martedì 31 marzo 2020

SCHIAFFO A BIG PHARMA...


Siamo in quarantena da quasi un mese e continuano i decessi attribuiti a covid-19.
Il virologo Tarro sostiene che i decessi per CoronaVirus rappresentano solo il 2% dei decessi totali, ad oggi 12.000, quindi il 98% sarebbero morti per altre cause e conteggiati forzatamente per giustificare le decisioni epocali prese dal nostro Governo e, ad effetto domino, anche dalla maggioranza dei governi del resto del mondo.
Però, e nonostante i numeri siano ancora molto alti, da oggi è completamente cambiata la comunicazione dell'ISS e dei media, molto più pacata, tranquillizzante, speranzosa e meno allarmistica. Conseguentemente è cambiata e di molto la percezione del problema da parte dei cittadini, e questo lo si evince dai post e dai commenti sui tanti social dopo certe dichiarazioni, così il problema appare un po' diverso, anche se per molte persone la misura è colma.
Addirittura ed in forte contraddizione con le misure fino ad ora intraprese, si è parlato di parziale apertura, di concessioni sulle uscite da fare con i figli, forse pure per fare jogging, e si è vociferato che, probabilmente, verso fine Aprile riprenderanno molte attività, se le cose dovessero continuare così, e che siamo finalmente tutti ottimisti perché il peggio sarebbe passato.
In realtà, da circa una settimana, i cosiddetti decessi per covid-19 sono alti e stabili, perché allora questo cambiamento ulteriore e repentino di programma?
Sicuramente perché stanno tutti comprendendo che l'economia sta crollando e che in molte parti del paese questo blocco non è più sostenibile per mille ragioni.
I virologi di Stato, giustamente dal canto loro, avvertono la politica che non bisogna esagerare in ottimismo, perché questo andrebbe a vanificare tutti gli sforzi intrapresi fino ad oggi.
Mi vien da dire che hanno ragione, dal punto di vista di chi ha sempre spinto per una quarantena, è logicamente assurdo mollare proprio adesso, sarebbe un grande errore e andrebbe a contraddire le decisioni precedenti, proprio in questi giorni abbiamo avuto quasi mille morti quotidiani, sarebbe appunto un controsenso.
Cosa ha ottenuto la quarantena? Secondo me nulla o poco più, perché il virus era già partito da Febbraio e quindi ogni provvedimento preso successivamente è stato comunque tardivo, anche dal punto di vista dell'ufficialismo, e poi perché i maggiori decessi sono avvenuti proprio in regime di quarantena. Capisco i primi decessi della prima decade di quarantena, attribuibili a contagi avvenuti 10/15 giorni prima, ma i decessi degli ultimi giorni ci raccontano un'altra storia, perché questi decessi sono avvenuti all'interno di una già avviata quarantena. Sono stati paradossalmente contagiate più persone durante gli ultimi 10 giorni che prima della quarantena, a meno che il virus possa rimanere in latenza per più di 20 giorni. Qualcosa non torna, anzi tutto non torna, perché a rigor di logica sarebbero dovuti diminuire i morti, almeno ora. 
Invece 3 giorni fa abbiamo superato 1.000 decessi, di gente che probabilmente è rimasta contagiata durante la clausura.

Lasciando perdere queste vistose incongruenze, negli ultimi giorni abbiamo scoperto grazie alla rete, alle riviste scientifiche internazionali e poi, incalzati dai fatti, anche in TV, che esistono da tempo cure per il covid-19.
Lo dicono candidamente dopo quasi 3 mesi di ritardo, aspettando i diktat degli scienziati del Patto Trasversale della Scienza, che pur sapendolo, pur essendone a conoscenza, hanno taciuto sui media, mentre si poteva evitare di saturare ospedali, di implementare cure sbagliate e, soprattutto, di far crollare l'economia. Salvo poi parlarne ora sui Talk-Show televisivi, come se nulla fosse, in grande ritardo, per evitare brutte figure, anzi, attribuendosene il merito. Ora parlano di un farmaco noto, di ben 70 anni fa; evidentemente qualcuno si è improvvisamente ricordato che esiste qualcosa che possa limitare il danno.
Al posto di fare inutili quarantene, dato che il Governo, grazie all'Intelligence, era informato già dai primi di Gennaio sulle potenzialità del contagio avvenuto prima in Cina ed ha aspettato due mesi senza attrezzarsi su come reperire posti letto e macchinari dedicati, produrre mascherine, organizzarsi ed avere un piano preciso d'azione, più semplicemente, si sarebbe potuto introdurre quei farmaci, almeno per iniziare a combattere questa influenza virale.
In Francia lo aveva per tempo indicato il professor Didier Raoult, inizialmente ritenuto un ciarlatano, poi riabilitato a proferire parola.
Invece, alcuni virologi negligenti quanto seguiti, attraverso la complicità degli stessi media, hanno talmente condizionato e ricattato i nostri ignavi governanti che, per pararsi il culo, hanno scelto la via più facile e sicura legalmente per loro, ma più pericolosa per la comunità, aumentando indirettamente il numero di contagi con provvedimenti assurdi e nettamente peggiorativi.
Infatti gli ospedali hanno allargato il bacino dei contagiati, quando bastava attrezzarsi farmacologicamente al proprio domicilio e magari ricoverare solo persone in pericolo di vita.  
La situazione sarebbe stata completamente differente, le cose sarebbe andate in modo diverso e ci saremmo evitati questa sciagura.
Hanno evitato scientemente di parlare di altre cure, "alternative", in realtà, solamente diverse dai loro paradigmi vaccinali del futuro, hanno così perso tempo facendo solo propaganda ed allarmismo.
Sarebbe bastato, quindi, utilizzare le cure che oggi INCREDIBILMENTE stanno emergendo ed avremmo risolto molte problematiche come negli anni passati, dove già erano venute fuori più di una volta, senza creare apocalissi artificiali e psicosi di massa, che avranno ripercussioni pesanti sulla società e sulle persone.
Ecco allora i farmaci anti-Covid per curarsi a casa, e li prescriverà il medico di famiglia, pensate che scoperta fantastica, abbiamo atteso cure che già esistevano, venute fuori dopo il pressing dal basso sui social, ma bravi i nostri cervelloni.
Via libera dell’Agenzia del farmaco all’impiego per uso domiciliare degli antimalarici e degli antivirali usati contro l’Aids che saranno rimborsabili.
Leggiamo, quindi, sul SOLE24ORE un bell'articolo esaustivo di Marzio Bartoloni che ci illumina finalmente sull'ovvio, fino ad oggi vigliaccamente e miseramente occultato, articolo che smentisce un mese e mezzo di silenzio sulle potenziali cure, ed immagino chissà quante altre simili verranno fuori con il tempo, magari quando tutti si ricorderanno quello che avevano rimosso nei primi anni di Università.

di Marzio Bartoloni (SOLE42ORE)
Cosa sappiamo finora del Coronavirus
Curarsi a casa con le terapie che al momento sembrano più promettenti per sconfiggere il coronavirus quando ancora i sintomi non sono gravi. È quello che potrà fare chi è contagiato grazie al via libera dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco, all’impiego per uso domiciliare degli antimalarici e degli antivirali usati contro l’Aids che saranno rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Per poterli utilizzare sarà necessaria una prescrizione medica e presto, ha avvertito l’Aifa, sarà sufficiente la ricetta del medico di famiglia.
Le terapie a carico del Ssn
La determina dell’Aifa che autorizza in Italia e a carico del Servizio sanitario nazionale è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e riguarda i farmaci antimalarici clorochina e idrossiclorochina e gli antivirali usati contro l'Aids lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir «per il trattamento anche in regime domiciliare dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV». «I medicinali a base di clorochina, idrossiclorochina, lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir - si legge ancora nel documento - sono a totale carico del Servizio sanitario nazionale per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV2 (COVID-19), nel rispetto delle condizioni per esso indicate».

L’efficacia dei farmaci
In attesa di una terapia efficace e sicura ad hoc per contrastare il Covid 19 sono diverse le sperimentazioni di farmaci nati per altre indicazioni ma che stanno mostrando una efficacia nel trattamento dei pazienti positivi al coronavirus. È il caso a esempio degli antivirali anti Aids che secondo i protocolli attualmente in uso presso i principali centri clinici ma anche le più recenti linee guida Simit Lombardia mostrerebbero una certa efficacia se utilizzati nelle fasi più precoci e in pazienti meno compromessi. Qualche dubbio in più riguarda l’utilizzo degli antimalarici come ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini che parla di possibili «rischi» legati agli effetti collaterali ed è quindi «necessaria maggiore cautela rispetto ad un uso di massa». I farmaci dovranno essere dispensati dalle farmacie ospedaliere, ed «è fatto obbligo alla struttura prescrittrice di trasmettere tempestivamente all’area pre-autorizzazione dell’Aifa i dati relativi ai pazienti trattati». Ma è stato lo stesso dg dell’Aifa Magrini, dopo la richiesta avanzata dall’Ordine dei medici (Fnomceo), ad annunciare che nei prossimi giorni arriverà il via libera alla possibilità per i medici di famiglia di prescrivere queste terapie anti-Covid.



Giorni fa su FB anch'io elencavo una serie di possibili cure contro il covid-19, lette nelle ultime settimane su riviste scientifiche e quotidiani esteri come The Guardian, tra le quali la Clorochina e l'AVIGAN, usato in Giappone, farmaco con molte controindicazioni ed utile solo per pazienti non gravi.
Magari non risolutivo, anche se già sperimentato, però era già qualcosa che esisteva e che è stato taciuto da tutti i virologi, medici e media. Sicuramente non la cura voluta, come hanno asserito in tanti, meno sicuro e promettente di altri farmaci sopra citati, ovvero gli antimalarici come clorochina e idrossiclorochina e quelli usati contro l'AIDS, lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, ritonavir, ma pur sempre una possibilità che poteva essere almeno discussa e magari pure sconfessata pubblicamente in una sana dialettica che dovrebbe essere lo spirito della scienza quando si mette in discussione, rinnovandosi senza preclusioni. 
Invece NO, silenzio assoluto, è stato detto per due mesi che non esisteva nulla, che non c'era proprio nulla di nulla all'orizzonte, almeno fino a quando qualcuno da lassù non avrebbe trovato il vaccino finale.
L'onda di queste possibili e "nuove" cure è stata veicolata prima in rete e poi, a scoppio ritardato, anche sui giornali, infine, timidamente in TV ad un mese dal contagio.
Perché nessun politico, medico o giornalista italiano ne ha parlato, se non fino a quando non si poteva più EVITARE di parlarne?
Dato che nella comunità scientifica queste cose si sapevano (almeno voglio sperarlo, dato che lo sapevo io che medico non sono), perché si è aspettato tanto?
Perché, al posto di allarmare inutilmente i cittadini ed alimentare la psicosi di massa, fino dai primi giorni del contagio, non sono venute fuori queste notizie, almeno per dare qualche speranza, qualche possibilità rispetto al nulla quantico e mortifero di un sovraesposto Burioni (che poi si è aggiornato da Fazio, salvandosi in corner)?
La risposta è molto semplice, perché Big Pharma ed i suoi epigoni hanno invaso i media raccontandoci la buona novella del terrore ed evitato di parlare di possibili altre cure sperimentali, snobbandole, perché lor signori devono implementare i protocolli di certe multinazionali.
Multinazionali che occupano spazi televisivi per evitare di parlare di possibili farmaci, favorendo il paradigma delle vaccinazioni di massa imposto dall'alto, almeno fino a quando è possibile farlo e fino a quando certe notizie non diventano troppo virali ed evitabili.

Io non so se queste cure ed altre future possibili saranno risolutive, però mi auguro che questo delirio che stiamo vivendo sia servito almeno a capire quanto sia importante la ricerca e la sperimentazione fuori dal coro conformista, quanto certi vaccini (non tutti ovviamente) siano sopravvalutati e non l'unica verità assodata, quanto la sanità pubblica nel suo complesso sia fondamentale e che debba necessitare di grande spesa a deficit senza troppi spauracchi neoliberisti che ne tarpino le ali.

domenica 29 marzo 2020

LA CURA PEGGIORE DEL MALE



Spesso mi hanno accusato di minimizzare e di sdrammatizzare troppo il problema, il che è curioso, dato che sarei io il complottista paranoico, e non coloro che seguono il mainstream, però consiglio a tutti di non farsi prendere troppo dal panico dei media, ed insisto su questo tema, perché vedere la tv ed i bollettini quotidiani non ci fa bene, anzi, è deleterio al nostro sistema psicofisico.
E' necessario non alimentare l'allarmismo per la nostra salute, il che non significa fregarsene, anzi, l'esatto contrario.
Io per ora non ho paura del virus, probabile che domani mi verrà la febbre, me ne farò una ragione, ma quello di cui sono realmente terrorizzato, e l'ho scritto più volte, è quello che succederà a causa delle CURE della cosiddetta quarantena, che io chiamerò da oggi "quarantena emozionale".
Io per ora "sdrammatizzo" non perché non mi renda conto dell'emergenza che stiamo vivendo, sono stato tra i primi a scrivere sul mio blog 2 mesi fa diverse ipotesi ed i risvolti geopolitici che ne potevano derivare, cosa puntualmente successa dal punto di vista mediatico e politico, ma perché la psicosi di massa è un cancro da combattere molto più pericoloso di qualsiasi virus.
Non mi sarei mai aspettato una quarantena così lunga che potrebbe essere estesa fino addirittura al 31 Luglio, nel caso ci fossero ulteriori problemi.
Ritengo che i contagiati siano diversi milioni di italiani e, nella maggioranza dei casi, non si possa evitare nessun contagio, come per tutte le influenze, dato che i mezzi di trasporto (treni, aerei, autobus, metropolitane) hanno spostato il virus ovunque già da Febbraio in tutto il paese.

Dobbiamo, quindi, tutti conservare le energie e la lucidità per il DOPO che sarà molto, molto più pesante da gestire della attuale situazione, secondo me, aggravata dall'allarmismo generale mediatico.
Il fatto che io ritenga fin dall'inizio che il virus sia stato sintetizzato e non sia "naturale", ora non importa più di tanto, continuo a pensarla così, le prove stanno emergendo, come continuo a pensare che questa sia solo una prima epidemia usata come testing di massa, ancora "leggera" per quanto contagiosa, rispetto ad altro che, temo, arriverà in futuro, non solo nella forma di ALTRI virus più orizzontali o mutazioni peggiorative dello stesso, ma anche a causa delle cosiddette CURE di Stato, che si porteranno dietro danni incalcolabili (militarizzazioni, vaccinazioni di massa, collasso totale di interi settori strategici, diritti civili spazzati via, problemi sanitari di diversa natura che si aggraveranno).


Spero di sbagliarmi vivamente, però voglio immaginare che questa clausura forzata finisca al massimo a fine Aprile, ma purtroppo credo che questo sia solo l'inizio di una nuova stagione e chi osserva dal backoffice del potere ne possa trarre vantaggio, studiando quello che sta succedendo.
Altrove si parla di un anno e talvolta di 18 mesi, con quarantene a scaglioni di 3/4 mesi alla volta ed un paio di mesi di "pausa" come fossero la nostre ore d'aria.
L'ISS per ora giustamente va con i piedi di piombo, per evitare psicosi generali, ma ogni giorno ci dice sottovoce che aumenterà il tempo della quarantena con diversi slogan.
Il punto è il seguente, saranno peggio le cure del male? 
Secondo me si, cavalcando il fattore emozionale, sono inutili e dannose e perché, molto probabilmente, sono positivi da tempo almeno 3/4 degli italiani.
Questo non è un male in assoluto, perché il nostro organismo imparerebbe a riconoscere il virus, iniziando a metabolizzarlo, il problema per ora, sperando non ci siano altre cose che non dicono, è l'emergenza ospedaliera con la carenza di posti letti e macchinari per curare gli anziani malati nuovi ed i tanti già presenti per altre patologie pregresse. 
Quello è il vero dramma, ma attenzione, non è COLPA di questo virus, è colpa di una lenta, inesorabile e scientifica, quella si, destrutturazione del nostro sistema sanitario pubblico. 
Perché oggi sta passando l'idea che sia tutta colpa di questo virus.
La colpa viene da lontano e se noi avessimo anche solo il doppio dei posti letto, ovvero, come diversi anni fa, compresi i tanti ospedali CHIUSI, il caos sarebbe più gestibile, magari non basterebbero per altre possibili future pandemie più gravi e pesanti.
Attenzione quindi a far passar l'idea che il nostro sistema funziona tanto bene con i servizi tagliati e, che se non ci fosse questo problema, tutto andrebbe per il meglio. 
Abbiamo già avuto negli anni scorsi diverse emergenze di sovraffollamento degli ospedali e di saturazione nelle terapie intensive, ci sono diversi articoli che ne parlano, basta avere la pazienza di leggerli, nonostante i media non ne hanno discusso troppo, anche perché avrebbero evidenziato le carenze del nostro sistema sanitario pubblico ridotte all'osso dagli interessi sovranazionali e dalla nostra politica cortigiana.
La colpa è questa gestione attraverso la dissennata politica neoliberista degli ultimi 30 anni.
Questo è un discorso oggettivo, numerico, incontestabile, già ripetuto fino allo sfinimento.
Quando la gente non potrà più pagare le bollette, i farmaci e far la spesa, quando dovrà chiudere attività e licenziare lavoratori, sarà un bel casino per tutti. Ci sono i primi assalti ai supermarket di disperati, rapine e sequestri di camion che trasportano beni alimentari, la tensione sta salendo
Quello sarà il vero problema, e allora, forse, il Governo non insisterà ulteriormente e ci ripenserà se non vuole suicidarsi, forse, a fine Aprile inizieranno a condonare i più giovani e produttivi e lentamente torneremo alla "normalità".
Io insisto su questo versante, perché la battaglia contro il covid-19 inizialmente sarà vinta, voglio essere ottimista, ma sull'eventuale covid-20/21 ed altre tragedie future che potrebbero sovrapporsi, probabilmente sarà dura da vincere una guerra se non cambia totalmente il paradigma di spesa a deficit.
Quanto potremo durare in quei casi?
Cerchiamo di capire come affrontare il DOPO e gestire al meglio il presente, conservando le energie psicofisiche quando ci serviranno.












lunedì 16 marzo 2020

... E SE LA QUARANTENA DURASSE UN ANNO?


Da un documento del Public Health England si teorizza almeno un anno per sconfiggere il covid-19.
Possiamo reggere quarantene del genere, è plausibile?
Io posso capire non ci fossero alternative per il Governo Conte, credo che chiunque al posto suo avrebbe più o meno fatto le stesse identiche cose, non mi interessa la polemica di quartiere.
La quarantena avrà successo se durerà un tempo sopportabile per l'intero sistema, se non basteranno 2 o 3 mesi, non sarà servita a nulla.
Questo è quello che vado dicendo da alcuni giorni e spero vivamente di sbagliarmi e che abbiate ragione voi sul fatto che sia l'unica possibilità di sconfiggere questo o altri eventuali virus.
Secondo me, però non è la soluzione, soprattutto dopo che il covid-19 circolava da almeno un mese.
Bloccare l'Italia intera, ora con ritardo anche tutto il resto d'Europa e del mondo, lasciando poi circolare i mezzi di trasporto pubblico regolarmente, che sono i maggiori vettori, non so quanto servirà.
In Cina la prima cosa fu il blocco totale dei mezzi pubblici.
In Cina è possibile militarizzare l'intero territorio ed avendo uno Stato Sovrano, con possibilità di battere moneta ed implementare un servizio sanitario molto forte, qualsiasi crisi può essere risolta anche in breve tempo, sempre che non ci siano nuove ondate.
In occidente la questione è diversa e, pur non volendo mai vivere sotto una dittatura del genere, dobbiamo però prendere atto della nostra immensa vulnerabilità.

Ripeto, spero abbiate vivamente ragione e che sia la soluzione giusta, perché se non lo fosse e il contagio continuasse regolarmente, avremo distrutto, non solo l'intera economia nazionale in ogni settore strategico, ma avremo distrutto anche il sistema sanitario nazionale, oltre a d aver distrutto migliaia e poi milioni di posti di lavoro.
Pensiamo all'effetto domino in ogni settore.
Cosa ne consegue, che si bloccherebbe l'INPS, le pensioni e gli stipendi non sarebbero più pagati, chiuderebbero presto anche i supermercati, le farmacie e poi gli ospedali.
Il "THE GUARDIAN" afferma candidamente che ci vorrà un anno almeno per debellare questo o altri virus che muteranno nel tempo. In assenza di qualsiasi cura, pensiamo veramente di stare in quarantena per un anno?
Io spero sia una previsione errata, perché nessuno potrà sopportare questo peso.
Se la previsione dei virologi era inizialmente di un mese, poi di almeno 3 mesi, secondo il Dott. Galli, fino ad anno, secondo un documento del Public Health England, non sarà oggettivamente sostenibile un blocco totale in un lasso di tempo del genere.
E' pura fantascienza pensare di bloccare tutto per un anno, perché questo causerebbe la morte, quella si, di milioni e milioni di persone, con conseguenze inimmaginabili.
Io temo molto, molto di più le conseguenze che andranno a crearsi e delinearsi se, le cosiddette previsioni dei virologi, dovessero cambiare giorno dopo giorno, perché questo significherebbe che stanno navigando nel buio.
Io non sottovaluto il contagio di un virus, io sono preoccupato per la gestione della crisi e quello che si porta dietro, sia in termini reali, che di psicosi collettiva che, statene certi, con queste tempistiche, saranno micidiali.
Io capisco che vi preoccupiate giustamente di questo virus, ma tutto ciò che ne deriverà sarà agghiacciante se le quarantene non risolveranno la crisi, non solo, se non risolveranno il problema, ne avranno creati altre migliaia di problematiche, ma molto, molto peggiori.
Per questo motivo, da giorni, scrivo che le "cure" potrebbero essere più pesanti del male. 
Non voglio minimizzare proprio nulla.


Pensate solo per un attimo non al presente, questo già lo conoscete, ma al DOPO, provate a farvi scenari possibili sul DOPO, se la quarantena dovesse durare mesi o, addirittura, un anno, cosa succederà?
Nei prossimi anni arriveranno altre epidemie simili?
Dovremo vivere con questa spada di damocle senza speranza alcuna?
Se non dovesse bastare la quarantena voluta dai virologi, per carità, in buona fede e nessuno lo mette in dubbio, significherà che oltre a mantenere un problema, ne avremo aggiunti diversi e ben più letali e pericolosi.
Questo è il motivo, l'unico motivo, per il quale io sono concentrato sul DOPO e sulla gestione del presente, cercando di attenuare gli aspetti più ansiogeni, paranoici e troppo allarmisti, perché se non dovesse funzionare, allora è certo che sono cazzi da cagare.
Avremo distrutto un'intera nazione, senza aver risolto nulla, o comunque poco.
Sarà allora come togliere acqua da una barca piena di falle.
La barca prima o poi affonderà...

Poi bisogna anche capire come la popolazione reggerà questa clausura. 
Secondo me, tra un paio mesi impazziranno tutti, se va avanti oltre il sopportabile, cosa può succedere, quali scenari possono avverarsi? 
Se la gente non avrà più soldi, dopo una quarantena di mesi scenderà per le strade e arriveranno i militari. Pensate veramente sia così complottista ed assurda la visione?
Pensate veramente che qualcuno non ci stia pensando?
Il problema è soprattutto organizzativo, e non tanto o solo per questo virus, ogni anno muoiono migliaia di persone per polmoniti e tante altre malattie, ed ogni anno ci sono problematiche simili, con migliaia e milioni di morti documentati in tutto il mondo.
Il problema è che se non possiamo fare grossi investimenti nella sanità e continuiamo a chiudere reparti ed ospedali, il prossimo anno saremo punto a capo, se continua per mesi o un anno, questo processo accelererà e si avvererà molto prima.
Molti virologi hanno detto che potrebbe ripetersi, cosa facciamo quarantene da qui all'eternità, fino al collasso totale?
O decidiamo finalmente di cambiare paradigma culturale e politico, sforando massivamente la irrisoria percentuale di spesa odierna a deficit, scavalcando le barriere assurde europee, oppure, non ci sarà alcuna quarantena a risolvere proprio nulla.
Speriamo almeno serva da esempio per tutti coloro che hanno salutato negli ultimi decenni le politiche neoliberiste criminali che hanno distrutto 50 anni di conquiste democratiche e di civiltà.
Speriamo abbiate ragione e che la quarantena risolva il problema e ci riporti alla normalità.


https://www.theguardian.com/world/2020/mar/15/uk-coronavirus-crisis-to-last-until-spring-2021-and-could-see-79m-hospitalised?fbclid=IwAR2kIO2dfcojMf54RNqxgCizVnBmZOFhns3J1S8lDfWL6spPDeLB6d14Wx8

https://www.corriere.it/cronache/20_marzo_15/coronavirus-ultimi-aggiornamenti-dall-italia-mondo-8bb09602-6683-11ea-a26c-9a66211caeee.shtml?refresh_ce-cp


lunedì 9 marzo 2020

QUARANTENA INFINITA O NUOVI FARMACI INIBITORI?

Dove erano i soloni che oggi dicono che non ci sono posti letto, ieri?
Eravate tutti intenti a dire GOMBLODDO...?
Bene, ora cercate di unire i puntini, e cercate di capire come il problema di oggi era identico, purtroppo, al passato.
Cosa è cambiato, oltre agli innumerevoli tagli alla Sanità?
E' cambiata la percezione di massa grazie ai media ed al procurato allarme pandemico, grazie alle paure della popolazione.
Nessuno intende sminuire il problema, il covid19 esiste e va affrontato, combattutto, ci mancherebbe, ma non in questi termini paranoici ed allarmisti.
Cosa serve mettere in quarantena tutto il nord-Italia, e se il virus influenzale si espande, come succede sempre ed è sempre successo?
Faremo come abbiamo sempre fatto o metteremo in quarantena tutta Italia?



E se un parlamentare si infetta?
Chiudiamo anche il Parlamento?
Potrebbe essere un'idea mettere in quarantena l'intero Parlamento, e se si ammalano tutti i medici e gli infermieri di influenza, chiudiamo tutti gli ospedali?
Qual è il confine di questo delirio?
Dove vogliamo arrivare, all'implosione finale?
E così tutto il pianeta?
Ma se saremo tutti influenzati, come succede tutti gli anni, staremo tutti in quarantena, tutti, tutti?
Ci fermeremo prima o poi, o continueremo con questo sonno della ragione?
Torniamo indietro nel tempo, consideriamolo come una qualsiasi forma virale, seppur nuova, è l'unica possibilità.
Il prossimo anno se uscirà un nuovo virus sconosciuto rifaremo tutta la trafila come oggi, fino alla fine dei giorni?
Vi sembra logico?
Capite che la conseguenza di tutto ciò sarà ben più pericolosa e mortale di qualsiasi forma influenzale?
No, forse non lo capite...
Allora, capite che ciò succedeva anche prima, ma i media non vi allarmavano e a voi non cambiava nulla.
Oggi vi allarmano, vi spaventano e credete di essere dentro Walking Dead.


Il Premio Nobel Luc Montagner e lo scienziato cinese Pingfan Rao, della Zhejiang Gongshang University (Cina), sulle ricerche che, intervenendo attraverso un enzima sullo stress cellulare, potrebbero presto diventare un fondamentale e vincente strumento di prevenzione e di cura nei confronti delle infezioni virali, compresa quella che sta contagiando il mondo intero.
Le cellule del nostro corpo producono naturalmente un enzima che ne favorisce il buon funzionamento e, riducendo lo stress ossidativo, le mantengono in buono stato di salute e benessere. Quando però intervengono agenti esterni, come le infezioni causate da un virus, le nostre cellule non ce la fanno a produrre questo enzima in quantità sufficiente.
Il Professor Rao e il premio Nobel Luc Montagner stanno studiando un modo per introdurre direttamente all'interno delle cellule l'enzima che allevia lo stress delle cellule, rendendole capaci di reagire agli attacchi esterni e aiutandole a ripristinare il funzionamento ottimale dell’organismo. Attualmente in sperimentazione su 37 pazienti ospedalizzati, la nuova metodologia sviluppata dalla squadra di Rao sfrutta l'assorbimento del principio benefico attraverso la pelle, ad esempio grazie alla frizione con una pomata o l'applicazione di un cerotto, in maniera che permei nel tessuto connettivo sottostante.
Questa terapia, utilizzabile sia in fase acuta che come forma di prevenzione, potrebbe essere disponibile ormai a breve, e proteggerebbe il nostro organismo da moltissime forme di infezione virale che sfruttano lo stress ossidativo delle celulle per diffondersi nel corpo umano.
https://www.youtube.com/watch?v=lM6K5Uhslio

Aggiornamento:
"Mortalità (decessi/popolazione) e letalità (decessi/infetti): l’influenza stagionale quanti decessi conta? Qui diverse fonti fanno stime diverse. L’Istat parla di 663 morti DIRETTE per influenza, ma anche di 13.516 da polmonite, e moltissime altre per comorbilità. Antonino Bella, del dipartimento malattie infettive dell’istituto, parla di 8000 casi circa, sommando però azione diretta (i 633) e azione indiretta (comorbilità con polmoniti, cardiopatie, cancri, immunodepressione). Salta agli occhi di chiunque che i 200 decessi ad oggi rilevati per Covid-19 siano praticamente tutti (se si escludono 2-3 casi dubbi) del tipo indiretto, cioè deceduti CON il virus e non PER il virus, con una media di 81 anni di età e spesso numerose comorbilità. Una vita è sempre una vita, e su questo non ci piove. Vogliamo solo rilevare la tremenda sproporzione tra gli 8000 decessi, per i quali nessuno si preoccupa, e i 200 portati senza rispetto in mondovisione. Questa la relazione tra virus influenzale ordinario 2019-2020 e Covid-19: 8000 a 200. Dunque chi contesta coloro che dicono che Covid-19 è solo una normale influenza ha ragione. È molto meno letale (ad oggi) di una normale influenza. Quel che sarà domani lo scopriremo, ma intanto rileviamo che per nessun’altra sindrome similinfluenzale sono mai state messe in campo procedure simili (blocco città, zone rosse, sospensione di ogni attività scolastica o sociale) anche a fronte di contagiosità o letalità molto maggiori.
Contagiosità: Covid-19 si situa su un livello di contagiosità superiore a quello della normale influenza (R0 circa 2,5 contro 1,3 dell’influenza ordinaria) ma su livelli molto più bassi rispetto per esempio al morbillo (R0=15). Un contagio rapido con bassa letalità, come da nozione diffusa in infettivologia, è indice di un basso rischio globale. In altre parole significa che nonostante la veloce diffusione l’organismo è in grado, nella stragrande maggioranza dei casi, di rispondere efficacemente."
Da Ampas, Associazione Medicina di Segnale

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_gennaio_10/milano-terapie-intensive-collasso-l-influenza-gia-48-malati-gravi-molte-operazioni-rinviate-c9dc43a6-f5d1-11e7-9b06-fe054c3be5b2.shtml