C'è chi legittimamente plaude un "cattivo reddito di cittadinanza" salutato come salvaguardia del precariato, quella grande innovazione culturale in atto a colpi di editti.
E' sempre più chiaro a tutti che questi nuovi paradigmi MODERNISTI, in parte introdotti dal precedente governo siano implementazione di un nuovo modello culturale, ancor prima che economico, e riguardino più il LIVELLO SOTTILE che il potere necessita di cooptare, per realizzare compiutamente questo processo.
Per culturale, intendo l'ACCETTAZIONE e l'adesione popolare alle nuove dinamiche del mondo del lavoro, alla negazione di una coscienza di classe che pare sopita, al far sembrare scontato e normale che si debba lavorare per pochi euro, senza diritti e con un controllo orwelliano che, evidentemente, piace.
I nuovi impieghi a basso costo saranno l'anticamera di un abbassamento generale dei diritti dei lavoratori.
Con il reddito di cittadinanza (che in teoria potrebbe essere anche qualcosa di importante se inteso in senso keynesiano puro e non come è venuto fuori dal Contratto di governo GIALLO/VERDE) si vogliono far accettare forme di elemosina con il ricatto che devi accettare qualsiasi cosa, pena la perdita di tali diritti.
Apparentemente, potrebbe sembra tutto logico e giusto (sempre fosse fatto con giudizio) ma per come è stato impostato e presentato negli ultimi giorni, assomiglia di più ad una forma di padronato che ti offre una paghetta in cambio dell'occupazione più sfigata possibile e senza alcuna protezione sociale.
Con il ricatto, o questo o nulla, si procede nell'accettazione di modelli di precariato, di flessibilità ulteriore che porta l'orologio indietro di un secolo...
Si potrebbe obiettare che sia meglio che niente, che una persona disoccupata debba necessariamente accettare qualsiasi lavoro subordinato pur di mangiare, ma ciò non è ne vero ne giusto, questo non è un modello risolutivo, non fa altro che spostare la polvere sotto il tappeto e rinuncia ad individuare i veri bersagli da confliggere per superare l'attuale assetto iperliberista.
Da un lato si impone e si fa accettare un maggior controllo, in linea con il paradigma di schedatura degli ultimi decenni, in sincrono con le nuove tecnologie, si amplifica il grande fratello, anticamera per i microchip, li si rendono piacevoli, friendly, trendy, dall'altro si indeboliscono le tutele, si rieduca la massa alla cinesizzazione del mondo del lavoro e si militarizza il territorio.
Un tempo questo modello si chiamava conservatorismo, regime reazionario, oggi GOVERNO CHE PIACE.
Numerose tecniche vengono usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste tecniche si possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.
Queste tecniche sono trasversali, da notare che si applicano anche all'attuale maggioranza Giallo/Verde...
Ricorso alla paura: il ricorso alla paura cerca di costruire il supporto instillando paura nella popolazione. Per esempio Joseph Goebbels sfruttò la frase I tedeschi devono morire!, di Theodore Kaufman, per sostenere che gli alleati cercavano la distruzione del popolo tedesco.
Ricorso alla paura: il ricorso alla paura cerca di costruire il supporto instillando paura nella popolazione. Per esempio Joseph Goebbels sfruttò la frase I tedeschi devono morire!, di Theodore Kaufman, per sostenere che gli alleati cercavano la distruzione del popolo tedesco.
Ricorso all'autorità: il ricorso all'autorità cita prominenti figure per supportare una posizione, idea, argomento o corso d'azione.
Effetto gregge: l'effetto gregge o l'appello alla "vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La "vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge a unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi.
Ottenere disapprovazione: questa tecnica viene usata per portare il pubblico a disapprovare un'azione o un'idea suggerendo che questa sia popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che sostiene una certa politica viene indotto a pensare che anche persone indesiderabili o sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di cambiare la loro posizione.
Banalità scintillanti: le "banalità scintillanti" sono parole con un'intensa carica emotiva, così strettamente associate a concetti o credenze di alto valore, che portano convinzione senza supportare informazione o ragionamento. Esse richiamano emozioni come l'amore per la patria, la casa, il desiderio di pace, la libertà, la gloria, l'onore, ecc. Chiedono approvazione senza esaminare la ragione. Anche se le parole o le frasi sono vaghe e suggeriscono cose differenti a persone differenti, la loro connotazione è sempre favorevole: "I concetti e i programmi dei propagandisti sono sempre, buoni, auspicabili e virtuosi".
Razionalizzazione: individui o gruppi possono usare generalizzazioni favorevoli per razionalizzare atti o credenze. Frasi vaghe e piacevoli sono spesso usate per giustificare tali atti o credenze.
Vaghezza intenzionale: le generalizzazioni sono sempre vaghe, in modo che il pubblico possa fornire la propria interpretazione. L'intenzione è quella di muovere il pubblico tramite l'uso di frasi indefinite, senza analizzare la loro validità o tentare di determinare la loro ragionevolezza o applicabilità.
Transfer: questa è una tecnica di proiezione di qualità positive o negative (lodare o condannare) di una persona, entità oggetto o valore (un individuo, gruppo, organizzazione, nazione, il patriottismo, ecc.) a un altro soggetto per rendere quest'ultimo più accettabile o per screditarlo. Questa tecnica viene generalmente usata per trasferire il biasimo da un attore del conflitto all'altro. Evoca una risposta emozionale che stimola il pubblico a identificarsi con l'autorità riconosciuta.
Ipersemplificazione: generalizzazioni favorevoli sono utilizzate per fornire risposte semplici a problemi sociali complessi, politici, economici o militari.
Uomo comune: l'approccio dell'"uomo comune" tenta di convincere il pubblico che le posizioni del propagandista riflettano il senso comune della gente. Viene designato per vincere la fiducia del pubblico comunicando nel suo stesso stile. I propagandisti usano un linguaggio e un modo di fare ordinari (e anche gli abiti nelle comunicazioni faccia a faccia o audiovisive) nel tentativo di identificare il loro punto di vista con quello della persona media.
Testimonianza: le testimonianze sono citazioni, dentro o fuori contesto, dette specificamente per supportare o rigettare una data politica, azione, programma o personalità. La reputazione e il ruolo (esperto, figura pubblica rispettata, ecc.) dell'individuo che rilascia la dichiarazione vengono sfruttati. La testimonianza pone la sanzione ufficiale di una persona rispettata o di un'autorità sul messaggio propagandistico. Questo viene fatto in un tentativo di far sì che il pubblico si identifichi con l'autorità o che accetti le opinioni e le convinzioni dell'autorità come se fossero sue.
Stereotipizzazione etichettatura: questa tecnica tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile.
Capro espiatorio: colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l'attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale la colpa è stata assegnata.
Parole virtuose: sono parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un'immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.
Slogan: uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la stereotipizzazione o l'etichettatura.
Conventio ad tacendum: la propaganda, come insegna soprattutto il caso del fascismo, consiste anche nello scegliere le notizie, decidendo quali diffondere e quali tacere. La convenzione comunemente accettata di non parlare di un certo argomento viene definita conventio ad tacendum.
https://it.wikipedia.org/wiki/Propaganda
"Il ministro Bongiorno vuole introdurre "le rilevazioni biometriche (impronte digitali) per evitare che ci sia chi striscia il tesserino per altri", poiché "Tra i beni confliggenti deve prevalere l'interesse collettivo".
La schedatura collettiva auspicata dal ministro evoca uno dei peggiori scenari orwelliani, traghettandoci verso una società di vetro in cui saremo tutti tracciati, mappati, in cui la privacy si frantuma sotto il peso della sorveglianza.
Ne parlo da anni. Che siano le rivelazioni biometriche o un chip poco conta. Spero vivamente che ci sia una reazione a questa proposta.
cit. Perucchietti Enrica
"Governo anti-establishment della ggente"
cit. SANTI
La schedatura collettiva auspicata dal ministro evoca uno dei peggiori scenari orwelliani, traghettandoci verso una società di vetro in cui saremo tutti tracciati, mappati, in cui la privacy si frantuma sotto il peso della sorveglianza.
Ne parlo da anni. Che siano le rivelazioni biometriche o un chip poco conta. Spero vivamente che ci sia una reazione a questa proposta.
cit. Perucchietti Enrica
"Governo anti-establishment della ggente"
cit. SANTI
GIOCHI E MENATE SI SONO ESAURITI CON IL PD E PURE CON I PRETI. LA NOSTRA TOLLERANZA E' A ZERO, OVER!
RispondiEliminaO FATE GLI INTERESSI "DI CADA SACRO SINGOLO" DEL POPOLO ITALIANO, O VE NE ANDATE ANCHE VOI!!!!!!!!!!!!!
La signora Buongiorno, (ed il governo in generale) invece di preoccuparsi di quisquilie, o mezze cazzate che COSTANO inutili denari (sempre e comunque NOSTRI, tanto per INTENDERCI) volendo introdurre le "rilevazioni biometriche" o impronte digitali (E PERCHE' NO UN BEL MICROCHIP, GIA' CHE CI SIAMO!?!?!), per CONTROLLARE NOI ITALIANI, i quali fino ad ora siamo solo stati VITTIME e NON CARNEFICI, (ruolo che dovreste SAPERE BENISSIMO a chi appartiene) si OCCUPASSE (oltretutto in quanto donna) di far fare una visita medica PERIODICA alle donne dell' INTERA ed ARRETRATA Africa: sia a quelle che arrivano che a quelle che già vivono nel nostro paese, per ACCERTARE che NON continuino a SUBIRE la SADICA e CRIMINALE pratica che subiscono nel loro paese, nel qual caso la DRASTICA punizione DOVREBBE essere l' IMMEDIATO RIMPATRIO (nella loro IGNORANTE Africa) o le (nostre) PATRIE GALERE per l' INTERA famiglia della VITTIMA; sto parlando delle MUTILAZIONI GENITALI, nel caso non l' aveste ancora capito!!! E sono MATEMATICAMENTE certa, che questa SCHIFEZZA PATRIARCALE verrebbe così INTERROTTA in men che non si dica ! !
Ed ora solo alcuni dati statistici su ciò che NEPPURE questo governo vuole vedere e assumersene le responsabilità:
"In Egitto l’87% delle donne ha subito mutilazioni genitali
Come in molti Paesi africani e mediorientali (ma non solo), le mutilazioni genitali femminili (MGF) rappresentano una piaga in Egitto. Secondo i dati dell’Unicef, l’87% delle egiziane di età compresa fra i 15 e i 49 anni ha subito qualche forma di mutilazione genitale. L’incidenza della pratica è tuttavia diminuita negli anni. Nel 1985, il 97% delle ragazze fra i 15 e i 19 anni era sottoposta MGF. Nel 2015 tale percentuale era scesa al 70%. Sulla scorta della morte di un’adolescente a causa di un’operazione di mutilazione genitale (illegale come qualsiasi altra dal 2008), l’Egitto ha deciso settimana scorsa di inasprire le pene per chi pratica questi interventi. Se l’operazione provoca «deformità permanente» o la morte sono previsti ora fino a 15 anni di cercere.
In Svizzera 14’700 donne e ragazze colpite
L’Ufficio federale della sanità pubblica stima che in Svizzera vivano 14’700 donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali o corrono il rischio di subirle. In base ai dati dell’Ufficio federale di statistica, tuttavia, dal 2012 al 2015 non sono state registrate denunce per questo tipo di reato (art. 124 CP). Come si legge nell'opuscolo sviluppato alcuni anni fa dal Cantone sul tema, la mutilazione genitale femminile consiste in «ogni lesione o ablazione, parziale o totale, effettuata senza ragioni mediche sugli organi genitali femminili esterni». Si divide in 1. circoncisione o sunna, che si pratica sulla clitoride; 2. clitoridectomia o escissione, che amputa la clitoride; 3. infibulazione, che amputa i genitali esterni e cuce l’orifizio vaginale per consentire il solo passaggio dell’urina e del flusso mestruale; e 4. altre forme e procedure non classificate (punture, perforazioni e altro).
RIBADISCO: FATE COSE UTILI ALL' UMANITA'.
E NON UTILI Al SOGNO GLOBALIZZANTE DI ALCUNI PSICOTICI.
La gente che distribuisce qualche cazzotto a destra e a manca negli ospedali non è improvvisamente impazzita, è solo stanca di essere trattata male, da ignorante, da poveraccia; stanca di ingiustizie, stanca di pagare tiket oltre a cio' che gia' paga per una classe medica incompetente, maleducata e che rifiuta di dare le cure più semplici, salubri e adatte, per sperimentare sui pazienti, imponendoli, nuove e non certe soluzioni; fregandosene della salute e futuro dei pazienti visti come oggetti e non come persone.
RispondiEliminaLa figura del buon medico di famiglia e' scomparsa, fatela ritornare o i cazzotti aumenteranno.
Rocco
Vi presento un GRANDE uomo poco conosciuto, La Mettrie, il quale condivide con M. Stirner e W. Reich la GENIALITA, la PUREZZA d' INTENTI, e l' ONESTA' e INDIPENDENZA INTELLETTUALE; e purtroppo anche lo stesso destino: DERISI, ISOLATI e poi UCCISI.
RispondiElimina"La Mettrie partiva dall'osservazione che pochi uomini giungono a "dissolvere i pregiudizi dell'infanzia e a depurare l'anima alla luce della Ragione". (13) Enunciava qui un fatto evidente, e cioè che ciò non era dovuto alla mancanza di intelligenza o alla cattiva volontà, ma che la resistenza ai Lumi era più profondamente ancorata nell'organismo- perché "non ci si spoglia affatto ad una semplice lettura da principi così radicati che si scambiano per naturali". (14) Al contrario, uno spirito penetrante assume spesso con virtuosità il ruolo di difensore contro le idee ragionevoli, quando quest'ultime minacciano la pace dell'anima dell'uomo prigioniero dei pregiudizi. Ma se qualcuno respinge la ragione perché essa turba il suo benessere è perché la sua anima è stata precocemente "sottomessa" in proporzione. È qui, nell'educazione, nell'acculturazione dell'uomo che inizia sin dalla sua nascita, che La Mettrie vedeva la radice di questo male: la resistenza ai Lumi. (15)
L'acculturazione e l'educazione sono, come naturalmente La Mettrie sapeva, tanto necessarie alla vita dell'uomo quanto inevitabili. Ma è appunto ciò che è considerato come il loro risultato più importante, la trasmissione fatta in gran parte "senza esame e senza scelta" di comportamento sul piano dei valori e del carattere- detto altrimenti la costruzione di un Super-Io, che l'io troverà come istanza interna "al di sopra di esso", non appena comincerà a dischiudersi - è precisamente ciò che La Mettrie chiama "il più funesto presente", la "gramigna mischiata al buon grano della vita", il "crudele veleno che corrompe i frutti della vita dell'uomo". Perché? Perché è come regola molto generale, pregiudizievole alla sua facoltà di provare autenticamente felicità e ostacola allo sviluppo in lui dell'"arte di provare piacere". E La Mettrie conclude: "L'uomo reca così in sé il più grande dei suoi nemici". (16)
È chiaro che non si tratta soltanto, in primo luogo, nel processo di acculturazione, dell'inculcazione di nozioni assiologiche precise e concrete, ma della modificazione psico-fisiologica dell'organismo ("impressa come una matrice nella cera molle"), di una preparazione e di un "piegamento dell'anima" in vista del suo adattamento alla cultura esistente, la quale è ostile tanto al vero piacere quanto alla vera ragione. (17) Ciò che è spiacevole e gravoso di conseguenze allo stesso tempo, è che una costruzione del Super-Io che si fa in questo modo- precognitivo ed irrazionale- ha come effetto collaterale di andare sino a generare numerosi di questi "istinti" che il Super-Io irrazionale non è spesso più in grado di reprimere (per mezzo dell'opinione, della colpa, del "rimorso").
Questo danno, "normale" dai tempi preistorici, ha naturalmente delle conseguenze sociali. La Mettrie pensava anche che "il mondo non sarà felice per tanto tempo finché non sarà ateo", quest'ultimo termine essendo compreso nel senso di "senza Super-Io irrazionale" (perché la questione dell'esistenza di "Dio" non aveva senso ai suoi occhi).
...cont. da sopra
RispondiEliminaÈ anche così che bisognerebbe comprendere la sua esigenza che "Tutti i rami della Religione (siano) distrutti e tagliati alla radice", in modo tale che gli uomini "non seguirebbero che i consigli spontanei del loro proprio individuo". (18) Non essendo ostacolati da un Super-Io irrazionale, essi sarebbero in grado di vivere conformemente ad un Super-Io razionale, ad un'etica ragionevole. L'anima non sottomessa vedrebbe aprirsi a sé "una nuova fonte di virtù". (19) La Mettrie considerava come fondamentalmente falso il credere che "la buona fede (degli uomini), la loro probità, la loro giustizia, non reggerebbero che ad un filo una volta sganciati dalle catene della superstizione". (20) Non è che in seguito, al contrario, che queste virtù potranno essere pienamente valorizzate. "Il dovere si allea così bene al piacere in un'Anima ragionevole, che lungi dal nuocersi, si avvantaggiano di forza reciprocamente. (21)
...cont. da sopra
RispondiEliminaLa "sensibilità al piacere" occupa un posto centrale nell'antropologia di La Mettrie: essa è l'equivalente materiale della libertà di un Super-Io irrazionale ed il garante di un Super-Io razionale. La Mettrie non ha scritto il suo libro L'arte di provare piacere come potrebbe far supporre il titolo, come una di quelle "ars amandi" molto diffusi durante la sua epoca- egli parla al contrario senza stima dell'"uomo dalla buona fortuna" e della sua "invenzione delle voluttà", (22) ma come un'opera nella quale si occupa esplicitamente del campo sessuale, "un soggetto più importante di quanto non si creda", e vuole rendere chiara una distinzione assolutamente necessaria per la sua filosofia. (23) La Mettrie vi sottolinea ancora una volta con molta forza che si deve considerare il "voluttuoso" ed il dissoluto come dei personaggi opposti nel loro modo di provare il piacere. Egli intende, quando parla di voluttà- il che mostra l'opposizione irreconciliabile che esiste tra de Sade e lui-, "un'autentica estasi€ che soltanto il voluttuoso e non il dissoluto, può provare. (24) Intende con ciò una differenza qualitativa e non soltanto di grado, nell'esperienza del piacere. Il dissoluto ha, come ogni individuo "normale" interiorizzato la morale repressiva della società- non fa che trasgredire compulsivamente le sue regole. L'esperienza del piacere del dissoluto, la cui anima è stata sottomessa, è effettivamente "messa da parte", cioè sola; dipende dalle norme di questa morale, che è in fondo sacra anche ai suoi occhi; è determinata da essa; nella misura in cui si nutre soprattutto della sua violazione. Il piacere del dissoluto è diverso da quello del voluttuoso; non è, potremmo dire, un "buon piacere", ma un piacere soave oppure, a causa della sua fissazione negativa alla morale in vigore, un "cattivo" piacere. Per il dissoluto i desideri, che sono quelli " di una immaginazione a cui piace irritarsi", (25) sono insaziabili e non possono essere soddisfatti. Il voluttuoso, al contrario, la cui anima è intatta, è intatto anche nella sua facoltà di aver l'esperienza del piacere e può di conseguenza essere soddisfatto.
L'opposizione fondamentale, che abbiamo incontrato, tra La Mettrie e de Sade deve essere di nuovo sottolineata particolarmente, per terminare, perché
...cont. da sopra
RispondiEliminaL'opposizione fondamentale, che abbiamo incontrato, tra La Mettrie e de Sade deve essere di nuovo sottolineata particolarmente, per terminare, perché nella seconda metà del XX secolo, degli autori influenti hanno scoperto de Sade come filosofo e ne hanno fatto il "principale testimone" della loro tesi secondo la quale la filosofia dei Lumi, pensata in modo conseguente e completo approderebbe ad un "nichilismo morale". (26) Dei filosofi inoltre di tendenze molto diverse si ritrovano uniti su questo modo di vedere le cose: così il professore cattolico Arno Baruzzi, il ricercatore indipendente Panajotis Kondylis, rappresentante di una posizione "descrittiva-decisionista" e Max Horkheimer, che, dopo aver contato tra i più zelanti teorici di una filosofia dei Lumi attualizzata, negli anni 30, doveva rapidamente diventare uno dei denunciatori più efficaci di questa stessa filosofia. (27) Essi non considerano La Mettrie che come un precursore più o meno importante di de Sade, non vedendo o non volendo vedere l'opposizione fondamentale che li separa. Altri hanno reagito sottolineando il contrasto tra un La Mettrie "rappresentante" pieno di umanità, "impertinente e gioioso, della libido" ed un de Sade la sui glorificazione della perversione e del crimine situerebbero "agli antipodi della filosofia dei Lumi". (28) Minimizzano l'altra opposizione, molto più interessante, che separava La Mettrie da tutti gli altri filosofi dei Lumi senza eccezione, e presentano il modo con cui lo misero al bando dalla loro società come una semplice misura di tattica politica. (29) È possibile "riabilitare" La Mettrie in questo modo, raccomandarlo con successo come antenato di questa o quell'altra corrente dello spirito del tempo (vedere ad esempio il libro di Ursula Pia Jauch: "Al posto dei Lumi, un reincantamento del mondo" -- (30) il che non cessa di lasciare nell'ombra la ricchezza potenziale per la storia della sua opera per la storia delle idee. Un potenziale che il Progetto LSR si propone di illuminare e di utilizzare per una rianimazione dei Lumi europei, paralizzati da molti decenni.
Riscontro serie difficolta nel cercare di comprendere perché la Russia viene sanzionata dall' Europa senza averne diritto, per la questione Ucraina. Quando la Francia ha potuto invadere e fare i propri comodi con la Libia con il fine di impadronirsi delle sue risorse, danneggiando peraltro l' Italia la quale si trovava in ottimi rapporti commerciali con quest' ultima, e a cui la Francia dovrebbe risarcire i danni.
RispondiEliminaL' Italia è forte, può inoltre contare con il sostegno di alleati migliori degli europei. L' Italia non è "ricattabile"
come la fragile Grecia; e può fare a meno dell' annosa, arcigna e obsoleta aristocrazia europea, la quale dovrebbe essere scomparsa da tempo.
Mi auguro che questo governo sappia confrontarsi, e anche affrontarsi se il caso, senza cedere: con fermezza, audacia, e altresì con caparbietà.
E' giunta l' ora di dare una svolta importante e definitiva. Usciamo da questa insaziabile e ingombrante Europa e dal suo delirio di onnipotenza.
Lisa