lunedì 31 ottobre 2022

L'AGENDA NERA E' SEMPRE STATA NERA


                      

L'agenda della sovragestione va avanti, procede per tappe e sceglie il proprio governo in base al momento storico.
Per questo motivo Draghi ha sottoscritto che QUALSIASI governo futuro avrebbe svolto perfettamente l'agenda, così ha benedetto simbolicamente la Meloni.
In fondo per la sovragestione non cambia nulla, e questo nulla quantico rappresentato dalla politica è pure plasmato, manipolato ed eterodiretto dall'alto.
Questo perché l'agenda in questo momento richiede una stretta sulle cazzate per alimentare la sua propaganda reazionaria, richiede il braccio di ferro sugli studenti, sui ragazzi che vogliono divertirsi o sui migranti. Lo fa per mandare un messaggio, creandosi un'identità che non può avere su altri fronti.
L'autoritarismo delle sinistre si è concentrato sul lockdown, sull'obbligo vaccinale, sul mandare a casa milioni di lavoratori senza stipendio perché non si piegavano ai diktat sanitari, sul GP, terrorizzando l'intera popolazione, non fornendo cure disponibili successivamente concesse.
L'autoritarismo delle destre si concentrerà sulle conseguenze causate dalla pandemia, dalla sua nefasta gestione, dalla crisi economica, bellica ed energetica che ricadranno sulla popolazione.
Quale miglior governo per la sovragestione è quell'esecutivo che sarà legittimato ad usare il braccio di ferro per scongiurare futuri e potenziali autunni caldi? Anche solo nella percezione popolare, sapientemente amplificata dai media, per accreditarsi forte e giusto (sempre con gli ultimi ovviamente).
PianteDosi, nome omen, inizia dal basso come consuetudine sbirresca, per fomentare la propaganda del cosiddetto ordine pubblico tanto paventata dall'orgoglio destroide, partendo dagli studenti manganellati alla Sapienza, iniziando a proibire i Rave Party, per farsi le ossa e presentare all'opinione pubblica che la PACCHIA E' FINITA, quindi mandando un messaggio a tutti i naviganti per eventuali manifestazioni di dissenso alla governance neoliberista, che rimane tale a prescindere.
PianteDosi ha mostrato il suo biglietto da visita per esorcizzare future sommosse che, probabilmente in Italia, aggiungo purtroppo, saranno minoritarie rispetto a quello che è successo in Francia con i Gilet Arancioni.
Ora è il momento delle destre per arginare le conseguenze dell'agenda del Big Reset, perché le sinistre hanno già svolto egregiamente il loro compito per tutto il resto ed ora non servono più. Oggi le possibilità che un governo di destra può offrire all'elite apolide sono complementari a quelle passate.
Detto questo, va ricordato che anche i governi precedenti di centrosinistra, tecnici e di centrodestra, hanno sempre manganellato gli studenti, hanno proibito rave party, hanno finanziato i lager libici per la gestione criminale di migranti, per non citare le manifestazioni portuali e non contro il GP, che furono gestite piuttosto violentemente dallo Stato.
Quindi la differenza sostanziale tra i precedenti governi e quello attuale, dipende esclusivamente dalle peculiarità dei soggetti preposti alla gestione in una data fase politico-sociale.
In realtà, nulla cambia, tutto va avanti, passo dopo passo e si aggiorna al momento storico, sempre tenendo conto, ovviamente, che possiamo peggiorare perché non c'è mai fine al peggio.
Inoltre, tenendo conto che gli italiani rimangono un popolo di sudditi che si accontentano dello sport per sublimare la propria condizione di inferiorità, ai quali pesa il culo scendere in piazza.
L'agenda nera è sempre stata nera...





venerdì 14 ottobre 2022

OK BOOMER ???



Shitstorm, sex worker, dissing, cringe, chad, boomer...
Perdindirindina, perché bisogna necessariamente preferire termini anglofoni a quelli italiani?
Perché devo dire sex worker e non prostituta?
Perché questo trionfo dei termini cari al pensiero mercantile neoliberale che colonizzano l'immaginario globale, rifiutando quello locale?
Perché devo dire Riders?
RIDERS ON THE SHITSTORM? cit. Le Porte
Per rendere più figo ed edulcorare lo sfruttamento capitalista dei lavoratori?
Si, il motivo è questo, e ciò è veramente terribile, perché ad assumere massivamente questo paradigma linguistico è il giovanilismo della generazione Z (che brutta espressione), è la cosiddetta sinistra arcobaleno del futuro, che poi tale non è, semmai una mera facciata indistinta e confusa, strumentale al mercato globalista, alla reazione e quindi al nazionalismo dei più forti che, giustamente dal loro punto di vista, impongono e pretendono la loro lingua nazionale.
La cosa triste è che la maggioranza di neologismi anglofoni assunti acriticamente dai giovani nel linguaggio quotidiano dei social, non viene sempre dal basso, dalla strada, ma da specifici think tank di vere agenzie di vecchi BOOMER che, ad effetto domino, lanciano mode e modi di dire. Quindi, la GENERATION Z, o X, utilizzerebbe inconsapevolmente un linguaggio artificiale preparato paradossalmente proprio dai loro giurati nemici immaginari, quelli accusati di fare la paternale (e la maternale?).
Il nuovo è realmente un prodotto del vecchio che si ricicla, sappiatelo.
Non si mette in discussione il sacrosanto diritto e dovere di mettere in discussione il passato, migliorando il presente, perché è sempre esistita e sempre esisterà una lotta generazionale sulla visione del mondo, sul linguaggio, sui valori condivisi, ma il discorso della sottomissione culturale, che nulla c'entra con il sano e legittimo conflitto tra il vecchio ed il nuovo, dell'adozione forzata di neologismi anglofoni, endemici all'ideologia dominante turbocapitalista.



La sostituzione sistematica di parole latine con parole inglesi, cambierà non solo il nostro linguaggio, deprimendolo, ma nel corso del tempo muterà il pensiero delle persone, sempre più facilmente assoggettabili alle dinamiche culturali di slogan di facile presa che non necessitano un'elaborazione astratta complessa. Una sorta di regressione linguistica e culturale, perché sicuramente l'inglese si presta meglio della lingua italiana a rappresentare immagini e sentimenti, perché è una lingua veloce, contratta, più onomatopeica e pop della nostra. Una lingua vincente perché è storicamente la lingua dei mercanti, dei coloni, della pre e post-industrializzazione.
Siamo passati dal terribile mito fascista di "GIOVINEZZA" che decantava la forza di una giovane nazione pronta a sacrificarsi e morire per il Duce senza chiedersi il perché, al giovanilismo nichilista arcobaleno, pronto ad accettare di morire simbolicamente per la patria di qualcun altro (ineluttabile globalismo), senza sapere il perché.
In pratica l'evoluzione del sentimento del suddito, da illusorio protagonista sacrificato all'altare della patria, ad illusorio numero sacrificato all'altare della modernità e della tecnica di un eterno presente (leggi neoliberismo).
Sempre suddito rimane, nonostante gli sia stato suggerito essere manager di se stesso, in modo da non percepirsi umile proletario sfruttato. Con le parole si illude, ci si illude, si trasforma il pensiero, si plasma l'immaginario collettivo che si materializza nella società in cui viviamo.

Ci sono forme espressive che effettivamente non hanno un esatto corrispettivo e suonano meglio in inglese, francese, spagnolo, e per carità, è giusto, comodo, pure divertente usare talvolta certi neologismi anglofoni perché possono arricchire e svecchiare il lessico. Anch'io ne faccio uso, per quanto parsimonioso.
Però non ha senso forzare questo paradigma, sostituendo termini di per sé già esplicativi con altri anche quando non serve, quando non se ne sente affatto il bisogno, così solo per moda, conformismo, pigrizia mentale ed accettazione supina di quello che viene imposto come forma linguistica ineluttabile ed incontrovertibile.
Forse perché i termini nostrani vengono percepiti più cacciottari, provinciali?
Forse perché soffriamo un po' tutti della sindrome del colonizzato?
Forse perché siamo un po' ignoranti ed esterofili? 
Forse perché siamo un po' razzisti con noi stessi e ci vergogniamo della nostra storia (come se quella americana ed inglese fosse migliore)?
La risposta è semplice e risiede nel fatto che si parla solo e sempre la lingua del vincitore, ed i sudditi si adeguano senza porsi troppi problemi. Quindi adeguatevi e conformatevi tutti al linguaggio del nuovo padrone, lo stesso di prima.
OK BOOMER???




mercoledì 12 ottobre 2022

BUONA ANARCHIA INTERIORE A TUTTI


Rispetto agli attuali schemi ideologici delle cosiddette elite e dei cosiddetti dissidenti delle elite, io mi pongo sovente sopra e li guardo dall'alto. Ciò non significa avere un pensiero aristocratico, anzi, è una posizione assai scomoda, non significa non sporcarsi le mani, anzi, l'esatto contrario, perché questo attirerà su di me critiche da ogni latitudine, e la mia posizione, insieme a quella di pochi "eretici e perdenti" come me, si presta ad essere bersaglio condiviso in una lotta donchisciottesca senza fine. Rivendico l'individuo come massima espressione umanista e sovranista del mondo, la mia è visione realmente anarchica e solitaria. Sono contro, semmai, l'individualismo che ne rappresenta la caricatura. Sono contro qualsiasi gruppo umano chiuso, prediligo una visione orizzontale e non gerarchica del mondo. Pensiero che diventa auspicabilmente pensiero collettivo, al contrario diventerebbe, come la storia purtroppo insegna, paradigma alveare, quindi reazione, conformismo e poco importa sia rosso, nero o bianco.

Sono da sempre contro tutti gli ISMI, che appartengono per natura alla reazione, privilegio un pensiero olistico, di visione d'insieme, e non perseguo la divisione di una visione a compartimenti stagni della società, del mondo.
Mi chiedo sempre PERCHE' devo fare o non fare una determinata azione, me lo chiedo ogni secondo che respiro, dialogando con me stesso, scindendomi in un dialogo folle quanto profondo.
Il PERCHE' individuale prevede un pensiero pneumatico e collettivo, il COME collettivo prevede sempre un livello più ilico ed alveare. Entrambi sono necessari, ma nel giusto ordine, al contrario diventano sottomissione e, nel miglior dei casi, adesione conformista al pensiero comune.
Il mio è un percorso doloroso, che porta sovente alla depressione, proprio in virtù della mia non appartenenza al pensiero vigente, qualunque esso sia.
Una lotta interiore che vincerò perdendo e perderò vincendo.

Detto questo, buona anarchia e lotta interiore a tutti voi!!!



martedì 4 ottobre 2022

IL CAPRONE DEL DRAGO


Super Mario va a New York per un festa in suo onore. Il premio è il World Statesman Award (statista dell’anno), in occasione della 57° edizione dell’Annual Awards Dinner della Appeal of Conscience Foundation, per la sua “lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale”, come ha spiegato il rabbino Arthur Schneier, presidente e fondatore della fondazione.

È interessante visionare questa FESTA d'autore, dove i potenti della Terra ed i rappresentanti di tutte le religioni, riuniti e compiaciuti del loro ruolo nel mondo, premiano il fido araldo Draghi per essere riuscito a svolgere il suo dovere globalista, ristabilendo l'ordine costituito ed il ruolo ancillare della colonia italica.
Il premio previsto è un caprone di cristallo, o meglio, le corna di un caprone. No, mi correggo, è una colomba stilizzata, le cui ali sono IDENTICHE alle corna di un bufalo americano.
Cosa significa questo premio così peculiare?
1- Significa che Draghi è una capra, inteso nell'accezione sgarbiana del termine?
2- Significa un bel "benvenuto nel club dei veri CATTIVI. Hai vinto il tuo oscar alla carriera. Si, bravo, ma alla fine sei solo un nostro umile cameriere"?
3- Significa: "stiamo arrivando e non ci nascondiamo più all'opinione pubblica, è giunta l'ora dell'apocalisse, si salvi chi può?"
Magari è solo uno scherzetto di qualche artista illuminato che gioca con i simboli, ben sapendo che se ne parlerà ovunque.
Questa premiazione con i suoi Kissinger e tutta la truppa gerontocratica di cornuti, mi ricorda il finale di Rosemary's Baby, dove tutta la setta al completo celebrava la venuta dell'anticristo, ma anche la festa degli "Illuminati" di Shining o una sorta di prequel di Eyes Wide Shut, della serie "cosa è successo il giorno prima".
Sembra anche una barzelletta, un meme di quelli che vediamo quotidianamente in rete, invece è tutto vero. Il cosiddetto satanismo, termine forse improprio e volgare, ma rende l'idea, celebrato un po' da tutti i festanti di ogni culto, ma presentato come entità filantropica per l'uguaglianza, la pace e la prosperità (la loro), rappresenta il DEEPSTATE di tutte le religioni, il back-office della piramide delle piramidi del potere, una sinergica quanto ancestrale comunione di intenti, una vera e propria fede religiosa, altro che elite atea e materialista.
Tutto alla luce del sole, perché i complotti sono finiti, con buona pace degli ufficialisti che gridano al gombloddoh, perché tutto deve essere fatto accettare ai sudditi, tutto ora deve essere metabolizzato. 
Andando più a fondo nel significato della statuetta di cristallo boemo, compreso ed accertato che trattasi di una colomba con ali a forma di corna di bufalo, possiamo dire che rappresenta l'unione degli opposti. Dio e l'uomo, l'alto e il basso, il cielo e la terra, ovvero, lo scudo di David, la stella esagonale. 
Un sigillo che determina per chi non l'avesse ancora compreso, chi conta realmente nelle stanze della redrum.
La domanda finale è: ma al World Statesman Award non potevano scegliere un trofeo un po’ più rassicurante? Una coppa del nonno, come quelle dei tornei di briscola, oppure un bel vaso – che poi la signora Draghi ci mette le sue belle rose rosse – o una innocua targa di ottone? 
“Al Marione nostro, tutti i leader del mondo, con sincero e cornuto affetto”.