La serata era andata bene, LUI aveva riscosso successo, 3 ore a braccio facendo saluti romani, proclami e promesse. Fuori c'era stata la guerra civile, feriti da entrambe le fazioni, detriti e sanpietrini come non ci fosse un domani, come stelle filanti in una discarica (cit.).
LUI era rimasto tutta la notte a gridare, fiero, orgoglioso di essere un vero italiano, però...
Quando tutti gli ospiti se ne erano andati, dopo aver fatto mille e più selfi con donne e bambini, dopo aver firmato autografi a passatisti in erba, si ritrovò improvvisamente solo come un cane.
LUI era stato un grande mattatore quella sera, ma aveva capito di essere rimasto solo con se stesso.
Senza più nessuno davanti che stimolasse il suo ego, senza più nessuna maschera, quale uomo era, chi era diventato?
Cadde in una pesante depressione, mentre saliva nella sua camera da letto. Aveva scelto la stanza imperiale, gli piaceva tutto ciò che gli ricordava l'Impero. Iniziò a spogliarsi davanti allo specchio.
Si guardò per un'ora completamente nudo, senza filtri, senza più barriere e si chiese: "ma io chi cazzo sono???". Non sapeva più chi fosse, non si riconosceva più allo specchio, non capiva il mondo che lo circondava, iniziò ad andare a ritroso nel tempo, quando era ancora socialista, prima di tradire le sue origini ed iniziò a capire gli errori, i crimini, il passato, il presente e finalmente vide la luce.
LUI VIDE LA LUCE!!!
"Dux mea Lux", esclamò a voce alta come un mantra per ben 12 volte, ma nulla da fare, non riusciva più a caricarsi, ed allora iniziò a piangere, triste ed affranto iniziò ad adagiarsi sul letto stremato e disperato.
"Che dormita...", erano già le 14, fuori il sole sembrava aver cancellato la buia giornata bellicosa, sembrava quasi un pomeriggio di primavera.
Era come morto e rinato, qualcosa era cambiato, cosa era successo durante la notte?
Aveva fatto un sogno strano, uno di quei sogni lucidi e vividi da far spavento per realismo.
Aveva sognato un carro funebre che portava una salma senza volto, un ometto indefinito di mezza età accompagnato da persone vestite di nero che lo seguivano bendate. Poi un temporale, la pioggia sembrava vera, la sentiva nelle ossa mentre camminava lungo quella strada che portava verso un fiume verde. Il corpo venne adagiato sul letto del fiume e rimase a galla fino a quando sparì come un puntino all'orizzonte.
LUI nel sogno era spettatore e si ricordò di quel gatto, grosso, rosso e sornione che lo puntava e gli parlava senza parlare, come se comunicasse telepaticamente.
Fu quello il momento di rottura con il passato, in pochi secondi si rese conto di essere morto e rinato, di non essere più LUI, ma di essere un altro, di essere cambiato, di essersi guardato dentro e di aver riscoperto la sua anima socialista più pura. Non riusciva a capire cosa fosse successo nel sogno, ma al suo risveglio tutto gli sembrò chiaro, come lo avesse sempre saputo... Era confuso, felice e un po' disperato.
Il gatto rosso era seduto ai piedi del letto al suo risveglio, lo guardava e sbadigliava, forse aveva fame, forse voleva solo del latte, ma ad un certo punto salì sulla finestra e se ne andò via.
LUI era cambiato, decise di non presentarsi per l'adunata che aveva organizzato per il pomeriggio, voleva travestirsi per sfuggire ad un destino che non gli apparteneva più.
Nell'armadio aveva trovato una vecchia parrucca bionda dimenticata, la indossò e si truccò per passare inosservato in mezzo alla folla che lo aspettava sotto il balcone e fuori dall'albergo.
Rubò dalla stireria vestiti da donna, si cambiò fino a sembrare un vecchio laido travestito, era quasi pronto per affrontare una nuova vita.
"DUSCE... DUSCEEE...", la piazza era gremita, la gente spingeva, l'aria si faceva pesante, nessuno si presentava, aveva paura di non riuscire a sfuggire alla massa che trepidava per LUI, ma lui non era più LUI, lui era cambiato e girava pure vestito da donna.
Poi uscì fuori e qualcuno lo vide arrivare barcollando sui tacchi.
"FROSCIO... FROSCIOOO...", senza riconoscerlo la gente iniziò ad inveire verso questo ometto vestito da donna che si presentò fuori dal portone dell'Hotel.
"E chi è sto finocchio? Ma guardatelo, se lo vedesse il DUSCE sai che gli farebbe?".
"Pervertito, non ti vergogni a passeggiare vestito così in mezzo a noi che aspettiamo LUI???"
"Meniamolo, anvedi sto froscione, vecchio, laido e puzzone"...
"Muori zecca comunista, muoriii"...
Fu così che LUI, vestito da donna, prese un sacco di botte dai suoi più accaniti fan che lo aspettavano ansimanti, ma in fondo gli era pure andata bene, sarebbe potuto morire e nessuno lo avrebbe riconosciuto. E' proprio il caso di dire che, talvolta, l'abito fa il monaco.
Tutto indolenzito, con un occhio nero e l'altro rosso, con i vestiti stracciati e pieno di lividi e tumefazioni su tutto il corpo, si mise sul ciglio della strada per fare l'autostop, tanto oramai non aveva nulla da perdere e non aveva più nessuna meta.
Fu raccattato da una famiglia di etiopi che gentilmente gli diede un passaggio lontano, lontano nel tempo...
Nessuno lo rivide più, solo il gatto rosso sornione lo salutò a modo suo guardando la macchina allontanarsi.
Siamo in presenza di rigurgiti fascisti, si odono tonfi e grida scomposte provenire dai bassifondi delle città, sono nascosti in vicoli bui, e tra lacrimogeni, dietro la polizia, la città brucia.
Manifestanti in festa ed alcuni in guerra si scontrano per affermare le proprie idee, i propri valori.
La città guarda, si indigna, si vergogna, si fa bella, si fa brutta e benpensanti puntano il dito verso antagonisti cattivi che mettono a ferro e fuoco il loro micro-cosmo.
Poi lo scontro, violento, gratuito, necessario, criminale, giusto, sano, malato, antico, moderno tra manifestanti e forze dell'ordine. Sangue, vetri rotti, lacrime e sputi, occhi torvi, rabbia, botte, feriti, arrestati... Bombe carta!!!
Dal Bar Savoia un vecchio spettatore con tazzina di decaffeinato in mano che urla: "ecco son tornati gli anni di piombo, sono tornati gli scontri, antifascisti contro le forze dell'ordine e dietro i fascisti, ma andate tutti a lavorare...".
Dalla finestra una signora sui 60 che dice ai ragazzi: "non mollate, però non esagerate che sotto c'è anche la mia auto".
Un tassista siciliano, rimasto incastrato nel traffico, decide di aggirare il corteo e di infilarsi contromano in via Matteotti per aggirare l'ostacolo.
Ecco, il tutto viene percepito come ostacolo da chi lavora e produce, ma poi cosa produce e, soprattutto, per chi produce?
A bordo del taxi c'è un ometto intubato in un palto' nero che osserva silente e non dice nulla, rimane con il broncio quasi fosse un monolite precolombiano, indossa una tuba che gli copre una lucida pelata fresca di aftershave. Si affida al suo fido nocchiero dal tassametro d'oro che lo guarda dallo specchietto con aria interrogativa, chiedendosi :"ma questo io lo conosco...".
Il taxi supera il cordone della polizia che bloccava i manifestanti ed arriva presso un vecchio Hotel dietro Piazza della Costituzione, l'ometto scende, paga e saluta.
Ad aspettarlo vecchie cariatidi in frac, militari dall'occhio di vetro, cardinali equivoci, alcuni giornalisti, passanti rancorosi, ultras tatuati omosessuali, qualche mamma in sovrappeso e un bambino con le lentiggini che lo guarda e dice: " LUI E' TORNATO..."
L'ometto con fare volitivo, ma sempre in perenne silenzio, attraversa il tappetino di rose preparato per il suo arrivo ed approda in una sala conferenze che sembra un teatro degli anni 20, stile liberty, un po' decadente e con una forte puzza di fosse biologiche proveniente dai vecchi bagni di servizio dietro il palco. Un rullo di tamburi ed una fanfara stonata accompagnano la sua entrata, si accendono le luci, la platea è gremita, una folla lo acclama e lo saluta festante...
LUI E' TORNATO...
Fuori l'inferno, scontri tra antagonisti e fascisti, tra antagonisti e polizia, qualcuno tira una bomba che esplode vicino ad una volante in fiamme, i fascisti dietro il cordone della polizia aizzano gli antifascisti che avanzano e rompono il cordone.
Botte da orbi, salta la luce, tutti contro tutti, un gatto rosso passa tra le gambe dei facinorosi e rimane incastrato dentro un bidone della spazzatura, qualcuno solleva il bidone per gettarlo in testa all'avversario e il gatto scappa rifugiandosi nell'androne del palazzo accanto.
Salvo per un pelo, si gira ed osserva con occhi felini lo scontro di civiltà e corre verso Piazza della Costituzione, attirato da uno strano odore di fosse biologiche che scambia erroneamente per cibo.
Si infila nelle cucine dell'Hotel ed arriva dietro al palco dove l'omino sceso dal taxi si prepara a parlare.
Una folla felliniana si commuove ed incredula si interroga se lui è proprio LUI veramente e non un becero imitatore da format televisivo.
L'ometto si toglie il cappello, si apre il palto', si sbottona la camicia, si tira su le maniche, mostra il mento e, finalmente, saluta la pletora adorante.
"E' lui, è lui, è veramente tornato..." ansima Donna Maria che ha un leggero mancamento, il marito si commuove e si asciuga il volto, "E' uguale a lui", grida un signore con pizzetto dannunziano.
"Ma si che è lui, non lo avete ancora capito"?...
"E' LUI, E' LUI... siii adorooo, mmm...", una ragazza ha un forte orgasmo mentre stringe il braccio del suo forzuto compagno anche se pensa a LUI.
Un grande applauso come una cascata esplode quando l'ometto saluta la platea e si inchina come un teatrante alle prime armi.
Le luci si fanno più basse, un corno inglese sul lato diffonde una lenta melodia miliziana di sottofondo e il gatto rosso dal loggione si gode lo spettacolo.
"Sono tornato, sono qui tra voi, so che mi avete evocato, sognato, agognato, desiderato, e allora eccomi qui nell'anno domini 2018 per risollevare il destino di questa grande nazione...
Per prima cosa da oggi dovrete denunciare qualsiasi persona che si professi antifascista e che sia comunista, dovrete segnalare conoscenti, amici e qualsiasi persona sospettata di lavorare per il nemico."
La folla esultante impazzisce mentre lui arringa fiero e volitivo, la gente si strappa le mutande, chi si strappa il perizoma, e tutti in coro con braccia tese gridano Dusce, DUSCE, DUESCEEE...!!!
Il gatto rosso sbadiglia e si appisola su una poltroncina sognando un'aringa affumicata del nord.
2° parte...
In tempi non sospetti scrissi che la ragazza probabilmente era stata brutalmente sezionata chirurgicamente, nessuno me lo aveva detto, lo avevo immaginato, lo avevo compreso, mi pareva fosse una logica deduzione dopo anni di articoli sugli omicidi rituali e, prima di me, dopo anni di articoli di più noti ricercatori.
Oggi è stato confermato che non le sono più stati asportati seni e reciso il pube, notizia che era stata pubblicata all'inizio della vicenda.
Inizialmente la stessa procura aveva ammesso che per un'operazione del genere sarebbero serviti diversi professionisti capaci, una sorta di sala operatoria, per il poco tempo a disposizione trascorso tra l'ultima volta che è stata vista ed il ritrovamento del corpo, ed ovviamente una capacità chirurgica di lunga data, non certo la mano di 3 ragazzi stranieri inesperti dediti allo spaccio di cannabis (sempre rimanendo nella versione ufficiale).
Questo "piccolo" particolare fa crollare la versione del nigeriano affamato di carne bianca, descritto come un cannibale e veicolato come mostro ancor prima che fossero emerse reali notizie.
Un mostro sbattuto in prima pagina, probabilmente innocente, come il suo nome (non casualmente) indica.
Da questo si evince che il crimine non l'ha fatto uno sbandato qualsiasi, e nemmeno altri nigeriani oggi presi di mira ed accusati di far parte di un gruppo di killer seriali, ma che sia stata uccisa da killer esperti, e che il delitto fosse premeditato e preparato nei minimi dettagli.
Da qualche giorno è saltata fuori la video-chiamata che la ragazza di INNOCENT (nessuno ci aveva informato che fosse insieme ad una donna italiana e che avesse una figlia, era stato descritto come un CLANDESTINO rapace da dare in pasto al popolino) ha fatto durante il tempo indicato dagli inquirenti che sarebbe intercorso tra l'omicidio ed il sezionamento del corpo.
Non solo una video-chiamata (registrata) ma diverse chiamate confidenziali tipiche di una coppia, in alcune di esse presenti anche gli altri due compagni di merende che sono apparsi tranquilli, non lordi di sangue e disponibili a "perdere" quel tempo prezioso che sarebbe servito per fare questo complesso e macabro lavoro. Nonostante questa importante notizia, che a rigor di logica, scagionerebbe completamente i ragazzi nigeriani, i quotidiani l'hanno utilizzata per affermare il CONTRARIO, ovvero, che queste video-chiamate sarebbero una prova che loro tre erano insieme quel giorno, creando un vistoso cortocircuito rispetto alle dinamiche possibili servite per l'uccisione di Pamela.
I fatti emersi negli ultimi giorni confermano le mie tesi sull'omicidio di Stato con evidenti capri espiatori sacrificabili, come appunto qualche nigeriano da buttare in prima pagina senza ritegno.
Il popolino è sempre in astinenza da rogo e la politica strumentalizza questo aspetto per fini politici ed elettorali, ma forse non è l'unica motivazione di tale operazione mediatica, ci sono diversi livelli ed ogni livello deve soddisfare determinate ragioni, ci sono anche aspetti che contemplano il macro livello e non solo il micro livello, ovvero, ciò che deve essere veicolato per ragioni INTERNAZIONALI rispetto a ciò che deve rimanere dentro i nostri confini nazionali.
Due tipologie di messaggi, uno di palese propaganda elettorale e di strumentalizzazione dei fatti di cronaca, meglio se creati ad hoc, e l'altro di messaggi transnazionali fatti in concomitanza di visite diplomatiche e di tensioni politico-economiche tra diverse nazioni.
Guardiamo i nomi, le date ed alcuni particolari interessanti che saltano fuori anche come semplice suggestione consequenziale al fatto narrato per come è stato narrato e, per un attimo, pensando in un'ottica alternativa, come e cosa potrebbero veicolare se fossero messaggi, quale forza e quale potenza evocativa potrebbero avere nella terribile vicenda.
Il nome del presunto assassino è INNOCENT, un nome comune in Nigeria, che indica o potrebbe indurre a comunicare la sua innocenza ed estraneità al fatto, quindi svolgerebbe solo una mera esigenza di servizio, scelto per veicolare questo concetto, utile solo come capro espiatorio e per diffondere il virus della paura dell'uomo nero, utile a scopi propagandistici ed elettorali. TRAINI è l'altro protagonista della vicenda speculare di Macerata, è il classico razzista violento manipolabile, il perfetto manciuriano da buttare in pasto all'altra fazione belligerante in corso, è una delle tante cellule dormienti di estrema destra riattivabile quando serve, ha la stessa funzione uguale/opposta di INNOCENT.
Ritengo che TRAINI, come il suo paradossale "compare" INNOCENT, sia parzialmente innocente e non abbia sparato in prima persona. Credo sia stato plagiato e fatto agire insieme ad altre persone, chi ha sparato fisicamente è un altro, probabilmente un professionista che doveva solo ferire e spaventare alcuni stranieri.
Inizialmente sui quotidiani online era apparsa la foto ed il video del compare di merende, c'erano probabilmente due persone su quella macchina, non era solo e forse lui doveva guidare e prendersi la colpa. I giornali on-line, a parte pochi, hanno censurato la prima notizia del complice e non è più passata mediaticamente, quindi è rimasto SOLO lui come unico colpevole della tentata strage.
Anche in questo caso, avendo più elementi da analizzare ed uno spettro decisamente diverso e più ampio, cambia completamente lo scenario descritto e fatto accettare all'altra parte belligerante.
Chi ha sparato sarebbe stato il 2° uomo, successivamente fermato in fuga a bordo di una macchina, poi scomparso per magia quasi ovunque, perché tutti i media, sotto comando, dovevano veicolare solo il cattivo TRAINI, simbolicamente colui che ha "trainato" il vero pistolero. In Italia non si fidano ciecamente dei candidati manciuriani psicolabili, gli fanno credere di fare, di uccidere, di brigare, ma poi sparano ed uccidono sempre i soliti professionisti pagati a cottimo. cit. L'Entità
Probabile non sia stato lui a sparare e, come il nero africano, il "nero" politico sia l'ennesimo capro espiatorio da presentare ai TG ed ai giornali, per quanto colpevole e complice del crimine.
Probabile che entrambi, volenti o nolenti, abbiano infine solo interpretato un piccolo ruolo nelle vicende narrate, manovrati dall'alto e poi sacrificati.
Savi ducet... cit. Il Protocollo
Ricapitoliamo: Un corpo sezionato chirurgicamente necessita di tanto tempo e di tanta perizia, di strumenti dedicati e diversi professionisti.
Poi servono persone per monitorare il luogo dell'omicidio, una macchina affidabile possibilmente scura per non far intravedere i passeggeri, meglio un furgone, chi possa ripulire la stanza, gli ambienti dove viene eseguita l'operazione e qualcuno che "porti" il MESSAGGIO dove deve essere ritrovato per essere tradotto, quindi, in questo caso, la valigia sul ciglio della strada nei pressi di una abitazione nella provincia di Macerata intestata curiosamente alla famiglia MONTI, omonima del nostro caro ed amato presidente Mario, che potrebbe essere il "risolutore finale" post-elettorale e l'espressione di un governo tecnico che metta ordine dal caos creato artificialmente ed indotto tramite effetto domino. PROBLEMA-REAZIONE-SOLUZIONE...
Solitamente, in questi casi, il luogo fisico dell'omicidio è un altro da quello descritto e fatto accettare alla massa ignara.
Viene presentato dai media uno scenario differente, che possa essere assimilabile a quello che conosciamo, al nostro quotidiano, così da poterci identificare per spaventarci meglio, quindi, suggestionarci in termini di pensiero magico che si traduce in fideismo nei confronti dell'oracolo digitale.
Un'eventuale coinvolgimento del nigeriano, sempre fosse provato, potrebbe essere stato quello di galoppino, potrebbe essergli stato chiesto di farsi vedere in un determinato posto o di portare le valigie in un determinato luogo, una sorta di "postino inconsapevole", un po' come accade per certi candidati dell"ISIS ai quali si chiede di portare zainetti da un posto all'altro senza sapere che qualcuno li farà esplodere poco dopo.
Ovviamente, la regia è premeditata ed organizzata da tempo e svolge ritualità atte a celebrare un evento, a comunicare qualcosa a qualcuno che sappia leggere...
La livella è stata bilanciata, da una parte Innocent e dall'altra Traini, il solito candidato manciuriano da manipolare per oscuri fini.
La versione della presenza dei due a bordo dell'auto è stata cambiata ed un po' forzatamente è stato accusato solo TRAINI, uno psicopatico oggi conteso dall'estrema destra che lo appoggia moralmente, giustificandolo e facendolo diventare un eroe vendicatore, aizzando le folle in astinenza da rogo sui social, in rete, per giustificarlo e creare, passo dopo passo, un modello che, per quanto negativo, possa incarnare il ruolo di vendicatore nero.
Lui è l'uomo qualunque che imbraccia il fucile e si mette a sparare come in un giorno di ordinaria follia, prendendosi i plausi dei rancorosi, degli impotenti frustrati che vedono in lui quello che vorrebbero fare loro, ma non osano rivelarlo pubblicamente.
Analizziamo alcuni particolari relativi ai nomi ed alla numerologia:
A fondere definitivamente le due vicende in una, sono le coincidenze simboliche veicolate con forza propulsiva, quelle suggestioni evocative che vanno a firmare i delitti di Macerata.
L'omicidio di Pamela, che per assonanza mi ricorda il nome della ragazza del film "Fuoco Cammina Con Me" di Linch (PALMER), è avvenuto proprio nella città natale della Presidentessa Laura Boldrini (LAURA PALMER, fusione di Laura "Boldrini" con Pamela).
Pamela si chiama MASTROPIETRO, cognome che indubbiamente ci ricorda e ci suggerisce l'altra colonna di LEU, il suo leader ed ex magistrato PIETRO GRASSO (MASTROPIETRO, il maestro/magistrato/ leader Pietro Grasso).
Come ci ricorda il Gran Maestro Gioele Magaldi, entrambi apparterrebbero ad ambienti latomistici sovranazionali.
Senza considerare il nome del presunto colpevole, INNOCENT...
La data del ritrovamento del cadavere è stata il 31 Gennaio (speculum di 13).
TRAINI o chi per lui, nella sparatoria avrebbe colpito anche la sede del PD di Macerata, notizia trapelata inizialmente e poi scomparsa quasi del tutto all'improvviso dai quotidiani on-line.
Potrebbe essere un messaggio che qualcuno ha voluto veicolare contro la Boldrini o contro i suoi mentori, contro la sua formazione politica LEU o contro chi ci sta dietro, senza considerare che Traini fu candidato nella Lega, partito avverso ed avversario a LEU, una bella coincidenza.
Oppure, l'esatto contrario, per celebrare LEU e la sua funziona occulta di partito civetta manovrato nell'ombra dal solito D'Alema, di cossighiana memoria e da altri personaggi. Un colpo al cerchio (magico) ed una alla botte... cit. MDD
Come il nigeriano sembra favorire elettoralmente la Lega ed il populismo di coloro che invocano l'uomo della provvidenza, Traini "TRAINA" lo schieramento opposto, quello sedicente anti-fascista, anti-berlusconiano, che si identifica nel centrosinistra di LEU o nel moderatismo del PD, mentre nelle piazze è rappresentato dall'antifascismo militante della sinistra ed estrema sinistra, che giustamente manifesterà nei cortei contro queste ondate reazionarie che talvolta irrompono sulla scena, non a caso...
Una guerra di assonanze celebra il Tempio del potere costituito che le comprende e contiene entrambe, "opposti estremismi" favoriscono il POTERE CENTRALE (e non tanto il centro politico) che potrà essere rappresentato da un governo di larghe intese per continuare a spolpare il bel paese, oppure, direttamente da un governo tecnico disceso dall'astronave tra noi mortali, appunto quel MONTI con le valigie in mano (messaggio descritto di cui sopra)
Ecco che parte per primo Salvini, lo stesso che aveva stretto alle recenti elezioni la mano a quel TRAINI, in seguito diventato killer seriale, poi irrompe la Meloni che si fa notare vicino alla stazione Termini di Roma per ricordarci quanti sbandati circolano la sera da quelle parti, che alimenta un'inutile polemica con il Museo Egizio, e poi Crosetto e Melluzzi che bombardano il web per svelarci piste differenti, spostando il bersaglio sulla mafia nigeriana ed i suoi rituali voodoo, notizia virale che sembra aver contagiato gran parte della controinformazione, strategia voluta da intelligenti campagne occulte.
La mafia nigeriana addirittura descritta come più forte della nostrana che, a sentir lor signori, pare abbia talmente tanto preso piede da diventare improvvisamente il nemico n°1 dello Stato italiano (tutti sembrano scoprirla ora, andando proprio a creare un complottismo uguale/opposto per screditare versioni alternative più convincenti e logiche).
Non voglio affatto sminuire la criminalità nigeriana che va stroncata pesantemente senza nessuna remora, ma essa si occupa di prostituzione, di clandestini, di droga, è subordinata a livelli più ALTI e nella gerarchia delle mafie viene dopo le nostre, dopo quella cinese, dopo quella russa e albanese e via dicendo, ma soprattutto non c'entra nulla con questo omicidio che svela diverse operatività e ritualità ben note.
Un depistaggio fatto dalla destra, dall'estrema destra e da organi debunker di Stato che puntano il dito altrove, operazione che viene a creare una potente forma pensiero atta al condizionamento del pensiero di massa, facendo scaturire un effetto domino ed anche brutali certezze dettate dall'atavica e fisiologica paura dell'altro, dell'uomo nero.
Anni fa, il fratello della Presidentessa della Camera fu coinvolto (poi risultato completamente innocente) in una brutta vicenda che ci ricorda il settimanale Panorama online: Studio-approfondimento sulla scomparsa di Sergio Isidori». Si parte dalla sparizione del piccolo Sergio di soli 5 anni, nel lontano 1979, per passare al Silenzio della Rosa, una raccolta di racconti scritti da un prete. Il culto della Madonna delle rose, la simbologia della Vergine e della Madre nera: «Rosa equivale a Iside e Iside equivale a Isid-ori»... Di queste farneticazioni è zeppo il bislacco «dossier» che il 6 settembre 2013 Michele Riccardi, un ragioniere disoccupato di 43 anni, consegna all’ufficio comunale di Monte Roberto (Ancona): l’uomo vuole che ne prenda visione Ugo Boldrini, segretario in quel comune ma soprattutto fratello della presidente della Camera, Laura Boldrini. https://www.panorama.it/news/marco-ventura-profeta-di-ventura/storia-di-michele-riccardi-l-estorsore-della-famiglia-boldrini/
Dal micro livello approdiamo finalmente al macro livello...
Dopo aver descritto la strumentalizzazione della SOVRAGESTIONE su territorio nazionale rispetto all'omicidio, con messaggi a tutti i personaggi politici (due opposte colonne, LEGA , LEU e risolutore finale MONTI, che equivale a governo tecnico o governo larghe intese), possiamo descrivere l'ultimo livello possibile e contemplabile da certi sacrifici di sangue e del perché sono commessi spesso da apparti del governo ombra.
La vicenda del ritrovamento delle valigie con il corpo della povera Pamela sembra uscito da un capitolo del romanzo "NEL NOME DI ISHMAEL" di Giuseppe Genna, ed il libro parla proprio di questi omicidi commissionati da agenzie para-militari al soldo di certi ambienti per comunicare in codice alcuni rapporti diplomatici tra VIP di un certo livello.
Nel romanzo ISHMAEL è un'agenzia immaginaria mutuata dalla nostra realtà e descritta dall'autore come molto simile all'ENTITA' descritta dalla Carlizzi, da Cosco e da Franceschetti.
Diversi ricercatori ci spiegano che esistono agenzie private di ex militari, killer seriali, Snipper, contractor che farebbero parte del Deep-State, magari oggi cellule dormienti, domani pronti a colpire, e che hanno infiltrati un po' ovunque, nei servizi segreti, nelle forze dell'ordine, negli ambienti dell' estrema destra, nella magistratura e nella politica. Essi sarebbero riattivati ogni volta che il sistema necessita di celebrare, ammonire, rieducare, minacciare, avvertire, vendicare qualcuno o qualcosa. Sono grammatica e linguaggio, la loro operatività criminale è linguaggio in codice per adepti in termini esoterici, e per la popolazione che subisce il plagio emozionale in termini subliminali, ma paradossalmente più essoterici e manifesti.
Proprio seguendo la logica del romanzo "NEL NOME DI ISHMAEL", possiamo sbilanciarci trattando il possibile macro-messaggio in relazione alla visita del premier turco Erdogan a Roma che ha incontrato sia Gentiloni che Papa Francesco e si è stranamente esposto sul caso di Macerata, entrando nello specifico della storia accusandoci di essere islamofobici; curioso che un leader di quel livello si spertichi nella trattazione di nostri omicidi mediatici.
Erdogan è in conflitto su diversi livelli con diversi attori politici.
In questi giorni la Turchia è in conflitto con la Siria per il corridoio dei Curdi, ci sono stati bombardamenti a tappeto e decine di morti anche tra i civili.
Ricordiamo che l'Italia, un po' nel silenzio generale, sta vivendo anche gravi tensioni ed uno scontro diplomatico pesante contro il governo turco per via dei gasdotti dell' ENI a Cipro. "La Saipem 12000 resta ferma in alto mare. La piattaforma dell’Eni, che si stava dirigendo verso Cipro per iniziare operazioni di trivellazione su licenza del governo di Nicosia, è stata fermata il 10 febbraio “da alcune navi militari turche con l’intimazione a non proseguire perché sarebbero in corso attività militari nell’area di destinazione”, aveva fatto sapere il gruppo in una nota. Il programma era quello di avviare “attività di perforazione nel blocco 3 nelle acque della Zona Economica Esclusiva della Repubblica di Cipro”. Un progetto che incontra l’ostilità della Turchia. Recep Tayyip Erdogan ha posto il tema a Sergio Mattarella e a Paolo Gentiloni nella sua recente visita a Roma."
Anche la Nigeria potrebbe rientrare nella guerra ad altissimi livelli per le scorte secoalri di gas e per gli interessi geopolitici e macro-economici che ne derivano, anche la Nigeria potrebbe essere soggetto e/o complemento oggetto del MACRO livello del messaggio in questione.
La sovrastruttura (entità o le entità) decide una location, che solitamente è collegata a qualche personalità politica, al nome della città di origine, a date specifiche e/o con numeri simbolici, nomi corrispondenti, ricorrenze, assonanze...
Ogni personalità politica di rilievo è in qualche modo ricattabile, al contrario, non occuperebbe quel posto di potere.
Ergo, viene fatta un'operazione sacrificale che in qualche modo "celebra" l'evento ritenuto importante, tipo come è stato per l'entrata nell'euro, una guerra alle porte, una crisi economica, un passaggio strutturale della repubblica, quando cade un governo, la celebrazione di una ricorrenza nazionale, votazioni, manovre economiche, una visita diplomatica importante, oppure, un avvertimento, un monito, una vendetta, una guerra interna tra le fazioni dei poteri forti che esprimono i relativi casati politici e/o personaggi politici.
Questa comunicazione simbolico esoterica, che si esprime attraverso la propaganda mediatica, è un linguaggio operativo occulto, mutuato dal linguaggio iniziatico occidentale rosicruciano e non solo, ha diverse funzioni ed ogni livello che partecipa all'operazione soddisfa suoi relativi bisogni, essa si esprime solitamente con un omicidio rituale, spesso di giovani ragazze, di donne, di uomini ed addirittura di bambini.
Lo scorso 31 gennaio nelle campagne di Pollenza, vicino a Macerata, è stato ritrovato il corpo smembrato e nudo di Pamela Mastropietro, 18enne di Roma, all’interno di due valigie abbandonate in un fosso. Pamela era nelle Marche dallo scorso ottobre ospite della comunità di recupero Pars di Corridonia per un problema di tossicodipendenza. Si era allontanata dalla struttura il 29 Gennaio, senza documenti né cellulare, portando con sé solo un trolley rosso. Luca Traini ha 28 anni è incensurato e risiede a Tolentino, è lui l'uomo che ha seminato il panico per le vie di Macerata sparando colpi di pistola dalla propria auto e ferendo sei persone, tutti stranieri.
Alle elezioni del 2017 Traini si era candidato per la Lega Nord al consiglio comunale di Corridonia, un comune di 15.000 abitanti nel Maceratese, prese zero preferenze.
In un manifesto elettorale, Traini 11 Giugno 2017 appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra.
Diversi omicidi mediatici sono operazioni costruite a tavolino, dove le vittime purtroppo sono sempre reali, mentre i colpevoli ufficiali spesso sono capri espiatori del momento.
Ciò non significa che non esistano omicidi fisiologici quotidiani od extracomunitari criminali, ma quelli RAPPRESENTATI massivamente sui media, in sincrono digitale e con identici palinsesti televisivi, ricevendo gli stessi ordini ANSA di veicolare certe notizie rispetto ad altre, con tutte le simbologie comunicative che ne conseguono, sono quasi sempre omicidi di stato.
Quello di Macerata è un classico esempio fin troppo palese di manipolazione, accaduto nella città della Presidentessa Boldrini, seguito dallo sgozzamento in rete della stessa, ritratta e photoscioppata su FB, dal quale è scaturita la sparatoria del candidato manciuriano di estrema destra TRAINI con una calibro 9 contro 6 stranieri nei pressi di un bar della città.
Questo dualismo sincronico (nigeriano killer seriale vs psicopatico punitore razzista) è la rappresentazione controiniziata della celebrazione del potere, e questa tradizione esoterica-miliziana (essendo diretta discendenza ed emanazione antropologica della figura del sacerdote guerriero tribale ancestrale) si esprime ritualmente attraverso omicidi di giovani donne.
Questo sistema occulto e violento, talvolta, esprime anche quella politica che poi, paradossalmente, fa leggi come quelle sul femminicidio...
Gli opposti estremismi, come nella miglior tradizione della strategia della tensione, sono funzionali allo schema di potere ed alla sovrastruttura che regola la nostra società, energeticamente e simbolicamente sorreggono le due colonne del Tempio dell'oracolo. In questo caso, gli opposti estremisti sono da un lato il nigeriano che taglia la ragazzina a pezzettini ed il fanatico che spara all'impazzata.
Cui prodest?
Questa tipologia di notizie favorisce entrambi gli schieramenti che si vanno a delineare come effetto domino a valanga (garantisti progressisti vs forcaioli giustizialisti reazionari). Paradossalmente entrambi gli schieramenti, che in un'ottica più ampia sono due facce della stessa medaglia, sorreggono e fortificano lo stesso schema di potere che li emana. Schema che è forma pensiero di comando, l'egregora astratta e quindi immortale del potere.
Morto un papa se ne fa un altro, ma lo schema sovrastrutturale rimane intatto, in quanto entità metafisica introiettata nella psicologia di massa dei sudditi...
Dal conflitto artificiale scaturito dalle due vicende uguali/opposte, plasmato dal magus di turno, lo status quo si fortifica e diviene l'ennesima soluzione protratta nel tempo, unica via di scampo al caos generale. E' lo stesso paradigma che succedeva durante la strategia della tensione fino al 92, oggi però trasmutato in omicidi mediatici su scala nazionale, siamo passati in 30 anni dalle stragi eclatanti agli omicidi familiari mediatici.
Il tutto è sfruttato politicamente per diverse ragioni.
Le vicende del nigeriano assassino e del punitore razzista sono in qualche modo legate, come dicevano prima, si complementano e servono allo schema di potere ad auto-alimentarsi come autorità vigente, autorità che gestirà gli opposti estremismi delle due fazioni per rinascere come una fenice e, nel concreto, ristabilire l'ordine costituito (probabile governo tecnico nel caos generale), celebrandolo attraverso un sacrificio, facendosi accettare inconsciamente dai cittadini (la pubblicità funziona esattamente così), metabolizzando successivamente il dissenso, ergo, premiando il risolutore finale.
Empiricamente, questo processo esoterico, politico e mediatico, sposterà nel tempo ulteriormente l'asse della livella a destra, offrendosi come una soluzione alla società malata e drogata.
Drogata come la povera Pamela, che simbolicamente ha espiato le sue colpe attraverso un rito sacrificale di sangue e di purificazione, società che dovrà rinascere sulle macerie antiche, un po' come Macerata nasce dalle macerie dell'antica Helvia Recina, come ci indica l'origine etimologica del suo nome.
Alla massa però piace pensare che sia stato l'uomo nero cattivo a scuoiare la ragazza, senza manco sincerarsi di come diavolo sia avvenuto tale crimine, secondo quali dinamiche, con quali strumenti, quante persone avrebbero realizzato l'omicidio o se ha fatto tutto da solo, come è possibile sia stato concluso tutto in poco tempo e senza apparente movente, perché e come sono stati sezionati chirurgicamente organi interni, perché è stato reciso il seno ed asportato completamente il pube, come avrebbe/avrebbero fatto a svuotare completamente il sangue dal suo corpo e dove lo avrebbero occultato, gli organi mancanti dove sono finiti, il pube reciso chirurgicamente che fine ha fatto e, soprattutto, perché avrebbe lasciato i trolley con dentro il corpo vicino ad una villa sul ciglio della strada in bella vista???
Tutte domande che sorgono spontanee e che vanno a creare vistose contraddizioni con le versioni ufficialiste degli inquirenti e dei giornali.
Allo stato attuale, da quello che illegalmente sta trapelando sui media nell'indifferenza ed ignoranza generale (nessuno si chiede come sia possibile questo scempio illiberale), ed anche da un minimo di logica e buon senso, secondo me, nessuna donna è stata macellata nella mansarda del nigeriano, lui è innocente e non in quanto povero straniero da compiangere, ma in quanto palese capro espiatorio, a prescindere dal colore della sua pelle e dalla sua etnia.
Le vicende riportano aspetti surreali, improbabili e fantascientifici, ma cerchiamo di capire le probabili dinamiche e le tante contraddizioni che emergono: 1- Per macellare una persona senza farsi notare da tutto il quartiere, serve prima di tutto l'ambiente adatto (provate a vedere come funziona un macello, quanto rumore, quanto sangue e che confusione). 2-Servono determinati strumenti e competenze per sezionare ed asportare chirurgicamente organi interni, per recidere seni e pube. 3-Serve la possibilità di occultare litri di sangue (raccolti dove e come?) e quant'altro (nessuna traccia nel bagno allo stato attuale) 4- Servono almeno 100 mq di teloni resistenti per una mansarda di 40 mq, utili a coprire pareti, soffitto, pavimenti, mobili e per non verniciare di rosso tutto quanto (ricordate la premura di DEXTER per non lasciare alcuna traccia?).
Quanto vi piaceva come occultava i cadaveri dopo averli uccisi?
Ecco, funziona così nella realtà, è complesso e difficile lasciare intonsa una stanza dopo un omicidio del genere, senza lordarsi di sangue mentre si macella una persona, oltretutto con la non remota possibilità di lasciare tracce ovunque in casa, nel palazzo e per tutta Macerata (pare siano state trovate solo poche tracce di sangue in casa con il luminol) 5-Dopo aver sezionato accuratamente come un novello Hannibal Lecter una ragazza, dopo aver asportato con dovizia organi interni, seni e pube, senza aver lasciato quasi nessuna traccia ematica (molto meglio di DEXTER), senza aver fatto alcun rumore per macellare allarmando i vicini, avendo avuto il tempo per ripulire il corpo e la casa con decine di litri di candeggina, lo ABBANDONA davanti al cancello di una villa vicino al ciglio della strada IN BELLA VISTA, però dimenticandosi la giacca della ragazza in casa (ridatemi i soldi del biglietto, eh...).
Gli altri organi asportati se li è mangiati improvisamente?
Tutti i suoi vestiti lordi di sangue dove li ha buttati?
Tutto l'ambaradan per operare (teloni, seghe, ecc...) dove è finito?
Il MOVENTE di tale omicidio quale sarebbe???
BACK IN BLACK??? cit. ACDC
In procinto di elezioni politiche importanti, di particolari manovre e cambiamenti politici, di crisi economiche e strutturali, di celebrazioni e ricorrenze, di momenti topici della vita della Repubblica, di strategie internazionali, di cambiamenti globali, di guerre imminenti, gli immigrati e le classi sociali più indigenti o culturalmente più deboli sono il bersaglio perfetto di questo centro dell'occulto che scrive romanzi dell'orrore e poi li mette in scena.
Diventano improvvisamente molto attivi in omicidi con maceti, smembramenti, stupri, talvolta sembra che aspettino il momento giusto per essere strumentalizzati dai media ed i moralizzatori di turno.
Essendo l' ENTITA', alcuni la chiamano DEEP STATE, alcuni scrittori ISHMAEL, un organo segreto del governo ombra che attinge grammatica, linguaggio e modalità operative da mondi occulti e lontani, attraverso contractor e professionisti di agenzie private, in certe fasi della vita repubblicana torna alla ribalta con la mattanza ed i soliti capri espiatori da sacrificare all'altare della patria od a qualche altro altare.
La scorsa estate c'era stato il caso della violenza sessuale ai danni di una povera ragazza polacca in vacanza in Romagna, vicenda dove furono accusati un gruppo di extracomunitari, notizia compensata mediaticamente da un'altra violenza ai danni di due turiste americane per mano di due carabinieri in servizio. Oggi, in un diverso contesto, ci troviamo esattamente nella stessa situazione mediatica, dove un fatto criminale equilibra la livella con un fatto similare ma opposto (stranieri in uno, poliziotti nell'altro), unico comun denominatore, le vittime femminili.
Il top della riprogrammazione mentale del Deep-State per comporre nuovi cortocircuiti nella testa del popolino in cerca di protezione ed astinenza da rogo è: Ragazzo Nero Uccide/Violenta/Massacra... Ragazza Giovane e Bianca.
Nell'immaginario comune, una tragedia del genere fa logicamente colpo ed equivale ad un comando Monarch collettivo, che si traduce elettoralmente, simbolicamente ed energeticamente, perché le motivazioni che stanno dietro a questi fatti sono ancora più complesse.
Funziona a livello inconscio come un lavaggio del cervello, violenza chiama violenza, questo è l'effetto domino sperato e ricercato, la vicenda di cronaca nera alimenta nell'utente forte ansia e l'aggressività è una conseguenza di un'ansia indotta e non più controllata.
La famosa pancia dello spettatore ignaro stimolata da pruriti reazionari...
L'entità oltre ad utilizzare contractor e killer seriali professionisti, viene a creare una sorta di piovra culturale che coinvolge diversi livelli, come persone comuni o vicine alle vittime che entrano a far parte dell'operazione rituale loro malgrado, e che vengono talvolta costretti a contribuire a crimini o depistaggi sotto ricatto, un po' come funziona per la mafia.
Ognuno ha qualcuno sopra che lo "comanda", ed a sua volta è comandato e ricattato da qualche livello superiore.