E' interessante, a proposito del filosofico dilemma su DIO ed il creato, il tema dello scisma primordiale che avvenne quando l'universo, per come lo conosciamo, era in via di formazione ed espansione, quando i piani ed i livelli dimensionali non erano così SCISSI come oggi.
Un tempo il livello, che noi chiamiamo erroneamente metafisico, era un tutt'uno con quello fisico nascente, come lo era "conscio ed inconscio" negli uomini primitivi, che percepivano i loro pensieri come esterni, come una serie di manifestazioni reali e tangibili.
La materia e l'energia invisibile, come le stesse "stanze dimensionali", convivevano sistematicamente nello stesso livello contenitore apparente, il manifesto, quello che oggi chiamiamo piano materiale. Era un po' come se avessero suonato contemporaneamente tutte le stazioni radiofoniche in un'unica onda ed ognuna di esse avesse influenzato l'altra, evolvendo la "RA-DIO" stessa o quello che alcuni chiamano DIO.
I piani mescolati del brodo primordiale diedero vita agli archetipi, che possono essere considerati i cluster acasici della nostra matrice, tanti mattoncini della sua struttura.
Ritengo che le cosiddette divinità ancestrali, le stesse immagini archetipiche primordiali, il senso di divino antropomorfizzato esternamente attraverso totem ed idoli, vengano da lontano, dalla notte dei tempi e derivino anche dal contagio degli elementi chimici e delle forze che l'universo presentava al suo formarsi, dove i piani si mescolavano influenzandosi reciprocamente, contaminando e seminando la struttura futura materiale, la nostra, plasmando di fatto la natura stessa, figlia della mescolanza, andando a programmare la vita nelle sue svariate e potenziali forme che quel dato ambiente fisico poteva permettersi di ospitare.
Un tempo il livello, che noi chiamiamo erroneamente metafisico, era un tutt'uno con quello fisico nascente, come lo era "conscio ed inconscio" negli uomini primitivi, che percepivano i loro pensieri come esterni, come una serie di manifestazioni reali e tangibili.
La materia e l'energia invisibile, come le stesse "stanze dimensionali", convivevano sistematicamente nello stesso livello contenitore apparente, il manifesto, quello che oggi chiamiamo piano materiale. Era un po' come se avessero suonato contemporaneamente tutte le stazioni radiofoniche in un'unica onda ed ognuna di esse avesse influenzato l'altra, evolvendo la "RA-DIO" stessa o quello che alcuni chiamano DIO.
I piani mescolati del brodo primordiale diedero vita agli archetipi, che possono essere considerati i cluster acasici della nostra matrice, tanti mattoncini della sua struttura.
Ritengo che le cosiddette divinità ancestrali, le stesse immagini archetipiche primordiali, il senso di divino antropomorfizzato esternamente attraverso totem ed idoli, vengano da lontano, dalla notte dei tempi e derivino anche dal contagio degli elementi chimici e delle forze che l'universo presentava al suo formarsi, dove i piani si mescolavano influenzandosi reciprocamente, contaminando e seminando la struttura futura materiale, la nostra, plasmando di fatto la natura stessa, figlia della mescolanza, andando a programmare la vita nelle sue svariate e potenziali forme che quel dato ambiente fisico poteva permettersi di ospitare.
Plasmando il "progetto" di NATURA in codici che ancora oggi assumiamo e dei quali siamo costituiti, in quanto programmati dalla stessa, l'inconscio collettivo si è espanso come una biblioteca quantica, in relazione all'esperienze della vita sotto ogni forma si presenti, come un sapere che ha dato le basi strutturali alle macchine umane/animali odierne, ma anche per quanto riguarda lo spirito, che penso si evolva insieme alla materia e non trascenda il TUTTO.
Semmai lo trascende solo relativamente al nostro stato, in quanto "superiore" al contenitore corpo fisico, ma cresce con esso, attraverso diverse vite, oppure all'interno della stesa vita, se non si crede alla trasmigrazione delle energie spirituali, dove morte e rinascita sono elementi della circolarità eterna del tutto quantico.
Le immagini ancestrali "rettiliane" e non, le antropomorfizzazioni primitive inconsce di natura fantastica e magica, provengono dall'interferenza di diversi piani dimensionali coesistenti in un unico contenitore, causate ed innestate dallo scisma degli elementi che ha influenzato anche l'inconscio collettivo delle più svariate forme senzienti, una banca dati collettiva esperienziale in progress, ricca di input ai quali accedere ed esserne permeati come dal sole che riscalda la pelle.
Dati esperienziali che hanno evoluto nel tempo la vita, la natura e l'infinita gamma di manifestazioni del creato.
In seguito, espandendosi e dando vita alle RAPPRESENTAZIONI, poi sviluppate dai culti animisti atavici e successivamente dalle religioni patriarcali, oltre a rappresentare il nostro pantheon interiore psichico.
Gli elementi mescolati creano vita e sono creati dalla vita stessa, in questo senso non c'è un prima e un dopo, il prima e dopo esistono solo su un piano PESANTE, perché tutto circola internamente ed eternamente; panta rei dicevano gli antichi greci.
Dati esperienziali che hanno evoluto nel tempo la vita, la natura e l'infinita gamma di manifestazioni del creato.
In seguito, espandendosi e dando vita alle RAPPRESENTAZIONI, poi sviluppate dai culti animisti atavici e successivamente dalle religioni patriarcali, oltre a rappresentare il nostro pantheon interiore psichico.
Gli elementi mescolati creano vita e sono creati dalla vita stessa, in questo senso non c'è un prima e un dopo, il prima e dopo esistono solo su un piano PESANTE, perché tutto circola internamente ed eternamente; panta rei dicevano gli antichi greci.
Non esiste un PRIMA DIO ed un DOPO UOMO, i piani dimensionali convivono circolarmente, influenzandosi. Se esistesse un DIO primigenio sarebbe un essere finito in una dimensione bidimensionale, come in un disegno su carta. Non esiste questo foglio di carta con le sue due dimensioni come rappresentante del creato, esiste in senso iconografico ed artificiale, ma esiste la curvatura totale del tutto sferico, ovvero nel e del tutto-infinito, logico, ordinato e caotico al tempo stesso; fuori da questa circolarità sferica forse non esiste nulla, perché coincide con il TUTTO quantico.
Essa è il concetto che si rincorre, creandosi, morendo, rinascendo come la Fenice, ancora circolarmente, per sempre o per "nulla"...
Pensiamo alle galassie, agli universi, ai pianeti quando erano ancora massa gassosa e vivevano in un etere realmente metafisico per come potremmo concepirlo oggi, vuoto apparentemente assente ed invisibile, nati in un punto zero senza tempo, il centro della sfera, un blob primordiale che si trasforma e "CADE" lucifericamente, creando la futura vita, o come vedremo, solo momentaneamente futura.
Un vuoto apparente che viene a crearsi attraverso questo respiro, attraverso la loro espansione ed il relativo rapporto spazio-temporale che ne deriva dal loro moto, spazio che non preesiste, ma si crea come fosse aria all'interno di un palloncino sito in nessuna dimensione certa, in un punto zero, circolare, dove non esiste realmente un prima ed un dopo, ma inizia ad esistere materialmente come forma di TEMPO MISURABILE solo con l'esplosione dello scisma, con la rinascita e alla fine di un ciclo.
Dove gli elementi costitutivi lo sono solo in potenza e nascono da una contaminazione. Contaminazione reciproca, perché i livelli si mescolano e si condizionano a vicenda, dal micro al macro, dall'esterno all'interno.
Essa è il concetto che si rincorre, creandosi, morendo, rinascendo come la Fenice, ancora circolarmente, per sempre o per "nulla"...
Pensiamo alle galassie, agli universi, ai pianeti quando erano ancora massa gassosa e vivevano in un etere realmente metafisico per come potremmo concepirlo oggi, vuoto apparentemente assente ed invisibile, nati in un punto zero senza tempo, il centro della sfera, un blob primordiale che si trasforma e "CADE" lucifericamente, creando la futura vita, o come vedremo, solo momentaneamente futura.
Un vuoto apparente che viene a crearsi attraverso questo respiro, attraverso la loro espansione ed il relativo rapporto spazio-temporale che ne deriva dal loro moto, spazio che non preesiste, ma si crea come fosse aria all'interno di un palloncino sito in nessuna dimensione certa, in un punto zero, circolare, dove non esiste realmente un prima ed un dopo, ma inizia ad esistere materialmente come forma di TEMPO MISURABILE solo con l'esplosione dello scisma, con la rinascita e alla fine di un ciclo.
Dove gli elementi costitutivi lo sono solo in potenza e nascono da una contaminazione. Contaminazione reciproca, perché i livelli si mescolano e si condizionano a vicenda, dal micro al macro, dall'esterno all'interno.
Per comprendere questo ci viene in aiuto l'iniziato Stanley Kubrick, nelle ultime scene di "2001 Odissea nello spazio", dove viene ben rappresentato filosoficamente il ciclo della vita umana, della natura e dell'universo, dove tutto non ha un inizio ed una fine, ma semplicemente si rincorre eternamente, ed alla fine di un ciclo cosmico, su un piano materiale avviene lo scisma creativo, ovvero, il punto dove nascita e morte coincidono, un viaggio interiore circolare senza fine.
Infinito nel senso di interno al "FINITO", attorno ad esso, perpetuo, dove non può esistere un creatore ma solo creazione e CONTAMINAZIONE perpetua che si rincorre, un serpente che si morde la coda, una sorta di UROBORO.
La nostra dimensione è retta simbolicamente dal dualismo del simbolo del CADUCEO.
Il caduceo di Mercurio è un simbolo antico rappresentato da due serpenti attorcigliati a un bastone, chiamato anche “Il bastone alato del dio Hermes”, divinità dell’antica Grecia che nei romani diviene Mercurio.
La spirale dei due serpenti ci ricorda anche la catena del DNA e, come la ruota e la sfera, anche il concetto di spirale è fondamentale per comprendere il percorso eterno della vita stessa.
I due serpenti rappresentano le due forze duali di questo mondo: il positivo e il negativo, il maschile e il femminile, il bene e il male. I due serpenti, nel momento che s’incontrano conciliano gli opposti facendo nascere le ali, simbolo della visione unica che abbandona il conflitto interno dell’essere umano nel mondo materiale duale (bene/male).
Secondo la cultura orientale il Caduceo rappresenta anche l’energia sessuale risvegliata e trasmutata che prende nome il di Kundalini. L'energia sessuale è l'essenza primordiale della vita, la benzina senza la quale non esisterebbe nessuna ruota, nessuna sfera e nessuna spirale.La nostra dimensione è retta simbolicamente dal dualismo del simbolo del CADUCEO.
Il caduceo di Mercurio è un simbolo antico rappresentato da due serpenti attorcigliati a un bastone, chiamato anche “Il bastone alato del dio Hermes”, divinità dell’antica Grecia che nei romani diviene Mercurio.
La spirale dei due serpenti ci ricorda anche la catena del DNA e, come la ruota e la sfera, anche il concetto di spirale è fondamentale per comprendere il percorso eterno della vita stessa.
I due serpenti rappresentano le due forze duali di questo mondo: il positivo e il negativo, il maschile e il femminile, il bene e il male. I due serpenti, nel momento che s’incontrano conciliano gli opposti facendo nascere le ali, simbolo della visione unica che abbandona il conflitto interno dell’essere umano nel mondo materiale duale (bene/male).
Ritengo che lo spazio "fisico" dell'etere sotteso, sia determinato dalla forza e dalla forma del suo contenuto, un po' come quelle immagini subliminali che sottendono altra forma, determinata dagli spazi lasciati come ombra delle figure reali, forse accade anche per l'universo o per gli universi, esso esiste in quanto rapporto tra elementi planetari, o meglio, nasce dalla loro relazione e non sarebbe preesistente, ma coinciderebbe circolarmente con esso, come nell'esempio precedente del vuoto interno che viene a crearsi dentro un palloncino quando si gonfia d'aria...
Il concetto di circolarità che sostituisce il DIO o il demiurgo di turno, rappresenta una vera spiritualità non basata sulla fede tradizionale ma sulla razionalità, non intesa in termini dogmatici religiosi o allegorici, ma intesa in termini di "Natura delle cose".
Se fosse diversamente, bisognerebbe ritenere esista un Dio fuori dal nostro Dio che l'ha creato, e così all'infinito.
Il concetto di circolarità che sostituisce il DIO o il demiurgo di turno, rappresenta una vera spiritualità non basata sulla fede tradizionale ma sulla razionalità, non intesa in termini dogmatici religiosi o allegorici, ma intesa in termini di "Natura delle cose".
Se fosse diversamente, bisognerebbe ritenere esista un Dio fuori dal nostro Dio che l'ha creato, e così all'infinito.
Invece, con il principio di circolarità, è la rotazione con il suo moto che muove il tutto, perché in essa non c'è un prima ed un dopo, tutti i punti coincidono nello stesso istante in un eterno presente; anche geometricamente il centro della sfera è equidistante da tutti i punti della sua stessa superficie.
Il presunto DIO delle religioni, in una realtà sferica e circolare che fisicamente si evolve a spirale, non verrebbe prima dell'uomo, ma nascerebbe nello stesso istante in cui è pensato, la sua forma pensiero sarebbe il prodotto metafisico dell'uomo, come l'uomo sarebbe il suo prodotto senziente, quindi potremmo dire che il concetto più "alto" di DIO, coincide con il nostro SE' superiore, ovvero quello status spirituale di conoscenza e consapevolezza interiore della nostra divinità e non di quella altrui, sempre di natura proiettiva ed artificiale...
E' quello che avviene nel sopra citato "2001 Odissea nello spazio", quando il viaggiatore uomo, dopo un lungo viaggio a spirale ai confini dello spazio e del tempo, ritrova se stesso e si vede vecchio morente e feto al tempo stesso, rappresentando iniziaticamente il significato di Trinità, in quel momento lui è DIO e percepisce se stesso come creatore, creato, nascituro e morituro...
Alla fine del lungo viaggio interiore scopre se stesso come DIO e non gerarchicamente un'espressione di un DIO minore, egli si scopre D'IO.
La fine del viaggio circolare interiore coincide materialmente con il nostro piano fisico, questa fusione da vita allo scisma che plasma il creato.
Questo ciclo infinito viene a creare l'egregora della ruota stessa, del loop della vita e della morte, un ritornello senza fine, sempre presente in quanto panta rei, e non cronologicamente un "prima ed un dopo", venendo a produrre il suo moto perpetuo.
Il punto ZEN ZERO del viaggio interiore e della scoperta della nostra divinità/eternità, diventa sinonimo di creazione, la scoperta del nostro SE' superiore scatena il fenomeno di causa ed effetto della struttura della matrice ed essa condiziona il suo creatore, ovvero NOI...
Ridurre il concetto di DIO ad essere infinitamente "grande" ed immanente, è un po' come uccidere il concetto di spiritualità, se DIO esistesse sarebbe finito, in quanto enunciabile, circoscrivibile, una entità finita sarebbe solo un'entità più grande di noi, una sorta di demiurgo spaziale, invece, proprio perché è concetto infinito non può esistere, può solo "non esistere", e questa è paradossalmente la prova della sua "esistenza".
Lo stesso Universo non è infinito, è solo "infinitamente grande", a meno che non si intenda infinito come circolare, quindi ETERNO.
Se DIO esistesse, ci sarebbe altro DIO ad averlo creato, mentre se si fosse autocreato, potrebbe anche la natura essersi autocreata, e NATURA e DIO coinciderebbero senza troppi sofismi, quindi il grande architetto, potrebbe essere un codice matematico di un circolo perpetuo eterno, quindi infinito, "dentro il finito".
E poi chi avrebbe creato il cerchio magico del Panta Rei, chi avrebbe creato la circolarità dell'eterno ritorno?
E se fosse solo una nostra egregora, un nostro desiderio innato che esiste in quanto evocato, in quanto bramato, una forma pensiero che ha preso vita e creato le fondamenta del sistema "illusorio", ovvero un desiderio che si proclama in quanto tale e si materializza, una possibilità nel tutto quantico che ciò possa accadere, accanto a tante altre possibilità?
Se la vita in tutte le sue forme non esistesse, forse non esisterebbe neanche Dio, perché non saprebbe di esistere, non sarebbe evocato, mentre dato che esistiamo, almeno relativamente alla matrix, siamo noi a crearlo, pensandolo, ed in questi termini esiste realmente o relativamente alla percezione che la matrix ci fornisce o che noi pensiamo ci fornisca. Se tutto è un gioco, DIO è come minimo una nostra creazione di cui la fede ne rappresenterebbe la fiamma energetica, la sua egregora.
Se linguisticamente intendiamo DIO come entità superiore, allora paradossalmente può esistere un'entità senziente superiore o inferiore anche altrove, in altre dimensioni, in altri mondi, in questo caso non sarebbe DIO inteso come divinità assoluta, ma solo un DIO tra in tanti, un'altra forma di vita. Invece per DIO potremmo intendere l'insieme della natura, del mondo e di tutte le infinite possibilità di vita e di manifestazioni, quindi il contenitore matematico quantistico della realtà, perché se fosse semplicemente superiore sarebbe FINITO e quindi perderebbe quelle qualità presunte riferite ad un DIO religioso, non sarebbe più "quel DIO".
Perché dovrei credere ad un creatore alieno?
Perché dovrei allora aver fiducia in un inseminatore intergalattico di razze umanoidi?
Si svaluta il "povero" DIO ad essere trattato e definito in termini FINITI, perché se DIO è RIASSUMIBILE ad entità creatrice, possiamo chiamarlo NATURA, che differenza fa?
Se invece, lo si intende in senso religioso, di fede, lo si intende necessariamente in termini antropomorfi di creatore, ma allora chi ha creato il creatore?
Questo è semplicemente un altro livello della matrioska.
Invece, secondo me, DIO può esistere solo in sua assenza, quindi più come CONCETTO che riassume il TUTTO, bene e male, TUTTO il CERCHIO.
DIO come concetto di tutte le possibilità del dado, l'insieme di tutte le combinazioni possibili e l'insieme di tutte le non combinazioni possibili.
Ogni cosa che esiste ha un suo corso, muore e si trasforma in altro stato e forse, allora, è questo il concetto finale di DIO, ovvero la trasformazione della natura e di tutto ciò che ha vita senziente e spirituale. Al contrario, se DIO esistesse, sarebbe MORTO e forse si sarebbe già trasformato in NOI...
Quindi, più che entità, un'essenza globale delle e nelle cose, che più laicamente verrebbe a coincidere con il concetto di NATURA stessa. Non esisterebbe più DIO senza qualcuno che possa pensarlo o percepirlo tale.
Se invece crediamo in un padre antropomorfo di altra fattezza ed immensità, ci dovremmo allora porre il problema di chi ha creato DIO...
Forse noi?
Ridurre il concetto di DIO ad essere infinitamente "grande" ed immanente, è un po' come uccidere il concetto di spiritualità, se DIO esistesse sarebbe finito, in quanto enunciabile, circoscrivibile, una entità finita sarebbe solo un'entità più grande di noi, una sorta di demiurgo spaziale, invece, proprio perché è concetto infinito non può esistere, può solo "non esistere", e questa è paradossalmente la prova della sua "esistenza".
Lo stesso Universo non è infinito, è solo "infinitamente grande", a meno che non si intenda infinito come circolare, quindi ETERNO.
Se DIO esistesse, ci sarebbe altro DIO ad averlo creato, mentre se si fosse autocreato, potrebbe anche la natura essersi autocreata, e NATURA e DIO coinciderebbero senza troppi sofismi, quindi il grande architetto, potrebbe essere un codice matematico di un circolo perpetuo eterno, quindi infinito, "dentro il finito".
E poi chi avrebbe creato il cerchio magico del Panta Rei, chi avrebbe creato la circolarità dell'eterno ritorno?
E se fosse solo una nostra egregora, un nostro desiderio innato che esiste in quanto evocato, in quanto bramato, una forma pensiero che ha preso vita e creato le fondamenta del sistema "illusorio", ovvero un desiderio che si proclama in quanto tale e si materializza, una possibilità nel tutto quantico che ciò possa accadere, accanto a tante altre possibilità?
Se la vita in tutte le sue forme non esistesse, forse non esisterebbe neanche Dio, perché non saprebbe di esistere, non sarebbe evocato, mentre dato che esistiamo, almeno relativamente alla matrix, siamo noi a crearlo, pensandolo, ed in questi termini esiste realmente o relativamente alla percezione che la matrix ci fornisce o che noi pensiamo ci fornisca. Se tutto è un gioco, DIO è come minimo una nostra creazione di cui la fede ne rappresenterebbe la fiamma energetica, la sua egregora.
Se linguisticamente intendiamo DIO come entità superiore, allora paradossalmente può esistere un'entità senziente superiore o inferiore anche altrove, in altre dimensioni, in altri mondi, in questo caso non sarebbe DIO inteso come divinità assoluta, ma solo un DIO tra in tanti, un'altra forma di vita. Invece per DIO potremmo intendere l'insieme della natura, del mondo e di tutte le infinite possibilità di vita e di manifestazioni, quindi il contenitore matematico quantistico della realtà, perché se fosse semplicemente superiore sarebbe FINITO e quindi perderebbe quelle qualità presunte riferite ad un DIO religioso, non sarebbe più "quel DIO".
Perché dovrei credere ad un creatore alieno?
Perché dovrei allora aver fiducia in un inseminatore intergalattico di razze umanoidi?
Si svaluta il "povero" DIO ad essere trattato e definito in termini FINITI, perché se DIO è RIASSUMIBILE ad entità creatrice, possiamo chiamarlo NATURA, che differenza fa?
Se invece, lo si intende in senso religioso, di fede, lo si intende necessariamente in termini antropomorfi di creatore, ma allora chi ha creato il creatore?
Questo è semplicemente un altro livello della matrioska.
Invece, secondo me, DIO può esistere solo in sua assenza, quindi più come CONCETTO che riassume il TUTTO, bene e male, TUTTO il CERCHIO.
DIO come concetto di tutte le possibilità del dado, l'insieme di tutte le combinazioni possibili e l'insieme di tutte le non combinazioni possibili.
Ogni cosa che esiste ha un suo corso, muore e si trasforma in altro stato e forse, allora, è questo il concetto finale di DIO, ovvero la trasformazione della natura e di tutto ciò che ha vita senziente e spirituale. Al contrario, se DIO esistesse, sarebbe MORTO e forse si sarebbe già trasformato in NOI...
Quindi, più che entità, un'essenza globale delle e nelle cose, che più laicamente verrebbe a coincidere con il concetto di NATURA stessa. Non esisterebbe più DIO senza qualcuno che possa pensarlo o percepirlo tale.
Se invece crediamo in un padre antropomorfo di altra fattezza ed immensità, ci dovremmo allora porre il problema di chi ha creato DIO...
Forse noi?
bella riflessione! anch'io credo che dio sia del tutto e nel tutto ma credo anche che sia pregnato di una coscienza personale, personalissima, probabilmente omnicomprensiva di tutte le caratteristiche "personali" che esistano.
RispondiEliminariguardo le sfericità menzionate io ritengo siano espressione dei campi toroidali.
RispondiEliminaBEllissimo articolo master !
RispondiEliminaSe ti interessa fossi in te darei un occhiata al sito montalk ;) tanta robbba interessante,soprattutto la parte della gnosi
ciao
SoylentGreen
In 2001... il Monolite è il tema centrale del film, esso rappresenta l'egregora ancestrale dell'universo, la forma pensiero materializzata nel corso del ciclo cosmico. Il Monolite è la summa della conoscenza, è la raffigurazione allegorica del sapere cosmico che plasma la natura e regola il progetto, si potrebbe associarlo a DIO, o semplicemente alla matrice naturale in cui viviamo. Quando il protagonista raggiunge il monolite, entra nella spirale della sfera ed inizia il viaggio INTERIORE, attraverso le dimensioni e raggiunge se stesso, o DIO per chi ci crede, percependosi creatore e creato, vecchio e feto al tempo stesso. Entra in una dimensione spirituale senza tempo, nella stanza dimensionale del punto zero, raffigurata come una stanza liberty in stile vittoriano massonico, non a caso, e scopre il suo SE' SUPERIORE, una dimensione metafisica senza tempo, dove passato e futuro coincidono in un eterno presente. Quella scoperta interiore corrisponde sul piano fisico all'inizio di un nuovo ciclo cosmico. Il tema del film è la circolarità... Hal 9000 sarebbe il falso demiurgo, satana in un'accezione religiosa, l'avatar senza spirito che è destinato a fallire miseramente. E' un film sulla spiritualità ed il lungo viaggio che accade per scoprire la nostra divinità interiore. L''aspetto fantascientifico è una scusa per raccontare l'aspetto profondo ed esoterico, idem per molti altri suoi film.
RispondiEliminaTi voglio bene MDD. ..questo tuo continuo riflettere ogni aspetto della vita, che sia politica che sia cosmica, e se potessi fino a ogni dato sovraumano, é davvero da grande spirito (indiano cit, quasi cit come da tuo inconfondibile stile)...inoltre la tua passione per il cinema per non parlare dell'amore per il nostro immortale amico Signor Kubrick. ..
RispondiEliminaViva MDD :-)
Signor MDD quante ore studia al giorno? Lo chiedo perchè anch'io sono appassionato di decostruttivismo analitico, però devo dire di preferire le analisi metadeflattive di GioCo di comedonchisciotte.
RispondiEliminaTralazio Ingdrimanico
Grazie Rossana Fili per i complimenti... :-)
RispondiEliminaTralazio, più che decostruttivismo mi interessa il postcostruttivismo prototoroidale in odor di salsedine del Mar Caspio. :(
Master scusa l intromissione ma solo ora sono venuta a sapere di questo...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=JVw_mPvYcDM
dio santissimo ma che roba è?!Questo è satanismo allo stato puro(piccola nota non seguo più il cristianesimo da molto tempo se qualcuno vuole additarmi a fanatica religiosa)
E la gente a dire "grande tunnel che simboleggia l unione europea" pazzesco...
ECco perchè da un po di giorni avvertivo un'energia di emme,ma la gente non si fa domande!?NO tranquilli va tutto bene sono io che ho bisogno di farmi vedere...
CIao
SoylentGReen
MMD , quando c é sintonia, simpatia, arricchimento interiore e grande conforto da incontri che , più che deviare, ritornano a un paesaggio dove il non esiste il pensiero unico, tutto ciò che si esprime, dicendo grazie all'altro, in questo caso tu, non é complimento, è ri-conoscenza :-)
RispondiEliminaDetto questo,anche di abbraccio in buona domenica, mi piacerebbe, se ovviamente t'interessa, che prossimamente affrontassi un tema "scientifico". Dovresti per un attimo prendere vesti e competenze di un esperto della scientifica e demolire la mitizzazione (utile a certe coperture criminali) contenuta in questo ritornello che non appartiene solo ala ultimo fattaccio di nera (eufemismo) avvenuto a Milano:
"Il contatto piedi-suolo non significa granché in criminologia: c' è chi si è impiccato appendendosi al termosifone o alla maniglia della porta. E da ieri l' autopsia parla di «strangolamento per impiccagione» e i medici non notano «segni di lesioni o di colluttazione"
http://m.dagospia.com/la-morte-di-carlotta-benusiglio-trovata-impiccata-a-una-robinia-in-un-parco-di-milano-126060
Peraltro, per altre considerazioni e aspetti, legati alla simbologia dell impiccato, lama 12 con altri fatti, ricordo con piacere il tuo pezzo. ..
Ciao :-)
ró
P.s.
Se non lo avesse ancora visto, ti segnalo il film '71...per la comune passione di un certo tipo di cinema,credo potrà proprio piacerti assai assai
L'osservato deve avere le stesse capacità dell'osservatore o osservante se si vuole intendere il retto intersecarsi della decuplicità del meccanicismo de-stazionario.
RispondiEliminaInfatti secondo Skrybiak, ed anche secondo la mia più modesta opinione, l'essere come recidivante metapartita è pure consequenzialità fenomenolica nel contesto imperativo...Per questo si è affermata la nota ideologia della prolegomaticità proiettivo -deterministica; senza considerare l'asintoteticità di una prammatica consolidata nel campo della teotendenza in soggetto derivativo.
Bisogna sempre deurgere quando si sostanziano derivazionismi di questo tenore, la plurisostanzialità della res cogitans in questa ottica trascendentale omnicomprensiva è comunque corrotta dal protocategorismo sostanziale, e così anche per la compenetralità fra le varie tensioni intradipendenti, quasi declatanti oserei dire...
Zilante di Terranova
Infatti, concordo con MDD, la circolarità transustanziale, parallela in un relativismo quantico, come dicevo prima in merito alla fenomenologia discrezionalistica. Si tratta di un complemento alla distopia come teoria dell'essere essente nel subessere moderno, quasi una paredra nel suo sensazionalismo materialistico. E' per questo che nel campo dell'innovazione si riscontra una de-evoluzione quantica come sintomo di una meno manifesta volontà coerciziale. La chiave è il thèos
RispondiEliminacome fonte trans-giuridica interpretata progressivamente, non più con un fideismo generazionale.
Brillante di Terravecchia
Ciao Maestro,
RispondiEliminaquesta tua riflessione mi ha fatto venire in mente quanto segue.
Poincarè nella sua più famosa congettura disse:
“Ogni 3-varietà semplicemente connessa chiusa (ossia compatta e senza bordi) è omeomorfa a una sfera tridimensionale.”
In parole povere, un mondo senza buchi, dove un cammino chiuso può essere contratto fino a ridursi ad un punto, è necessariamente sferico.
Qualche anno fa, un uomo venuto da lontano, il matematico Perel'man , ha dimostrato l’autenticità di questa affermazione.
Ecco!
Tutto torna.
Viviamo in un mondo sferico, e se riuscissimo a guardare abbastanza lontano potremmo vedere tutti le nostre meravigliose natiche; un pò come diceva Philip Dick nel suo racconto “Previdenza”, portato su grande schermo col nome di Paycheck ( se non l’hai visto te lo consiglio).
Allora, Tu, Poincarè e Dick siete giunti alla stessa conclusione con tre strade diverse.
Forse altri hanno raggiunto lo stesso risultato usando 1000 modi ancora.
Mi viene da pensare che quasi quasi siamo vicini alla verità.
Buon tutto caro Maestro.
Zaffiro&Acciaio
Ti ringrazio Zaffiro :-) Non conoscevo le teorie degli autori che hai citato, interessante.
RispondiEliminaSfera con Cubo, Unità e Totalità. La Somma degli Opposti e Complementari da quale risultato un'Emergenza (qualcosa che include e trascende o trasale la Somma in sé). Il Caduceo non è che le Nadi hinduiste o i Pilastri qaballhistici: son 3 Nadi, 3 Pilastri non solo 2. Su Dio o la Luce, Esso o Essa include tutti i Punti di Vista; è onnisciente e da Esso p Essa essi vengono. La Somma anche in questo caso da vita ad un'Emergenza (anche se infatti è l'Emergenza stessa che sta all'origine della varie Parti costituenti). La Lingua intesa Linguaggio divide e ha diviso: cfr. Jiddu Krishnamurti sull'Argomento. Comunque, nasciamo uniti e con il senso dell'Unita, del Tutto uno: poi apprendiamo a, o ci insegnano a, parlare e meglio, nominare Oggetti, Esseri, eccetera. E diventiamo ciechi all'Interconnessione continua, alla reale e veridica nonSeparazione fra le Cose. Invero, diventiamo anche ottusi, semmai a qualcuno fosse sfuggito. Eddire che basterebbe "tornare come Bambini". Ma no, ...l'Ottusita ha la meglio, e allora giù Bombe, su Mausolei, avanti coi Simboli e la Magia, indietro con l'Equanimita e la Giustizia/Giustezza. Bene interiore più Forza esteriore a tutti e la Luce animi e guidi tutti ovunque-e-sempre.
RispondiEliminaDimenticavo di ricordare che la rappresentazione delle 3 Nadi corrisponde a 3 ...Serpenti, e in tal senso noto come Nadi e Naga siano parole assonanti. Ora, Naga rappresenta ...il Serpente ma quel Serpente saggio che va a suggerire, apparentemente, la Saggezza (e Compassione) a, per esempio, Nagarjuna, noto antico Filosofo buddhista che ricorda bene: "Libertà è Distacco dalla Bramosia o, Distacco e Libertà dalla Bramosia (ovvero, Desiderio di respingere da sé e/o trattenere a sé, in inglese Movimenti push and/or pull)". Dunque, in diverse Culture esistono questi Serpenti saggi (e compassionevoli) che trasmettono la Conoscenza ai popoli. Noto che nella Tradizione Cristiana romana (latina) il Serpente sia stato associato al ...Male diciamo. Perché? Ma certo Gesù Cristo avrebbe detto "siate come Colombe e come Serpenti" (ho una mia Chiave di Lettura di ciò, in riferimento alle Qualità o Capacità opposte e complementari che generano Equilibrio). C'è il Serpente del Paradiso relativo all'Albero della Conoscenza del Bene e del Male (Opposti e Complementari! Pingala e Ida!), il quale viene da Michael Omraam Aivanhov associato al Sistema dei Chakras hinduista. Diversamente ci sarebbe anche l'Albero della Vita che viene da Michael Omraam Aivanhov associato all'Albero sephirotico della Qabalah (cfr. Giuseppe Lazar sulla Mistica ebraica: la Qabalah e Sufismo e neoPlatonismo, condito di Ebraismo). La distinzione fra i 2 Alberi che pur nel Cristianesimo latino esiste, sembrami assurdo in virtù di quanto detto nel Commento precedente sui 2 Diagrammi, uguali! 3 Pilastri cadauno. Dunque comunque, a mio avviso l'Albero della Vita è il ...Pilastro centrale o, nella Scienza hinduista, Sushumna, quello dell'Equilibrio. Eventualmente sui 2 Pilastri opposti e complementari versus l'1 Pilastro centrale, cfr. Dion Fortune su la Qabalah (spiega cosa vuol dire sperimentare i 2 e, o versus, cosa significa sperimentare l'1). Tornando ai Serpenti o Naga (rappresentanti le Nadi: Ida, Pingala e Sushumna e anche esistenti sul Caduceo, che manca del 3. Serpente centrale), essi sarebbero ...gli Alieni citati da Malanga o, i Sauri. Tra parentesi l'Ossessione che c'è stata a livello si (dis)Educazione infantile negli ultimi anni, focalizzata sui ...Dinosauri, mi puzza di Manipolazione voluta da qualcuno e in qualche modo collegata con questi Sauri si cui parla Malanga. Comunque, torniamo ai Serpenti: Alieni? Altogether, le Conoscenze o Scienze (spirituali e religiose) associate ai Naga, diciamo, sono di tipo anAtman (ovvero: l'Anima o Ego è un'Illusione .. temporanea, quale Emergenza temporanea dal Concepimento al Decesso, che nasce dall'Unione di Spirito della Luce e Materia della Terra), diversamente dalle cosiddette Filosofie Atman (pardon: Religioni monoteistiche mediorientali, semitiche, di cui il Cristianesimo è stato declinato anche latinamente o romanamente), per cui l'Anima ed Ego sono, esistono, sono importantissimi e vanno galvanizzati. Direi che si tratta dell'"essere o non essere" amletico ovvero, essere quale Atman o non essere quale anAtman e cheddire, a me sembran vere entrambi le Ipotesi! (continua)
RispondiElimina(continuazione) bene: festeggiamo la riConciliazione con Tarallucci e Vino toscani! O Pane azzimo e Acqua se preferite o Chapati e Chai oppure che so, Sushi e The verde o, Riso cantonese e Grappa di Prugne o, Foul (Fave) e Shai (The), o alto (possibilmente vegano: vedere i Menu @ lovin Hut della supremeMaster Ching Hai). Nota: per Amleto e su Shakespeare che l'avrebbe scritti cfr. Manly Palmer Hall e il suo Trattato di tutti i Tempi in cui spiega che l'Autore è Francis Bacon. Ecco, sui Serpenti e Associazioni (mentali) varie è tutto. Felicità o Luce interiore più Felicità o Luce esteriore a tutti ovunque-e-sempre. Dove c'è la Luce che è Luce dentro, più Luce fuori, il Buio scompare (Platone 2600,anni fa aveva già rivelato tutto, ed era in Terra mediterranea, greca) e quindi la Luce animi e guidi tutti in ogni Tempo-e-in ogni Luogo. Aum! (che è un Suono indiano che vibra nell'Organismo e a livello fonico corrisponde all'Amen ebraico o Amin arabo delle più note Tradizioni mediorientali il cui significato è"certo, sicuro". Magari la loro Recitazione induce Sicurezza? Cosìper l'Aum che certi conoscono come Om, dove la O è la Contrazione di Au. Provare per verificare). Bene dentro più Forza fuori a tutti ovunque -e-sempre.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminainteressante
RispondiElimina