lunedì 31 gennaio 2022

TODO MODO MATTARELLUM (EPIDEMIA E CONTRAPPASSO)


Ho scritto diversi articoli su TODO MODO, ho parlato dei suoi simboli, delle sue metafore, ho perfino comparato in tempi non sospetti l'attuale situazione con quella descritta da Petri/Sciascia, ma continuo ad emozionarmi come fosse la prima volta quando riguardo la scena iniziale e poi quella finale, dell'inferno così ben rappresentato in questo grande capolavoro della cinematografia mondiale. Un autore troppo spesso dimenticato, non a caso, che meriterebbe di essere conosciuto da tutti. L'incipit del racconto, in realtà, è uno schema ben noto a certi ambienti, questa è la motivazione principale per cui si ripete nel tempo in maniera così precisa. 

L'epidemia nell'inconscio collettivo rappresenta la paura atavica a cui segue un bisogno di essere protetti. L'epidemia ha diversi connotati religiosi, vedi peste Manzoniana, e funziona sia a livello letterario che reale. 
L'epidemia si porta dietro connotati di natura apocalittica e quindi di morte e rinascita, di purificazione, in tempi moderni di reset e quindi di aggiornamento dell'agenda del potere in termini sempre più centralizzati. 
La paura atavica ed invisibile dell'ignoto e di un male oscuro, certificato dall'autorità, scatena la peste mistica nell'uomo comune, mentre nell'ade del potere corrisponde sempre ad una trasformazione della realtà e della percezione della realtà. 
Nel film tutti i protagonisti cadono l'uno dopo l'altro in un personale contrappasso presieduto e organizzato da menti invisibili, attraverso i suoi agenti, fino all'implosione finale nell'eremo Zafer, che in turco significa vittoria, gloria. Implosione a cui seguirà l'edificazione del tempio del nuovo mondo, sulle ceneri di quello abbattuto.
 
In sottofondo, nel mondo reale, la malattia che dilaga con le sue sirene e i megafoni che ci ricordano la necessità di vaccinarci, i memento mori che alimentano la paura, dall'altra parte il bunker sotterraneo Zafer, raggiungibile con un ascensore verso l'inferno e la voce del responsabile dei servizi che accompagna il nostro Volonté fino alla fine. "Come fino alla fine?" chiede intimidito il nostro martire/carnefice, risposta "...FINO ALLA FINE". 
Quello che volevo sottolineare è che rivendendolo nuovamente, oggi, l'interpretazione di Volonté mi ricorda la maschera di Mattarella, oltre al già citato Moro. 
Habemus Papam reloaded, in aiuto del Drago e quindi niente ferie siciliane, forse in altra vita. Per ora bisogna adempiere ai doveri istituzionali, in realtà una commedia anche questa, un film scritto e già programmato.
In questo senso l'opera di Elio Petri diventa eterna ed adattabile ad ogni epoca, perché in Italia ci sarà sempre un servo democristiano, sapientemente camuffato, ad incarnare ruoli di potere. 
Ieri Moro, sacrificato dalla sovragestione, perché ritenuto un simbolo scomodo alla trasformazione della società dell'epoca, oggi Mattarella, sacrificato all'altare della patria e "costretto" a rimanere a fare il custode dello status quo.
Voi direte che il primo però è stato eliminato ufficialmente dalle BR, vero, ma al secondo fu ucciso il fratello due anni dopo Moro, nel 1980, ufficialmente da Cosa Nostra.
Entrambi in modi diversi e per ragioni diverse hanno pagato pegno alla Patria anzi, alla patria degli altri. Muore l'oracolo e rinasce più forte ed organizzato di prima, ma con la stessa costante democristiana, una sorta di schema buono per ogni stagione italica.



giovedì 27 gennaio 2022

NEL NOME DELLA ROSA



Ci siamo, siamo un po' tutti, volenti o nolenti, immersi nel nuovo circo mediatico, ovvero, il romanzo quirinale. Romanzo di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma che ci tocca, un po' come per il vaccino. Romanzo noioso e sfiancante, la solita maratona con i soliti nomi, le solite facce, le solite miserie, le solite mediocrità. Questo mi porta istintivamente a trattare l'argomento in maniera ironica e provocatoria, forse perché è l'unica arma dialettica che ci rimane. Ecco, allora, la mia personalissima rosa con tutti i suoi petali freschi e profumatissimi.

I 7 PETALI DELLA ROSA:


1° PETALO Brunetta: Nella mia personalissima lista dell'orrore non poteva mancare il suo nome. Perché Brunetta? Perché rappresenta l'archetipo del freak padronale per eccellenza. Un uomo che ha basato tutta la sua esistenza a combattere e contrastare i lavoratori, ad umiliarli, a votare leggi a favore della loro precarietà, del loro controllo, creando mille ostacoli, godendo delle loro problematiche, invocando licenziamenti, tagli allo Stato Sociale. Insomma, un vero infamone, un uomo incattivito dalla sua condizione aliena, che finalmente si vendica degli altri e delle altrui felicità dall'alto del suo trono, sospeso come un putto sul seggiolone presidenziale. Un candidato perfetto, cattivissimo e politicamente scorrettissimo.

2° PETALO Casini:
Casini perché è il più laido di tutti ed uno dei favoriti al Colle. Un uomo preposto a beatificare il matrimonio cattolico, la morale pubblica, che però si è sposato ed ha divorziato ben due volte. Un vero traditore seriale nell'intimità e anche nella vita pubblica, passando da un partito all'altro, da uno schieramento all'altro, senza pudore e ritegno. Talmente innamorato del matrimonio che sarebbe pronto a divorziare altre mille volte. Nessun problema, ma poi non puoi pontificare al Family Day. Un vero conservatore, il classico italiano, perfetto come protagonista di un film di Sordi o di Monicelli. Altro che moderato, un vero trasgressore, un incallito peccatore, quello che ti appiccica le gomme sotto il confessionale, mentre finge di pentirsi delle sue scappatelle, dando la colpa alla perpetua o al ciofane chierichetto di turno.

3° PETALO Prodi:
Prodi sarebbe un candidato formidabile per questa italietta. Un pacioso bolognese con aria bonacciona, ma intimamente cattivo e permaloso. Con quelle labbra sempre più sottili ed infide, incapaci di trattenere il cucchiaio del brodo dei passatelli che gli cola nelle pieghe della gaggia, motivo per cui necessita di un grande tovagliolone per non bagnarsi la cravatta e la giacchetta. Lo puoi incontrare in centro a Bologna in sella alla sua bici preferita, mentre si sente uomo comune e rimuove il fatto di essere molto ricco. Lui ama confondersi con il popolo, si sente un cattolico di sinistra, ama la gente e la ama talmente tanto che ha passato la sua vita a svendere beni pubblici, a privatizzare e smantellare lo Stato Sociale. Però sempre con il sorriso, con quell'aria da prete di campagna che sta già pensando al panino con la mortadella tagliata grossa che si papperà a metà mattinata.

4° PETALO Berlusconi: Lo ammetto. Era il mio candidato ideale. Altro livello, altro spessore, il numero 1. Pensate solo il capolavoro, Presidente della Repubblica un pluripregiudicato a capo della magistratura, superando le visioni di Licio Gelli. Un ometto che porta le scarpe con un rialzo di 7 cm interno perché si vergogna da sempre della sua altezza, quello che faceva fare orge agli amici nelle sue ville, uno che si è fatto costruire un cimitero familiare in stile massonico egizio, il top. Avere come Presidente della Repubblica il più grande puttaniere d'Italia a capo di questa Repubblica delle banane, sarebbe stato un capolavoro. Purtroppo ha prevalso la solita morale ipocrita, il cosiddetto buon senso comune e la mediocrità. Peccato veramente!

5° PETALO Draghi: Non poteva mancare nella mia personalissima e meravigliosa rosa dell'orrore LUI. Il rottamatore per eccellenza, l'uomo che sevizia i paperini e non solo. L'uomo che ha speso la sua grigia esistenza nel distruggere sovranità economiche di paesi europei, buttando sul lastrico lavoratori, famiglie e pensionati. Un distruttore al soldo dei padroni del vapore, contento di servirli. Uno che fin dall'inizio ha ben compreso da che parte schierarsi, scegliendo la metà oscura e tradendo volentieri le sue origini keynesiane. Un po' come Darth Vader di Guerre Stellari è giunto con la sua astronave a noi per rastrellare i ribelli ed i dissidenti. Un vero duro, ma intimamente cacasotto, quello che salta impaurito sulla sedia emettendo grida infantili e femminee, alla sola vista di un topolino di campagna. Un gigante di argilla ma ben conservato in una teca presidenziale di Murano, e poi la domenica tutti a messa a confessare i propri altarini.

6° PETALO Boldrini:
Nella mia personalissima lista presidenziale non poteva mancare una donna. Una bella signora della borghesia che conta, sempre dalla parte degli ultimi, come quella volta che, in piena pandemia, si rifiutò di pagare i contributi alla domestica licenziata e buttata in strada. Quella che cantava “BELLA CIAO” nel parlamento, insieme a partigiani con villa vista mare e che non si è mai messa di traverso contro leggi che hanno colpito i lavoratori. L'incarnazione dell'aristofreak per antonomasia, ex-funzionaria dell'ONU pronta ad indossare quel meraviglioso chador firmato Gucci, mentre solidarizza con donne islamiche povere. Quella che piange per i diritti negati, mentre brinda nel suo salotto bene con bicchieri di cristallo alla parità di genere che verrà ed al proprio benessere. Una vera statista navigata.

7° PETALO PUPAZZO ROSARIO: Come ultimo candidato della rosa presidenziale non poteva mancare un pupazzo, anzi, il pupazzo, dal nome emblematico Rosario. Il PUPAZZO ROSARIO sarebbe il candidato perfetto. Non parla, non scontenta nessuno, lo piazzi dove vuoi tu e lui ci rimane. Lo puoi usare come un mappet, non fuma, non puzza e dice sempre si. E' morbido, peloso e simpatico, può cambiare voce a piacere e non costa nulla. Ottimo per conferenze, per liturgie di stato, cerimonie e funerali.   
Votate per PUPAZZO ROSARIO!




venerdì 21 gennaio 2022

TODO MODO

IL CAPOLAVORO DI ELIO PETRI E LE TRAME OCCULTE DEL POTERE
TODO MODO
di Simone Galgano
Pubblicato il 16 Dicembre 2022 da INESERGO

https://www.inesergo.it/todo_modo.html?fbclid=IwAR1mrW91xqPqA-3AqA5Q0wX0xFCvN-lvWcKXLG8wqeLV4kgX6HIObEzw39I

Todo Modo è un film che non smette mai di stupire per la sua meravigliosa estetica, un importante documento storico da tramandare ai posteri come esempio di cinema politico antagonista, ma anche come metafora della modernità, con le sue incredibili visioni e interpretazioni del reale. Il regista Elio Petri ha avuto il dono di prevedere (vedere prima) diversi accadimenti, perché conosceva la psicologia del potere, la studiava e la combatteva. La sua cifra artistica e la sua sensibilità lo hanno portato inconsciamente a raccontare storie che si sono avverate, indipendentemente dalla volontà di "conoscerle". Petri probabilmente possedeva la macchina del tempo perché nei suoi film ha sempre preconizzato di decenni e con precisione chirurgica il divenire della nostra società. Pensiamo a La Decima Vittima, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e a tante altre opere.

Nella sequenza iniziale che apre questo stupendo giallo metafisico è rappresentato il potere dell'allora Democrazia Cristiana e dei suoi epigoni più stretti e importanti, che si rifugiano in un bunker per svolgere gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola mentre nel paese è in corso una pandemia con tanto di vaccinazioni obbligatorie. Scena che vista oggi fa impallidire! Il loro ritiro spirituale evoca gli eventi del mondo esterno o è quello che succede fuori la causa del loro occultamento dal mondo? L'eremo post-moderno di nome “Zafer” (Vittoria in turco) rappresenta una sorta di terra di mezzo, forse il regno dell'Ade, una piccola-grande bolla ultraterrena dove si svolgono i fatti attraverso regolamenti di conti e relativi omicidi rituali di tutti i partecipanti alla purificazione.
In realtà l’eremo di Zafer definisce la cosmogonia del potere con tutte le sue divisioni interne, gli scandali, i ricatti, le omertà, ma non si limita alla sola DC perché sviscera un archetipo valido per tutte le stagioni politiche e tutte le epoche. Un po' come fu per Salò di Pasolini, nel quale il fascismo rappresentato nelle sue perversioni più profonde altro non era che l'anarchia del potere e le sue ritualità sacrificali. Nel film ci sono diversi piani di lettura e fin troppi indizi esoterici che verranno studiati e compresi solo decenni più tardi. Per questo Todo Modo non rappresenta solo la previsione della destrutturazione della DC e della morte di Moro, avvenuta incredibilmente pochi anni dopo (meravigliosa e medianica l'interpretazione di un Gian Maria Volonté da Oscar), ma quella di un potere che venne silenziato e poi sostituito da una sovragestione più articolata che, in qualche modo, l'ha sempre contenuto.
La sostituzione nel film avviene attraverso agenti occulti che, omicidio dopo omicidio, elimineranno con un preciso contrappasso tutti gli attori che gestivano il vecchio cerchio magico, oramai obsoleto. Nessuno si salva in questo girone dantesco e gli esecutori nell'ombra sono incarnati da una figura silente, prima guardia del corpo dello stesso Moro (un uomo dei Servizi interpretato da Franco Citti) e poi carnefice per il grande reset in atto. Un semplice demiurgo senza volto che deve solo applicare il come agli eventi, una figura che oggi potrebbe essere incarnata da un sicario utilizzato per gli omicidi mediatici.
Omicidi verificatisi non a caso dal Mostro di Firenze a oggi, proprio perché gli anni ‘70 rappresentarono un grande spartiacque e aggiornamento del sistema su scala nazionale e globale. Il micromondo occulto con la sua liturgia nera si sviluppa proprio durante un altro reset, quello pandemico del macromondo, solo accennato all'inizio del film. Entrambi viaggiano in sincrono, perché così funziona quel linguaggio. Oltre a queste interessanti analisi e suggestioni, il film a un certo punto mostra minimali e quasi impercettibili cromatismi rosa che paiono soli lucenti in mezzo a tanta asfissiante oscurità, che sembrano volerci comunicare qualcosa di più di quello che appare. Tutto però diviene più chiaro e diretto quando il magistrato, intervenuto a scoprire cosa sta succedendo dentro l'eremo, viene a conoscenza del linguaggio esoterico utilizzato per gli omicidi in corso d'opera.
È lo stesso Moro/Volonté che descrive come funziona il rito e spiega al povero e incredulo magistrato, infarcito di conoscenza profana e nulla più, che le sigle dei nomi dei sacrificati, tra cui politici, grandi industriali, banchieri e loro roccaforti, rappresentano un codice onomantico che va a formare (in senso cronologico rispetto alle esecuzioni) la frase:"Todo modo para buscar la voluntad divina", cioè "Ogni mezzo per cercare la volontà divina". Scomponendo le parole, il rebus indicherebbe i nomi dei defunti e il perché sono stati uccisi, ovvero per una causa superiore, all'epoca essenzialmente di carattere e portata nazionale, oggi diremo più globalista. Un potere si sostituisce a un altro, attraverso il rito di sangue e il rispettivo contrappasso che descrive la vita e i peccati del sacrificato.
Una vera e propria purificazione, sia fuori che dentro l'eremo postmoderno e (non a caso) transumanista. Fuori il silenzio, la pandemia, l'adagio state a casa e vaccinatevi. Funzionava negli anni ‘70 e funziona ora, il linguaggio del potere non è affatto mutato.
Le evocazioni eggregoriche dei Todo Modo di ogni epoca vengono reiterate all'infinito. Oggi la visione aggiornata di questo antico refrain è narrata in termini più distopici, massmediatici e tecno-sanitari, tutto è decisamente meno vintage e più hi-tech e l'attuale finalità divina del potere sembra voler aggiornare il pianeta, non prima di aver risolto le sue labirintiche guerre interne e aver compreso chi sarà il nuovo araldo che lo guiderà. Domani è un altro giorno, ma, in qualche modo, sempre lo stesso.



martedì 11 gennaio 2022

AVETE VINTO VOI



Se a voi pare normale vivere in una società dove un vecchio cameriere del potere, noto massone reazionario, neoliberista, un mediocre illusionista del neo-progressismo, nonché triplogiochista d'accatto nell'apparire fulminato sulla via di Damasco per un ritrovato keynesismo, però nuovamente tradito ed abbandonato sulla bara del povero maestro Caffe', che si rivolterà 33 volte e più, siete molto bravi e vi invidio tanto. 
Se a voi poi sembra normale che un modesto yesman, un ruffiano "bancario" di padroni stellati e cornuti, che ha basato tutta la sua esistenza a distruggere economie nazionali e popoli in occidente, per far gran carriera e diventare qualcuno che conta in ambienti usurai, ma sempre con il colletto bianco latte, candido, con voce flebile e fare compassionevole, siete degli eroi moderni ed avete vinto voi.
Se vi gusta questa sagoma fintamente autorevole e che mal sopporta e digerisce domande appena un pochetto scomode, trovandosi in affanno perché non abituato minimamente al contraddittorio, all'improvvisazione, non a caso rituale, ossessivo e schematico nel modus operandi, siete veramente dei fenomeni. In fondo solo un ilico come tanti, seppur un ilico furbo ed arguto.
E se, ancora a voi, pare buona cosa che questo ometto rigido ed impettito, venga osannato da schiere di lacchè di ogni latitudine politica, e possa governare bene questo paese attraverso editti monarchici ed antidemocratici una volta alla settimana, ricattando la popolazione con la sospensione dal lavoro, dallo stipendio, attraverso multe, umiliando i cittadini, dividendoli in buoni e cattivi, impendendo loro di spostarsi, creando un obbligo surrettizio senza alcuna responsabilità statale, per continuare la sua opera devastatrice, essendo intimamente un vile ed un debole, vi meritate una bella democratura, e comunque, avete vinto voi.
Siatene orgogliosi, voi ed i vostri putrescenti partiti di riferimento, voi ed i vostri ambienti piccolo borghesi, fatti di conformismo, ignoranza e supponenza, di fede verso l'uomo della provvidenza, anzi, meglio dire a questo punto della PREVIDENZA.
Se a voi, cari sudditi, piace una società del genere, dove pseudo-vaccini dalla durata risibile ed a scadenza mensile, siano imposti con consenso informato, in modo coattivo, senza comprendere la trasformazione in atto ed attraverso la giustificazione di una strana pandemia di Stato, dove si implementano e si implementeranno in futuro ed a qualsiasi livello (economico, sanitario, sociale, culturale) paradigmi illiberali, autoritari, di ulteriore controllo sistematico e di schedatura del cittadino, accomodatevi pure, ma sappiate che avete una bella responsabilità sulle vostre spalle.
Se a voi soddisfa questo menagramo iettatore che in un solo anno, oltre ai disastri anticostituzionali della gestione pandemica, non è riuscito a dare denari utili ed ingenti allo Stato Sociale, riuscendo a bloccare cantieri, a centuplicare la burocrazia statale, a distruggere definitivamente una già umiliata compagnia di bandiera, a contribuire ad aumentare massivamente la delocalizzazione di floride quanto truffaldine imprese, a contribuire alla chiusura di migliaia di piccole imprese, presentando il conto alle famiglie con un raddoppio delle imposte, ma tanto la colpa è sempre delle circostanze avverse, siete veramente dei personaggi incredibili, dei geni, forse un po' troppo masochisti o forse solo paraculi impenitenti.
Avete vinto voi, maggioranza silenziosa e bigotta, ignorante ed ignava. Oggi però piantatela con questa propaganda populista applicata sugli ultimi dei moicani ancor non vaccinati o semplicemente ancora non trivaccinati, abbiamo capito che le ragioni sono altre. 
C'è da resettare un po' tutto, da rivoltare il bel paese come un calzino lercio, però senza pulirlo, c'è da digitalizzare, da nuclearizzare, c'è da licenziare una pletora di poveracci, oramai inutili orpelli in questo sistema ordo-liberista.
Ora basta, avete stancato con le vostre sature terapie intensive che avete tagliato per decenni e decenni, votando proprio quei partiti che oggi strumentalizzano la reazione, dopo aver creato il problema, invocando soluzioni che hanno ben altri fini politici.
Ora basta con la litania della scienzah, con la fede nella scienza, perché non c'è nulla più di antiscientifico che imporre orrori attraverso dogmi religiosi antiscientifici.
Ora basta con questo terrorismo, con la paura, con il MORIRETE TUTTI se non fate, se dite, pronunciato in stile automa, senza alcuna competenza, con una proprietà di linguaggio che meglio si adatta ad un colto usciere di un qualsiasi Hotel svizzero a 3 stelle. 


Ora basta con gli appellativi idioti della serie "negazionisti, complottisti, terrapiattisti", perché qui non c'è nessun complotto in atto, è tutto talmente alla luce del sole che siete solo voi ad usare questo linguaggio becero e cialtrone.
Gli unici negazionisti della realtà siete voi che accettate supinamente qualsiasi cosa l'oracolo televisivo vi proponga, gli unici terrapiattisti siete voi, che in due anni non siete riusciti a collegare i puntini tra loro e non capite le conseguenze di quello che sta accadendo a livello sociale e mondiale.
Perché non c'entra nulla la scienza speculativa, voluta da multinazionali che hanno curriculum criminali da far invidia a qualsiasi organizzazione malavitosa, con la ricerca scientifica ed il concetto di scienza.
Siete orfani di un culto e lo avete sostituito con un altro, peccato che la scienza dovrebbe essere il contrario di una fede religiosa, dovrebbe per natura essere sempre messa in dubbio, discussa, confrontata, arricchita, ed invece gioite quando vengono sbugiardati Premi Nobel e scienziati non schierati o solamente critici, fidandovi invece dei dottorini mediatici della buoncostume.
Proprio gli stessi dottorini che godono di cure preferenziali come le monoclonali, ad oggi ancora poco usate, quando fino a ieri pontificavano con la bava alla bocca sull'inesistenza di cure contro il covid, gli stessi dottorini.
Non parlatemi di scienza, questa è speculazione politica e delle peggiori!
Nulla c'entra il ricatto che le lobby stanno operando a livello planetario, ricattando e pagando magistrati, politici, giornalisti su quello che devono fare, dire e non dire, con la scienza.
Se non capite questo concetto, molto semplice, logico e di buon senso, o siete in malafede o siete disposti a vivere in una società che era già malata prima, ed oggi è morta definitivamente, altro che riscatto neo-keynesiano.

Se il sonno della ragione vi ha completamente obnubilato, se non vi sorge nessun dubbio su cosa stia succedendo e succederà, se siete talmente spaventati dalla propaganda fascistoide in atto che vi costringe a cedere al pensiero dominante, avete già vinto.
Siete nel migliore dei casi dei conformisti con il culo al caldo, ma siete bravi perché avete vinto voi.
Non è un problema, le maggioranze silenziose sono sempre state qualunquiste, furbastre, lo sono per natura, la storia ce lo insegna, ma almeno sappiate a chi appartenete, smettetela di fare piagnistei, smettetela con le crocerossine isteriche e le maestranze da circo Barnum.
State sereni, avete proprio vinto voi, poco alla volta ci vaccineremo tutti, volenti o nolenti, e ci avrete tutti fino all'ultimo untore, così potrete iniziarci alla Carta Sociale per entrare in società e continuare il vostro cammino per "salvare" l'ambiente con il nucleare green, costruendo giungle d'asfalto di città provider, sempre molto green da disseminare nei mari, nelle campagne, sui monti per una sana e giusta digitalizzazione green collettiva e finale. 
Avete vinto voi, finalmente potrete affrontare con piglio neoliberista, ma di quello serio, l'innalzamento dell'età pensionabile, i licenziamenti di massa che verranno, maggiori tassazioni sulle proprietà, aumenti criminali delle bollette, delle merci, e ben venga la distruzione della piccola e media impresa a vantaggio delle Corporation, della medicalizzazione forzata e forzuta voluta dalle Corporation.
E voi nulla, non vi state accorgendo di niente, vi sembra tutto normale, pensate solo ai novax, avete la giustificazione delle pandemie che non finiranno mai.
Voi veramente credete che tutta questa trasformazione in atto, tutto questo scempio stia avvenendo a causa di 1.500 persone ricoverate in terapia intensiva su 60 milioni di abitanti, dopo anni di devastazione sistematica dello Stato Sociale?
Con tutti i miliardi di euro spesi ad alimentare mafie di qualsiasi livello, quanti posti di terapia intensiva si potevano creare, quanti posti letto ospedalieri, quanto personale si poteva assumere nella Sanità Pubblica?
Veramente non vi viene nessun dubbio, ma proprio nessun dubbio su tutto quello che sta accadendo?
Per voi è tutto giusto così, avete individuato il capro espiatorio e la vostra coscienza è a posto? 
"Ci penzi il Governo, faccino loro, io non saccio niente."
Gli untori nella storia sono sempre stati vittime, ricordatevelo.
"E leggetevi qualche libro di storia intensivo, e fatevelo qualche giro storico intensivo."
Guardiamoci intorno, siamo l'unico paese ad imporre questo orrore antidemocratico, almeno a questi livelli insopportabili ed oltremisura inaccettabili. Vogliamo sempre farci riconoscere?
La vostra marcia su Roma l'avete fatta da bravi antifascisti straccioni quali siete, ora raccogliete quello che avete seminato nel biennio di delirio autoritario.
Bravi, avete vinto voi, vivissimi complimenti.
Con affetto, il vostro affezionato MDD...