domenica 30 maggio 2021

LA CURA


Introduzione:
Da ragazzo non ho mai amato particolarmente Battiato, pur riconoscendone la cifra artistica e pur apprezzando alcune sue canzoni. Diciamo che non faceva parte dei generi musicali che ascoltavo.
Solo negli ultimi anni è iniziato a piacermi, magari non tutta la sua opera omnia, ma sicuramente buona parte della sua produzione.
Oggi, a pochi giorni dalla sua scomparsa, volevo omaggiare il Maestro, attraverso l'analisi di una delle sue più poetiche ed intense composizioni. 
MDD

“La cura” di Battiato non è una canzone d’amore. O almeno non lo è nel significato più semplice che diamo alla parola “amore” e che ci porta ad interpretarne il testo come una dedica di un innamorato alla persona amata.
Franco Battiato non ha mai dato un’esatta spiegazione del significato di questa canzone, ma ogni opera del Maestro e la sua intera carriera ha seguito un’evoluzione filosofica che è sempre stata alla base di ogni sua produzione artistica.
Scrivere di Battiato e cercare di spiegare il significato di un testo così importante non è impresa facile. Soprattutto perché la musica e la poesia, come tutte le arti, sono aperte all’interpretazione; personalmente credo sia impossibile pensare di riuscire a cogliere il più intimo significato di un’opera. Qualunque essa sia. Una canzone, ad esempio, può assumere per ciascuno di noi un particolare senso e significato ed è giusto che sia così; ma, purtroppo, non potremmo mai essere nella mente e nel cuore dell’artista che l’ha creata. Un problema che si traspone anche nella traduzione e nella parafrasi dei classici e che ho ritrovato espresso molto chiaramente in un saggio di estetica titolato “Traducibilità e intraducibilità della poesia” scritto dal Prof. Gianni Floriani – persona a me molto cara – (“Rivista di Estetica”, Anno III, Fascicolo I, gennaio-aprile 1958).
Di certo sappiamo che Battiato non solo in molte canzoni, ma anche nelle sue opere contemporanee e nei film, lancia messaggi particolari per suscitare la curiosità e l’intelletto degli ascoltatori più sensibili:
In realtà sono certi consigli che possono essere utili a chi segue il mio lavoro e in qualche modo è interessato all’evoluzione spirituale. E, in questo senso, ci metto tutte le trappole del caso: se una persona non è ancora pronta a ricevere certi messaggi, non li può afferrare, perché c’è qualcuno che te li deve spiegare. La via spirituale è una via molto impegnativa, necessita di esperienza.
- Franco Battiato (su XL di Repubblica del 7 novembre 2012)

Sappiamo che Franco Battiato è molto vicino all’esoterismo e alle filosofie orientali, ha fatto parte per anni della scuola di Georges Ivanovi Gurdjieff per poi parzialmente discostarsene. 
Uno dei concetti base di questa scuola di pensiero è il “centro di gravità permanente”, il grado di coscienza di sé, teorizzando varie possibilità di perfezione. 
Per Gurdjieff infatti non tutti gli uomini hanno un’Anima: solo pochi eletti illuminati che hanno svolto un efficace lavoro su di sè possono arrivare a raggiungere il loro corpo astrale. 
Sempre secondo Gurdjieff ci sono molte strade, più o meno lunghe, più o meno dure, ma tutte, senza eccezione, conducono o cercano di condurre in una stessa direzione: l’immortalità. 
L’immortalità non è una proprietà con la quale un uomo nasce, ma una proprietà che può essere acquisita.
Echi di queste filosofie le troviamo spesso in Battiato, ad esempio nella canzone “Sui giardini della preesistenza” (dall’album “Caffè de la Paix” del 1993) che lui stesso spiega come un riferimento alla nostalgia dello stato di unione con l’Uno (la preesistenza) in cui l’uomo si trovava prima della caduta nel mondo materiale. Per chi “sa” di essere solo il rifesso di qualcosa di superiore, ed il risultato di un progetto cosmico da condurre a termine.
- Franco Battiato (dal libro “Io chi sono?” di Daniele Bossari, 2009, p. 36)

Iniziamo ad avere degli elementi per una probabile interpretazione del testo de “La cura”. Una delle ipotesi più accreditate è infatti che si tratti di un dialogo a senso unico in cui è l’Anima, la parte spirituale, il corpo astrale, a parlare all’essere umano, la sua parte fisica, terrena e materiale.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via 
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

L’uomo è soggetto a paure, turbamenti, ingiustizie, inganni, malattie, dolori, sbalzi d’umore, ma l’Anima per sua natura si eleva al di sopra delle disarmonie presenti nel piano materiale, si prende cura della sua parte mortale

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza 
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
“Le vie che portano all’essenza” potrebbero essere un riferimento al percorso mistico che porta al risveglio, cioè a riscoprire il proprio io più profondo e congiungersi con l’Uno. È il lavoro che, con pazienza e meditazione, deve essere compiuto dall’uomo illuminato, raccontato da Battiato nel brano “E ti vengo a cercare” (dall’album “Fisiognomica” del 1988), anche questo, spesso, travisato e interpretato come una canzone d’amore: «No, non c’era nessuna donna. Cercavo di volare più alto» commentò Battiato a riguardo.

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono 
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

Si può parlare di amore, ma di un Amore puro, ultraterreno, universale, inteso come energia che conduce l’uomo verso la parte spirituale che per sua natura è “oltre” il piano terreste dell’esistenza. L’Anima possiede la Conoscenza (le leggi del mondo) e la dona all’uomo illuminato; è capace di superare correnti gravitazionali, lo spazio e la luce, è al di là del concetto di tempo, è immortale.
Secondo le dottrine che hanno influenzato Franco Battiato, l’uomo è una sorta di angelo caduto in Terra dall’Eterno. Siamo all’interno di un corpo di cui accettiamo tutte le schiavitù possibili, perché è sempre meglio dell’ignoto. Abbiamo paura perché non sappiamo dove si va a finire. Non è che forse abbiamo dimenticato le immense possibilità dell’Essere? La guarigione
dovrebbe essere la ricongiunzione definitiva con il Divino.
- Franco Battiato (intervista con Stefania Vitulli, Il Giornale, 2007)

L’uomo illuminato attraverso un duro lavoro interiore anela al ricongiungimento con la sua parte spirituale, l’Uno da cui deriva. Un percorso che porta alla completa “guarigione” e che avviene dopo un lunghissimo ciclo di vite, ciò presuppone il credere nella reincarnazione. Se la via verso l’eternità e il ricongiungimento con il corpo astrale è la nostra “guarigione”, la “cura” passa inevitabilmente attraverso il superamento della morte.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore 
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie 
Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te
Vagavo per i campi del Tennessee 
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me? 
Più veloci di aquile i miei sogni 
Attraversano il mare
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza 
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza 
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto 
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono 
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
Ti salverò da ogni malinconia 
Perché sei un essere speciale 
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te

La cura è amata soprattutto grazie alla sua versatilità: si può interpretare come una canzone d'amore verso qualcuno da proteggere e, appunto, di cui prendersi cura, ma è stata anche vista come una sorta di preghiera al contrario, in cui non è l’uomo che si rivolge al Dio-amore ma è questo Dio-amore che parla all’uomo e lo considera "un essere speciale" di cui si prenderà cura. O ancora celebra l'amore verso se stessi e lo sforzo che ognuno fa per risollevarsi dai dolori della vita, visto che ognuno è "un essere speciale".





martedì 25 maggio 2021

GIRO GIRO TONDO, CASCA IL MONDO


GIRO GIRO TONDO CASCA IL MONDO:
La filastrocca stonata cantata da HAL 9000, quando viene disattivato dal protagonista di 2001: Odissea nello Spazio, rappresenta il canto del cigno del post-umano, la parabola finale del transumanesimo che verrà, miraggio futuristico che nel film si era già concluso, quel miraggio popolato da nuovi illuminati prometeici, solitamente impotenti epigoni sociopatici, rigidi e schematici materialisti, intrisi di pensiero magico in salsa di delirio di onnipotenza.
Transumanesimo che oggi più di ieri, sfrutta l'ignoranza endemica e secolare della pletora alveare liberal, talvolta priva di visione olistica, per imporre un paradigma neoaristocratico.
Un tempo il modernismo si mostrava al mondo frontalmente, con tutta la sua virulenza, con il suo pensiero elitario e classista, orgoglioso del suo razzismo spirituale, oggi, in tempi di democrature e di globalismo, necessita di cooptare il falso ecumenismo progressista e si veste elegantemente di sinistra, per veicolarsi BUONO e SAGGIO.
GIRO GIRO TONDO...
cit. HAL 9000


L'ESEMPIO CINEMATOGRAFICO CONTRO IL TRANSUMANESIMO:
Tra i più importanti e geniali registi della storia del cinema, maestri e Fratelli massoni come Kubrick, Polanski, Lang, Jewison, avevano individuato in un certo progressismo post-umanista, in una certa sinistra modernista di estrazione palladiana, il nemico #1 dei popoli, delle libertà, dei diritti sociali e della pace.
Paradossalmente, proprio quelle entità e culture che erano servite all'umanità per liberarsi, almeno in occidente, dal giogo del potere temporale religioso, si erano in poco tempo trasformate nel nuovo oracolo, con i propri dogmi e con nuove liturgie uguali/opposte a quelle del passato. 
Le profezie huxeyliane ed orwelliane si sono materializzate, superando e non di poco, la fantasia letteraria.
La loro critica era fondata ed aveva basi di conoscenza diretta dei fatti, perché questi artisti erano tutti iniziati agli stessi mondi che in seguito hanno cercato di mettere in discussione, chi prendendo le distanze da certe derive reazionarie e distopiche, chi mediando la loro cifra stilistica, attraverso significati reconditi, messaggi, denunce, più o meno celati all'interno delle loro opere.
Polanski pagò pegno con la perdita della moglie incinta e con il ricatto dell'accusa di pedofilia, per aver avuto l'insolenza di aver rappresentato il passaggio successivo, dal materialismo al cosiddetto "satanismo", mettendo in scena questo mutamento ed allargandone lo spettro d'analisi, in Rosmary's Baby. 
Il film è una favola nera e riassume la piovra di un certo mondo magico che domina la società, le sue declinazioni e perversioni, le sue ritualità di sangue.
Kubrick, ebreo newyorkese, sempre estremamente critico verso le elite sioniste, verso il falso progressismo distopico all'Arancia Meccanica e decisamente critico verso le derive autoritarie dell'AI, nonostante ne fosse ammaliato ed affascinato, tanto da prestarsi più o meno direttamente alla propaganda NASA, operò in tal senso, svelando l'arcano declinato su diversi piani, compresi quelli simbolici e metafisici.
Fritz Lang fu il primo a rappresentare la visione del futuro, attraverso il transumanesimo, mettendo in scena il suo capolavoro Metropolis, fino a Jewison nel suo distopico ed illuminante Rollerball, dove la natura animale dell'uomo era forzatamente tarpata e contenuta attraverso una sorta di avveniristico panem et circenses.
Lo stesso Orwell, al secolo Eric Blair, nei suoi romanzi fece lo stesso percorso, ovvero, quello di svelare visioni, progettualità, schemi del potere, proprio perché anche lui interno a certe realtà iniziatiche.
Quel paradigma culturale che veniva messo in discussione un tempo, oggi, con l'ausilio della tecnologia, è diventato realtà, ovvero, l'agognata volontà prometeica si è trasformata in opportunità per una riprogrammazione del padronato capitalista, per una mutazione transgenica collettiva, che nei fatti empirici corrisponde ad un maggiore controllo delle masse produttive in tempi di globalismo e di pensiero unico, fino alla ibridazione ed alla sua sostituzione con le macchine, verso una sorta di implosione finale, paradigma apocalittico perseguito da certi ambienti controiniziati.

Le attuali sinistre NON sinistre odierne, soffrono degli stessi schemi mentali, delle stesse forme pensiero, sono il prodotto di quell' antica visione ecumenica violenta e criminale, che oggi ha eretto il tempio dello scientismo e della digitalizzazione globale, come oracoli divini per l'equilibrio dell'eterno presente, che a questo punto è più facile visualizzare e comprendere come incantesimo.
Eterno presente che potrebbe simbolicamente rappresentare una sorta di bolla atemporale, un cerchio magico con le sue leggi condivise che non può essere messo in discussione, per logiche motivazioni di cristallizzazione del potere.
Per questa ragione, la visione ideologica di questo falso progressismo è intimamente conservatrice, chiusa, divisoria e classista.
Ne consegue che, le persone sinceramente libere, libertarie, democratiche, che auspicano una visione orizzontale della società, vicine ai bisogni delle classi più indigenti, dovrebbero iniziare a comprendere la genesi di questa visione che viene da lontano, incarnata dal graduale concretarsi e organizzarsi di uno schema oggi vincente e salutato come "buona cosa".

DALLA VERGINITA' DELLA MADONNA ALLA FEDE SCIENTISTA:
Sembra impossibile che per 2000 anni, e in piccola parte ancor oggi, qualcuno abbia creduto o creda alla verginità della madonna in senso letterario, e non sia in grado di discernere l'aspetto metaforico ed allegorico di ciò che il suo simbolo rappresenta. 
Questo plagio emozionale millenario è avvenuto in buona parte per ignoranza delle masse, in buona parte perché l'uomo tende istintivamente ad accettare quello che il potere del momento reputa giusto veicolare ed imporre per lui, plasmando la società. 
Questa forma pensiero non è morta con la breccia di Porta Pia, ma si è poco alla volta trasformata, trasmutandosi da un credo religioso ad un altro, ed è proprio questa egregora, inculcata in millenni di false credenze, a creare e continuare ad alimentare qualsiasi tipologia di peste mistica, oggi, in tempi di globalismo e conformismo planetario, incarnata nello scientismo dogmatico che rappresenta l'opposto della scienza.
Credere nella scienza è una forma di fallacia logica, è un ossimoro, perché essa non dovrebbe diventare MAI una religione, deve poter essere messa in discussione quotidianamente ed incarnare una continua ricerca verso una "verità" che non potrà mai essere compresa fino in fondo, avvicinandosi il più possibile, raccogliendone i frutti per la collettività.
Rischia di cristallizzarsi in un modello squisitamente religioso e materialista, tipico delle società capitaliste, che hanno avuto la capacità di arruolare, come faccia complementare della stessa medaglia, un certo progressismo fragile e manipolabile, leggi l'attuale sinistra politica diversamente declinata, organo consapevole ed inconsapevole del moloch padronale.
La scienza non va "creduta", perché dovrebbe rappresentare una continua ricerca senza fine, una rivoluzione perpetua che, quando dismette la sua funzione vitale, per logiche speculative e politiche, diventa inesorabilmente un oracolo dogmatico.
Come per ogni rivoluzione, spesso si ribaltano i ruoli. Lo stesso successe dopo il cristianesimo originario, assorbito e divenuto religione del Sacro Romano Impero (talvolta chiamato anche Primo Reich, in riferimento al Secondo e Terzo Reich). Stesso discorso per le rivoluzioni di tutta la storia moderna, attraverso le controrivoluzioni, ed oggi avviene con la scienza, attraverso la sua deriva scientista liberista.
"La Fattoria degli Animali" docet!
Alcuni sostengono di CREDERE in qualcosa che è mutevole e relativo per natura, per il semplice fatto che hanno sostituito un culto con altro culto, e sono figli inconsapevoli della stessa antica forma pensiero, necessitano di aver fede, ciò li tranquillizza, perché faticano nel credere in se stessi, si sentono persi, hanno bisogno di paletti contenitivi e di delegare le proprie istanze a qualcuno nell'alto dei cieli.
Hanno sostituito la verginità della Madonna con il vaccino influenzale ed attuano gli stessi schemi mentali primitivi, tipici dello schiavo.




sabato 15 maggio 2021

BIANCANEVE SOTTO I NANI



Caro Principe, anche se mi hai baciato non potrai mai competere con i 7 nani...
cit.

Più che del politicamente corretto, questa ed altre migliaia di invettive censorie, sono tipiche delle teocrazie e dei totalitarismi. L'idea nuova, vincente è far veicolare il modello della censura che verrà. 
Questo, in fondo, è solo un piccolo assaggio, un testing di massa di poco conto, al complesso ed articolato paradigma delle Cancel Culture di ogni latitudine, di diritti civili paventati e strumentalizzati dalle multinazionali e dal marketing annesso, che nulla hanno a che vedere con le lotte storiche del passato e nulla fanno per favorire lavoro e diritti sociali, per esempio, alle donne ed alle cosiddette minoranze, ma si esauriscono nell'illusione di meme interniani e sociali, in polemiche divisorie, utili a favorire un giro di vite alla libera espressione, mascherato da tutela per quelle categorie prese di mira e considerate più "fragili". Americanate da ripudiare, promosse da avanguardie, talvolta più triviali degli archetipici muratori (oramai figure mitologiche), che fischiano sudati in canotta bianca su quei muretti incriminati, alla bonazza che passa.
Si vuol arrivare ad implementare un nuovo moralismo, un neo-bigottismo che sarà utile in futuro. Questo è l'unico motivo per cui diversi movimenti ingenuisti e spesso in buona fede, sono manipolati ed indottrinati ad hoc per infierire sul linguaggio da adottare in quel dato momento, sulle norme da adottare per quel dato momento, sui modelli sessuali da destrutturare o meno, da seguire, ed infine sulla censura sessuale da riproporre in chiave ribaltata. 
Quello è il goal, sostituendoli con modelli sessuali decisamente più automasturbatori, atomizzanti, comunque divisori di ogni micro-comunità sociale.
Sono arrivate le sentinelle del sesso consentito e del bon ton, le tecno-suore con il dito puntato per chi osa lasciarsi andare in tribali apprezzamenti, neo-savonarola contro qualsiasi manifestazione considerata troppo triviale e di retaggio ancestrale. 
Torquemada tatuati con la bava alla bocca, ai quali non frega nulla della difesa degli omosessuali e delle donne, a loro interessa distruggere quello che gli è consentito distruggere e poi capitalizzare il consenso che verrà sapientemente canalizzato dal marketing evanescente che ci segue come un'ombra, pronto ad eteropilotare i suoi cavalli di troia. 
L'antico patriarcato, celato nel backstage del teatrino dell'orrore, ringrazia mentre muove i fili dei suoi pupi, mostrandosi essotericamente alle masse come progressista, per farsi accettare e legittimare.
Niente sesso, siamo inglesi? No, siamo neutri... cit L'apolide
Vergognati Boomer, non guardare il culo dell'attrice, gli occhi sono fatti per essere chiusi e la bocca pure. cit. TecnoSuora

Il trionfo della forma e la cancellazione della sostanza, illusione e virtuale apparenza, così, non potendo edificare nulla di realmente evolutivo e civile, vengono assunti i nuovi contenitori del dissenso e metabolizzatori dell'assenso. 
Questo paradigma demenziale va a braccetto con il concetto di distanziamento, di NON contatto, di mascherina, di regola per la salute pubblica, che potrà espandere il suo range d'azione censoria e di controiniziazione del linguaggio, in assenza di rivoluzioni dal basso, ma come editti calati dall'alto, all'interno di un eterno presente, pervasivo, globale ma non condiviso. 
Ai nuovi censori piace il lockdown, perché nella loro infinita miseria intellettuale, ci vedono una sorta di parità, dove tutti stanno finalmente male. Non più il sonno della ragione, ma il successivo passaggio di reset della memoria collettiva, oggi declinato su sterili polemiche, domani su tutto il resto. 
In punta di piedi, passo dopo passo, accettazione dopo accettazione.
Veline delle Fondazioni che promuovono il SELF ID, del sei tutto e/o niente, quindi sei niente, perché se non sei niente, che cazzo vuoi, stai raso, taci e metti un like. Ecco cosa pensano di voi i vostri educatori sovragestionali.
NO baci, NO abbracci, no classici perché troppo misogini. 
Dante un razzista, Leopardi un laido guardone, Shakespeare un porco donnaiolo.
Revisionismo storico arcobaleno, revisionismo culturale in nome della parità che diventa azzeramento, falò dei libri come nel capolavoro di Truffaut, Cancel Culture come scure, Metoo del pensiero magico, Cat Calling contro i POVERY, e si vergognassero di essere borgatari.
Favole troppo favolistiche, senza comprenderne i simboli ed i significati, credute troppo tradizionaliste, e maschiliste, decontestualizzate in malafede.
Principi che devono chiedere il permesso per baciare Biancaneve, sennò scatta la PINK-CARD per l'obbligo vaginale, archetipi da destrutturare e sporcare come i muri fatiscenti delle case dei proletari, e che le banche siano sempre linde e lucenti. 
Si critica la Disney per un bacio rubato, perché i 7 nani poi si offendono se li apostrofi tali, meglio diversamente alti, e non una sola parola sui drastico licenziamenti di lavoratori, donne uomini, gay, lesbiche, promossi dallo stesso sistema neoliberista criminale che poi promuove la forma, negando di fatto la sostanza dei diritti.
Biancaneve sotto i nani?
Visione inquisitoria versus una politicamente corretta implosione della razionalità e della logica, il tutto in nome, NON della parità, ma della cancellazione del passato, della memoria condivisa, a prescindere ci piaccia o meno, non importa, tanto c'è ALEXIA a ricordarci come cazzo si chiamava il cavallo di Napoleone, verrà l'AI ad occuparsi della rimozione dei cattivi pensieri, della censura delle idee, qualunque esse siano, ancor peggio se pretendono di esprimere criticità, perché il futuro accettato ed accettabile sia necessariamente post-umano, a norma HAL9000, rieducati e felicemente castrati da castranti aggressivi passivi. 
Un mondo senza identità, sennò sei un populista, ma dove qualcuno ha una super-identità e manco ci paga le tasse sui super-poteri. Certo, come potrebbe, pretendi pure di far cassa statale, lurido passatista statalista, eh...? 
Una rinata Monarchia che ha assunto la maschera delle apparenze in salsa progressista, celando i rituali di sangue sotto il tappeto magico, una tecno-monarchia salutata come un tempo, ma non più dai popolani bifolchi, ma direttamente dai salotti intellettuali e dai filo-transumanisti, allevati sapientemente al fluido che avanza, ma poi evapora (e LORO lo sanno che evapora velocemente).
Il tema della rieducazione globale, avanza lentamente e silenziosamente, fa le sue prove di ballo occupandosi della fuffa, ma iniziando a comprendere come reagisce la bias cognitiva della psicologia di massa. Un bel Monarch come in Arancia Meccanica, ormoni al ribasso, cazzi mosci complici di stragi maschiliste finalmente inermi, depressione, suicidi e playstation in 5G, sublimazione di un coito, meglio se interrotto, non sia mai che si pretenda di orgasmare. 
Basta sperma, retaggio di un modello di sopraffazione passatista.
Povero Alex di Arancia Meccanica, da piccolo pensavo fossi tu il male assoluto, eri la vittima zero di questo modello futuristico che oggi si declina anche attraverso le false battaglie per i diritti civili, per un mondo incivile e represso 2.0, e che da oggi chiameremo BANANA MECCANICA, ma forse non si può dire, guai mai ci accusino di stupro fruttariano.






mercoledì 5 maggio 2021

LA SURREALTA' DEL DDL ZAN


Egemonia del neo-liberismo californiana. Disruption politiche sociali e trasmutazione del narcisismo di massa in egolatria di massa. Business plan futuri: sesso coi cyborg e fixing “utero in affitto”.
cit. Ivo Germano

Non muoverò critiche di stampo tradizionalista su questo delicato tema, sono visioni e sensibilità che non mi appartengono. Sono un sincero libertario e ripudio qualsiasi visione maschilista, omofobica e sessuofobica. 
Le persone non andrebbero catalogate per il colore della loro pelle o per i loro sacrosanti orientamenti sessuali, lo stesso dovrebbe valere per i cosiddetti disabili, rispetto ai cosiddetti abili. Le persone vanno considerate persone in quanto tali, con le loro unicità, con le loro peculiarità, con uguali diritti ed uguali doveri.
Fortunatamente, soprattutto in occidente, i diritti civili ne hanno fatta tanta di strada ed in questo la società è cambiata in meglio, mentre i diritti sociali, purtroppo, hanno fatto il percorso inverso.
Viviamo in tempi di reset del capitalismo, la società negli ultimi decenni è diventata sempre più globalizzata, ciò è accaduto senza che nessuno ce lo chiedesse.
Il divario tra classi sociali è aumentato in maniera esponenziale e non è più sostenibile, il potere economico è sempre più nelle mani di poche entità apolidi, le stesse comunità-nazione hanno perso le loro identità culturali, la loro sovranità monetaria e non sono più in grado di fare spesa a deficit.
In una società globalizzata è consequenziale e logico si adotti un pensiero unico, siano imposte norme sempre più stringenti e, paradossalmente, si vada nella direzione di democrature, quindi di meno libertà, di meno diritti sociali, quindi di grandi differenze sociali, oggi più che in passato.
Stiamo vivendo cambiamenti epocali, non c'è dubbio!
Questa direzione, però, stride con l'impianto generale sui diritti civili, perché rischia di diventare un contentino delle società neo-aristocratiche che, non potendo elargire salari adeguati, lavoro, pensioni, sanità pubblica e Stato Sociale, consentono di edulcorare alcune visioni libertarie, per celare meglio le loro inadeguatezze politiche e le contraddizioni del neoliberismo.
Fin qui, tutto bene, anzi, tutto male, dato che i diritti sociali sono spariti da qualsiasi agenda politica di sinistra. Il problema nasce quando legittime ed innovative istanze sui diritti civili, siano in realtà il cavallo di troia dell'aggiornamento di un sistema intimamente classista.
Se il paradigma dei diritti civili deve rappresentare la sentinella per fare accettare la logica di una censura generale sul linguaggio, operando sulle opinioni altrui, su come bisogna comportarsi in rete ed al bar, sull'essere sempre a norma e mai fuori posto, come in una sorta di Collegio-Nazione, sulle parole da dire e non dire in società, viene a crearsi un grosso problema culturale e di democrazia.
Si rischia di cadere nella mera demagogia, miglior alleata inconsapevole di un sistema, quello si fallocentrico, reazionario ed elitario. Si rischia di entrare nel coro ufficialista, riguardo a quello che sia lecito pensare o meno, e ciò non è affatto buona cosa. 
La cosa più subdola, è quella di utilizzare dei principi giusti per arrivare a fare ALTRO, per giustificare ALTRO.
Il DDL ZAN scontenta un po' tutti, dai tradizionalisti che hanno problemi con le altrui sessualità, fino alle femministe, passando per quelli che temono sia solo un ulteriore tassello in vista di future censure e di limitazioni di libertà. In realtà non produrrà alcunché dal punto di vista dei diritti, probabilmente degli orrori legislativi e delle problematiche giudiziarie, non di poco conto.
Gli esempi si perdono e sembra di vivere in una demagogica surrealtà. 

SELF ID:
Il mondo femminista esprime critiche di sostanza: «Aver esteso il ddl Zan anche ai reati di misogenia e disabilità, fa regredire le donne nel passato, le considera una categoria, una minoranza mentre siamo più della metà del paese», spiega al Corriere Francesca Izzo, storica del pensiero femminista contemporaneo, «Anche sull’identità di genere bisognerebbe fare dei cambiamenti»
Sul concetto ritorna anche Terragni che assieme al Mit (Movimento Italiano Transessuali) afferma «L’identità di genere è un oggetto non definito e non puoi mettere in una legge penale un oggetto non definito. Nel testo si parla di identità autopercepita che è l’ambiguità che apre la porta alla “Self Id”, l’autopercezione del genere. Per capire: in California, dove il self-Id è diventato legge ci sono stati 270 detenuti che si sono dichiarati donne e hanno chiesto di andare nel carcere femminile, con il terrore delle detenute. In Gran Bretagna è successo lo stesso con uno stupratore che si è dichiarato donna. Non basta l’autocertficazione per cambiare sesso ci vuole un percorso».

CASE RIFUGIO COME SE PIOVESSE:
"Il testo della legge Zan prevede la creazione di centri antidiscriminazione e di case rifugio (?), per dare riparo e sostegno alle vittime, sull'esempio di quanto fatto per difendere le donne vittime di stalking.
Viene anche sancita l’istituzione il 17 maggio di ogni anno della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, con l’obiettivo, si legge nel testo, di «promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sanciti dalla Costituzione».

Viene anche prevista una rilevazione statistica e, con «cadenza triennale», l’elaborazione di una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni."
In pratica, dopo questa operazione di facciata, non succederà assolutamente nulla, verranno buttati via altri milioni di euro per iniziative che porteranno vantaggio solo alla politica, attraverso fondazioni, ONG, filantropie ed annesse "banche etiche".
Non sarà questa ennesima americanata, realizzata per scopi meramente speculativi, ad aiutare le giuste cause del movimento LGBT, un marketing a base di case protette che mai saranno fatte, a base di proclami e bon ton, censure dei cattivi pensieri e nulla più.
La cultura del rispetto non la si impara a suon di decreti, chi è ancora omofobo, temo, rimarrà tale.
Funziona esattamente come per i vaccini, si vuol far accettare in nome di un principio giusto ed universale come la salute pubblica, qualsiasi implementazione totalitaria, qualsiasi obbligo, qualsiasi norma che non potrà mai essere messa in discussione, in quanto dalla parte del bene comune.

La cultura del rispetto la si realizza investendo in cultura a 360°, in salari, in pensioni, in Stato Sociale e, vedrete, come per magia, che gli omofobi razzisti improvvisamente incanaleranno le loro frustrazioni altrove.
Se vogliamo fare qualcosa, per esempio, per le donne, permettiamo loro di andare prima in pensione, con pensioni dignitose, e non contentini proto-progressisti e distopici sui termini da adottare e fantomatiche comunità per gay mutanti, proposte che sembrano uscite da un film di Terry Gilliam, tipo Brazil.
Al posto di istituire "Case Rifugio", facciamo una politica sulle case popolari estese a tutti, con prezzi popolari realmente accessibili.
Al posto di fare i novelli Savonarola arcobaleno, proviamo a cambiare l'impianto neoliberista, perché è questo che crea le divisioni tra persone, che crea indigenza, malattie, differenze ed odio.
Leggo che verrà istituita anche una rilevazione statistica con «cadenza triennale» con l'algoritmo AI, nel solco della digitalizzazione, altro che democrazia. Vedete come operano tutti nella stessa direzione?
Nella direzione repressiva, e questi sono piccoli esempi per istituire un "grande esempio" che verrà, il tutto fingendo di proteggere le cosiddette minoranze, quindi mostrandosi intoccabili e non giudicabili, perché dalla parte della verità.
Il DDL ZAN, che ad un occhio ingenuo e poco smaliziato, potrebbe sembrare buona cosa, in realtà e paradossalmente, diventa un ulteriore tassello a favore del paradigma di un neoproibizionismo, del controllo preventivo linguistico, del pensiero, ed anche in un certo senso, della repressione sessuale, verso una beata saturazione del desiderio. 
Una guerra contro i POVERY, questi ignoranti bifolchi che dicono le parolacce e vanno normalizzati, soggetti da guidare, rieducare come in "Arancia Meccanica", mentre i pochi soliti noti, possono fare quello che vogliono, al limite, pagarsi un buon avvocato. 
È l'ufficializzazione della grande forbice sociale, non solo economica e tra classi, ma anche culturale, linguistica e spirituale. 
"Come osi lurido proletario ad usare il termine NE@RO, NANO, F@OCIO, come osi esprimere criticità verso la scienzah ed i vaccini, come osi criticare il liberismo, la demokrazia, come osi essere sovranista, come osi essere uno del POPOLOH, insomma, come osi esistere?"
Questo sarà, ed in parte già rappresenta la forma pensiero dominante.

Concludo con una preghiera, che simbolicamente vorrebbe esorcizzare la foto di cui sopra.
Evitiamo di fare foto inquietanti almeno il 25 Aprile, giorno della Liberazione, mostrandoci con la mascherina in casa. Che senso ha? Quello di mandare l'ennesimo messaggio di terrorismo?
Ecco, io non mi fido di un politico che posta la sua allegra famigliola con la museruola, proprio il giorno della Liberazione, ben sapendo che dopo lo scatto se la toglierà come nulla fosse, e mangerà ipocritamente, alla faccia di chi mette i like.
Non mi fido di chi ha votato e sostenuto il governo Renzi ed il Jobs Act, che ha permesso il licenziamento di migliaia di lavoratori e lavoratrici, gay compresi.
È tutto molto spaventoso e ridicolo!