mercoledì 1 ottobre 2025

IL PIANO DI PECE



La serie tv "Fuga da Gaza" è giunta finalmente alla sua 2° stagione. Sarà visibile da tutti i sudditi a rete unificate e non servirà alcun abbonamento. Tutto gratis! 
La 2° stagione verte sul famoso e fumoso "accordo", ribattezzato nella fiction PIANO DI PECE, perchè ha più a che vedere con il residuo della distillazione del catrame che con una pace reale. Dopo giorni di speculazioni, la Casa Bianca ha reso noto un piano in 20 punti per porre fine alla guerra a Gaza, durata quasi due anni, ovvero, liberare gli ostaggi detenuti da Hamas e delineare il futuro dell’enclave palestinese. Tratto da una storia vera.
Quello che segue è il piano pubblicato dalla Casa Bianca e le relative risposte che sputtanano il suddetto piano: 

1- Gaza sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non costituirà una minaccia per i suoi vicini.
(Peccato che Hamas sia stata voluta, caldeggiata e finanziata proprio da Israele per scongiurare una governance palestinese, per legittimare qualsiasi occupazione colonialista, Cisgiordania compresa)

2- Gaza sarà ricostruita a beneficio della popolazione di Gaza, che ha già sofferto abbastanza.
(Peccato che la popolazione di Gaza, dopo due anni di bombardamenti indiscriminati sui civili, è stata costretta a lasciare la città e tutta la zona con una deportazione forzata verso il deserto o chissà dove. Se avessero voluto il BENEFICIO della popolazione di Gaza, non avrebbero fatto alcun genocidio)

3- Se entrambe le parti accetteranno questa proposta, la guerra finirà immediatamente. 
Le forze israeliane si ritireranno sulla linea concordata per prepararsi al rilascio degli ostaggi. Durante questo periodo, tutte le operazioni militari, compresi i bombardamenti aerei e di artiglieria, saranno sospese e le linee di battaglia rimarranno congelate fino a quando non saranno soddisfatte le condizioni per il ritiro completo.
(Peccato che la cosiddetta LINEA CONCORDATA preveda l'occupazione di un'altra parte di quel poco che rimane della Palestina e le LINEE DI BATTAGLIA siano solo frizzate, pronte a colpire, come sempre da circa 80 anni ad oggi)

4- Entro 72 ore dall’accettazione pubblica di questo accordo da parte di Israele, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, saranno restituiti.
(Peccato che se realmente volevano salvare gli ostaggi detenuti, Israele avrebbe tranquillamente potuto liberarli con un'azione militare mirata, senza massacrare 200 mila civili per ben due anni. Questo ci fa capire che gli interessi sono ben altri)

5- Una volta che tutti gli ostaggi saranno stati liberati, Israele rilascerà 250 detenuti condannati all’ergastolo più 1.700 abitanti di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023, comprese tutte le donne e i bambini detenuti in quel contesto. Per ogni ostaggio israeliano le cui salme saranno restituite, Israele restituirà le salme di 15 abitanti di Gaza deceduti.
(Peccato che di ostaggi ne abbia più Israele che Hamas. Dopo il 7 ottobre, come giustamente ci ricorda il documento di cui sopra, 1700 civili palestinesi, tra cui donne e bambini, sono in ostaggio delle milizie israeliane, comprese le salme)

6- Una volta che tutti gli ostaggi saranno stati restituiti, i membri di Hamas che si impegneranno a coesistere pacificamente e a smantellare le loro armi saranno graziati. Ai membri di Hamas che desiderano lasciare Gaza sarà garantito un passaggio sicuro verso i paesi di accoglienza.
(Peccato che i terroristi di Hamas fossero considerati il MALE ASSOLUTO. Ma come potrebbero mai impegnarsi a coesistere pacificamente suddetti terroristi, se proprio il genocidio in Palestina è stato fatto per eliminarli? Un passaggio sicuro proprio a coloro che sono la causa dell'occupazione israeliana? Dove, verso l'Inghilterra? Il Tibet? Verso l'isola delle Rose?)

7- Una volta accettato il presente accordo, saranno immediatamente inviati aiuti completi nella Striscia di Gaza. Come minimo, le quantità di aiuti saranno coerenti con quanto previsto dall’accordo del 19 gennaio 2025 in materia di aiuti umanitari, compreso il ripristino delle infrastrutture (acqua, elettricità, fognature), il ripristino di ospedali e panifici e l’ingresso delle attrezzature necessarie per rimuovere le macerie e aprire le strade.
(Peccato che, come giustamente ci ricorda il suddetto documento, già nel 19 gennaio 2025 erano previsti tali aiuti umanitari. Quindi il punto non è la novità dell'eventuale ripristino, ma il fatto che Israele non abbia MAI rispettato alcun accordo e se ne sia fregato fin dall'inizio di ripristinare impianti elettrici, idraulici, fognari, dopo averli sabotati, dopo aver bombardato ospedali, panifici e tutto il resto)

8- L’ingresso degli aiuti e la loro distribuzione nella Striscia di Gaza avverranno senza interferenze da parte delle due parti attraverso le Nazioni Unite e le sue agenzie, la Mezzaluna Rossa e altre istituzioni internazionali non associate in alcun modo a nessuna delle due parti. L’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni sarà soggetta allo stesso meccanismo attuato nell’ambito dell’accordo del 19 gennaio 2025.
(Peccato che gli aiuti e la loro distribuzione attraverso le Nazioni Unite, sarebbero dovuti avvenire, come in qualsiasi scenario bellico od occupazione militare, fin da subito e non dopo 200 mila morti. Grazie al cazzo, eh...)

9- Gaza sarà governata da un comitato palestinese tecnocratico e apolitico, responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle municipalità per la popolazione di Gaza. Questo comitato sarà composto da palestinesi qualificati ed esperti internazionali, con la supervisione e il controllo di un nuovo organismo internazionale di transizione, il “Consiglio di pace”, che sarà guidato e presieduto dal presidente Donald J. Trump, con altri membri e capi di Stato da annunciare, tra cui l’ex primo ministro Tony Blair. 
Questo organismo definirà il quadro di riferimento e gestirà i finanziamenti per la ricostruzione di Gaza fino a quando l’Autorità Palestinese non avrà completato il suo programma di riforme, come delineato in varie proposte, tra cui il piano di pace del presidente Trump del 2020 e la proposta saudita-francese, e potrà riprendere in modo sicuro ed efficace il controllo di Gaza. Questo organismo farà appello ai migliori standard internazionali per creare un governo moderno ed efficiente che sia al servizio della popolazione di Gaza e favorisca gli investimenti.
(Peccato che il cosiddetto "Consiglio di pace", assomigli più a un CONSIGLIO DI PECE, e poi presieduto proprio dal guerrafondaio Tony Blair? Ma l'Internazionale Nera, quindi, comprende anche gli attori del cosiddetto progressismo sionista? Si, certo, sono anni che lo scrivo. Brutto da dire, ma dispiace averci preso anche questa volta. Quindi le due famose piramidi in lotta Fratricida tra loro, sono già diventate un'unica piramide? Si, lo confermano i fatti)

10- Verrà elaborato un piano di sviluppo economico di Trump per ricostruire e rilanciare Gaza, convocando un gruppo di esperti che hanno contribuito alla nascita di alcune delle fiorenti città moderne del Medio Oriente. Molte proposte di investimento ponderate e idee di sviluppo entusiasmanti sono state elaborate da gruppi internazionali ben intenzionati e saranno prese in considerazione per sintetizzare i quadri di sicurezza e governance al fine di attrarre e facilitare questi investimenti che creeranno posti di lavoro, opportunità e speranza per il futuro di Gaza.
(Peccato che questo punto, umiliante, deplorevole e di stampo suprematista colonialista, lo avevamo già evidenziato in tempi non sospetti e ne avevano pure fatto un meme proprio gli occupanti. La volontà di ricostruire Gaza, con investimenti sionisti per farla diventare una nuova Las Vegas araba, dove i palestinesi non avrebbero alcuna possibilità economica per abitarla e sarebbero ovviamente i primi esclusi a casa loro)

11- Sarà istituita una zona economica speciale con tariffe preferenziali e tassi di accesso da negoziare con i paesi partecipanti.
(Peccato che le cosiddette TARIFFE PREFERENZIALI siano già previste per tutti gli investitori sionisti che occuperanno le terre dei nativi, dopo averli massacrati e dopo avergli distrutto le case. Le abitazioni dei palestinesi esistevano già, occorreva solo bombardarle per poi ricostruire, no? Problema, reazione, soluzione)

12- Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza e coloro che desiderano andarsene saranno liberi di farlo e liberi di tornare. Incoraggeremo le persone a rimanere e offriremo loro l’opportunità di costruire una Gaza migliore.
(Peccato che questo sia il punto più crudele e grottesco del PIANO DI PECE
Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza? Ma come, se fino a ieri era tutto un ultimatum per deportare e scacciare qualsiasi cittadino palestinese, se sono giorni, settimane, mesi che gli abitanti stanno facendo un esodo verso chissà dove, sballottati in ogni dove, bombardati anche nei campi profughi improvvisati. Oggi, caro Trump, come nulla fosse, mi stai dicendo che nessuno sarà costretto a lasciare la propria casa a Gaza? 
Saranno LIBERI DI TORNAREGrazie, caro salvatore arancione, grazie, come è buono lei. E offrirai loro l'opportunità di costruire una Gaza migliore? A chi, ai deportati con le pezze al culo? Forse solo come manovalanza da schiavi, forse quello intendevi. Ora ho capito meglio, tutto chiaro)

13- Hamas e le altre fazioni accettano di non svolgere alcun ruolo nella governance di Gaza, né direttamente, né indirettamente, né in alcuna altra forma. Tutte le infrastrutture militari, terroristiche e offensive, compresi i tunnel e gli impianti di produzione di armi, saranno distrutte e non ricostruite. Ci sarà un processo di smilitarizzazione di Gaza sotto la supervisione di osservatori indipendenti, che includerà la messa fuori uso definitiva delle armi attraverso un processo concordato di smantellamento, supportato da un programma di riacquisto e reintegrazione finanziato a livello internazionale, il tutto verificato dagli osservatori indipendenti. La nuova Gaza si impegnerà pienamente a costruire un’economia prospera e a coesistere pacificamente con i propri vicini.
(Peccato che se i sionisti avessero voluto smilitarizzare Hamas non l'avrebbero foraggiata da decenni. Peccato che questo avvenga dopo aver distrutto la Palestina e compiuto un genocidio, che poi sta andando avanti senza problemi. La "Nuova Gaza" è quella conquistata dai sionisti, si, quello è semplicemente il nuovo nome)

14- I partner regionali forniranno una garanzia per assicurare che Hamas e le fazioni rispettino i loro obblighi e che la nuova Gaza non rappresenti una minaccia per i suoi vicini o per la sua popolazione.
(Peccato che i partener regionali non esistano. Esiste un vicino Stato colonialista che in 80 anni ha rubato le terre ai nativi semiti, ovvero ai palestinesi, giustificandosi con un antisemitismo d'accatto, che a loro non dovrebbe manco interessare, perché i coloni israeliani sono tutti di etnia indoeuropea. Spiace ricordare la storia e la verità, ma qui gli unici semiti sono proprio i palestinesi. Inoltre, nei punti precedenti non era stato detto che Hamas andava smantellata?)

15- Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per costituire una forza internazionale di stabilizzazione (ISF) temporanea da dispiegare immediatamente a Gaza. L’ISF addestrerà e fornirà supporto alle forze di polizia palestinesi controllate a Gaza e si consulterà con la Giordania e l’Egitto, che hanno una vasta esperienza in questo campo. Questa forza costituirà la soluzione a lungo termine per la sicurezza interna. 
L’ISF collaborerà con Israele ed Egitto per contribuire a garantire la sicurezza delle zone di confine, insieme alle forze di polizia palestinesi appena addestrate. È fondamentale impedire l’ingresso di munizioni a Gaza e facilitare il flusso rapido e sicuro di merci per ricostruire e rivitalizzare Gaza. Le parti concorderanno un meccanismo di risoluzione dei conflitti.
(Peccato sarebbe stato meno ipocrita dire: abbiamo finalmente conquistato Gaza. A breve tutta la Palestina, Cisgiordania compresa, attraverso kapo' arabi deputati alla "sicurezza", sarà governata dagli USA & Partner. Ergo, colonia è fatta)

16- Israele non occuperà né annetterà Gaza. Man mano che l’ISF stabilirà il controllo e la stabilità, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) si ritireranno sulla base di standard, tappe fondamentali e tempistiche legati alla smilitarizzazione che saranno concordati tra l’IDF, l’ISF, i garanti e gli Stati Uniti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di Gaza, che non costituirà più una minaccia per Israele, l’Egitto o i suoi cittadini. In pratica, l’IDF cederà progressivamente il territorio di Gaza che occupa all’ISF secondo un accordo che stipulerà con l’autorità di transizione fino al suo completo ritiro da Gaza, fatta eccezione per una presenza di sicurezza perimetrale che rimarrà fino a quando Gaza non sarà adeguatamente protetta da qualsiasi minaccia terroristica.
(Peccato sarebbe stato meno ipocrita affermare che da oggi saranno gli USA a gestire il territorio e quindi a permettere gli investimenti futuri in Palestina. Tradotto ancora una volta: colonia è fatta)

17- Nel caso in cui Hamas ritardi o respinga questa proposta, quanto sopra, compresa l’operazione di aiuto potenziata, procederà nelle aree libere dal terrorismo consegnate dall’IDF all’ISF.
(Peccato sia solo una supercazzola)

18- Sarà avviato un processo di dialogo interreligioso basato sui valori della tolleranza e della coesistenza pacifica per cercare di cambiare la mentalità e la narrativa dei palestinesi e degli israeliani, sottolineando i benefici che possono derivare dalla pace.
(Peccato che dopo 80 anni di colonialismo questo punto faccia abbastanza ridere, per non piangere)

19- Con il progredire della ricostruzione di Gaza e l’attuazione fedele del programma di riforme dell’Autorità Palestinese, potrebbero finalmente crearsi le condizioni per un percorso credibile verso l’autodeterminazione e la statualità palestinese, che riconosciamo come aspirazione del popolo palestinese.
(Peccato siano 80 anni che l'occupazione israeliana abbia negato questo. Comunque, grazie per la concessione, grazie veramente... "Come è buono lei!" cit.)

20- Gli Stati Uniti avvieranno un dialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico per una coesistenza pacifica e prospera.
(MAVAFFANGULOOO...)