gli archetipi delle etnie e dei popoli, molto più radicati nel nostro corredo animico, nel nostro microcosmo profondo.
Non basta scagliarsi contro un dato sistema, per carità, giusto condannare tutte le derive millenarie maschiliste e sessuofobiche del patriarcato, ma limitarsi a questo è sbagliato e antistorico.
Si rimane intrappolati nella stessa divisione, quella si passatista, tra fazioni, mentre qualcuno più in alto ci specula alla grande.
Il rito finale è proprio questo, quello di dividere l'umanità tra buoni e cattivi, un po' come facciamo tifando Israele o Palestina, e magari ci accorgiamo che, talvolta, le motivazioni sono più complesse e sofisticate di quelle espresse volgarmente dai media e/o dall'astinenza da rogo delle masse che aspettano il NUOVO RITO SACRIFICALE accettato e condiviso.
Il problema non è un modello piuttosto di un altro, ma il concetto di dominio sul prossimo e del palinsesto delle regole sociali che legittimano la sopraffazione tra umani.
Il problema è l'oracolo, qualunque esso sia, femminile o maschile.
Il problema è interiore, più profondo, forse, semplicemente più umano!






mercoledì 15 novembre 2023

CONFORMISMO MEDIATICO SULLA GUERRA DI INCIVILTA'

 


Oggi viene mostrata la foto di soldatini israeliani che occupano un sedicente parlamentino di Hamas, sito ovviamente sotto un ospedale precedentemente bombardato, un fake colossale di propaganda della più bieca, confezionato per cervelli fritti.
Non è mai una bella cosa quando militari occupano una sede politica, anche fosse quella di Hamas, a prescindere dalla veridicità o meno dell'operazione. 
Il segnale che si vuol veicolare è quello della supremazia dell'esercito sulla politica, sul fatto che non esistono altre strade per affermare una presunta libertà di popoli eletti versus popoli di straccioni.
Gli unici assenti sono i morti del cosiddetto esercito di Hamas, quello un tempo voluto dalla destra neocon USA e israeliana, per legittimare situazioni come questa, puntualmente accaduta, dopo un finto/vero attentato, ma in accordo con i servizi del presunto nemico.
Qui l'unico nemico delle varie fazioni in campo sono i civili, questo è il messaggio neanche tanto velato che si vuol far accettare. 
Non c'è veramente una foto, un video che ritragga miliziani di Hamas uccisi dagli israeliani, solo civili massacrati e palazzi distrutti dalle bombe.
Siamo a circa 12 mila civili morti, dei quali circa 5 mila bambini. Quanto deve durare questa mattanza?
Ecco, ai nostri giornalisti non pare fregare assolutamente nulla di questo. 
Secondo questi sedicenti "democratici liberali" è il naturale sacrificio che bisogna accettare dopo l'attentato di Ottobre da parte dei terroristi. 
Mentre per la pandemia il coro ultras conformista pro-vaccini e GP, era quasi tutto appannaggio della sinistra, fino ai finti liberali di FI, oggi, lo stesso coro conformista sulla guerra è tutto appannaggio della destra. 
Due egregore scatenate all'uopo, a seconda dei desiderata del momento, due tappe diverse ma uguali,
Sembra che la sovragestione, per far avanzare l'Agenda, abbia prima scelto i progressisti in campo sanitario, sul famigerato Green ed altre amenità, poi sia scesa direttamente in campo attraverso super Mario Draghi per riordinare ed incassare il tutto, infine, sia stata in qualche modo favorita la destra come sentinella e cane del padrone USA, per gestire le guerre in corso, per spostare l'asse politico verso un premierato populista, da utilizzare in termini più autoritari, come prevedeva il Piano di Rinascita Nazionale del servo massone e fascista Gelli. 
Ogni fase è gestita da una fazione politica, una vera e propria staffetta che deve affermare l'illusione della democrazia, ed ognuna che si occupa di precise tematiche per conto della sovragestione. 
Uno schema matematico, direi scientifico e, soprattutto, rodato da decenni. 
Quando qualche nostro cameriere esce fuori dai binari, arriva il tecnico a riparare il danno. Un sistema ben oliato che non trova alcuna opposizione.
Oggi tutti i giornalai di destra, più qualche liberal progressista, sono a favore dei bombardamenti indiscriminati sui civili, giustificano il genocidio in atto, dicono che anche quello è colpa di Hamas.
In Italia, paese particolarmente conformista e servile, il circo mediatico è nauseabondo e osceno, quasi pornografico. Sembra esserci un atteggiamento razzista nei confronti di alcuni popoli, mi ricorda il ventennio questo modo di porsi nei confronti di tanti civili massacrati, dove pochi morti sembrano contare più di tanti altri.
A loro interessa più la sorte di 200 ostaggi, alcuni uccisi peraltro a causa dei bombardamenti israeliani, della morte di 12 mila civili, tra i quali 5 mila bambini palestinesi, la cui unica colpa è quella di abitare in un lager a cielo aperto gestito da forze autoritarie e straniere.
Li senti blaterare sul fatto che i palestinesi non si siano mai opposti ad Hamas e si siano lasciati comandare da terroristi. Allora, vorrei vederli io in fila indiana, tutte queste scimmiette ammaestrate (evito la lista, tanto le facce si conoscono), a vivere in Palestina in quelle condizioni, sotto la minaccia di morte ogni secondo che passa, vorrei vederli io, tutti questi miserevoli giornalai liberali, trasformarsi e sgomitare con bava alla bocca, come novelli kapò del nuovo padrone.
Ma proviamo ad analizzare il loro retro pensiero con ipotetiche domande, anche se ben sappiamo sia viziato più dalla pecunia che dalla moralità.
Secondo i sostenitori delle forze del bene, le milizie di Hamas sarebbero chiuse nelle case di Gaza aspettando dall'alto le bombe intelligenti, annunciate in mondovisione?
A cosa serve fare tabula rasa della città di Gaza, sterminando migliaia di civili, quando i suoi capi sono altrove?
Le armi di Hamas sono sottoterra, ovunque, tranne dove è stata spianata la Palestina. Secondo voi, Hamas avrebbe lasciato le postazioni belliche sotto scuole e ospedali, ben sapendo che sarebbero state bombardate, o le avrebbero spostate altrove?
Secondo voi, le Intelligence israeliane ed occidentali non lo sanno e si muovono nel buio?
E se lo sanno, allora, perché continuano a massacrare la popolazione, è quello lo scopo, lo sterminio di massa? 
Perché nessun analista parla di azioni di Intelligence contro i capi di Hamas in Qatar o in Libano? 
Perché nessuno vuole tagliare la testa alla piovra in Qatar?
Se fosse un film, sembrerebbero d'accordo nel preservare la testa dell'organizzazione, non fosse altro che Hamas è stata voluta dalla destra israeliana, proprio per legittimare future rappresaglie, utili solo all'allargamento dei confini sulla striscia che nei decenni si è sempre più ridotta, dando contentini economici ai papponi che stanno dietro i Fratelli Musulmani.
Come mai un bel giorno i terroristi di Hamas sono riusciti ad entrare oltre il confine e massacrare 1300 israeliani?
Chi li ha fatti entrare oltre una barriera che rileva elettronicamente anche il passaggio di un insetto?
Li ha fatti entrare lo spirito santo?
Si erano scordati di attivare l'allarme? 
O, forse, proprio il Mossad, come logico sia, ha permesso tutto ciò per aver la scusa di fare un bel massacro in Palestina?
Se guerra deve essere, allora ci siano due eserciti a confronto, non un esercito contro una popolazione inerme. 
Questa si chiama OCCUPAZIONE!
Dovrebbe essere nell'interesse di Israele eliminare i capi terroristi di Hamas.
Non vogliono liberarsi di Hamas una volta per tutte uccidendo i loro capi? 
Perché il mondo dei BUONI non fa l'embargo contro il Qatar, chiedendo la testa dei loro capi?
Nessuno ne vuole parlare! Il circo mediatico italiano sta difendendo l'indifendibile, trincerandosi dietro l'antisemitismo. 
Capite il livello di delirio e cortocircuito in cui viviamo?
Di questo passo state sicuri che le prossime 72 generazioni di arabi palestinesi saranno purtroppo antisemite.
Io mi sento particolarmente impotente, allora sventolo bandiera bianca, non sul ponte, ma dentro il mio cervello. 
Sono veramente esausto di tutta questa irrazionalità, di questa crudeltà e, soprattutto, di questo lurido conformismo italico sulla pelle dei civili, sulla pelle dei bambini. 
Lo devo dire: FACCIAMO VERAMENTE SCHIFO!



lunedì 6 novembre 2023

SUB-PALESTINA E INTERESSI SOTTERRANEI

 



Ho preso in prestito questa immagine da un video-game, perché rende l'idea di come sia organizzata la SUB-PALESTINA.
La Striscia di Gaza è lunga 40 km e larga nel suo punto più esteso una decina di km, ma la parte più interessante sono i 500 km sottoterra dove pare esserci il centro operativo e militare di Hamas.
Fino a 45 metri di profondità, alcuni analisti di Intelligence dicono 80 metri ed almeno 8 piani, alcuni alti una decina di metri per i convogli, i missili e gli armamenti di ogni genere.
Allora, pensare di eliminare Hamas che, solo in parte, si organizza nell'oltretomba, per il resto si nidifica nei paesi arabi come il Qatar, significa solo una cosa, fare tabula rasa della Palestina, eliminare fisicamente almeno metà della popolazione (fare una riserva indiana con la rimanenza), e ricostruire una striscia israeliana con i soldi occidentali e dei vari Fratelli Musulmani che giocano su più piani contemporaneamente.
Perché dubito che i militari israeliani scenderanno nelle viscere della terra, debellando tutti gli armamenti, arrivando fino alla tana centrale del nemico, se non al costo altissimo di migliaia di soldati. Per distruggere la Sub-Palestina ed il suo labirinto di 500 km, occorrerebbe radere al suolo tutta la Striscia di Gaza.
Questa è l'idea che vogliono perseguire? Perché se è questa la volontà, andiamo incontro a un genocidio o, nel "migliore dei casi", a una deportazione di massa.
Perché non colpire direttamente i vertici apolidi di Hamas che risiedono in altri paesi come il Qatar? Forse non è Hamas l'obiettivo principale, ma solo il mezzo per occupare "legalmente" nuovi territori.
Diciamola tutta, lo scopo ultimo per Israele, ovviamente nella sua attuale governance di estrema destra, è creare una nuova colonia industriale e portuale che possa sfruttare a pieno i grandi giacimenti petroliferi siti a pochi km dalla costa palestinese che si insidiano fino a 5 km di larghezza all'interno. Pare ci siano giacimenti imponenti e tra i più grandi del mediterraneo, quale miglior occasione per occupare definitivamente territori così strategici?
Già oggi i palestinesi sono interdetti allo sfruttamento di gas naturale al largo delle loro coste, ma il problema in questo caso sarebbero i principali "sostenitori" della Palestina come i turchi ed anche i russi, intesi come competitors degli israeliani e dei loro partners.
L'ENI è coinvolta nel progetto e ciò è noto a tutte le potenze planetarie, non è certo un segreto, anche se viene taciuto dai media occidentali, nonostante sia dibattuto perfino nei giornali di opposizione israeliani.
Questo petrolio sarà gestito da Israele e da alcuni paesi arabi in affari con gli USA, il tutto sulla pelle dei palestinesi.
L'Egitto dovrebbe quindi ospitare la maggioranza dei palestinesi deportati, creando zone per i profughi, in cambio di importati aiuti economico-militari. Si vogliono ridisegnare i confini e aggiornare i rapporti di forza economici in tutto il medio oriente.
In fondo, Hamas è una creazione di sezioni di Intelligence israeliana in join venture con i Fratelli Musulmani collegati alle lobby occidentali. Talvolta viene utilizzata proprio per giustificare nuove guerre, nuovi conflitti, nuove colonie, nuovo sfruttamento industriale, in relazione ai ruoli geopolitici che stanno per essere riscritti.
Il popolo palestinese, che nulla c'entra con gli attentati del 7 ottobre scorso, è quindi schiacciato da una parte e dall'altra, dai bombardamenti a tappeto che hanno massacrato 10.000 civili e il fronte di Hamas, che impedisce loro di fuggire a sud della striscia, minacciandoli di morte.
Un inferno dentro un altro inferno, ecco perché bisognerebbe iniziare a puntare l'attenzione seriamente su questo dramma che potrebbe allargare il conflitto in corso.
Fortunatamente, da più parti nel mondo e perfino dentro Israele, si stanno moltiplicando le manifestazioni di pace e contro questa guerra asimmetrica.
Diverse personalità politiche, intellettuali, personaggi influenti, iniziano a criticare l'intervento militare israeliano che non rispetta nessuna convenzione dei diritti umani
Gli stessi USA, l'ONU cercano, forse ipocritamente, di moderare l'intervento, ma per ora con evidenti scarsi risultati. Se questi miti consigli avranno un seguito e prevarrà la moderazione, forse il destino dei palestinesi, ma anche del popolo israeliano, non sarà segnato, al contrario, non vedo vie d'uscita, se non un potenziale allargamento della cosiddetta guerra di civiltà, una crescita dell'antisemitismo e, probabilmente, nuovi attentati terroristici.