martedì 23 novembre 2021

L'UNO-DIO CHE DOVREBBE GOVERNARE IL MONDO



Interessante la visione massonica neo-aristocratica del Gran maestro Di Bernardo.
Sostiene, rivela, caldeggia ed auspica una iperglobalizzazione governata da l'UNO-DIO, una sorta di demiurgo a metà strada tra monarchia, transumanesimo, comunismo ed iperliberismo.
Cina per quanto riguarda l'aspetto di controllo capillare della società e della cancellazione dei diritti e del dissenso democratico. Transumanista per quanto riguarda il modello tecnologico che dovrà superare un umanesimo stantio e logoro, andando a sostituire i lavoratori con le macchine, con una sorta di elemosina di Stato, di cui il Reddito di Cittadinanza è stato il primo testing nazionale.
Iperliberismo per quanto riguarda il modello economico complessivo e la capacità di pochi di speculare sulla massa.
Monarchia per quanto riguarda il lignaggio da tramandare, in una sorta di compiaciuta restaurazione neofeudale.
Interessante, perché conferma la linea sottile del potere che si è andata a consolidare negli ultimi decenni tra elite massoniche reazionarie occidentali e la governance cinese.
E' la visione di Crisis of Democracy redatta dagli ambienti conservatori massonici fin dagli anni 70 ed oggi giunta a compimento.
Meglio dei Protocolli dei Savi di Sion che, più in termini di debunking ante-litteram, avevano preconizzato questa trasformazione in un falso storico molto realistico.
L'importante è prendere il peggio di ogni sistema, perché il potere la sua lotta di classe l'ha vinta da tempo.
Del comunismo cinese l'aspetto oscurantista e repressivo, del liberismo il modello economico oppressivo, della monarchia l'aspetto del sangue da tramandare da padre in figlio.
Questo spiega e chiarisce anche il passaggio dei vertici comunisti cinesi degli ultimi 40 anni e dopo Mao, alle massonerie reazionarie occidentali, il grande ritorno delle Triadi, e le cosiddette convergenze parallele tra USA e Cina, in una falsa dicotomia sostanziale, nonostante ufficialmente sia mostrato uno scontro di civiltà.
Ci rivela l'ovvio, che questa sarà solo la prima di una lunga serie di pandemie globali, necessarie a fondare il nuovo impero guidato da un condottiero alato, che mi ricorda qualcosa che inizia con l'H e finisce con la R.
Ci rivela sotto le righe che questa pandemia è stata benedetta ed auspicata dal potere, quindi voluta e concretizzata.
Ci rivela quello che molti sapevano o sospettavano, che non c'è nulla di sanitario in questo paradigma paranoico, ma solo una volontà di trasformazione del capitalismo nazionale in qualcosa di più grande e definitivo che sia in linea con i tempi.
Ci conferma il reset in atto che, nonostante l'evidenza imbarazzante, ancora l'attuale sinistra fatica a vedere per non ammettere di essere sempre stata manipolata; ancor peggio della maggioranza silenziosa populista di un tempo, essendo diventata lei stessa maggioranza silenziosa piccolo borghese di questo tempo.
Ma la cosa più terribile, sconcertante, direi intimamente autoritaria e parareligiosa, è la volontà che il mondo sia governato da un unico potere centrale definito l'UNO-DIO.
L'UNODIO???
Da un lato si prospetta la distruzione delle religioni e della spiritualità, non per auspicare un nuovo umanesimo, una coscienza superiore, ma per superarlo da destra, attraverso una società alveare dove l'individuo appartenente al popolo (non loro che invece potranno continuare ad essere beatamente individualisti) non conti nulla e sia solo un numero, un ingranaggio, talvolta obsoleto da non preferire alle macchine.
L'UNO-DIO diventa così la nuova religione senza manco una speranza di redenzione, il nuovo oracolo dove tutto è prestabilito e scritto, ma dove tutto continua ad essere terribilmente religioso ed oscurantista.
Io penso che se questo l'avesse scritto David Icke o qualsiasi altro cospirazionista, ma anche qualsiasi romanziere distopico, avrebbe come minimo rischiato un TSO, invece, ce lo dice beatamente questo vecchietto arzillo dagli occhi a spillo, seduto su una poltrona, non ancora un trono, con tono pacato, compassionevole come se tutto ciò fosse ineluttabile.
Di Bernardo è l'esempio che non esiste nessun complotto (non ce ne vogliano gli anticomplottisti stile WUMING, infognati in una sterile retorica automasturbatoria anni 90), perché tutto è palese, dichiarato ed agito.
Questo è il mondo visto da un Fratello neo-aristocratico.
In questa visione, al contrario e per quanto possa valere, io mi colloco al suo opposto geometrico, ed auspico una nuova Carboneria che faccia da contraltare a questa visione delirante ed implosiva, e che sia esplosiva in tutti i sensi.







1 commento:

  1. L'intervista risale all'agosto 2020. Oltre un anno. Nel frattempo le cose sono andate avanti, credo nel verso auspicato da Di Bernardo

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