La frontiera dei nuovi eventi di cronaca nera (omicidi/morti rituali e/o mediatici), è rappresentata dalle catastrofi sul lavoro, in realtà, sempre tristemente presenti ogni giorno dell'anno, ma oggi veicolate più di ieri, utilizzate come scenari di propaganda dagli organi d'informazione. Nell'ultimo periodo, in concomitanza con le lente riaperture di alcune attività, con le annunciate riforme economiche di Draghi attraverso il piano del RECOVERY, abbiamo assistito ad almeno un paio di tragedie significative e rappresentative, simbolicamente, da considerarsi come omaggi sacrificali mediatici, dato che primeggiano sulle cronache del bel paese.
Una di queste riguarda direttamente il decesso di una giovane operaia, l'altra riguarda indirettamente il lavoro, anche se le vittime sono dei turisti.
Intanto il periodo, il mese di Maggio, ovvero, il mese della rosa, della fertilità e della grande Madre Terra.
"Mettere un campo a maggese infatti significa curarlo facendogli saltare un turno di coltivazione, volentieri all'interno del quadro più ampio della rotazione delle colture, che alterna sulla stessa terra coltivazioni diverse al fine di mantenere il terreno ricco."Nell'antica Roma il culto di Maia si festeggiava il primo maggio, per celebrare il fuoco e la potenza sessuale, offrendo in sacrificio una scrofa gravida, con lo scopo di trasferire alla terra il dono della fecondità. Maia era sia la divinità della forza distruttrice di Vulcano, sia Madre Natura, portatrice di abbondanza e fertilità. Nello stesso mese, erano celebrati i Lemuralia, una serie di rituali magici per scacciare i lemuri, ossia le anime in pena. Queste cerimonie si celebravano i giorni nove, undici e tredici del mese e avevano lo scopo di garantire la pace alle anime dei malvagi, invocate dai sacerdoti che officiavano i riti, mentre lanciavano in aria fave nere. Il rituale proseguiva con la morte di uomini che si erano macchiati di “parassitismo”, i quali venivano gettati nel fiume e lasciati annegare.
Le due tragedie che andremo a trattare sono quella della povera Luana D'Orazio e quella della Funivia del Mottarone. In entrambi i casi, i due mostri meccanici sono i colpevoli, anche se i mandanti sono l'incuria, l'avidità e l'egoismo umano.
1- L'ORDITOIO ASSASSINO:
Risucchiata dal rullo del macchinario su cui stava lavorando e deceduta per schiacciamento del torace, sono questi i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Luana D'Orazio, la ragazza di 22 anni vittima di un terribile incidente sul lavoro il 3 maggio scorso, mentre lavorava in fabbrica in un'azienda tessile di Montemurlo, in provincia di Prato. L'autopsia, svolta dal medico legale Luciana Sonnellini a cui la Procura di Prato ha affidato l’incarico, ha stabilito che la giovane operaia è stata vittima di un politrauma fratturativo toraco-polmonare. In pratica uno schiacciamento provocato dagli ingranaggi dell'orditoio su cui era impegnata e che l’ha uccisa praticamente sul colpo.
Il giorno dell’incidente la procura ha disposto il sequestro del macchinario di Luana e uno gemello per eseguire le comparazioni. Ha indagato la titolare dell’azienda, Luana Coppini, e il manutentore esterno alla ditta, Mario Cusimano, a cui si è aggiunto Daniele Faggi, marito della Coppini, ritenuto l’amministratore di fatto dell’orditura. Le ipotesi di reato sono uguali per tutti: omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche. L’orditoio a cui era addetta Luana è stato manomesso. Lo hanno stabilito le prove tecniche svolte dai periti delle parti in due distinti sopralluoghi.
La saracinesca di protezione che doveva difendere Luana era disattivata, come lo era nel macchinario gemello. Per la procura se il cancello avesse funzionato Luana non sarebbe morta.
Luana aveva un sogno, lavorare nel mondo dello spettacolo, fece una comparsa in un film di Leonardo Pieraccioni dal titolo: Se Son ROSE.
Luana lascia Alessio, un bambino di
5 anni.
2- LA FUNIVIA DELL'ORRORE:
Verso le ore 12:30 di domenica 23 Maggio 2021, a soli 3 metri circa dalla stazione in vetta al Mottarone, si è verificato un cedimento strutturale della principale fune traente, causando il distacco di una delle cabine in servizio, che dopo aver retrocesso a forte velocità, si è sganciata dalla fune portante in corrispondenza di uno dei piloni del tracciato ed è precipitata al suolo dopo una caduta di oltre 20 metri, finendo in una zona boschiva lontana da strade carrabili, il che ha reso inizialmente difficile l'opera di soccorso.
Un dipendente della funivia ha confermato che fu il tecnico Tadini a ordinare di mettere i ceppi per bloccare i freni di emergenza della cabina e ha spiegato che la loro installazione era «avvenuta già dall’inizio della stagione», il «26 aprile», quando l’impianto tornò in funzione dopo le restrizioni. L’operaio ha spiegato che Tadini ordinò di «far funzionare l’impianto con i ceppi inseriti», a causa delle anomalie al sistema frenante non risolte, «anche se non erano garantite le condizioni di sicurezza necessarie».
Pur ammettendo di aver posizionato i forchettoni per bloccare i freni di emergenza, Tadini aveva spiegato che «questa era la volontà della società».
Delle 15 persone presenti a bordo della cabina coinvolta nell'incidente, 14 sono decedute mentre una sola è rimasta gravemente ferita (Eitan Biran, 5 anni). Otto vittime erano italiane, cinque israeliane e una iraniana.
Pur essendo due vicende slegate tra loro, i fatti presentano diverse curiosità e similitudini, come quella dei due bambini della stessa età (5 anni), rimasti orfani da madri morte in circostanze similari e ravvicinate cronologicamente, vicende criminali e non certo casuali, qualunque sia la natura dei fatti.
Il fatto più rilevante è la presenza costante floreale. Sembra proprio una liturgia, una celebrazione della Rosa Rossa. Nella vicenda di Luana, viene rimarcata mediaticamente la sua partecipazione al film "Se Son ROSE", mentre nella vicenda della strage della funivia del Mottarone, possiamo notare la data del 23 Maggio, ovvero, la Festa di Pentecoste, detta anche Pasqua delle Rose.
Inoltre, tale festività è importante nella tradizione religiosa dell'ebraismo e non è un caso la presenza di ben 5 vittime di origine ebraica. Anche il numero 5 ritorna ben 3 volte. Pentecoste (50 giorno dopo la Pasqua), 5 morti israeliani e l'unico superstite, Eitan di 5 anni.
Anche i fiori/piante corrispondenti ai nomi dei bambini hanno lo stesso significato e valore simbolico.
Eitan-Agrifoglio: L'agrifoglio è una pianta magica fin da prima dell'avvento del Natale cristiano, si dice che proteggesse dai demoni e portasse fortuna.
Alessio-Lillà: Un’antichissima leggenda narra che il popolo delle fate amasse stare tra i fiori di Lillà. Le fate usavano piantare questi fiori dove credevano fosse annidato il male, per purificare e proteggere il luogo dalle entità demoniache.
I nomi dei due bambini rappresentano protezione, purificazione e buon auspicio per il futuro.
Adulti morti, bambini sopravvissuti, un po' come è avvenuto durante la pandemia.
Morte e rinascita, si chiude un'era e se ne apre un'altra, ed a coronare e sigillare questo passaggio simbolico nell'ambito del "mondo del lavoro", muore oggi a 71 anni Epifani, ex sindacalista riformista, ex segretario del PD, ancor prima, ex socialista fino al 1994, poi passato sul carro dei vincitori.
Come deputato fu oggetto di molte critiche da parte del mondo sindacale e della stampa durante il governo Renzi in quanto, in aperto contrasto con le battaglie da lui condotte da sindacalista in difesa dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, votò in Parlamento a favore della riforma del Jobs Act.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro sull'occupazione, sui diritti sociali, quali trasformazioni sono in atto nel mondo del lavoro, mentre perdiamo anche la compagnia di bandiera Alitalia, previo inchino alla Germania e conseguenti licenziamenti a catena.
Quale sarà il destino dell'ILVA, della Whirepool, quali celebrazioni, quali liturgie, quali fiori trionferanno?