La protezione civile ha subito richiesto l’utilizzo di aerei cisterna per estinguere l’incendio e provare a salvare quanto rimasto della cattedrale, ma per qualche motivo il governo non ha voluto approvare la decisione; le fiamme hanno quindi potuto agire indisturbate per tutto il giorno prima che venisse spento.
Il rogo di "Nostra signora", progettata ed edificata dai templari, rappresenta simbolicamente la celebrazione del Femminino Sacro e dell'Unità perduta. Ciò non avviene in termini spirituali, ma in senso controiniziato e magico, attraverso la rinascita per fondare o rifondare il nuovo ordine mondiale dalle ceneri dell'europa, il vecchio ordine viene aggiornato.
Le assonanze, i parallelismi e le suggestioni con la fine di questa Europa, si sprecano.
Dietro al potere del patriarcato secolare maschile, accanto a Marte, Dio della guerra, esiste un culto controiniziato del Femminino Sacro, una sorta di Grande Madre maligna che regge egregoricamente il creato attraverso il sacrificio, la cui liturgia prevede stragi, eventi di sangue, tragedie e disastri di qualsiasi natura.
Dietro al potere del patriarcato secolare maschile, accanto a Marte, Dio della guerra, esiste un culto controiniziato del Femminino Sacro, una sorta di Grande Madre maligna che regge egregoricamente il creato attraverso il sacrificio, la cui liturgia prevede stragi, eventi di sangue, tragedie e disastri di qualsiasi natura.
La distruzione del simbolo templare Notre Dame, potrebbe essere stata realizzata in funzione liturgica, in nome di questa figura ancestrale ed in senso rovesciato.
Quindi non muore il simbolo del cattolicesimo, che già non è più cristianesimo, ma struttura del potere temporale, ma si aggiorna ai nostri tempi transumanisti e si ricompatta, prima attraverso il dolore e lo sconforto di un'intera nazione che si stringe attorno all'oracolo, e poi a livello globale come iconografia di un potere che necessita questo processo.
Il fuoco è l'anima rovesciata di Notre Dame, la sua linfa, e spesso si fanno cadere "templi" antichi per rafforzare l'immaginario collettivo. Un po' come un omicidio rituale, in qual caso il sacrificio potenzia la liturgia e rappresenta la fondazione o la celebrazione di quell'oracolo.
Quello a cui abbiamo assistito è la celebrazione di un simbolo, un po' come nel 1666 quando bruciò Londra, segnando la fine di un'epoca, e dopo, nel 1717, nacque la massoneria moderna speculativa.
Il fuoco è l'anima rovesciata di Notre Dame, la sua linfa, e spesso si fanno cadere "templi" antichi per rafforzare l'immaginario collettivo. Un po' come un omicidio rituale, in qual caso il sacrificio potenzia la liturgia e rappresenta la fondazione o la celebrazione di quell'oracolo.
Quello a cui abbiamo assistito è la celebrazione di un simbolo, un po' come nel 1666 quando bruciò Londra, segnando la fine di un'epoca, e dopo, nel 1717, nacque la massoneria moderna speculativa.
Desta qualche dubbio il fatto che, fin da subito, tutti i politici ed i media hanno negato che non si trattava di un attentato, cosa che risulta curiosa come dichiarazione, prima di eventuali accertamenti.
Cui prodest? Forse al potere, attraverso la volontà di fare distrazione di massa dai gilet gialli e provocare nell'opinione pubblica sentimenti di unità, protezione e raccoglimento verso l'autorità costituita, quella di Macron.
Chi si azzarderà ora a criticare i francesi che stanno stuprando la Libia, rubando il petrolio a mezza Europa?
Questa vicenda ha cancellato mediaticamente gli orrori della guerra del petrolio che sta avvenendo in Libia, il tutto in vista di elezioni europee, in modo da creare vittimismo in un esecutivo che è a pezzi.
Ritengo che il rogo di Notre Dame contempli anche messaggi su scala globale inerenti alla guerra occulta che si palesa attraverso un terrorismo criminale eteropilotato dalle nazioni più potenti, in terre di mezzo, come per esempio la terribile strage avvenuta recentemente in SRI LANKA, con circa 400 morti e centinaia di feriti.
E' logico pensare ci sia stato lo zampino di qualche entità, le ragioni sono tante, ed oltre quella simbolico esoterica, ne potrebbe esistere una militare di messaggi occulti, una economica ed una politica di distrazione di massa.
Dal punto di vista fisico, non è così facile bruciare travi secolari grosse come colonne con una sigaretta, come hanno detto all'inizio i TG, anzi, direi impossibile dal punto di vista scientifico.
Ci sono tutorial in rete che mostrano come una quercia secolare non prenda fuoco neanche dopo l'azione potente di una fiamma ossidrica che brucia per diversi minuti in uno specifico punto.
L'altra stranezza risiede nel fatto che l'incendio sia partito dall'alto e sia stato circoscritto al tetto che forma una croce, ovvero, che sia bruciata la croce come simbolo.
Notre Dame rappresenta una sorta di Fenice che rinasce dalle sue ceneri, soprattutto con i soldi di ricchi finanziatori VIP, interessati un domani alla targa pubblicitaria come benemeriti donatori che hanno fatto tanto per la ricostruzione.
Il marketing di marchi e loghi industriali rimarrà ai posteri inscritto nella pietra della nuova cattedrale che, temo, sarà progettata secondo una visione post-moderna, più in linea con i tempi.
Macron può prendere respiro ed attendere cosa succederà in Europa, mentre aspetta ordini dall'alto.
Lunga vita alla Grande Madre...
Leggiamo questo contributo:
Cui prodest? Forse al potere, attraverso la volontà di fare distrazione di massa dai gilet gialli e provocare nell'opinione pubblica sentimenti di unità, protezione e raccoglimento verso l'autorità costituita, quella di Macron.
Chi si azzarderà ora a criticare i francesi che stanno stuprando la Libia, rubando il petrolio a mezza Europa?
Questa vicenda ha cancellato mediaticamente gli orrori della guerra del petrolio che sta avvenendo in Libia, il tutto in vista di elezioni europee, in modo da creare vittimismo in un esecutivo che è a pezzi.
Ritengo che il rogo di Notre Dame contempli anche messaggi su scala globale inerenti alla guerra occulta che si palesa attraverso un terrorismo criminale eteropilotato dalle nazioni più potenti, in terre di mezzo, come per esempio la terribile strage avvenuta recentemente in SRI LANKA, con circa 400 morti e centinaia di feriti.
E' logico pensare ci sia stato lo zampino di qualche entità, le ragioni sono tante, ed oltre quella simbolico esoterica, ne potrebbe esistere una militare di messaggi occulti, una economica ed una politica di distrazione di massa.
Dal punto di vista fisico, non è così facile bruciare travi secolari grosse come colonne con una sigaretta, come hanno detto all'inizio i TG, anzi, direi impossibile dal punto di vista scientifico.
Ci sono tutorial in rete che mostrano come una quercia secolare non prenda fuoco neanche dopo l'azione potente di una fiamma ossidrica che brucia per diversi minuti in uno specifico punto.
L'altra stranezza risiede nel fatto che l'incendio sia partito dall'alto e sia stato circoscritto al tetto che forma una croce, ovvero, che sia bruciata la croce come simbolo.
Notre Dame rappresenta una sorta di Fenice che rinasce dalle sue ceneri, soprattutto con i soldi di ricchi finanziatori VIP, interessati un domani alla targa pubblicitaria come benemeriti donatori che hanno fatto tanto per la ricostruzione.
Il marketing di marchi e loghi industriali rimarrà ai posteri inscritto nella pietra della nuova cattedrale che, temo, sarà progettata secondo una visione post-moderna, più in linea con i tempi.
Macron può prendere respiro ed attendere cosa succederà in Europa, mentre aspetta ordini dall'alto.
Lunga vita alla Grande Madre...
Leggiamo questo contributo:
Incendio della cattedrale di Notre Dame
Ma prima di giungere a conclusioni affrettate, analizziamo con ordine cosa sta accadendo in questi giorni.
Domenica 14 aprile il generale libico Khalifa Haftar, sostenuto dal governo francese, lancia una grande offensiva in Libia contro il governo di accordo nazionale di Tripoli controllato da Fayez al Sarraj, sperando di conquistare le grandi riserve petrolifere ora sotto il controllo dell’ENI.
Il giorno seguente il generale Haftar, non avendo tenuto conto della forza dell’esercito sostenuto dall’ONU, riporta gravi perdite ed è costretto a ritirare l’attacco.
Il bilancio totale delle vittime tra i civili è altissimo: si parla di 500 morti e più di 2000 feriti, mentre molti migranti stanno partendo dalle coste libiche verso l’Italia per fuggire da questo nuovo scontro.
I media francesi iniziano a dare visibilità alla situazione libica, cosa che non piace affatto al ministro degli affari esteri francese, Jean-Yves Le Drian.
Le Drian chiede quindi al presidente Emmanuel Macron di trovare uno stratagemma, qualcosa di veramente tragico che distolga l’attenzione del disastro accaduto in Libia.
Il presidente francese non si fa scappare l’occasione, essendo la Francia sconvolta da mesi anche e soprattutto dalle legittime rivolte dei Gilet Jaunes, e potendo quindi prendere due piccioni con una fava.
Ecco il vero motivo dell’incendio di Notre Dame!
Come mai proprio ieri è divampato l’incendio quando i lavori di ricostruzione sono presenti da molti anni e non è mai accaduto nessun imprevisto?
Come mai non sono stati utilizzati dei canadair per spegnere l’incendio, quando sia la protezione civile che il presidente americano Donald Trump ne avevano richiesto l’utilizzo?
Secondo alcune rivelazioni del giornale francese Le Monde, pare che il corpo dei vigili del fuoco sia stato ostacolato dai piani alti del governo francese.
Quando infatti i pompieri, ormai arrivata la sera, sono riusciti a raggiungere il luogo, hanno in breve tempo spento l’incendio senza particolari difficoltà.
Macron aveva soltanto bisogno di qualche ora in modo che i media francesi cancellassero qualsiasi notizia sulla sconfitta di Caporetto avvenuta in Libia, e dessero spazio al terribile incendio di Notre Dame.
https://www.ilpopoloinrivolta.it/2019/04/16/crollo-di-notre-dame-secondo-alcune-indiscrezioni-pare-che-dietro-ci-sia-macron-in-persona/?fbclid=IwAR1W0FkL-zuXeiLX02G9SKhHG5DoZlG_HIKTE7W8kXMely0hnFnmmKQMOwIMa prima di giungere a conclusioni affrettate, analizziamo con ordine cosa sta accadendo in questi giorni.
Domenica 14 aprile il generale libico Khalifa Haftar, sostenuto dal governo francese, lancia una grande offensiva in Libia contro il governo di accordo nazionale di Tripoli controllato da Fayez al Sarraj, sperando di conquistare le grandi riserve petrolifere ora sotto il controllo dell’ENI.
Il giorno seguente il generale Haftar, non avendo tenuto conto della forza dell’esercito sostenuto dall’ONU, riporta gravi perdite ed è costretto a ritirare l’attacco.
Il bilancio totale delle vittime tra i civili è altissimo: si parla di 500 morti e più di 2000 feriti, mentre molti migranti stanno partendo dalle coste libiche verso l’Italia per fuggire da questo nuovo scontro.
I media francesi iniziano a dare visibilità alla situazione libica, cosa che non piace affatto al ministro degli affari esteri francese, Jean-Yves Le Drian.
Le Drian chiede quindi al presidente Emmanuel Macron di trovare uno stratagemma, qualcosa di veramente tragico che distolga l’attenzione del disastro accaduto in Libia.
Il presidente francese non si fa scappare l’occasione, essendo la Francia sconvolta da mesi anche e soprattutto dalle legittime rivolte dei Gilet Jaunes, e potendo quindi prendere due piccioni con una fava.
Ecco il vero motivo dell’incendio di Notre Dame!
Come mai proprio ieri è divampato l’incendio quando i lavori di ricostruzione sono presenti da molti anni e non è mai accaduto nessun imprevisto?
Come mai non sono stati utilizzati dei canadair per spegnere l’incendio, quando sia la protezione civile che il presidente americano Donald Trump ne avevano richiesto l’utilizzo?
Secondo alcune rivelazioni del giornale francese Le Monde, pare che il corpo dei vigili del fuoco sia stato ostacolato dai piani alti del governo francese.
Quando infatti i pompieri, ormai arrivata la sera, sono riusciti a raggiungere il luogo, hanno in breve tempo spento l’incendio senza particolari difficoltà.
Macron aveva soltanto bisogno di qualche ora in modo che i media francesi cancellassero qualsiasi notizia sulla sconfitta di Caporetto avvenuta in Libia, e dessero spazio al terribile incendio di Notre Dame.
eh eh Noi più Andreotti di Andreotti abbiamo subito sospettato del maacroon..."cui prodest scelus, is fecit",
RispondiEliminaE' un processo che si consuma nelle stanze delle URLOGGE reazionarie che stanno finanziando da decenni il terrorismo. Sono azioni simboliche e politiche, servono a creare i presupposti di un aggiornamento su scala globale degli ordini geopolitici e degli assetti coloniali. La cosiddetta 3° guerra mondiale si consuma in terre di mezzo dove paesi occidentali si trovano su fronti opposti, ci si fa guerra attraverso stragi e atti terroristici. Si ristabiliscono ruoli nello scenario mondiale
RispondiEliminaLa Francia rialza la testa con due eventi simbolici, il primo è quello della rinascita della Fenice (NOTRE DAME) dalle ceneri della croce templare (tetto della Cattedrale andato in fiamme), la seconda è la strage avvenuta in una ex colonia di un suo nemico storico, ovvero il Regno Unito, quindi, dichiara al mondo un conflitto oscuro, già iniziato con Gheddafi per ragioni coloniali ed espansionistiche. Altro che EUROPA UNITA, qui siamo al più becero nazionalismo. Durante le Guerre Napoleoniche il Regno Unito, temendo che il controllo della Francia sui Paesi Bassi potesse consegnare ai francesi lo Sri Lanka, occupò militarmente le aree costiere dell'isola nel 1796 senza trovare resistenza e la chiamarono Ceylon. Dal 1798 fino al 1948 l'autorità alla guida dell'isola fu il Governatore britannico di Ceylon. Quindi facendo un attentato in Sri Lanka e celebrando NOSTRA SIGNORA (non la dea madre, ma quella oscura), la Francia ed i suoi momentanei alleati ed epigoni dichiarano al backstage del potere che non sono affatto perdenti e che faranno di tutto per continuare questa traiettoria politico-economica di Macron e dei suoi padroni, che non è tanto interna alla Francia, o non solo, ma riguarda i rapporti di forza nei paesi coloniali contro altri assetti coloniali, come appunto quello Inglese, che infatti aveva un tempo la colonia di Ceylon. In questo modo si rafforza per affrontare in futuro un conflitto economico politico coloniale contro la Cina che sta avanzando nel continente africano, e per bilanciare i rapporti privilegiati con Israele che potrebbe scegliere altri partner per il controllo mediorientale, oltre ai soliti USA e Arabia Saudita. E' una grammatica di potere che si sviluppa da sempre attraverso tragedie e sangue, una forma di comunicazione simbolica del Potere che ha risvolti empirici ed anche più sottili di natura egregorica.
Prima o poi dovremo aspettarci anche una serie di mega-attentati che avverranno tra il suolo del Regno Unito e quello degli Usa, verranno incolpati i vertici militari iraniani per dimostrare all'opinione pubblica il livello di pericolosità del potenziale nucleare iraniano per l'incolumità della popolazione occidentale. Ovviamente bisogna dare per scontato che quando accadrà (non se accadrà ma quando) ci sarà un'escalation per mostrare i "muscoli" fra le superpotenze, Russia, America, Cina e i rispettivi schieramenti, verranno ristabiliti gli equilibri geopolitici, e per il continente europeo e il nordamerica sarà l'inizio di un'inesorabile declino, non che questo declino non stia già avvenendo ma un attacco all'Iran con dei mega attentati nei paesi anglosassoni equivale a scavarsi la fossa da soli. Poi da lì microchip sottocutaneo (all'inizio facoltativo e successivamente per non essere emarginati, diventerà una necessità, una questione di sopravvivenza) per tutti, ci saranno ulteriori limitazioni di quei residui di libertà civili (o incivili) che ci sono rimaste e misure repressive, insomma con l'invasione militare pianificata dell'Iran verrà decretata la fine del vecchio ordine e l'instaurazione del nuovo ordine/disordine globale.
RispondiEliminahttps://notizie.tiscali.it/esteri/articoli/netanyahu-non-permetteremo-iran-dotarsi-arma-nucleare-00001/
Elimina(più eloquente di cosi, nell'immagine si vede una corona di fiori rossi disposti ad arco il quale alludono a tutta una serie di simbolismo in codice). A Is-Ra-El gli brucia qualcos'altro, di tanto in tanto abbaia contro il deterrente nucleare iraniano.