cit. AD Enel
“Per cambiare un’organizzazione ci vuole un gruppo sufficiente di persone convinte di questo cambiamento, non è necessario sia la maggioranza, basta un manipolo di cambiatori. Poi vanno individuati i gangli di controllo dell’organizzazione che si vuole cambiare e bisogna distruggere fisicamente questi centri di potere. Per farlo, ci vogliono i cambiatori che vanno infilati lì dentro, dando ad essi una visibilità sproporzionata rispetto al loro status aziendale, creando quindi malessere all’interno dell’organizzazione dei gangli che si vuole distruggere. Appena questo malessere diventa sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e la cosa va fatta nella maniera più plateale e manifesta possibile, sicché da ispirare paura o esempi positivi nel resto dell’organizzazione. Questa cosa va fatta in fretta, con decisione e senza nessuna requie, e dopo pochi mesi l’organizzazione capisce perché alla gente non piace soffrire. Quando capiscono che la strada è un’altra, tutto sommato si convincono miracolosamente e vanno tutti lì. È facile”. (al 42° minuto della video-conferenza)
Ma perché il popolo non inizia a dire BISOGNA TERRORIZZARE I MANAGER???
Perché siamo troppo buoni, mansueti, educati al porgi l'altra guancia, perché il padronato crea i populismi divisori che spostano il bersaglio ed alimentano la guerra tra poveri.
Ritengo il monito aziendale dello STARACE del nuovo millennio molto pericoloso.
Lo considero voluto, una sorta di esperimento per sondare la coscienza di classe di un popolo da operetta, troppo poco unito, informato, oggi annichilito, impaurito, ricattato e, soprattutto, FATALISTA... L'intenzione da fascismo manageriale veicolata in tv ed in rete non è casuale in questo periodo di forte crisi economica strutturale, ed anche in virtù di ciò che accade in Francia all'alba del JOB ACTS d'oltralpe.
Magicamente STARACE esorcizza i potenziali e necessari antagonismi, dicendo come il potere economico si muove e pensa, lo fa in maniera aggressiva, diretta, senza mezzi termini, quasi in termini di sfida. Simbolicamente, o con noi che rappresentiamo lo status quo o con i pezzenti che scendono in strada, nelle piazze, lo fa ammiccando al liberismo più selvaggio, dicendo che è nella natura delle cose fare il kapò per il padrone, affermando che il dipendente va impaurito e ricattato dai CAMBIATORI, pensando che ciò sia giusto e legittimo, come quando i RE si percepivano divinità superiori rispetto ai sudditi, senza pudore, senza ritegno, ed è questa la sua forza, L'IMPUNITA' del potere, l'anarchia del potere che è sempre avanti rispetto al suo popolo.
La sua è contemporaneamente, sia una dichiarazione di guerra verso i sottoposti ed anche una cinica e sottile dimostrazione di come si fa accettare il MALE, come la vittima debba iniziare a pensare, come deve percepirsi, mentre il carnefice, in quanto autorità, debba essere percepito dal lavoratore umiliato.
L'umiliazione deve essere la norma, anzi, deve essere normata per legge, la condizione sine qua non possa esistere un rapporto di lavoro. Chi critica il sistema ed il cambiamento deve essere messo da parte, deve essere isolato, bisogna dividere chi osa mettere in discussione il potere costituito, coloro che non amano la ventata di novità.
STARACE ci prova ad inculcare questi precetti religiosi e dogmatici, e lo fa alla LUISS, attraverso i social, fregandosene delle conseguenze emotive delle persone, lo fa nella speranza di seminare merda e di venderla come cioccolato, lo fa nella speranza che la gente accetti la merda e la paghi come il cioccolato, lo fa nella speranza che questa merda sia preferita al cioccolato e che il popolo difenda la sua condizione di subalternità, scambiandola come necessaria al normale funzionamento della macchina produttiva e, soprattutto, al cambiamento, questa magica parola che giustificherà gli ultimi rantoli di un cadavere putrefatto che si chiama liberismo, uno zombie che non si stanca di mordere e uccidere.
STARACE è solo il manager di turno e come lui tanti e tanti altri, morto uno STARACE ne nasce sempre un altro...
PS:Nel video che segue, STARACE cerca di riparare il danno cambiando decisamente i toni, indirizza il bersaglio ai capi intermedi, cercando di svincolarsi dalle ambiguità assunte in precedenza, non parla più di CAMBIATORI. La butta sul fatto che i capi intermedi non capiscono le ristrutturazioni, glissa sui dipendenti, dice che è necessario cambiare mission aziendale se si crede a ciò che si fa, buttandola sui buoni propositi, sulle energie rinnovabili, ecc...
Voglio completare il mio articolo riportando stralci di due ottimi articoli trovati in rete, uno di CONTROPIANO, quindi una visione antagonista del fenomeno capitalista ed una di COSCIENZE IN RETE, sito interessante di controinformazione e nuova spiritualità...
Questi due articoli coincidono in molti punti, cambia il linguaggio, ma non la sostanza delle cose...
1- CONTROPIANO:
Starace (Enel): “bisogna terrorizzare i dipendenti”
di Dante Barontini
..."Queste lezioni di governance possono essere applicate a qualsiasi organizzazione (somiglia abbastanza bene all’irruzione del manipolo renziano nelle istituzioni e nel dispositivo costituzionale) e certo costituiscono da sempre l’abc del bravo capitalista tutto d’un pezzo (oltre 130 anni fa il costruttore di ferrovie Jay Gould diceva, più brutalmente, “Posso assumere metà dei lavoratori perché uccidano l’altra metà”). Ma sentirle pronunciare così, senza alcun imbarazzo, davanti a una platea di studenti – per quanto “predestinati” a eseguire quegli insegnamenti – in una università, fa abbastanza senso. Soprattutto svela senza ipocrisie la sostanza del modo di pensare e di agire del “bravo capitalista”, sia che si parli di diritti del lavoro, sia che si occupi di risanamento ambientale o di sofisticazioni alimentari (o farmaceutiche!).
Mettere paura è il primo comandamento di qualsiasi manuale di strategia militare, almeno a far data da Sun Tsu. Ma è anche il primo comandamento dell’impresa, in qualsiasi parte del mondo. Se e quando il sistema delle imprese ha accettato qualche livello di mediazione, di contrattazione sistematica, è avvenuto solo in presenza di un movimento operaio altrettanto forte, coeso, pronto alla battaglia in modo organizzato e compatto.
Se questa soggettività non esiste, o comunque se è limitata ad alcuni settori (magari anche grandi, ma non maggioritari) del mondo dei lavoratori dipendenti di ogni ordine, età e contratto, allora l’impresa scatena i suoi peggiori istinti animali conducendo una lotta di classe dall’alto, come farebbe un pugile professionista di 100 kg a confronto di un bambino al primo giorno di scuola.
La governance aziendale è insomma costitutivamente violenta, bellica e senza regole (se non si è costretti a subirne). Non ha bisogno di ricorrere sistematicamente alle bastonate fisiche, se le è possibile raggiungere l’obiettivo manovrando esclusivamente sul fronte contrattuale, magari con la complicità di qualche sindacato di regime, o col mobbing e le minacce di licenziamento. Ma – come si è visto in alcuni casi, specie nella logistica o nella grande distribuzione – l’impresa non si tira certo indietro anche dal ricorso alla violenza fisica (guardioni e crumiri con le mazze, se non interviene prima la polizia; gomme delle auto squarciate, minacce anonime o palesi, ecc).
Questo avviene oggi. Nel 2016, in pieno regime cosiddetto democratico.
È il regime della paura e del terrorismo. E quello aziendale è molto più diffuso, prossimo e pervasivo di quello dell’Isis…"
Mettere paura è il primo comandamento di qualsiasi manuale di strategia militare, almeno a far data da Sun Tsu. Ma è anche il primo comandamento dell’impresa, in qualsiasi parte del mondo. Se e quando il sistema delle imprese ha accettato qualche livello di mediazione, di contrattazione sistematica, è avvenuto solo in presenza di un movimento operaio altrettanto forte, coeso, pronto alla battaglia in modo organizzato e compatto.
Se questa soggettività non esiste, o comunque se è limitata ad alcuni settori (magari anche grandi, ma non maggioritari) del mondo dei lavoratori dipendenti di ogni ordine, età e contratto, allora l’impresa scatena i suoi peggiori istinti animali conducendo una lotta di classe dall’alto, come farebbe un pugile professionista di 100 kg a confronto di un bambino al primo giorno di scuola.
La governance aziendale è insomma costitutivamente violenta, bellica e senza regole (se non si è costretti a subirne). Non ha bisogno di ricorrere sistematicamente alle bastonate fisiche, se le è possibile raggiungere l’obiettivo manovrando esclusivamente sul fronte contrattuale, magari con la complicità di qualche sindacato di regime, o col mobbing e le minacce di licenziamento. Ma – come si è visto in alcuni casi, specie nella logistica o nella grande distribuzione – l’impresa non si tira certo indietro anche dal ricorso alla violenza fisica (guardioni e crumiri con le mazze, se non interviene prima la polizia; gomme delle auto squarciate, minacce anonime o palesi, ecc).
Questo avviene oggi. Nel 2016, in pieno regime cosiddetto democratico.
È il regime della paura e del terrorismo. E quello aziendale è molto più diffuso, prossimo e pervasivo di quello dell’Isis…"
2- COSCIENZE IN RETE: L'AD di Enel, esempio perfetto di come funzionano i "poteri oscuri" di Enrico Carotenuto
http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/2720-l-ad-di-enel-esempio-perfetto-di-come-funzionano-i-poteri-oscuri
..."Eccolo qui, il vero volto di quelli che noi chiamiamo i "poteri oscuri". Non perché Francesco Starace, l'amministratore delegato di Enel, sia un uomo di vero potere: è solo un manager. Però è uno che è stato messo in un determinato posto proprio perché imbevuto di tutte quelle forme-pensiero che vengono costantemente immesse e foraggiate da quei personaggi-ombra che fanno di tutto per rallentare lo sviluppo umano.
Il discorso di Starace alla LUISS, da questo punto di vista, non potrebbe essere più illuminante: contiene le principali forme-pensiero anti-coscienza: divide et impera, il fine che giustifica i mezzi, il disprezzo dei modi, delle persone, dei sentimenti, l'utilizzo della paura come forma di coercizione e, non ultima, la mancanza di senso; un cambiamento che sia un vero bene deve migliorare le cose per tutti gli "stakeholders", ovvero per tutti quelli che hanno a che vedere con l'organizzazione, dai dirigenti agli impiegati, dagli azionisti ai clienti.
Il discorso di Starace alla LUISS, da questo punto di vista, non potrebbe essere più illuminante: contiene le principali forme-pensiero anti-coscienza: divide et impera, il fine che giustifica i mezzi, il disprezzo dei modi, delle persone, dei sentimenti, l'utilizzo della paura come forma di coercizione e, non ultima, la mancanza di senso; un cambiamento che sia un vero bene deve migliorare le cose per tutti gli "stakeholders", ovvero per tutti quelli che hanno a che vedere con l'organizzazione, dai dirigenti agli impiegati, dagli azionisti ai clienti.
Starace invece ci descrive un cambiamento dispotico, in cui l'unico bene preso in considerazione è quello dell'amministratore delegato. Che naturalmente è stato scelto per fare il bene di qualcun'altro. Che oltre certi livelli spesso è il male di tutti. Per avere un'idea di come le forme-pensiero applicate da Starace siano letali per la società, e per poter cogliere uno sprazzo del vero mestiere dei poteri oscuri che piazzano gente come lui nei gangli della società, basta guardare la recentissima storia politica del paese.
Prendiamo ad esempio l'ascesa di Renzi ed esaminiamola alla luce della tecnica descritta da Starace:
1) BASTA UN MANIPOLO DI "CAMBIATORI"
Non servono masse o maggioranze. Basta un gruppetto ben deciso.
2) VANNO INDIVIDUATI I GANGLI DI CONTROLLO NELL'ORGANIZZAZIONE CHE SI VUOLE CAMBIARE.
E' ovvio che il PD sia uno dei gangli principali del teatrino politico in Italia. All'epoca era composto da due gruppi principali: gli ex-PC e dalla sinistra democristiana, con gli ex-PC al timone per questione storico-strutturale e ben trincerati grazie ad una lunga serie di compromessi e di ricatti incrociati.
3) DISTRUGGERE I GANGLI INFILTRANDO "CAMBIATORI" A CUI VA DATA UNA VISIBILITA' SPROPORZIONATA AL LORO STATUS "AZIENDALE", CREANDO MALESSERE.
Di punto in bianco un giovane sindaco di Firenze di cui nessuno aveva mai sentito parlare, viene invitato in tutti i talk show politici della nazione ed additato da tutti i media nazional-popolari come "il rottamatore", l'uomo nuovo. Vespa e compagnia bella sono ben contenti di invitare questo signor nessuno che spara a zero contro i "vecchi", anche del suo stesso partito. Non dice nulla che non sia demagogia, e non si vedono motivi per cui debba avere tanta visibilità e tanto servilismo. Nel PD in molti si chiedono come mai, magari dopo anni di fedele lavoro nell'apparato, vengano scavalcati da questo "pischello", e se la prendono con i loro capi storici. Altri invece si rendono subito conto che c'è un potere forte che sta facendo la guerra a D'Alema&friends, e cambiano casacca più o meno apertamente. I capi partito vengono così incalzati internamente ed esternamente dagli altri partiti. Ecco che il "ganglio" è in pieno malessere.
4) APPENA QUESTO MALESSERE DIVENTA SUFFICIENTEMENTE MANIFESTO, SI COLPISCONO LE PERSONE OPPOSTE AL CAMBIAMENTO. NELLA MANIERA PIU' PLATEALE POSSIBILE.
Il PD vince le elezioni. Internamente, quelli che hanno cambiato casacca rendono impossibili a Bersani accordi con altre fazioni democristiane. Esternamente i grillini si danno una "inspiegabile" zappata sui piedi, rifiutandosi di formare un governo di coalizione. Il PD fa il congresso, il "malessere" si esprime e vince Renzi. D'Alema&Friends vengono immediatamente spernacchiati su tutti i media ed accantonati. I loro uomini fedeli rimossi platealmente dagli incarichi e sostituiti da una pletora di yes-men e yes-women. Gli ex-dc di tutti i colori ritrovano d'incanto l'armonia pentapartitica e Renzi si ritrova presidente del consiglio di un "impensabile" governissimo fatto di democristiani el PD e democristiani di Forza Italia. Chi si azzarda a criticare il premier, le politiche di destra, gli appoggi a petrolieri e finanza viene platealmente minacciato di essere buttato fuori dal partito.
Prendiamo ad esempio l'ascesa di Renzi ed esaminiamola alla luce della tecnica descritta da Starace:
1) BASTA UN MANIPOLO DI "CAMBIATORI"
Non servono masse o maggioranze. Basta un gruppetto ben deciso.
2) VANNO INDIVIDUATI I GANGLI DI CONTROLLO NELL'ORGANIZZAZIONE CHE SI VUOLE CAMBIARE.
E' ovvio che il PD sia uno dei gangli principali del teatrino politico in Italia. All'epoca era composto da due gruppi principali: gli ex-PC e dalla sinistra democristiana, con gli ex-PC al timone per questione storico-strutturale e ben trincerati grazie ad una lunga serie di compromessi e di ricatti incrociati.
3) DISTRUGGERE I GANGLI INFILTRANDO "CAMBIATORI" A CUI VA DATA UNA VISIBILITA' SPROPORZIONATA AL LORO STATUS "AZIENDALE", CREANDO MALESSERE.
Di punto in bianco un giovane sindaco di Firenze di cui nessuno aveva mai sentito parlare, viene invitato in tutti i talk show politici della nazione ed additato da tutti i media nazional-popolari come "il rottamatore", l'uomo nuovo. Vespa e compagnia bella sono ben contenti di invitare questo signor nessuno che spara a zero contro i "vecchi", anche del suo stesso partito. Non dice nulla che non sia demagogia, e non si vedono motivi per cui debba avere tanta visibilità e tanto servilismo. Nel PD in molti si chiedono come mai, magari dopo anni di fedele lavoro nell'apparato, vengano scavalcati da questo "pischello", e se la prendono con i loro capi storici. Altri invece si rendono subito conto che c'è un potere forte che sta facendo la guerra a D'Alema&friends, e cambiano casacca più o meno apertamente. I capi partito vengono così incalzati internamente ed esternamente dagli altri partiti. Ecco che il "ganglio" è in pieno malessere.
4) APPENA QUESTO MALESSERE DIVENTA SUFFICIENTEMENTE MANIFESTO, SI COLPISCONO LE PERSONE OPPOSTE AL CAMBIAMENTO. NELLA MANIERA PIU' PLATEALE POSSIBILE.
Il PD vince le elezioni. Internamente, quelli che hanno cambiato casacca rendono impossibili a Bersani accordi con altre fazioni democristiane. Esternamente i grillini si danno una "inspiegabile" zappata sui piedi, rifiutandosi di formare un governo di coalizione. Il PD fa il congresso, il "malessere" si esprime e vince Renzi. D'Alema&Friends vengono immediatamente spernacchiati su tutti i media ed accantonati. I loro uomini fedeli rimossi platealmente dagli incarichi e sostituiti da una pletora di yes-men e yes-women. Gli ex-dc di tutti i colori ritrovano d'incanto l'armonia pentapartitica e Renzi si ritrova presidente del consiglio di un "impensabile" governissimo fatto di democristiani el PD e democristiani di Forza Italia. Chi si azzarda a criticare il premier, le politiche di destra, gli appoggi a petrolieri e finanza viene platealmente minacciato di essere buttato fuori dal partito.
Hai fatto bene a soffermarti sull ideologia antispirituale e iper materialista di determinati soggetti.NOn so se l avete notato ma in ambito medico bioetico si stanno diffondendo ideologie allarmanti,non so se avete sentito della ragazza fatta eutanasizzare in olanda perchè incurabile dato che la sua storia propabilmente aveva a che fare con pedofilia di alto bordo,stessa cosa l aborto post natale ma che m...a è?!A casa mia si chiama infanticidio,per non parlare del fatto che in moltissimi film hollywoodiani si fa passare l idea dello sterminio di mezza umanità,sarà un caso?!
RispondiEliminaAggiungo già che master ha citato coscienzeinrete un intervento di CArotenuto su un concetto fondamentale
https://www.youtube.com/watch?v=uDw2XQcU3FA
Io proprio non riesco a capire la gente che si ammazza di lavoro per cosa poi?Per finire nell alta società?PEr farti ammirare da tutti?MA che senso ha?
CIao
SoylentGreen
Ciao MDD, buongiorno :-), quando buongiorno voleva dire davvero questo augurio...innanzitutto grazie del tuo affettuoso saluto nella pagina precedente. Non so dirti se le colorazioni che notavi, mi sono giunte da un inconscio o dall'altro, cioè da quello a cui attingono le varie sette per ucciderci, o da quello dei ricordi sull'uccisione del grande "pirata" ma visto che ora ci troviamo in questo tuo nuovo pezzo, passiamo a questo tipo di setta...la conosco molto bene questa scientology, chiamamola dunque managerology. Per una grande colonia come la nostra, era gioco forza arrivarci. La classe dirigente è lo specchio di altri apici, e se occorreva fossero manovrabili, quelli intellettuali o politici etc etc, tale "qualità" doveva contraddistinguere anche le elites subcoloniali del nostro paese. E' perlomeno da trentanni che le reclutano secondo un profiling. Se vuoi la ricchezza dell'impresa tutta ( in ogni sua componente diretta e indiretta, capitale e lavoro, o fornitori e clienti etc) sei fuori gioco, perché le regole sono cambiate. Non abbiamo mai pouto fare la ricchezza del nostro paese, le strategie produttive ( o distributive etc etc) del nostro paese..tuttavia, fino agli anni 80, la capacità di decisione e le competenze per elaborarle erano qualità del profilo di questa "casta", poichè era ancora ammessa (per gentile concessione dell'impero) qualche margine di manovra (autonoma e indipendente da centri imperiali sulle quote del mercato globale) al di là delle recite sul made in italy (per questioni di comodo, vista l'inoffensività di merci non strategiche come la moda o l'alimentare, rispetto alla ricerca e sviluppo e produzioni di beni strategici come i prodotti e i servi tecnologici o energetici etc)
RispondiEliminaI vari manager, delle diverse colonie in europa, formati direttamente nei centri di addestramento imperiali, dopo un decennio ( anni 80) di formazione capillare a tutti gli altri con le metifiche teorie change di palo alto, hanno prodotto tanti piccoli "draghi" crescono, grazie alle varie impronte di agenzie di addestramento quali ad esempio goldman sachs.
Il problema grande garnde ,dell'ad in quetsione, comune a tutti gli altri come lui, è la manovrabilità da parte di quei centri piu o meno occulti di potere ( della sovra comunità multi corporation, o multinazionale) che dettano agende e regole. Voglio dire che il modus oprandi del fascista in questione, sarebbe grave ma ancor piu lo è perché il suo fascismo è tale perché non porta alcuna ricchezza a tutte le parti(celle) della sua principale comunità di riferimento, essendo lui soggetto , o meglio sottoposto, ad altrui volontà. Facciamo l'esempio di altri due noti fascisti. Il primo , De benedetti. Se costui si fosse sognato di sviluppae l'eredità sociale, economica, tecnologica (!!!) di Adriano Olivetti, lo avrebbe suicidato o fatto saltare per aria come un Mattei o un Cagliari, un Gardini , o un Castellari. Del resto "i miti" di prodotti strategici come lo strumento grazie al quale ci stiamo parlando, potevano essere solo i vari "Jobs".
Il secondo. Marchionne.Se non fosse stato d'accordo, con le strategie sulle nuove quote di mercato "auto", che imponevano la sottrazione (rapina) della vecchia concessione (paramafiosa) a progettare e produrre auotovetture e simili, non avremmo assistito alla propaganda (stile primavere arabe) sul miracolo marchionne, che altri non era che un mandante della lobby auto imperiale.
se volessi diventare dirigente e appartenere a questa casta, basterebbero davvero i piccoli e grandi vizi di sempre, di quel sempre della natura umana che non ha a cuore per nulla il capitale della sua piccola o grande comunità di riferimento, ma al massimo quello della sua panza, pagato profumatamente per servire , credere, ubbidire e combattere a fianco del suo padrone, multiforme e sovranazionale volto, neanche tanto invisibile del ladrone di ogni pezzo (economico incluso) della nostra pseudo repubblica.
(segue)
RispondiEliminaTutto ciò che si è opposto al suo cambio di registro, dagli anni 80 a oggi, è stato divorato e dire che il mondo delle imprese, come altri (del mercato politico o informativo o intellettuale), è marcio , non basta più a descrivere l'idocracy (film che conoscerai senz'altroalla perfezione) in cui versa il sistema imprese (tanto pubbliche, che private, perché da queste seconde è partito il modello suicida (il carrozzone parassitario è un modus operandi che parte da quelle private, contrariamente a tutto cio che è stato propagandato da report alle iene o e strisce sulle pubbliche)..sempre ammesso, che quelle tuttora chiamate pubbliche come telecom o enel, lo siano ancora, pubbliche)
Un abbraccio forte mio caro MDD
rò