La morte del guru Casaleggio il 12 Aprile 2016, a due mesi dalle elezioni amministrative, rappresenta simbolicamente il contrappasso che il M5S ha dovuto pagare per la benedizione elettorale e la vittoria.
Il Grillo è considerato annunciatore di Fortuna. Uno dei grilli più amati è il cosiddetto grillo del focolare. Ad esso veniva riservato un trattamento di riguardo, perché si credeva fosse una sorta di genio tutelare della casa. Vederlo era di buon auspicio, e mai nessuno si sarebbe sognato di scacciarlo o di disturbarlo. E' anche un simbolo noto in Oriente, generalmente amato anche se considerato dannoso per i raccolti, la simpatia di questo insetto deriva dal canto ininterrotto (curiosa assonanza con il Grillo logorroico comico/politico); un tempo si ipotizzava che quando il grillo cessava di cantare stava ad indicare un avviso di pericolo imminente.
-"Osservando il comportamento di questi insetti si facevano previsioni sul tempo e i raccolti.
A Piacenza si dice ad esempio "Quand canta l’gri al brütt teimp l’è finì" (Quando canta il grillo il brutto tempo è finito). Generalmente si crede che l’abbondanza di grilli sia presagio di carestia; e a questo proposito, nel Carpigiano, si racconta una divertente storiella.
In essa si narra di un frate cercatore, quelli che elemosinavano cibo di casa in casa, alle prese con un villano che gli aveva appena donato un sacchetto di noci. Parlando del più e del meno, il villano chiese al frate come mai in quell’anno ci fossero tanti grilli.
Il frate, gentile, rispose con un proverbio: «Gran grilleria, gran carestia».
Il villano, temendo il peggio, si scusò, e riprese le noci appena donate.
Poco più in là, il frate incontrò un altro contadino che lo accolse con la solita domanda: «Frate, perché quest’anno ci sono tanti grilli? »
Senza pensarci due volte, il frate rispose. «Allegria, non conosci il proverbio: Gran grillansa, gran bundansa (Gran grilleria, grande abbondanza)»."
Il frate, gentile, rispose con un proverbio: «Gran grilleria, gran carestia».
Il villano, temendo il peggio, si scusò, e riprese le noci appena donate.
Poco più in là, il frate incontrò un altro contadino che lo accolse con la solita domanda: «Frate, perché quest’anno ci sono tanti grilli? »
Senza pensarci due volte, il frate rispose. «Allegria, non conosci il proverbio: Gran grillansa, gran bundansa (Gran grilleria, grande abbondanza)»."
Di Maio, ovvero "Di Maggio", come il fiore delle alpi, simile alla ginestra, che i contadini attaccavano alle porte delle loro innamorate, oppure come il mese consacrato alla Dea Madre.
La connessione con il numero 5 (M5S) aggiunge anche la rosa (oggi attributo di Maria, cui è dedicato il mese di Maggio, ma un tempo attributo della dea, ricordando che il nome del mese deriva da quello di Maia, un'altra incarnazione della dea), specialmente quella pentafogliata (M5S) che compare negli stemmi araldici (come la famosa rosa rossa dei Lancaster e quella bianca dei York).
La vittoria della Raggi e della Appendino sono il contraltare dell'entrata del buon Di Maio nei salotti buoni neo-aristocratici della paramassonica TRILATERAL (emanazione della massonica UR-LODGE reazionaria Three Eyes), di cui Napolitano è membro onorario. Forse il "Wannabe Illuminati" Renzi, si rende conto solo ora di essere stato utilizzato come i suoi predecessori, e di essere stato scavalcato in un nano secondo dal più rassicurante ed istituzionale DI MAIO.
Per analogia, il cognome "Raggi", sembra un attributo solare, consacrata ad un ruolo maschile, ella trasmuta in una divinità patriarcale e ribalta l'accezione lunare originaria della Grande Madre, ed interpreta il ruolo maschile del sacerdote che governerà Roma Amor.
I RAGGI del sole sono anche le piume dell'aquila intesa come archetipo religioso. Anche Dante Alighieri nella Divina Commedia, nomina spesso l’aquila: in particolare nel verso 48 del Primo canto del Paradiso, egli scrive: "Aquila sì non gli s'affisse unquanco". Il sommo poeta utilizza l’allegoria dell’aquila riferendosi alla sua guida nel Paradiso, Beatrice, capace di contemplare il sole con profondità e immobilità. Quindi, una novella Beatrice vergine (Virginia) capace di dare nuova vita come una Fenice risorta alla Città del Sole.
La "Città del Sole" fu anche un'opera scritta dal filosofo italiano Tommaso Campanella.L’opera consiste in un dialogo tra un cavaliere di Malta (Potere occulto) e un ammiraglio genovese (Grillo loro ammiraglio), il quale ha appena fatto ritorno dal giro del mondo ed espone al suo interlocutore la vita di una città, chiamata Città del sole, che si trova sulla linea dell’Equatore.
Il dialogo, che si ricollega alla tradizione della Repubblica di Platone e di Utopia di Tommaso Moro, serve a Campanella per illustrare la sua teoria ideale sulla migliore forma di governo.
-"E' la vittoria dei Cancri e degli avvocati che sono i più tra i 19 sindaci vincenti del M5S.
E' del Cancro Grillo, Di Maio ed ora Virginia Raggi.
Acqua, il mondo delle emozioni, ma anche l'amore per la famiglia e, per estensione, per la patria.
La Raggi è favorita dalla nascita da una buona dose di fortuna che le deriva dall' avere il Sole (il suo Io profondo e la sua parte attiva e maschile) unito a Giove, il pianeta dell'ottimismo, della facilità di parola e della fortuna.
E' intuitiva e con una buona dose di entusiasmo che le deriva dall'avere dei pianeti di Fuoco; probabile abbia la Luna (la sua parte femminile, che in una donna ovviamente conta parecchio) in Capricorno, un segno capace di sacrifici e di lotte (e lei avrà contro sicuramente il Capricorno Renzi). Interessante è il pianeta del lavoro, Urano, in Scorpione che l'aiuterà a nuotare nel mare infido e torbido della Capitale e a capire cosa cova sotto: ora Nettuno (metamorfosi, evoluzione) stimola proprio questo Urano mentre lei si appresta ad onorare il suo impegno.
E' del Cancro Grillo, Di Maio ed ora Virginia Raggi.
Acqua, il mondo delle emozioni, ma anche l'amore per la famiglia e, per estensione, per la patria.
La Raggi è favorita dalla nascita da una buona dose di fortuna che le deriva dall' avere il Sole (il suo Io profondo e la sua parte attiva e maschile) unito a Giove, il pianeta dell'ottimismo, della facilità di parola e della fortuna.
E' intuitiva e con una buona dose di entusiasmo che le deriva dall'avere dei pianeti di Fuoco; probabile abbia la Luna (la sua parte femminile, che in una donna ovviamente conta parecchio) in Capricorno, un segno capace di sacrifici e di lotte (e lei avrà contro sicuramente il Capricorno Renzi). Interessante è il pianeta del lavoro, Urano, in Scorpione che l'aiuterà a nuotare nel mare infido e torbido della Capitale e a capire cosa cova sotto: ora Nettuno (metamorfosi, evoluzione) stimola proprio questo Urano mentre lei si appresta ad onorare il suo impegno.
Auguri..."
cit. Germana Accorsi
cit. Germana Accorsi
Molto interessante il fatto che siano tutti CANCRI... E' talmente suggestiva questa analisi che, se ribaltata in un'accezione opposta, sembra rappresentare più che una fortuna una iattura, come la stessa ambivalenza del Grillo di cui sopra.
Lo dico in dialetto bolognese petroniano: "c'at vègna un canchèr"...
Interessante che siano tutti Cancri... e Casaleggio non è morto di cancro pure?
RispondiEliminama il Cancro non fa fare i Milioni all'Industria medica? Dieudonné M'Bala M'Bala discusso Satiro e Comico congofrancese ha creato un film ed uno sketch su le Cancer. Per capire come funziona il Business. Sennò Cancro governato dalla Luna, opposto e complementare di Capricorno, da Saturno. E sugli Adoratori di quest'ultimo Pianeta ne ho recentemente leyte alcune. In generale, meglio la Luce, il Sole (che governerebbe il Leone) ma quello ...oltre il Sole, cantato nel Gayatri Mantra scritto in 3 strofe da 8 sillabe cadauna, 888 pare sia una Tripletta sacra o santa in diverse Culture spirituali (sante). E 3 per 8 fa 24, che sintetizzato fa 6, il numero dell'Amore. Amore è Luce interiore, quella su cui si è focalizzata Dion Fortune (Violet Mary Firth) scrittrice di Saggi esoterici, Indipendente (che è una Garanzia di Qualità) e Scrittrice di Romanzi in cui rivela alcuni segreti degli Occultisti e del Mondo invisibile agli occhi (ai 2 occhi; non al 3.): tat savitur varenyam, bargho devasya dhimahi, dyo yo nah prachodayat (Essa èla Fonte sacra, sulla Luce divina meditiamo, l'Intelligenza nostra divenga illuminato-e-illuminante). Felicità o Bene interiore più Felicità o Forza esteriore a tutti, ovunque-e-sempre.
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