Vi presento un bel film uscito nelle sale ad ottobre di Stefano Sollima dal titolo Suburra e lo dedico provocatoriamente a chi non ha mai amato l'ex sindaco Marino, coloro che illusoriamente aspettano l'uomo della provvidenza senza capire che da oggi tornerà quel clima politico ben rappresentato dal film in questione.
La Suburra (Subura dal latino sub-urbe) era un vasto e popoloso quartiere dell'antica Roma situato sulle pendici dei colli Quirinale e Viminale.
Poiché la popolazione della parte bassa del quartiere era costituita dal sottoproletariato urbano che viveva in condizioni miserabili, benché affacciata su un'area monumentale e di servizi pubblici, il termine suburra ha ancora, nel linguaggio comune, il significato generico di luogo malfamato, teatro di crimini e immoralità.
Sette giorni prima dell'Apocalisse:
Nel film ci sono un po' tutti i protagonisti del romanzo criminale romano, dai fascisti figli di fascisti della Banda della Magliana ai politici cocati in cerca di sensazioni forti prima di tornare al focolare domestico, dagli zingari cravattari mafiosi e sanguinari ai picchiatori di strada, dai killer della mafia ai tossici disperati, dal Papa che vuole dimettersi perché non regge la sua leadership in odor di scandali che travolgono la sua fazione di riferimento, fino alla catarsi finale con l'estirpazione del MALE, che ciclicamente tornerà ad incarnarsi dopo l'apocalisse annunciata...
L'impianto narrativo e le storie che si inseguono e si intrecciano sono notevoli e vanno a plasmare il castello di carte criminoso su cui regge l'intera vicenda che verrà destrutturato dagli intoppi che intralceranno il suo fluire.
Una sceneggiatura ben scritta e tratta da un romanzo di De Cataldo, persona informata su certi fatti e che si prende il lusso di romanzare verità valide per tutte le stagioni, anche se il regista ha ambientato la storia in questi anni ed inserito elementi importanti, come la presenza del Papa ed altre sfumature che rendono il film più universale.
Ci sono diverse sottotrame ed è basato su una sorta di cosmo dove tutto ciò che si muove, innesca dei processi di causa ed effetto su altri piani ed il micro-cosmo si riflette sul macro.
Alle dimissioni di un Papa ne consegue un passaggio di consegne tra mafie e diverse lotte intestine tra criminalità, come per dire che, ad un battito di ali ne deriva uno tsunami, come nel macro mondo esiste una lotta intestina tra poteri forti interni del Vaticano, nel micro mondo esistono guerre fratricide per guadagnarsi ed annettersi territori di conquista.
I piccoli personaggi verranno a creare un effetto domino che incepperà un meccanismo quasi perfetto.
E' questo l'impianto narrativo analogico e per certi versi junghiano e sincronico scelto dagli autori che, descrivendo una Roma Capitale mafiosa odierna, la modellano visivamente in un NON-TEMPO, come per sottintendere che ciò che succede e vedremo nel film è sempre successo e sempre succederà, da li i meriti per aver "profetizzato" Roma Mafia Capitale 2015, parlando di una Roma di qualche anno precedente a quella veicolata oggi dai media sui recenti scandali. Ma anche una involontaria "profezia" sull'attuale pontificato di Bergoglio che, pare avrà vita breve, a causa dei tanti nemici dell'Opus Dei e del conservatorismo reazionario vaticano, dinamica identica/contraria a quella del passato Pontefice.
Come vedete la storia si ripete circolarmente.
E' una Roma metafisica, fuori e dentro il tempo, e fuori dentro il Tempio, che è sempre esistita, come ci preannunciano i trailer, svelandoci il nome del titolo dell'opera e il suo significato interno.
Ma sarebbe stata la stessa cosa con una qualsiasi altra capitale europea.
Un po' a voler indagare, attraverso vicende a noi note e verosimili, come l'egregora del potere sia una fiamma eterna, da sempre alimentata da coloro che lo bramano e l'analisi successiva del rapporto delle persone con il potere stesso che le fagocita e le eteropilota.
Il potere è circolare, muoiono i suoi sacerdoti, ci sono passaggi di consegne, ma esso rimane immutabile nei millenni, ad ogni cosa ne corrisponde un' altra che invade e condiziona lo spazio vitale di altri piani di potere, come fossero tante bucce di cipolla, oppure una matrioska.
L'equilibrio tra macro e micro, le loro contaminazioni, le loro invasioni di campo reciproche, si espandono anche sullo stile dell'opera filmica, dove coesistono tranquillamente cinema ALTO e cinema BASSO, fumetto, fiction, cinema d'autore, cinema popolare, cinema visionario, accompagnati da un'ottimo montaggio, moderno ed incalzante. Un noir metropolitano, un gangster-movie, un film di genere ed oltre il genere.
Una buona regia grazie anche all'ottima recitazione degli attori più sconosciuti, come Alessandro Borghi, già visto in "Non essere cattivo" ed in tanti altri attori e attrici "minori", perfettamente dentro la parte, oltre ovviamente il grande Elio Germano e tutti gli altri protagonisti.
Suburra è interessante anche per la colonna sonora, il regista ha avuto il coraggio di implementare il sound moderno elettronico dei francesi M83, che si differenzia dal solito Score classicheggiante o da canzoni obsolete di repertorio, rendendo l'opera internazionale e moderna.
Una sceneggiatura ben scritta e tratta da un romanzo di De Cataldo, persona informata su certi fatti e che si prende il lusso di romanzare verità valide per tutte le stagioni, anche se il regista ha ambientato la storia in questi anni ed inserito elementi importanti, come la presenza del Papa ed altre sfumature che rendono il film più universale.
Ci sono diverse sottotrame ed è basato su una sorta di cosmo dove tutto ciò che si muove, innesca dei processi di causa ed effetto su altri piani ed il micro-cosmo si riflette sul macro.
Alle dimissioni di un Papa ne consegue un passaggio di consegne tra mafie e diverse lotte intestine tra criminalità, come per dire che, ad un battito di ali ne deriva uno tsunami, come nel macro mondo esiste una lotta intestina tra poteri forti interni del Vaticano, nel micro mondo esistono guerre fratricide per guadagnarsi ed annettersi territori di conquista.
I piccoli personaggi verranno a creare un effetto domino che incepperà un meccanismo quasi perfetto.
E' questo l'impianto narrativo analogico e per certi versi junghiano e sincronico scelto dagli autori che, descrivendo una Roma Capitale mafiosa odierna, la modellano visivamente in un NON-TEMPO, come per sottintendere che ciò che succede e vedremo nel film è sempre successo e sempre succederà, da li i meriti per aver "profetizzato" Roma Mafia Capitale 2015, parlando di una Roma di qualche anno precedente a quella veicolata oggi dai media sui recenti scandali. Ma anche una involontaria "profezia" sull'attuale pontificato di Bergoglio che, pare avrà vita breve, a causa dei tanti nemici dell'Opus Dei e del conservatorismo reazionario vaticano, dinamica identica/contraria a quella del passato Pontefice.
Come vedete la storia si ripete circolarmente.
E' una Roma metafisica, fuori e dentro il tempo, e fuori dentro il Tempio, che è sempre esistita, come ci preannunciano i trailer, svelandoci il nome del titolo dell'opera e il suo significato interno.
Ma sarebbe stata la stessa cosa con una qualsiasi altra capitale europea.
Un po' a voler indagare, attraverso vicende a noi note e verosimili, come l'egregora del potere sia una fiamma eterna, da sempre alimentata da coloro che lo bramano e l'analisi successiva del rapporto delle persone con il potere stesso che le fagocita e le eteropilota.
Il potere è circolare, muoiono i suoi sacerdoti, ci sono passaggi di consegne, ma esso rimane immutabile nei millenni, ad ogni cosa ne corrisponde un' altra che invade e condiziona lo spazio vitale di altri piani di potere, come fossero tante bucce di cipolla, oppure una matrioska.
L'equilibrio tra macro e micro, le loro contaminazioni, le loro invasioni di campo reciproche, si espandono anche sullo stile dell'opera filmica, dove coesistono tranquillamente cinema ALTO e cinema BASSO, fumetto, fiction, cinema d'autore, cinema popolare, cinema visionario, accompagnati da un'ottimo montaggio, moderno ed incalzante. Un noir metropolitano, un gangster-movie, un film di genere ed oltre il genere.
Una buona regia grazie anche all'ottima recitazione degli attori più sconosciuti, come Alessandro Borghi, già visto in "Non essere cattivo" ed in tanti altri attori e attrici "minori", perfettamente dentro la parte, oltre ovviamente il grande Elio Germano e tutti gli altri protagonisti.
Suburra è interessante anche per la colonna sonora, il regista ha avuto il coraggio di implementare il sound moderno elettronico dei francesi M83, che si differenzia dal solito Score classicheggiante o da canzoni obsolete di repertorio, rendendo l'opera internazionale e moderna.
Grazie della segnalazione Master :)
RispondiEliminaOh manco a farlo apposta ci sta pure il film Spectre ambientato a Roma,tu l'hai visto per caso?Come ti sembra?
SEnti a proposito di sincronismi che in questa settimana me ne sono accaduti che manco se non ci fosse un domani XD,a te sembra che i soggetti autistici siano più soggetti a sincronicità degli altri individui?IO credo di sì ho visto cose....tra l'altro ho una diagnosi di sindrome di ASperger e fin da piccola mi accadevano fatti strani e ho sempre fatto sogni strani tipo di guardare in alto ed essere risucchiata dal cielo e poi di svegliarmi ma prima del risveglio vedo una luce bianca e avverto una sensazione strana archetipale O_o
interessante poi notare come quasi tutti gli autistici siano attirati dalla roba che gira.
Vabbè ora ti lascio perchè devo farmi il mio tè equo solidale e giocare un po con le mie amate BEyblade,ammaza aoh...gira come una trottola...giro giro tondo casca il modo casca la terra tutti giù per terra
l'albero del mondo de santillana O_O
tra l'altro le nuove beyblade hanno a che fare con le costellazioni figata...
ps mi potresti dare un tuo parere su un video trovato su internet?Si intitola the book of the key and lock e dura circa un minuto-due,ti ringrazio
CIao e a presto
SoylentGreen
Spectre è brutto, noioso.
RispondiEliminaIl video non ho capito che roba è, non si capisce nulla, non saprei. Sembra un coglione che fa scherzi interniani per americani.
RispondiEliminaInfatti avevo sentito che Spectre aveva deluso molto i fan ;
RispondiEliminaPer quanto riguarda il video io l'ho trovato pieno di riferimenti a SAturno con tutto quel che ne consegue(concetto di tempo,autorità,leggi ecc).POi se fai caso alla parte delle figure tasselate il quadratino sembra prevedered ove cadrà lo sguardo dell osservatore per dare una sensazione di sincronismo e autoreferenzialità,roba da mentalismo e pnl spiccia secondo me.
comunque sembra che dietro al video in questione ci sia un certo sociologo critico della information society un certo FRank WEbster,sembra sia suo il dominio falseprophet-hq.com
CIao
SoylentGReen
OT
RispondiEliminaCIOE', HANNO DOVUTO FAR FUORI 150 PERSONE E FERIRNE E MUTILARNE 350 (tanto i francesi ormai sono in realtà quasi tutti di origine araba),PER POTER ATTACCARE LA SIRIA SENZA L' OPPOSIZIONE DELLA RUSSIA !?!?!
MA CHE SCHIFO ! ! !
Però la maggioranza della gente ha capito che si tratta della solita solfa 9/11/...anche se non dice niente.
Perchè qui nessuno e COSI' fesso !